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DESCRIZIONE DELLATTIVIT
Si propongono agli studenti curiosit e problematiche legate al quotidiano e alla vita
reale, per le quali pu essere utile individuare una rappresentazione finalizzata alla
identificazione di informazioni sulla distribuzione. Tali informazioni permetteranno di
conoscere gli aspetti di un fenomeno, di effettuare una scelta, di prendere una
decisione. Lattivit sar svolta dagli studenti con la guida dellinsegnante ed in
collaborazione con i compagni.
143
147
156
144
133
150
7
8
M
F
139
144
144
10
141
11
136
12
13
M
F
14
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157
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15
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M
F
20
21
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M
F
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144
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163
151
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153
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168
140
161
145
146
132
134
unit
14
decine
unit
15
E cos via
Nota per linsegnante
Questa pu essere una buona occasione per riprendere in classe il significato del
valore posizionale delle cifre e la capacit di leggere un numero in unit, decine,
centinaia semplici; unit, decine, centinaia di migliaia, etc..
Linsegnante predispone un cartellone, invita ogni alunno a tagliare lungo la piegatura
il proprio foglio, ad apporre la parte in cui sono rappresentate le decine a sinistra della
riga, sovrapponendola sulle decine corrispondenti, e a posizionare la met con le unit
a destra della linea separatrice, sulla stessa riga dove si sono poste le decine,
giustapponendo le parti luna di seguito allaltra.
Linsegnante propone di chiamare ramo la colonna intitolata alle decine specificando
che prima si deve leggere il ramo al quale poi si aggiunge la foglia per avere
linformazione completa relativa alla statura di ogni singolo alunno. Inoltre, nella
posizione del ramo la met dei fogli degli studenti che riportano le stesse decine
vengono sovrapposti ingrossandosi proprio come un ramo (che pi spesso di una
foglia).
Le prime due stature verranno cos rappresentate e il cartellone comincer ad avere il
seguente aspetto:
Ramo
Foglia
decine dei
centimetri
unit dei
centimetri
13
14
15
16
Quando ogni alunno avr posto le due parti del foglio relative alla propria statura,
inserendo a sinistra del cartellone le decine corrispondenti alla sua altezza e, a destra,
quelle delle le unit, si dovrebbe ottenere un cartellone simile al seguente:
Ramo
Foglia
13
14
15
16
Il numero delle foglie dovr corrispondere al numero delle stature rilevate (numero
degli alunni della classe). Ogni ramo si presenta pi grosso delle foglie e dovr avere
sovrapposti tanti mezzi fogli quanti sono quelli presenti sul proprio ramo (il ramo 13
dovr avere 6 fogli sovrapposti, il 14 ne dovr avere 11, ecc); si potr cos anche
controllare la correttezza del lavoro eseguito (il numero di parti che corrisponde ad
ogni ramo deve essere uguale al numero delle foglie che si trovano in
corrispondenza).
Linsegnante chiede agli alunni di fare delle osservazioni sulla rappresentazione
ottenuta e domanda se, osservando il cartellone, sia ora possibile rispondere in modo
corretto alle domande poste inizialmente.
Le risposte saranno sicuramente positive, ma qualche alunno potr osservare che
conoscere la statura pi alta non ancora immediato perch si devono leggere tutte
le foglie dellultimo ramo in basso per identificarla.
Si pu allora proporre di ricopiare il tabellone sul quaderno e successivamente di
ordinare le foglie in ordine crescente in modo da non avere ambiguit di lettura.
Figura a1
Ramo
Foglia
13
14
15
16
Foglia
13
14
15
16
Linsegnante invita gli alunni a riconsiderare la scelta dei rami. Dalla discussione pu
emergere che il raggruppamento in decine non il pi adatto per dare informazioni
accurate e che si possono costruire rami di grandezza inferiore, ad esempio,
possibile raggruppare i dati in cinquine; si deve concordare sul fatto che la prima
cinquina contiene foglie con unit da 0 a 4; la seconda da 5 a 9 e che ogni secondo
ramo in cui si suddiviso il ramo iniziale viene indicato convenzionalmente con un
asterisco.
Ramo
Foglia
13
13*
14
14*
15
15*
16
16*
Genere
Femmina
Maschio
Statura in cm
148
169
144
M
153
131
150
149
149
10
11
M
F
12
13
148
148
M
14
151
159
158
165
15
152
16
159
17
153
18
19
M
F
158
146
20
159
21
160
22
152
23
162
24
140
25
169
26
145
27
147
Gli alunni sono invitati a rappresentare direttamente i dati sul quaderno con un grafico
ramo-foglia, scegliendo come ramo le decine di centimetri. Si ottiene cos la
rappresentazione seguente:
Figura b1
Ramo
Foglia
13
14
15
16
Prima di passare al confronto tra due grafici di Figura a1 e di Figura b1, si possono
ordinare le foglie dei grafici e rispondere a domande uguali o simili a quelle poste per
la prima rilevazione. In tal modo si consolida anche la modalit di ricavare
informazioni dal grafico stesso.
Figura b2
Ramo
Foglia
13
14
15
16
Ramo
Foglie della I A
13
9 9 8 8 8 7 6 5 4 0
14
9 9 9 8 8 3 3 2 2 1 0
15
9 9 5 2 0
16
In questo esempio, si nota subito che i rami sono gli stessi per le due classi. In altre
distribuzioni i rami potrebbero non coincidere: se in una sola delle due classi
presente un alunno pi alto di 169 cm o pi basso di 130 cm, nella parte comune
comparir la decina 17 o la 12 cui sar collegata per una sola foglia o sul ramo
destro o sul ramo sinistro.
Limmagine visiva ci informa immediatamente che la I B ha allievi complessivamente
pi alti. Se poi si confronta questa immagine con i valori mediani e con le classi modali
delle rispettive distribuzioni (gi trovate), tale informazione risulta confermata.
Se linsegnate vuole approfittare per ricordare anche la media aritmetica (dopo aver
verificato che sia gi stata trattata nella scuola primaria) pu chiedere agli alunni di
calcolarla rispetto a ciascuna delle due distribuzioni e di confrontarle.
Linsegnante, per approfondire la conoscenza delle distribuzioni delle due classi,
tenendo presente che era stato rilevato anche il genere, propone di costruire, per ogni
rilevazione, un grafico ramo-foglia; in particolare, nel caso della I A, si devono
rappresentare i dati della tabella 1 e, quindi, nel grafico si riportano a destra i valori
delle 16 femmine e a sinistra quello dei 13 maschi:
Figura d1
Foglie dei maschi della I A
Ramo
2 9
13
0 9 8 4 7
14
9 2 6
15
8 1 3
16
Rispetto alla propria classe, le due distribuzioni per genere appaiono diverse anche se,
essendo la numerosit differente, ovvio che il numero delle foglie dei maschi
inferiore al numero delle foglie delle femmine.
Linsegnante chiede agli studenti di confrontare i due grafici e di verbalizzare le loro
considerazioni. Dalla discussione in intergruppo, dovrebbe emergere che la decina
minore (13) ha pi foglie (4) tra le femmine; il contrario accade per la decina
maggiore (16) che per i maschi ne ha 3 ed una sola per le femmine.
Per analizzare al meglio le due rappresentazioni , come sempre, opportuno ordinare
le foglie.
Fig d2
Foglie dei maschi della I A
Ramo
9 2
13
9 8 7 4 0
14
9 6 2
15
8 3 1
16
9
8
7
foglie
ramo
13
14
15
16
Stature
130
139
140
149
150
159
160
169
Linsegnante fa notare che, a differenza dei grafici a colonne usati per rappresentare
caratteri qualitativi, qui le modalit del carattere sono numeriche e sono
rappresentate mediante un intervallo di valori; precisa che si tratta di un istogramma
con classi di ampiezza costante e che, leggendo il grafico, si trova il numero di alunni
che hanno statura compresa in un certo intervallo, ma non si conosce pi quali sono le
stature di ciascuno degli studenti che appartengono a quellintervallo.
Linsegnante riprende le 13 domande poste allinizio della terza fase e chiede agli
alunni se osservando questa rappresentazione sarebbe stato possibile rispondere ad
esse. Dovrebbe emergere che non pi possibile rispondere alle domande 3, 4, 7, 11.
Tabella 4
Giorno di nascita degli alunni della classe Ia A rilevata il ..
11
29
08
01
14
15
22
06
27
19
20
12
15
16
07
22
28
14
30
03
26
07
23
28
19
09
11
27
25
Gli alunni costruiscono dapprima il grafico ramo-foglia con le foglie ancora disordinate
per poi ordinarle e pervenire alla seguente rappresentazione:
Ramo
Foglia
Gli alunni, suddivisi in piccoli gruppi, raccolgono le osservazioni sul grafico ottenuto
cercando di rispondere alle domande inizialmente poste e anche di verificare le ipotesi
formulate.
commento finale, linsegnante dovrebbe far emergere che nella classe vi una buona
rispondenza fra la frequenza rilevata in ogni decade e quella osservata nel calendario.
Se la classe lo consente, si potr anche fare osservare che la rilevazione della classe
una realizzazione, un campione, di quello che ci si poteva aspettare rispetto al modello
teorico rappresentato dal calendario.
Nota per linsegnante: il numero teorico di nati in ciascuna decade (valore atteso),
tenuto conto che gli alunni sono 29 : per la prima decade 8,58; per la seconda
decade 9,54; per la terza decade 9,45; per la quarta decade 1,43.
Per verificare ulteriormente lipotesi che le decadi di nascita di un gruppo di persone
abbia la stessa distribuzione delle decadi del calendario, si potr rilevare il giorno di
nascita di ciascuno dei componenti del nucleo familiare di ogni alunno (anche non
conviventi come i nonni o zii): ogni alunno registra i giorni di nascita dei familiari di
cui conosce il compleanno e cos la rilevazione diventa molto pi numerosa,
permettendo di confermare le ipotesi formulate, permettendo, cio, di verificare se i
dati raccolti convalidano lipotesi formulata. In tal caso, dovrebbe essere possibile fare
osservare che pi grande il gruppo di persone di cui si conosce il giorno del mese di
nascita, pi la distribuzione si avvicina a quella ipotizzata e cio conferma che i giorni
di nascita della popolazione si distribuiscono fra le decadi come i giorni del calendario
Foglia
Unit di libri
8
9
2,8
3,3
2,6
3,0
1,8
3,5
4,0
2,8
4,1
1,6
4,3
3,9
2,4
3,0
2,3
4,1
2,7
4,2
3,4
2,8
3,7
3,8
2,6
4,4
3,6
2,0
3,6
3,6
3,3
3,4
2,6
2,8
1,8
3,4
3,1
2,9
3,6
3,2
3,9
3,6
3,2
3,2
3,3
2,9
2,8
3,2
3,2
2,9
4,1
4,7
3,2
2,8
3,1
3,8
3,5
2,9
3,1
2,5
2,7
Costruite in gruppo un grafico ramo foglia discutendo, prima di eseguirlo, su quale sia
lampiezza pi opportuna per i rami.
Dopo aver osservato attentamente il grafico ottenuto, rispondete alle seguenti
domande:
1. Qual stato il bimbo/a nato/a con il peso minore? E quello con il peso
maggiore?
2. Esiste una moda dei pesi? In caso affermativo, qual ?
3. Esiste una classe modale ( un ramo modale)? In caso affermativo, qual ?
4. Individuate la mediana dei pesi. Quale significato si pu attribuire alla mediana
in questa situazione?
5. Calcolate la media aritmetica.
6. Trovate il campo di variazione.
7. Quali osservazioni potete fare su questo insieme di dati?
Damiano E., (a cura di) Insegnare con i concetti (Un modello didattico tra scienza e insegnamento), SEI,
Torino, 1994.
Ramo
(unita di
euro)
83 85 99 99
02 26 39 59 59 75 78 90 98
55 94
3
4
49 60
[Per Indire: mettere link a Dai dati ai grafici e ... ritorno e a Luomo di
Vitruvio]
INDICAZIONI METODOLOGICHE
La modalit didattica proposta punta molto sul coinvolgimento attivo degli allievi, nel
gruppo classe o nei piccoli gruppi, che consente un apprendimento pi interiorizzato e
motivato.
Sar sempre molto importante attuare una discussione tra gli alunni ed una
eventuale conversazione clinica2 (rilevazioni delle conoscenze spontanee degli
alunni) relativa al vissuto degli alunni rispetto alle rappresentazioni grafiche che
favoriscono il confronto delle idee e rendono pi efficace la comunicazione allinterno
del gruppo classe.
I lavori di gruppo si rivelano funzionali alla cooperazione e alla collaborazione tra gli
studenti.
(Per Indire Link per Conversazione clinica a:
http://www.indire.it/socrates/content/index.php?action=read_rivista&id=5442)
Per gli alunni particolarmente deboli si consiglia di proporre un particolare lavoro in
coppie, il Pair check, che prevede la rielaborazione in coppie e, nel momento di
difficolt o non accordo, il coinvolgimento di unaltra coppia. Nel Pair check,
linsegnante ha funzione di supervisore dei vari confronti fra coppie.
(Per Indire: Link per Pair check
www.apprendimentocooperativo.it/img/mesiti_ud3_bio1.doc)
Tra le modalit di recupero, dopo una verifica, si consiglia di avvalersi del Peer
Tutoring con coppie non omogenee e in ciascuna delle quali ci sia un possibile tutor
in grado di condurre il compagno ad un opportuno modo di procedere.
(Per Indire per Peer Tutoring Link a:meta-schede GRIMeD)
In ogni caso, si ritiene fondamentale lattivit di guida e mediazione dellinsegnante
tra i materiali proposti e i soggetti in formazione.
Damiano E., (a cura di) Insegnare con i concetti (Un modello didattico tra scienza e insegnamento), SEI,
Torino, 1994.
Bibliografia
AAVV, Matematica 2001. Materiali per un nuovo curricolo di matematica con
suggerimenti per attivit e prove di verifica ( scuola elementare e scuola media)
OCSE (a cura di), PISA 2003 Valutazione dei quindicenni, Roma, Armando Armando,
2004.
Brunelli L. e altri, Unindagine in classe per apprendere la statistica, Induzioni, 21,
2000, pp. 3-110.
Lombardo E., Rossi C., Dati statistici in diversi contesti, Induzioni, 26, 2003, pp. 7390.
Lombardo E., Zuliani A., Statistica per esempi, Firenze, La Nuova Italia, 1988.
Ottaviani M. G., Strumenti per lanalisi dei dati, Induzioni, 23, 2001, pp. 33-81.
Pereira Mendoza L., A. Dunkels, Diagrammi ramo foglia nella scuola elementare,
ristampato in Induzioni, 36, 2008.
Perelli DArgenzio M.P., La statistica nella societ e nella scuola, Linsegnamento della
matematica e delle scienze integrate, vol.28 n.5, pp. 429-450; vol 30 n.3 pp.251270; n.5, pp.591-602; vol 31 n.3,pp. 251-270.
Perelli M.P., Moncecchi G., Didattica per concetti e insegnamento della statistica,
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John W. Tukey. "Analisi esplorativa dei dati". Addison-Wesley , Reading, MA. 1977
Cleveland, William (1985), Elements of Graphing Data, Wadsworth.
Cleveland, William and Marylyn McGill, Editors (1988), Dynamic Graphics for
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Cleveland, William (1993), Visualizing Data, Hobart Press.
AA.VV-Stem and leaf-Plots. Mathematics Teacher 78 (October1985):528-31
Sitografia
Attiva al 31/05/2010
AAVV, Matematica 2001
http://www2.dm.unito.it/paginepersonali/arzarello/index.htm
http://www.alea.pt/html/nocoes/html/cap3_1_i.html
Invalsi Ocse Pisa 2006
http://www.invalsi.it/invalsi/ric.php?page=ocsepisa06
Statistica con Excel dellIstat
http://www.istat.it/servizi/studenti/binariodie/CorsoExcel/main.htm
Censimento a scuola - Guida per i docenti delle medie
http://petra1.istat.it/censb/index.htm
Istat - I principali tipi di grafici
http://www.istat.it/servizi/studenti/valoredati/Cap4/Cap4_4_3.htm
Siamo vincoli o sparpagliati?
http://repository.indire.it/repository/working/export/4070/index.htm
Dai dati ai grafici e... ritorno
http://forum.indire.it/repository/working/export/4057/index.htm
I grafici questi sconosciuti 1
http://repository.indire.it/repository/working/export/3131/index.htm
I grafici questi sconosciuti 2
http://repository.indire.it/repository/working/export/3131/8475.htm
La manipolazione, la conversazione clinica e la mappa concettuale
http://www.indire.it/socrates/content/index.php?action=read_rivista&id=5442