XXII I PIÙ SPORT Mercoledì 17 febbraio 2010

PALLACANESTRO
SERIE C MASCHILE DILETTANTI ALL’OMBRA DELLE TORRI È CRESCIUTA LA TERZA REALTÀ CESTISTICA DELLA PROVINCIA

Ceglie M., tutti insieme

per un posto in prima fila
Tante le famiglie sugli
spalti quando gioca la
squadra. Il ruolo degli
«ultrà dei passeggini»
l La cittadina - avamposto
messapico al confine tra le Murge
ed il Salento - è conosciuta a li-
vello nazionale anche per la squa-
dra del basket Città di Ceglie Mes-
sapica, terza realtà cestistica del-
la provincia. L’attuale dirigenza
opera dal 2002, ottenendo la pro-
mozione dalla C2 alla C dilettanti
nel 2003 e disputando da allora
campionati di vertice nella serie
nazionale.
La pallacanestro a Ceglie Mes-
sapica è diventata realtà da nu-
meri importanti sia in termini di
tifosi (famiglie al gran completo
sua eleganza ed essenzialità è im-
personificato in Peppe Febo. Il
giocatore si è prima fatto cono-
scere come difensore arcigno ed
ora è stabilmente tra i top scorer
della compagine. La solidità delle
«specchie» sta tutta nella garan-
zia del gioco di Abet. E se il nuovo
arrivato, Ambrosecchia, rappre-
senta l’esperienza e la maturità, i
tre under Ucci, Travaglini, Curri
ben simboleggiano le forze gio-
vani e nuove che, soprattutto con
l'associazionismo, stanno carat-
terizzando la vita sociale di Ce-
glie.
Parliamo di un basket fatto di
gente che investe tempo e risorse
durante tutta la stagione, essenza
di uno spirito che ha portato il
presidente Mario Laneve e lo staff
tecnico della società a gettare le
fondamenta per i lavori di costru-
zione di quella che è diventata
una roccaforte inespugnabile per
sti a disposizione per il passaggio
nella serie B dilettanti, quarto
campionato della pallacanestro
maschile nazionale.
SPETTACOLO
La
Ma l’attuale primato in clas-
sifica non è il solo successo rag-
pallacanestro
a Ceglie
giunto dall’Olearia De Biasi Città
di Ceglie all’insegna del motto
Messapica è
diventato uno
«tutti insieme per un posto in pri- spettacolo
ma fila». L’associazione, l’ammi- per famiglie
nistrazione comunale, la cittadi- seguitissimo
nanza, unendo i loro sforzi chia- da tutto il
ramente provano a dimostrare paese che
che questa realtà di 25mila abi- aspetta un
tanti, potrebbe proiettarsi con salto di
successo, entusiasmo, conoscen- campionato
za delle problematiche, sui pal-
coscenici di grande rilevanza ce-
stistica. Il tutto cogliendo l’occa-
sione dell’esperienza accumulata
dal 2002 in poi.
Da ricordare che il Ceglie ce-
dette il titolo sportivo della serie
B alla Prefabbricati Brindisi. Ma
l’attuale dirigenza è decisa a con- .

in testa) che di praticanti.
Basti pensare quanto sia «ati-
pico» il colpo d'occhio delle tri-
bune dove sono i tifosi cegliesi in
trasferta con una prima linea,
«quella degli ultrà», occupata dai
passeggini al seguito delle fami-
glie che si sobbarcano 5-600 km
per far sentire calore e supporto
ai propri beniamini. Basti pen-
sare ai 4-500 tifosi presenti nelle
sfide interne, sono ormai diven-
tati famosi per il loro tifo e la loro
costante «rumorosità».
Ancora una volta è il legame
forte con la città ad aver sancito il
successo dell’operato dell’Ad ba-
sket Città di Ceglie. È forse anche
in questo si può leggere una sorta
di sovrapposizione figurativa tra
città e squadra, a partire dal sim-
bolo del paese. La Torre dell’Oro-
logio è stata simpaticamente tra-
sformata sino a diventare simbo-
lo della squadra, così come il gio-
catore simbolo è il capitano Paul
Motta che con il suo rendimento
scandisce i successi del team.
Le torri duecentesche e trecen-
tesche del castello ducale sono og-
gi affiancate dalle due «torri» del-
la squadra: Leoncavallo e Moli-
terni. Con il loro dinamismo e
atipicità rappresentano l’invidia
del roster messapico. Inoltre il ba-
rocco cegliese si è ormai arric-
chito delle giocate, vera simbo-
logia cestistica, di Fanelli e Cor-
betta, mentre il neoclassico nella
la maggior parte delle squadre
avversarie e che punta senza in-
dugi alla conquista di uno dei po-
ASPETTANDO IL PALAZZETTO I tifosi attendono la nuova struttura
servare questo patrimonio,
proiettandolo nel futuro.
Pierpaolo Caliandro
IN SERIE C IL PICCOLO CENTRO SALENTINO È UNO DEI PUNTI DI RIFERIMENTO DI QUESTO SPORT
Monteroni, il miracolo continua
Il Quarta Caffé MD punta ai playoff e aspetta il palazzetto
l Il miracolo Monteroni continua. Il piccolo
centro dell'hinterland leccese, 14 mila abitanti ed
una squadra nella C nazionale dilettanti di
pallacanestro, si coccola il simbolico appellativo
di capitale del basket leccese. Nella cittadina
salentina che è anche cittadella universitaria
per la presenza sul suo territorio di alcune
facoltà dell'Università del Salento, si fa pal-
lacanestro ad un buon livello da più di 50 anni.
Il traguardo della C1 raggiunto di recente è
merito di una società sportiva dove nulla viene
lasciato al caso. Tramontati i fasti della serie B2
alla fine degli anni '80 e scomparsa la vecchia
Libertas Monteroni, il nuovo gruppo dirigen-
ziale, inizialmente formato da pochi amici, ca-
peggiati dall'indimenticato Cosimo Lauretti,
tappa dopo tappa ha raggiunto la C regionale
maturando significative esperienze. Nella scor-
sa stagione, poi, il salto in C1 dopo un cam-
pionato dominato e chiuso solitariamente in
testa ma macchiato dalla finale playoff sprecata
nella lotta fratricida con il Basket Lecce, poi
ritiratosi dal campionato in questa stagione.
Il Quarta Caffè Md Monteroni, comunque, è
approdato ugualmente in C dilettanti per meriti
sportivi facendo felici i tifosi che riempiono il
palasport ad ogni occasione, dimostrando gran-
de passione per uno sport che a Monteroni ha
offuscato anche il ciclismo che nel '76 visse i fasti
dei Mondiali al Velodromo degli Ulivi. E propio
nel parco del velodromo, struttura quest'ultima
in attesa di essere ristrutturata dopo decenni di
abbandono, c’è il palasport intitolato alla me-
moria di due grandi sportivi legati alla pal-
lacanestro: Gabriele Quarta atleta degli anni '70
ed allenatore, scomparso prematuramente, e il
già citato dirigente Cosimo Lauretti. In C1 il
Monteroni del giovane coach Gianluca Quarta,
potrebbe accedere ai playoff, puntando sui play
Marra e D'Andrea, sui lunghi Errico, Signore,
Rollo, Paiano, sulle guardie Manca, Caputo,
Ungaro e sul «bomber» Sabbatini. La dirigenza
ha eletto presidente Angelo Perniola, vero punto
di riferimento anche per i tifosi. Il progetto più
importante è un palasport da 2500 posti, da
realizzare in collaborazione con il Comune nel
quadro dei progetti di area-vasta, assieme ai
Comuni limitrofi. Potrebbe sorgere entro il 2012.
Da stabilire la località del nuovo impianto.
Fabrizio Carcagni

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