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Risposta. - Quello che un uomo vede nel mondo fisico dipende dalla
sensibilità del suo occhio. Alcune persone possono distinguere ad una
certa distanza degli oggetti che agli altri sono invisibili. I pittori
percepiscono delle sfumature che le persone comuni non possono
discernere; altri sono daltonici; i ciechi non sono evidentemente in
grado di vedere nulla. Coloro che possono vedere più lontano e che
distinguono le più delicate sfumature hanno una vista più penetrante
e migliore degli altri. La maggioranza degli uomini distingue le cose
che li circonda, ma per il fatto di vederle non è detto che le
conoscano.
Noi impariamo a servirci del telefono, della bicicletta,
dell’automobile, del pianoforte, del telegrafo, ecc..; tuttavia, sebbene
sappiamo comunemente servirci di questi strumenti, non abbiamo
sufficiente dimestichezza con la loro struttura per saperli costruire o
riparare, se necessario.
Prima di essere qualificati per tale lavoro bisognerebbe
applicarsi ad uno studio speciale e seguendo le istruzioni avute
potremmo diventare esperti in tale particolare settore.
Se questo esempio lo applichiamo al problema di cui ci
occupiamo, comprenderemo che il chiaroveggente è un individuo che
ha sviluppato il senso della vista al punto di poter distinguere un altro
mondo, che alla maggior parte di noi risulta invisibile, e di vedervi
tutto quanto vi si svolge.
Tuttavia egli non ha la conoscenza completa di quello che
percepisce, come noi non conosciamo tutto quello che avvertono i
nostri sensi nel mondo fisico. Egli deve quindi applicarsi per ottenere
detta conoscenza. A poco a poco diverrà perciò un Iniziato, in grado di
capire il senso e l’utilità di tutto ciò che vede; sarà idoneo a valersene
in circostanze normali, come noi tutti, quando abbiamo imparato a
farlo, siamo capaci di suonare il pianoforte, di cavalcare, ecc.. Per
poter esercitare il suo potere sulle cose e sulle forze del mondo
invisibile in qualità di Adepto, all’Iniziato occorrerà un’educazione più
completa.
Per riassumere il Chiaroveggente vede nel mondo invisibile;
l’Iniziato vede nel mondo invisibile e capisce quello che vede; l’Adepto
vede nel mondo invisibile, capisce quello che vede e può esercitare il
suo potere sulle cose e forze che ivi regnano.
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Risposta. - Lo scopo degli esercizi, sia quello del mattino, sia quello
della sera, è di mettere l’allievo a contatto cosciente con il mondo
invisibile e non vi è momento migliore che quello del risveglio.
Durante la notte, lo Spirito, per entrare nei mondi invisibili, si libera
del corpo fisico, lasciando quest’ultimo addormentato sul letto. Il
ritorno dello Spirito causa il risveglio del corpo e concentra la
coscienza sul mondo materiale tramite gli organi dei sensi.
Wordsworth, nella sua magnifica “Ode all’Immortalità”, scrive:
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