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PRIMA LEZIONE: IL DIRITTO TRIBUTARIO E LA NOZIONE DI TRIBUTO

il tributo, la base del contratto sociale tra i cittadini e lo stato


In questa lezione parleremo della definizione di diritto tributario, delle entrate dello stato, delle prestazioni imposte e
in fine, se avremo il tempo, della definizione di tributo e della classificazione dei tributi.
Il diritto tributario una materia che si come tale affermata relativamente tardi, nel senso che originariamente il tema
dell'attivit di reperimento delle entrate dello stato, dei mezzi finanziari per far fronte ai fini istituzionali dello erano
oggetto di una materia unitaria, che riguardava l'acquisizione dell'entrate, la gestione e l'amministrazione dei beni
pubblici, la erogazione delle spese. Questo era tradizionalmente considerato il diritto finanziario in senso ampio.
E quindi l'affinarsi degli studi giuridici ha portato all'affermazione che il dir. tributario una materia giuridica in senso
proprio
E' materia che studia le istituzione e l'attuazione del tributo. studia i vari momenti in cui il tributo rileva:
- il momento della istituzione: le norme che riguardano l'introduzione del tributo nel nostro ordinamento sono norme
contenute nella costituzione, come vedremo sopratutto l'art .23 e 53;
- le norme di attuazione del tributo che sono sopratutto norme di dir. Amministrativo, rette da principi del diritto
amministrativo, ma nella attuazione del tributo vedremo anche che rileveranno molto norme di diritto privato,
l'obbligazione tributaria
. E il diritto tributario quindi stato studiato ora sotto il profilo della sua istituzione; ora sotto il profilo della sua
attuazione, come vedremo:obbligazione, rapporto giuridico d'imposta, procedimento amministrativo, provvedimento
amministrativo d'imposizione;
-. Nello studio del tributo in un primo momento si avuta una prevalenza del metodo economico. Metodo economico
qual era? Era quello che si domandava perch pagare il tributo e lo giustificava in termini di corrispettivo, o meglio, di
beneficio,di vantaggio che il cittadino traeva dal tributo che versava allo stato a fronte di servizi che lo stato rendeva
al cittadino. Quindi originariamente il tributo, , stata studiata con metodo economico dagli economisti classici.
-Successivamente si passati dal metodo economico al metodo giuridico e quindi si detto no, materia che va
studiata in termini rigorosamente giuridici!
La scuola di Pavia di Griziotti e di Vanioni dell'inizio del secolo scorso ha invece introdotto quello che si chiama
metodo sincretico, e cio si detto il tributo va studiato con strumenti giuridici,economici, ragionieristici,tecnici di
scienze sociali.
Oggi non vi dubbio che il diritto tributario sia materia rigorosamente giuridica. Che va costruita come tutte la
materie intorno a uno o pi principi fondanti che caratterizzano l'unitariet di questa materia, e l'unitariet della nostra
materia data dal principio,come vedremo,di capacit contributiva.
Definizione:Il tributo una prestazione coattiva caratterizzata dalla sua attitudine a far concorrere il cittadino
alle spese pubbliche. Esso la figura pi importante tra le entrate dello stato.
le diverse forme di entrate dello stato, cio i diversi modi in cui lo stato acquisisce gli strumenti per far fronte alle
spese pubbliche. possono essere:
- degli strumenti fondamentalmente privatistici, pensate che lo stato ha dei beni patrimoniali, dei palazzi, li affitta. Lo
stato ha dei beni demaniali,la spiaggia del mare, la d in concessione a pagamento per gli stabilimenti balneari e
quindi ha delle entrate. Lo stato ha delle imprese, pensate alle imprese pubbliche, pensate un tempo a quelle che si
chiamavano imprese a partecipazione statale, e trae degli utili dalle imprese pubbliche.
-Lo stato fa dei prelievi coattivi, forte della sua posizione di autoritativit pretende delle prestazioni di denaro, pensate
alle sanzioni,ai corrispettivi autoritativi, ai tributi paracommutativi, pensate infine ai tributi dunque alla tassa , infine
all'impostaNelle classificazioni delle entrate dello stato si possono adottare diversi criteri. Gli economisti adottavano
appunto delle classificazioni economiche:il prezzo privato, il prezzo pubblico, il prezzo politico, il monopolio, la
tassa, il contributo, l'imposta. Si partiva dal prezzo privato cio da quello che remunerava interamente la
controprestazione fino al tributo, dove naturalmente l'autoritativit era totale. Vi erano delle classificazioni di diritto
privato meglio delle classificazioni giuridiche che si configuravano sulla base dell'assetto in cui la prestazione e la
controprestazione operavano:assetto commutativo privatistico, assetto autoritativo pubblicistico. Pago perch mi dai e
il rapporto retto dal diritto privato;pago perch devo pagare, perch lo stato ha il potere di farmi pagare.
Classificazioni delle entrate sulla base del contratto,del provvedimento della legge, a seconda cio della fonte
dell'obbligazione a prestare. Oggi si ritiene che tutte queste sofisticate classificazioni economiche e giuridiche sulla
base della fonte, sulla base dell'assetto giuridico siano delle classificazioni superate e dunque si ritiene che tali
classificazioni siano inutili. Lunica classificazione che come vedremo tra un attimo rileva quella tra prestazioni
imposte e prestazioni non imposte. Perch? Perch le prestazioni imposte sono delle prestazioni coattive che gi

dall' epoca degli economisti classici e poi degli studi giuridici, mi riferisco a Cammeo, prevedevano la necessit di una
garanzia per il privato. Laddove c' un sinallagma, un rapporto di diritto privato, la volont delle parti si forma perch
si crea il consenso: io prendo in affitto un appartamento dello stato se il prezzo dell'affitto competitivo e quindi mi
conviene;l'accordo tra me e lo stato configura un rapporto di diritto privato. Se invece lo stato avvalendosi della sua
posizione di sovranit, di autoritativit, mi impone una certa prestazione evidente che da sempre si cercato di
creare delle garanzie,delle tutele alla autonomia e libert patrimoniale del privato a fronte dello stato perch lo stato
non se ne approfittasse. Ebbene, questo gli economisti lo hanno individuato nel riferimento al mercato e quindi
ritenuto che fossero autoritative tutte quelle prestazioni che violavano le regole del mercato, che non si basavano sulle
regole del mercato. I giuristi hanno ritenuto che fossero autoritative tutte quelle prestazioni che fossero coercitive, cio
alle quali il privato non potesse liberamente risolvere. E questa classificazione, questo elemento di rilevanza entrato
gi nell'art. 30 dello Statuto Albertino dell''800 dove diceva nessun tributo pu essere istituito o riscosso se non
consentito dalle Camere e sanzionato dal Re ed poi pervenuta attraverso l'evoluzione successiva questo Principio
di Consenso al tributo nell' art. 23 della Costituzione Repubblicana che come voi sapete recita : Nessuna
prestazione personale o patrimoniale pu essere imposta se non in base alla legge.
La riserva di legge come espressione storica del consenso al tributo sar esaminata nella prossima lezione n. 3 in
questa sede all'interno delle entrate dello stato di cui abbiamo parlato fino ad ora ci interessa invece individuare la
nozione di prestazione imposta, la quale ha rilevanza costituzionale perch in base all'art 23 che abbiamo ora letto
le prestazioni imposte per essere introdotte nel nostro ordinamento giuridico hanno bisogno di una legge o atto avente
forza di legge, cio sono legate a una riserva di legge.
Che cosa sono le prestazioni imposte che sono individuate dall'art 23 Cost. nella giurisprudenza, nella evoluzione della
giurisprudenza della nostra Corte Costituzionale? Le prestazioni imposte sono delle obbligazioni coattive (abbiamo
detto che imposte significa autoritativamente imposte), quindi sono delle prestazioni alle quali il cittadino non pu
sottrarsi e che vincolano il suo comportamento. Si suddividono in - prestazioni imposte personali e - prestazioni
imposte patrimoniali; quelle personali hanno ormai nella nostra materia poca importanza. Sono quelle in cui il
cittadino non pu valutare e non pu scegliere il proprio comportamento, in cui il suo comportamento personale
limitato, vincolato. Pensate al servizio militare, pensate alla mobilitazione civile, pensate alle prestazioni
obbligatorie dei medici, al gratuito patrocinio degli avvocati, pensate ai periti e agli interpreti nei tribunali. Cio tutta
una serie di prestazioni che gratuitamente il cittadino deve rendere perch la legge lo impone. Queste prestazioni non
hanno ormai molta importanza nella vita attuale perch sono ormai ridotte a prestazioni poco rilevanti in campo
tributario. Alcune sono suscettibili di valutazione economica, come quelle che vi ho detto, altre non sono suscettibili di
valutazione economica, pensate all'obbligo di presentazione all'Autorit di Pubblica Sicurezza,pensate all'obbligo di
presentazione del fallito al giudice delegato. Quindi si tratta di comportamenti ai quali il cittadino non pu sottrarsi.
Molto pi importanti sono invece le prestazioni imposte patrimoniali che limitano la libert del cittadino di disporre
del proprio patrimonio. Cio vincolano il comportamento e sopratutto l'autonomia patrimoniale del cittadino. Le
prestazioni patrimoniali imposte sono: o obbligazioni di dare somme di denaro oppure sono configurate come perdita
di diritti reali (ti sottraggo il diritto su un bene). Sono obbligazioni di dare una somma di denaro o di utilizzare un
servizio reso in regime di monopolio. Qui si tratta di ablazioni reali cio la legge pu imporre al cittadino di dare
100 oppure gli pu imporre di servirsi di un servizio reso in condizioni di monopolio dal quale per effetto della
strutturazione del prezzo l'Autorit pubblica,lo stato ricava 100. Il risultato finale lo stesso. Il cittadino non libero
n di non dare I 100, n di non servirsi di un servizio alla fine del quale lo stato guadagna quei famosi 100. La
prestazione patrimoniale imposta, secondo la giurisprudenza della Corte Costituzionale, quella che ha il fine
esclusivo o prevalente di decurtare il patrimonio del cittadino. Quindi il fine della norma che prevede la
prestazione deve essere quello di sottrarre ricchezza al privato. Dunque sono prestazioni patrimoniali imposte le
sanzioni pecuniarie, tutte quelle ablazioni che tolgono ricchezza al privato, e dunque naturalmente tutte le prestazioni
tributarie(secondo la giurisprudenza della Corte le tasse, I monopoli, le imposte, tutte quelle che vanno sotto il nome
di imposizioni di fatto perch il monopolio sembra che io compri un bene ma in realt compro un bene e l' acquisto
consente allo stato di prelevare una somma in pi di quella che sarebbe dovuta in base al regime di libera
concorrenza.
Dunque sono prestazioni finalizzate al depauperamento del cittadino; non sono dunque prestazioni imposte le
espropriazioni per pubblica autorit, perch? Perch nell'espropriazione per pubblica utilit del bene del cittadino,
pensiamo al terreno per far passare sopra l'autostrada, evidente che a fronte della sottrazione c' un indennizzo
previsto dalla stessa norma costituzionale. Quindi la finalit della norma non quella principale di togliergli il
quattrino, ma quella di far passare l'autostrada, di effettuare l'opera pubblica. E dunque l'espropriazione per pubblica

utilit non rientra secondo la giurisprudenza della Corte Costituzionale all'interno della nozione di prestazione
imposta.
Bisogna distinguere tra coattivit della fonte e coattivit della disciplina. Vi sono delle prestazioni coattive che sono
autoritativamente imposte:la fonte la legge che le impone, ma poi magari la disciplina una disciplina corrispettiva,
liberamente contrattabile dalle parti. Oppure vi sono delle prestazioni che sono introdotte contrattualmente ma la cui
disciplina poi legata ad una legge e vincolata ad una legge. Quali sono le prestazioni imposte tra queste due,
l'accentuazione della Corte Costituzionale sulla vincolatezza della disciplina: non rileva tanto la fonte quanto il fatto
che nella disciplina io non possa liberamente comportarmi ma sia viceversa vincolato ad un comportamento
rigidamente previsto dalla legge.
Dunque le prestazioni patrimoniali imposte sono caratterizzate fondamentalmente:
dalla coattivit;
dalla destinazione (esclusiva o prevalente) a sottrarre ricchezza al privato;
dalla coattivit della disciplina piuttosto che dalla coattivit della fonte.
All'interno di questa sfera pi ampia costituita dalle prestazioni imposte per la cui introduzione nell'ordinamento
tributario italiano occorre la legge o l'atto avente forza di legge, il tributo che l'istituto caratteristico della nostra
materia si caratterizza per essere una prestazione imposta con funzione contributiva anche la sanzione abbiamo
detto una prestazione imposta, ma ha funzione repressiva o preventiva, ha la funzione cio di reprimere un illecito
ed dunque una somma di denaro che viene levata al cittadino ma perch ha commesso un illecito- nel tributo la
somma di denaro viene autoritativamente sottratta per consentire il concorso di questo cittadino alle spese pubbliche.
Dunque vi una funzione come vedremo pi avanti solidaristica di partecipazione alle spese pubbliche che il
fondamento del tributo.
Dunque il tributo una prestazione patrimoniale imposta che ha la finalit di consentire il concorso alle spese
pubbliche ed dunque una prestazione coattiva. Vi chi sostiene che la caratteristica del tributo piuttosto la seconda
che non la prima, io preferisco ritenere piuttosto che il tributo sia una prestazione coattiva e che anche quei tributi
come la tassa e come il monopolio,che si chiamano paracommutativi proprio perch presentano una controprestazione
da parte dello stato proprio perch attengano a servizi pubblici generali presentano una parte di disciplina che in
quanto generale e in quanto non direttamente riferibile al cittadino deve essere ripartita in una ragione di criteri fondati
sulla autorit e quindi meriti una tutela di rango costituzionale quale quella dell'art. 23 Costituzione e sopratutto
dell'art. 53 Cost.
La nozione di tributo non un mero pallino del Prof. Fantozzi, la nozione di tributa ha rilevanza nell'ordinamento,cio
serve al cittadino. Perch? Perch l'art. 81 Costituzione e l'art. 75 Costituzione parla di nuovi tributi che non possono
essere introdotti se non con copertura o parla di leggi tributari, quindi bisogna sapere quando una legge tributaria
e quindi attiene a un tributo. Sappiamo e vedremo che l'IVA si applica alle prestazioni di beni e di servizi ma non ai
tributi. Quindi non pu essere applicata l'IVA su un tributo;nella bolletta del telefono il corrispettivo del telefono
sottoposto a IVA ma le tasse che gravano sul corrispettivo telefonico non sono sottoposte ad IVA. Quindi importante
la nozione di tributo che serve per stabilire quello che e quello che non soggetto a IVA. Infine le Commissioni
Tributarie hanno giurisdizione in materia di tributi di ogni genere. Dunque bisogna sapere se quella prestazione
coattiva che noi abbiamo davanti un tributo o non un tributo per assoggettarla o meno alla giurisdizione della
Commissione Tributaria.
Chiarita questa importante nozione, il diritto tributario il diritto del tributo, il tributo la prestazione fondamentale
autoritativa e idonea a consentire il concorso dei cittadini, due parole sulla classificazione dei tributi. E' una
classificazione tradizionale,la trovate in tutti i libri di testo sia degli economisti sia dei giuristi. Oggi ha perso gran
parte della sua originaria importanza.
La distinzione dei tributi in imposte, tasse, contributi e monopoli era una distinzione basata sopratutto sulla afferenza
di questi tributi nella ideologia degli economisti (io pago il tributo perch lo stato mi da un servizio), quindi era basata
sulla divisibilit o indivisibilit delle prestazioni rese dallo stato. L'imposta era il tributo reso a fronte di prestazioni
pubbliche indivisibili, la tassa e il contributo erano tributi resi a fronte di prestazioni pubbliche divisibili. L'imposta, la
principale, il tributo totalmente a-causale, cio non legato a una causa corrispettiva, dovuto fondamentalmente
perch il cittadino cittadino. Perch pago l'imposta? La pago perch sono cittadino dello stato, la pago perch sono,
come vedremo nella prossima lezione, legato da un patto sociale, la pago perch lo stato ha il potere di farmela pagare.
E dunque ha il potere di farmela pagare quando io realizzo dei fatti che lo stato ritiene meritevoli di ricollegare ad

esso un tributo. Quindi l'imposta una imposta a-causale perch non ha una causa sinallagmatica ed dovuta al
verificarsi di un fatto, come vedremo nella prossima lezione, economicamente rilevante. E' la massima espressione
della autorit dello stato, tant' che in molti ordinamenti, pensate al diritto tedesco, si parla di diritto delle imposte e
non del diritto del tributo come invece secondo la nostra tradizione economica e giuridica si parla nel nostro
ordinamento e nella scuola italiana. Noi italiani parliamo di diritto tributario mentre altri ordinamenti parlano di diritto
dell'imposta perch l'imposta la figura principale di tributo.
La classificazione delle imposte una classificazione per la quale per la verit vi rimando alle pagine da 27 a 42 del
corso di diritto tributario dopo avervi detto che le pagine che rilevano in questa prima lezione sono le prime 42 pagg
del corso fondamentalmente.
Dicevo,la classificazione delle imposte ha perso gran parte della sua importanza, ma ugualmente vale la pena di
menzionare. Oggi la classificazione tradizionalmente pi importante tra imposte dirette e imposte indirette; ha
poca rilevanza (che vuol dire ragazzi rilevanza?rilevanza significa rilevanza giuridica. Significa cio che l'essere
l'imposta diretta o indiretta ha degli effetti, produce degli effetti giuridici nell'ordinamento. Ebbene un tempo questi
effetti c'erano perch per esempio le convenzioni contro la doppia imposizione includevano certe imposte dirette e
magari certe altre imposte indirette e non tutte; e quindi era importante sapere quali fossero dirette e quali fossero
indirette. Oggi queste convenzioni elencano una per una le imposte, per nome e cognome si direbbe, le imposte a cui
si applicano e quindi la rilevanza della distinzione venuta meno. Gli economisti dicevano, sono dirette le imposte
che colpiscono fenomeni diretti di capacit contributiva:il reddito, il consumo, il patrimonio, i trasferimenti,sui
trasferimenti gi potremo discutere perch indirette sono quelle che colpiscono indirettamente o fenomeni indiretti, e
qui ci dovremmo mettere anche i trasferimenti perch colpiscono pensate all'imposta di registro o all'imposta di
successione che colpiscono non la ricchezza di per se, ma nel momento in cui essa viene trasferita, nel momento in cui
io vendo il mio appartamento pago l'imposta di registro quando non lo vendo pago l'imposta diretta per esempio l'ICI
e nel momento in cui I miei eredi conseguono la successione pagano l'imposta sui valori caduti in successione, il
legislatore coglie il momento del trasferimento per applicare in quel momento il tributo.
Pi interessante la distinzione tra imposte personali e reali. Personali sono quelle che colpiscono la persona, la
persona dunque nella sua complessit e nella completezza della capacit contributiva. Dunque sono in genere delle
imposte complessive:l'imposta sul reddito delle persone fisiche, l'IRPEF, un' imposta personale perch colpisce tutti i
redditi della persona.
Sono invece reali, anche dette cedolari, quelle che colpiscono il reddito quando germoglia, cio alla fonte come si
suol dire, e quindi reddito per reddito: reddito di lavoro diverso dal reddito di capitale,diverso dal reddito d'impresa. E
difatti reali vengono da res non da re naturalmente, e quindi colpiscono il reddito della res, della cosa, quando
esso germoglia. E' evidente che ne derivano delle conseguenze, nel senso che le imposte personali sono ricollegate al
soggetto dunque, lo vedremo nei rapporti internazionali, sono tassate nel luogo dove il soggetto radicato, residenza.
Le imposte reali sono applicate nel luogo dove la res si trova, dunque la fonte. Quindi le imposte personali sono
ricollegate al soggetto che possiede il reddito, dunque al possesso del reddito. Le imposte reali sono ricollegate al
momento in cui la fonte produce, dunque alla produzione del reddito. Le imposte personali sono tendenzialmente
progressive. Le imposte reali sono tendenzialmente proporzionali. Le imposte personali come ho detto sono globali,
quelle reali sono tendenzialmente cedolari.
Accanto a queste classificazioni essenziali ci sono poi delle classificazioni meno importanti, imposte istantanee e
imposte periodiche, quelle che si applicano al momento in cui si compie l'atto e quelle come le imposte sul reddito
che si spalmano sul reddito di tutto l'anno o di tutto l'esercizio sociale per le societ. Vi sono poi le addizionali e le
sovraimposte, le addizionali sono quelle che si applicano sull'imposta, un in pi applicato all'imposta e non alla
base imponibile, le sovraimposte sono quelle che si applicano sulla base imponibile, una seconda imposta applicata
sulla stessa base imponibile. Vi sono imposte surrogatorie e sostitutive, che sostituiscono altre imposte, pensate
alle imposte sulle assicurazioni, l'imposta sui contratti di Borsa che per ragioni di semplicit inglobano e sostituiscono
altre imposte, vi sono imposte sostitutive applicate con ritenute d'imposta o d'acconto, pensate alle ritenute d'acconto o
alle ritenute d'imposta, che siamo abituati a incontrare tutti i giorni.
Due parole prima di chiudere sulla tassa che un altra figura di tributo, tributo paracommutativo, la tassa secondo
gli economisti dovuta per un servizio che lo stato rende al cittadino. L'esempio classico quello della tassa scolastica
o la tassa giudiziaria. Ma io non pago la tassa per andare a scuola, perch se io pagassi la tassa per andare a scuola
sarebbe in sostanza un corrispettivo come il prezzo del biglietto del trasporto ferroviario,se io compro il biglietto e poi
non salgo sul treno, il biglietto, detratti pochi costi mi viene restituito. La tassa non viene rimborsata: se io mi iscrivo
all'universit e pago la tassa d'iscrizione ma poi non frequento la tassa scolastica la pago lo stesso. Allora qual il fatto

obbligante della tassa? Il fatto obbligante non la frequenza universitaria ma l'iscrizione anzi, la domanda d'iscrizione
all'universit in base alla quale io pago.
Infine il contributo o il tributo speciale un'altra prestazione coattiva paracommutativa dovuta per il fatto che
l'ente locale, normalmente il Comune, rende un servizio al cittadino. Il contributo il contributo di miglioria, era il
contributo di fognatura, era il contributo di elettrificazione. Quando il comune fa un opera pubblica, fa un mercato,
elettrifica una strada, pensate alle borgate nelle grandi citt, fa un'opera che in parte deve essere a carico dei
beneficiari, cio di quelli che beneficiano e hanno un vantaggio dall'opera pubblica. Dunque una prestazione coattiva
perch una parte del costo dell'opera pubblica viene posto a carico dei cittadini in ragione del vantaggio dunque il
presupposto giuridico, e chiudo, di queste prestazioni coattive :

per l'imposta un fatto della vita valutato in termini economici;


per la tassa la domanda di ottenimento di un provvedimento amministrativo e giurisdizionale;
per il contributo l'effettuazione di un opera pubblica dalla quale il cittadino utente trae vantaggio.

Il monopolio che l'ultima delle prestazioni coattive come sapete un assetto. I monopoli come sapete possono
essere economici o di diritto . Quelli che noi consideriamo nel diritto tributario sono monopoli di diritto, cio
stabiliti con legge. La legge impone,come ho detto sopra, al cittadino di utilizzare il bene o servizio reso n condizione
di monopolio e consente cos allo stato di acquisire una somma di denaro che non sarebbe altrimenti entrata nelle
casse dello stato laddove il servizio o il bene fossero stato acquisiti in rapporto di corrispettivit, quindi secondo le
regole di mercato. Gli unici monopoli oggi esistenti sono come sapete quello dei tabacchi e del gioco del lotto. Si
tratta come voi immaginate di prestazioni importanti da un punto di vista della teoria del diritto tributario, ma
assolutamente poco rilevanti nella pratica.
Io concluderei qui questa prima lezione nella quale spero di avervi detto tutto quello che rilevante. Tutto quello che
non avessi detto e sicuramente il molto di pi che c' da dire sull'argomento lo trovate sul sito internet di Nettuno e
naturalmente lo trovate sul corso di diritto tributario che vi ho indicato all'inizio.

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