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Voucher lavoro: cosa sono e come funzionano

Voucher lavoro: cosa sono e come


funzionano
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Cosa sono
I "buoni lavoro" (o "voucher") rappresentano un sistema di pagamento delleprestazioni di
lavoro occasionale accessorio, intendendo per queste ultime le attivit lavorative di natura
meramente occasionale che non generano da parte del prestatore un reddito netto superiore a 7.000
netti nel corso di un anno solare, con riferimento alla totalit dei committenti.
Tale limite in precedenza era fissato in 5.050 netti annui ed stato innanlzato recentemente con il
Jobs Act (leggi "Lavoro accessorio, per i voucher il limite sale a 7mila euro").
Tuttavia se il lavoro accessorio svolto per conto di un imprenditore commerciale (cio un
soggetto, persona fisica o giuridica, che opera sul mercato per la produzione, commercializzazione
o gestione di beni e servizi) o un libero professionista, il guadagno massimo si riduce a 2.000,00
netti, fermo restando il limite complessivo di 7.000 netti.
Se il datore di lavoro impiega e retribuisce attraverso il lavoro accessorio un lavoratore per una cifra
superiore ai massimali previsti, scatta la trasformazione del rapporto tra le parti in un rapporto di

natura subordinata a tempo indeterminato, con applicazione delle relative sanzioni civili e
amministrative.

Voucher e ammortizzatori sociali


Anche per il 2015 c la possibilit per i percettori di ammortizzatori sociali(NASpI, Dis-Coll,
cassa integrazione e mobilit) di poter lavorare con le modalit previste dal lavoro occasionale
accessorio. Lunica condizione che i compensi derivanti da lavoro accessorio non generino
complessivamente un reddito superiore a 3000 netti.

Validit dei buoni lavoro


La circolare n.4/13 del Ministero del Lavoro ha precisato che i buoni lavoro sono utilizzabili
nell'arco di 30 gg.dal loro acquisto. Oltre questo termine non sono pi validi e la prestazione
lavorativa viene considerata a nero, con tutte le conseguenze del caso.

In quali settori utilizzabile


E possibile utilizzare i buoni lavoro in tutti i settori di attivit e per tutte le categorie di prestatori.
L'unica eccezione rappresentata dal settore agricolo in cui il lavoro accessorio ammesso per:
- aziende con volume daffari superiore a 7.000 euro esclusivamente tramite lutilizzo di specifiche
figure di prestatori (pensionati e giovani con meno di 25 anni di et, se regolarmente iscritti ad un
ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado, compatibilmente con gli
impegni scolastici, ovvero in qualunque periodo dellanno se regolarmente iscritti ad un ciclo di
studi presso luniversit) e soggetti percettori di misure di sostegno al reddito, per lo svolgimento di
attivit agricole di carattere stagionale;
- aziende con volume daffari inferiore a 7.000 euro che possono utilizzare qualsiasi soggetto in
qualunque tipologia di lavoro agricolo, anche se non stagionale purch non sia stato iscritto lanno
precedente negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli.
Per maggiori informazioni, si rinvia alla lettura dell'articolo "Voucher in agricoltura, quando si
possono utilizzare".

Adempimenti
Il committente non ha l'obbligo di effettuare la comunicazione preventiva ai Servizi per l'Impiego,
n consegnare la busta paga al lavoratore; inoltre, i lavoratori non vengono registrati dal
committente sul Libro Unico del Lavoro.
Dal 15 gennaio 2014 cessato l'adempimento diretto a carico dei beneficiari della comunicazione
allInail. Pertanto, la dichiarazione di inizio attivit lavorativa e le comunicazioni di eventuali
variazioni, dovranno essere comunicate direttamente allINPS ed esclusivamente con modalit
telematica, specificando:
- la data di inizio attivit;
- i dati anagrafici e il codice fiscale del committente e del prestatore;
- il luogo dove si svolge l'attivit lavorativa;
- il periodo presunto di durata di questultima.
Naturalmente, a differenza di quanto accade per il rapporto di lavoro subordinato, non necessaria
una comunicazione preventiva ogni volta che il lavoratore deve svolgere una prestazione lavorativa
per la quale viene retribuito con voucher.

In altri termini non vi alcun obbligo di comunicare, preventivamente, il giorno in cui il lavoratore
svolger la propria prestazione, ma baster effettuare la comunicazione prima dellinizio della
prestazione indicando il periodo di tempo in cui il datore di lavoro potr avvalersi del lavoratore.

Come funzionano
Il pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio avviene attraverso buoni lavoro (o
voucher)prepagati del valore nominale di 10,00 , 20,00 o 50,00 .
Il valore del voucher da 10 nominali corrisponde al compenso minimo di unora di prestazione,
salvo che per il settore agricolo.
Acquistati dal datore di lavoro e versati al lavoratore al compimento della prestazione lavorativa,
possono essere riscossi presso un qualunque ufficio postale esibendo un valido documento di
riconoscimento.
Non appena ricevuta la comunicazione da parte delle poste dellavvenuto pagamento, l'Inps
provvede all'accredito dei contributi presso la Gestione separata e al versamento allInail della quota
assicurativa.
Il valore nominale di un buono comprensivo:
- della contribuzione previdenziale a favore della Gestione separata INPS, pari al 13%;
- della contribuzione a favore dellINAIL, pari al 7%, ai fini dellassicurazione contro gli infortuni
sul lavoro;
- del compenso spettante al concessionario (lINPS) per la gestione del servizio, pari al 5%.
Questo significa che il valore netto del voucher da 10 euro nominali, ossia il netto che il lavoratore
si mette in tasca quindi pari a 7,50 euro. Il valore netto del buono da 50 euro, sempre in favore del
lavoratore, pari a 37,50 euro mentre quello del buono da 20 euro pari a 15 euro.
Il valore netto del voucher esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di
disoccupazione dell'interessato. E' bene precisare, tuttavia, che con il ricorso ai voucher non si
matura il Tfr (trattamento di fine rapporto), non si maturano ferie, non si ha diritto alle indennit
di malattia, di maternit, agli assegni familiari ecc.
Se le prestazioni sono svolte per imprese familiari il valore nominale del voucher comprensivo
della contribuzione (pari al 33%) a favore del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, di quella in
favore dellINAIL (4%) e di una quota al concessionario (INPS) pari al 5%, per la gestione del
servizio. Ci significa che il valore netto del voucher da 10 euro nominali, cio il corrispettivo netto
della prestazione, in favore del prestatore, in tal caso pari a 5,80 euro.
Nel caso in cui il datore di lavoro abbia acquistato un numero di buoni in eccesso rispetto alle
proprie esigenze, pu chiederne il rimborso rivolgendosi direttamente allInps. A tal fine lInps ha
predisposto il modello SC52.

Come acquistarli
Le modalit di acquisto dei buoni variano in funzione della tipologia del committente. Se questi
un imprenditore o professionista la modalit esclusiva di acquisto quella telematica presso il sito
INPS. Invece i datori di lavoro non imprenditori o professionisti possono acquistare i buoni anche
presso le rivendite autorizzate.
Buoni telematici
Per ottenere il carnet di buoni elettronici necessario che datore di lavoro e lavoratore procedano
allaregistrazione presso lInps tramite sportello, sito web o contact center 803164.

Con la registrazione, il datore di lavoro fa richiesta dei buoni, indicando i dati anagrafici ed il
codice fiscale del prestatore, la data di inizio e di fine dellattivit ed il suo luogo di svolgimento.
Successivamente deve versare limporto relativo al costo dei voucher richiesti.
La riscossione dei voucher 'telematici' pu avvenire tramite l'INPS Card (ricevute dal prestatore, se
attivate) o tramite bonifico domiciliato, riscuotibile presso gli uffici postali.
Nel caso il committente sia una persona giuridica (o il committente persona fisica intenda
avvalersi di undelegato), per utilizzare la procedura telematica, necessario richiedere alla sede
INPS della propria provincia (tramite modello SC53), labbinamento tra il c.f./p.iva dellazienda
ed il codice fiscale di un delegato persona fisica (munito di Pin), che operer per conto dellazienda
o ente committente.
Buoni cartacei
Vanno richiesti alla sede della Direzione Regionale dellInps. A tal fine stato predisposto
un modulo, da inviare tramite fax alle Sedi regionali, con cui i committenti possono effettuare - in
caso di quantitativi rilevanti - una richiesta di prenotazione di buoni lavoro cartacei, indicando la
sede provinciale prescelta per il ritiro.
Dopo aver effettuato la richiesta, il datore di lavoro pu ritirarli presso tutte le direzioni provinciali
Inps, esibendo la ricevuta di pagamento del relativo importo effettuato su conto corrente postale
89778229 intestato a INPS DG LAVORO OCCASIONALE ACC. I buoni possono essere ritirati
anche dalle Associazioni di categoria, fornite di delega da parte dei singoli datori di lavoro. Perch i
buoni siano validi per la riscossione, necessario che vengano correttamente intestati, scrivendo
negli appositi spazi il periodo della prestazione e i codici fiscali del committente e del prestatore.
Lacquisto dei voucher pu essere fatto anche presso il tabaccaio abilitato esibendo la propria
Tessera Sanitaria oppure il tesserino del codice fiscale (si possono acquistare 2.000 di buoni
lavoro per singola operazione), presso gli sportelli bancari abilitati o presso gli uffici postali.

Come riscuoterli
I voucher acquistati dai tabaccai possono essere riscossi dai prestatori/lavoratori presso gli stessi
dal secondo giorno successivo alla fine della prestazione di lavoro occasionale ed entro 12 mesi dal
giorno dell'emissione. Quelli acquistati presso gli sportelli bancari abilitati sono pagabili, sempre
entro 12 mesi, esclusivamente dal medesimo circuito bancario, mentre i voucher distribuiti
dall'Inps e dalle Poste sono pagabili, entro 24 mesi dal giorno dell'emissione, presso tutti gli Uffici
Postali del territorio nazionale.
La riscossione dei voucher 'telematici pu avvenire tramite lINPSCard (ricevute dal prestatore, se
attivate) o tramite bonifico domiciliato, riscuotibile presso gli uffici postali.
Gli importi riconosciuti tramite voucher sono esenti da imposizione fiscale ed inoltre la percezione
degli stessi non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato.

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