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linnovazione nei servizi), che confluisce nella proposta spaziale di
Milano hub della conoscenza e nelle
dichiarazioni a favore della realizzazione dellarea metropolitana. I suoi
punti di debolezza consistono nella
mancata valutazione dei processi
dinnovazione che coinvolgeranno i
settori manifatturieri e dei servizi, la
debole citazione della necessit del
potenziamento della pratica e della
qualit dei bilanci integrati, nellinadeguata declinazione del rinnovo infrastrutturale che dovrebbe coinvolgere larea metropolitana.
Al tema della disruptive innovation,
ossia degli scenari riguardanti il radicale rinnovo tecnologico, andrebbe dedicata pi attenzione, con
lobiettivo di rendere trasparenti le
alternative di trasformazione dellarea metropolitana; infatti si prevede che i nuovi modelli localizzativi
non tenderanno pi alla delocalizzazione ma a una prospettiva che
enfatizza la simultanea prossimit
alla domanda e allinnovazione. Si
apre uno scenario in cui il contributo
di Assolombarda importante per
ridefinire, a livello produttivo, competenze, partnership, e reti a scala
metropolitana e fra reti metropolitane.
A ciascuna azione il progetto assegnato un soggetto guida, identificato
nellorganigramma
dellAssolombarda, la durata del
programma biennale (2014-2016).
Questo impianto, secondo lorganizzazione degli imprenditori, finalizzato a produrre risultati, uno degli
aspetti pi sintomatici della crisi della rappresentanza italiana in tutti
gli ambiti quello della progressiva distanza nel tempo tra ci che si
dice e ci che si fa, tra le parole o
gli annunci, e i fatti concreti e conseguenti, da cui ... il metodo
dunque quello di proporsi su progetti specifici, concreti, misurabili.
proprio su questultima affermazione, dalla quale dipende le reale e
urgente realizzazione dei progetti,
che vale la pena soffermarsi.
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non aviation, diventano fondamentali le politiche per incentivare lo
sviluppo.
Vale la pena ricordare che
lingresso in fase di maturit di un
settore comporta un aumento rilevante della pressione competitiva
da parte dei leader che vogliono difendere la loro dominanza, e ci determiner nuovi equilibri con la marginalizzazione dei pi deboli. In
questa situazione che richiederebbe
strategie chiare e determinazione
nel perseguirle, il sistema aeroportuale lombardo non trova un assetto
definito e continua a oscillare verso
assetti contraddittori.
Infatti dopo lapertura della nuova
Malpensa, hub del nord Italia, il traffico passeggeri del sistema aeroportuale del nord Italia si ripartiva approssimativamente per il 70% Malpensa, 20% Linate 10% Bergamo
Orio al Serio. Oggi le quote sono
50% MXP, 25% Linate e 25% Bergamo. Leffetto del de-hubbing Alitalia si tradotto in una riduzione
dellofferta dei voli intercontinentali e
internazionali e domestici di feederaggio, con un trasferimento di solo
parte del traffico di MXP a favore
dellauspicato sviluppo di Fiumicino
poich Alitalia ha perso e non recuperato il traffico di transito che si era
generato nella misura del 30% su
questo hub del nord Italia, stimolando invece lo sviluppo degli aeroporti
medio piccoli ove risultata significativamente rilevante lofferta di
nuovi voli point to point da parte di
nuove compagnie low cost.
Inoltre nel 2013 rispetto a una pur
modesta crescita degli aeroporti europei (+1%), si perso l1,9% del
traffico passeggeri sul mercato italiano e in particolare Malpensa evidenzia un decremento del 3,1%.
Quando si intravvede unulteriore
minaccia alla sopravvivenza di Malpensa si ripete il solito rito delle minacce di guerra che il Sindaco e il
Presidente della Regione fanno al
mondo, senza per annunciare azioni strategiche precise, riassetti di
traffico o azioni politiche atte a risolvere il problema.
Questa volta la minaccia Ethiad e
l'Alitalia con la scelta di Roma come
Hub europeo della compagnia medio orientale e con l'acquisto contemporaneo di una quota importante
di azioni di Aeroporti di Roma.
Intanto Milano aspetta l'Expo e spera di risolvere i suoi problemi di collegamento con il mondo nei sei mesi di durata della manifestazione
tramite collegamenti point to point
intercontinentali (almeno cos par di
capire dalle dichiarazioni del Presidente di SEA).
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a(li): Serve una nuova classe dirigente che sappia e voglia rinnovare
radicalmente lo Stato, nei fatti, nella
pratica, nei metodi, nel presidio
dellattuazione,
non
attraverso
lennesima gragnola di norme. E
questa classe dirigente pu e deve
essere selezionata solo nella pratica
territoriale di nuovi modi di fare politica e di amministrare.. partito il
progetto dei Luoghi Idea(li), sperimentazione attiva di queste nuove
pratiche: rasserena sapere che c
chi prosegue con metodo un percorso di rinnovamento profondo.
Con le parole di Paolo Cosseddu:
Noi siamo tra quelli convinti che un
partito sano, funzionante e partecipato serva, serva molto, e che per
averlo sia utile cambiarlo, in profondit, a partire anche dalla dimensione locale. Le regioni possono diventare laboratori di democrazia e partecipazione, e un partito migliore
sotto casa la base per un partito
migliore in tutto il Paese, un partito
che promuove una classe dirigente
nuova e competente, che coinvolge
gli elettori e che vince le elezioni (s,
perch in primavera si vota per le
europee e per molte amministrazioni locali)..
Con piena coscienza e deliberata
vertenza quindi armiamoci del kit
del bravo elettore, tessera elettorale, carta di identit, 2 euro e domenica 16 febbraio rechiamoci ai seggi: questa volta un finanziamento
a km zero, lobolo resta ai circoli,
finalmente.
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devono talvolta cedere il passo: in
2.134 prodotti manifatturieri non
alimentari la Cina ha realizzato un
surplus netto superiore alla Germania; subito dopo veniamo noi con
1.215 prodotti, portando a casa 150
miliardi di dollari, vale a dire il 6,8%
del prodotto interno lordo.
Fortis ha buone notizie anche sulla
nostra finanza pubblica. Dal 1996 al
2013, in percentuale sul prodotto
interno lordo, il debito pubblico italiano, esclusi gli interessi, ha avuto
il minore aumento nel mondo (0,8
punti), secondo solo alla Finlandia,
che addirittura lo ha diminuito di
36,9 punti. In Germania aumentato di 4 punti, comunque una bazzecola rispetto a Francia (20,1 punti),
UK (32,1), USA (38,7) e Giappone
(72,9), per tacere di Portogallo,
Spagna, Grecia e Irlanda (rispettivamente con 31,1/ 32,6/ 43,6 e
44,3 punti).
Ci che Fortis non ha detto era gi
stato detto nella stessa sede da
Mario Baldassarri il 29 gennaio, nel
primo incontro. In breve, con le parole del VII Rapporto sulleconomia
italiana, da lui diretto e presentato a
Roma nel luglio 2013: il governo
Berlusconi - Tremonti ha aumentato
le tasse pi di tutti e ha aumentato
ancor pi la spesa corrente; il governo Prodi - Padoa Schioppa ha
aumentato spesa corrente e tasse
quasi dello stesso ammontare; il
governo Monti nel 2012 ha contenuto la spesa corrente con un aumento di soli 8 miliardi e ha aumentato il totale delle entrate di 20 miliardi [p. 24].
Con una spesa pubblica in forte
crescita dagli anni 1980, un grande e tacito merito di una parte della
nostra struttura tecnica statale (la
Banca dItalia anzitutto) di avere
contenuto lincidenza del debito
pubblico primario (prima degli interessi) molto pi degli altri paesi sviluppati. Il governo ha licenza di
nel passato) e nella istruzione e ricerca (leva del futuro). Per la spesa
pubblica esiste solo il presente. Nel
mondo, Italia significa presente
non perch c, ma perch non si
cura del passato n del futuro. Carpe diem. Il limite stato superato
con la proposta di chiudere gli occhi
sulloperato di governo in cambio
dellabolizione dellimposta sulla
prima casa, unico paese al mondo.
Noi spendiamo come vogliamo, voi
non pagate le tasse.
Per operatori finanziari pi preparati
e agguerriti di noi solo una questione di mestiere anticipare gli eventi, senza attendere che la finanza pubblica italiana vada fuori controllo. Ce lhanno detto con le parole e con lo spread, affinch ci fossero chiare le conseguenze, se non le
questioni.
In questi giorni il rapporto dellUE
sulla corruzione in Europa ci attribuisce met delle mazzette pagate
nel continente, chiede espressamente di vietare le leggi ad personam e di penalizzare il falso in bilancio. Sono parole chiare, anche
nelle loro conseguenze, se noi non
facciamo nulla: lo spread e probabilmente i contributi europei (vogliamo mica dare i nostri soldi a chi,
oltre a sperperarli, se li fa rubare?).
In questi stessi giorni il governo europeo Letta vacilla. Si ha notizia
che a buon punto laccordo con la
Svizzera per eliminare il segreto
bancario, con ricadute fiscali concrete. C allarme in Italia, l ove si
puote ci che si vuole, dietro il velo
della riforma elettorale e della governabilit, come se ancora una
volta bastasse avere governi stabili
senza credibilit. Abbiamo gi dato,
in cambio solo di insulti e danni,
non soltanto erariali.
Viviamo giorni cruciali, soprattutto i
nostri ancora incolpevoli nipotini, n
peccatori n corrotti.
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mondo con lExpo. Tuttavia se veramente vogliamo una citt pi bella, probabilmente dovremmo prendere il discorso un po pi alla larga,
guardare le cose un po pi da lontano. Considerare altri fattori. E infrangere perfino qualche tab. Per
centinaia di anni in Italia e in Europa
si sono costruiti spazi aperti urbani
la cui bellezza ancora ci incanta. E il
mondo ci invidia. Una bellezza che
in primo luogo viene dalla loro forma
e dai loro materiali, dalle architetture
che li definiscono, dalluso che ne
viene fatto. Si tratta, in un numero
infinito di casi, di una lezione di civilt prima ancora che di urbanit.
Una lezione che si dissolta nel
novecento, specie dal secondo dopoguerra quando il vento della modernit ha spazzato via un sapere
diffuso
maturato
nei
secoli.
Unabilit che andata in fumo e,
salvo rare eccezioni, non pi stata
riconquistata. Dai progettisti, da chi
amministra la cosa pubblica e dalla
collettivit che, di fatto, non lha pi
n pretesa n nutrita. Questo a dispetto dellossessiva ricerca estetica che caratterizza la nostra societ
che qui a Milano ha uno dei suoi
capisaldi per quanto attiene la moda
e il design.
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rienze e competenze diverse, non
rappresentano forse anche oggi uno
dei compiti della costituenda Grande Milano? Lincontro tra culture e
lattitudine cosmopolita non costituiscono forse la caratteristica pregnante della milanesit? I milanesi
lo sanno, come conferma l'indagine
IPSOS promossa da COMIECO:
l'80% di loro apprezza la scelta di
Milano per l'Expo e l'86% pensa che
esso servir per la sua immagine,
l'economia, le infrastrutture e i trasporti.
Cos se sono comprensibili l'ansia
per i tempi di realizzazione e lo
sconcerto per la via d'acqua qua e
l tombinata, risulta evidente l'aspettativa concreta e pragmatica
milanese che chiama ognuno ad
adeguare la propria responsabilit.
Expo non deve essere una giostra
che porta le sue attrazioni e se ne
va, ma una grande occasione per
attivare reti glocali: reti sociali, reti,
imprenditoriali, reti digitali, nelle
quali la relazione tra economia e
societ si fondi sulla condivisione
della conoscenza. Da qui la proposta di un Parco Urbano della Conoscenza concentrato sulle filiere della
nutrizione, quindi dell'agroalimentare, e dell'energia in questa terra
d'acqua, quindi idroelettrico, pompe
di calore, bioarchitettura, teleriscaldamento, domotica ecc. Sono preziose e coerenti le proposte di Assolombarda per un polo tecnologico.
Insieme alle funzioni di formazione,
dincontro tra creativit e credito,
dincubazione dimprese, di ricerca,
l'area dovr ospitare attivit espositive, spettacolari, di ricreazione, di
ristorazione e commerciali che trovano una coerenza nella continuit
dei temi dell'Expo e nella sostenibilit infrastrutturale. Pensiamo a uno
stadio polifunzionale e ai suoi spazi,
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comunitario, ma lo scioglimento anticipato del Parlamento aveva portato a un nulla di fatto. Allinizio del
2013, con il nuovo Parlamento,
complice le larghe intese, al Senato
arriv un testo blindato presentato
dal Ministero della Salute, frutto di
un accordo, cos fu spiegato ai ricercatori da autorevoli esponenti
politici, tra gli animalisti e Farmindustria.
Il testo approvato dal Senato, senza
sentire il parere del mondo scientifico, tra altre restrizioni, impedisce
lallevamento in Italia di animali da
utilizzare nella ricerca biomedica, il
loro utilizzo nel campo della ricerca
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sulle droghe, a partire da quelle sintetiche di nuova generazione dei cui
effetti si sa poco e nulla, e gli xenotrapianti, ovvero soprattutto il trapianto di cellule tumorali umane in
modelli animali per comprendere le
mutazioni che avvengono nei tumori
e che sono alla base della sempre
pi possibile personalizzazione delle cure.
Quel testo stato successivamente
approvato come Legge Delega al
Governo anche dalla Camera dei
Deputati ed di fatto tornato al Ministero della Salute per la stesura
definitiva del Decreto Legislativo di
recepimento. In entrambi i rami del
Parlamento, senatori e deputati favorevoli alla ricerca biomedica, tuttavia, avevano fatto approvare un
emendamento cautelativo secondo
il quale il testo definitivo deve rispettare regole e norme stabilite dalla
farmacopea europea e internazionale.
Nel frattempo la mobilitazione del
mondo scientifico italiano, a partire
da alcune audizioni alla Camera e
con interventi pubblici, ha fatto
comprendere al Governo che quel
testo, qualora venisse recepito alla
lettera, non solo scientificamente
sbagliato, ma porterebbe lItalia a
dover fronteggiare unonerosa procedura di infrazione, dato che regole pi restrittive di un singolo stato
sono ammesse solo se in vigore
prima dellapprovazione della Direttiva, ovvero antecedenti il 2010.
Compreso il cul de sac in cui si era
infilato, il Governo nel testo rinviato
al Senato e alla Camera per un parere non vincolante, ha previsto una
moratoria fino al 1 Gennaio 2017,
che lascerebbe durante questo periodo le regole attuali.
Fin qui gli aspetti procedurali della
questione. Lo scontro di merito se
sia giusto, utile e necessario utilizzare gli animali nella ricerca. Secondo gli animalisti non giusto,
spesso per con motivazioni diverse. C chi vi si oppone per motivi
etici ritenendo che gli animali, tutti
gli animali, abbiano gli stessi diritti
degli umani. Diritti che andrebbero
particolarmente tutelati stante la loro
impossibilit di autodifendersi.
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se degli ignari cittadini. una sorta
di tassa nazionalistica occulta, e
spesso poi accade che le imprese
aiutate in questo modo contro la
concorrenza, poi manifestino gratitudine nei confronti dei politici che
le hanno favorite.
Tutto bene dunque? No, in caso di
prodotti industriali (gli autobus), che
risultano poco competitivi, si perde
occupazione e in alcuni casi anche
know how, economie di scala ecc..
Ovviamente la risposta non di dare morfina protezionistica a imprese
gi addormentate, ma di fare politiche per renderle competitive.
Diverso per il caso di servizi di
trasporto (la stessa ATM, tra laltro),
per i quali sono state spesso escluse imprese straniere dalle gare di
affidamento con il pretesto che a
casa loro erano sovvenzionate, e
potevano offrire prezzi bassi anticoncorrenziali per questo motivo.
Ma un pretesto indifendibile:
loccupazione in questo caso sarebbe rimasta italiana, magari il
management straniero apportava
conoscenze importanti che noi non
avevamo ecc ... . E soprattutto, gli
ignari contribuenti stranieri, pagando con le tasse i sussidi a quelle
loro imprese, abbassavano i costi
per noi italiani. Un regalo puro e
semplice, rifiutato per ragioni clientelari.
Un altro aspetto della vicenda, forse
ancora pi importante, riguarda per come sar finanziato questo importante investimento (22 milioni
circa per 85 autobus, con forti prospettive di ampliamento nel tempo).
Quasi certamente non con i soldi di
ATM, nonostante riceva da noi contribuenti sussidi di un milione di Euro al giorno (stima benevola ), ma
con soldi pubblici di varia provenienza (45% dalla regione Lombardia, per il resto si vedr, ma sembra
difficile che escano da futuri profitti
dellazienda, che comunque vive di
sussidi come daltronde tutte le altre).
Il motivo per cui i fondi non scaturiscono dalla normale contabilit aziendale banalissimo, e molto inquietante: le imprese di trasporto
pubblico non fanno gli accantonamenti. Cosa vuol dire? Che non
mettono via i soldi per rinnovare i
bus (o i tram ecc.), mano a mano
che questi si logorano e diventano
inservibili. Immaginate una impresa
che faccia lo stesso per i propri
macchinari: dopo un po di anni fallirebbe senza speranza, non potrebbe pi produrre nulla. Si mangiata
il capitale.
Questo vuol dire che i bilanci reali
(non quelli di legge, molto formali)
di queste imprese sono falsi, cio i
deficit veri sono in realt molto pi
alti di quelli che appaiono, che sono
gi i pi alti dEuropa. Certo i cittadini non lo sanno (come daltronde
gli vengono sistematicamente occultati gi i sussidi attuali, spesso ignorati persino dai giornalisti).
E i politici e gli amministratori? Certo ci saranno anche casi di tale ignoranza dei fatti economici pi elementari che qualcuno di loro pu
essere in buona fede (ma deve immediatamente cambiare mestiere,
allora). pi verosimile che sappiano e tacciano, basandosi sul ferreo
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"Sapere che l'iniziativa ancora in
piedi mi emoziona" - ha scritto in un
messaggio ai convenuti l'ex assessore Maria Luisa Sangiorgio - rievocando i timori e le preoccupazioni
degli inizi per la potenziale diffidenza delle famiglie a fare un primo atto
di affidamento totale dei propri
bambini, perch scuola natura contava su un tempo lungo di residenzialit e convivenza (allora 12 giorni,
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25, ampiamente discutibile. Per
non tacere il fatto che l'unico progetto presentato pubblicamente non
pu definirsi tale, in quanto privo di
capitolato, piante, sezioni e prospetti (come qualunque professionista
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di Piazza Fontana. In un'altra epoca
storica. Il geometra Lucio Latini, se
ancora vivo, non risulta esistente
in Lombardia; di pi: in tutta Italia
troviamo una sola persona con questo nome, a Ladispoli, ma con tutta
Replica LBG
Caro Lipparini, lironia il luogo nel
quale ci si rifugia dopo che le stesse
cose si son dette mille volte e si
stufi di ripeterle, sperando che
lironia sia pi efficace. Quanto ai
MUSICA
questa rubrica curata da Palo Viola
rubriche@arcipelagomilano.org
Offerta musicale
Pochi giorni prima di Natale, nel ridotto dellAuditorium di Milano, veniva presentato con molta discrezione e senza fanfare uno dei pi
bei volumi di storia della musica
chio conosca, fresco di stampa (era
uscito dalle tipografie de Il Saggiatore da sole due settimane) ma soprattutto fresco di inchiostro (appena finito di scrivere) e fresco per la
leggerezza (nel senso calviniano del
termine) con la quale stata trattata
una materia abbondantemente indagata in tutti i risvolti, storici e culturali.
LAutore, Enzo Beacco, un personaggio a dir poco singolare; avendo
fatto nella vita lindustriale non si
pu definire in senso proprio un
musicista, n uno studioso, n uno
scrittore, eppure a pieno titolo tutte e tre le cose. La passione per la
musica deve averlo divorato se per
trentanni ha scritto i programmi di
sala per i concerti della Societ del
Quartetto (della quale stato anche
Consigliere e Direttore Artistico), se
da qualche anno li scrive per i concerti de laVerdi (e per essi fa
spesso conferenze introduttive insieme a storici e a critici musicali
professionisti), se quattro anni fa si
lanciato nella incredibile avventura
di scrivere una sua originalissima
storia della musica o meglio come
dice il sottotitolo dellopera la musica dalle origini ai nostri giorni.
Cominciamo dal titolo del volume:
Offerta Musicale, come quella
Musicalisches Opfer scritta da
Bach per lImperatore Federico II di
Prussia che un po per gioco e un
po per sfida gli aveva proposto un
tema apparentemente poco accatti-
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definitive. Si rivolgono a chi ascolta
e fa buona musica, in casa o fuori.
Ed scritto come credo che piaccia
ai miei lettori, a quegli ascoltatori
che sanno ascoltare, attenti e informati, cui questa rubrica da
sempre dedicata.
Ho provato a consultarlo prima di
andare ai due concerti della settimana scorsa e lavere letto i due
capitoli intestati agli anni 80
dellottocento e ai 10 del novecento
mi ha consentito di godere appieno,
contestualizzandoli e analizzandoli,
due grandi capolavori. Mi riferisco
alla arcinota Quinta Sinfonia Ptr
Ili ajkovskij - eseguita allAuditorium dallottima Russian National Orchestra diretta dal suo fonda-
dubitare che labbiano provata almeno una volta prima del concerto.
Imprevedibile invece la bellezza della Sonata in si minore di Respighi, a
mio avviso di gran lunga pi fascinosa delle sue pi celebri opere
come le Feste, le Fontane o i Pini di
Roma. Il violinista greco ha trovato
nel pianista riminese un partner perfetto con il quale si anche cimentato nella celebre Sonata n. 7 in do
minore opera 30 numero 2 di Beethoven e nelle due non indimenticabili Sonate di Debussy e di Ravel.
Due concerti applauditissimi e degni
della ricca stagione milanese.
Due concerti che, insieme al libro di
Beacco, fanno parte della grande
Offerta musicale della nostra citt.
ARTE
questa rubrica a cura di Virginia Colombo
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dipinti, disegni, carte o creazioni originali non ce ne sono. Ci sono per grandi megaschermi che proiettano oltre tremila immagini in altissima definizione grazie al sistema
Sensory4, e che permettono una
visione ravvicinata di dipinti, lettere,
disegni, appunti e particolari di opere, in alcuni casi non facilmente godibili con la classica esposizione
museale.
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tutto sofferti durante la creazione
stessa.
Alcuni effetti sono di grande impatto: le luci delle finestre della Terrazza del caff di notte che si accendono pian piano, le stelle meravigliose della Notte stellata che
prendono vita, i rami di mandorlo in
fiore che scorrono tutti intorno allo
spettatore come in un rullo continuo,
i corvi che prendono il volo e scappano dopo lassordante sparo nei
campi di grano, segno della parabola finale della vita di Van Gogh.
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sere esposti tutti e tutti insieme, con
le loro cornici, e mai conservati o
esposti diversamente.
La raccolta Sozzani costituita da
disegni databili dal XV al XX secolo,
eseguiti da artisti principalmente italiani e stranieri, soprattutto francesi,
offrendo una ricca variet di fogli
riconducibili a scuole diverse, per
epoca e geografia. Tra questi, per la
sezione antica, spiccano i nomi di
Matteo Rosselli, Luca Cambiaso,
Bartolomeo Passarotti, Ludovico
Carracci, Guercino, Elisabetta Sirani, Gian Lorenzo Bernini, Carlo
Francesco Nuvolone, Francisco
Goya, e altri ancora.
sfere di gusto impressionista e fauve con unattenzione ai temi leggendari e legati al passato, come ad
esempio i cavalieri, soggetti che si
trova ad affrontare allinizio del 900.
Abbandonata la Russia, Monaco
sembra offrire una vita migliore a
Kandinsky, che frequenta lAccademia di Belle Arti e si lega ad artisti
che sperimentano con lui un tipo di
arte ancora di gusto Art Nouveau:
il momento del gruppo Phalanx.
Dopo viaggi che lo conducono in
giro per il mondo insieme alla nuova
compagna, la pittrice Gabriele Munter, Kandinsky si trasferisce a Murnau, in Baviera, ed l che, passo
dopo passo, nascer lastrattismo.
Gradatamente i disegni si fanno
piatti, il colore prende piede e nel
1910 vedr la luce il primo acquerello astratto, dipinto con i colori primari che hanno, agli occhi dellartista,
una valenza e un significato unico e
fondamentale.
Nel 1912, in compagnia dellamico
Franz Marc, nascer il celebre
Blaue Reiter, quel Cavaliere Azzurro protagonista degli esordi di Kandinsky e che diverr anche un fortunato almanacco artistico. Seguir a
breve Lo spirituale nellarte, trascrizione del pensiero e della dottrina di
Kandinsky sullarte astratta.
Con lo scoppio della guerra Kandinsky costretto a tornare in Russia, momento in cui torner a una
fugace figurazione e in cui conoscer la futura moglie Nina. Nel 1922
accetta il prestigioso invito del Bauhaus di Gropius e si trasferisce a
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cittadini e ai visitatori di esprimere il
loro parere in merito a un eventuale
spostamento del capolavoro di Pellizza, trasformando cos l'atrio in sala museale.
Lartista, partendo da una formazione filosofico - storica, sente la necessit di trattare temi allora attuali
come le problematiche sociali e politiche dellItalia unita, in particolare
quelle dello sciopero e della protesta popolare, temi che affronta in
disegni e bozzetti ad olio realizzati
dal 1890, assecondando la convinzione che la pittura di storia doveva
trattare temi di assoluta contemporaneit.
Il lungo iter progettuale dellopera
segnato da due tappe fondamentali:
Ambasciatori della fame (1892) e
Fiumana (1895-96). Una lunga elaborazione che rese lartista consapevole della propria missione intellettuale. A ogni fase corrisponde infatti una peculiare sperimentazione
compositiva e tecnica, il cui sviluppo
pu essere seguito lungo le tre sezioni della mostra, dove sono esposti i bozzetti, i disegni preparatori e
alcune analisi radiografiche.
La prima versione dellopera Ambasciatori della fame, e gi da questa versione Pellizza sceglie il luogo
e il tempo dell'azione: la piazza davanti a palazzo Malaspina, a Volpedo, simbolo del potere signorile di
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Il Duomo da sempre il cuore della
citt. Questo rinnovato, ampliato,
ricchissimo museo non potr che
andare a raccontare ancora meglio
una storia cittadina e di arte che ebbe inizio nel 1386 con la posa della
LIBRI
questa rubrica a cura di Marilena Poletti Pasero
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Paolo Brusasco
Tesori rubati
Il saccheggio del patrimonio artistico nel Medio Oriente
Bruno Mondadori, sett. 2013
pp.178, euro 18
Mercoled 12, ore 18,15, il libro verr presentato a Palazzo Sormani,
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CINEMA
questa rubrica a cura di Anonimi Milanesi
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La mia classe
di Daniele Gaglianone [ITA, 2013, 92']
con Valerio Mastandrea, Bassirou Balide,Mamon Bhuiyan, Moussa Toure
Quella che vi propongo non tanto
una critica cinematografica, quanto
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come volontaria in una di quelle
scuole chiamate senza permesso,
situazioni fiorite numerose nel nostro Paese per offrire ai tanti migranti che non conoscono la nostra
lingua un luogo di apprendimento
ma anche di accoglienza e socializzazione.
Il film di Daniele Gaglianone rappresenta con realismo e freschezza
quelluniverso eterogeneo che sono
le nostre classi, e i momenti divertenti o di grande emotivit che costellano le nostre lezioni. Ha inoltre
il grande pregio di dare un volto, e
quindi dignit di persone con una
propria individualit e una storia, a
quelli che nel sentire comune sono
genericamente dei personaggi: il
marocchino, il nero, la badante ... .
Bravissimo Valerio Mastandrea nel
ruolo dellinsegnante, una parte difficile in un film in bilico tra realt e
finzione. Viene da pensare che il
bravo attore romano in fondo non
abbia recitato una parte ma sia stato pi semplicemente se stesso, che
si sia messo in gioco come persona
cos come facciamo noi nelle nostre
classi. Molti insegnanti delle nostre
scuole non lo sono di professione,
devono inventarsi un mestiere e un
metodo per una situazione che richiede una didattica completamente
nuova e ancora tutta da esplorare.
Nella prima parte del film ho ritrovato quello che rende preziose le nostre scuole: il fatto di essere uno
spazio nel quale i migranti, oltre a
imparare litaliano, ritrovano una
propria individualit, la possibilit di
esprimere vissuti sempre faticosi e
spesso drammatici, di elaborarli
comunicandoli. Unoccasione per
stabilire relazioni personali anche
con chi non appartiene alla propria
comunit linguistica.
Il film, nato per raccontare le vicende di un professore ditaliano e della
sua classe allinterno di un CTP
SIPARIO
questa rubrica a cura di E. Aldrovandi e D.Muscianisi
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Guerra e pace, emozione e bellezza di Svetlana Zacharova a Sochi
Lo scorso venerd 7 febbraio si sono
tenute le cerimonie dapertura delle
Olimpiadi Invernali 2014 a Sochi nel
Caucaso della Russia meridionale
sulle sponde del Mar Nero. Le cerimonie hanno voluto descrivere la
storia culturale delle Russia: il prologo stato recitato da una bambina che leggeva da un abbecedario i
nomi dei grandi russi che hanno fatto grande la nazione, da Gagarin a
Dostoevskij, da Rimskij Korsakov a
n. 06 VI - 12 febbraio 2014
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pale occupando gli assoli femminili
pi interessanti, dal sapore neoclassico, in cui al virtuosismo tecnico tipico della scuola russa si mescola, secondo quelli che sono i pi
recenti indirizzi coreografici, una
mimica molto attenta e una interpretazione molto intensa. Lesplosivit
fisica e la gioia del ballo in una serata di festa vengono disturbate dalla
notizia della guerra imminente, tuttavia la festa deve continuare, le
convenzioni sociali della formalissima aristocrazia zarina non possono
essere superate. La danza di Zacharova permette di cogliere la nuo-
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