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Bonus stipendiali per merito, a premiare sar il

Dirigente: vediamo come. I criteri sono gi presenti nel


contratto scuola
di Katjuscia Pitino
La legge 107 del 2015 ha novellato lart.11 del D.Lgs. n.297 del 1994, inerente il
Comitato per la valutazione dei docenti, assegnando a tale organo collegiale il
compito di individuare i criteri per la valorizzazione dei docenti, sulla base di alcuni
parametri indicati rispettivamente nelle lettere a), b) e c) del comma 129 della
legge.
Non appena costituito, il comitato dovr procedere a definire tali criteri che il
dirigente scolastico non potr ignorare al momento di assegnare al personale
docente il bonus (comma 127), predisponendo motivata valutazione.
Le indicazioni circa i criteri da individuare, attribuiti allintero comitato (docenti,
genitori e studenti compresi) e la motivata valutazione che il dirigente dovr
produrre a sostegno della sua scelta si introducono nella neo legge come deboli ed
insignificanti elementi di uno sfondo legislativo che vorrebbe definirsi
ingenuamente garantista, in omaggio ad una sedicente trasparenza ed
imparzialit.
Viene infatti da riflettere su alcuni aspetti legati alla valorizzazione e ai criteri:

leggendo attentamente lart.11, cos com stato novellato, presenta la


fisionomia di un comitato solo apparentemente democratico; nei fatti lorgano,
in merito alla valorizzazione dei docenti, acquisisce solo il compito di
individuare i criteri, restando, in seguito, muta la sua operativit. Forse a
garanzia del fatto che i membri del comitato potrebbero essere essi stessi
destinatari del merito, quindi si verrebbe a configurare la fisionomia di un
organo che si auto-valuta e si auto-attribuisce il merito.

Inoltre stata eliminata non si sa perch anche la garanzia della


verbalizzazione degli atti dellorgano, presente al contrario nel vecchio articolo
11, prima che intervenisse limpatto innovatore della legge. Allora chi
verbalizzer questi atti del comitato? Ricordando che esso stesso viene
istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica (si veda il
comma 129) e che la verbalizzazione negli organi collegiali prevista come
esplicita norma di legge giacch lart.2700 del c.c. che disciplina lefficacia
dellatto pubblico, stabilisce che esso fa fede, fino a querela di falso, della

provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato, nonch


delle dichiarazioni delle parti e degli altri fatti, avvenuti in sua presenza.
Presidente e segretario non coincidono in una stessa persona, il dirigente
scolastico presiede lorgano e il segretario verbalizza la seduta. Il verbale viene
sottoscritto da entrambi.

Il dirigente scolastico assegna il bonus per la valorizzazione dei docenti, ma


tale prerogativa non ricade allinterno dellart.11, essendo espressa al
contrario nel comma 127 della legge ove scritto che lassegnazione avviene
sulla base di motivata valutazione. Implicitamente il dirigente scolastico
sembrerebbe non obbligato a motivare la sua scelta allorgano collegiale che
pure ha concorso alla determinazione dei criteri, creando cos una netta
divaricazione tra lorgano che d linput alla valorizzazione e il dirigente
scolastico, unico soggetto investito dal potere di assegnare il bonus.

Pertanto a chi dovr rendere conto il dirigente scolastico?


Al comma 130 leggiamo che al termine del triennio 2016/2018 sar cura degli
uffici scolastici regionali inviare al Ministero una relazione sui criteri adottati dalle
istituzioni scolastiche per il riconoscimento del merito dei docenti e che sulla base
delle relazioni ricevute, un apposito Comitato tecnico scientifico nominato dal
Ministro dellistruzione, delluniversit e della ricerca, predisporr le linee guida per
la valutazione del merito dei docenti a livello nazionale; intuiamo ma non lo
leggiamo che la motivata valutazione sar prodotta ad uso e consumo degli uffici
scolastici regionali e servir a stilare le linee guida. Il dirigente scolastico potr
pacificamente decidere in virt del potere discrezionale che la legge 107 gli
conferisce.

Il bonus o compenso accessorio sar privato dalla sua natura di atto


negoziale, rimesso nelle mani del potere discrezionale del dirigente scolastico
con il risultato di aumentare il grado di conflittualit tra i docenti meritevoli e
non.

Individuazione dei criteri


Passiamo alle indicazioni sui criteri di valorizzazione del merito forniti dal
legislatore, premettendo che non sono innovativi perch ricavabili anche nel CCNL
comparto scuola 2006-2009.
Lintenzione quella di scardinare progressivamente il compenso accessorio dalla
contrattazione, consegnando esclusivamente la sua attribuzione nelle mani del
dirigente scolastico.

Lart.11 presenta alcuni indicatori cui fare riferimento per la definizione dei criteri:

qualit dellinsegnamento;

contributo al miglioramento dellistituzione scolastica, nonch successo


formativo e scolastico degli studenti;

risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al


potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e
metodologica, nonch della collaborazione alla ricerca didattica, alla
documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;
responsabilit assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella
formazione del personale.

I principi da cui partire ai fini della valorizzazione del merito sono stati gi
selezionati dal legislatore, ma al comitato spetta lonere di renderli misurabili ed
oggettivi, contestualizzandoli alla realt scolastica.
Cos ad esempio la qualit dellinsegnamento da norma generalizzata giusto
che comprenda dei sottocriteri pi specifici; il contributo al miglioramento
dellistituzione scolastica esige una individuazione degli ambiti ritenuti
importanti per la crescita dellistituto: qualit dellofferta formativa, particolare
impegno professionale in aula connesso alle innovazioni e alla ricerca didattica,
la flessibilit organizzativa e didattica, tanto per riprendere alcuni elementi gi
presenti nellart.88 del CCNL; apporto fornito al sostegno della ricerca educativodidattica e valutativa funzionali allo sviluppo dei processi di innovazione e
finalizzati alla valorizzazione del lavoro in aula e al miglioramento dei livelli di
apprendimento (art.31 del CCNL).
La diffusione di buone pratiche didattiche richiede una rendicontazione ad
personam.
Di tuttaltra natura la valorizzazione del merito relativa alla responsabilit
assunte nel coordinamento organizzativo e didattico: tale indicazione fa
presupporre che i destinatari del bonus potrebbero essere anche i docenti
individuati ai sensi del comma 83 della Legge 107; quindi nella percentuale del
10% potrebbero essere conglobati anche i cosiddetti docenti meritevoli e poich
scelti dal dirigente scolastico pi facile che proprio questi ultimi siano i diretti
destinatari del merito. Gli eletti della tavola rotonda!
In ultimo, il criterio sulle responsabilit relative alla formazione del
personale viene a delineare un aspetto interessante della funzione docente ossia
il docente promotore di conoscenze e competenze; formula gi articolata
nellart.32 del CCNL Ampliamento dellofferta formativa e prestazioni
professionali. Sorge il dubbio se ciascun docente potr in futuro autocandidarsi e

proporre un proprio piano di formazione al personale dellistituzione scolastica di


appartenenza o ad altra istituzione e se tale iniziativa potr essere considerata
allinterno del criterio indicato nellart.11 del comitato e di conseguenza lattivit
del docente poter concorrere al beneficio del bonus.
Vedi anche
SCUOLA 10 SETTEMBRE 2015, 14:37

Scuola: lappello Cobas su supplenze di


docenti e personale Ata
Insegnanti non date disponibilit ad ore aggiuntive. Dirigenti dateci chiarimenti

Il combinato tra lart. 1 comma 333 della Legge di Stabilit e la legge 107 conosciuta comeBuona scuola, a partire
dal corrente anno scolastico, impone alle scuole pubbliche di non chiamare supplenti in nessun caso per il primo giorno
di assenza dei docenti e per i primi sette giorni di assenza del personale Ata (bidelli e segretari). Applicare questa
norma potrebbe, in occasione di ogni assenza del personale, far cadere le scuole nel caos. Lassenza degli insegnanti
comporta infatti la spartizione degli alunni nelle classi restanti, con conseguenti problematiche legate a sicurezza e
interruzione della didattica programmata. La mancanza dei collaboratori scolastici, altres, implica una diminuzione
della sorveglianza, della pulizia e delle condizioni di igiene necessarie per le aule scolastiche e gli spazi comuni, come
mense e bagni. La privazione del personale di segreteria si traduce infine sia nellinterruzione automatica di pratiche
amministrative, che nellaccumulo di dilazioni burocratiche.
Nemmeno riguardo ai casi di lavoratori titolari della L.104, che hanno esigenza di usufruire dei loro permessi in gran
parte per singole giornate, viene sospesa lapplicazione della normativa. Gli effetti negativi della normativa si evidenziano
in misura inversamente proporzionale allet anagrafica degli studenti, con conseguenze particolarmente dannose
nelle scuole primarie e in quelle dellinfanzia. Si necessita pertanto, lappello dei Cobas, che docenti e personale
Ata non diano disponibilit di ore aggiuntive n tanto meno siano disponibili ad utilizzare potenziali contemporaneit
residue per sostituire i colleghi, dal momento che in questo modo occulterebbero la palese contraddizione normativa.
Analogamente, si invitano i genitori a chiedere ai dirigenti maggiori chiarimenti in merito a questa normativa e alla
tutela dei diritti allistruzione, oltre che alla conferma dellofferta formativa che spetta di diritto ai rispettivi figli. In nome
della dicitura ferma restando la tutela dellofferta formativa presente nellarticolo della Legge di Stabilit, si chiede ai
dirigenti di chiamare ugualmente i supplenti fin dal primo giorno di assenza in qualsiasi situazione in cui non dovessero
essere presenti le disponibilit interne ad assicurare questa tutela. Lappello dei Cobas infine si rivolge al ministero

affinch annulli pi presto possibile la suddetta normativa, ripristinando la possibilit di coprire le assenze anche il primo
giorno per i docenti e la prima settimana per il personale Ata

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