Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Lart.11 presenta alcuni indicatori cui fare riferimento per la definizione dei criteri:
qualit dellinsegnamento;
I principi da cui partire ai fini della valorizzazione del merito sono stati gi
selezionati dal legislatore, ma al comitato spetta lonere di renderli misurabili ed
oggettivi, contestualizzandoli alla realt scolastica.
Cos ad esempio la qualit dellinsegnamento da norma generalizzata giusto
che comprenda dei sottocriteri pi specifici; il contributo al miglioramento
dellistituzione scolastica esige una individuazione degli ambiti ritenuti
importanti per la crescita dellistituto: qualit dellofferta formativa, particolare
impegno professionale in aula connesso alle innovazioni e alla ricerca didattica,
la flessibilit organizzativa e didattica, tanto per riprendere alcuni elementi gi
presenti nellart.88 del CCNL; apporto fornito al sostegno della ricerca educativodidattica e valutativa funzionali allo sviluppo dei processi di innovazione e
finalizzati alla valorizzazione del lavoro in aula e al miglioramento dei livelli di
apprendimento (art.31 del CCNL).
La diffusione di buone pratiche didattiche richiede una rendicontazione ad
personam.
Di tuttaltra natura la valorizzazione del merito relativa alla responsabilit
assunte nel coordinamento organizzativo e didattico: tale indicazione fa
presupporre che i destinatari del bonus potrebbero essere anche i docenti
individuati ai sensi del comma 83 della Legge 107; quindi nella percentuale del
10% potrebbero essere conglobati anche i cosiddetti docenti meritevoli e poich
scelti dal dirigente scolastico pi facile che proprio questi ultimi siano i diretti
destinatari del merito. Gli eletti della tavola rotonda!
In ultimo, il criterio sulle responsabilit relative alla formazione del
personale viene a delineare un aspetto interessante della funzione docente ossia
il docente promotore di conoscenze e competenze; formula gi articolata
nellart.32 del CCNL Ampliamento dellofferta formativa e prestazioni
professionali. Sorge il dubbio se ciascun docente potr in futuro autocandidarsi e
Il combinato tra lart. 1 comma 333 della Legge di Stabilit e la legge 107 conosciuta comeBuona scuola, a partire
dal corrente anno scolastico, impone alle scuole pubbliche di non chiamare supplenti in nessun caso per il primo giorno
di assenza dei docenti e per i primi sette giorni di assenza del personale Ata (bidelli e segretari). Applicare questa
norma potrebbe, in occasione di ogni assenza del personale, far cadere le scuole nel caos. Lassenza degli insegnanti
comporta infatti la spartizione degli alunni nelle classi restanti, con conseguenti problematiche legate a sicurezza e
interruzione della didattica programmata. La mancanza dei collaboratori scolastici, altres, implica una diminuzione
della sorveglianza, della pulizia e delle condizioni di igiene necessarie per le aule scolastiche e gli spazi comuni, come
mense e bagni. La privazione del personale di segreteria si traduce infine sia nellinterruzione automatica di pratiche
amministrative, che nellaccumulo di dilazioni burocratiche.
Nemmeno riguardo ai casi di lavoratori titolari della L.104, che hanno esigenza di usufruire dei loro permessi in gran
parte per singole giornate, viene sospesa lapplicazione della normativa. Gli effetti negativi della normativa si evidenziano
in misura inversamente proporzionale allet anagrafica degli studenti, con conseguenze particolarmente dannose
nelle scuole primarie e in quelle dellinfanzia. Si necessita pertanto, lappello dei Cobas, che docenti e personale
Ata non diano disponibilit di ore aggiuntive n tanto meno siano disponibili ad utilizzare potenziali contemporaneit
residue per sostituire i colleghi, dal momento che in questo modo occulterebbero la palese contraddizione normativa.
Analogamente, si invitano i genitori a chiedere ai dirigenti maggiori chiarimenti in merito a questa normativa e alla
tutela dei diritti allistruzione, oltre che alla conferma dellofferta formativa che spetta di diritto ai rispettivi figli. In nome
della dicitura ferma restando la tutela dellofferta formativa presente nellarticolo della Legge di Stabilit, si chiede ai
dirigenti di chiamare ugualmente i supplenti fin dal primo giorno di assenza in qualsiasi situazione in cui non dovessero
essere presenti le disponibilit interne ad assicurare questa tutela. Lappello dei Cobas infine si rivolge al ministero
affinch annulli pi presto possibile la suddetta normativa, ripristinando la possibilit di coprire le assenze anche il primo
giorno per i docenti e la prima settimana per il personale Ata