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1. Introduzione
Ladeguamento antisismico delle costruzioni vulnerabili ai terremoti un problema di
notevole attualit e di grande importanza politica e sociale. Una gran parte del patrimonio edilizio
sul territorio nazionale risulta vulnerabile alle azioni sismiche pur trovandosi collocato in aree gi
da tempo riconosciute come pericolose dal punto di vista sismico. Negli ultimi trentanni terremoti
classificabili tra moderati e severi si sono verificati con un intervallo variabile da cinque a dieci anni
sul territorio nazionale. Tali eventi hanno chiaramente messo in evidenza la vulnerabilit del nostro
patrimonio edilizio in particolare e dellambiente costruito in generale. La pericolosit sismica delle
aree in cui si sono verificati i suddetti terremoti era nota da tempo per eventi similari o pi severi
verificatisi in passato.
Appare legittimo pertanto chiedersi il perch della vulnerabilit delle costruzioni alle azioni
sismiche, dal momento che sia la popolazione che le istituzioni sono a conoscenza della pericolosit
dei siti. Esistono diverse cause che possono aver portato ad una tale situazione. Queste si possono
far risalire ad eventi storici, alla evanescenza dei ricordi, ad ingordigia, avarizia, povert ed
ignoranza.
Tra gli eventi storici risultano particolarmente importanti le guerre, le epidemie e i disastri
naturali che possono ridurre in maniera determinante le risorse disponibili di una nazione. In tali
circostanze si tende a costruire con materiali poveri e senza porre molta attenzione alle tecniche
costruttive e alle risorse di sicurezza. Una situazione del genere si presentata in Italia e in
Giappone a seguito della seconda guerra mondiale. Situazioni simili si sono ripetute nel nostro
paese pi volte nel passato. In tali situazioni anche facile che subentri il cosiddetto fenomeno della
memoria evanescente o della cancellazione dei ricordi.
Il conseguimento di utili imprenditoriali avviene spesso nel nostro paese a spese della
qualit dei materiali e delle tecniche costruttive piuttosto che per la crescita della produttivit
attraverso limpiego ottimale dei fattori della produzione. In questo quadro si colloca la situazione
deprimente dei controlli di qualit e di accettazione dei materiali che nella maggior parte dei casi
avviene attraverso una certificazione puramente cartacea e di nessun valore sostanziale.
1
Terremoto
Anno
Magnitudo (Ms)
Catania
Val di Noto
Val di Noto
1169
1542
1693
7.8
6.8
7.8
Intensit epicentrale
(I0)
XI
X
XI
Il terremoto catastrofico del 4 febbraio 1169 uno dei sismi pi antichi per cui si disponga
di dati tali da permettere una stima della intensit epicentrale. Con epicentro verosimilmente
collocato al largo delle coste di Catania esso fu accompagnato da un forte maremoto. La massima
intensit stata valutata nel grado XI della scala Mercalli-Cancani-Sieberg (MCS). Il terremoto del
10 dicembre 1542 ha avuto unintensit epicentrale corrispondente al X grado MCS. Il terremoto
dell11 gennaio 1693 forse levento pi disastroso di tutta la storia sismica italiana. Esso distrusse
molte citt e caus la morte di circa settantamila persone. La sua intensit epicentrale stata
valutata nellXI grado della scala MCS mentre la magnitudo delle onde superficiali stata stimata
essere circa pari a Ms = 7.8 [1]. Si rileva come i lunghi periodi di quiescenza sismica tra gli eventi
principali sono le cause principali dellaffievolimento dei ricordi e quindi anche dei periodi
costruttivi in cui ci si dimentica del tutto della pericolosit sismica del sito.
3. Lazione sismica
La vulnerabilit di una costruzione non un concetto assoluto come in certi ambienti si
portati a credere ma fortemente legata allevento considerato. La stessa costruzione pu non
essere vulnerabile ai terremoti di una certa classe ed essere invece vulnerabile ai terremoti di
unaltra classe. Pertanto prima di poter valutare la vulnerabilit di una costruzione allazione
sismica bisogna porsi nella condizione di poter specificare lazione sismica a cui tale costruzione
potr essere assoggettata.
Tutte le normative antisismiche specificano lazione sismica attraverso uno o pi spettri di
progetto. Questo una rappresentazione sintetica e quantitativa dellazione sismica. Considerando
unazione a noi pi familiare in quanto generalmente presente, lazione di gravit, noi la
percepiamo sottoforma di peso. Naturalmente il peso di una persona dipende non solo
dallaccelerazione di gravit ma anche da alcune caratteristiche intrinseche della persona quali let,
il sesso e la costituzione fisica. Allo stesso modo anche lazione sismica, oltre a dipendere dalle
caratteristiche del moto del suolo, dipende da alcune caratteristiche intrinseche della costruzione
quali il periodo naturale di vibrazione e la capacit di dissipazione di energia.
Nellipotesi in cui la struttura considerata non abbia alcuna capacit di dissipazione di
energia o se, pur avendola, si preferisce non utilizzarla ai fini della resistenza al sisma, lo spettro di
progetto dipender soltanto dal periodo fondamentale della struttura e sar denominato spettro di
progetto elastico. In realt una piccola capacit di dissipazione di energia sempre presente in
quanto associata al comportamento viscoso dei materiali e ad inevitabili fenomeni di attrito.
Pertanto si fa dipendere lo spettro di progetto elastico non solo dal periodo fondamentale o da tutti i
periodi di vibrazione della struttura ma anche dallo smorzamento su cui si pu fare affidamento.
Nella figura 1 viene riportato lo spettro elastico dellEurocodice 8 per tre valori diversi dello
smorzamento. Di solito si considera il valore standard pari al 5% dello smorzamento critico anche
se la dottrina fa dipendere il valore dello smorzamento da mettere in conto dal livello di
sollecitazione nella struttura. Pi alto il livello di sollecitazione, maggiore lo smorzamento su
cui si pu contare. Alcuni caratteri fondamentali dello spettro elastico si possono percepire
direttamente dallosservazione della figura 1. Il valore della pseudo-accelerazione spettrale relativo
al periodo nullo corrisponde ovviamente allaccelerazione del suolo. Infatti per T=0 la struttura
rigida e quindi assoggettata alla stessa accelerazione del moto al suolo. Detta accelerazione,
3
denominata accelerazione efficace massima al suolo o PGA, dipende direttamente dalla pericolosit
sismica del sito di costruzione e funge da accelerazione di ancoraggio dello spettro di progetto. Tale
valore di solito assegnato dalle normative antisismiche in funzione della pericolosit sismica del
sito di costruzione.
0.8
=2%
0.7
0.6
Sa/g
0.5
=5%
0.4
0.3
0.25
0.2
=10%
0.1
0
0
0.5
1.5
2.5
3.5
T[s]
Inoltre si possono individuare quattro regioni dello spettro elastico. Una prima regione in cui
le ordinate spettrali crescono linearmente con il periodo, una seconda regione in cui le ordinate
spettrali risultano indipendenti dal periodo, una terza regione in cui le ordinate spettrali decrescono
rapidamente al crescere del periodo ed infine la quarta regione in cui, pur continuando a decrescere,
le ordinate spettrali seguono una legge differente rispetto a quella della regione precedente. E
quindi evidente che lazione sismica agente su una struttura dipende dai periodi dei modi che
maggiormente contribuiscono alla risposta strutturale e dallo smorzamento su cui si pu contare.
Maggiori dettagli sullo spettro di progetto elastico si possono trovare nei trattati di dinamica delle
strutture e ingegneria sismica, nelle normative antisismiche e nelle pubblicazioni specializzate
[2],[3].
Nella progettazione antisismica tradizionale si fa affidamento sulla capacit di dissipazione
di energia della struttura associata alle deformazioni inelastiche. In tale caso occorre, tuttavia, che il
materiale abbia tale capacit di deformazione ovvero che abbia quella che in gergo denominata
duttilit. A differenza dello smorzamento che non comporta, in generale, un danneggiamento della
costruzione, limpegno in campo plastico degli elementi strutturali sinonimo di danneggiamento.
Pertanto ogni qualvolta nella progettazione strutturale si fa affidamento sulla duttilit si ammette
implicitamente un livello di danneggiamento della costruzione sotto il sisma. Limpegno delle
risorse inelastiche della struttura consente una notevole riduzione delle ordinate spettrali nello
spettro di progetto. Tale riduzione dipende generalmente dalla duttilit di cui la struttura dotata e
dal periodo di vibrazione. LEurocodice 8 fa dipendere la riduzione principalmente da un fattore
associato alla duttilit e denominato fattore di comportamento della struttura o semplicemente
fattore di struttura. Valori tipici del fattore di struttura variano da 1 a 4. Come possibile vedere
dalla figura 2, lutilizzazione delle risorse inelastiche della struttura consente di ridurre
notevolmente le ordinate spettrali e quindi la resistenza di progetto.
0.7
0.6
0.5
Sa/g
0.4
0.3
0.2
0.1
0
0
0.5
1.5
2.5
3.5
T [s]
0.9
0.8
0.7
0.6
Sa/g
Spettro di progetto
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0
0
0.5
1.5
2.5
3.5
T [s]
Figura 4. Confronto tra capacit e domanda di resistenza sismica.
Se una struttura esibisce una resistenza maggiore di quella richiesta dal terremoto di progetto
allora evidente che dispone di una sovra-resistenza e quindi non vulnerabile. E il caso
dellordinata blu nella figura 4. Una struttura con una resistenza specificata dalla suddetta ordinata
capace di far fronte ad un terremoto con accelerazione di ancoraggio maggiore di quella di progetto.
Se invece la resistenza corrisponde allordinata in rosso, evidente che la capacit in termini di
resistenza risulta minore della domanda e quindi la struttura vulnerabile al terremoto di progetto.
In questo secondo caso la struttura pu far soltanto fronte ad un terremoto con accelerazione di
ancoraggio minore di quella di progetto. E quindi necessario un intervento di adeguamento
antisismico che consenta di soddisfare la disuguaglianza di progetto:
Capacit Domanda
Sui metodi di valutazione della capacit di resistenza sismica si torner pi avanti, adesso si passer
a illustrare i metodi tradizionali di adeguamento antisismico.
0.7
0.6
0.5
0.4
Sa/g
0.3
Sa
0.2
Sna
0.1
0
0
0.5
Ta < Tna 1
1.5
Tna
2.5
3.5
T [s]
Figura 5. Incremento della domanda al crescere della capacit di resistenza.
Solo dopo aver incrementato la rigidezza e la resistenza in maniera tale che il periodo
fondamentale vada ad interessare la parte costante dello spettro, possibile pervenire ad una
situazione che alla fine potrebbe consentire il soddisfacimento della disuguaglianza di progetto.
Quindi appare evidente come, operando nel modo suddetto, il tentativo di soddisfare la
disequazione di progetto aumentando la capacit di resistenza non fa altro che far crescere la
domanda. Se il procedimento alla fine riesce a convergere ci potrebbe avvenire con notevole
dispendio di risorse.
Una situazione analoga si presenta anche se si procede per riduzione di massa. Infatti alla
riduzione di massa si pu pervenire, ad esempio, mediante la soppressione di uno o pi piani come
indicato nella figura 6.
na
Appare evidente che contemporaneamente alla riduzione della massa si realizzato anche un
incremento della rigidezza. Questi due effetti agiscono in maniera sinergica ai fini della riduzione
del periodo. Pertanto risulter Ta<<Tna , e quindi il vantaggio acquisito con la riduzione di massa
viene parzialmente annullato dalla diminuzione di periodo attraverso laumento della domanda
sismica come risulta illustrato nella figura 5.
In conclusione entrambi i metodi tradizionali di adeguamento antisismico, seppure efficaci,
risultano molto dispendiosi. Occorre tuttavia rilevare che, nel caso di edifici piuttosto bassi, il
periodo fondamentale pu ricadere nellambito della parte costante dello spettro di progetto e quindi
la diminuzione del periodo non comportare linsorgere di maggiori forze sismiche.
7
1
1
1
=
+
Ke Kb K
F
Kb
Ke < Kb
Ke
K e << K
In grandi linee si pu ritenere che ladeguamento antisismico mediante isolamento alla base ricada
nellambito della classe di adeguamento mediante riduzione della rigidezza.
Lincremento di duttilit si consegue localmente mediante il confinamento degli elementi
strutturali compressi mediante cerchiature. Sebbene il procedimento sia conosciuto da tempo, oggi
lo si pu applicare pi facilmente mediante lutilizzazione di nuovi materiali come i polimeri fibrorinforzati (FRP). Tali materiali si distinguono essenzialmente a seconda del tipo di fibra utilizzata
ed i pi comuni vengono denominati CRP, GRP, ARP, sigle che indicano rispettivamente rinforzo
con fibre di carbonio (C), vetro (G) e aramidiche (A).
Il concetto pi importante emerso nel campo dellingegneria sismica negli ultimi dieci anni
riguarda la progettazione antisismica mediante strutture controllate dal danneggiamento [4]. In base
a tale concetto lorganismo strutturale viene realizzato con due strutture disposte in parallelo come
indicato nella figura 8.
Struttura completa
Struttura principale
Sistema dissipativo
Column
= e + p
Plastic hinge
e = Elastic deformation of
beams and columns. The
inter-storey deformation angle
may be larger than 1/200.
Elastic deformation is itself
too large.
p = Plastic deformation of
caused by yield hinges
Damper
= f = d
f = Elastic deformation of
beams and columns. This
structural system could
deform elastically until the
interstory deformation angle
becomes 1/100.
d = Elastic and plastic deformation
of dampers
Figura 9. Confronto tra un sistema tradizionale ed il sistema controllato dal danneggiamento, [4].
Small/moderate earthquake
Large earthquake
Old
Frame
Frame
Elastic
Q
Q
Frame
New
Damper
Elastic
Q
Inelastic
Inelastic
Q
Frame
Damper
Elastic
Inelastic
||
||
Q
Il controllo attivo viene effettuato con dispositivi servo-comandati capaci di applicare alla
struttura forze di segno opposto allazione sismica. Sono necessari sensori per la lettura del moto
del suolo e della struttura, hardware e software per il calcolo delle forze da applicare per
minimizzare la risposta strutturale ed i relativi generatori. Una sorgente di energia deve essere
sempre disponibile per il funzionamento dei sistemi di calcolo e per la generazione delle forze di
compenso. Sono tuttora in fase di ricerca e non si conoscono applicazioni significative nel campo
dellingegneria sismica. Al momento la loro utilizzazione appare quantomeno dubbia.
Figura 11. Edificio di propriet dello IACP di Siracusa in localit Saline di Augusta. Adeguamento antisismico
con realizzazione di nuclei irrigidenti in cemento armato.
11
Ai fini della determinazione delle curve forze-spostamenti di piano sono stati utilizzati sia
programmi di calcolo di tipo commerciale che programmi di ricerca. Lutilizzazione dei programmi
commerciali stata effettuata soprattutto per consentire la trasmissibilit dei risultati della ricerca
immediatamente in campo professionale. Indicazioni pi dettagliate e i riferimenti precisi si
possono trovare in [7]. Le analisi sono state effettuate secondo due direzioni ortogonali
corrispondenti agli assi di simmetria geometrica della pianta delledificio. Le analisi, utilizzando le
approssimazioni descritte dettagliatamente in [7], sono state condotte secondo un modello
tridimensionale per gli edifici considerati. I risultati delle analisi push-over, riferite ad un edificio
diverso da quello riportato nella figura 11, si presentano come nella figura 12. In essa sono riportate
le curve forze-spostamenti di piano per i quattro piani delledificio considerato e il lavoro effettuato
da ciascuna delle forze di piano per un assegnato valore del taglio alla base delledificio. Lo
spostamento del sistema equivalente ad un grado di libert viene valutato sulla base
dellequivalenza del lavoro. Naturalmente detta valutazione viene effettuata anchessa su base
incrementale ed il risultato ottenuto riportato nella figura 13. Larea ombreggiata nella figura 13
la somma delle aree ombreggiate nella figura 12.
Il grafico della figura 12 definisce il sistema ad un grado di libert equivalente alledificio
considerato in termini di taglio alla base e spostamento corrispondente definito in base
alleguaglianza del lavoro. Il problema della determinazione della direzione dellinput sismico e
delle forze da utilizzare nelle analisi incrementali si presenta semplice soltanto per le strutture
simmetriche o pressoch tali. In tale caso tali direzioni coincidono con le direzioni di simmetria
delledificio. Il caso pi generale di strutture non simmetriche esula dal limite imposto a questa
trattazione e pone considerevoli problemi ancora non del tutto risolti. Con lanalisi prima descritta
si devono definire almeno due sistemi ad un grado di libert equivalenti alledificio considerato,
sistemi che si presentano come indicato nel grafico della figura 13.
0.05
Secondo impalcato
0.04
0.05
C b = 0.12
0.04
Terzo impalcato
0.03
C b = 0.12
Terzo impalcato
0.03
F /W
F /W
Quarto impalcato
P rimo impalcato
0.02
Quarto impalcato
Primo impalcato
0.02
0.01
0.01
0.005
0
0
0.05
Secondo impalcato
0.01
0.02
0.03
u [m ]
Secondo impalcato
0.04
0.05
C b = 0.12
0.04
0.05
Terzo impalcato
0.02
0.03
u [m ]
0.05
C b = 0.12
Primo impalcato
Quarto impalcato
0.01
0.024
0.01
0.04
Terzo impalcato
F /W
0.01
0.03
u [m ]
Secondo impalcato
0.02
0.02
0.03
Quarto impalcato
Primo impalcato
0.02
0.01
0.04
0.03
F /W
0.014
0.04
0.05
0.032
0
0
0.01
0.02
0.03
u [m ]
0.04
0.05
Figura 12. Curve forze-spostamenti di piano e costruzione del sistema ad un grado di libert equivalente in
base alluguaglianza del lavoro.
12
0.14
C b = 0.12
0.12
0.1
0.08
F /W
0.06
Secondo impalcato
Terzo impalcato
0.04
Quarto impalcato
Primo impalcato
0.02
0
0
0.01
0.019 0.02
u [m ]
0.03
0.04
0.05
Figura 13. Determinazione del sistema equivalente ad un grado di libert sulla base delle curve forzespostamenti di piano.
0.6
0.5
Sa/g
0.4
0.3
ag/g
A
0.2
Se
0.1
Sa
0
0
0.5
1.5
2.5
T [s]
Figura 14. Spettri di progetto elastico ed anelastico dellEurocodice 8.
13
3.5
Infatti lordinata dello spettro anelastico Sa legata allaccelerazione massima al suolo ag attraverso
la relazione:
f (Teff , S )
S a = a g S 0
(1)
dove S un fattore che tiene conto delle condizioni locali del sito, 0 un fattore di
amplificazione di solito assunto pari a 2.5, f (Teff , S ) la funzione che definisce la forma spettrale e
q il fattore di struttura definito come:
q=
Se
Sa
(2)
Per mettere in relazione le ordinate spettrali con le caratteristiche del sistema equivalente ad un
grado di libert occorre soltanto ricordare che il coefficiente di taglio alla base presente sulle
ordinate delle curve di figura 12 e figura 13 definito come:
Cb =
f (Teff , S )
Sa ag
=
S 0
g
g
q
(3)
E evidente dalla (3) che, ove fossero conosciuti Cb, S, 0 , f (Teff , S ) e q, lunica incognita sarebbe
ag. In realt S e 0 sono noti mentre f (Teff , S ) definisce la forma spettrale e quindi anchessa
nota come funzione ma non come valore. Il problema si potr considerare ben definito qualora sar
possibile determinare i valori di Cb , Teff e q. A questo scopo risponde il sistema equivalente ad un
grado di libert definito nella figura 13.
La determinazione viene effettuata come descritto nel seguito con riferimento alla figura 15.
Cb,c
0.14
0.125
0.12
0.119
0.1 0.106
0.08
Y'
K eff = C b,y W / u y = 142.4 MN/m
Cb
0.06
Terzo impalcato
Secondo impalcato
0.04
Primo impalcato
0.02
Quarto impalcato
u y = 0.93 cm
0
0
0.005
0.01
0.015
u c = 2.56 cm
0.02
0.025
u [m ]
0.03
0.035
0.04
0.045
Figura 15. Sostituzione del sistema equivalente ad un grado di libert con un sistema linearizzato a tratti.
14
W
uy
(4)
dove Cb,y il coefficiente di taglio alla base relativo alla condizione di primo snervamento e uy lo
spostamento corrispondente. Entrambe le grandezze si possono ottenere come coordinate del punto
Y mentre W rappresenta il peso sismico della costruzione. Avendo determinato la rigidezza efficace
del sistema equivalente ad un grado di libert immediato determinare il periodo efficace attraverso
la relazione:
W
Teff = 2
K eff g
(5)
Rimane da determinare il fattore di struttura q che legato direttamente al rapporto di duttilit. Nel
caso di un sistema elasto-plastico perfetto il fattore di duttilit sarebbe definito come il rapporto tra
lo spostamento a collasso e lo spostamento al limite elastico:
uc
uy
(6)
Nel caso di un sistema elasto-plastico incrudente la definizione non applicabile in quanto lenergia
dissipata risulta minore. Si potrebbe definire un sistema elasto-plastico equivalente dal punto di
vista di dissipazione di energia e determinare il corrispondente fattore di duttilit equivalente, [9].
Tuttavia, nei sistemi considerati, lincrudimento risulta molto piccolo e lerrore che si commette
utilizzando la (6) contenuto nellambito delle incertezze relative alla conoscenza dei parametri
utilizzati. Il fattore di struttura o fattore di riduzione della risposta una funzione di e di Teff , [2];
in questa sede sufficiente notare che lecito assumere:
q=
per Teff TC
(7)
qC b ,c
S 0 f (Teff , S )
15
(8)
a g ,b
a g ,c
(9)
E evidente che ledificio in grado di far fronte allazione sismica di progetto se e solo se risulta
R 1 . Se risulta R<1 ledificio vulnerabile al terremoto di progetto. Si possono pertanto definire
la vulnerabilit e la sovra-resistenza sismica rispettivamente come:
V = 1 R per R 1
(10)
SR = R 1 per R > 1
(11)
Figura 16. Edificio di propriet dello IACP di Siracusa nel comune di Solarino.
16
considerati dallEurocodice 8. I risultati in termini di resistenza sismica relativa sono riportati nella
tabella 2.
Tabella 2. Resistenza sismica relativa R (%) per ledificio della figura 16
Zona sismica
Alta sismicit
Media sismicit
Bassa sismicit
Tipo di
suolo
A
B
C
A
B
C
A
B
C
Direzione
trasversale
43
28
24
60
40
33
100
66
55
Direzione
longitudinale
66
44
36
92
61
51
153
102
85
Dallosservazione della tabella emerge che ledificio sarebbe vulnerabile al terremoto di progetto
indipendentemente dalle condizioni locali del sito se posto in una zona a media o alta sismicit.
Qualora ledificio fosse situato in una zona a bassa sismicit esso risulterebbe adeguato a rispondere
alle azioni sismiche di progetto solo se le condizioni locali del sito fossero del tipo A. Dalla stessa
tabella emerge che la direzione di minore resistenza sismica quella trasversale. Gli stessi risultati
in termini di vulnerabilit sono riportati nella tabella 3.
Tabella 3. Vulnerabilit sismica V (%) per ledificio della figura 16
Zona sismica
Alta sismicit
Media sismicit
Bassa sismicit
Tipo di
suolo
A
B
C
A
B
C
A
B
C
Direzione
trasversale
57
72
76
40
60
67
0
34
45
Direzione
longitudinale
34
56
64
8
39
49
0
0
15
La tabella 3 fornisce un indice di vulnerabilit per ledificio nei confronti del terremoto di progetto.
Il valore 0 sta ad indicare che ledificio non vulnerabile mentre il valore 1 sta ad indicare che
ledificio non ha alcuna resistenza sismica. Le situazioni intermedie hanno un ovvio significato.
Non si ritenuto necessario riportare il valore della sovra-resistenza sismica in quanto presente solo
in un caso.
A questo punto necessario sottolineare che i valori della resistenza sismica determinati con
il procedimento prima delineato possono rappresentare dei limiti superiori della resistenza effettiva
degli edifici in quanto i programmi di calcolo non lineari oggi disponibili non tengono conto di
alcuni meccanismi che si presentano nel comportamento sismico degli edifici reali. Per esempio, i
programmi commerciali non tengono conto della rottura nei nodi, spesso riscontrata nelle ispezioni
post-terremoto,e dello sfilamento delle armature. Inoltre, le condizioni che portano alla definizione
delle cerniere plastiche in generale tengono conto delle interazioni tra le componenti della
sollecitazione soltanto in maniera approssimata. Ciononostante il procedimento presentato, se unito
al discernimento ingegneristico, pu costituire un utile strumento nello studio di progettazione.
Dagli esempi presentati facile rendersi conto come il procedimento possa essere anche utilizzato
come strumento di verifica per quanto riguarda gli edifici di nuova progettazione.
17
Dispositivi
Elastomerici
ISOLATORI
ISOLATORI
Dispositivi
Elastomerici
ISOLATORI
Dispositivi
Elastomerici
Dispositivi Elastomerici
Gli apparecchi di appoggio a basso attrito, che potrebbero a maggior ragione essere definiti
isolatori sismici, hanno la funzione di trasmettere i carichi verticali alle fondazioni limitando al
minimo possibile le azioni orizzontali.
Dispositivi Elastomerici
Figura 19. Dispositivi di riduzione della rigidezza utilizzati per ladeguamento antisismico degli edifici IACP in
Solarino.
Indagini preliminari sui materiali e sugli elementi strutturali hanno messo in evidenza una
eccessiva deformabilit delle membrature per cui, anche dopo la riduzione della rigidezza, sarebbe
stato impossibile far fronte alle forze sismiche ancora trasmesse alledificio. Per tale motivo si
proceduto alla progettazione di un intervento che limitasse la deformabilit degli elementi
strutturali. Lintervento proposto riportato nella pianta di figura 20.
Figura 20. Intervento di limitazione della deformabilit delledificio mediante pareti in conglomerato cementizio
armato.
19
K h(3)
K h(2)
C
K h(1)
C'
Y'
Figura 21. Comportamento costitutivo della componente a taglio del modello MCP.
20
Tl = 0.140 s
Tt = 0.132 s
=1
u
u
kuf
F
uf
F
u
c
.
uf
uf
Ff
M0
Tf,0 = 0.73 s
Tf,sec,c = 1.46 s
uf,c = 14.1 cm
Direzione
trasversale
43
75
135
60
104
189
100
174
315
Zona sismica
Alta sismicit
Media sismicit
Bassa sismicit
Ed. originario
Ed. con pareti
RRP
Ed. originario
Ed. con pareti
RRP
Ed. originario
Ed. con pareti
RRP
Direzione
longitudinale
66
60
135
92
84
189
153
140
315
Per le tre classi di sismicit del territorio italiano i risultati si riferiscono alla condizione locale di
sito del tipo A. Oltre ai dati relativi alledificio adeguato con pareti e isolatori (RRP), la sigla RRP
stante per riduzione di rigidezza e pareti, vengono riportati per confronto anche quelli relativi
alledificio non adeguato e alledificio ipotetico adeguato soltanto con le pareti di irrigidimento.
Appare evidente come ledificio adeguato abbia una sovra-resistenza in tutte le classi di sismicit,
sovra-resistenza ovviamente decrescente man mano che il grado di sismicit cresce. Come gi
osservato in precedenza, ledificio originario risulterebbe adeguato soltanto nelle zone a bassa
sismicit. Nel suo insieme anche un ipotetico adeguamento con le sole pareti leggere utilizzate
sarebbe sicuro soltanto nelle zone a bassa sismicit. La situazione gi rappresentata nella tabella 4
21
Direzione
trasversale
57
25
0
40
0
0
0
0
0
Zona sismica
Alta sismicit
Media sismicit
Bassa sismicit
Ed. originario
Ed. con pareti
RRP
Ed. originario
Ed. con pareti
RRP
Ed. originario
Ed. con pareti
RRP
Direzione
longitudinale
34
40
0
8
16
0
0
0
0
Direzione
trasversale
0
0
35
0
4
89
0
74
215
Zona sismica
Alta sismicit
Media sismicit
Bassa sismicit
Ed. originario
Ed. con pareti
RRP
Ed. originario
Ed. con pareti
RRP
Ed. originario
Ed. con pareti
RRP
Direzione
longitudinale
0
0
35
0
0
89
53
40
215
22
3
1
2.5
ag/ag,max
0.5
Sa /ag,max
0
-0.5
-1
0
1.5
10
15
t [s ]
20
25
30
1
0.5
0
0
0.5
1.5
2
T [s ]
2.5
3.5
23
Nella parte bassa a destra nella figura 24 anche riportata, in funzione della forza in fondazione,
lescursione massima dello spostamento della fondazione. E importante notare come, sebbene
laccelerogramma considerato sia spettro-compatibile, lo spostamento massimo della fondazione
risulta una frazione abbastanza piccola dello spostamento massimo di progetto. Un comportamento
simile si riscontra anche per la direzione trasversale e per gli altri accelerogrammi considerati. Una
visione sintetica del comportamento delledificio per eccitazione nella direzione trasversale
riportata nella figura 25.
1
0.9
0.8
0.7
0.6
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0
Media
Media deviazione std.
Spettro di progetto
5
6
7
8
Accelerogramma
10
11
12
1
0.9
0.8
0.7
0.6
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0
Media
Media deviazione std.
Spettro di progetto
5
6
7
8
Accelerogramma
10
11
12
Questo comportamento si spiega facilmente se si considera che le pareti disposte nella direzione
longitudinale, apportando un incremento di rigidezza, determinano una riduzione del periodo che va
ad interessare la parte costante dello spettro attraendo cos maggiori forze sismiche. Ne consegue
che la resistenza sismica delledificio rinforzato diminuisce rispetto a quella delledificio originario.
Tale comportamento risulta ancora pi evidente se il confronto viene limitato alle simulazioni
numeriche. In ogni caso importante osservare come ledificio adeguato con pareti ed isolamento
alla base assuma un comportamento dinamico indipendente dalla direzione delleccitazione.
Conclusione
E stato illustrato un procedimento per la valutazione della resistenza e della vulnerabilit
sismica di edifici in conglomerato cementizio armato. Il procedimento applicabile sia nella
valutazione di edifici esistenti sia come verifica nella progettazione di nuovi edifici. Sono state fatte
alcune considerazioni sui metodi tradizionali di adeguamento antisismico e sono state date alcune
indicazioni sui metodi innovativi che si vanno diffondendo nella comunit tecnico-scientifica
dellingegneria sismica. In conclusione stata presentata unapplicazione ad un edificio esistente in
corso di adeguamento antisismico mediante isolamento alla base.
25
Bibliografia.
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of Buildings (FEMA 273), Building Seismic Safety Council (BSSC): Washington DC, US,
1997.
[6]
Federal Emergency Management (FEMA), NEHRP Commentary on the Guidelines for the
Seismic Rehabilitation of Buildings (FEMA 274), Building Seismic Safety Council (BSSC):
Washington DC, US, 1997.
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Damaged by the Earthquake in South-East Sicily on 13th December 1990, Soil Dynamics and
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European Conference on Earthquake Engineering, Lisbon, Portugal, 1986.
[11] EN 1998 Eurocode 8, Design provisions for earthquake resistance of structures.
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