Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Essa dovrà costituire un modello di “riconversione” per le città del pianeta ed assolvere
alle necessità dell’intera collettività secondo parametri di valutazione globale della qualità.
3. Il processo di ricostruzione deve garantire fin da oggi, e per tutto il suo percorso,
requisiti minimi di urbanità sia attraverso una programmazione virtuosa per
comparti e per fasi, quanto mediante l’installazione reversibile di attrezzature di
servizi essenziali per una piena qualità della vita e delle attività lavorative, in modo
da contrastare la diaspora insediativa, con la finalità di invertire la tendenza in
attrattività.
Qualunque intervento dovrà seguire il principio di non snaturature l’identità storica
della città-territorio.
Nei centri storici la graduale riapertura di determinate porzioni opportunamente
messe in sicurezza dovrà essere accompagnata dall’installazione temporanea di
strutture puntuali dalle spiccate qualità architettoniche e spaziali, destinate a
contenere attività commerciali, servizi, spazi collettivi, ecc a cui si accompagni una
pianificazione dei percorsi pedonali sicuri.
L’extra-moenia va ripensato nel suo assetto spaziale per poter garantire prerogative
di “città” mediante innesti urbani che con le loro qualità spaziali e funzionali possano
fungere da “luoghi” dalle flessibili peculiarità in adattamento alle evoluzioni sociali
ed insediative.
1
4. La tragica necessità della ricostruzione deve essere concepita come virtuosa
opportunità di riconversione dell’intero organismo territoriale ai princìpi di
sostenibilità mediante riduzione dei consumi, salvaguardia del territorio, ricorso a
tecnologie a basso impatto, autosufficienza energetica e filiera corta alimentare,
sistemi alternativi di mobilità no-cars in grado di conciliare il diritto alla mobilità ed
alla accessibilità con l'esigenza di ridurre l'inquinamento e le esternalità negative,
messa a reddito del territorio, smart grid energetica, riduzione delle emissioni di gas
serra, risparmio ed uso responsabile delle risorse naturali locali che non
compromettano la fruizione per le generazioni future e che inneschino processi
economici e culturali virtuosi prioritari nelle scelte amministrative della città-
territorio.
7. La riconversione del territorio dovrà essere intesa come occasione per un nuovo
modello di sviluppo socio-economico. Improntare la fase della ricostruzione verso
una green town del terzo milennio può voler dire, soprattutto, occasione per
rilanciare un’economia in crisi da anni.
La presenza di fattori ambientali e sociali unici, di una istituzione universitaria votata
alla ricerca e di laboratori di ricerca applicata, la particolare attenzione rivolta a
livello internazionale alla tematica delle energie rinnovabili (giustificata dalle
performances di settore) e la loro profittabilità in specie in territori montani,
rappresentano, in questo contesto storico, una opportunità unica per la provincia
aquilana.
2
Si può, a ragione, ritenere che la fase della (non facile) transizione verso un nuovo
modello di sviluppo socio-economico locale potrà essere, nel breve termine,
sostenuta dall'indotto che verrà a crearsi per effetto della ricostruzione post-sisma.
Nel medio-lungo periodo, tuttavia, le scelte che la politica locale prenderà oggi, se
orientate verso la green economy, potranno determinare effetti positivi in numerosi
settori economici (edilizio, turistico, culturale, agricolo etc...).