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Guida alluso
Siscam s.r.l.
Siscam s.r.l.
ARCHIS 2D
Indice
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INDICE...................................................................................................................................I
1.
INSTALLAZIONE....................................................................................................1
I.1 INSTALLAZIONE DELLA TRACK-BALL (SOLO PER 3D)............................................2
I.3 INSTALLAZIONE DELLA SMARTKEY PER WINDOWS NT........................................3
I.4 INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE ...............................................................................4
2. INTRODUZIONE...........................................................................................................6
3. AVVIAMENTO DEL PROGRAMMA................................................................. 11
3.1 OPERAZIONI PRELIMINARI ALLAVVIAMENTO DI A RCHIS 2D ............................11
3.2 IMPORTAZIONE DI DATI DA FORMATI COMPATIBILI .............................................12
3.3 CREAZIONE DI UN NUOVO PROGETTO....................................................................14
3.4 M ODIFICA DI UN PROGETTO ESISTENTE ................................................................16
3.5 A PERTURA DI UN PROGETTO...................................................................................17
3.6 IL FILE DEI PUNTI DI APPOGGIO...............................................................................17
3.7 COMANDI PER LA VISUALIZZAZIONE DELLE IMMAGINI ......................................18
3.8 IL RADDRIZZAMENTO DELLE IMMAGINI ...............................................................20
3.8.1 Il raddrizzamento per via geometrica ......................................................... 20
3.8.2 Il raddrizzamento per via analitica............................................................. 27
3.9 TAGLIO.......................................................................................................................31
3.9 M OSAICATURA .........................................................................................................32
3.9.1 Collimazioni di punti omologhi.................................................................... 33
3.9.2 Unione (mosaicatura) .................................................................................... 35
3.10 EQUALIZZAZIONE...................................................................................................37
3.11 SCALING...................................................................................................................38
3.12 RESTITUZIONE ........................................................................................................39
3.12.1 Organizzazione del file grafico.................................................................. 41
3.12.2 Comandi per la visualizzazione della grafica ......................................... 43
3.12.3 Selezione delle entit da visualizzare ....................................................... 45
3.12.4 Configurazione di lavoro ............................................................................ 48
3.12.5 Cattura di entit ........................................................................................... 50
3.12.6 Le funzioni di modifica................................................................................ 50
i
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ARCHIS 2D
Siscam s.r.l.
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ARCHIS 2D
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ARCHIS 2D
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6. GLOSSARIO..............................................................................................................105
iv
Siscam s.r.l.
ARCHIS 2D
Installazione
1. Installazione
Archis 2D un pacchetto software, prodotto dalla Siscam s.r.l., che permette di
lavorare su immagini fotografiche producendo un raddrizzamento dellimmagine
che stata scattata con presa angolata. Archis 2D consente di lavorare solo ed
esclusivamente allinterno di uno spazio bidimensionale.
Tutti gli applicativi prodotti da Siscam s.r.l. operano su piattaforma PC-Intel in
ambiente Windows95, a partire dalla versione OSR2, Windows98 e Windows NT,
con qualsiasi service pack.
Conf. Minima
Pentium 200
64 MB
4 GB
1280x1024x16bit (32000 colori)
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1 LPT1, 1 Porta mouse (PS2), 1 Porta seriale (COM1)
o
1 LPT1, 2 Porte seriale (COM1 e COM2)
Qualsiasi track-ball Microsoft compatibile
Schermo passivo ed occhiali attivi
o
Schermo attivo ed occhiali passivi
Accessori indispensabili:
q Lettore di CD-Rom
Installazione
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Accessori facoltativi:
q Masterizzatore di CD-Rom.
q Scanner.
Dati di ingresso:
q Immagini numeriche in formato TIFF JPEG o Bitmap senza vincoli per
quanto riguarda il tipo (Bi-level, Gray-level, Palette o RGB), e la
dimensione.
q Punti di controllo espressi in un sistema di riferimento cartesiano
ortogonale.
q Certificato di calibrazione della fotocamera (opzionale).
q Dati vettoriali in formato DXF.
q Dati vettoriali in formato STM.
Dati in uscita:
q File vettoriale in formato DXF.
q File vettoriale in formato STM.
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Installazione
Windows NT
In Windows NT le porte seriali COM1 e COM2 non vengono configurate
automaticamente dal sistema operativo, occorre che loperatore configuri le due
porte seguendo lo schema riportato sotto:
dal pannello di controllo selezionare la cartella porte;
verificare che ci siano delle porte attive;
se non ci sono porte configurate premere il bottone Aggiungi;
configurare il numero di porta ad esempio 1 per la porta COM1;
configurare lindirizzo della porta 3F8 per la COM1 e 2F8 per la COM2;
configurare il livello di interrupt che deve essere 4 per la COM1 e 3 per la
COM2;
Se la track-ball non funziona ancora occorre:
dal pannello di controllo selezionare la casella Periferiche;
individuare la voce Serial e verificare che risulti Stato = Avviato e Avvio
= Automatico;
Installazione
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aperta selezionare
Fig. I - 1
licona
del
programma che si vuole installare in questo caso selezionare la casella Archis 2D e
seguire le istruzioni fornite dal programma di installazione.
Durante la procedura di installazione non esiste la possibilit di scegliere la
configurazione di installazione. Linstallazione fissa, cliccando licona del
programma desiderata la procedura di installazione provveder a copiare su disco
tutti i file di interesse. Se loperatore desidera possibile installare alcuni progetti
da utilizzare come esempio. Ogni progetto contenuto nel disco di installazione ha
riportato il tipo di esempio di cui si tratta e il programma con il quale pu essere
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Installazione
Introduzione
ARCHIS 2D
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2. Introduzione
Il sistema ARCHIS 2D destinato essenzialmente ad applicazioni di rilevamento
architettonico. E un sistema modulare che permette lelaborazione di immagini
raster e vettoriali. In particolare le applicazioni possibili con Archis 2D sono:
1. mosaicatura di pi immagini raddrizzate;
2. messa in scala dellimmagine globale;
3. georeferenziazione di immagini raddrizzate;
4. restituzione vettoriale in coordinate oggetto;
5. stampa in scala della foto, della restituzione, o di entrambe.
Light;
Base;
Professional.
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Introduzione
Mano a mano che i punti che definiscono il particolare prescelto vengono acquisiti
(sono disponibili a questo riguardo differenti modalit di acquisizione) le linee
restituite vengono visualizzate sullo schermo, sovrapponendole all'immagine.
La restituzione cos eseguita (immagine vettoriale) pu, se e quando necessario,
essere anche visualizzata separatamente dall'immagine fotografica, essere
completata con ulteriori informazioni, corretta, modificata (cio sottoposta ad
operazioni di "editing").
Alla presa fotografica, che costituisce la prima fase dell'operazione di rilevamento,
deve seguire un'operazione di digitalizzazione dell'immagine fotografica raccolta,
che potr essere sia in bianco e nero che a colori.
La digitalizzazione dovr essere effettuata utilizzando "scanner" di appropriata
risoluzione. I differenti toni di grigio (se si opera su immagini fotografiche in
bianco e nero) o le differenti densit di colorazione degli strati relativi ai colori di
base (se si opera su fotografie a colori) concernenti le porzioni elementari
dell'immagine (pixel) sono fatti corrispondere a valori numerici che vengono
memorizzati in un file. Questo costituisce l'input per la elaborazione attuata da
Archis 2D.
Quando l'oggetto da rilevare pu, ragionevolmente, essere considerato piano, il
raddrizzamento della fotografia dell'oggetto in questione fornisce un'immagine
assimilabile ad una proiezione ortogonale. Nota la scala di tale immagine
possibile effettuare su di essa delle misure bidimensionali.
Nel campo dei rilevamenti d'architettura, particolarmente ai fini dello studio del
restauro, i casi in cui l'oggetto da rilevare, od una parte di esso, pu essere
assimilato ad un piano sono molto frequenti (per esempio la facciata di un edificio,
una parete affrescata, ecc.). L'uso delle tecniche di raddrizzamento presenta quindi
in questo settore uno spiccato interesse.
Il raddrizzamento di una fotografia pu essere effettuato ricorrendo a particolari
dispositivi ottico-meccanici (raddrizzatori), a procedimenti grafici od a
procedimenti puramente analitici. Il procedimento di raddrizzamento
dell'immagine che viene utilizzato allinterno di Archis 2D , ovviamente, di
quest'ultimo tipo. La trattazione dei principi teorici che sono alla base dei differenti
procedimenti, ivi compreso quello adottato da Archis 2D, esula dagli scopi del
presente manuale. A questo riguardo, si rimanda quindi alla letteratura
specializzata.
Per eseguire il raddrizzamento di una determinata immagine, qualunque sia il
procedimento che viene seguito, necessaria la conoscenza degli otto parametri
che definiscono la relazione omografica fra il piano dell'immagine fotografica
originaria e quello dell'immagine raddrizzata. La loro determinazione richiede la
conoscenza delle due coordinate X ed Y di almeno quattro punti dell'oggetto in
Introduzione
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Introduzione
Introduzione
ARCHIS 2D
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RISOLUZIONE
DPI
1200
1000
600
Dots per inch
MICRONS
21
25.4
42.5
DIMENSIONI
(MB)
95
65
25
(colore)
[1]
Scala della foto
Risoluzione della misura sull'oggetto [2]
1:500
0.01
0.015
0.02
1:1000
0.02
0.030
0.04
1:2000
0.04
0.050
0.09
1:3000
0.06
0.080
0.13
1:4000
0.08
0.100
0.17
1:5000
0.10
0.130
0.21
1:6000
0.13
0.150
0.26
1:7000
0.15
0.180
0.30
1:8000
0.17
0.200
0.34
1:9000
0.19
0.230
0.38
1:10000
0.21
0.250
0.43
1:20000
0.42
0.510
0.85
[1] Dimensioni della fotografia = 6 cm x 6 cm
[2] Tali valori sono relativi ad una presa nadirale e ad un
raddrizzamento eseguito su punti di controllo.
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Estensione
PRJ
TIF, JPG, BMP
CPT
DS-CS, DXF, ASC, RES
A ciascun tipo potr essere assegnata una diversa cartella oppure si potr usare una
unica cartella per ciascun progetto in cui ospitare tutti i tipi di file.
Quando si inizia con un nuovo progetto necessario che i file delle immagini siano
gi presenti per cui la cartella che li conterr deve essere creata prima di iniziare la
sessione di lavoro con Archis 2D. Tutti gli altri file e le relative cartelle possono
essere creati dallinterno del programma. Si suppone che loperatore sia in grado di
creare nuove cartelle e spostare file tra cartelle.
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ARCHIS 2D
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Fig. 3 - 2
Il bottone Cartelle, presente in alto a destra della suddetta finestra, permette di
selezionare tutte le cartelle allinterno di un progetto una volta per tutte. La
pressione di questo bottone attiva una finestra come quella mostrata in Fig. 3 - 3.
In ciascuna delle caselle presenti nella finestra possibile digitare per esteso il
nome della cartella in cui andare a cercare i file. Sono nomi validi sia quelli che
specificano il nome di una unit ( ad esempio C:\), sia quelli che indicano il nome
di una unit di rete ( ad esempio \\nicola\C:\).
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Per gli altri tipi di file si pu procedere in modo analogo prelevando il nome dalla
lista in basso mediante doppio clic, oppure se si deve specificare un file non ancora
esistente se ne digiter il nome. Se si attiva la casella Anteprima, nella finestra a
destra verr mostrata una anteprima del file selezionato. Questo vero per ogni
tipo di file per cui richiesta lanteprima (nella Fig. 3 - 2 mostrata lanteprima di
un file vettoriale).
Quando si fa clic sul bottone OK i dati inseriti vengono verificati e viene segnalato
errore se si verifica una delle seguenti coincidenze:
q Alcune delle immagini specificate non esistono.
In questo caso non possibile uscire dalla procedura fintanto che questi dati non
sono stati corretti.
Se il file dei punti di appoggio stato specificato ma non esiste viene chiesta
lautorizzazione a crearlo (vedere pi avanti per la procedura di creazione e
modifica del file dei punti di controllo).
Se tutti i vincoli sono stati rispettati il progetto pu essere registrato, il nome da
attribuire al progetto viene richiesto utilizzando la box di explorer. Se si cerca di
registrare il progetto col nome di un file gi esistente, prima di procedere viene
chiesta lautorizzazione alla sovrascrittura del vecchio file.
ATTENZIONE!!! Le funzioni Importa, Esporta, Nuovo progetto, Apre
progetto sono attivabili solo quando non ci sono progetti aperti.
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Fig. 3 - 4
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con Coord. X e Coord Y (lasciando vuoto lultimo campo) tali valori saranno
interpretati come coordinate planimetriche. Leventuale introduzione della
coordinata Z lasciata libera alloperatore ad ogni buon conto occorre sottolineare
che questa non presa in considerazione dal programma.
In ciascuna casella si digita il valore desiderato e si preme Invio per passare al
campo successivo; dopo aver introdotto lultimo campo, i valori introdotti vengono
analizzati e se corretti vengono riportati nella lista sottostante.
ATTENZIONE!!! Non possibile inserire i dati direttamente nella lista!
Se si seleziona un campo nella lista, i dati di questo campo vengono
automaticamente riportati nelle caselle di testo dove sar possibile modificare i
valori riportati, oppure cancellarlo completamente facendo clic sul bottone
Cancella.
Eseguendo un clic con il tasto sinistro del mouse possibile riportare i valori nelle
finestre in alto e quindi modificare i valori esistenti, cancellare parte delle
informazioni inserite, cos come possibile cancellare quel punto. Una volta che
quel punto stato modificato lo possiamo reinserire nella lista.
Il pulsante OK accetta le modifiche apportate e le registra chiudendo la finestra, il
pulsante Annulla chiude la finestra scartando le modifiche fatte e, ripristinando i
valori precedenti.
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estremi del segmento che loperatore ha individuato come segmento verticale, e dal
momento che loperatore ha collimato due direzioni verticali nella finestra,
Coordinate punto di fuga, posta in basso, vengono riportate le coordinate del punto
di fuga.
E in ogni istante possibile ritrovare i punti dove sono stati collimati i punti che
individuano i segmenti verticali, semplicemente eseguendo un clic con il tasto
sinistro del mouse quando il cursore allinterno della lista posta in alto, vengono
visualizzati in ordine il primo punto collimato e poi il secondo. E possibile in
questa fase cancellare, un singolo segmento, tutti i segmenti che sono stati
collimati, o ricollimare uno dei punti
dopo averlo ritrovato utilizzando la
procedura
prima
descritta.
La
cancellazione di un segmento la si
esegue premendo il bottone Cancella
quando una delle collimazioni stata
evidenziata, mentre si possono
cancellare tutte le collimazioni eseguite
premendo il bottone Cancella tutti , in
questo caso compare una finestra
messaggio a chiedere conferma
delloperazione che andremo ad
eseguire. Il bottone Fascio serve ad
evidenziare il fascio delle rette che
abbiamo individuato, la pressione di
questo bottone porta al risultato
mostrato in Fig. 3 - 8. Come si vede in
Fig. 3 - 8, vengono mostrate le rette
appartenenti al fascio di rette che ha
come punto generatore il punto di fuga.
Le rette possono essere disattivate
premendo di nuovo il bottone Fascio
che dal momento della prima pressione
risulta premuto.
Fig. 3 - 8
Lo stesso ragionamento deve essere
eseguito adesso per la determinazione
del punto di fuga delle rette orizzontali, il procedimento analogo a quello or ora
descritto, tranne per il fatto che andremo a collimare segmenti che individueranno
in un secondo tempo una direzione orizzontale. Anche le finestre di dialogo
saranno le stesse gi viste tranne per il titolo che ciascuna si porter dietro. In
entrambi i casi le due finestre si possono chiudere sia premendo il bottone OK, nel
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qualcaso tutte le collimazioni vengono salvate in un file con estensione ORI, sia
premendo il bottone Annulla rifiutando cos tutte le collimazioni che abbiamo
eseguito.
Una volta che sono stati determinati i punti di fuga ed accertati che nessuno di
questi sia un punto posto allinfinito possibile procedere alla determinazione del
punto principale. Premendo il bottone Orientamento Interno di Fig. 3 - 6 si
accede alla finestra di Fig. 3 - 9.
Per la determinazione del punto principale occorre
individuare quattro punti sullimmagine di modo che
unendo questi quattro punti a due due, i segmenti si
incontrino la dove posto il centro dellimmagine. Il
modo pi semplice per eseguire questa operazione
quello di collimare i quattro vertici della foto.
Avvalendosi dellaiuto della finestra di blow-up si
pu dopo aver attivato il primo bottone di Fig. 3 - 9
collimare uno dei quattro vertici dellimmagine.
Dopo la prima collimazione il programma sposta il
fuoco della finestra di blow-up nellintorno del
secondo vertice e cosi via fino alla collimazione
dellultimo punto. Quando anche il quarto punto
Fig. 3 - 9
stato collimato nella finestra di Fig. 3 - 9 compaiono,
nellarea Coordinate centro immagine, le coordinate del punto principale. Anche in
questa finestra sono visualizzate ed aggiornate in tempo reale le coordinate del
cursore espresse in pixel. La pressione del tasto OK permette di chiudere, salvando
linformazione acquisita, la finestra di Fig. 3 - 9. Al contrario non si tiene memoria
della misura effettuata se chiudiamo questa finestra con il bottone Annulla.
+ IMPORTANTE!!!
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Fig. 3 - 16
Fig. 3 - 17
ARCHIS 2D
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scala compreso tra il valore massimo ed il valore minimo dei rapporti di scala
presenti sullimmagine originale.
Per selezionare il rapporto di scala, scegliere dal men principale la voce
Raddrizzamento e da qui Scala, nella barra delle informazioni comparir il
messaggio Individuare la zona a scala media, la selezione sar effettuata
automaticamente eseguendo un clic con il tasto sinistro del mouse direttamente
sullimmagine originale la dove loperatore ritiene opportuno.
Con questultima operazione si sono concluse le operazioni preliminari al
raddrizzamento dellimmagine si pu passare alla fase vera e propria del
raddrizzamento dellimmagine selezionando dal men principale la voce
Raddrizzamento e da qui la voce Raddrizzamento. Nella finestra di lavoro
comparir la finestra di dialogo riportata in Fig. 3 - 12 allinterno della quale
possibile selezionare le opzioni per il raddrizzamento dellimmagine. Le due
opzioni riguardano:
q la prima, la zona su cui operare il raddrizzamento. E infatti possibile,
attivando la prima opzione selezionare di tutta limmagine originale, solo
una parte su cui andare ad effettuare il raddrizzamento. Questa opzione
stata introdotta per ridurre le dimensioni delle fotografie e
conseguentemente loccupazione dello spazio su disco.
q La seconda, concerne il ricampionamento dellimmagine in quei punti in
cui partendo dallinformazione disponibile dovremo incrementare i dati a
disposizione. Se nella finestra di Fig. 3 - 12 non viene attivata lopzione
Ricampionamento bilineare, il ricampionamento dellimmagine di tipo
lineare.
Premendo il bottone OK si chiude la finestra di Fig. 3 - 12 e si attiva la finestra di
Fig. 3 - 13 allinterno della quale loperatore deve selezionare il nome del file su
cui sar salvata limmagine raddrizzata. In questa finestra sono altres presenti
informazioni che riguardano la dimensione, espressa in pixel, dellimmagine che
sar creata.
La pressione del bottone OK di questa finestra dar inizio al processo di
raddrizzamento. Durante questa fase loperatore non pu eseguire nessunaltra
operazione, se non interrompere il processo premendo il tasto Interrompi nella
finestra che si aperta allinizio del processo. Tre indicatori di flusso fanno capire
che loperazione sta procedendo sono:
1. Un numero, che esprime la percentuale di lavoro che stata eseguita.
2. Una progress bar che ci mostra levoluzione del processo.
3. Un timer che ci d indicazioni del tempo residuo al termine
delloperazione.
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3.9 Taglio
La procedura di taglio unoperazione che ci permette, oltre che a ridurre
loccupazione di spazio su disco, di rintracciare allinterno dellimmagine una linea
preferenziale di riattacco di due immagini, tagliando limmagine lungo questa linea
si avr un risultato migliore nella mosaicatura delle immagini.
Unimmagine pu essere tagliata sia prima che dopo la procedura di
raddrizzamento della stessa. La procedura di taglio si attiva selezionando dal men
principale la voce Utility e da qui Taglio. Si apre
nella finestra di lavoro limmagine riportata in Fig. 3
- 18. E possibile da qui selezionare limmagine che
desideriamo tagliare sia scegliendola dalla finestra di
testo, eseguendo un clic del mouse sulla freccia, e poi
selezionando il nome desiderato, sia premendo il
bottone Anteprima ed accedendo cos ad una finestra
in cui sono riportate tutte le miniature delle immagini
Fig. 3 - 18
associate a quel progetto. Su questa finestra sar
possibile poi selezionare limmagine desiderata.
Premendo il bottone OK di Fig. 3 - 18 si visualizza limmagine prescelta nellarea
di lavoro. Nella barra dei commenti comparir il messaggio Acquisire la
poligonale di taglio. Il programma gi impostato
in modalit acquisizione, loperatore dovr quindi
individuare con il cursore del mouse i punti per cui
deve passare la poligonale di taglio, eseguendo un
clic con il tasto sinistro del mouse in corrispondenza
di ogni punto. Dopo aver individuato il primo punto
un segmento elastico mostrer alloperatore la
direzione che lega il primo punto scelto con il
cursore del mouse. Nel momento in cui anche il
Fig. 3 - 19
secondo punto sar stato individuato viene disegnato
sul video un segmento che unisce i due punti.
Quando sono stati segnati tutti i punti possibile chiudere la poligonale premendo
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3.9 Mosaicatura
Il processo di mosaicatura quello che permette di ricostruire limmagine originale
partendo da una serie di fotografie che rappresentano parte delloggetto. Nel caso
in cui il raddrizzamento sia stato eseguito per via geometrica, la mosaicatura deve
essere effettuata in due diverse sessioni di lavoro:
1. Collimazione di punti omologhi.
2. Unione di due o pi fotogrammi.
Se il raddrizzamento stato eseguito seguendo la via analitica, il procedimento di
unione delle immagini diretto. In questo caso la fase di collimazione dei punti
omologhi pu essere saltata, perch le immagini sono state georeferenziate durante
la procedura di raddrizzamento, quindi il programma in grado di affiancarle
correttamente.
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ARCHIS 2D
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scelta delle immagini deve essere eseguita facendo attenzione al fatto che la prima
immagine selezionata quella che ha la priorit pi alta. Maggiore priorit di una
foto sullaltra significa che la dove le due foto hanno particolari in comuni, nella
foto mosaicata quei particolari a comune deriveranno dalla foto che ha priorit
maggiore. E come dire che delle due foto quella che ha priorit maggiore viene
attaccata sovrapponendola a quella con priorit inferiore. Quindi nel momento in
cui loperatore seleziona le foto deve ricordarsi che lordine con cui le seleziona
direttamente proporzionale al livello di priorit. Unica eccezione fatta per la foto
che costituir limmagine di riferimento. Nella finestra di Fig. 3 - 23 infatti
presente una casella testo che porta il nome Immagine di riferimento. In questa
casella deve essere selezionato il nome dellimmagine che loperatore desidera
utilizzare come immagine di riferimento. Quando loperatore sceglie le immagini
da riunire, per default il programma imposta come immagine di riferimento la
prima immagine selezionata, sempre possibile variare la scelta eseguita
eseguendo un clic sulla freccia, si accede ad una lista delle immagini selezionate
dalle quali possibile selezionare limmagine desiderata. Limmagine di
riferimento limmagine che allinterno della foto mosaicata porter la maggior
quantit di informazione. Premendo il tasto OK si avanza nel processo di
mosaicatura, con il tasto Annulla si abortisce loperazione. Dopo la pressione del
tasto OK si accede ad una finestra analoga a quella di Fig. 3 - 13 in cui loperatore
ha indicazioni della dimensione in pixel dellimmagine, e allinterno della quale
deve indicare al programma il nome del file su cui andare a salvare limmagine. La
pressione del tasto OK presente in questa finestra d inizio al processo vero e
proprio di mosaicatura, durante il quale nella barra posta in basso della finestra di
lavoro si attivano i tre indicatori di flusso, valore percentuale del lavoro svolto,
progress bar che indica lavanzamento del lavoro e timer del tempo residuo. Se al
momento della pressione del bottone OK di Fig. 3 - 23 le foto che loperatore ha
selezionato per la mosaicatura non sono tra loro accoppiate comparir su video un
messaggio di errore che notifica questa mancanza.
Al termine del processo viene aperta su video limmagine totale, sulla quale
possibile compiere solo operazione di zoom perch la finestra in modalit
editing.
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3.10 Equalizzazione
Lequalizzazione un procedimento che loperatore pu utilizzare per ridurre le
eventuali differenze di colore che si possono verificare in prossimit delle zone di
riattacco. Tali differenze di colore possono essere imputabili alla diversa
angolazione della presa fotografica, alla presenza di ombre sulloggetto fotografato
etc. Lequalizzazione consiste in un processo di sfumatura che loperatore pu
impostare a proprio piacimento. Si accede a questo processo se dal men principale
scegliamo la voce Utility e da qui selezioniamo Equalizzazione. Si accede ad una
finestra come quella di Fig. 3 - 18 da cui possibile selezionare limmagine su cui
intendiamo agire. La pressione del bottone OK produce lapertura dellimmagine
nellarea di lavoro e la comparsa della
finestra di lavoro rappresentata in Fig. 3
- 24. La funzione di equalizzazione viene
applicata
dal
programma
perpendicolarmente ai segmenti indicati
sullimmagine dalloperatore. In questa
fase infatti possibile, per loperatore,
eseguendo un clic con il tasto sinistro del
mouse, individuare gli estremi dei
segmenti su cui andr ad agire la
funzione di sfumatura. Il numero dei
segmenti individuati dalloperatore viene
visualizzato allinterno della finestra di
Fig. 3 - 24
Fig. 3 - 24 nellarea indicata con N.
segmenti. Loperatore pu, dopo aver individuato i segmenti su cui agire, variare la
larghezza di banda e lintensit della funzione di sfumatura agendo sui due tasti
cursori.
Banda: indica quanto distante dal segmento di riattacco individuato
dalloperatore, deve agire la funzione di sfumatura.
Intensit: indica quanto intensa sul punto di riattaco deve essere la
funzione di sfumatura.
E possibile dopo aver selezionato uno dei segmenti individuati cancellarlo
premendo il bottone Cancella lato. Si pu visualizzare unanteprima ridotta della
zona sfumata premendo il bottone Anteprima, il cursore cambia forma e dopo
aver eseguito un clic del mouse nel punto desiderato si visualizza lanteprima
allinterno della cornice della finestra di Fig. 3 - 24. Premendo il bottone
Ricampiona si d inizio al processo di ricampionamento dellimmagine con i soliti
indicatori di flusso che compaiono nella barra in basso della finestra di lavoro.
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3.11 Scaling
La procedura di scaling una procedura che deve essere eseguita sulle foto che
hanno subito un raddrizzamento senza lutilizzo dei punti di appoggio fotografici.
Dopo aver eseguito la procedura di scaling,
limmagine risulter georeferenziata e sar
possibile passare alla fase di restituzione
bidimensionale degli oggetti di interesse. Questa
procedura si esegue solo ed esclusivamente per
quelle foto che non dispongono di punti di
appoggio, perch per le foto che hanno dei punti
di appoggio misurati, la georeferenziazione
avviene
automaticamente
durante
la
collimazione dei punti di appoggio stessi. Si
accede alla funzione di Scaling se dal men
principale selezioniamo la voce Utility e poi
Scling. Si apre nellarea di lavoro la finestra di
Fig. 3 - 18 in cui andare a scegliere limmagine
che vogliamo georeferenziare. Premendo il
bottone OK si apre nellarea di lavoro
limmagine ed una finestra di supplemento
mostrata in Fig. 3 - 25. In contemporanea nella
Fig. 3 - 25
barra dei commenti comparir il messaggio
Individua una lunghezza.
Per effettuare la collimazione possiamo procedere seguendo due diverse vie:
1. Individuare sullimmagine almeno due distanze che sono state misurate
durante la sessione fotografica eseguita in loco, collimare il primo punto
della prima distanza e poi il secondo punto. Nella lista in alto il fuoco
passa sul secondo indice, ripetere loperazione per tutte le distanze che
abbiamo misurato. Eseguire un clic con il tasto destro del mouse sul
primo indice della lista, nella finestra di testo Estremi retta compariranno
le coordinate pixel dei punti collimati, inserire nella casella Distanza
posta in basso in Fig. 3 - 25 il valore della distanza misurato per quel
segmento, premendo poi il bottone posto a fianco e riconoscibile per il
simbolo ^, si associa a quel segmento la misura che abbiamo riportato.
Nel momento in cui associamo al secondo segmento collimato la relativa
distanza misurata compaiono in corrispondenza degli indici gli scarti
questa volta espressi in unit di misura congruenti allunit di misura con
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2.
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cui abbiamo inerito i valori delle distanze. Nel momento in cui inseriamo
la seconda distanza viene indicato anche il rapporto di scala X/Y che si
determina utilizzando le distanze inserite. Se il raddrizzamento stato
eseguito a regola e le distanze sono state misurate accuratamente questo
rapporto dovrebbe essere molto prossimo allunit.
Il procedimento pu essere eseguito anche inserendo, come primo
parametro, il valore della distanza misurata, allinterno della casella
Distanza, e poi andando a collimare i punti che ne individuano il
segmento. Il programma reagisce come abbiamo descritto sopra nel
momento in cui la seconda distanza stata associata al relativo segmento.
3.12 Restituzione
La restituzione lultima delle operazioni che si possono eseguire sulla nostra
immagine. Dopo aver raddrizzato mosaicato e georeferenziato limmagine
possibile passare alla restituzione vettoriale della foto.
Dal men Restituzione selezionare la voce Grafica Sovrapposta o Grafica
Affiancata, dipendentemente dal fatto che loperatore desideri lavorare con
immagine e grafica sovrapposte o meno.
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+ ATTENZIONE!!!
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Fig. 3 - 28
I dati vettoriali gestiti da Archis 2D sono memorizzati nel formato vettoriale
proprietario STM. Al fine di rendere i dati, prodotti con Archis 2D, fruibili ad altri
utenti o, in modo da poter importare allinterno di Archis 2D i dati di restituzione
prodotti con altri sistemi, sono disponibili dei filtri di ingresso e di uscita per i file
di tipo vettoriale. Per avere maggiori informazioni a riguardo delle operazioni di
importazione ed esportazione dei file vettoriali si veda quanto descritto nel Terzo
Capitolo di questo manuale.
Allinterno del file vettoriale gli elementi vengono organizzati per entit. Unentit
un insieme contiguo di punti detti vertici che, uniti tramite segmenti, danno luogo
ad una polilinea che rappresenta il bordo esterno delloggetto che si vuole
descrivere. Con punto di una entit si intende tanto i suoi vertici, quanto i punti
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appartenenti ai segmenti che uniscono vertici contigui. Per ciascun vertice vengono
memorizzate le coordinate X ed Y. Per ciascuna entit vengono memorizzate in
sequenza le coordinate dei vertici che la compongono ed una codifica atta a
descrivere loggetto che deve rappresentare. La codifica costituita da una stringa
di caratteri e/o numeri (stringa alfanumerica). I dettagli specifici su come sono
organizzate le informazioni allinterno del file proprietario Siscam srl possono
essere ritrovate alla fine di questo manuale nel Capitolo riguardante le specifiche
del sistema Siscam srl.
In restituzione avremo codici diversi per individuare: finestre, cornicioni, pietre
ecc. In base alla codifica il disegno risulta maggiormente leggibile per loperatore e
quindi possibile identificare gli elementi in esso rappresentati. Ad esempio nel
caso del rilievo di un affresco potr essere utile codificare elementi quali: giornate
di lavoro, muffe, crepe ecc.
Le polilinee che rappresentano le entit possono essere raggruppate in tre
categorie:
Puntuali:
si tratta di entit costituite da un solo punto.
Linee:
si tratta di entit costituite da pi punti.
Aree:
si tratta di entit costituite da pi punti in cui gli estremi
coincidono.
Mentre nel primo caso non si possono compiere misure sulla singola entit, negli
altri due casi possibile calcolare automaticamente la lunghezza per le entit
lineari, e il perimetro e laerea per le entit di tipo area (entit chiuse).
Oltre a quelli sopra elencati, allinterno di Archis 2D, possibile definire un
ulteriore livello di classificazione, detta provenienza, da utilizzare per raggruppare
un insieme di entit che, anche se con codici diversi, hanno delle caratteristiche in
comune. La provenienza pu, ad esempio, essere utilizzata per poter classificare le
entit in funzione del metodo di acquisizione. Alcuni esempi di utilizzo:
q Loperatore deve eseguire un aggiornamento di una cartografia esistente.
Loperatore si trova quindi a dover lavorare con una restituzione
precedente, in cui tutte le entit possono essere impostate ad avere
provenienza 1. Se loperatore stesso attribuisce provenienza 2 allentit
acquisite nella nuova cartografia, pu con semplici comandi visualizzare
la situazione completa oppure solo le entit relative alla vecchia
cartografia o a quella nuova.
q Loperatore deve riunire lavori eseguiti da pi persone. Avendo, ciascuna
di queste persone, utilizzata una diversa provenienza, sar possibile per
loperatore individuare sullintero foglio chi ha rilevato ciascuna entit.
q Loperatore deve riunire lavori acquisiti con strumenti diversi. Se a
ciascun acquisitore viene assegnata una diversa provenienza sar possibile
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Per attivare la selezione basandosi sulla penna o sulla provenienza delle entit
restituite occorrere cliccare la
linguetta di Fig. 3 - 30 in cui
presente la scritta Penna
Provenienza la finestra si
trasforma come quella mostrata
in Fig. 3 - 32. Anche in questo
caso possibile per loperatore
eseguire
la
selezione
contemporaneamente
o
separatamente scegliendo tra le
diverse codifiche. Per attivare
un
determinato
tipo
di
selezione necessario che la
casella contenga il segno di
spunta. La selezione, come
visto in precedenza, avviene
selezionando le penne od i
codici di provenienza dalle due
Fig. 3 - 32
liste di sinistra. Il significato
dei bottoni lo stesso
precedentemente descritto.
Una volta che loperatore ha eseguito la selezione desiderata pu visualizzare gli
effetti premendo il bottone Applica, questo gli permette di poter cambiare
rapidamente la selezione eseguita senza dover ripetere la procedura di apertura
delle finestre. Premendo il bottone OK si chiudono tutte le finestre di dialogo e si
rendono attive le selezioni impostate, Annulla chiude senza apportare nessuna
modifica alla visualizzazione del file vettoriale.
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Fig. 3 - 35
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Non tutti i comandi visibili sono sempre attivi, alcuni di questi sono attivi solo in
modalit di restituzione con grafica sovrapposta o affiancata. Di tutti i comandi
disponibili alcuni hanno un effetto istantaneo per cui dopo che stato premuto il
bottone, la funzione ad esso associata viene eseguita immediatamente, ed il bottone
ritorner nella sua posizione standard di non premuto. Altri sono associati a
funzioni che restano attive fintanto che non vengono disabilitate. Il tasto si
comporter quindi come un interruttore, quando premuto la relativa funzione
attiva. Alcune funzioni sono mutuamente esclusive per cui quando si seleziona una
nuova funzione si disabilita quella attiva in precedenza. Quando il cursore
lasciato su un tasto appare una piccola finestra in cui riportata la descrizione del
comando.
I tasti hanno il seguente significato. Una dettagliata spiegazione della modalit di
utilizzo presentata in seguito:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Riga superiore
Cancella totalmente le entit catturate; sempre attivo.
Cambia codice a tutte le entit catturate impostando per tutte il codice
attualmente attivo. Il codice viene selezionato dalloperatore mediante la
funzione imposta codice o tramite il tasto funzione F2.
Divide entit, sempre attivo. Consente di dividere in due parti una entit.
Unisce entit, sempre attivo, permette di unire due entit che abbiano lo
stesso codice e i due vertici estremi (finale od iniziale) delle due entit ad
una distanza inferiore della distanza di Massimo spostamento. Questo
parametro uno dei parametri che loperatore imposta utilizzando la
finestra di Fig. 3 - 33. Se le due entit rispettano le condizioni, vengono
unite solo se il numero totale dei punti inferiore al numero massimo di
vertici concessi per entit (1000), la prima mantiene il verso di
percorrenza, mentre la seconda viene aggiunta ed orientata di
conseguenza.
Cancella parzialmente, sempre attivo, consente di cancellare un estremo
(iniziale o finale) di una entit.
Trim, individuata una o pi entit (coltelli) permette di cancellare lentit
che eventualmente le attraversa.
Cancella vertice, sempre attivo, consente di eliminare un vertice da una
entit.
Sposta vertice, sempre attivo, consente di variare la posizione di un
vertice di una entit gi acquisita.
Inserisce vertice, sempre attivo, consente di aggiungere un vertice, con i
rispettivi lati, ad una entit gi acquisita.
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10. Parallela, sempre attivo, consente di creare una nuova entit i cui lati
risultano paralleli a quelli di una entit di riferimento.
11. Spline, sempre attiva. Pu funzionare in due diverse modalit. Se sono
definiti i parametri per la funzione di stream, la funzione di spline calcola
il polinomio interpolante e seguendo questa linea mette un punto secondo
le specifiche definite dalloperatore. Se i parametri della funzione stream
sono tutti a zero la funzione spline mette un vertice ad intervalli regolari.
La distanza tra due vertici indicata dal parametro Passo spline di Fig.
3 - 33.
1.
2.
3.
4.
52
Riga inferiore
Squadra, sempre attivo, permette la squadratura di una entit restituita
che non ha tutti gli angoli retti. La funzione in questo caso non
istantanea, il bottone deve essere attivato, da quel momento ogni entit
restituita verr squadrata.
Allinea, sempre attivo, permette di allineare lungo una direzione
prescelta tutte le entit che al momento sono state selezionate. Le entit
catturate vengono spostate sulla retta di allineamento se la distanza che le
separa inferiore al valore di Massimo spostamento impostato in Fig. 3
- 33.
Vertici, sempre attivo, consente di visualizzare tutte le entit presenti
evidenziandone la posizione dei vertici mediante un cerchietto.
Informazioni, sempre attivo consente di visualizzare una scheda
informativa in cui
sono riportati tutti i
dati
relativi
alle
entit catturate. Se il
bottone
viene
premuto
quando
ancora
loperatore
non ha catturato
nessuna
entit,
utilizzando i tasti di
scorrimento
possibile visualizzare
le informazioni di
tutte
le
entit
restituite in ordine
cronologico.
Fig. 3 - 36
Allinterno
della
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6.
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7.
8.
Sempre disattivato.
Attiva la funzione di zoom, cliccabile solo in modalit grafica affiancata.
Dopo aver premuto la lente premendo il tasto sinistro del mouse in basso a
sinistra e tenendolo premuto muovendosi verso alto destra, al momento
del rilascio ho un ingrandimento della zona, viceversa ho un
ridimensionamento della zona se collimo prima un punto in alto a destra e
poi in basso a sinistra.
9. Tasto che attiva la multiselezione eseguendo un clic nella finestra in un
punto e poi in un altro punto si visualizza un elastico, tutte le entit che
rientrano in questa zona vengono catturate. Attivo solo in modalit grafica
affiancata.
10. Premendo questo bottone si deselezionano tutte le entit selezionate in
precedenza.
11. Permette di aprire un secondo file. Il secondo file aperto pu essere
utilizzato dalloperatore solo per essere visualizzato e per riattaccarsi alle
entit in esso contenute.
Oltre alle operazioni che loperatore pu eseguire utilizzando gli strumenti della
barra, sono definite altre operazioni che permettono di modificare la
visualizzazione delle entit contenute nel file. Queste altre funzioni possono essere
richiamate dalloperatore per mezzo della pressione dei tasti chiave che sono stati
assegnati solo ed esclusivamente quando il cursore del mouse presente nella
finestra grafica.
Pressione del tasto I, attiva la finestra delle informazioni sulla grafica, la
stessa di Fig. 3 - 36.
Pressione del tasto O, cambia la provenienza a tutte le entit selezionate,
assegnando a queste ultime la provenienza definita a quel momento.
Pressione del tasto S, come descritto in precedenza, un comando di solo
editing, permette di impostare un fattore di scala predefinito dalloperatore.
Pressione del tasto F1, attiva la finestra di help-on-line.
Pressione del tasto F2, passa dalla visualizzazione in un piano coordinato
al successivo, ciclicamente.
Pressione del tasto F3, riporta allinterno della finestra grafica lintero file
vettoriale. Nel caso in cui sia aperto anche il file di sola visualizzazione
non ne tiene conto.
Pressione del tasto F5, attiva la funzione di zoom.
Pressione del tasto F6, attiva la funzione di multiselezione.
Pressione del tasto F7, ripercorre ciclicamente le ultime cinque
visualizzazioni effettuate.
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+ ATTENZIONE!!!
3.12.8 Compatta
Le funzioni di manipolazione delle entit lasciano allinterno del file vettoriale
traccia della loro esecuzione. Quando lo si desidera possibile attivare la funzione
di compattazione che ripulisce il file mantenendo solo le entit effettivamente
attive (quelle visualizzate sullo schermo in assenza di selezione). Questa
operazione produce anche un ricalcolo della regione che circoscrive il disegno. La
funzione che disegna lintero file (F3) si basa sullingombro del disegno che viene
aggiornato solo quando si aggiungono nuove entit. Quando si cancellano entit il
ricalcolo non viene effettuato automaticamente per cui pu capitare che lintero
disegno venga visualizzato ad una scala pi piccola di quella che sarebbe
utilizzabile in funzione dellingombro reale. Dopo lesecuzione della
compattazione la scala di visualizzazione dellintero disegno risulta nuovamente
ottimizzata. Dal men principale Grafica selezionare la voce Compatta. La
funzione non attiva se non aperta la finestra grafica.
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3.12.9 Unione
+ ATTENZIONE!!! Voce
3.12.10 Taglia
+ ATTENZIONE!!! Voce
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Fig. 3 - 38
In pi possibile selezionare se
larea di taglio deve essere rimossa completamente dallimmagine originale,
oppure se il nuovo file che andremo a creare debba essere copia della parte
selezionata. Nel caso in cui loperatore selezioni di non rimuovere dalloriginale, le
entit che sono state attraversate dalla poligonale di taglio, non saranno tagliate sul
file originale. Ultima possibilit di scelta concessa alloperatore quella di
agganciare automaticamente il file creato al progetto corrente a cui sta lavorando.
Nella casella Nome file loperatore indicher il nome del file che conterr tutte le
entit che vengono tagliate dal file originario.
+ ATTENZIONE!!! Voce
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Ogni
operatore,
utilizza
per
la
vestizione
la
propria libreria dei
simboli ed oggetti
speciali,
inoltre
allinterno
di
Archis 2D sono
presenti una serie
di strumenti che gli
permettono
di
creare
interattivamente
nuovi simboli ed
oggetti speciali.
Occupiamoci per il
momento
delle
campiture
e
Fig. 3 - 39
vediamo come
possibile
crearne
delle nuove. Dal men Grafica selezionare la voce Crea Tratteggi, attiva solo se
stata assegnata in Configurazione una libreria, si apre la finestra di lavoro
mostrata in Fig. 3 - 39.
Allinterno della finestra possiamo distinguere una zona di visualizzazione
dellimmagine prodotta, ed una di elaborazione. Questa struttura si accorda con il
fatto che una campitura non costituita da una sola linea, ma un insieme di
tratteggi che se applicati con metodo conduce alla realizzazione di una campitura
anche complessa.
Quando attivo la finestra di Fig. 3 - 39 tutte le caselle testo e la casella delle
immagini sono disattivate. Premendo il bottone Nuovo tratteggio si d inizio alla
procedura di creazione di una nuova campitura. La pressione del bottone, produce
la creazione di un primo tratteggio secondo le specifiche riportate nelle varie
caselle. Infatti nel momento in cui premo il bottone tutte le caselle sulla destra
della finestra si riempiono con dei valori di default, tranne la casella Simbolo.
Premendo il bottone Visualizza loperatore pu vedere nella casella delle
immagini il risultato ottenuto. Ad ogni pressione del bottone Nuovo tratteggio,
aggiungo alla campitura in esame un nuovo tratto, e nella casella in alto,
Tratteggio n. il numero presente si incrementa di ununit e visualizza lultimo
aggiunto. Si possono aggiungere fino ad un massimo di 5 tratteggi per ogni nuova
campitura creata. Di ogni tratteggio loperatore pu variarne le specifiche:
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Simbolo, permette di
aggiungere
alla
campitura in esame
un
simbolo.
Il
simbolo per essere
selezionato
deve
essere
prelevato
dalla
lista
dei
simboli che sono
contenuti
nella
libreria associata a
quel
progetto.
Premendo il bottone
Sfoglia si apre la
finestra di Fig. 3 40 in cui possibile
andare a selezionare
il
simbolo
desiderato
per
Fig. 3 - 40
mezzo di un clic del
mouse
sullimmagine che lo rappresenta. Solo quando il simbolo stato impostato
nella finestra di Fig. 3 - 39 compare la sigla di identificazione del simbolo,
e le caselle di testo Lun. tratto Inizio penna gi Fine penna gi
vengono disattivate perch influenzano solo il tracciamento dei segmenti.
Tutte le altre funzioni compresa la funzione di zoom (Ingrandimento) sono
attive. Durante la fase di creazione di una campitura il simbolo pu essere
utilizzato come elemento a se stante o come parte di una campitura
complessa costituita da tratti e simboli. In questultimo caso il simbolo sar
associato alln-esimo tratteggio.
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stata digitata la descrizione cerca allinterno della libreria dei simboli lultima
campitura disponibile, ne incrementa lindice e salva il simbolo con il nome
dellindice libero. Se il simbolo esiste, viene chiesto alloperatore lautorizzazione
alla sovrascrittura.
Quando loperatore ha salvato il suo lavoro, pu uscire dalla finestra di lavoro
premendo il bottone OK, oppure pu iniziare la creazione di unaltra campitura
premendo il bottone Nuovo.
Al momento della pressione del bottone OK viene chiesta lautorizzazione ad
uscire al fine di evitare che loperatore perda del lavoro non ancora salvato.
La stessa finestra di lavoro utilizzata per la creazione delle campiture pu essere
utilizzata dalloperatore per lediting la modifica e/o la cancellazione di una
campitura esistente. Dopo che la finestra stata aperta nellarea di lavoro
possibile rileggere una campitura esistente, estraendola dalla libreria associata al
progetto, premendo il bottone Carica. Si apre una finestra come quella mostrata in
Fig. 3 - 40 allinterno della quale sono elencate tutte le campiture esistenti in
libreria. Loperatore seleziona quella desiderata con un clic del mouse. Nel
momento in cui preme il bottone di OK, la finestra di selezione si chiude e tutte le
informazioni della campitura sono riportate nella finestra di lavoro (vedi Fig. 3 39). Per modificare loggetto selezionato utilizzare i comandi disponibili cos come
descritto in precedenza, per cancellarlo premere il bottone Cancella, in basso della
finestra. La cancellazione non automatica, ma viene chiesta alloperatore
unautorizzazione a procedere nella cancellazione dellelemento selezionato.
La procedura di creazione editing delle campiture termina quando loperatore, per
mezzo del bottone OK, chiude la finestra di elaborazione.
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+ ATTENZIONE!!! Voce
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+ ATTENZIONE!!! Voce
Fig. 3 - 42
utilizzati per creazione di campiture, linee speciali e simboli puntuali. Ogni
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La finestra grafica utilizzata per la creazione dei simboli molto simile alla
finestra grafica utilizzata per la restituzione delle entit di interesse. E costituita da
un foglio di visualizzazione su cui disegnato un grigliato che permette
alloperatore di tenere sottocchio le misure del simbolo durante la sua creazione. Il
grigliato corrisponde ad un rete di 10x10 mm, ogni millimetro corrisponde, se la
scala 1:2000, a due metri reali sul terreno, la scala di riferimento quella
impostata nella finestra delle opzioni di Fig. 3 - 34. Nel centro del grigliato di
riferimento loperatore avr notato la presenza di un puntino giallo marcato rispetto
al resto. Ebbene quello rappresenta il baricentro del simbolo che sar creato.
Questa cosa molto importante perch quando il simbolo viene utilizzato il
baricentro risulta il punto di applicazione di quel punto. Vediamo un esempio: nel
caso del simbolo mostrato in Fig. 3 - 42 il baricentro posto circa a met del
traliccio. Ebbene quando io vado ad utilizzare questo simbolo in una linea speciale
come quella mostrata in Fig. 3 - 41 vedr che le linee di unione non sono alla base
del traliccio n tantomeno in alto ma sono a met del simbolo, giusto allaltezza del
puntino giallo di Fig. 3 - 42. La finestra grafica di lavoro affiancata dalla barra
degli strumenti, gli stessi disponibili durante la restituzione, e funziona allo stesso
modo della finestra grafica durante la fase di restituzione. Rimandiamo alla parte
iniziale di questo Capitolo per una pi attenta analisi delle funzioni associate a
ciascun comando della barra degli strumenti.
Al momento della pressione del bottone OK viene chiesta lautorizzazione ad
uscire al fine di evitare che loperatore perda del lavoro non ancora salvato.
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+ ATTENZIONE!!! Voce
Fig. 3 - 47
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3.12.18 La stampa
+ ATTENZIONE!!! Voce
Fig. 3 - 48
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Tutte le volte che loperatore preme il tasto sinistro del mouse viene acquisito un
nuovo vertice. Nella barra delle informazioni appare il numero di vertici acquisiti
per lentit corrente. Se loperatore vuole cancellare lultimo vertice acquisito deve
premere il tasto Indietro (Back space). Se loperatore vuole cancellare tutti i
vertici acquisiti deve premere il tasto Canc. Le funzioni di questi due tasti possono
essere annullate tramite la funzione di Undo richiamata dalla sequenza di tasti Ctrl
+ Z.
Le entit di tipo puntuale vengono acquisite e registrate alla pressione del tasto
sinistro del mouse.
Le entit di tipo linea vengono terminate con lultimo punto acquisito quando si
preme il tasto T della tastiera. Se era stato acquisito un solo punto lentit risulter
puntuale. Se sono stati acquisiti almeno tre vertici si pu forzare lentit a diventare
chiusa (viene aggiunto un lato che unisce lultimo ed il primo vertice) se la si
termina premendo il tasto C della tastiera.
Le entit di tipo area vengono terminate aggiungendo un lato tra lultimo vertice
acquisito ed il primo, tramite il tasto C della tastiera. Una entit di tipo area deve
essere costituita da almeno tre vertici.
Con lesclusione delle entit puntuali, eseguendo loperazione di undo possibile
riaprire unentit, nel caso in cui sia stata chiusa per errore.
+ ATTENZIONE!!! Voce
Fig. 3 - 49
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Fig. 3 - 50
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Per acquisire una nuova entit in tale modalit premere S e ripetere la procedura.
La modalit stream pu essere disabilitata anche senza chiudere lentit, per fare
ci premere il tasto S, lentit pu essere continuata acquisendo punti in modalit
punto singolo.
La registrazione a vettore consente di acquisire delle curve dallandamento dolce
minimizzando il numero di punti acquisiti. Per ottenere dei risultati validi occorre
porre attenzione nella scelta dei valori da attribuire ai parametri.
La Min. dist vertici serve ad evitare che piccoli tremolii della mano che guida il
mouse causino lacquisizione di vertici. Dovrebbe assumere un valore tale che,
riportato in pixel sia compreso tra 5 e 10. Ad esempio con una scala fotografica di
1:4000 ed una scansione a 600 dpi un pixel misura 16 cm per cui la Min. dist
vertici ottimale dovrebbe essere compreso tra 80 cm e 1.5 m. Il Passo sar
impostato in base alle risoluzioni dipendenti dalla scala a cui si sta lavorando. Per
quanto riguarda il valore angolare questo indipendente dalla scala di lavoro e
conviene che sia compreso tra 5 e 10 gradi.
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+ ATTENZIONE!!! Voce
+ ATTENZIONE!!! Voce
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+ ATTENZIONE!!! Voce
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3.15.7 Trim
+ ATTENZIONE!!! Voce
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+ ATTENZIONE!!! Voce
+ ATTENZIONE!!! Voce
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+ ATTENZIONE!!! Voce
+ ATTENZIONE!!! Voce
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mediante il comando undo (Ctrl Z). Il segmento lungo cui allineare pu essere
rappresentato da una entit gi restituita, in questo caso acquisire il segmento con il
tasto di snap.
Riattacco.
Attivare lo zoom.
Attivare la multiselezione.
Deselezionare le entit catturate.
Aprire un secondo file grafico in modalit riattacco.
3.16.1 Riattacco
E un tasto flag, sempre disabilitato
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+ ATTENZIONE!!! Voce
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Esercitazioni
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4. Esercitazioni
Questo capitolo descrive in modo sequenziale come operare allinterno di Archis
2D. Vedremo passo per passo come:
1. Creare un nuovo progetto.
2. Aprire un progetto.
3. Eseguire un raddrizzamento per via geometrica.
4. Eseguire un raddrizzamento per via analitica.
5. Formare un mosaico.
6. Tagliare un'immagine
Nei paragrafi successivi del presente capitolo vengono forniti ulteriori consigli e
spiegazioni sugli strumenti e comandi di Archis 2D. Le varie esercitazioni si
basano sull'esempio fornito con il programma. Conviene cancellare o rinominare
dalla directory samples, directory che si trova dove stato installato il
programma, i seguenti file
Empoli.cpt
Empoli1.ori
Empoli3.ori
Empoli.prj
in modo da poter iniziare con un nuovo progetto.
Siscam s.r.l.
4.
5.
6.
7.
8.
ARCHIS 2D
8.6
9.
Esercitazioni
10.000
15.718
23.009
24.002
12.576
21.173
15.833
16.947
23.022
10.228
52.297
51.773
52.517
52.157
59.323
59.678
64.723
67.013
64.764
64.742
Esercitazioni
ARCHIS 2D
Siscam s.r.l.
cursore si trova gi posizionato nella casella dove inserire il nome del file
digitare Empoli e quindi premere il pulsante OK. I dati del progetto vengono
memorizzati.
6.
94
Siscam s.r.l.
ARCHIS 2D
Esercitazioni
6.4 Fare clic sul pulsante Fascio e verificare che le linee tracciate seguano
l'andamento delle linee che sull'originale avevano un andamento verticale.
Fare quindi clic sul pulsante Fascio per disattivare il fascio.
6.5 Fare clic sul pulsante OK per chiudere la finestra.
Fig. 4- 1
7.
8.
Fare clic sul pulsante Rette orizzontali, si aprir la finestra di Fig. 3 - 7 valida
nel caso di rette orizzontali e ripetere le operazioni da 6.1 a 6.5 considerando
adesso direzioni orizzontali. Gli estremi delle rette dovranno essere i punti
Oi1, Of1; Oi2, Of2 e Oi3, Of3 della Fig. 4- 1.
Fare clic sul pulsante Rapporto X / Y.
95
Esercitazioni
ARCHIS 2D
Siscam s.r.l.
8.1 Collimare il primo estremo della lunghezza orizzontale (punto Lo1 di Fig.
4- 2).
8.2 Collimare il secondo estremo della lunghezza punto Lo2.
8.3 Ripetere i punti 8.1 ed 8.2 per la lunghezza verticale (i punti da collimare
saranno Lv1 e Lv2).
8.4 Nella finestra mostrata in Fig. 3 - 10 introdurre il valore 1.0 e premere il
pulsante OK.
Fig. 4- 2
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
96
Fare clic sul pulsante OK per chiudere la procedura di acquisizione dati per
omografia geometrica.
Aprire il men Raddrizzamento e selezionare Scala.
Collimare il punto contrassegnato con SC sull'immagine di Fig. 4- 1.
Aprire il men Raddrizzamento e selezionare Raddrizzamento.
Nella finestra delle opzioni (Cfr. Fig. 3 - 12) attivare le due caselle.
Collimare un punto nella parte superiore dell'immagine di Fig. 4- 1.
Collimare un punto nella parte inferiore dell'immagine di Fig. 4- 1.
Si aprir la finestra dove introdurre il nome del file; digitare Empoli1_rad e
fare clic sul pulsante OK.
Siscam s.r.l.
ARCHIS 2D
Esercitazioni
Fig. 4- 3
97
Esercitazioni
4.
5.
6.
7.
8.
ARCHIS 2D
Siscam s.r.l.
9.
Fare clic sul pulsante Fascio e verificare che le linee tracciate seguano
l'andamento delle linee che sull'originale avevano un andamento verticale o
orizzontale. Fare quindi clic sul pulsante Fascio per disattivare il fascio.
10. Fare clic sul pulsante OK per chiudere la finestra.
11. Ripetere i punti da 10 a 18 della procedura geometrica. Attribuendo
all'immagine il nome Empoli3_rad.
Siscam s.r.l.
9.
10.
11.
12.
13.
ARCHIS 2D
Esercitazioni
99
Siscam s.r.l.
Tempo scaduto
Messaggio che appare nella versione demo quando sono trascorsi 20 minuti
dall'attivazione del programma.
100
101
Siscam s.r.l.
collimazione (es. una stessa marca collimata due volte). Controllare le collimazioni
e se necessario ripeterle.
Memoria insufficiente
Messaggio che appare durante alcune fasi di elaborazione quando la memoria
RAM disponibile non sufficiente. Chiudere eventuali altre applicazioni aperte,
provare a rilanciare Windows, aggiungere una espansione di memoria.
102
103
Siscam s.r.l.
Errore di accoppiamento
Messaggio che appare in fase di unione quando le condizioni di accoppiamento
sono sufficienti ma portano a risultati inconsistenti. Controllare la correttezza
dell'accoppiamento tra immagini.
Codice gi utilizzato
Messaggio che appare in varie fasi. In fase di creazione del file dei punti di
controllo o della tabella dei codici per la restituzione appare quando si riutilizza un
codice gi precedentemente definito. In fase di collimazione quando in una
immagine si attribuisce lo stesso codice a collimazioni diverse. Cambiare la
codifica.
104
Siscam s.r.l.
ARCHIS 2D
Glossario
6. Glossario
Blow Up. E' una finestra di dimensione fissa in cui si pu visualizzare una
porzione di immagine secondo un opportuno fattore di ingrandimento continuando
a vedere lintera immagine.
DPI. Indica una misura della risoluzione (dots per inch, punti per pollice, 1 pollice
25.4 mm). Il valore dpi di unimmagine determina la sua qualit e la precisione
delle misure che su di essa si fanno.
Fotogrammetria. linsieme delle tecniche che consentono di ricavare le misure di
un oggetto a partire da riprese fotografiche dello stesso. Una immagine fotografica
ottenuta proiettando tutti i punti del soggetto attraverso un centro di proiezione
materializzato dal centro nodale dellobiettivo. Nel caso di oggetti tridimensionali
le informazioni di un singolo fotogramma non sono sufficienti ed occorre quindi
confrontare pi fotogrammi per poter ricavare misure tridimensionali. Nel caso
invece in cui l'oggetto da rilevare sia piano un singolo fotogramma sufficiente.
Questo deve per essere elaborato mediante una procedura detta raddrizzamento
che consente di eliminare le distorsioni dovute alla prospettiva
Immagine numerica. la rappresentazione di unimmagine fotografica in un
formato atto alla visualizzazione sul monitor di un computer. Limmagine viene
scomposta in punti (pixel) a ciascuno dei quali viene assegnato un livello di grigio
o di colore. Maggiore il numero di pixel usati per rappresentare limmagine e
maggiore la sua risoluzione. Da una fotografia si passa ad una immagine
numerica mediante un dispositivo di acquisizione detto scanner. Sono disponibili
adesso particolari macchine fotografiche (digitali) che possono produrre
direttamente immagini numeriche senza passare dalla pellicola. Limmagine
numerica viene memorizzata nel computer in un file codificato secondo certi
formati ad esempio TIFF.
Livelli di grigio. E la luminosit assegnata ad un pixel. In una immagine
monocromatica ad 8 bit per pixel pu variare tra 0 (nero) e 255 (bianco) attraverso
varie tonalit di grigio.
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Glossario
ARCHIS 2D
Siscam s.r.l.
Siscam s.r.l.
ARCHIS 2D
Glossario
Glossario
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Siscam s.r.l.
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