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PREFAZIONE:
Lo scopo di questa pubblicazione quello di fornire elementi di base alla comprensione dei meccanismi che
intervengono durante il trattamento ad ultrasuoni nella terapia fisica.
Proprio perch non vuole essere un trattato di ultrasuoni terapia, ma un insieme di note ed osservazioni che
possono risultare utili a chi opera con apparecchiature per ultrasuoni, Iutilizzo di questo materiale dovr
essere fatto con questo intendimento.
Per la natura stessa degli argomenti trattati che prendono a prestito affermazioni appartenenti a campi
diversi (elettronica, biochimica, etc.), per quanto sia stata posta cura nella raccolta e nella stesura dei testi,
ammissibile che qualche argomento o parte di esso non risulti sufficientemente chiaro o siano presenti
inesattezze.
Per ogni argomento sono stati indicati i riferimenti bibliografici nei quali il lettore potr trovare
approfondimenti.
Lautore
PREFAZIONE:..................................................................................................................................................................................... 1
TERAPIA AD ULTRASUONI................................................................................................................................................................
INTRODUZIONE.............................................................................................................................................................................
GENERAZIONE DI ULTRASUONI..................................................................................................................................................
EFFETTI DELLA TERAPIA CON ULTRASUONI SUI TESSUTI BIOLOGICI..................................................................................
EFFETTO TERMICO.......................................................................................................................................................................
EFFETTI MECCANICI.....................................................................................................................................................................
EFFETTI BIOLOGICI.......................................................................................................................................................................
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TECNICHE DI APPLICAZIONE...........................................................................................................................................................
TRATTAMENTO SUBACQUEO.......................................................................................................................................................
CONTATTO DIRETTO.....................................................................................................................................................................
DOSAGGIO.....................................................................................................................................................................................
ACCOPPIAMENTO DIRETTO.........................................................................................................................................................
DOSAGGIO IN CONDIZIONI CRONICHE......................................................................................................................................
INDICAZIONI AL TRATTAMENTO CON ULTRASUONI..................................................................................................................
TRATTAMENTO DEL DOLORE..................................................................................................................................................
ENDEMA CRONICO...................................................................................................................................................................
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TERAPIA AD ULTRASUONI
INTRODUZIONE
Lorecchio umano percepisce le vibrazioni sonore sulle frequenze che vanno da 30 Hz a 20 KHz. Gli ultrasuoni superano nettamente
questi limiti e le frequenze utilizzate in terapia si trovano intorno ad 1 MHz o 3 MHz.
GENERAZIONE DI ULTRASUONI
La sorgente di ultrasuoni vera e propria un componente dalle propriet fisiche particolari, detto trasduttore piezoelettrico. Esso si
deforma se viene sottoposto ad una differenza di potenziale variabile trasformando le oscillazioni della corrente elettrica in
oscillazioni meccaniche (vibrazioni). Unapparecchiatura per terapia con ultrasuoni quindi costituita fondamentalmente da un
generatore di corrente elettrica ad alta frequenza (1 MHz, 3 MHz), la quale viene trasmessa attraverso un cavo al circuito del
trasduttore piezoelettrico posto sulla testa di trattamento. Internamente al circuito di controllo del trasduttore, la corrente elettrica
applicata allelemento piezoelettrico il quale a sua volta applicato al frontale metallico della testa di trattamento.
Qualsiasi oscillazione meccanica dellelemento piezoelettrico viene trasmessa alla superficie della testa emittente generando onde
ultrasonore di frequenza 1 MHz o 3 MHz.
Lintensit degli ultrasuoni prodotti da un trasduttore viene misurata in watt/cmq.
Quando londa ultrasonora passa attraverso un mezzo, la sua intensit si riduce per effetto di due fenomeni: assorbimento (lenergia
dellonda ultrasonora viene convertita in calore dai tessuti) e dispersione (londa solitamente parallela si disperde progressivamente
nel passare attraverso il mezzo). Questi due fattori riducono lintensit delloscillazione ultrasonora di una frazione costante per cm,
cos che, ad una certa profondit sotto la superficie, lintensit dellonda ultrasonora risulta dimezzata. Questa profondit (d) viene
chiamata valore medio di penetrazione. Dopo una distanza totale pari a 2d, lintensit dellonda sar pari ad un quarto di quella di
superficie. Il valore medio di penetrazione per i tessuti molli varia in relazione alla frequenza ed quindi ad 1 MHz sostanzialmente
diverso da quella a 3 MHz. Laria non trasmette le onde ultrasonore perci, nel trattamento con gli ultrasuoni, deve essere prestata
grande attenzione per evitare che tra la testina di trattamento ed il paziente permanga dellaria. Per eliminare laria dallo spazio
presente tra la testina di trattamento e la superficie cutanea viene impiegato un mezzo di accoppiamento (gel per ultrasuoni).
Purtroppo nessun liquido di accoppiamento pu permettere una trasmissione perfetta. Per evitare possibili rifrazioni, il trattamento
dovrebbe essere somministrato con la maggioranza delle onde ultrasonore che viaggiano lungo la normale (e cio
perpendicolarmente alla superficie della cute). I generatori di ultrasuoni permettono di selezionare unemissione di ultrasuoni
continua o pulsata relativamente alleffetto biologico prevalente che si ricerca con il trattamento.
EFFETTO TERMICO
Quando le onde ultrasoniche vengono assorbite, esse sono convertite in energia termica (calore).
La quantit del calore prodotto dipende da vari fattori come ad esempio il numero delle volte in cui il trasduttore passa sopra alla
parte del corpo trattata e la potenza (watt/cmq) utilizzata.
Quando si ricerca una prevalenza delleffetto termico importante usare una corretta dosimetria. Un rilevante effetto termico non
indicato nel trattamento in fase acuta di distorsioni, strappi muscolari ed ematomi. Al fine comunque di evitare concentrazioni
termiche la testina emittente deve essere sempre mantenuta in movimento durante il trattamento. In tali condizioni di continuo
movimento il flusso circolatorio in grado di diffondere lenergia termica dalle zone esposte direttamente ai tessuti circostanti.
Gli ultrasuoni ad emissione pulsata (frequenza di pulsazione f = 100 Hz, cio 10 ms di emissione e 10 ms di non emissione) hanno
un effetto termico limitato poich il calore prodotto nei 10 ms di emissione viene riequilibrato durante i 10 ms di non emissione.
Gli ultrasuoni ad emissione pulsata sono quindi indicati nel trattamento di affezioni in fase acuta nel quale leffetto termico costituisce
una controindicazione. Esiste anche unapplicazione speciale denominata trattamento fisso che si attua con una testa emittente
dedicata (con una superficie di contatto superiore a quella della testa massaggio) e che lavora solo ad emissione pulsata e con
potenze ridotte.
EFFETTI MECCANICI
Leffetto meccanico viene prodotto dai cambiamenti di pressione intratissutale causati dalla trasmissione delle onde ultrasonore.
La cavitazione una condizione nella quale, come risultato del trattamento con ultrasuoni, vengono a formarsi bolle di gas nei
tessuti.
La cavitazione non pericolosa per i tessuti quando le bolle rimangono intatte e oscillano stabilmente senza alcun danno nei limiti
del campo ultrasonoro; quando invece sono transitorie, la cavitazione risulta dannosa per i tessuti (la bolla cresce e crolla
rapidamente causando cos ingenti aumenti della temperatura).
In pratica, il pericolo di un danno ai tessuti a causa del fenomeno della cavitazione viene ridotto al minimo grazie ai seguenti
accorgimenti:
1- utilizzo di potenze inferiori ai 3 watt/cmq.
2- utilizzo di una fonte pulsata di ultrasuoni.
3- spostamento della testina durante il trattamento.
Un altro effetto meccanico di rilievo che si ricerca con il trattamento ad ultrasuoni viene detto micromassaggio.
Leffetto di micromassaggio degli ultrasuoni ha luogo a livello cellulare dove le cellule vengono compresse reciprocamente e poi
nuovamente allontanate. Questo fenomeno simile al massaggio e si ritiene che produca effetti sui fluidi intercellulari riducendo, in
questo modo, gli edemi e gli edemi cronici induriti.
EFFETTI BIOLOGICI
Uno degli effetti prodotti dallonda ultrasonora consiste in un flusso unidirezionale di componenti cellulari, in particolar modo a livello
delle membrane cellulari. stato visto che il flusso produce cambiamenti nella velocit della sintesi proteica e potrebbe anche
svolgere un certo ruolo nella stimolazione della riparazione tissutale. Gli ultrasuoni hanno un effetto antalgico.
Sebbene questo possa essere attribuito alleffetto termico ottenuto con unonda continua, leliminazione del dolore viene anche
conseguita con unemissione pulsata a basso effetto termico.
Il meccanismo analgesico potrebbe essere conseguente alla stimolazione dei meccanocettori tissutali i quali agirebbero modulando
lafferenze dolorifiche secondo lormai nota teoria del cancello (gate control).
TECNICHE DI APPLICAZIONE
TRATTAMENTO SUBACQUEO
Le teste di trattamento possono di norma essere immerse
completamente nell'acqua perch a tenuta ermetica.
Per le zone dolenti al contatto diretto con la testina o per le parti
con protuberanze ossee come ad esempio mani e piedi,
possibile utilizzare un trattamento subacqueo. La parte del
corpo da sottoporre a trattamento viene immersa nell'acqua e
la testina a massaggio viene tenuta a 1 - 2 cm dalla superficie
della cute.
La testina pu essere utilizzata in posizione fissa o pu essere
mossa in cerchi concentrici tenendo la superficie della testina
parallela alla superficie della pelle per ridurre al minimo il
fenomeno della rifrazione.
La comune acqua di rubinetto presenta il problema che le bolle
di gas si dissociano dall'acqua, si accumulano sulla pelle del
paziente e la testina di trattamento e riflettono l'onda
ultrasonora.
Se non possibile evitare l'uso dell'acqua comune,
necessario rinuovere frequentemente le bolle di gas dalla superficie e pulire la zona di erogazione della testina alla fine del
trattamento.
Nel trattamento in acqua non degasata, l'attenuazione della potenza ultrasonora pi alta rispetto al contatto diretto per cui sono
necessari dosaggi pi elevati. Quando invece si usa acqua priva di gas, il dosaggio deve essere uguale a quello utllizzato nel contatto
diretto.
CONTATTO DIRETTO
Se la superficie da trattare risulta abbastanza regolare, basta
interporre un gel di accoppiamento al fine di eliminare l'aria
presente tra la pelle e la testina di trattamento e trasmettere
efficacemente l'onda ultrasonora ai tessuti.
La testina di trattamento-viene mossa in piccoli cerchi
concentrici sulla cute al fine di evitare la concentrazione di
energia in un unico punto, assicurandosi di tenere sempre la
superficie della testa in diretto contatto con la superficie
cutanea.
L'emissione viene comunque attivata solo quando la testa in
condizioni di buon contatto con i tessuti del paziente.
DOSAGGIO
Il dosaggio rappresenta probabilmente l'argomento pi controverso quando si discute di ultrasuoni.
Le discussioni riguardano sia la scelta del modo di funzionamento pulsato o continuo sia le potenze terapeuticamente efficaci.
L'esperienza diretta del terapista e la sua metodologia di lavoro giocano il ruolo pi importante e perci, in questa sede, verranno
forniti esclusivamente dei principi e delle indicazioni generali. Quando si sottopone un paziente al trattamento con ultrasuoni,
importante ricordare che l'intensit degli ultrasuoni che parte dalla testina di trattamento non corrisponde allintensit che viene
applicata ai tessuti profondi. In questi tessuti l'intensit stata ridotta per effetto di:
1. Assorbimento nel mezzo di accoppiamento
2. Attenuazione del raggio per i fenomeni di assorbimento e dispersione
3. Rifrazione del raggio a livello delle interfacce dei tessuti, fenomeno che pu far deviare londa dal tessuto affetto.
Tutti questi fattori devono essere presi in considerazione al momento di scegliere il dosaggio appropriato per il trattamento. Un elemento
di grande importanza da prendere in considerazione, inoltre, se la condizione da sottoporre a trattamento acuta o cronica.
ACCOPPIAMENTO DIRETTO
Dosaggio in condizioni acute.
Come nel caso di qualsiasi condizione acuta, il trattamento viene applicato con cautela per evitare qualsiasi inasprimento dei sintomi. Negli stadi iniziali
viene usata una dose bassa (0.5 - 1 watt/cmq) per 5 minuti.
Lutilizzo di un regime pulsato ridurr leffetto termico che potrebbe provocare la riacutizzazione dei sintomi.
Se la condizione migliora non necessario aumentare progressivamente la dose e si pu mantenere la medesima anche nei trattamenti seguenti. Un
mancato miglioramento potrebbe richiedere un leggero aumento dellintensit fino a 1.2 watt/cmq o laumento di 1 minuto della durata dellerogazione delle
onde per ogni singolo trattamento. Laggravio dei sintomi non sempre deve essere considerato come un segnale negativo dal momento che pu anche
indicare che stanno avendo luogo dei processi riparatori. In caso di netto peggioramento, pu essere necessaria una riduzione del dosaggio, sia
nellintensit sia nella durata, oppure si pu sospendere il trattamento con gli ultrasuoni fino a quando i sintomi ritornano al loro livello di partenza.
0,8
1
1.5
1.5
1.5
1.5
1.5
1.5
2
watt/cmq
watt/cmq
watt/cmq
watt/cmq
watt/cmq
watt/cmq
watt/cmq
watt/cmq
watt/cmq
per
4 min.
per
5 min.
per
5 min.
per
6 min.
per
7 min.
per
8 min.
per
9 min.
per 10 min.
per 10 min. (raramente)
Una dose di 2 watt/cmq per 10 minuti solitamente viene considerata il dosaggio massimo consentito.
Se non viene ottenuto alcun miglioramento utilizzando questa progressione di trattamento, allora vi sono seri dubbi che gli ultrasuoni
possano ottenere notevoli benefici.
ZONA DI APPLICAZIONE
Reumatismi
Artriti
Artrosi
Nevralgia
Nevrite
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
parte
parte
parte
parte
parte
dolorante
dolorante
dolorante
dolorante
dolorante
EDEMA CRONICO
Leffetto meccanico degli ultrasuoni influenza ledema cronico e contribuisce al suo trattamento. Esso contribuisce alla
scomposizione delle aderenze formatesi tra strutture adiacenti.
INDICAZIONI E CONTROINDICAZIONI
Come gi stato spiegato la combinazione applicabile a tutti i casi che vengono comunemente trattati con lutilizzo di una corrente
elettrica terapeutica. Pertanto la gamma di indicazioni per questa terapia corrisponde esattamente a quella
dellelettroterapia con frequenze bassa e media.
Possiamo affermare che non esistono controindicazioni specifiche per la terapia combinata.
Le possibili controindicazioni potrebbero corrispondere a quelle dei due trattamenti separati: ultrasuoni e corrente elettrica.
Sepsi acuta
Una zona affetta da sepsi acuta non deve essere trattata con gli ultrasuoni a causa del pericolo della diffusione dellinfezione.
Radioterapia
La radioterapia produce un effetto contrario sui tessuti per cui gli ultrasuoni non devono essere applicati alle zone sottoposte a
radiazioni prima che siano trascorsi sei mesi dalle irradiazioni stesse.
Tumori
I tumori non devono essere sottoposti agli ultrasuoni perch potrebbero stimolarne la crescita e/o causare metastasi.
Gravidanza
Un utero gravido non deve essere trattato con gli ultrasuoni poich questi potrebbero provocare danni al feto (la scansione con
ultrasuoni come strumento diagnostico durante la gravidanza diversa da quella utilizzata per scopi terapeutici).
Malattie cardiache
I pazienti che hanno sofferto di malattie cardiache vengono trattati con intensit basse al fine di evitare dolori improvvisi e le zone
come ad esempio il ganglio cervicale ed il nervo vago devono essere evitate a causa del rischio di unazione cardiaca. I pazienti
portatori di pacemaker solitamente non vengono trattati con gli ultrasuoni al torace o colonna perch il generatore di ultrasuoni pu
avere un effetto sulla funzionalit del pacemaker.
RISCHI
SurriscaIdamento del periostio
La rifrazione di unonda ultrasonica sullosso pu produrre una concentrazione di energia termica che provoca dolore localizzato al
periostio.
La rifrazione degli ultrasuoni pu verificarsi a livello delle interfacce tissutali, producendo un effetto termico concentrato su quel
punto. Ci particolarmente possibile che accada nellinterfaccia tra periostio ed osso (fig. 1). Quando si verifica la rifrazione
dallosso, lintensit degli ultrasuoni nella regione del periostio raddoppia, con surriscaldamento localizzato e di norma si manifesta
sotto forma di dolore. In pratica questo significa che, quando possibile, sempre meglio evitare di passare la testina ultrasonora
sopra prominenze ossee e se inevitabile eseguire il trattamento subacqueo.
Ustioni
Se viene utilizzato un raggio continuo e lo si lascia fisso in un punto, possibile che Si accumuli unenergia termica eccessiva nei
tessuti e che si possa eventualmente arrivare ad unustione endogena. Tale pericolo viene efficacemente eliminato mantenendo la
testina di trattamento in movimento, usando unemissione pulsata ed evitando, quando possibile, le prominenze ossee.
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TENDINOPATIE DEL CAPO LUNGO DEL BICIPITE E DELLA CUFFIA DEI ROTATORI
CAPSULITI-BORSITI DELLARTICOLAZIONE DELLA SPALLA
EPICONDILITE
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EPITROCLEITE
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LOMBALGIA
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15
TENDINITE DELLACHILLEO
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BIBLIOGRAFIA
PHYSICAL PRINCIPLES EXPLAINED
John Low & Ann Reed
Butterworth Heinemann
Isbn 0-7506-0748-3
CLAYTONS ELECTROTHERAPY
W.B. Saunders Company ltd
24 - 28 Oval Road
Isbn 0-7020-1762-0
ELECTROTHERAPY EXPLAINED
Butterworth Heinemann
Isbn 0-7506-0972-9
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Codice
A02.00002
Rev.
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