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TITOLO V

DISCIPLINA DELLA DETENZIONE DEGLI ANIMALI


DOMESTICI
ART. 52
PRINCIPI GENERALI
Il Comune promuove e disciplina la tutela degli animali da affezione, condanna gli atti di
crudelt verso di essi ed il loro abbandono, al fine di favorire nel benessere dell'animale la
corretta convivenza con l'uomo e tutelare la salute pubblica e l'ambiente.

ART. 53
ISTITUZIONE E COMPITI DELL'UFFICIO TUTELA ANIMALI
1. E' attivo presso lUfficio Comparti Produttivi un servizio per la Tutela degli Animali, punto
di riferimento per la cittadinanza e centro di coordinamento comunale per le problematiche
relative agli animali da affezione o mansuefatti presenti nella citt, avente le seguenti
funzioni:
2.
3. raccolta delle segnalazioni, eventualmente fornite anche tramite gli organi di Polizia
municipale, dei cittadini sulla presenza di cani randagi o vaganti, colonie di gatti senza
proprietario, insediamenti di piccioni, nonch raccolta delle segnalazioni di episodi che
configurano maltrattamento di animali o la violazione da parte dei proprietari o custodi degli
animali delle disposizioni di legge in merito.
4. fornire elementi per lespletamento dei programmi di vigilanza della Polizia Municipale sul
rispetto delle Leggi che riguardano gli animali, compresa la vigilanza sulle violazioni
dell'articolo 727 del Codice Penale nelle attivit connesse all'allevamento e alla
commercializzazione degli animali vivi nei mercati.
5. invio degli addetti del servizio comunale di cattura dei cani randagi o vaganti, o degli addetti
dellEnte o Associazione eventualmente convenzionata con il Comune per lespletamento
del servizio, e di raccolta e smaltimento degli animali che hanno subito incidenti e/o che
morti giacciono lungo le strade del Comune. Se necessario l'Ufficio segnaler agli addetti
del Servizio Veterinario della A.S.L. la necessit di un loro intervento a tutela della salute
pubblica.
6. nelle ore di chiusura dellUfficio e nei giorni festivi il Comando di Polizia Municipale potr
fornire indicazioni sulle strutture convenzionate operanti sul territorio.
7. gestione e/o controllo della gestione del canile-rifugio municipale, nonch informazione
relativamente alle pratiche per la costruzione di altri canili privati o ricoveri per animali.
Collaborazione con i veterinari della ASL per la gestione sanitaria del canile-sanitario.
8. gestione della anagrafe canina: iscrizione dei cani ed indicazioni sulle modalit di tatuaggio.
9. registrazione del cambio di propriet definitivo degli animali o della variazione di residenza
dei proprietari.

10.campagne di informazione, previa decisione in tal senso della civica amministrazione,


sull'affidamento dei cani randagi a nuovo proprietario, nonch promozione della educazione
civica dei cittadini possessori di animali.
11.promozione previa decisione in tal senso della civica amministrazione, della educazione
scolastica, volta a favorire la conoscenza ed il rispetto dell'ambiente e dei diritti degli
animali, in collaborazione con il Provveditorato agli Studi, la Regione e gli Enti autorizzati.
12.segnalazione agli Uffici preposti eventuali inosservanze relativamente alla corretta gestione
degli spazi e delle iniziative cittadine dedicate agli animali (aree a destinazione cinofila,
concorsi, ecc.)
13.informazioni ai cittadini riguardanti le corrette procedure da seguire in caso di decesso del
proprio animale domestico.
14.segnalazione allUfficio Ecologia, competente in base al disposto del successivo articolo 69,
eventuali programmi di derattizzazione sul territorio urbano del Comune.
15.gestione dei rapporti tra lAssessorato e la Regione, la Provincia, lA.S.L. e le Associazioni
zoofile od Ambientaliste nel rispetto delle reciproche competenze.
16.gestione dei fondi, debitamente inseriti nei capitoli del P.E.G. assegnati al Dirigente del
Settore destinati dal Comune o dal contributo regionale per tali iniziative e/o provenienti
dalle sanzioni previste e applicate per l'inosservanza del presente Regolamento.
LUfficio per la tutela degli animali potr o dovr acquisire, quando necessario, il parere dei
competenti organi dellAzienda Sanitaria ASL 15 (Servizio Veterinario, Servizio di Igiene
Pubblica) prima delladozione di eventuali provvedimenti che si rendessero necessari a
seguito delle segnalazioni.

ART. 54
BENESSERE DEGLI ANIMALI
Allo scopo di garantire il benessere degli animali :
Sono vietati sul territorio del Comune spettacoli, gare e rappresentazioni pubbliche o private
che comportino maltrattamento o sevizie di animali ai sensi degli articoli 70 e 129 del
Regolamento di Pubblica Sicurezza e 727 e 638 del Codice Penale.
L'esposizione degli animali da affezione nei negozi e nei mercati deve tenere conto dei
bisogni fisiologici ed etologici delle specie.
E' vietato abbandonare gli animali domestici o tenuti in cattivit.
E vietato spargere impropriamente veleni o sostanze che possano arrecare danno agli
animali presenti sul territorio comunale con esclusione di quanto previsto dallarticolo 69 del
presente Regolamento.

ART. 55
RESPONSABILIT DEL DETENTORE
Sul territorio del Comune chiunque detiene un animale da affezione o accetta, a qualunque
titolo, di occuparsene responsabile della sua salute e del suo benessere e provvede a
garantirgli ambiente, cure e attenzioni adeguate alla specie e ai relativi bisogni fisiologici ed

etologici, in particolare:
1. fornisce costantemente acqua da bere ed alimentazione giornaliera corretta ed adeguata,
nella quantit e nella qualit, alle esigenze della specie, della et e delle condizioni
fisiologiche dell'animale.
2. i cani detenuti all'aperto devono disporre di un ricovero, ben coibentato ed
impermeabilizzato, che fornisca protezione dalle temperature e condizioni climatiche
sfavorevoli.
3. la detenzione dei cani alla catena deve essere evitata: qualora si renda necessaria, occorre
che all'animale sia quotidianamente assicurata la possibilit di movimento libero e che la
catena sia mobile, con anello agganciato ad una fune di scorrimento di almeno cinque metri
di lunghezza.
4. qualora i cani siano detenuti prevalentemente in spazi delimitati, necessario uno spazio di
almeno otto metri quadrati per capo adulto, fatte salve esigenze particolari di razza. I locali
di ricovero devono essere aperti all'esterno per consentire sufficiente ventilazione ed
illuminazione.
5. lo spazio occupato in modo permanente dagli animali da affezione o tenuti in cattivit deve
essere mantenuto in buone condizioni igieniche.
6. gli impianti sul territorio del Comune pubblici e privati in cui si detengono cani e gatti
devono attenersi alle norme presenti nel D.P.G.R. n. 4359 dell'11 novembre 1993, articoli 3,
4, 5, 6.

ART. 56
RIPRODUZIONE DEGLI ANIMALI DA AFFEZIONE
Chiunque detiene un animale da affezione sul territorio del Comune o accetta di occuparsene
responsabile della sua riproduzione, nonch della custodia, della salute e del benessere
della prole.
E' fatto obbligo denunciare all'Ufficio Tutela Animali, che gestisce lAnagrafe Canina del
Comune, la nascita di cuccioli di cane entro il secondo mese di et dei medesimi.

ART. 57
SOPPRESSIONE DEGLI ANIMALI DA AFFEZIONE
La soppressione di un animale da affezione deve essere eseguita esclusivamente da un
Veterinario con metodi eutanasici.

ART. 58
PRESCRIZIONI PER LA CUSTODIA DEI CANI
Chiunque venga in possesso di un cane o lo detenga a qualunque titolo deve darne
comunicazione entro sessanta giorni all'Ufficio Tutela Animali affinch sia iscritto alla
anagrafe canina comunale.
Entro i quattro mesi dalla iscrizione alla anagrafe canina tutti i cani devono essere

identificati con il codice assegnato all'atto della iscrizione, impresso con tatuaggio
indelebile.
L'Ufficio Tutela Animali, gestendo lAnagrafe Canina Comunale, deve avere copia del
certificato di tatuaggio, ed inserirla in apposito registro. Altra copia del certificato sar
consegnata al Servizio Veterinario della ASL che gestisce lAnagrafe Canina di tutto il
territorio della ASL.
Lo smarrimento di un cane deve essere denunciato entro tre giorni dall'evento allUfficio di
Polizia Municipale o allUfficio Tutela Animali.
Il cambio di residenza del proprietario o la cessione definitiva di un cane ad altra persona
devono essere segnalati entro quindici giorni all'Ufficio Tutela Animali cui fa capo
lanagrafe canina comunale.
La morte del proprio cane deve essere denunciata all'Ufficio Tutela Animali entro quindici
giorni dall'evento affinch si provveda alla cancellazione dell'animale dai registri della
anagrafe canina comunale tenuti presso lo stesso ufficio. LUfficio segnaler al Servizio
Veterinario ASL lavvenuta cancellazione del cane dal registro anagrafico comunale.

ART. 59
PRESCRIZIONI PER LA CONDUZIONE DEI CANI
I cani nel territorio comunale devono essere tenuti al guinzaglio da persona capace di
custodirli quando si trovino sul suolo pubblico o aperto al pubblico al di fuori degli spazi
loro assegnati.
Devono altres essere muniti di museruola quando si trovano in spazi pubblici ove possano
arrecare danno o disturbo alle persone o ad altri animali.
E' vietato introdurre cani in negozi, uffici o locali pubblici ove il gestore o il proprietario
abbia esposto il cartello "E' VIETATO INTRODURRE ANIMALI". Il divieto non si applica
ai non vedenti accompagnati dal proprio cane guida.

ART. 60
IGIENE PUBBLICA
I conduttori dei cani devono essere muniti di appositi mezzi per la raccolta degli escrementi
prodotti dai propri animali allorch li conducano per le vie cittadine, sotto i portici, sui
marciapiedi, nei parchi ed in tutti i luoghi aperti al pubblico e devono ripulire i siti dalle
deiezioni.
I conduttori dovranno inoltre evitare che i cani orinino contro porte, entrate di negozi e
simili, ma dovranno usufruire degli appositi spazi attrezzati allo scopo.
Le prescrizioni di cui ai commi precedenti non si applicano ai non vedenti accompagnati dal
proprio cane guida .

ART. 61
CANI NELLE PROPRIET PRIVATE
All'interno delle abitazioni o dei luoghi recintati i cani debbono essere custoditi in maniera

che non possano arrecare danno a occasionali visitatori.


Sui cancelli e/o porte d'accesso ai recinti ove trovansi dei cani, anche tenuti a catena, a cura
dei proprietari deve essere esposto il cartello "ATTENTI AL CANE".

ART. 62
TUTELA DELLA QUIETE PUBBLICA
I cani a custodia di case, fabbricati o giardini prossimi all'abitato, dovranno, durante la notte,
essere tenuti in modo da non arrecare disturbo alla quiete pubblica.

ART. 63
ACCALAPPIAMENTO CANI VAGANTI E/O RANDAGI
I cittadini devono segnalare la presenza di cani vaganti agli Organi di Polizia Municipale o
all'Ufficio Tutela Animali che attiver il Servizio comunale di accalappiamento cani. In caso
di chiusura dellufficio la richiesta dovr essere avanzata al Comando di Polizia Municipale.
I cani vaganti saranno accalappiati dagli addetti autorizzati dal Comune e ricoverati al
canile-sanitario municipale.
Per la gestione del canile il Comune pu convenzionarsi con Servizi Veterinari pubblici e
privati nonch con Associazioni di volontariato no-profit motivate ed attrezzate.
Alle persone non autorizzate vietato catturare animali vaganti e detenerli.
Nei casi di particolare complessit o rischio sanitario l'Ufficio Tutela Animali richieder la
collaborazione del Presidio Multizonale di Polizia veterinaria della ASL per la cattura
dellanimale.

ART. 64
CUSTODIA E DESTINAZIONE DEI CANI ACCALAPPIATI
I cani accalappiati non possono essere soppressi n essere destinati alla sperimentazione.
Saranno presi in custodia dal Servizio Veterinario della ASL e ricoverati nel canile-sanitario.
Se non tatuati saranno ricoverati per un periodo non inferiore a dieci giorni nel canilesanitario con osservazione e trattamenti profilattici a cura del Servizio Veterinario della
ASL, dopodich potranno essere dati in affidamento in forma definitiva o temporanea ai
privati che ne facciano richiesta o trasferiti nel canile-rifugio.
Se tatuati saranno riconsegnati al proprietario, cui spetta il pagamento delle sanzioni previste
e delle spese di cattura, di custodia e sanitarie sostenute.

ART. 65
CANI DA CACCIA
I cani da caccia, durante la stagione venatoria e nei giorni precedenti l'apertura della stessa,
per le esercitazioni di addestramento, nel territorio rurale del Comune, potranno essere tenuti
sciolti e senza museruola sotto la stretta sorveglianza del conduttore ove non possano
arrecare danni alle colture agricole.

ART. 66
CANI DA PASTORE
I cani da pastore adibiti alla custodia di greggi, mandrie od armenti possono essere tenuti
sciolti e senza museruola soltanto nel territorio rurale del Comune, e allorquando il bestiame
sia in transito sulla pubblica strada.
Possono essere tenuti sciolti e senza museruola i cani delle forze armate e delle forze di
polizia, quando utilizzati per servizio secondo quanto previsto dallarticolo 83 del
Regolamento di Polizia Veterinaria.
Possono essere tenuti sciolti e senza museruola i cani addestrati impiegati in compiti di
pubblica utilit (Protezione Civile).

ART. 67
RANDAGISMO FELINO
E' vietato a chiunque maltrattare i gatti che vivono in libert. Essi sono sterilizzati, quando
necessario, ad opera del Servizio Veterinario Pubblico o di Veterinari liberi professionisti
convenzionati ed in seguito riammessi nel loro gruppo.
I gatti che vivono in libert possono essere soppressi dai Veterinari della A.S.L. competente
per territorio soltanto se gravemente malati o incurabili, portatori di patologie a rischio per la
popolazione.
Il Comune pu affidare ad Enti o Associazioni protezioniste no-profit la gestione delle
colonie di gatti che vivono in libert, e pu fornire a tali Associazioni la consulenza di un
Veterinario convenzionato per gli interventi zooiatrici necessari affinch sia assicurata la
cura della salute e delle condizioni di sopravvivenza, nonch la corretta esecuzione delle
procedure di sterilizzazione.
I cittadini devono notificare all'Ufficio Tutela Animali la presenza di colonie di gatti senza
proprietario aventi patologie in atto o senza controllo sulla riproduzione. Tale Ufficio
trasmetter la segnalazione ai competenti uffici dellASL e provveder ad adottare i
provvedimenti necessari.
E' prevista la cattura e la collocazione degli animali in affidamento o in altra sede pi idonea
in caso di spostamento necessario di una colonia per demolizione, ristrutturazione o
costruzione di immobili od opere pubbliche. In tale caso il Comune pu rivalersi, a copertura
delle spese, sugli oneri di urbanizzazione imposti alla propriet o alla impresa costruttrice.
Le spese per il controllo della popolazione felina sono a carico del Comune. Allo scopo il
Comune potr stabilire la convenzione con strutture Veterinarie pubbliche o private nonch
con Enti o Associazioni di volontariato no-profit operanti sul territorio.
I gatti, curati e sterilizzati saranno reintrodotti sul loro territorio.

ART. 68
COLOMBI IN CITTA'
Il Sindaco, valutati gli aspetti biologici, sanitari e giuridici del problema pu con apposita
ordinanza procedere, d'intesa e con l'approvazione del Servizio Veterinario della A.S.L., alla

attuazione di un programma di controllo della riproduzione e contenimento della


popolazione di tali volatili.
E' fatto obbligo a tutti i cittadini di segnalare all'Ufficio Tutela Animali la presenza di volatili
morti sul territorio del Comune affinch siano eseguiti dall'Istituto Zooprofilattico
competente gli opportuni esami di laboratorio.

ART. 69
DERATTIZZAZIONE
Chiunque metta in atto programmi di derattizzazione sul territorio urbano deve avvisare
preventivamente l'Ufficio Ecologia del Comune sulle procedure e sui prodotti impiegati
nella operazione. Da tale disposizione sono escluse le zone rurali.

ART. 70
VOLONTARIATO
Il Comune pu essere coadiuvato nelle attivit connesse all'attuazione degli articoli del
presente titolo da volontari segnalati dagli organi direttivi delle Associazioni zoofile ed
ambientaliste no-profit.
Tali ausiliari, coordinati dall'Ufficio Tutela Animali, presteranno la loro collaborazione a
titolo gratuito nel rispetto assoluto delle Leggi e del presente Regolamento con particolare
riferimento alla educazione civica dei cittadini possessori di animali.

ART. 71
ALTRE DISPOSIZIONI
Per ogni altra questione inerente gli animali, si applicano le disposizioni di Legge al
riguardo riportate nellallegato "B".
In assenza di apposita, specifica commissione, iI Comune pu demandare alla Commissione
Agricoltura, che potr avvalersi di tecnici, la trattazione di specifici temi in materia di
benessere animale e di tutela delligiene e della salute pubblica per i problemi inerenti i
rapporti della popolazione con gli animali.

TITOLO VI
NORME TRANSITORIE E FINALI
ART. 72
DISPOSIZIONI TRANSITORIE
Sino allentrata in vigore del Regolamento la richiesta di autorizzazione ad occupare spazi
pubblici verr esaminata sulla base delle previgenti disposizioni regolamentari.

ART. 73
ENTRATA IN VIGORE
Il presente Regolamento entrer in vigore il primo giorno del mese successivo allultimo
giorno di ripubblicazione.
Con lentrata in vigore del presente Regolamento sono abrogati e cessano pertanto di avere
efficacia il previgente regolamento di polizia urbana, tutti gli atti e i provvedimenti sostituiti
da norme del presente Regolamento o con esse incompatibili.

ART. 74
SANZIONI
Le trasgressioni al presente Regolamento, ove non diversamente punite da altre leggi o
regolamenti speciali, saranno accertate e punite a norma della Legge 24.11.1981, n. 689 e
s.m.i. e del Regolamento Comunale per le sanzioni amministrative.
Le somme da pagarsi a titolo di oblazione, ove ammessa, entro 60 giorni dalla contestazione
o dalla notificazione dellillecito e le eventuali sanzioni amministrative accessorie sono
elencate nella tabella "Allegato B" al presente Regolamento.
Il trasgressore pu corrispondere la somma dovuta nei modi indicati nel verbale. Non
consentito il pagamento a mani dellaccertatore.
Lapplicazione delle sanzioni amministrative accessorie di cui al comma precedente
consegue di diritto allapplicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie. Dalla
intrasmissibilit dellobbligazione di pagamento e titolo di sanzione amministrativa
consegue anche lintrasmissibilit di qualsiasi obbligo relativo alla sanzione accessoria; alla
morte dellobbligato si estingue ogni procedura in corso per la sua esecuzione.

ALLEGATO A
Riferimenti Legislativi relativi al Titolo V
Articolo 54
Legge Regionale 26 luglio 1993, n. 34, articolo 2
Articolo 55
Legge Regionale 26 luglio 1993, n. 34, articolo 3
D.P.G.R. 11 novembre 1993, n. 4359 articolo 1
Art. 727 C.P.
Articolo 56
Legge Regionale 26 luglio 1993, n. 34, articolo 4, comma 1
Legge Regionale 13 aprile 1992, n. 20, articolo 3
Articolo 57
Legge Regionale 26 luglio 1993, n. 34, articolo 5

Articolo 58
Legge Regionale 13 aprile 1992, n. 20, articolo 3, comma 1
Legge Regionale 13 aprile 1992, n. 20, articolo 4
Legge Regionale 13 aprile 1992, n. 20, articolo 6, comma 1
Legge Regionale 13 aprile 1992, n. 20, articolo 6, comma 4
Articolo 59
Articolo 83 Regolamento Polizia Veterinaria
Articolo 60
Precedente articolo 56
Articolo 61
Precedente articolo 59
Articolo 62
Precedente articolo 60
Articolo 659 CP
Articolo 63
Legge Regionale 13 aprile 1992, n. 20, articolo 6, comma 2
Legge Regionale 26 luglio 1993, n. 34, articolo 7, comma 5
Legge Regionale 26 luglio 1993, n. 34, articolo 6, comma 1
DPGR 11 novembre 1993, n. 4359, articolo 3, comma 1
Legge Regionale 26 luglio 1993, n. 34, articolo 6, comma 4
Legge Regionale 26 luglio 1993, n. 34, articolo 6, comma 3
Articolo 64
Legge 14 agosto 1991, n. 281, articolo 2, commi 2 e 3
DPR 320/1954 Regolamento di Polizia Veterinaria
Decreto Ministro della Sanit 14 ottobre 1996, articoli 1, 2 e 3
Legge 14 agosto 1991, n. 281, articolo 2, comma 4
Legge Regionale 13 aprile 1992, n. 20, articolo6, commi 3, 4 e 5
Articolo 65
Precedente articolo 62
Articolo 712 CC
TU RD 15 gennaio 1931, n. 117
Articolo 66
Articolo 83 Regolamento Polizia Veterinaria
Articolo 67
Legge Regionale 26 luglio 1993, n. 34, articolo 12, comma 2
Legge 14 agosto 1991, n. 281, articolo 2, comma 9

Legge 14 agosto 1991, n. 281, articolo 2, comma 10


Legge 14 agosto 1991, n. 281, articolo 2, comma 11
Legge Regionale 26 luglio 1993, n. 34, articolo 12
DPGR 11 novembre 1993, n. 4359, articolo 9
Articolo 68
Necessita Ordinanza del Sindaco
Articolo 69
Leggi Sanitarie, articolo 146
Articolo 70
Indispensabile per una corretta e civile convivenza nella citt

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