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REG.GENERALE
REPUBBLICA ITALIANA
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614/13
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UDIENZA DEL
DI CATANZARO
12/03/2015
ore 09:00
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SENTENZA
BARILLARI . _
ROCCO
IANNINI
GIOVANNI
Relatore
MELE
FRANCESCO
Giudice
PRONUNCIATA IL:
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ha emesso la seguente
SENTENZA
-sull'appello n. 614/13
depositato il 28/03/2013
- avverso la sentenza n. 136/1/12 emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di
CROTONE
proposto dall'ufficio AG.ENTRATE DIREZIONE PROVINCIALE CROTONE
l Atti impugnati:
i CARTELLA DI PAGAMENTO no 13320100011
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GISTRO 2009
REGISTRO 2009
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pag. 1
FATTO
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11 Commissione tributaria provinciale di Crotone il s i g . Con ncorso a a
2009/003/SC/000~
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mediante usucapione di tre unit immobiliari si te nel Comune di . . ., V l a .
2, di mq 19, rendita 23,55; n. 61 B, piano terra, foglio d1 mappa n. 11, part ..266:
sub. 3, cat. A/3, classe 2, vani 7, rendita 258,23; n. 61 B, piano primo, fogho di
mappa n. 11, part. 266, sub. 4, cat. A/3, classe 2, vani 7, rendita 361 ,52).
L'acquisto per usucapione stato dichiarato con sentenza n . del l
del Tribunale di Crotone, Sezione Distaccata di Strongoli.
Il ricorrente ha dedotto l'illegittimit dell'avviso di liquidazione per violazione
dell'art. 52, n. 2 e n. 2 bis del DR n. 13111986 e per difetto assoluto di motivazione,
non contenendo le indicazioni prescritte.
Ha, inoltre, dedotto la mancata applicazione dell'aliquota relativi ai benefici previsti
per la prima casa d abitazione, giacch l'acquisito mediante usucapione da
equiparare a trasferimento negoziale.
A tal fine il ricorrente ha espressamente dichiarato: a) che il bene ubicato nello
stesso comune di residenza ed utilizzato dal proprio nucleo familiare; b) che non
titolare esclusivo o in comunione con il coniuge di propriet, usufrutto, uso e
abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del comune in cui situato
l'immobile usucapito; c) di non essere titolare, neppure per quote, nonch in regime
di comunione legale su tutto il territorio nazionale dei diritti di propriet, usufrutto,
uso, abitazione e nuda propriet di altra casa di abitazione acquistata con le
agevolazioni fiscali.
Il ricorrente ha richiamato la giurisprudenza di legittimit e di merito che si
espressa nel senso dell'applicabilit dei benefici previsti per l'acquisto della prima
casa d abitazione anche nel caso di acquisto per usucapione.
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Egli ha, infine, rilevato ehe la rendita atlTibuita, pari ad 56.739,00 superiore
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anche agli acquisiti per usucapione le agevolazioni previste per gli acquisti
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l'inapplicabilit
delle
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richieste
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DIRITTO
La controversia ha ad oggetto gli atti con i quali l'amministrazione finanziaria tende
ad ottenere il pagamento dell'imposta di registro e delle imposte ipotecaria e catastali
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o tre accessori, in seguito all'acquisto per usucapione da parte del
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~elle unit immobiliari indicate nell'esposizione in fatto.
Sig.
L'Agenzia delle Entrate deduce l'erroneit della sentenza di pnmo grado della
Commissione tributaria di Crotone che, riconosciuto
ottenere le agevolazioni previste per
di
pagamento.
!Zagioni di ordine logico inducono all'esame prioritario del secondo motivo di
appello, con il quale l'appellante rileva il difetto di una delle condizioni cui
subordinata la fruizione dei benefici, vale a dire le dichiarazioni dell'acquirente, da
inserire nell'atto di acquisto, di cui alla nota II bis all'art. l della tariffa allegata al
DPR 26 aprile 1986 n. 131. Tali dichiarazioni, nel caso di acquisto per usucapione,
andrebbero inserite nell'atto introduttivo del giudizio per ususcapione ovvero nel
corso del giudizio stesso.
Il motivo fondato.
noto che la nota II bis all'art. l della tariffa allegata al DPR 26 aprile 1986 n. 131'
nel testo modificato dal D.L. 22 maggio 1993 n. 15 5, convertito in legge 19 luglio
1993 n. 243, subordina i benefici relativi all'acquisto della prima casa, tra l'altro, alle
seguenti condizioni: : a) che l'acquirente dichiari di voler stabilire la residenza nel
Comune o ve ubicato l'immobile acquistato; b) che l'acquirente dichiari nell'atto di
acquisto di non essere titolare, esclusivo o in comunione con il coniuge, dei diritti di
propriet, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del
comune in cui situato l'immobile da acquistare; c) che l'acquirente dichiari nell'atto
di acquisto di non essere titolare, neppure per quote, anche in regime di comunione
legale su tutto il territorio nazionale dei diritti di propriet, usufrutto, uso e abitazione
e nuda propriet su altra casa di abitazione acquistata dallo stesso soggetto o dal
coniuge con le agevolazioni fiscali per l'acquisto della prima casa previste dalla
stessa legge oppure da leggi precedenti.
La giurisprudenza ha precisato che il legislatore, con ci, ha posto un preciso onere a
carico dell'acquirente, che costituisce una condizione essenziale per fruire delle
agevolazioni previste e che ha quale finalit quella di consentire all'Ufficio tributario
di promuovere tempestivamente gli accertamenti relativi alla sussistenza dei requisiti
in parola. Ha specificato, al riguardo, che il regime agevolato pu trovare
applicazione solo se vi sia la richiesta e se essa sia formulata dal compratore nell'atto
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essendo contemplata alcuna modalit alternativa. La richiesta,
d1 acqms o, non
quindi, pu essere contenuta solo nell'atto di acquisto (in questi termini, Cass., sez.
V 12 febbraio 2009 n. 3449).
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Il riconoscimento che l'applicazione dell'aliquota agevolata pu aversi anche in
relazione agli acquisti per esecuzione, in cui non esiste un atto negozia1e di acquisto,
ha condotto alla necessit di ammettere che le dichiarazioni di cui sopra possano
essere inserite anche in altro atto, quale quello introduttivo del giudizio per
usucapione ovvero in altro atto intervenuto nel corso del giudizio stesso. In mancanza
di tale dichiarazione mancano le condizioni poste dalla norma, da interpretare
rigorosamente,
14120).
Nel caso di specie non risulta che tale dichiarazione sia stata resa.
Essa risulta resa unicamente nei ricorsi proposti avverso l'avviso di liquidazione e
avverso la cartella di pagamento. Ma tale dichiarazione non assolve alle finalit
individuate dalla giurisprudenza, che ha posto in rilievo l'esigenza che l'Ufficio sia
posto in condizione di promuovere tempestivamente gli accertamenti relativi alla
sussistenza dei requisiti. In questo caso la dichiarazione successiva addirittura
all'atto impositivo e all'atto di riscossione. L'ammissione della possibilit di una tale
manifestazione appare in netto contrasto con gli orientamenti sopra richiamati, che
escludono categoricamente modalit alternative a quelle previste, successive all'atto
che importa ovvero dichiara l'acquisto del bene.
Per completezza da rilevare anche la fondatezza del pnmo motivo di appello,
giac~h, in effetti, e come riconosciuto nella parte motiva dagli stessi giudici di primo
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