La sclerosi laterale amiotrofica una malattia neurodegenerativa progressiva dei
motoneuroni.La SLA una patologia rara con un'incidenza di 2-3 casi ogni 100 000 individui. La parola amiotrofico composta da tre termini greci, che sono a (corrispondente alla negazione), mio ("muscolo"), trofico ("sviluppo"), quindi significa che i muscoli si indeboliscono e si atrofizzano; l'aggettivo laterale si riferisce alla zona del midollo spinale. Il processo degenerativo che colpisce sia il primo che il secondo neurone di moto coinvolge anche i fasci che permettono un controllo del primo motoneurone sul secondo motoneurone . Ne deriva che dopo la morte neuronale, viene ad essere occupata da astroglia per cui progressivamente questa zona colpita dal morbo tende a "indurirsi": ecco spiegato l'utilizzo di sclerosi che significa "indurimento". Il paziente affetto da SLA perde progressivamente i motoneuroni superiori e inferiori. Le conseguenze di questa malattia sono la perdita progressiva e irreversibile della normale capacit di deglutizione, e del controllo dei muscoli scheletrici, con una paralisi che pu avere un'estensione variabile, fino alla compromissione dei muscoli respiratori, alla necessit di ventilazione assistita e quindi alla morte, in genere entro pochi anni. L'unico modo per prolungare la sopravvivenza del malato la tracheotomia con la respirazione artificiale. EZIOLOGIA Attualmente le ipotesi pi accreditate per spiegare la degenerazione neuronale sono due: un danno di tipo eccitotossico e un danno di tipo ossidativo. 1- Alcuni scienziati scoprirono che mutazioni nel gene che produce la superossido dismutasi (enzima) erano associate con alcuni casi di SLA. Questo enzima ha funzione antiossidante in quanto riduce il livello di ione superossido (O2) un radicale libero tossico capace di alterare le proteine, le membrane e il DNA stesso. I ricercatori hanno ipotizzato che un accumulo di radicali liberi possa risultare da un funzionamento difettoso di questo gene. 2- Altri studi si sono focalizzati sul ruolo del glutammato nella degenerazione del motoneurone. L'amminoacido noto come acido glutammico uno dei messaggeri chimici, noti col nome di neurotrasmettitori nel cervello. Sembra che rispetto alla popolazione sana, i pazienti con SLA abbiano livelli pi alti di glutammato nel plasma sanguineo e nel fluido cerebro-spinale (o liquido cefalorachidiano). Studi di laboratorio hanno dimostrato che i neuroni cominciano a morire progressivamente quando vengono esposti per lunghi periodi a quantit eccessive di glutammato (eccitotossicit). SINTOMATOLOGIA Circa il 25% dei casi di SLA ad "inizio bulbare". Questi pazienti all'inizio notano difficolt nell'articolare la parola e le frasi sino ad arrivare alla perdita della comunicazione . Pu essere presente una crescente difficolt a deglutire liquidi, solidi o entrambi. Spesso presente una facile stancabilit dei muscoli della masticazione, che insieme alla disfagia spesso responsabile di dimagrimento e malnutrizione. La debolezza e l'atrofia muscolare si estendono ad altre parti del corpo con il progredire della malattia. Segni del coinvolgimento del primo motoneurone includono il progressivo irrigidimento dei muscoli e la presenza di riflessi esagerati. Segni di danno del secondo motoneurone sono la presenza di atrofia dei muscoli da questo innervati, crampi muscolari, riduzione del tono. Via
via che il diaframma ed i muscoli intercostali si indeboliscono, la capacit vitale e la
pressione inspiratoria forzata diminuiscono. Una piccola percentuale di pazienti va incontro allo sviluppo di demenza frontotemporale, caratterizzata da profondi cambi della personalit; questo pi comune tra quelli con una storia familiare di demenza.