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Papa Benedetto XVI: il grido di padre Alex Zanotelli missionario comboniano

L’acqua è un diritto inalienabile “In italia, sorella acqua


«L’ACQUA, bene essenziale e indispensabile che il Signore ha dato all’uomo per non è più un diritto
mantenere e sviluppare la vita, è DIRITTO fondamentale di tutti gli esseri umani»
Lo ha più volte affermato Papa Benedetto XVI.
“È necessario che maturi una coscienza solidale che consideri l’alimentazione e l’accesso all’acqua
ma una merce”
«Non avrei mai immaginato che il paese di Francesco d’Assisi (Patrono
come diritti universali di tutti gli esseri umani, senza distinzioni ne’ discriminazioni”. d’Italia) che ha cantato nelle sue Laudi la bellezza di “sorella acqua”
Lo scrive nella sua enciclica Caritas in Veritate Papa Benedetto XVI, secondo cui “eliminare la fame e diventasse la prima nazione in Europa a privatizzare l’acqua! Giorni fa
la sete nel mondo è divenuta, nell’era della globalizzazione, anche un traguardo da perseguire per abbiamo avuto l’ultimo tassello che porterà necessariamente alla
salvaguardare la pace e la stabilità del pianeta”. privatizzazione dell’acqua. Il Consiglio dei Ministri , infatti, ha approvato il 9/09/2009 delle “Modifiche” all’articolo 23
In tante altre occasioni il Papa è intervenuto sull’argomento, a luglio 2008 nel suo messaggio per l’expo bis della Legge 133/2008 . Queste “Modifiche” sono inserite come articolo 15 in un Decreto legge per l’adempimento degli
internazionale “Acqua e Sviluppo Sostenibile” di Zaragoza (Spagna), scrive: “...Dobbiamo prendere obblighi comunitari. Una prima parte di queste Modifiche riguardano gli affidamenti dei servizi pubblici locali, come
gas, trasporti pubblici e rifiuti. Le vie ordinarie, così afferma il Decreto, di gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza
coscienza del fatto che, purtroppo, l’acqua - bene essenziale e indispensabile che il Signore ha dato all’uomo
economica è l’affidamento degli stessi, attraverso gara, a società miste, il cui socio privato deve essere scelto attraverso
per mantenere e sviluppare la vita - è considerata oggi, a causa dell’assedio e della pressione di gara, deve possedere non meno del 40% ed essere socio “industriale”. In poche parole questo vuol dire la fine delle gestioni
molteplici fattori sociali ed economici, bene che deve essere particolarmente protetto mediante chiare attraverso SPA in house e della partecipazione maggioritaria degli enti locali nelle SPA quotate in borsa.
politiche nazionali e internazionali e utilizzato secondo criteri sensati di solidarietà e di responsabilità. Questo decreto è frutto dell’accordo tra il Ministro degli Affari Regionali, Fitto e il Ministro Calderoli. E questo grazie
L’uso dell’acqua - che è considerato un diritto universale e inalienabile - è relazionato con i bisogni anche alla pressione di Confindustria per la quale in tempo di crisi, i servizi pubblici locali devono diventare fonte di
crescenti e perentori delle persone che vivono nell’indigenza, tenendo conto che «un limitato accesso all’acqua guadagno.
potabile incide sul benessere di un numero enorme di persone ed è spesso causa di malattie, sofferenze, È la vittoria del mercato, della merce, del profitto. Cosa resta ormai di comune nei nostri Comuni?
A farne le spese è sorella acqua. Oggi l’acqua è il bene supremo che andrà sempre più scarseggiando, sia per i
conflitti, povertà e addirittura di morte» (Pontificio Consiglio Iustitia et Pax, Compendio della dottrina
cambiamenti climatici, sia per l’incremento demografico. Quella della privatizzazione dell’acqua è una scelta politica
sociale della Chiesa, n. 484). Riguardo al diritto all’acqua, si deve sottolineare anche che si tratta di un diritto gravissima che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese, ma soprattutto dagli impoveriti del mondo
che ha il proprio fondamento nella dignità della persona umana; da questa prospettiva bisogna esaminare (in milioni di morti per sete!). Ancora più incredibile per me è che la gestione dell’acqua sia messa sullo stesso piano della
attentamente gli atteggiamenti di coloro che considerano e trattano l’acqua unicamente come un bene gestione dei rifiuti! Questa è la mercificazione della politica! Siamo anni luce lontani dalla dichiarazione del Papa
economico...» Benedetto XVI nella sua recente enciclica Caritas in veritate dove si afferma che l’“accesso all’acqua” è “diritto
universale di tutti gli esseri umani senza distinzioni e discriminazioni”.
Tutto questo è legato al “diritto primario della vita”. La gestione dell’acqua per il nostro Governo è assimilabile a quella

SALVA L’ACQUA dei rifiuti! Che vergogna! Non avrei mai pensato che la politica potesse diventare a tal punto il paladino dei potentati
economico-finanziari. È la morte della politica!
Per cui chiedo a tutti di:
CAMPAGNA NAZIONALE • protestare contro questa decisione del governo tramite interlocuzioni con i parlamentari, invio di e.mail ai vari
ministeri…
Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua lancia una campagna • chiedere ai parlamentari che venga discussa in Parlamento la Legge di iniziativa popolare per una gestione pubblica
contro i recenti provvedimenti governativi volti alla privatizzazione dell’acqua e partecipata dell’acqua, che ha avuto oltre 400mila firme e ora ‘dorme’ nella Commissione Ambiente della Camera;
• chiedere con insistenza alle forze politiche di opposizione che dicano la loro posizione sulla gestione dell’acqua e su
Con un decreto del 10 settembre scorso il Governo regala l’acqua ai privati: sottrae ai cittadini l’acqua potabile, il bene più prezioso, per queste Modifiche alla 23 bis;
consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati. • premere a livello locale perché si convochino consigli comunali monotematici per dichiarare l’acqua bene comune e il
Oltre 400.000 cittadini hanno sottoscritto una legge d’iniziativa popolare per l’acqua pubblica, che riconosce il diritto all’acqua ma la servizio idrico “privo di rilevanza economica”;
proposta giace da due anni nei cassetti delle commissioni parlamentari. • ed infine premere sui propri consigli comunali perché facciano la scelta dell’Azienda Pubblica Speciale a totale
Entro il prossimo 24 novembre, il decreto che privatizza l’acqua potrebbe diventare legge. Si tratta della definitiva capitale pubblico: è l’unica strada che ci rimane per salvare l’acqua.
mercificazione di un bene essenziale alla vita. Si tratta di un provvedimento inaccettabile! Sarà solo partendo dal basso che salveremo l’acqua come bene comune, come diritto fondamentale umano e salveremo
Pertanto, noi firmatari del presente Appello chiediamo: così anche la nostra democrazia. È in ballo la Vita perché l’Acqua è Vita!»
• A tutti i Parlamentari il ritiro delle nuove norme che privatizzano l’acqua e di escludere il servizio idrico dai servizi pubblici locali di
rilevanza economica riconoscendo l’autonomia di scelta dei modelli di affidamento da parte degli ATO ed Enti locali.
• Alle forze politiche di sostenere le proposte del Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua e in particolare la rapida approvazione della
legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico.
• Ai Presidenti delle Regioni di presentare ricorso di costituzionalità contro l’Art.15 del D.L. 135/09 a tutela della autonomia degli Enti Locali Il presente Appello con le firme raccolte sarà inviato anche al Presidente della Repubblica e ai Presidenti delle due Camere
sulla base del principio di sussidiarietà riconosciuto dalla Costituzione. L’acqua è un diritto umano universale e un bene comune da conservare per le future generazioni.
• Agli Eletti nei Consigli Comunali di prendere posizione contro l’Art.15 del D.L 135/09 e di assumere l’impegno ad inserire nello Statuto Il servizio idrico deve essere gestito da enti di diritto pubblico con la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori.
Comunale il riconoscimento dell’acqua come bene comune e diritto umano universale e dichiarando il servizio idrico privo di rilevanza Salvare l’acqua è una questione di democrazia
economica. Ottobre 2009 - Appello a cura del Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua
• Ai Cittadini di protestare contro questo Decreto del Governo facendo pressioni sui parlamentari e raccogliendo adesioni a sostegno del
presente impegno. www.acquabenecomune.org
PER FIRMARE LA PETIZIONE

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