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GABRIELE DI CAPRIO
Centro Inox
Prof. Ing. WALTER NICODEMI
Cattedra di Siderurgia
Politecnico di Milano
Tra le tecniche di giunzione che si sviluppano attualmente si presentano interessanti, per alcune applicazioni degli acciai inossidabili, quelle
che utilizzano gli adesivi strutturali.
E' stata condotta una vasta sperimentazione in molteplici condizioni
di prova e su un largo numero di giunzioni di tipo semplice su lamiere,
barre e tubi, con l'intento di porre in luce te caratteristiche d questi giunti
in possibili condizioni di impiego.
1. Premessa
Quando in generale si pensa d'impiegare materiali nuovi opportuno cercare di svincolarsi
dagli schemi tradizionali delle tecnologie conosciute per affrontarne altre nuove, pi adatte
alle loro caratteristiche.
In altre parole necessario rifiutare quella
pigrizia mentale, ben diversa dalla prudenza
consapevole e cosciente, che cristallizza i metodi produttivi in una sterile ripetizione di tecniche note, per cercare di ottenere il meglio da
altre pi nuove,
E' stato proprio riflettendo a questi problemi che abbiamo impostato uno studio I I ] che
fosse in grado di evidenziare le possibilit di
eseguire giunzioni di elementi di acciai inossidabili, lamiere, barre e tubi, con l'impiego di
adesivi strutturali.
Conferenza tenuta presso la Sezione di Milano dell'A.M.1.
U Meccanica Italiana Gennaio - Febbraio 1970 N. 29
Non si deve infatti dimenticare che gli acciai inossidabili vengono posti in opera senza
pitturazioni o particolari ricoperture, di modo
che la superficie dell'elemento deve subire durante le lavorazioni il mnor numero di ingiurie
possibili, cosi da evitate che il suo aspetto superficiale (pagato all'atto dell'acquisto con il
materiale) venga deteriorato.
U secondo consiste nella possibilit di colleigare in modo continuo l'acciaio inossidabile con
altri materiali metallici e non, cosi da poter realizzare placcature su supporti di legno, di materiali plastici, di altri metalli, ecc.
Nel caso di materiali metallici diversi le
giunzioni mediante adesivi offrono inoltre il
vantaggio d'impedire la formazione di corrosioni galvaniche escludendo il collegamento diretto tra i diversi elementi.
Viene inoltre offerta la possibilit di semplificare la costruzione rendendola pi leggera
ed economica nonch a tenuta di fluido, evitando nel contempo sui giunti quelle concentra-
Fig. -3 - Passerella pedonale in struttura di acciaio incollata. II manufatto lungo 56 m e stato costruito nel
1935 sul canale latetale del fiume Lippe, nella Repubblica
Federale Tedesca, nel pressi della cittadina di Mari,
Fig. 1 Costruzione della fusoliera di un aereo con correnti longitudinali d'irrigidimento, incollati direttamente al
rivestimento.
. .1
'. ".
Fig. 4 Applicazione di un raccordo d acetato inossidabile AISI 304 a una tubazione, sempre di acciaio inossidabile, mediante adesivo strutturale. Questo particolare
fa parte della rete di distribuzione drica, calda e fredda.,
di Kodak Parie (Rochestet, N. Y.) e ne sono stati posti in
opera 50.000 6no al 1967.
Circa la scelta di due soli tipi di acciai inossidabili si ritenuto che essi fossero sufficientemente rappresentativi e possedessero intrinsecamente differenze ben marcate dalle caratteristiche meccaniche, fisiche (per esempio coefficiente di conducibilit termica e coefficiente di
dilatazione termica) e di resistenza alla corrosione, tali da permettere di evidenziare eventuali differenze di comportamento delle giunzioni.
Circa la scelta degli adesivi con cui eseguire
le giunzioni ci si orientati su 6 tipi, forniti da
altrettante case produttrici. Per salvaguardare
l'anonimato delle prove, i diversi adesivi saranno indicati in questa relazione con numeri
della serie da 1 a. 6.
Essi sono del tipo epossidico a due componenti con Peccezione di quello contraddistinto
con il n" 4 che poliestere monocomponente.
Caratteristica comune di questi adesivi d
esser reperibili in commercio, di far presa a
freddo e di reggere mediamente alle diverse
condizioni di prova cui sono state sottoposte
le giunzioni.
A questo proposito vale la pena di sottolineare che la scelta di ciascun adesivo stata
demandata alla casa produttrice che l'ha effettuata sulla scorta del programma di prove preventivamente concordato con ciascun fornitore.
E' bene inoltre chiarire che questa sperimentazione con cui ci si ripromessi di studiare
alcuni giunti semplici, per sovrapposizione e di
testa, non vuole assolutamente essere un test
di comportamento dei diversi tipi di adesivi
adottati, anche se, ovviamente, non si potr prescindere nell'illustrazione delle prove dal comportamento di ciascuno.
In altre parole non si voluto stabilire una
scala qualitativa o di merito degli adesivi sperimentati, ma semplicemente constatare statisticamente se le giunzioni realizzate con essi erano
in grado di reggere, e se si, come, ad alcune
condizioni di prova.
Lo studio, bench vasto, stato condotto
solo su giunzioni semplici e quindi da considerarsi un punto di partenza piuttosto che uno
d'arrivo. Per esempio sar opportuno studiare
i tipi migliori di giunti realizzati in modo realmente economico.
Un'ultima annotazione. Tra gli adesivi sperimentati e quelli oggi reperibili in commercio,
proprio a seguito di questa sperimentazione,
esistono notevoli miglioramenti nelle caratteristiche resistenziali.
I valori assoluti di resistenza possibili a
ottenersi oggi, come sar facile constatare, sono
superiori a quelli verificati nel nostro studio.
=|
Ci
s
.
71
* "^
\ +J.
UJ
u
Fig. 6 - a) Provetta di giunzione di lamiere d'acciai inossidabili AISI 304 e AISI 430 unite per sovrapposizione semplice mediante incollaggio. b) Schema>xli sollecitazione
al taglio della giunzione. e) Schema di sollecitazione a
flessione della giunzione.
5 S
Fig. 8 - a) Provetta di giunzione a cannocchiaJe per incollaggio di tubi di acciaio inossidabile AISI 304.
b) Schema di sollecitazione (A taglio della giunzione.
2.4 Giunzioni a cannocchiale tra uno spezzone di barra e uno spezzone di tubo per le
prove di torsione che producono uno stato di
sollecitazione a fatica a taglio alternato (fig. 9)
[12].
Il gioco diametrale tra la barra, infilata nel tubo, e il tubo stesso era di 0,2 mm. La torsione
impressa all'estremit della barra era di 630'
(prima in un senso e poi nell'altro per complessivi 13*) e veniva ripetuta con una frequenza di 30 cicli/min. Assialmente era pure
applicato alla provetta un carico di 10 kg. (generante nello strato di adesivo del giunto una
sollecitazione trascurabile) con lo scopo di provocare un allungamento all'atto della rottura
del giunto della provetta, cos da far azionare
l'arresto automatico della macchina di prova.
, II susseguirsi della torsione impressa generava nello strato di adesivo (dello spessore di
0,1 mm) una sollecitazione a taglio alternato.
La ragione per la quale ci si orientati su
un tipo di giunto del genere stata di evidenziare il comportamento di una giunzione facilmente riscontrabile in pratica e, d'altra parte,
di effettuare prove di taglio alternato.
Non si sono effettuate prove di pelatura
su strisce di lamiera perch dopo una sper-
Fig. 9 a) Provetta di giunzione a cannocchiale per incollaggio d tubo e barre di acciaio inossidabile AISI 304
per prove d fatica. b) Schema d sollecitazione A fatica
alternata a torsione della provetta in modo da generare
uno stato di taglio alternato nello strato di adesivo del
giunto.
La Meccanica lui ima - Gennaio-Febbraio 1970 N. 29
mentazione preliminare si notato che le giunzioni, realizzate secondo la norma DIN 53282
(8), presentavano generalmente e in maniera
uniforme caratteristiche molto basse.
Prove preliminari condotte con barrette di
resilienza ricavate con giunzioni di testa da
spezzoni di barre a sezione quadrata di lato
10 mm e di lunghezza di 27,5 mm, in modo
che la giunzione fosse nella posizione in cui
situato l'intaglio della provetta di resilienza,
hanno dato dei risultati pressoch nulli con
tutti gli adesivi in prova. Non si ritenuto pertanto opportuno introdurre queste prove nel
quadro dell'esperienza.
3. Tecniche di unione
Le tecniche impiegate sono state ovviamente
funzione del tipo di provetta da eseguire e del
tipo di preparazione delle superfici d'unione
del giunto.
3.1
Si sono seguiti due diversi metodi, un trattamento meccanico e uno chimico, oltre un certo numero di provette in cui si voluta conservare la superficie nelle condizioni di fornitura. In ogni caso, s proceduto a un'accurata operazione di pulitura e sgrassaggio di ciascuna porzione della superficie d'unione. Tale
operazione stata eseguita ( 9 ) per lavaggio in
immersione in bagno di trielina a temperatura
ambiente e succesiva asciugatura in aria.
3.1.1
3.1.2
3.2
Si sono applicate le prescrizioni dei fabbricanti secondo quanto risulta dalla tabella 1.
Le miscele adesive sono state applicate manualmente a mezzo di una spatola cos da realizzare sulla superficie d'unione pellicole di
spessore opportuno.
Le giunzioni sono state quindi mantenute in
posizione per una durata non inferiore a 24
ore a temperatura ambiente, mediante appositi
posizionatori.
TABELLA
1.
Tempo
di possibile
Indurente manipolai,
(minuti)
(parti
in peso)
.Udivi
Tipo
Resina base
(parti
In peso
1
2
3
4(*)
5
6
bcomponentc
biconi ponente
bcomponente
monocomponente
bicomponente
bicomponente
100
100
100
40
100
100
30
45
60
100
100
200
100
180
180
Tutte le provette sono state poi immagazzinate a temperatura ambiente in aria calma per
almeno 7 giorni, cos da essere certi che il fenomeno di presa potesse avvenire completamente in tutti i tipi di adesivi prima di sollecitare le provette ( 7 ) ( 8 ).
Non stato usato alcun trattamento termico
per accelerare l'indurimento.
TABELLA 2.
Quadro riassuntivo delle prove condotte sulle giunzioni di acciai inossidabili AISI304 e AISI 430 con adesivi.
Totale delle provette esaminate: 2.340.
GIUNZIONI SPERIMENTATE
ir
.i
J .
u -E
14 U
att.
chim.
sabb.
o*
caruiQc
chiale sol
lecitati a
fatica a
[aglio alternato
(4)
sabb.
att.
chim.
sabb.
o*
AISI 304
sabb.
AISI 304
sabb.
att.
chim.
sabb.
AISI 430
AISI 304
att.
chim.
AISI 430
AISI 304
sabb.
(l)
sollecitate a flessione
sollecitate a taglio
att.
chim.
ioni di prova
tubi e
barre ae
coppiatl
.i
-e
d
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
LEGENDA:
t. q.
= superfcie d'unione tal quale, senza alcuna preparazione salvo lo sgrassaggio
sabb.
= superfcie d'untone sabbiata secondo le modalit di cui al punto 5.1.1.
att. chim. = superfcie d'unione attaccata con reagente secondo le modalit di cui al punto 3.1.2.
t 1 ) Le lamiere utilizzate sono di spessore 1 mm e fintura AISI n 2B, salvo che per la condizione A (spessore 1,5 mm e'finitura AISI n 1) e per la condizione B (spessore 1 mm e finitura AISI n 4).
(3) I tubi utilizzati sono trafilati a freddo, solubilizzati, decapati e nastrati sulla superficie esterna. Le dimensioni sono: tubo
maggiore 0 e = 18 mm; 0 = 16 mm; tubo minore 0 e = 16 mm; 0 i = 12,8 mm.
(3) Le barre utilizzate sono d diametro 0 = 15 mm; laminate a caldo, solubilizzatc e decapate.
(*) Gli elementi utilizzati per la costruzione sono: barre trafilate di diametro 0 7,80 mm; tubo elettrounito, trafilato, solubilizzato e decapato con diametro esterno 0 c = 10 mm e diametro interno 0 i = 8 mm.
4.1 Gruppo 1
Comprende le prove in condizioni di ambiente e di temperatura normali; varia in ciascuna
di esse la finitura delle superfici del giunto.
Condizioni A: solo giunti di lamiere con fintura AISI n. 1 semplicemente sgrossate;
La Meccanica tuli ani - Gennaio-Febbraio 1970 N. 19
4.2 Gruppo 2
Comprende le condizioni d prova che comportano variazioni di temperatura. Le superfici
dei giunti sono state sabbiate, salvo che per
tubi accoppiati a cannocchiale .
Condizioni F: con permanenza di 8 ore a
40 C e sollecitazione immediatamente dopo
essere state estratte dal bagno refrigerante;
Condizioni G: con permanenza di 24 ore a
+ 100"C e sollecitazione immediatamente dopo
essere state estratte dal forno;
Condizioni H: con permanenza alternata a
\0 C e a +100 C per 20 cicli e sollecitazione a temperatura ambiente;
Condizioni I: con invecchiamento artificiate
di 250 ore in weather-o-meter (permanenza
alternata a +20" C e a +60" C in condizioni cicliche di umidit e di illumuiazione ), sollecitazione a temperatura e condizioni ambiente;
Condizioni L: con permanenza di 100 ore in
acqua bollente e sollecitazione a temperatura e
condizioni ambiente;
Condizioni O: con permanenza alternata per
10 cicli in soluzione acquosa di detersivo per
lavastoviglie {25 parti in peso di detersivo e
10.000 parti in peso di acqua) a temperatura
ambiente e di ebollizione e sollecitazione a
temperatura e condizioni ambiente.
ir ma J
(Kg/mm3)
dove:
Pmax = carico di rottura del giunto espresso
in kg.
A = a r e a della superficie del giunto espressa in mm2.
Esaminiamo ora, condizione per condizione
e adesivo per adesivo, risultati ottenuti facendo riferimento alle condizioni di prova (condizioni ambiente) assunte come base.
Sono state scelte queste come campione d
riferimento perche mediamente sono quelle
pi facilmente riproducibili e maggiormente riscontrabili nelle applicazioni pratiche.
I risultati sono stati riportati, adesivo per
adesivo negli istogrammi di fig.v 10 [11].
4.3 Gruppo 3
Comprende le condizioni di prova in diversi
ambienti. Le superfici dei giunti sono state sabbiate e le provette sono state sollecitate a temperatura ambiente.
Condizioni M: con permanenza di 10 giorni
a temperatura ambiente in benzina rettificata
e sollecitazione a temperatura e condizioni ambiente.
Condizioni N: con permanenza di 100 ore a
temperatura ambiente in soluzione satura di
cloruro di sodio e sollecitazione a temperatura
e condizioni ambiente.
dttivo 1
n d* L
atits'Vo J
1
Q
alti
itt
nn
(Kg/mm 2 )
dttvo 2
il
FQ 1 LO
Condizioni di prova
adttivo i
adttivo 5
a rftsiVo 6
espresso in Kg
dove PmK il carico di sfilamento del giunto
E 2
S
pellicola di adesivo espresso in mm, essendo e il gioco diametrale tra le superfici d'unione dei tubi
n l
0 * 0 FOILO
nllnn
Condixloft
LO
di prova
F espressa in mm
che provoca la rottura della giunzione delle
provette su una luce di 140 mm.
'- * -'
Vi
JElLil
11
Giunzioni realizzate con l'adesivo n. 2: incremento in quasi tutte le condizioni, salvo la permanenza a basse temperature (40 C, condizione F) per VAISI 304 e ad alte temperature
( + 100C, condizione G) per l'AISI 430.
Giunzioni realizzate con l'adesivo n. 3: Incremento deciso nel caso d'invecchiamento artificiale (condizione I) e variazioni contenute, positive o negative, negli altri casi.
Giunzioni realizzate con l'adesivo n. 4: nessuna influenza dell'invecchiamento (condizione I) e del ciclaggio termico nel caso dell'AISI 304. In tutti gli altri casi si ha una
diminuzione.
Giunzioni realizzate con l'adesivo n. 5: diminuzione pi o meno accentuata salvo il caso di
ciclaggio termico (40" C, +100C, condizione H) e d'invecchiamento artificiale nel caso
dell'acciaio AISI 430.
Giunzioni realizzate con l'adesivo . 6: incremento notevolissimo in tutte le condizioni salvo la permanenza a basse temperature (condizione F) e in acqua bollente (condizione L)
e in detersivo bollente, nel caso delPAISI 430.
7.3 Risultati delle prove del gruppo
Alcune giunzioni non mostrano di risentire
alcuna influenza dalla permanenza in ambienti
particolari, ad esempio quelle realizzate con gli
adesivi n. 1, n. 2, n. 4.
Negli altri casi le diminuzioni di deformabilit sono pi o meno accentuate per diventare
sensibilissime nei giunti realizzati con l'adesivo n. 5.
E' interessante osservare come si siano realizzate deformazioni permanenti molto rilevanti,
anche dopo invecchiamento, senza pervenire a
rottura del giunto.
8. Giunzioni di testa di barre di acciai inossidabili AISI 304 e AISI 430 sollecitate a
trazione
Scopo di queste prove di verificare il comportamento al distacco delle giunzioni di testa
di elementi non piani.
Come parametro rappresentativo della prova
stato assunto il valore della sollecitazione di
rottura del giunto:
ir ma*
a =
.<_..
__
Jl
Fig. 13 - Valori medi di resistenza alla trazione su giunzioni di testa di barre di acciai inossidabili AISI 304 e
AISI 430 nelle diverse condizioni di prova, in (unzione dei
differenti tipi di adesivi impiegati.
n.p. = prova non effettuata
TABELLA 3
Prove di resistenza a fatica a taglio alternato su giunzioni a cannocchiale > di tubi e di barre - Valori medi Indicativi
delle durate espresse in cicli di sollecitazione alternata.
Le medie sono state calcolate sul risultati di 5 provette, per ogni condizione di prova e adesivo sono segnalate le quantit di provette non rotte (n.r.) dopo 40.000 cicli di sollecitazione ripetuta e quelle rotte (r.) dopo meno di 100 cicli.
)ura
Coutil Ad csiv 3
7. inni
di pro- n. r. r.
va
A< csiv 3 4
n. r .
1)
1.300
11.322
12.551
324
3.674
268
1.394
3- 162
1.691
140
2, 240
455
666
6. 056
9.693
781
218
1.260
26.837
553
1'
493
901
Ar csivo 5
du ratti
n. r. r.
media
durata
media
i.
n.r.
rlcsiv o 6
durntn
r.
tue ci io
2Z.400
609
1.045
521
13.829
26.740
410
486
- 27.279*
135
31.167*
255
229
- 30.653*
2.783
-
1.833
0
LEGGENDA:
n.r. = numero delle provette non rotte dopo 40.000 cicli ripetuti di sollecitazione alternala. La durata convenzionale di queste
provette stata fissata pari a 40.000 cicli.
r. = numero di provette rotte dopo meno di 100 cicli ripetuti di sollecitazione alternata. La durata convenzionale di queste
provette stata fissata pari a 0 cicli e non stata computata nella media salvo che tutte e cinque le provette avessero
durata 0.
* .= dato ottenuto con partita di adesivo nuova.
La Meccanici Italiana - Gennai - Febbraio 1970 - N. 29
Un'ultima considerazione.
I giunti sperimentati sono stati realizzati con
adesivi prodotti circa 2 anni fa (la lunga serie
di prove ha richiesto molti e molti mesi per la
realizzazione dell'esperienza e lo studio dei risultati ).
Lo stato della tecnica e gi si avuto modo di constatarlo nel corso di quest'incontro
si evoluto con notevole velocit e siamo certi
che se dovessimo rifare oggi le prove troveremmo risultati ancora migliori.
Indubbiamente sarebbe interessante proseguire in questo senso, soprattutto studiando disegni di giunti che permettano di sfruttare a
fondo le prestazioni di questi nuovi tipi di giunzioni d'elementi d'acciai inossidabili.
BIBLIOGRAFIA
1 ) G. Di Caprio - W. Nicodemi
Sperimentazioni su giunzioni incollate di elementi di acciai inossidabili - Metodologia e conclusioni generati.
Ingegneria Meccanica, n. 12, dicembre 1969.
2) R. J. Schliekelmann
Klebtechnische Erfahrungen aus dem Flug-und Raumfahrzeugbau.