Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Pagina 1 di 3
ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI “LUIGI EINAUDI”
Pagina 2 di 3
ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI “LUIGI EINAUDI”
Pagina 3 di 3
-PVC-
Il cloruro di polivinile, noto anche come polivinilcloruro o con la corrispondente sigla
PVC, è il polimero del cloruro di vinile. È il polimero più importante della serie ottenuta da
monomeri vinilici ed è una delle materie plastiche di maggior consumo al mondo. Il cloruro di
polivinile fu osseravto per la prima volta come una massa bianca solida di polimero all'interno
di bottiglie di cloruro di polivinile esposte alla luce solare. All'inizio del xx secolo i tentativi
di uno sfruttamento commerciale del prodotto furono frustrati dalla difficoltà di lavorare il
materiale, troppo rigido e fragile.
Nel 1926 si sviluppò una tecnica per rendere lavorabile il PVC, miscelandolo con degli
additivi plastificanti. Il prodotto risultante, più flessibile e facile da lavorare, raggiunse presto
un diffuso utilizzo.
Al termine delle reazioni di polimerizzazione si presenta come polvere o come granulato
bianco;
Risulta essere molto sensibile alla luce ad al calore; questi hanno su di esso un effetto
degradativo che si manifesta dapprima con l'ingiallimento e (a temperature più elevate, di
circa 180 °C con la decomposizione dalla quale si libera acido cloridrico, per questa ragione
viene pertanto stabilizzato. Il PVC plastificato, ovvero addizionato di additivi plastificanti che
ne aumentano la morbidezza, è abitualmente stabilizzato con l'aggiunta di formulati
contenenti soprattutto sali di calcio, bario e zinco. il PVC rigido viene abitualmente
stabilizzato con derivati organometallici dello stagno, con saponi di piombo o di calcio e
zinco.
Gli utilizzi del PVC sono innumerevoli, per aggiunta di prodotti plastificanti, può essere
modellato per stampaggio a caldo nelle forme desiderate. Può essere ridotto a pellicola oppure
a liquido con cui vengono spalmati tessuti o rivestite superfici, serbatoi, valvole, rubinetti,
vaschette, pelli artificiali, carte murali e fibre tessili artificiali.
Le applicazioni più rilevanti sono la produzione di tubi per edilizia (ad esempio grondaie e
tubi per acqua potabile) profili per finestra, pavimenti vinilici, pellicola rigida e plastificata
per imballi e cartotecnica.
In termini applicativi, il PVC è la materia plastica più versatile conosciuta. È il "vinile" per
antonomasia usato per la produzione dei dischi.
La reazione di polimerizzazione del cloruro di vinile porta alla formazione di lunghe molecole
lineari
┌ ┐
n CH2=CHCl → ─┼ CH2-CHCl ┼─
-PS-
Il polistirene, o polistirolo, è il polimero dello stirene.
È un polimero termoplastico, ovvero può essere fuso e rimodellato, dalla
struttura lineare. A temperatura ambiente è una plastica rigida
trasparente; oltre i 70 °C, al crescere della temperatura diviene sempre
più plastico e scorrevole, inizia a decomporsi alla temperatura di 270 °C.
Il polistirolo espanso si presenta in forma di schiuma bianca leggerissima,
spesso modellata in sferette o chips, e viene usato per l'imballaggio e
l'isolamento.
Chimicamente inerte verso molti agenti corrosivi, è solubile nei solventi
organici clorurati (ad esempio diclorometano e cloroformio.
In forma non espansa il suo peso specifico è di 1000 kg/m3, è trasparente,
duro, rigido, di discrete proprietà meccaniche e resistente a molti agenti
chimici acquosi. È un ottimo isolante elettrico per condensatori, ed è
praticamente anigroscopico.
Una prerogativa che lo rende estremamente versatile è la facilità con cui
può essere colorato, sia con tinte lucide che opache. L'aggiunta del colore
può essere fatta al momento dello stampaggio oppure prima dello stampaggio,
Col polistirene viene realizzato un numero enorme di manufatti - contraddistinti dalla sigla PS
- nei più disparati settori applicativi: domestico, industriale, alimentare. Il polistirolo si è
sostituito negli anni ad altri materiali quali il vetro, l'alluminio,il legno per le sue proprietà
meccaniche ed elettriche, la maggior parte dei piatti, bicchieri e posate di plastica sono di PS
sia che siano colorati o no il numero 6 all'interno del simbolo di riciclabilità ne è la conferma
come la presenza della scritta PS sul manufatto.
Il polistirolo è inoltre utilizzato come materiale per la creazione di modelli al posto della cera
nei processi difonderia detti a microfusione. Il vantaggio rispetto alla cera che deve essere
sciolta e fatta uscire dallo stampo, è che il polistirolo a contatto con il metallo fuso sublima
lasciando così la cavità vuota.
Bibliografia....................................................................................................................6
Indice............................................................................................................................7