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TEST DA CAMPO

test molto pratici perch non richiedono equipaggiamenti molto complessi. Pu bastare un
cronometro: quanto tempo impiego per percorrere una certa distanza.
poco costosi (perch no attrezzature complesse)
meno costosi (in senso lato): costano meno tempo di una determinazione diretta che richiede
apparecchiature costose e tempo (si calibra la macchina, si fa il test, il defaticamento..)
possono essere facilmente impiegati per gruppi (basta un cronometro: si fanno partire sfasati
di 30 s ad esempio). La valutazione la si pu ripetere dopo 1 mese, 2 mesi se
migliorano c una diminuzione del tempo, anche un calo ponderale (il peso rientra nelle
equazioni)
sono test accurati, la valutazione che si ottiene ben correlata se svolti in maniera corretta.

TIPI DI TEST DA CAMPO

1 miglio di corsa o cammino


1,5 miglia di corsa o cammino
9 o 12 min di corsa (12 min il test di Cooper):
nel caso dei test basati sul tempo, tipo test di Cooper, laccuratezza pu essere limitata se
viene fatto fuori. Pi semplice misurare il tempo impiegato a percorrere una distanza
prefissata.

Nella letteratura internazionale ed in particolare in quella nordamericana questi tipi di protocolli


sono inseriti in batterie di test che ne prevedono anche altri (testa della forza, della flessibilit.)
qui ci sono alcuni esempi.
TEST DI 1 MIGLIO E DI 1,5 MIGLIA CORRENDO
1. La distanza del miglio in un ambito non strettamente tecnico-sportivo considerata una distanza
minima per essere effettivamente rappresentativa della potenza del metabolismo aerobico in un
setting non sportivo, cio se facciamo eseguire prove di minor durata si ritiene che valutino il
fitness cardiorespiratorio meno accuratamente.
Test di cammino dei 6 min (6MWT) un mezzo Cooper: si ritenuto, siccome si presuppone che in
ambito clinico il livello di fitness sia inferiore di quello sportivo, di dimezzare.
E un test ben inserito nelle linee guida internazionali. un test molto impiegato in due ambiti in
modo particolare:
- in ambito pneumologico (impiegato per la valutazione funzionale dei soggetti con BPCO) nei
soggetti cardiopatici con scompenso cronico.

Quindi un protocollo particolarmente sviluppato per valutare soggetti con capacit di esercizio
molto ridotte.
Essendo un mezzo Cooper, si va a misurare la distanza che un soggetto in grado di percorrere
camminando nel tempo di 6 min. Le raccomandazioni contenute nelle linee guida internazionali
dicono che il test dei 6 min di cammino deve essere svolto in un corridoio.
Critiche a questo protocollo:

quantomeno in ambito cardiologico non ha mostrato una correlazione con la determinazione


diretta e con altri indicatori di performance cos elevata
in riabilitazione cardiologia post-acuta: nei centri riabilitativi pu essere fatto questo test, ma
importante il rispetto della procedura, infatti si pu guidare il proprio assistito e di
conseguenza modificare il risultato. Quindi le procedure non sono sempre correttamente
eseguite.
un soggetto che viene invitato a dare il massimo in un tempo di 6 min attiva il metabolismo
aerobico ma sicuramente anche il metabolismo anaerobico. In pi senza riscaldamento, ci
vuole tempo per lattivazione del metabolismo aerobico e pi si invecchia pi tempo ci
vuole. Quindi in un ambito clinico, con una persona adulta o anziana, che ha appena subito
un intervento, gli si fanno fare un paio di giri tranquilli e poi subito 6 min a tutta: se lo fa
piano non correla perch non arriva veramente al suo massimo, se lo fa forte rischia di
riempirsi di acido, primo perch ha ridotte capacit di esercizio di suo avendo appena avuto
unintervento, secondo perch non rispetta la fisiologia dellesercizio che richiederebbe un
certo riscaldamento.

Dire che un soggetto ha percorso 400 m in 6 min, non si sa se ha una buona performance cardiorespiratoria oppure se magari di suo dotato di fibre bianche
2. pu essere eseguito su una pista oppure percorso di una distanza nota anche allaperto
(importante standardizzare la procedura, bisogna mantenere costante la condizione sperimentale
se torniamo ad eseguirlo).
3. Coprire la distanza indicata nel minor tempo possibile.
4. Questo vuol dire che il test dovrebbe essere massimale, cio percorso camminando o correndo
nel minor tempo possibile.
5. E il valutatore deve registrare il tempo impiegato
6. Questo tipo di prova (1 o 1,5 miglia correndo) riservata a soggetti che siano quantomeno
moderatamente fit, non per soggetti patologici.
Nel caso in cui si voglia stimare in soggetti giovani (8-25 anni) il VO2max dal miglio di corsa, si
pu usare questo tipo di test. Si pu applicare anche a scuola.
EQUAZIONE DI REGRESSIONE PER STIMARE IL VO2MAX DA UN MIGLIO DI
CORSA:
Si parte dal BMI, dal sesso, dal tempo impiegato a percorrere la distanza di 1 miglio correndo
espresso in minuti.

VO2max ml/kg/min= (-8.41 x MRT) + (0.34 x MRT2) + (0.21 x age x gender) (0.84 x BMI) +
108.94
BMI = Body Mass Index (kg/m2)
Male = 1; Female = 0
MRT = mile run time in minutes
Oltre al miglio un altro modo di STIMARE IL VO2MAX ATTRAVERSO UN TEST DA
CAMPO quello di misurare 1,5 MIGLIA DI CORSA.
VO2max ml/kg/min = 88.02 + (3.716 x gender) (0.1656 x kg) (2.767 x time)
Male = 1; Female = 0
time= total run time in minutes
kg = body weight in kilograms
Siamo in un ambito di valutazione funzionale di soggetti da moderatamente attivi a ben allenati,
sani e giovani. (Se un soggetto giovane ma non fit, magari fuma, ha problemi di sovrappeso
rilevante: si fa fare il miglio di corsa o farli camminare) Varia la distanza e quindi varia lequazione
di regressione, perch al variare del protocollo la correlazione con la determinazione diretta di
VO2max pu variare un po. Non c il BMI, infatti allaumentare della distanza correla meglio il
peso assoluto in Kg.

Non tutti possono correre, non a tutti raccomandato correre specialmente se ci si sposta pi
in avanti con let. Quindi possibile andare a misurare la stessa prestazione, il tempo
impiegato a percorrere la stessa distanza o del miglio o del miglio e mezzo camminando:
in generale pi sicuro rispetto alla corsa
pi facile da eseguire: non richiede uno sforzo che sia necessariamente massimale in senso
assoluto (camminando il pi velocemente che si pu non si ha la sensazione di raggiungere
il vero proprio massimo, anche perch spesso la massima velocit di cammino che si riesce
ad ottenere dal punto di vista del costo energetico sfavorevole rispetto alla corsa, verrebbe
pi spontaneo correre. Quindi dal punto di vista cardiocircolatorio, cardiorespiratorio
complessivo non un test massimale vero)
il soggetto deve camminare il pi velocemente possibile.
sarebbe raccomandabile che queste valutazioni richiedessero la misurazione della frequenza
cardiaca se possibile anche durante la prova con luso di un cardiofrequenzimetro, oppure
misurare la frequenza cardiaca al polso carotideo o radiale alla fine della camminata.
la correlazione che c tra il VO2max stimato con questi test, cio test di 1 miglio o di 1,5
miglia camminando molto buona essendo lindice di correlazione r = 0,93. questo test
molto ben correlato con la determinazione diretta

Una delle ragioni per cui c una correlazione cos buona che a differenza delle equazioni di
regressione viste prima, in questo caso c la frequenza cardiaca. Questo aggiunge valore per il
principio di Fick: la differenza artero-venosa nella maggior parte dei casi rimane abbastanza
costante, la gittata sistolica no per non varia tanto, pu variare tanto la frequenza cardiaca, ecco
perch aggiungendo un parametro biologico cos cardio lindice di correlazione ha questo valore,
quasi perfetto.

Nellequazione di regressione c il peso in libbre (una libbra poco pi di 450 g), let, il genere, il
tempo in minuti, la frequenza cardiaca immediatamente alla fine.
Importante: questa equazione pu sovrastimare il VO2max nel caso di soggetti giovani,
universitari, e comunque di soggetti fit, ben allenati. Quanto pi abbiamo a che fare con soggetti
giovani, ben allenati, tanto pi dobbiamo orientarci verso test di corsa piuttosto che test di
cammino.

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