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I profughi marchiati dalla polizia ceca con un numero di registrazione sullavambraccio, il filo spinato ungherese e la

richiesta di un leader nazionalista ceco di internare i rifugiati a Terezin (Theresienstadt), un ex campo di


concentramento nazista, ci scuotono la coscienza.
Questa la seconda chance per lEuropa e lOccidente, dopo il test fallito con gli ebrei nel secolo scorso.
Non siamo partiti bene.
Wesley Clark, generale americano in pensione, gi comandante supremo della forze NATO in Europa tra il 1997 e il
2000, propone di rinchiudere in campi di internamento i cittadini americani a rischio di radicalizzazione e
raccomanda a Gran Bretagna, Germania e Francia di metter mano alle rispettive costituzioni per fare lo stesso
(Wesley Clark: Disloyal Americans should be tossed in internment camps for the duration of the war
on terror, Salon, 20 July 2015).
Lintellettuale di riferimento di Marine Le Pen (Marine Le Pen verrait bien Eric Zemmour comme son ministre
de la Culture, BFMTV, 14 settembre 2015), ric Zemmour, non esclude la prospettiva di deportare 5 milioni di
musulmani francesi perch incompatibili con una non ben definita francesit (Il successo di Zemmour,
larrabbiato anti-lite La Francia si suicidata, Corriere della Sera, 30 ottobre 2014).
Lancor pi influente Bernard-Henri Lvy, annunciando la morte imminente dellEuropa, dichiara che se la Siria fosse
stata sufficientemente bombardata la crisi dei rifugiati siriani non avrebbe mai avuto luogo (Migrants: pour qui
sonne le glas? Project Syndicate, 31 agosto 2015).
Il folgorante motivo del suicidio collettivo di una civilt nazionale (Francia) e transnazionale (Europa) trova il suo
portavoce tedesco nelleconomista e controverso commentatore socio-politico Thilo Sarrazin, autore di
Deutschland schafft sich ab (La Germania si auto-abolisce). Questi invita lopinione pubblica tedesca a
considerare la possibilit di erigere grandi opere difensive come la Grande Muraglia cinese o il Limes romano ("Sie
knnen mich ja gern fragen, was ich tte, wenn ich Chef von Frontex wre", Die Zeit, 13 settembre 2015).
Piero Ostellino, pi modestamente, vede negli immigrati e rifugiati un cavallo di Troia che ci snazionalizzer e
pretende che abbandonino la loro inconciliabile cultura pacificamente (Piero Ostellino, Il buonismo che ci acceca,
Corriere della Sera, 10 gennaio 2015).
Che fine farebbe la Grecia se il resto dEuropa ascoltasse queste sirene e seguisse l'esempio magiaro, saudita e
israeliano, erigendo muri e accusando i critici di altruismo patologico? Sommersa dagli indesiderati (cf. Arendt),
con un governo debole, neonazisti scatenati, una popolazione impoveritaimploderebbe.
Come detto, lEuropa si gioca tutto.

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