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XVII LEGISLATURA
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N. 2924
PROPOSTA DI LEGGE
diniziativa del deputato MARAZZITI
Disposizioni in materia di organizzazione della societ concessionaria del servizio pubblico generale radiotelevisivo,
abolizione del canone di abbonamento alle radioaudizioni e
alla televisione e istituzione del contributo per la pubblica
editoria e il sistema nazionale delle radio-telecomunicazioni,
nonch delega al Governo per il coordinamento normativo
ONOREVOLI COLLEGHI ! Il sistema radiotelevisivo, nellet digitale, continua a rappresentare un luogo centrale e sempre in
evoluzione per la realt nazionale. Il sistema radiotelevisivo pubblico rimane la
pi vasta industria culturale del Paese e, in
tempi di grande cambiamento, costituisce
uno snodo di particolare importanza per
accompagnare i cittadini nella globalizzazione senza smarrimenti e rappresenta un
volno indispensabile, insieme con le altre
grandi istituzioni educative, per la crescita
del senso di appartenenza nazionale, del
rispetto delle diversit culturali, sociali,
generazionali, linguistiche, etniche e politiche, allinterno di un comune ethos nazionale, capace di valorizzare lItalia e i
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Lentit complessiva sar fissata in maniera certa per un arco di tempo determinato e indipendentemente dallesito
della raccolta del canone. Le sanzioni per
il mancato pagamento del tributo per le
telecomunicazioni sono stabilite in maniera analoga a quelle previste per levasione fiscale e possono essere aggravate
rispetto al regime sanzionatorio attuale
per il mancato pagamento del canone di
abbonamento alle radioaudizioni.
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PROPOSTA DI LEGGE
ART. 1.
(Oggetto).
1. La presente legge disciplina il servizio pubblico nella comunicazione audiovisiva e radiofonica sui diversi media e
piattaforme.
ART. 2.
(Princpi regolatori del servizio pubblico
nella comunicazione audiovisiva e radiofonica).
1. Il servizio pubblico uno strumento
essenziale per leffettivo esercizio e la
piena libert di accesso alla comunicazione audiovisiva e radiofonica.
2. Il servizio pubblico nella comunicazione audiovisiva e radiofonica tutela un
bene comune necessario alla promozione
del pieno sviluppo democratico, sociale,
culturale e dei diritti umani e, in particolare del diritto di ogni cittadino, come
individuo e come persona associata in
comunit, a ricevere e diffondere informazioni, idee, opinioni attraverso laccesso
effettivo a tutte le piattaforme di trasmissione disponibili.
3. Il servizio pubblico nella comunicazione audiovisiva e radiofonica preserva
ed esprime il pluralismo della nazione nei
mezzi di comunicazione e contribuisce in
modo fondamentale a garantirne lesistenza.
4. Lespressione e la rappresentazione
del pluralismo sociale, politico, religioso,
culturale, etnico, linguistico e generazionale, quale tratto distintivo e bene irrinunciabile di una societ democratica,
elemento costitutivo del servizio pubblico
nella comunicazione audiovisiva e radiofonica.
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ART. 3.
(Societ concessionaria
del servizio pubblico).
1. La societ RAI-Radiotelevisione italiana Spa la societ per azioni a cui
affidato il compito di garantire il servizio
pubblico generale radiotelevisivo ai sensi
dellarticolo 45 del testo unico dei servizi
di media audiovisivi e radiofonici, di cui al
decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, e
successive modificazioni.
2. Per quanto non sia diversamente
previsto dalla presente legge, la societ
RAI-Radiotelevisione italiana Spa soggetta alla disciplina generale delle societ
per azioni.
3. Sono organi della societ RAI-Radiotelevisione italiana Spa:
a) il consiglio di sorveglianza;
b) il consiglio di gestione;
c) il Presidente-amministratore delegato.
ART. 4.
(Consiglio di sorveglianza).
1. Il consiglio di sorveglianza della
societ RAI-Radiotelevisione italiana Spa
composto da undici membri, dei quali:
a) due membri nominati dal Presidente della Repubblica;
b) sei membri nominati dintesa dai
Presidenti del Senato della Repubblica e
della Camera dei deputati;
c) un membro eletto dai dipendenti
della societ al proprio interno;
d) un membro nominato dal comitato
direttivo dellAssociazione nazionale dei
comuni italiani;
e) un membro nominato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo
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ART. 5.
(Funzioni del consiglio di sorveglianza).
1. Al consiglio di sorveglianza spettano
le seguenti attribuzioni:
a) nomina i membri del consiglio di
gestione;
b) su proposta del consiglio di gestione, approva:
1) il piano editoriale;
2) il piano strategico;
3) il bilancio di esercizio;
c) svolge le funzioni di controllo previste dagli articoli 2403, primo comma,
2408 e 2409, con i poteri attribuiti dagli
articoli 2403-bis, 2406, 2409-septies e
2409-decies, commi secondo, terzo, quarto
e quinto, del codice civile;
d) promuove e sorveglia lattuazione
del contratto di servizio.
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ART. 6.
(Consiglio di gestione).
1. Il consiglio di gestione composto da
tre membri nominati dal consiglio di sorveglianza.
2. Il Presidente, al quale spettano i
poteri di amministratore delegato, eletto
dallassemblea dei soci tra i membri del
consiglio di gestione.
3. Al consiglio di gestione spettano le
seguenti attribuzioni:
a) propone al consiglio di sorveglianza:
1) il piano editoriale;
2) il piano strategico;
3) il bilancio di esercizio;
b) d attuazione al contratto di servizio;
c) definisce lassetto organizzativo
macro-strutturale e nomina, su proposta
del Presidente, i direttori delle testate
giornalistiche e dei canali radiotelevisivi;
d) assicura la coerenza dellofferta
con i contenuti del piano editoriale;
e) riferisce almeno trimestralmente al
consiglio di sorveglianza sullandamento
della gestione.
4. Il consiglio di gestione dura in carica
tre anni; i suoi membri possono essere
rinnovati per una sola volta.
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ART. 7.
(Funzioni del Presidente
del consiglio di gestione).
1. Al Presidente del consiglio di gestione, oltre a quanto previsto dal comma
2 dellarticolo 6, spettano le seguenti funzioni.
a) approvazione degli atti e dei contratti aziendali di valore non superiore a
15 milioni di euro, anche ripartiti tra pi
esercizi;
b) assunzione, nomina e gestione dei
dirigenti, ad eccezione di quelli di cui
allarticolo 6, comma 3, lettera b);
c) attuazione dei piani approvati e
delle deliberazioni adottate dal consiglio di
gestione.
ART. 8.
(Requisiti per la nomina).
1. I componenti del consiglio di sorveglianza e del consiglio di gestione sono
scelti tra persone di riconosciuta professionalit e competenza nel settore delle
telecomunicazioni ovvero nelle discipline
economico-giuridiche o tecnico-scientifiche nellambito delle tecnologie dellinformazione, della comunicazione e della convergenza dei mezzi di comunicazione e
delle reti digitali, nonch tra personalit
con esperienze di eccellenza in organizzazioni non governative, associazioni senza
scopo di lucro, particolarmente impegnate
nella tutela e nella promozione dei diritti
dellinfanzia e delladolescenza, degli anziani, dei disabili e nella promozione della
cultura della legalit e della lotta contro le
mafie.
ART. 9.
(Cause di incompatibilit).
1. A pena di decadenza, non pu essere
nominato membro del consiglio di sorve-
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ART. 12.
(Copertura finanziaria e delega al Governo
per il coordinamento della normativa vigente).
1. Le entrate derivanti dallattuazione
delle disposizioni dellarticolo 11 sono finalizzate a compensare la riduzione di
gettito dovuta allapplicazione delle disposizioni di cui allarticolo 10.
2. Attraverso le entrate di cui al comma
1 si provvede alla corresponsione dellimporto equivalente al mandato del contratto
di servizio pubblico, in misura non inferiore allammontare complessivo raccolto,
ai sensi del regio decreto-legge 21 febbraio
1938, n. 246, convertito dalla legge 4 gennaio 1938, n. 880, nellanno in corso alla
data di entrata in vigore della presente
legge. Le entrate derivanti dallattuazione
del comma 1, che residuano a seguito
dellapplicazione del primo periodo del
presente comma, sono destinati, in via
prioritaria, al finanziamento di misure
volte a sostenere il processo di rinnovamento del sistema editoriale e radiotelevisivo. Le somme inutilizzate sono destinate al Fondo per lammortamento dei
titoli di Stato, di cui allarticolo 44 del
testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di debito pubblico, di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398, e
successive modificazioni.
3. Il Governo delegato ad adottare,
entro tre mesi dalla data di entrata in
vigore della presente legge, ai sensi dellarticolo 14 della legge 23 agosto 1988,
n. 400, un decreto legislativo in conformit ai seguenti princpi e criteri direttivi:
a) provvedere al coordinamento della
normativa vigente in materia con le disposizioni della presente legge;
b) individuare espressamente le disposizioni abrogate con decorrenza dal 1o
gennaio dellanno successivo a quello in
corso alla data di entrata in vigore della
presente legge.
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ART. 13.
(Abrogazione).
1. I commi da 2 a 12 dellarticolo 49 del
testo unico dei servizi di media audiovisivi
e radiofonici, di cui al decreto legislativo
31 luglio 2005, n. 177, sono abrogati.
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