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02 Colore: C
SVILUPPO
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L’esperienza spagnola
C he i sistemi di informazio-
ne territoriali siano stru-
menti potenti al servizio di
re e software che non sem-
pre le amministrazioni han-
no. Soprattutto quelle di più
cipalità locali di implemen-
tare simili servizi di informa-
zione geografica. Che cosa
mento più importante, le ca-
pacità tecniche, le compe-
tenze per la gestione di simi-
pubbliche amministrazioni piccole dimensioni. D’altra manca a un piccolo comune li sistemi.
e cittadini è noto. Che siano parte, senza il coinvolgi- per percorrere efficacemen- Sulla base di queste rispo-
sempre disponibili è meno mento di questa tipologia di te la strada dei Geographic ste, GeoPISTA si preoccupa
scontato. Anche perché l’im- enti lo sviluppo di un servi- information systems (Gis) si di raccogliere dati da varie
plementazione e la gestione fonti, standardizzarli e for-
zio di informazione geogra- sono chiesti il ministero del-
nirli ai Comuni medio picco-
di repertori che offrano una fica ampio e capillare a li- l’Industria, del turismo e del
li per l’utilizzo sul web.
buona qualità del dato, vello nazionale resta, inevi- commercio e la Federazioni
Quali tipi di informazioni?
un’interfaccia che renda tabilmente, una chimera. dei Comuni e delle Regioni Dati socio-demografici, ca-
semplice l’accesso alle infor- È proprio per superare que- spagnole? Innanzitutto, i da- tastali e urbanistici, per
mazioni, e un sistema che sto nodo che in Spagna è ti riguardo territorio, è stata esempio, ottenuti da istitu-
permetta un’agevole gestio- stato lanciato GeoPISTA, la prima risposta. E poi, il zioni come l’Istituto naziona-
ne di queste, richiede risor- progetto nazionale pensato software e l’hardware neces- le di statistica, l’Ufficio del
se finanziarie, umane, non- per abbattere le barriere sari allo sviluppo di servizi. catasto e l’Istituto geografi-
ché disponibilità di hardwa- che impediscono alle muni- E infine, ultimo ma forse ele- co nazionale. Chiave di vol-
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ta per il successo di questa STA si è mossa fin da subi- l’aspetto più propriamente raggruppi gli utenti di siste-
fase cruciale del progetto è to in una direzione precisa “umano” del progetto, Geo- mi di informazione geografi-
proprio il processo di stan- riassumibile in due parole: PISTA ha messo in piedi ca, i fornitori di questi siste-
dardizzazione a cui sono open source. Vale a dire un’attività di formazione mi, i distributori e le azien-
sottoposti i dati che, prove- programmi a sorgente aper- per consentire ai comuni di de sviluppatrici. In questo
nendo da sorgenti diverse, to sviluppati da una comuni- impratichirsi con le soluzio- senso la maggiore parte dei
tendono a presentarsi in for- tà di programmatori. Obiet- ni sviluppate ma anche (e costi di GeoPISTA non risie-
mati disomogenei e sono tivo: favorire lo scambio soprattutto) di alimentare de tanto nello sviluppo del
software o nella raccolta dei
dunque inutilizzabili all’in- delle informazioni e della una cultura dell’informazio-
dati quanto nella formazione
terno del medesimo siste- competenze riducendo con- ne geografica che promuo-
del personale che li deve uti-
ma. Lo sforzo di armonizza- siderevolmente i costi. Allo va, soprattutto, l’abitudine lizzare. L’implementazione
zione delle informazioni scopo, sono impiegati sof- alla condivisione dei dati di un Gis non è semplice: ri-
che ha coinvolto tanto i for- tware il cui codice è libera- tra i differenti livelli di am- chiede infatti metodologie e
nitori quanto gli utenti è de- mente disponibile e modifi- ministrazione. conoscenze tecnologiche
cisivo per la riuscita dell’ini- cabile come Apache Obiettivo finale del progetto che non sono necessariamen-
ziativa. Tomcat, Postgres, Jump GIS è quello di gettare le basi te a disposizione dei Comu-
Quanto al capitolo del sof- e Deegree web map server. per la creazione di una co- ni. (Raffaele Mastrolonardo)
tware, la scelta di GeoPI- Infine, per quanto riguarda munità a livello locale che LINK: www.geopista.com
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un notevole impatto nel il problema della cosid- Commissione, a seguito “assoluta” di “geodati”,
settore a livello europeo detta “proprietà dei dati”. di un complesso iter, a soprattutto se si tratta di
e nazionale. Con INSPIRE, i dati spa- decidere la policy sulle puri dati geografici nume-
ziali non diventano, infat- licenze d’uso. rici, rischia di rendere, di
LA POLEMICA ti, totalmente accessibili Il rischio, da più parti se- fatto, fuorilegge un’am-
L’Europa, dunque, con la e soprattutto potranno gnalato, è quello di conti- pia gamma di servizi web
direttiva INSPIRE, ha continuare ad avere costi nuare a creare servizi in realizzati anche dalle pub-
cercato di dare un’im- elevati se si è interessati cui l’utente sarà libero di bliche amministrazioni lo-
pronta “democratica” al- al loro utilizzo. consultare, ma non di usa- cali. Tutto ciò è in con-
traddizione con una pro-
la gestione dei geodati. Non è, infatti, un caso re liberamente i dati geo- spettiva di sviluppo del-
La direttiva però, secon- che INSPIRE preveda la grafici. Le limitazioni im- l’internet, anche pubbli-
do molti, pur contenendo realizzazione di un siste- poste all’uso dei dati pos- co, che va nella direzione
una serie di elementi mol- ma di transazione com- sono costituire un grave del web partecipato o
to innovativi in tema di merciale di e-commerce limite allo sviluppo di ap- web2.0. e che provi a uti-
condivisione e riuso dei per l’acquisto on line dei plicazioni locali soprattut- lizzare i dati geografici
dati nell’ambito dei paesi dati. INSPIRE prevede, to in ambito di governan- per le proprie applicazio-
dell’Unione, non risolve inoltre, che sia la stessa ce. La protezione ni. l
XX NOVEMBRE 2007