Sei sulla pagina 1di 12

PdE.

Rivista di psicologia applicata all’emergenza, alla sicurezza e all’ambiente

PdE
Anno 2, n. 4
Giugno 2006
Registrazione del Tribunale di
Vicenza n° 1114 del 02.09.2005
Redazione: Via De Mori, 17
36100 Vicenza
tel. e fax 0444.505717

Rivista di psicologia applicata all’emergenza, alla sicurezza e all’ambiente

Sommario:
EDITORIALE
Editoriale Il quarto numero della rivista si focalizza sul tema della percezione
pag. 1 del rischio. Si tratta di un tema estremamente rilevante nel quadro
La percezione del rischio delle tematiche riguardanti la sicurezza. Non si può più considerare
tra teoria e ricerca esclusivamente l’aspetto tecnico, ma occorre analizzare anche le
pag. 2 componenti personali, sociali e culturali dei soggetti direttamente
Rapine in banca: quali
coinvolti.
conseguenze per le
persone coinvolte? Un tempo la questione della gestione del pericolo si fondava su una
pag. 5 richiesta ai cittadini di fiducia incondizionata nei confronti degli
Medici e pazienti, un
esperti del settore e delle informazioni trasmesse. Oggi si ritiene
rapporto a rischio opportuno non ignorare le opinioni dei cittadini interessati perché si
pag. 7 rischia un cattivo funzionamento dei sistemi di prevenzione
individuati, che dovrebbero agire sulle conseguenze all’esposizione
Il bello del verde
pag. 10
a situazioni di pericolo.

Intersezioni Dopo un’introduzione generale sono presentati due aspetti, diversi,


pag. 12 ma emblematici. Il primo articolo riguarda uno studio che ha tentato
di rilevare le possibili conseguenze psicologiche delle rapine sugli
impiegati bancari. In questi anni si è impegnati molto per ridurre
l’impatto economico e le conseguenze fisiche delle rapine,
dimenticando però l’aspetto più squisitamente personale.

Il secondo lavoro, che avvia uno specifico progetto di ricerca,


indaga una nuova conflittualità tra medico e paziente. Tale
conflittualità sembra nascere prevalentemente da una diversa
percezione della situazione, che rende difficile la reciproca
PdE comunicazione: un’incomprensione che spesso sfocia in
Direttore responsabile conseguenze civilmente e penalmente rilevanti.
Mauro Zamberlan
Direttore scientifico
Antonio Zuliani Infine la consueta attenzione ai temi ambientali porta il nostro
Redazione: interesse a soffermarsi sull’importanza delle aree verdi nelle zone
Lucia De Antoni, Roberto De urbane. Non si affronta questa problematica dal punto di vista
Filippo.
Hanno collaborato a questo estetico e nemmeno in un’ottica terapeutica, ma viene sottolineato
numero: come le aree verdi svolgano un importante ruolo nella prevenzione
Emanuela Bellotto (Medico
del lavoro), Keleana De Marzi
della salute e della qualità di vita dei cittadini.
(Psicologa), Chiara Varalta
(Laureata in psicologia)
Buona lettura.

Antonio Zuliani

© StudioZuliani: via De Mori, 17 - 36100 Vicenza - telefono 338 3396987 - www.studiozuliani.net - e-mail info@studiozuliani.net 1
PdE. Rivista di psicologia applicata all’emergenza, alla sicurezza e all’ambiente

LA PERCEZIONE DEL RISCHIO: UN PROBLEMA APERTO


di EMANUELA BELLOTTO E ANTONIO ZULIANI

Accanto a una visione tecnico-probabilistica della percezione del rischio, si impone sempre più
l’importanza della valutazione soggettiva o del gruppo sociale di riferimento. La legge Seveso e
il caso Chernobyl.

L’uomo, nel corso della storia, è sempre pericolo. Ecco allora che la guida dell’auto,
stato esposto a pericoli, sul lavoro, sulla pur provocando più decessi del volo aereo, è
strada, in casa, sia che stesse svolgendo una considerata meno pericolosa e il
mansione, sia che si stesse divertendo o comportamento del guidatore ne risente
dormendo. Tale situazione ha certamente profondamente. Analogamente il problema
avuto un’evoluzione nella storia dell’umanità dei campi elettromagnetici, generato dalla
verso una significativa riduzione dei danni installazione delle antenne per la telefonia
derivati da tali pericoli, tanto che le mobile, viene considerato molto più pesante
aspettative di vita si stanno allungando di quello del fumo, e gruppi di popolazione
sempre di più. Ciononostante le persone disposti a battaglie per i primi non si
assumono spesso atteggiamenti, sia preoccupano altrettanto di fumare in
personali che collettivi, che non sempre presenza dei figli. Quindi, se da un lato gli
corrispondono all’effettiva incidenza del esperti valutano il rischio su base statistica e
pericolo, anzi si nota un certo aumento della probabilistica, dall’altro la gente comune lo
preoccupazione per i rischi che si corrono. valuta con l’esperienza e la cultura condivisa
Come se la percezione del rischio non che contiene una caratteristica
corrispondesse ad una sua valutazione fondamentale: la difficoltà a tollerare
razionale. l’incertezza sugli effetti di un determinato
pericolo. In molto campi la scienza e la
Dal punto di vista tecnico esiste una tecnica non sono in grado di fornire delle
distinzione tra il concetto di pericolo e quello risposte definitive e perciò rassicuranti. Nei
di rischio, anche se nel linguaggio comune i momenti più critici dell’influenza aviaria si
due termini sono spesso utilizzati come sono diffuse forti preoccupazioni sulla
sinonimi. In breve con il termine pericolo si possibile trasmissione del virus attraverso i
tende ad identificare l’agente, la situazione, gatti e i piccioni, che il mondo scientifico
l’evento capace di portare danno (pericolosi italiano non ha fermamente escluso
sono un’automobile, una frana, un esistendo una probabilità sia pur minima. In
nubifragio, ecc). Con il termine rischio si altre nazioni una probabilità così modesta
identifica la probabilità che l’evento produca non è stata neppure presa in considerazione
il danno. Una probabilità che è in funzione nella comunicazione pubblica per cui, ad
della vulnerabilità del sistema e del valore dei esempio, il messaggio in Francia è stato “i
beni coinvolti. Per rimanere negli esempi piccioni non trasmettono l’aviaria”.
precedenti, guidare un’automobile sarà
rischioso in funzione dello stato della strada, Il rischio, da questo punto di vista, fa
della manutenzione del mezzo, del traffico, riferimento al comportamento umano o,
dell’abilità del guidatore, del suo stato comunque, alle modalità con le quali la
emotivo e così via. persona si rapporta a una situazione o a un
oggetto specifico. Di qui la legittimità di
Accanto a questa visione, sostanzialmente parlare di percezione del rischio piuttosto
tecnico-probabilistica, si affaccia, sempre che di percezione di pericolo. Il problema è
con maggior forza, anche l’importanza della che, spesso, la definizione tecnica di rischio
valutazione soggettiva del rischio, cioè della mal si collega con la valutazione soggettiva
percezione che la persona o il suo gruppo di che viene data del medesimo oggetto dalle
riferimento sociale ha di quel determinato persone interessate, tanto che si è arrivati a

© StudioZuliani: via De Mori, 17 - 36100 Vicenza - telefono 338 3396987 - www.studiozuliani.net - e-mail info@studiozuliani.net 2
PdE. Rivista di psicologia applicata all’emergenza, alla sicurezza e all’ambiente

differenziare il rischio “reale” da quello L’evoluzione di questa legislazione, da un


“percepito”. Questa distinzione può portare a lato rappresenta un progresso per la tutela
considerare il soggetto come da “educare” della cittadinanza, dall’altro dimostra quali
piuttosto che da comprendere nelle sue seri problemi di comprensione del rischio si
dinamiche di preoccupazione. pongano per le persone, in particolare nei
casi in cui le industrie interessate, pur non
La tematica va quindi affrontata sotto tre modificando il loro ciclo produttivo, siano
profili: entrate, nel corso degli anni, nel novero delle
 quello tecnico-informativo, perché le industrie a rischio. Di qui il paradosso: alle
persone dispongano di tutti gli elementi persone che hanno sempre vissuto a ridosso
per valutare; di una determinata industria viene
 quello “politico”, che esprime improvvisamente comunicato che il luogo
maggiormente l’opinione di gruppi dove abitano si trova in una zona a rischio. Il
piuttosto che quella di singoli individui, e problema è che il pericolo non si è
può anche risentire di determinato da un cambiamento produttivo,
strumentalizzazioni; bensì dal fatto che solo oggi si considera
 quello dei valori di riferimento delle quella produzione come “rischiosa”. Si
persone, che spesso offre maggiore giunge così a chiedere alle persone
possibilità di avvicinarsi al loro punto di interessate di compiere un’operazione
vista. “impossibile”: scorporare la loro storia dal
dato tecnico, ovvero considerarsi a rischio
Un esempio: la legge Seveso solamente dal momento della dichiarazione
ufficiale della sua esistenza. Ma ciò non è
Il 15 maggio 2006 il Dipartimento dei Vigili facile: come farà la persona a non pensare
del Fuoco ha inviato una circolare relativa che ha vissuto per anni in una situazione che
all’informazione della popolazione era, di per sé, già rischiosa? Come sarà
interessata alla presenza di attività a rischio possibile comprendere che, se oggi risiede
rilevante in riferimento ai D. Lgs. 334/99 e in una zona a rischio, ciò è proprio una
238/05 (legge Seveso e collegati). In tale conseguenza dell’aumentata
circolare si ribadisce “che il diritto della preoccupazione per il rischio, che ha indotto
popolazione a essere correttamente il legislatore a modificare le tabelle di cui si
informata sugli aspetti riguardanti gli parlava sopra? Come potrà controllare
stabilimenti a rischio presenti nel territorio l’ansia derivata dal pensare che, come già ha
costituisca un aspetto fondamentale sperimentato nella sua storia, le cose
imprescindibile per il successo della gestione potrebbero mutare ancora e un domani potrà
delle azioni intraprese nel caso si verifichi un scoprire di trovarsi di fronte ad un rischio
incidente”. ancora maggiore? L’incertezza di cui si
Già dal D. Lgs. 334/99, emanato dopo il parlava sopra può diventare intollerabile sia a
1976, quando dai camini dell’Icmesa di livello di qualità di vita percepita, sia nel
Seveso fuoriuscì una nube contenente determinare l’acquisizione dei
diossina, si prevedeva che la popolazione comportamenti da adottare in caso di
residente nelle vicinanze di industrie a rischio effettiva emergenza.
“di incidente rilevante” fosse informata dei
rischi e delle misure da attuare in caso di Dalla percezione alla comunicazione del
incidente. Lo stesso decreto conteneva rischio
alcune prime tabelle indicanti le tipologie di
industrie a rischio. Tabelle che sono in Queste riflessioni aprono la partita
continua evoluzione, a causa sia della ricerca sull’importanza strategica della
scientifica, sia dell’aumentata sensibilità comunicazione, che non può riguardare
dell’opinione pubblica verso i temi di tutela solamente gli aspetti tecnici, ma deve aiutare
della salute.

© StudioZuliani: via De Mori, 17 - 36100 Vicenza - telefono 338 3396987 - www.studiozuliani.net - e-mail info@studiozuliani.net 3
PdE. Rivista di psicologia applicata all’emergenza, alla sicurezza e all’ambiente

le persone a comprendere e interpretare tutti caratteristiche di una popolazione per poter


questi fenomeni. comprendere il modo in cui si svilupperà la
percezione del rischio, e scegliere e
Occorre individuare le variabili che possono sviluppare i migliori canali per entrare in
influenzare la percezione di rischio nel comunicazione con essa. Una
soggetto, di fronte ad un determinato evento comunicazione che, se vuole essere efficace,
minaccioso. Da questo punto di vista non potrà comunque prescindere dal punto
esistono delle strategie di lettura di tali di vista delle persone che si sentono in
percezioni, che fanno riferimento a variabili pericolo. Solo se si sentiranno comprese
quali, ad esempio, il fatto che un pericolo nella loro situazione potranno accettare una
viene percepito come meno rischioso: se vi è comunicazione
familiarità con esso, se la persona sente di
avere il controllo della situazione, se pensa L’esempio di Chernobyl
che le conseguenze non siano gravi o
comunque immediate, se la sua fonte è Un interessante esempio degli effetti del
naturale e non artificiale, se vi è un’equa binomio percezione e comunicazione del
distribuzione di rischi e benefici e, infine, se rischio lo si ritrova nei risultati emersi dal
si riesce a immaginare cosa potrà accadere rapporto “L’eredità di Chernobyl: impatto
e se ciò non provoca troppo orrore. sanitario, ambientale ed economico” a cura
di più di cento scienziati internazionali del
Gli strumenti di indagine basati su tali Chernobyl Forum, di cui dà ampio resoconto
percezioni, di cui si è appena dato un elenco EpiCentro
parziale, sono estremamente utili, anche se (http://www.epicentro.iss.it/temi/ambiente/Sin
occorre ricordare che non sempre ci si può tesidatiChernobyl.pdf).
ridurre alla semplice somministrazione di
questionari. La somma di tali misurazioni, Secondo tale rapporto i decessi ad oggi
infatti, non sarà equiparabile alle valutazioni accertati come conseguenza delle radiazioni
che le stesse persone potranno proporre una emesse dall’impianto di Chernobyl
volta riunite in gruppo. Gli studi sulla forza sarebbero 59, e quelli attesi tra le circa
del gruppo nel determinare opinioni e 600.000 persone colpite ammonterebbero a
comportamenti dei suoi membri sono oramai 4.000, di cui almeno un quarto sarebbero
consolidate, al punto che è necessario state destinate a morire egualmente di
considerare anche questa modalità di cancro spontaneo, anche senza l’evento
elaborazione della percezione del rischio. Di disastroso. A ben vedere si tratta di cifre
fatto molte delle situazioni più critiche molto inferiori a quelle che un qualunque
riguardo alla visione dei rischi sono cittadino che avesse seguito in questi anni le
connesse all’elaborazione che ne fanno i notizie di stampa potrebbe immaginare. In
gruppi sociali di riferimento delle singole effetti la gestione della comunicazione
persone, e nei confronti di questa dinamica relativa all’incidente nucleare del 1996
la prospettiva di analisi psicometrica non sembra aver determinato una percezione del
fornisce i risultati attesi. rischio superiore al vero da parte della
Risulta allora importante conoscere le popolazione europea, ma principalmente da
principali forme di aggregazione sociale nelle parte di quella ucrainica. Il rapporto
quali le persone confluiscono. Possono sottolinea, infatti, come la maggior parte
presentarsi degli scenari molto diversi: ad della popolazione locale non abbia ancora
esempio, mettersi in contatto con una oggi ricevuto informazioni sufficienti e
popolazione anziana e con una struttura accurate, e come ciò abbia creato situazioni
familiare nucleare è molto differente di diffidenza marcata verso le autorità,
dall’agire con soggetti giovani e inseriti mancanza di distinzione tra aree a rischio e
all’interno di relazioni sociali efficaci. In aree utilizzabili e, cosa ancora più grave, un
sintesi, è fondamentale conoscere queste diffuso senso di impotenza, di incapacità a

© StudioZuliani: via De Mori, 17 - 36100 Vicenza - telefono 338 3396987 - www.studiozuliani.net - e-mail info@studiozuliani.net 4
PdE. Rivista di psicologia applicata all’emergenza, alla sicurezza e all’ambiente

prendere il controllo delle proprie vite e del ritenuto l’impatto più importante di questo
proprio futuro. Questa situazione ha fatto sì evento sulla popolazione.
che oggi il problema della salute mentale sia

RAPINE IN BANCA:
QUALI CONSEGUENZE PER LE PERSONE COINVOLTE?
di ANTONIO ZULIANI E CHIARA VARALTA

Per il mondo bancario, l’aspetto di maggior delicatezza nel campo della sicurezza anticrimine è
rappresentato dall’evento rapina, sia per la numerosità dei casi sia per le possibili conseguenze sui
dipendenti e sulla clientela, oggetto quest’ultime di una ricerca condotta in collaborazione con la
FABI.

Nel campo della sicurezza anticrimine, raccolto per questo studio, si sia arrivati a
relativo al mondo bancario, l’aspetto di sviluppare un vero e proprio Disturbo Post-
maggior delicatezza è rappresentato traumatico da Stress.
dall’evento rapina, sia per la numerosità dei Con l’appoggio e la collaborazione della
casi sia per le possibili conseguenze sui Federazione Autonoma Bancari Italiana
dipendenti e sulla clientela. (FABI) è stato possibile raccogliere un
I dati dell’Italia diffusi dal Viminale mostrano gruppo di 40 impiegati bancari: 17 uomini e
come il numero delle rapine alle banche è 23 donne, di età compresa tra i 25 e i 46
stato di 8.610 nel quadriennio luglio 1993- anni. Delle persone intervistate 24 sono
giugno 1997, per salire a 11.886 nel periodo laureati, mentre i rimanenti 16 hanno
luglio 1997-giugno 2001 e scendere a 10.373 conseguito un diploma di scuola media
nel quadriennio luglio 2001-giugno 2005. superiore. Per quanto concerne la mansione
Le banche hanno assunto impegni precisi, svolta: 4 dei soggetti intervistati sono direttori
sottoscrivendo con le Prefetture il Protocollo di banca, 27 sono operatori di sportello
di intesa per la prevenzione della criminalità, (cassieri) e 9 consulenti di retrosportello che
che rappresenta un fondamentale parametro sono stati comunque direttamente coinvolti
per l’adempimento degli obblighi derivanti nell’evento rapina. La maggior parte dei
dal D. Lgs. 626/94 e dal CCNL del 12 partecipanti sostiene di aver subito più di una
febbraio 2005. In questa prospettiva, rapina (qualcuno anche 5), per questo dato il
l’Associazione Bancari Italiana (ABI) ha campione presenta una media di 1,7 rapine
elaborato specifici programmi formativi per subite.
gli impiegati bancari con l’obiettivo di
prevenire la rapina in banca e gestire le Strumenti utilizzati
dinamiche di gruppo al momento dell’evento.
Per l’indagine sono stati utilizzati un
Scopo della ricerca colloquio nel quale si chiedeva di descrivere
la rapina e gli eventuali problemi avuti in
Lo studio è stato sviluppato con l’intento di seguito e tre questionari: l’Intervista Clinica
contribuire alla conoscenza dei problemi Strutturata per il DSM IV (SCID-II) per il
psicologici che possono interessare le Disturbo Post-Traumatico da Stress di First
persone vittime di quell’evento traumatico M.B.; lo State-Trait Anxiety Inventory
che è la rapina. In particolare si è cercato di (S.T.A.I.) inerente l’ansia e il Beck
individuare le reazioni più frequenti e quelle Depression Inventory-II (BDI-II).
che causano al soggetto più sofferenza,
tentando di verificare se, nel campione

© StudioZuliani: via De Mori, 17 - 36100 Vicenza - telefono 338 3396987 - www.studiozuliani.net - e-mail info@studiozuliani.net 5
PdE. Rivista di psicologia applicata all’emergenza, alla sicurezza e all’ambiente

Conclusioni dichiara difficoltà ad addormentarsi o a


mantenere il sonno.
In dato più rilevante da cercare è stato quello Per quanto riguarda la difficoltà di
riguardante lo sviluppo della Sindrome Post concentrazione, nel BDI-II il 65% dei soggetti
Traumatica da Stress. Osservando i risultati la segnala e il 25% in modo molto rilevante.
raccolti dallo SCID-II si nota che il 15% degli Questo conferma il dato rilevato dall’item F58
impiegati bancari intervistati (6 soggetti) dello SCID-II con il 52,5% degli impiegati che
hanno risposto positivamente a tutti i criteri dichiara difficoltà a concentrarsi.
del Disturbo Post-traumatico da Stress, Altro aspetto significativo è ricavabile
quindi sono diagnosticabili per tale disturbo. dall’item F59 dello SCID-II dove il 65% dei
Tale percentuale (15%) in sé non appare soggetti mostra la presenza del sintomo
statisticamente significativa, anche se si dell’ipervigilanza. Questo disagio è segnalato
colloca al di sopra di quella riferita da altri anche dalle interviste laddove l’entrata in
studi. Kessler et al. (1995) hanno stimato la banca di persone che anche vagamente
prevalenza del disturbo nel corso della vita ricordino i rapinatori o addirittura un
nella popolazione generale pari allo 7,8%, particolare suscita preoccupazione che si
precisando che per gli uomini è del 5%, ripercuote nell’intera equipe di lavoro.
mentre per le donne è del 10,4%. Il rapporto col luogo di lavoro appare
Uno studio dell’International Critical Stress particolarmente difficile anche dall’item F49
Foundation del 2002 indica come il 10-15% dove il 62,5% dei soggetti dichiara di essersi
del personale addetto alle forze dell’ordine sforzato di evitare i luoghi e le persone
statunitensi sia affetto da PTSD. Nikki et al. coinvolti nella rapina, con conseguente
(2002) hanno riscontrato tale disturbo nel sviluppo di assenteismo dal lavoro (vedi
7,9% dei sopravvissuti all’attacco terroristico testimonianza).
dell’11 settembre 2001 al Pentagono. Anche
in uno studio italiano del 2003 che ha Dall’elaborazione dei dati raccolti attraverso
investigato gli effetti sulla salute del lo S.T.A.I., gli uomini e le donne del nostro
terremoto di San Giuliano (Molise) del 2002, campione presentano un’ansia di stato e di
la percentuale degli intervistati con tratto certamente superiore al campione
“possibile” Disturbo Post-traumatico da statistico nazionale (livello di significatività
Stress è pari al 14%. p<0,01). Dai dati in nostro possesso non
possiamo desumere che tale risultato
Considerando i dati presentati, dobbiamo dipenda esclusivamente dall’esperienza
constatare che la percentuale ottenuta traumatica della rapina. Ci si chiede perciò, e
rispetto alla presenza del PTSD su questo sarà necessario un ulteriore
statisticamente non appare significativa, ciò approfondimento, se vi siano altri aspetti
nonostante appare interessante osservare la legati alla tipologia del lavoro che possano
grande quantità di sintomi riportata dai influire su tali risultati.
soggetti e la durata degli stessi, in particolare
relativamente a: disturbi del sonno, difficoltà Dai risultati emersi appare evidente la
di concentrazione e agitazione. presenza di un significativo disagio nei
Nell’intervista iniziale il 60% dei soggetti bancari soggetti a rapine e si auspica di
afferma di soffrire d’insonnia, il dato è poter approfondire gli studi utilizzando
rafforzato dai risultati del BDI-II dove il 67,5% strumenti clinici più approfonditi e adeguati,
degli impiegati bancari dichiara disturbi del fidando per questo nella collaborazione degli
sonno ed in particolare di dormire meno o istituti bancari. Questo approfondimento
molto meno del solito, di avere difficoltà appare tanto più necessario in
nell’addormentarsi, di svegliarsi 2-3 ore considerazione del fatto che si è potuto
prima senza riuscire a riprendere sonno. rilevare come i soggetti coinvolti nelle rapine
Questo dato è confermato anche dallo SCID- abbiano potuto utilizzare come supporto allo
II dove nell’item F56 il 65% dei soggetti stress prevalentemente i colleghi e la

© StudioZuliani: via De Mori, 17 - 36100 Vicenza - telefono 338 3396987 - www.studiozuliani.net - e-mail info@studiozuliani.net 6
PdE. Rivista di psicologia applicata all’emergenza, alla sicurezza e all’ambiente

famiglia, per la mancanza di offerte idonei o poco “uomini”. Questi pensieri


professionali più adeguate da parte del negativi rappresentano un pesante aggravio
sistema bancario. per la sofferenza del singolo, che può trovare
nella spiegazione di quello che sta vivendo
Cosa fare una strada per una sua più veloce soluzione.
In secondo luogo la predisposizione di un
Relativamente alle misure adottabili per progetto formativo per i responsabili di filiale,
diminuire l’effetto e la portata dei disagi che possa renderli avvertiti sulle misure
segnalati dalla ricerca vi sono due relazionali e organizzative più adeguate ad
programmi di intervento utili. aiutare il personale coinvolto nel suo naturale
In primo luogo l’organizzazione di un piano percorso di risoluzione dell’ansia connessa a
di “psicoeducazione” per tutto il personale tale esperienza. Il modo in cui reagisce
che lo renda edotto di quelle che sono le l’ambiente circostante, ed in particolare i
reazioni “normali” che possono scaturire da colleghi, e le modalità organizzative che si
un evento così “patologico” come quello attivano (riposi, ferie, malattia, ecc.)
della rapina. Tale reinquadramento della appaiono decisivi per favorire la risoluzione o
sofferenza come reazione “normale” ne l’aggravio delle sofferenze comunque vissute
diminuisce gli effetti più negativi, come quelli in relazione all’evento rapina.
relativi al pensarsi particolarmente fragili, non

MEDICI E PAZIENTI, UN RAPPORTO A RISCHIO


di KELEANA DE MARZI

I contenziosi giudiziari tra medici e pazienti sono in costante aumento. Un fenomeno che ha
importanti ripercussioni dal punto di vista sociale ed economico. Come ristabilire un clima di
fiducia?

Un tema che in questo ultimo periodo fa richiesta di risarcimento pervenuta ad


molto discutere è il cosiddetto fenomeno un’assicurazione, sia quasi raddoppiato
della “Malpractice medica”. Con questo passando dagli 8.000 del 1994 ai 15.000 del
termine si intende sia l’insieme delle 2002. In particolare si è verificato un
scorrettezze professionali, degli errori o delle incremento del 148% per quanto riguarda i
carenze mediche con conseguenze lesive sinistri per la responsabilità civile
per la salute dei pazienti in cura, quali professionale medica (7.800 nel 2002) e del
invalidità o morte, prolungamento delle 31% per la responsabilità civile delle Asl e
sofferenze e dei tempi di degenza, sia la degli ospedali (6.700 nel 2002).
questione della litigiosità e dei contenziosi
giudiziari in continuo aumento. Le Compagnie Assicuratrici hanno reagito
Si assiste, soprattutto negli ultimi decenni, a con un esponenziale incremento dei premi
un incremento spropositato del numero di assicurativi, che i medici sono costretti a
denunce nei confronti dei medici con pagare e che si moltiplicano in caso di
ripercussioni anche in ambito sociale ed denuncia anche quando questa si conclude
economico. Tale fenomeno si è registrato in con un’assoluzione. Alcune Compagnie
vari Paesi del Mondo, soprattutto negli USA, inoltre non assumono la responsabilità civile
e si sta espandendo anche qui in Italia. professionale medica, alcune assumono solo
Dai dati forniti dall’ANIA (Associazione certe specializzazioni, ritenute meno
Nazionale Imprese Assicuratrici), nel periodo rischiose, alcune rifiutano clienti che abbiano
tra il 1994 e il 2002, si evidenzia come il avuto in passato denunce e altre ancora si
numero di sinistri denunciati, ossia la espongono solo per massimali limitati. Tali

© StudioZuliani: via De Mori, 17 - 36100 Vicenza - telefono 338 3396987 - www.studiozuliani.net - e-mail info@studiozuliani.net 7
PdE. Rivista di psicologia applicata all’emergenza, alla sicurezza e all’ambiente

reazioni costituiscono un grosso problema • essere risarciti economicamente (il


per le professioni mediche soprattutto per più delle volte come compenso per le
quelle ritenute più a rischio, tra le quali sofferenze e i disagi subiti e per
chirurgia generale e plastica, provvedere anche in futuro alle cure
ginecologia/ostetricia, ortopedia, medicina in caso di menomazioni gravi e
generale, anestesia e rianimazione. permanenti).

In risposta all’aumento del contenzioso Tutte queste motivazioni hanno però come
giudiziario nei confronti dei medici, si sta base comune una problematica relazione
sviluppando anche un altro fenomeno, ossia medico-paziente, in cui si denota, da parte di
la cosiddetta “medicina difensiva”, una prassi questo ultimo, una grande sfiducia e
che, nella sua versione positiva o insoddisfazione nei confronti del medico in
commissiva, consiste nella prescrizione di questione, nello specifico, nei confronti
farmaci e di controlli diagnostici non dell’intero sistema sanitario, in generale. Il
strettamente necessari per il paziente, con dato più riscontrato sottolinea che i
l’obiettivo di evitare delle denunce sentimenti di rabbia e delusione provati dai
giudiziarie; nella sua accezione negativa od pazienti derivino soprattutto dalla mancanza
omissiva è invece la tendenza ad evitare di un rapporto con il proprio medico.
prestazioni con un alto indice di rischio. In Laddove vi sia una buona relazione
questo ultimo caso, soprattutto all’estero, si comunicativa, in cui il medico utilizza un
sta attuando un progressivo abbandono di comportamento di ascolto empatico e rende
alcune specializzazioni, negando la il paziente un soggetto attivo della relazione,
possibilità di curarsi ai pazienti le cui cure ben informato e per quanto possibile
sono considerate troppo rischiose, o per i partecipe delle scelte terapeutiche da
quali non vi siano grandi probabilità di attuarsi, il paziente sarà meno propenso a
miglioramento. rivendicarsi legalmente qualora subisca un
danno.
In uno scenario di questo tipo sembra Molte delle denunce vengono effettuate
opportuno chiedersi quali siano le anche per problemi relativi al consenso
motivazioni che spingono le persone vittime informato, la cui importanza viene di solito
di un qualche errore medico ad attivarsi nei sottovalutata dai medici. Si può considerare il
confronti dei presunti responsabili con consenso informato come una estensione di
denunce penali o civili, che in alcuni casi una buona pratica comunicativa, nella quale
possono trovare una soluzione solo dopo il medico è tenuto a comunicare al paziente
molti anni. quale sia la propria condizione di salute,
riferendo i risultati che ci si aspetta di
Da un’analisi bibliografica risulta chiaro che il raggiungere con un determinato trattamento
denaro in sé non è la sola né la primaria o intervento terapeutico, tutti i possibili rischi
motivazione per intentare una causa, come si che possono insorgere e descrivendo anche
potrebbe pensare, bensì, tra le motivazioni tutte le cure alternative che si potrebbero
più citate, si possono ritrovare le seguenti: adottare.
• prevenire il futuro ripetersi di incidenti
simili ad altre persone; Un altro aspetto da considerare, inoltre, è
• fare in modo che lo staff medico o l'insieme delle aspettative dei pazienti,
l’organizzazione prenda atto delle spesso troppo elevate e quindi il più delle
proprie azioni e delle proprie volte deluse, nei confronti sia del medico,
responsabilità; che dovrebbe essere sensibile ai loro
• sapere cosa sia realmente accaduto sentimenti e alle loro esigenze, sia delle
(il come ed il perché del danno); prestazioni che, dati gli enormi progressi
• punire il presunto responsabile del della scienza medica, si crede dovrebbero
danno subito; essere assolutamente scevre di errori.

© StudioZuliani: via De Mori, 17 - 36100 Vicenza - telefono 338 3396987 - www.studiozuliani.net - e-mail info@studiozuliani.net 8
PdE. Rivista di psicologia applicata all’emergenza, alla sicurezza e all’ambiente

La situazione, poi, viene ulteriormente entrambe le parti siano libere di dare sfogo
esacerbata dal ruolo dei mass media che, alle proprie emozioni, cosa che già si è
pur esaltando questi progressi scientifici, tentato di attuare con la mediazione e con la
focalizzano la loro attenzione sui casi di conciliazione. Un esempio in tal senso è
malasanità con servizi sensazionali, costituito dal recente sviluppo del “Progetto
spingendo ancora di più l’opinione pubblica Accordia” che, con l’attuazione di uno
verso un clima di sfiducia generale nei sportello di conciliazione, ha cercato di
confronti dell’organizzazione sanitaria, portare dialogo tra medico e paziente. I
alimentando la rabbia delle persone e risultati sono incoraggianti: il 40% dei casi
intaccando inevitabilmente anche la fama dei denunciati, infatti, si sono risolti senza
medici, nonostante possano essere poi richiesta di risarcimento.
ritenuti non colpevoli. Infatti, secondo i dati Spesso si viene a scoprire che al paziente è
dell’AMAMI (Associazione Medici Accusati di sufficiente poter ottenere finalmente
Malpractice Ingiustamente), solamente nel l’attenzione di cui ha bisogno, e venire a
25% dei casi vi è una condanna effettiva a conoscenza di informazioni che finora gli
carico dei medici. Anche in caso di erano state negate. Molte volte il paziente ha
assoluzione, comunque, il problema persiste, l’opportunità di vedere che il medico stesso è
in quanto vi è un ingente dispendio di denaro dispiaciuto di quanto successo e faccia le
per provvedere alle spese legali per la proprie scuse, dimostrando che anche lui è
propria difesa. un essere umano, che può sbagliare e che
Pertanto, la rabbia e la delusione di una spesso utilizza la distanza emotiva con i
persona che si ritrovi con un risultato pazienti solo per difesa.
negativo inatteso, più o meno invalidante per
la propria salute o per quella di un familiare, Ancora più importante, infine, è il poter
possono spesso sfociare in una richiesta di prevenire le conflittualità. Ciò è possibile solo
risarcimento quale unico mezzo di rivalsa del attraverso la creazione di buone relazioni in
danno subito, scegliendo poi di optare per cui il personale medico abbia la capacità e la
una denuncia per via giudiziaria presso un predisposizione ad un ascolto autentico dei
tribunale, proseguendo a livello civile o bisogni e dei sentimenti dei pazienti, che si
penale, o per via extragiudiziaria. trovano in una situazione tanto delicata come
In ogni caso queste procedure possono quella determinata da una malattia.
richiedere anche anni prima di una Le strutture sanitarie, in tal senso, potrebbero
conclusione, con un conseguente migliorare la qualità del proprio servizio
ampliamento dei sentimenti di rabbia e attraverso la creazione di buone condizioni di
frustrazione oltre che una notevole perdita di relazione, offrendo ai propri pazienti un
tempo e di denaro, sia per il querelante sia, sostegno concreto e prevenendo
di conseguenza, per i medici, che vedono l'insorgenza di delusione e frustrazione. Per
mettere in discussione il proprio lavoro e la fare ciò è necessario sia che il personale
propria credibilità. venga sufficientemente formato a questo tipo
di interazione con i pazienti, sia che venga
Sarebbe utile, quindi, poter ristabilire un costituito alla base un sistema di
clima di fiducia tra medico e paziente. organizzazione e di gestione dei servizi che
Obiettivo che si potrebbe raggiungere consideri come obiettivo primario il bisogno
creando uno spazio di ascolto neutrale in cui di ascolto e di attenzione delle persone.

© StudioZuliani: via De Mori, 17 - 36100 Vicenza - telefono 338 3396987 - www.studiozuliani.net - e-mail info@studiozuliani.net 9
PdE. Rivista di psicologia applicata all’emergenza, alla sicurezza e all’ambiente

IL BELLO DEL VERDE


di LUCIA DE ANTONI

Parchi e giardini ben progettati sono in grado di influenzare positivamente la qualità di vita delle
persone.

Gran parte della popolazione vive oggi in il recupero rispetto ad uno stato di
ambienti sempre più urbanizzati e ciò stanchezza mentale è più efficace.
determina una minor possibilità di entrare in Viene stimolata anche la salute da un punto
contatto con aree ed elementi naturali. di vista fisico, dal momento che in un’area
Eppure, quando si intende affittare o verde si possono praticare molte attività
acquistare una casa, molto spesso si chiede sportive o, semplicemente, quell’attività
se l’immobile è dotato di giardino o si trova in spesso sottovalutata, ma in realtà molto
un quartiere arricchito da aree verdi. Ciò importante, che è il passeggiare.
dimostra che molte persone preferirebbero Frequentare questo tipo di ambiente, infine,
vivere in ambienti di questo tipo, percependo stimola anche la creazione di contatti sociali
la presenza del “verde” come un elemento positivi, così necessari per una buona salute
fondamentale per una miglior qualità di vita. a livello psichico. Questo effetto aumenta di
La richiesta di tali quartieri, invece, è spesso intensità qualora si prendano in
minore dell’offerta e quindi i prezzi degli considerazione specifiche fasce di età, come
immobili di tali zone si alzano, diventando per esempio quella dei bambini o quella
accessibili solo ad una minoranza di degli anziani. Per i bambini poter frequentare
persone. Di conseguenza molti vivono in liberamente spazi verdi contribuisce ad un
zone le cui caratteristiche non coincidono miglior sviluppo socio-emozionale, cognitivo
con le loro reali preferenze. e motorio. Per quanto riguarda le persone
anziane, trascorrere del tempo in un’area
Questo dato non sembra essere preso in verde influisce sulla possibilità di incorrere in
sufficiente considerazione dai piani stati depressivi o danni alle funzioni
urbanistici. Le zone naturali, le aree verdi cognitive.
sono viste più come elementi di lusso che
non elementi necessari per garantire una Questi meccanismi, anche se possono
migliore qualità di vita. sembrare distinti, sono in realtà strettamente
Si sta discutendo molto sull’effetto collegati tra loro. La riduzione di stress e di
terapeutico di giardini o parchi in situazioni stanchezza mentale può aumentare e
altamente stressanti, come può essere stimolare contatti sociali positivi. Allo stesso
l’ambiente ospedaliero o quello di una modo il fatto che le persone scelgono di
prigione. Altri studi stanno invece svolgere una qualsiasi attività ricreativa in
focalizzando la loro attenzione proprio un’area verde può spingerli a trascorrere più
sull’influenza delle aree verdi in zone tempo in questo tipo di ambiente di quanto
residenziali, in contesti di vita reali, secondo avrebbero fatto altrimenti. Il maggior tempo
un’ottica preventiva, considerando i risultati trascorso in un’area verde ha pertanto effetti
importanti perchè correlati al grado di salute. positivi sulla salute in senso globale, con
Quali sono quindi gli effetti del trascorrere del ripercussioni sul benessere psico fisico
tempo in un’area verde o dell’entrare in percepito dalla persona stessa.
contatto con gli elementi che la
caratterizzano? La conoscenza di questi meccanismi non ha
Da un lato i livelli di stress tendono ad semplicemente un valore accademico, ma
abbassarsi in maniera significativa, dall’altro permette, insieme ad altre conoscenze, di
progettare e ri-progettare spazi verdi più

© StudioZuliani: via De Mori, 17 - 36100 Vicenza - telefono 338 3396987 - www.studiozuliani.net - e-mail info@studiozuliani.net 10
PdE. Rivista di psicologia applicata all’emergenza, alla sicurezza e all’ambiente

efficienti, prestando attenzione a quelli che acustiche, olfattive, cinestesiche oltre che
sono gli effetti sulla salute e sul benessere. visive.
Per esempio, uno degli elementi emersi dalle Anche l’offerta spaziale deve differenziarsi
ricerche e che risulta di fondamentale per poter andare incontro a esigenze diverse.
importanza è la distanza dell’area verde dalla Per esempio, chi è solito praticare jogging
propria abitazione. E’ questo il fattore che avrà esigenze diverse rispetto alla mamma
influisce maggiormente sull’uso di tali aree. che desidera portare a passeggio il proprio
Risulta essere più importante il poter bambino nella carrozzina, o alla persona con
raggiungere facilmente l’area verde dalla disabilità, o a chi desidera giocare a calcio
propria abitazione che non le grandi con gli amici o, ancora, a chi desidera
dimensioni dell’area stessa. Sembra, infatti, semplicemente sedersi su una panchina per
che le persone preferiscano un’area verde, leggere.
anche se di piccole dimensioni, vicina a
casa, piuttosto che una molto grande ma Le soluzioni progettuali e le infrastrutture
lontana. L’importante è che sia ben pertanto devono essere quanto più possibile
progettata e ben tenuta. Piccoli spazi verdi flessibili, per favorire l’autonomia e un
ben disegnati possono apparire molto più maggior senso di controllo dell’ambiente.
grandi di quanto non siano in realtà. E’ opportuno sottolineare come molte
Le zone verdi hanno quindi ricadute positive persone abbiano timore nel frequentare aree
non solo su persone che vivono specifiche verdi per motivi di sicurezza. I parchi, infatti,
situazioni stressanti o con problematiche di possono essere percepiti come rischiosi,
salute, ma tali effetti si estendono a qualsiasi come luoghi in cui ci si ritrova per fare uso di
persona e possono trovare realizzazione e alcool o di droghe, o in cui avvengono liti.
diffusione in qualsiasi intervento, anche se di Queste paure possono essere solo
dimensioni esigue. Il “verde” contribuisce a percezioni e non fatti reali, percezioni
far stare meglio, può migliorare alcuni fortemente influenzate anche dalla presenza
parametri fisici, stimola “a fare” con effetti nel parco di una vegetazione molto fitta o
positivi sul benessere, consente, come scelta mal tenuta. Sebbene nell’opinione pubblica
autonoma, un utilizzo passivo dell’ambiente, delle persone che vivono in una zona urbana
migliora il controllo dello stress, predispone la presenza di fogliame è più spesso
e favorisce il contatto tra le persone, associata ad ambienti socialmente insicuri, in
garantendo un maggior senso di libertà e di alcuni casi, invece, la presenza di aree verdi
apertura. adeguatamente progettate e conservate
E’ basilare che gli spazi verdi siano sembra poter contribuire a ridurre la
accessibili e fruibili, promuovendo il percentuale di crimini e aggressioni. Non è
movimento e l’orientamento all’interno degli molto chiaro quale meccanismo sottostia a
stessi, garantendo la presenza di elementi questa correlazione. Potrebbe essere
naturali come piante ad alto fusto, fiori, collegato al meccanismo di riduzione dello
acqua, che esprimano caratteristiche di stress e/o al fatto che stringere legami sociali
comunicabilità e riconoscibilità. più stretti all’interno del proprio vicinato
L’orientamento può essere favorito anche da conduca alla percezione di un maggior
un’adeguata distribuzione dei diversi tipi di controllo sociale. Percepire il proprio
elementi naturali, facendo riferimento quindi quartiere come meno aggressivo è un fattore
alla componente sensoriale, chiamando in che incide in maniera inequivocabile sulla
gioco tutti i sensi, offrendo informazioni tattili, propria qualità di vita.

© StudioZuliani: via De Mori, 17 - 36100 Vicenza - telefono 338 3396987 - www.studiozuliani.net - e-mail info@studiozuliani.net 11
PdE. Rivista di psicologia applicata all’emergenza, alla sicurezza e all’ambiente

INTERSEZIONI

Pubblichiamo le recensioni di due dei volumi giunti in redazione.

“Una casa per un po’” Il volume è la raccolta degli atti del Workshop
di Francesca Emili "Architetture Con-Temporaneità, Emergenza
Edizioni Magi del Progetto, Progetto dell'Emergenza"
Euro 8.00 tenutosi a Firenze nel novembre 2003. A tale
progetto hanno partecipato 12 Facoltà di
Architettura italiane che hanno messo a
confronto diverse ed interessanti modalità di
approccio al problema.
“La vita non è pericolosa per i pochi uomini Tema centrale è la relazione e la reciprocità
che fanno del male, ma per i molti che che esiste tra progetto ed emergenza: da un
stanno a guardare cosa succede” (Albert lato, il ruolo e il contributo specifico e
Enstein). Con questa frase in retro di disciplinare del progetto e della cultura
copertina si conclude il libro di una giovane architettonica nell'affrontare le condizioni di
scrittrice, Francesca Emili. Laureata in emergenza e dall'altro, il contributo che la
psicologia, da anni si occupa delle condizione di emergenza, come fenomeno,
emergenze sociali, svolgendo, tra gli altri, il può dare alla cultura progettuale nel
compito di pronta accoglienza, in una casa- ripensamento dei propri metodi e dei propri
famiglia, di minori a rischio e vittime di strumenti.
maltrattamenti e abusi. In questo libro offre Ne scaturisce un’opera di indubbio interesse
uno spaccato di vita della comunità in cui per coloro che desiderano approfondire il
lavora, dove i bambini non aspettano che un tema dei sistemi abitativi transitori da
segnale da parte dell’adulto per raccontare la utilizzarsi in situazioni di emergenza
loro sofferenza, per non doverla sopportare conseguenti ad un evento disastroso. Le
da soli. Francesca Emili, attraverso un persone che vengono accolte in queste
linguaggio semplice e allo stesso tempo strutture “provvisorie”, anche se la storia del
coinvolgente, sottolinea l’importanza nostro paese ci ha insegnato che tanto
dell’accoglienza e dell’ascolto non temporanee non sono, abbisognano di una
giudicante, dell’importanza di riconoscer le grande attenzione all’interazione uomo –
proprie emozioni di operatori e accettarle, ambiente di vita.
per poter essere così in grado di accogliere e
comprendere le emozioni delle persone che
aiutiamo.
Con l’anno accademico 2006 2007
riprende presso l’Università di Padova il
“Emergenza del progetto. Master in Psicologia dell’emergenza e
Progetto dell’emerenza” psicotraumatologia.
A cura di Roberto Bologna e Dettagli sul Master e le modalità di
Carlo Terpolilli Francesca iscrizione saranno pubblicati nei
Emili prossimi mesi nel sito dell’Università
Federico Motta Editore patavina.
Euro 85.00, pp. 404

© StudioZuliani: via De Mori, 17 - 36100 Vicenza - telefono 338 3396987 - www.studiozuliani.net - e-mail info@studiozuliani.net 12

Potrebbero piacerti anche