Ovvero come tutelare gli utenti pi deboli della strada
e tra questi i non vedenti. Il progetto del settore Mobilit dellassessore Filippo Alessi contenuto in una determina del 4 agosto scorso prevede una serie di interventi sui semafori agli incroci pi pericolosi per aumentare la sicurezza, uno dei quattro capisaldi del Pums, il Piano della mobilit sostenibile, che oltre alla sicurezza punta alla accessibilit, alla riduzione dellinquinamento e a aumentare la quota del trasporto pubblico e di conseguenza a migliorare le condizioni ambientali. Il progetto per il quale sono stati stanziati 100.000 euro (50.000 del ministero) prevede interventi su 12 impianti semaforici in altrettanti incroci (su un totale di 84 semafori, dei quali 55 regolano incroci e 29 regolano lattraversamento a richiesta): in piazza San Marco, intersezione con via Ferrucci e via Pomeria; via Arcangeli allincrocio con via Pomeria; via Roma incrocio con via Pomeria; via Cavour allingresso degli ambulatori Asl; via Pistoiese allincrocio con via Cavour; via Strozzi allintersezione con via Curtatone; via Filzi con via Marini; via Luti con via Cutatone; via Roma allincrocio con via Roncioni e via Zarini; via Livi allincrocio con via Arcangeli e via Marx; via Valentini allintersezione con via Ferrucci e via Zarini allincrocio con via Valentini. Come si arrivati a individuare gli incrocio pi pericolosi e gli impianti semaforici che hanno necessit di essere migliorati? Grazie a uno studio sullincidentalit a Prato confezionati per il Pums, appunto, e attraverso il quale emersa la fotografia dellutente pi esposto (dati relativi al 2014, fonte polizia municipale): sono le donne le vittime pi frequenti di incidenti con feriti e la fascia di et quella che va fino ai 17 anni e tra i 41 e 40 anni. In particolare: secondo lo studio sullincidentalit nel 2014 sono stati rilevati 1.232 incidenti, 840 dei quali con feriti e 8 persone decedute (in lieve flessione rispetto al 2013 sia per numero totale che di feriti che di incidenti mortali). Degli 840 incidenti con feriti 176 hanno riguardato pedoni: 76 maschi, 100 femmine., pari al 22% degli incidenti con feriti totali. E secondo lo studio il 30% (51 in totale) sono accaduti in prossimit di un attraversamento pedonale regolato da impianto semaforico. Gli altri 125 sono stati rilevati, invece, nei pressi di strisce pedonali o lungo strade sprovviste di segnaletica. Dunque, cosa non va negli incrocio con semafori o con strisce? Ecco le considerazioni dellindagine: le auto in sosta impediscono ai conducenti di vedere semafori o segnaletica; i pedoni sono costretti ad attraversare, in poco tempo, strade troppo larghe (in piazza San Marco, in via Ferrucci, invia Pomeria, in viale Veneto); le strade larghe, in particolare quelle a senso unico, incoraggiano velocit eccessive; le strade con negozi, uffici pubblici o banche possono distrarre il pedone soprattutto se anziano e le persone con difficolt visive o motorie. Per questi motivi, verranno messi in campo una serie di correttivi: segnali stradali per le soste e se no basta dissuasori e poi multe, ricollocamento dei semafori in posizioni pi visibili, percorsi tattili per i non vedenti o segnali sonori per gli attraversamenti, rifacimento della segnaletica orizzontale e lampade dei semafori pi luminose e lintroduzione dei dispositivi di richiesta di via libera sugli impianti esistenti. Accorgimenti che una volta messi in atto dovrebbero migliorare sensibilmente la sicurezza stradale in una citt che ha un indice di motorizzazione altissimo (ben pi alto della media europea) con 70 chilometri di strade e 65 di piste ciclabili e con 91 bus che ogni giorno percorrono 206 chilometri di rete dotata di 837 fermate.