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Esercizi spirituali nella vita ordinaria

Presentazione
*** CONDIVISIONE ***
Cominciamo, naturalmente, facendo le presentazioni. La scheda "Mi presento", attraverso la definizione dei nostri
desideri e passioni, ci aiuter a presentare noi stessi agli altri in un modo nuovo, non convenzionale.
La compileremo in non pi di 5 minuti, in modo che l'elenco dei desideri e delle passioni sia il pi possibile spontaneo.
Alla fine ognuno presenta se stesso (chi , la sua vita attuale, i desideri e le passioni di cui fatto) al vicino di posto
(naturalmente gli sposi e chi si conosce bene cambieranno posto!). Cinque minuti a testa per presentarsi. Ciascuno poi
presenta l'altra persona al gruppo.
Da ultimo l'accompagnatore presenta se stesso e la propria esperienza degli EVO.
N.B.: alla fine dell'incontro far girare un foglio in cui le persone scrivono il proprio nome, cognome, indirizzo, numero
di telefono e data del compleanno (per sapere quando fare gli auguri!); ci al fine di compilare un elenco dei componenti il gruppo che verr consegnato a tutti la prossima volta.

*** APPROFONDIMENTO ***


GLI ESERCIZI SPIRITUALI
Gli Esercizi Spirituali, approvati da papa Paolo III nel lontano 1548, sono il risultato dell'esperienza di vita di S.
Ignazio di Loyola, un uomo che ha avuto il merito di riuscire a fissare in un "metodo" (gli Esercizi Spirituali appunto) il
cammino interiore che l'ha portato a fare una profonda esperienza di Dio che ha cambiato radicalmente la sua vita.
Ripercorrere questo cammino significa fare esperienza di un Dio che presente e agisce nella nostra vita per portarla
alla sua piena realizzazione; frutto di questa scoperta sar il desiderio di accordare la nostra vita al particolare disegno
che Egli ha su di noi e sull'umanit.
Gli Esercizi, che normalmente vengono proposti in un ritiro della durata di un mese, sono qui presentati in una forma
che, pur altrettanto antica, solo da poco stata riscoperta: vivendoli nella trama della vita ordinaria, in un rapporto con
Dio che si approfondisce sempre di pi, radicandosi nella realt quotidiana attraverso la preghiera.
Ci che cerchiamo attraverso l'esperienza degli Esercizi spirituali :
* imparare a vivere con Cristo nella nostra vita di ogni giorno, parlando con Lui di quel che stiamo vivendo e decidendo
con Lui come affrontarlo;
* conoscere a fondo noi stessi (capacit, sensibilit, desideri, reazioni) e Cristo (valori, criteri, atteggiamenti, progetti)
per riordinare la nostra vita secondo lo stile di Cristo e per trovare, ispirandoci a Lui, quel nostro particolare modo di
essere (la nostra vocazione cristiana) che potr realizzare le nostre aspirazioni profonde mettendo a frutto le nostre
capacit.
COME SI SVOLGONO
Il cammino dura due anni ("scolastici": da ottobre ai primi di giugno) e prevede momenti di gruppo e momenti
individuali.
1. Come ci si esercita in gruppo
* Il gruppo, come ogni esercizio e come l'accompagnatore, un mezzo per aiutare l'esperienza spirituale personale di
ciascuno degli "esercitanti" (coloro che fanno gli EVO).
* L'incontro del gruppo, abitualmente ogni due settimane, un po' la cerniera dell'esperienza: si verifica, nella
comunicazione fraterna, il "vissuto" spirituale della tappa precedente, e si comincia ad assimilare insieme lo scopo da
raggiungere durante la tappa che seguir. Questa assimilazione comprende un momento di riflessione-spiegazione (punti
e spunti dati dall'accompagnatore seguendo una "scheda" che servir per riprenderli poi a casa) e un'esperienza di
preghiera.
* A questi incontri serali si aggiungono tre giornate intere (tre domeniche) distribuite nell'arco dell'anno. Sono
l'occasione per approfondire e per valutare il cammino percorso, facendo il punto sulla situazione, e per rilanciare
l'esperienza iniziando la fase successiva del cammino.
* L'accompagnamento individuale (colloquio personale con l'accompagnatore) si aggiunge come completamento
essenziale dell'esperienza di gruppo. Lo si consiglia almeno tre volte l'anno e ogni volta che la persona ne sente il
bisogno. E' un momento privilegiato per fare il punto sul proprio cammino e risolvere assieme all'accompagnatore
eventuali difficolt di percorso.
2. Come ci si esercita individualmente
L'esperienza degli Esercizi mette continuamente in relazione preghiera e vita perch l'una dia significato all'altra.
Esercitarsi nella vita ordinaria significa dunque far passare nella vita le proprie riflessioni, le prese di coscienza, le
illuminazioni ricevute nella preghiera perch si traducano in atteggiamenti, comportamenti, scelte concrete e, in
direzione opposta, far passare dentro, nel cuore, ogni momento ed avvenimento della vita leggendo in esso, nella
preghiera, le chiamate del Signore.
Questo continuo interscambio reso possibile dal "metodo" degli EVO, che possiamo riassumere in quattro parole:

RIFLETTERE - PREGARE - VIVERE - VERIFICARE


Riflettere
La Parola di Dio davanti alla quale mi pongo con la mia vita concreta mi provoca, mi stimola, mi mette in crisi, mi
incoraggia, mi consola. Che cosa mi sta dicendo il Signore attraverso di essa? A quali atteggiamenti, comportamenti,
scelte vuol condurmi?
Pregare
Cosa provo di fronte a ci che Dio mi sta dicendo? Gioia? Timore? Diffidenza? Aridit? Gliene parlo, in un intimo
colloquio tra amici. Insieme pensiamo a come far passare nella vita ci che ho capito e gustato come un bene per me.
Vivere
Se davvero l'incontro con Cristo mi ha cambiato il cuore, spontaneamente mi sento chiamato a realizzare i desideri sorti
nella preghiera, che mi porteranno a vivere secondo lo stile di Cristo.
Verificare
La preghiera sta portando frutti concreti? La mia vita sta veramente cambiando sotto la spinta dei desideri che il Signore
mi sta mettendo nel cuore oppure sto vivendo una preghiera alienata, che mi isola in un mondo di bei sentimenti?
La verifica mi fa prendere coscienza dell'andamento e della direzione della mia crescita spirituale, permettendomi di
adottare gli opportuni provvedimenti per correggere il mio cammino.
QUAL E' IL PROGRAMMA
Il cammino degli esercizi organizzato a tappe, ognuna delle quali ci far raggiungere un determinato frutto spirituale.
Vediamole:
1. Cominciamo col prendere coscienza del contesto sociale in cui viviamo e di chi siamo noi.
2. Chiarendoci le idee su chi Dio e su come Lui vede la realt, vediamo tutto il positivo che c' nel mondo e in noi
stessi: ci sentiamo amati cos come siamo e quindi ci accettiamo.
3. Affrontiamo il mistero del male, facendo l'esperienza di un Dio che entra nella sofferenza e nel peccato per volgere
tutto al bene.
4. Nasce il desiderio di ricambiare l'amore che Dio ha per noi. Cosa possiamo fare per Te, Signore? Venite e vedete:
frequentando Cristo iniziamo a conoscerlo e ne assimiliamo i valori, i criteri, gli atteggiamenti, lo stile.
5. Scopriamo qual il nostro modo personale di incarnare Cristo nel mondo.
6. Partecipiamo all'azione salvifica del Cristo attualizzandola nella nostra vita concreta: ci lasciamo essere strumento di
Cristo, che inizia cos a vivere in noi.
7. Assumiamo la capacit di vedere e amare Dio nascosto nel cuore di ogni realt della vita umana.
Ecco di seguito il programma dettagliato degli EVO:
IL CAMMINO E.V.O.
MEDITAZIONE PROPOSTA
Fase introduttiva
* La mia rete di relazioni sociali
* I valori del mondo e quelli di Cristo
* Chi sono io
* Introduzione alla preghiera
Principio e fondamento
* Chi Dio
* Chi l'uomo in rapporto a Dio
* Qual lo scopo e il modo dell'agire umano
Prima settimana
* Il male oggettivo (malattie, morte, cataclismi): Cristo si incarna per condividere le nostre sofferenze e risorge per
aprirci alla speranza nella vita eterna
* Il male soggettivo (peccato): Dio mi ama a prescindere dai miei meriti e con il suo perdono mi recupera al suo amore
FRUTTI OTTENUTI
* Scopro i miei condizionamenti
* Mi rendo conto che il mondo affascina ma non sazia il cuore: sento il desiderio di convertirmi ai valori di
Cristo
* Mi sento avvolto dall'amore di Dio e lo gusto nei suoi doni
* Ho una visione positiva della creazione, della vita, di me stesso (mi accetto con le mie ricchezze e i miei
limiti)
* Accetto la mia condizione di creatura ed il mistero della croce nella fiducia in Dio e nella certezza della
Resurrezione: le mie sofferenze, contraddizioni e debolezze non mi deprimono pi, ma le accetto serenamente
* Individuo i miei atteggiamenti sbagliati ricorrenti e scopro le motivazioni profonde che li provocano
* Ho il desiderio di rompere con il peccato e di impegnarmi con Cristo a vincere il male in me e nel mondo

* Nelle inevitabili cadute non provo pi sensi di colpa e scoraggiamento, ma dispiacere e desiderio di riallacciare i rapporti con Dio e con gli altri
Seconda settimana
* Il programma di Cristo:
- scopo: la salvezza del mondo
- modo: il dono di s
* Lo stile e le scelte di Cristo
Terza e quarta settimana
* Esperienza di comunione a Cristo nella fedelt alla sua Missione fino al completo dono di s
* Il Risorto rinsalda la nostra fede e ci conferma nella nostra missione
Contemplazione per raggiungere l'amore
* La vita nello Spirito
* In un generoso slancio d'amore per Dio, mi offro a Lui cos come sono, completamente disponibile a quanto Egli vorr
fare della mia vita
* Individuo i miei attaccamenti e scelgo di rendermene libero per seguire Cristo nella sua Missione
* Accompagnando Cristo nella sua vita pubblica imparo a conoscere sempre pi a fondo i suoi criteri ed il suo stile e ad
incarnarlo nella mia vita
* Scopro quale aspetto della personalit di Cristo pi mi attrae lo scelgo come mio nuovo modo di essere (elezione
fondamentale = la mia identit spirituale)
* Avverto, con gioia e riconoscenza, che non sono io ad agire ispirandomi a Cristo, ma Cristo stesso che agisce per
mezzo mio
* In comunione con Cristo morto e risorto, mi sento salvato e partecipe di ogni passione e resurrezione che avviene nel
mondo
* La mia identit spirituale si conferma e trova i modi concreti di incarnarsi nella vita (le elezioni secondarie)
* Assumo la capacit spontanea di vedere e incontrare il Signore in tutte le cose e amare tutte le cose in Lui, cio come
doni e segni della sua presenza e del suo amore che accolgo e ricambio offrendomi a Lui e ai fratelli
COSA RICHIEDONO
* di essere presi con molta seriet, mettendoli al primo posto fra gli impegni, subito dopo quelli familiari e professionali:
non ammissibile una presenza saltuaria;
* la fedelt al tempo di sosta quotidiano, cio alla preghiera fatta ogni giorno seguendo gli spunti suggeriti dalla scheda.
Esperienza impegnativa? Certo! Nulla di bello, di profondo, di realizzante si costruisce senza impegno e professionalit!
Ma l'impegno sar reso leggero dal constatare come il Signore trasforma la propria vita riempiendola di gioia. Questa
l'esperienza di chiunque abbia fatto sul serio con Dio.
L'ACCOMPAGNATORE
Nel cammino degli EVO l'accompagnatore ha la funzione dell'"amico dello sposo" (Gv 3, 29) la cui unica gioia consiste
nell'aiutare la sposa ad incontrare il Signore e che, al momento opportuno, non esita a tirarsi in disparte affinch lo
Spirito dello Sposo possa pi facilmente "comunicarsi all'anima devota, abbracciandola nella gloria del suo amore"
(EE.SS. n.15,b).
Non si tratta dunque di un confessore o di un direttore spirituale che d soluzioni ai problemi che gli vengono presentati,
ma semplicemente di una persona che, avendo gi percorso prima di noi il cammino degli Esercizi, ci sapr accompagnare e facilitare l'incontro personale di ciascuno col Signore.
IL GRUPPO
Qualche "attenzione" per assicurare un rapporto "produttivo" all'interno del gruppo:
* quello che ognuno di noi comunicher agli altri ci che Dio sta operando in lui in quel momento: per questo lo
accoglieremo senza discussioni; non si pu giudicare o contestare l'esperienza degli altri... perch io ne ho vissuto una
diversa!
* ognuno di noi si apre per condividere con gli altri la propria esperienza se ha fiducia in loro e si sente rispettato:
dunque niente pettegolezzi, soprattutto con estranei. Ci che viene comunicato nel gruppo deve restare all'interno del
gruppo!
* sosteniamoci a vicenda in questo cammino pregando per i nostri compagni di gruppo e per l'accompagnatore.
*** PREGHIERA GUIDATA ***
* Ci disponiamo ad una breve preghiera per concludere la serata dicendo al Signore il nostro desiderio di iniziare questo
cammino attraverso il quale Egli ci vuole condurre a s.
Leggere "Un piccolo vaso a tua disposizione", lasciando alla fine qualche minuto per la preghiera personale, e
terminare con "Prendi il largo".

UN PICCOLO VASO A TUA DISPOSIZIONE

Scusami, Signore, se ti disturbo.


Poco fa mi venuta un'idea:
che tu avessi bisogno di un santo...
Allora io vengo per occupare questo posto,
e penso di essere la persona adatta.
Nonostante tutto ci che si dice,
il mondo pieno di gente perfetta.
Ci sono persone che ti offrono talmente
tanti sacrifici che,
perch tu non ne perda il conto,
li notano con una crocetta su un libretto.
A me non piacciono i sacrifici,
mi disturbano enormemente...
Ci che io ti ho donato, Signore,
sai bene che sei stato tu a prenderlo
senza permesso;
quello che ho potuto fare stato
di non protestare troppo...
Ci sono addirittura delle persone
che si correggono un difetto ogni settimana.
Chiaro: saranno perfette alla fine del trimestre!
Io non ho sufficiente confidenza in te
per fare questo;
chiss se arriverei ancora vivo alla fine
della prima settimana.
Tu sei tanto impulsivo, mio Signore!
Cos io conservo i miei difetti,
cercando di servirmene il meno possibile...
Le persone perfette hanno talmente tante qualit
che non c' pi spazio in loro per altra cosa.
Non arriveranno mai ad essere santi.
Forse, a dire il vero, non ne hanno neppure tanta
voglia,
per paura di mancare di umilt.
Ma un santo, Signore,
un vaso vuoto che tu riempi della tua grazia,
che trabocca del tuo amore,
della santit di Voi tre...
O Signore, io sono un vaso vuoto,
con un po' di fango nel fondo;
non pulito o bello, lo so bene,
ma tu devi pure avere lass
qualche celeste detersivo per pulirlo.
A che servirebbe, altrimenti,
l'acqua uscita dal tuo fianco, sulla croce,
se non a lavarci prima dell'uso?

Se la mia proposta non ti interessa per niente,


io non insister...
Riflettici su, comunque: una proposta seria.
Quando tu scenderai nella tua cantina
ad attingere il vino del tuo amore,
ricordati che c', in qualche parte del mondo,
un piccolo vaso vuoto a tua disposizione...
Amen!

PRENDI IL LARGO
Prendi il largo
verso le regioni sconosciute del tuo essere segreto;
liberato dalla paura,
gusterai un giorno la pace
che Dio stesso pone dentro di te.
Prendi il largo:
abbandona la tua vita alla corrente della fede;
se hai il coraggio di partire
le onde ti porteranno in mare aperto,
in un battesimo di schiuma e di sole.
Prendi il largo
alla voce di colui che sostiene il tuo slancio;
gli abissi della morte sono pronti ad inghiottirti,
ma Dio calma le onde e fa tacere l'uragano.
Prendi il largo,
immergiti nel cuore di una vita fremente di speranza,
vedrai levarsi l'aurora senza tramonto
che inonda con la sua gloria
il nostro mondo tormentato.

*** ESERCIZI PER I PROSSIMI GIORNI ***


0. Grazia da chiedere: Signore, aiutami ad entrare con generosa disponibilit in questo cammino che Tu apri davanti a
me e ad essere fedele nell'esercitarmi come esso richiede.
1. Trovare un momento tranquillo nella giornata (prima a tentativi; poi, una volta deciso a che ora, tenere possibilmente
sempre quello); rilassarsi e leggere lentamente, assaporandone le parole, uno per giorno dei seguenti salmi:
23: il Signore il mio pastore 42: come la cerva anela
62: solo in Dio riposa l'anima mia 63: o Dio, Tu sei il mio Dio
103: benedici il Signore, anima mia 108: saldo il mio cuore, Dio
121: alzo gli occhi verso i monti
2. Leggere, un po' per giorno, la scheda e rispondere infine con sincerit alle domande dell'allegato "Precisazioni a me
stesso".
Questo per chiarirmi se gli Esercizi spirituali nella vita ordinaria (E.V.O.) sono il tipo di cammino che sto cercando, se
ci sono difficolt che potrebbero impedirmi una partecipazione serena ed impegnata, e decidermi di entrarvi accettando
le condizioni che mi aiuteranno a renderlo incisivo sulla mia vita.
Altrimenti decider serenamente che non questa la strada attraverso cui il Signore mi chiama a raggiungerLo.
3. Terminare la sosta con la preghiera "Un piccolo vaso a Tua disposizione", oppure "Prendi il largo", ed un breve
colloquio personale con il Signore.

PRECISAZIONI A ME STESSO
* Desidero veramente incontrare Dio, scoprire la Sua volont sulla mia vita ed attuarla?
* Gli EVO possono portare pregiudizio ai miei impegni familiari e professionali?
* Gli altri componenti della famiglia sono d'accordo che io faccia gli EVO? Sono disposti a favorire, nella misura delle
loro possibilit, le condizioni necessarie e utili al tempo di sosta quotidiano?
* Gli EVO si armonizzano con gli altri impegni (politici, sindacali, caritativi, catechistici, liturgici, pastorali, sportivi,
ecc.) che ho attualmente, senza pregiudizio reciproco?
* Penso di sentirmi libero nel comunicare il mio vissuto spirituale in gruppo?
* Penso di avere qualche difficolt a confidare all'accompagnatore il mio vissuto spirituale?
* Penso di essere capace di lasciarmi guidare docilmente dall'azione dello Spirito in me e dalle indicazioni
dell'accompagnatore?
* Penso di riuscire a trovare ogni giorno il tempo da dedicare alla preghiera? Qual il momento ottimale nella mia
giornata?
* Penso di essere capace di accettare serenamente, senza giudizi o pregiudizi, persone diverse da me, con altre
esperienze e visioni spirituali e umane?
* Sto attraversando un momento della mia vita sufficientemente tranquillo o sono turbato da angosce, insicurezze, stress
fisici che potrebbero turbare una mia partecipazione serena ed impegnata agli EVO?
* In quale dei seguenti profili di persone mi ritrovo?
(non c' una risposta giusta; identifico onestamente chi sono e non chi vorrei o mi sento dovrei essere)
1. L'esperienza spirituale che sto vivendo attualmente mi soddisfa in pieno e sono sicuro che la pi giusta. Non ho
nessuna intenzione di cambiare il mio modo di vivere. Mi interessano gli EVO come arricchimento culturale, per vedere
se vi trovo qualche idea o spunto interessante. Da parte mia sono certo di poter dare un valido contributo di idee.
2. Sento di valere molto poco. Vorrei tanto che il Signore mi aiutasse a risolvere il mio problema, ma sento che
praticamente impossibile. Cerco negli EVO un'esperienza di amicizia con gli altri componenti del gruppo e di
consolazione da parte del Signore, nonch un aiuto psicologico che mi aiuti a sopportare il mio problema.
3. Sento di avere alcune debolezze ma anche tanti aspetti positivi che vorrei capire come impegnare per fare la volont
del Signore. Sono disponibile ad ascoltare quello che Lui vorr dirmi; anche se mi chieder di cambiare qualcosa nella
mia vita, ho fiducia che mi aiuter con il suo amore.
Se non mi riconosco nel terzo profilo, forse l'esperienza EVO non per me.

MI PRESENTO
Un modo originale di presentarmi: mi descrivo attraverso i miei desideri e le mie passioni.

Io sono questi desideri:


(quello che nella vita cerco con tutto me stesso, le mie aspirazioni profonde)

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Io sono queste passioni:


(quello che nella mia vita faccio con piacere, con entusiasmo)

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