Ferdinando DAnna, Mariano Ippolito e FabioMassaro ANGOLO TECNI CO N ellam bito della pianificazione dem ergenza,rivestono particolare im portanza le possibili problem atiche dem ergenza che coinvolgono il sistem a di produzione,trasm issione e distribuzione di energia elettrica,sia nazionale che locale. N el quadro di tali problem atiche,pu essere opportuno m ettere a fuoco alcuni aspetti del com plesso legam e tra sistem a elettrico e problem atiche em ergenziali,con particolare riferim ento a: mancanza di energia elettrica a unutenza sensibile per tem pi prolungati a causa di indisponibilit del sistem a,con conse- guenti problem i em ergenziali.Le utenze sensibili possono essere: strutture ospedaliere,poli industriali,industrie chim iche e petrolchi- m iche,territorio abitato di difficile raggiungim ento per i soccorsi (perch vasto,oppure di m ontagna con poche vie di accesso,ecc), territori densam ente abitati,un intero stato,altre utenze; mancanza di energia elettrica per motivi di calamit con sovrapposizione di problem atiche em ergenziali (quali ad esem pio alluvioni,terrem oti,ecc); insieme di provvedimenti (apparecchiature,sistem i,procedure, ecc) per prevenire disservizie danni sui sistem i di trasm issione e distribuzione dellenergia elettrica in condizioni ordinarie e in caso di calam it e altre m isure da attuare per fronteggiare e superare le em ergenze dovute alla m ancanza di energia elettrica (alleggerim enti di carico,cabine prefabbricate,gruppi elettrogeni,ecc). O ltre alle m isure atte a prevenire situazioni di em ergenza che possono originarsi nel sistem a elettrico, di fondam entale im portanza la m essa a punto di adeguati piani di gestione delle em ergenze,per far fronte alleventuale collasso del sistem a o ad altri eventi che possono rendere particolarm ente critico il funzionam ento. IL RISCHIO BLACK-OUT Le interruzioni del servizio di fornitura di energia elettrica ed il black- out sono fenom eni assim ilabili ad altri eventi calam itosi per quanto attiene ad esigenze di soccorso ed a tipologie e procedure di inter- vento.U nim provvisa e prolungata m ancanza di energia elettrica priva i cittadini di servizi essenziali quali lillum inazione,il riscaldam ento e il rifornim ento idrico.Incide negativam ente sul funzionam ento di m olti altri servizi e determ ina,inoltre,condizioni favorevoli allo svilupparsi di atti di violenza e al diffondersi del panico.Larresto degli im pianti in aree industriali interessate dalla m ancanza di energia elettrica pu provocare notevoli danni econom ici,anche a causa dei tem pi che tal- volta occorrono per riprendere norm alm ente le attivit produttive. Black-out: la gestionesinergicadel rischio Gli Autori dellarticolo, a seguito delle note vicende nazionali, hanno ripreso e orientato alloggetto del titolo i contenuti della memoria Fornitura di energia elettrica e problematiche di protezione civile: vulnerabilit e ruolo del sistema elettrico nel nuovo assetto di mercato presentata al convegno Valutazione e Gestione del Rischio (Pisa ottobre 2002). Il presente lavoro vuole essere un sintetico contributo allo studio delle vaste problematiche legate alla mancanza di fornitura di energia elettrica i cui effetti sono sempre meno compatibili con lo statusdelle societ moderne. 42 Black- out: la gestione sinergica del rischio obi etti vo si curezza ANGOLO TECNI CO Vista la particolare vulnerabilit dellintero sistem a econom ico e sociale legata allevento black-out,pu essere utile procedere ad una accurata caratterizzazione del rischio associato,con un approfondim ento delle probabili cause,la definizione e ladozione di adeguate m isure di prevenzione e protezione. Definizione di black-out Per black-out si intende la totale assenza di tensione su im pianti o porzioni di rete pi o m eno estese a seguito di disservizi che,per durata e/o estensione,possono provocare rilevanti disalim entazioni di utenza. Probabili cause di black-out Le cause di black-out possono essere in generale riconducibili: a. allaffidabilit del sistem a elettrico in condizioni ordinarie; b. allaffidabilit del sistem a elettrico a fronte di eventi naturali eccezionali; c. ad indisponibilit di potenza e/o di energia; d. ad altre cause. A lle altre cause (punto d) possono appartenere anche quelle riguardanti atti di origine dolosa (com presi quelli terroristici),il cui contrasto com pete allautorit di polizia m a le cui possibili conseguenze possono,nei casi pi gravi,rientrare nei com piti delle strutture di protezione civile.Tali cause non verranno analizzate.In questo lavoro verranno analizzate le cause del punto c. LA RICHIESTA E LOFFERTA DI POTENZA ED ENERGIA Si analizzano di seguito le possibili cause di interruzione del servizio di fornitura di energia elettrica e di black-out riconducibili allin- disponibilit 1 di potenza e di energia. Il sistem a elettrico,per sua natura funzionale,esige il continuo soddisfacim ento del bilancio tra la potenza e lenergia richiesta e quelle prodotte.Il sistem a,inoltre,deve essere in grado di garan- tire il vettoriam ento dellenergia dai nodi di generazione a quelli di carico assicurando sicurezza di funzionam ento,livelli accettabili di qualit e costi com plessivam ente contenuti.A ffinch le condizioni operative si m antengano interne ad una regione sicuradi funzio- nam ento,il sistem a deve avere la capacit di fornire la potenza necessaria ai carichi anche in presenza di disturbi,quali variazioni im previste della dom anda di carico,distacco di unit di generazione, variazioni dassetto della rete di trasm issione,ecc..Q uesta capacit del sistem a,che concorre a definire la sua cosiddetta robustezza, richiede la presenza di unadeguata riserva di generazione e di alcune ridondanze nella rete,in m odo tale che risulti bassa (o in ogni caso controllata) la probabilit che qualunque possibile contingenza abbia effetti disastrosi per il sistem a stesso. 1 Il term ine indisponibilit usato nella m em oria non in senso affidabililistico, ovvero com e la probabilit che un certo nodo della rete non venga regolarm ente alim entato,bens nella connotazione pi generale di m ancanza di quantit (di potenza e di energia) sufficiente per garantire il corretto funzionam ento del sistem a. Le condizioni operative si devono mantenere entro unaregione sicura 43 Black- out: la gestione sinergica del rischio obi etti vo si curezza ANGOLO TECNI CO Rischio associato allindisponibilit di potenza Sul bilancio di potenza nel sistem a elettrico nazionale,i pi recenti dati pubblicati dal gestore della rete di trasm issione nazionale (G RTN ) evidenziano un m argine residuo di potenza per il sistem a elettrico italiano di poche m igliaia di M W .C on tale m argine si dovr far fronte ad un increm ento dei consum i annui prudenzialm ente stim ato intorno al 3% . Sar necessario,inoltre,fronteggiare le richieste di fuori servizio che verranno avanzate dai proprietari degli im pianti di generazione per il loro potenziam ento e am m odernam ento,verificandone la reale fattibilit senza perdere in ogni condizione la garanzia della totale copertura del fabbisogno nazionale. Rischio associato allindisponibilit di energia Per quanto riguarda le cause di black-out riconducibili ad indisponibilit di energia,il quadro di tutte le problem atiche direttam ente ed indi- rettam ente coinvolte si presenta particolarm ente com plesso e arti- colato.In considerazione degli obiettivi principali dellarticolo e delle ovvie esigenze di sintesi, sem brato opportuno lim itarsi ad alcune sem plici considerazioni (integrate con qualche dato particolarm ente significativo) su tre aspetti principali,che riguardano il bilancio di energia (I),lim piego di fonti rinnovabili (II) ed il riassetto del m ercato elettrico (III): I. LItalia, com noto, soddisfa la richiesta energetica interna im portando da altri Paesi una certa quantit di energia,con una m assim a capacit di trasporto delle linee di interconnessione di 6.000 M W .C on riguardo allandam ento della dom anda di energia, inoltre,dai dati del G RTN risulta quanto segue: domanda anno 2001 305,4 TWh (2,3%in pi rispetto al 2000) domanda anno 2005 345TWh (stima) Il tasso m edio di increm ento stim ato della dom anda,riferito al periodo 2001-2005, riportato in tabella 2. V aggiunto che i problem i di disponibilit idroelettrica e anche term oelettrica,che hanno recentem ente lim itato la produzione in diversi im pianti del nostro Paese a causa delle note vicende legate alla siccit,se in futuro dovessero persistere o aggravarsi,potrebbero rendere ancora pi m arcata la dipendenza energetica dallestero.In tale scenario,infatti,occorrerebbe com pensare la m inore produzione idroelettrica e term oelettrica attraverso: m aggiori im portazioni di energia dai Paesi vicini,nei lim iti delle capacit di trasporto delle linee di interconnessione,e nellipotesi che anche tali Paesi non abbiano problem i analoghi; la m aggiore utilizzazione di fonti tradizionali,con im plicazioni negative sia in term ini di costo,sia con riguardo alle problem atiche di im patto am bientale. II. Gli aspetti appena evidenziati al punto precedente assum ono particolare interesse,in term ini pi generali,in considerazione della crescente diffusione di gruppi di generazione che utilizzano fonti rinnovabili (idroelettrici,eolici,fotovoltaici,ecc.).N el 2000 le energie rinnovabili hanno coperto il 19% del fabbisogno nazionale (pari a circa 15 TW h),di cui il 90% attraverso geoterm ia e m ini-idro.G li obiettivi fissati sino al 2010 ipotizzano una produzione di circa 35 PERIODO TASSO MEDIO DI INCREMENTO STIMATO 2001 - 2002 2 % 2002 - 2003 3,3 % 2003 - 2005 3,5 % IL TASSO MEDIO DI INCREMENTO STIMATO DELLA DOMANDA DI ENERGIA ELETTRICA -tabella 2 44 Black- out: la gestione sinergica del rischio obi etti vo si curezza ANGOLO TECNI CO TW h da fonti rinnovabili,con una disponibilit di alm eno 9000 M W di potenza installata,sfruttando anche la produzione da biom asse, biogas ed eolico,che rappresenteranno segm enti con percentuali di crescita m olto alte (il settore eolico in particolare ha gi conosciuto nel periodo 1995-1999 un significativo sviluppo che si conferm ato nel 2000 con lentrata in servizio delle centrali eoliche siciliane di C arlentini e Sclafani Bagni).Lafferm arsi di tali tendenze,a fronte degli enorm i ed indiscutibili vantaggi am bientali,render la produzione di energia sem pre pi dipendente dalla disponibilit delle fonti energetiche prim arie (vento,sole,acqua,ecc.),con i rischi che ne possono derivare. III. Mutamenti radicali negli ultim i anni stanno interessando lassetto del m ercato elettrico del nostro Paese,con un processo di libera- lizzazione avviatosi con lem anazione del d.lgs n.79 del 16 m arzo 1999 (che ha recepito la direttiva com unitaria 96/92/C E del 19 dicem bre 1996 norm e com uni per il m ercato interno dellenergia elettrica).Il decreto stabilisce le linee guida per il riassetto del settore elettrico, con listituzione tra laltro del gestore della rete di trasmissione nazionale (GRTN), del gestore del mercato elettrico (GME) e dellacquirente unico (AU).Il gestore della rete di trasmissione nazionaleesercita le attivit di trasm issione e dispacciam ento del- lenergia elettrica e la gestione unificata della rete di trasm issione nazionale. H a lobbligo di garantire il servizio, in ragione della potenza resa disponibile in un dato m om ento dai proprietari degli im pianti di generazione nazionali e dallestero, e del fabbisogno richiesto nello stesso m om ento.Il G RTN ,in base alla potenza di generazione resa disponibile, program m a lesercizio in m odo da coprire il fabbisogno e da garantirsi m argini di m anovra per poter preservare la continuit del servizio anche in presenza di eventi che,a ridosso delloperativit o in tem po reale,determ inino un significativo scostam ento rispetto alle previsioni, m ettendo a repentaglio la stabilit del sistem a.Lacquirente unico (societ per azioni senza fini di lucro costituita dal GRTN) stipula e gestisce contratti con i produttori al fine di garantire ai clienti vincolati (piccoli utenti) la disponibilit della capacit produttiva di energia elettrica necessaria e la fornitura dellenergia elettrica in condizioni di continuit,sicurezza ed efficienza del servizio,nonch di parit del trattam ento,anche tariffario.La gestione econom ica del m ercato elettrico affidata al gestore del mercato elettrico (GME),che ha il com pito di organizzare il m ercato stesso secondo criteri di neutralit, trasparenza, obiettivit, nonch di concorrenza tra produttori, assicurando altres unadeguata disponibilit della riserva di potenza. LA GESTIONE SINERGICA DEL RISCHIO N ellam bito dellapproccio allem ergenza,di cui alla legge 225/92 istitutiva del servizio nazionale di protezione civile, gli scenari em ergenziali,sia nel caso di solo black-out che in sovrapposizione con calam it naturali,potrebbero rientrare tra le seguenti tipologie di eventi (di cui allarticolo 2,com m a 1,della legge stessa): a) eventi naturali o connessi con lattivit delluom o che possono essere fronteggiati m ediante interventi attuabili dai singoli enti Il black-out potrebbe rientrare tra gli scenari emergenziali 45 Black- out: la gestione sinergica del rischio obi etti vo si curezza ANGOLO TECNI CO e am m inistrazioni com petenti per via ordinaria; b) eventi naturali o connessi con lattivit delluom o che per loro natura ed estensione com portano lintervento coordinato di pi enti o am m inistrazionicom petenti in via ordinaria; c) calam it naturali,catastrofi o altri eventi che,per intensit ed estensione,debbono essere fronteggiati con m ezzi e poteri straordinari. C on riferim ento a tali eventi, necessario svolgere le attivit di protezione civile volte alla previsione e prevenzione del rischio,al soccorso delle popolazioni sinistrate ed ogni altra attivit necessaria ed indifferibile diretta a superare lem ergenza connessa,dove: la previsione consiste nellattivit finalizzata allo studio e alla determ inazione delle cause di black-out,ed alla individuazione del livello di rischio associato a ciascuna area del territorio,in base anche alla tipologia di utenze sensibili eventualm ente presenti; la prevenzione consiste nelle attivit volte a ridurre al m inim o la possibilit che si verifichino black-out e a lim itarne le conseguenze, anche sulla base delle conoscenze acquisite nella precedente attivit di previsione; il soccorso consiste nellattuazione degli interventi tecnici,sanitari, assistenziali,diretti ad assicurare alle popolazioni colpite ogni form a prim aria di protezione dallevento; il superam ento dellem ergenza consiste unicam ente nellattua- zione,coordinata con gli organi istituzionali com petenti,delle ini- ziative necessarie ed indilazionabili volte a rim uovere gli ostacoli alla ripresa delle norm ali condizioni di vita. Si approfondiscono,di seguito,i principali aspetti relativi alle possibili m isure di prevenzione e di protezione. Prevenzione Per laspetto prevenzione,con riferim ento specifico al ruolo del sistem a elettrico di potenza,assum ono una rilevanza generale: la politica energetica e linsiem e di regole che guideranno le strategie di approvvigionam ento dellenergia e le transazioni fisiche ed econom iche nel nuovo m ercato liberalizzato dellenergia elettrica; la pianificazione strategica e attuativa di adeguati interventi di adattam ento,sviluppo e potenziam ento delle reti di trasm issione e distribuzione dellenergia elettrica; lapplicazione rigorosa delle disposizioni norm ative vigenti,oltre che lo studio e la m essa a punto di altre prescrizioni che potrebbero derivare dallevoluzione norm ativa. D a tali m isure di carattere generale discendono una serie di prov- vedim enti e azioni specifiche attraverso le quali possibile ridurre e controllare la probabilit di black-out. Protezione C on riguardo agli interventi di protezione, a fronte di black-out com e evento incidentale,le m isure da m ettere in atto possono essere suddivise in due tipologie generali: m isure attuabili dai gestori del sistem a elettrico; m isure attuabili dalle strutture di protezione civile. O ltre ai provvedim enti di stretta pertinenza elettrica,occorre m ettere in atto altre m isure di protezione civile in dipendenza dello stadio di allertam ento em ergenziale. La protezione civile deve svolgere attivit di previsione e prevenzione del rischio Si possono adottare provvedimenti per ridurre le probabilit di black-out 46 Black- out: la gestione sinergica del rischio obi etti vo si curezza ANGOLO TECNI CO Attivazione degli stadi di allertamento emergenziali C onsiderato che i black-out di energia elettrica possono dar luogo a problem atiche di protezione civile o,nei casi pi gravi,a sovrap- posizioni di problem atiche di protezione civile,appare necessario trattare tali eventi secondo il norm ale approccio allem ergenza.A tale scopo,a fronte di indagini specifiche sui vari scenari ipotizzabili, occorre stabilire quali soglie (di attenzione,preallarm e,allarm e ed em ergenza) assum ere per consentire lattivazione delle pi idonee procedure di intervento per le diverse fasi operative. Tali soglie,che dipenderanno essenzialm ente dal tipo di utenza sensibile e dai tem pi previsti per il ripristino delle norm ali condizioni di alim entazione,possono caratterizzarsi com e segue: attenzione o vigilanza: black-out atteso di breve durata affrontabile, dal gestore, con ordinarie procedure di intervento interne al sistem a elettrico; preallarme: black-out potenzialm ente evolutivo con tem pi attesi significativi,inizialm ente affrontabile internam ente;il gestore inform a tem pestivam ente gli uffici com petenti segnalando la gravit del possibile evento,larea interessata e ogni altro elem ento utile ai fini della predisposizione dei pi adeguati interventi di soccorso; allarme:inefficacia di intervento su evento inizialm ente m inore che fa supporre con sufficiente probabilit il verificarsi di un black-out grave,oppure black-out grave del sistem a;una volta allarm ati gli uffici com petenti,si d luogo alleventuale attuazione del piano di em ergenza di protezione civile; emergenza:black-out ad evoluzione rapida le cui azioni di protezione interne finalizzate a dare soluzione al problem a risultano inefficaci,si ha il prodursi di un grave scenario incidentale atteso;si d luogo allattuazione del piano di em ergenza di protezione civile. A ttualm ente nessuna norm a indica una specifica caratterizzazione, in term ini di durata delle interruzioni in relazione alle diverse possibili utenze sensibili,delle soglie sopra elencate. Le diverse soglie dovrebbero essere definite per singolo evento e in relazione non solo al num ero di abitanti dellarea interessata,m a anche al tipo e al num ero di utenze sensibili presenti nellarea, quali: strutture ospedaliere, poli industriali, industrie chim iche e petrolchim iche, centri abitati di difficile raggiungim ento per i soccorsi,ecc A i fini della sinergia fra le azioni protettive da attuare (solo schem aticam ente rappresentate in figura 1),assum e particolare rilevanza la stesura di adeguati piani di em ergenza a carico sia dei gestori elettrici che delle strutture di protezione civile. PIANI DI EMERGENZA N ellam bito della pianificazione di em ergenza per fronteggiare levento black-out necessario predisporre due diversi tipi di piani di em ergenza: uno con finalit strettam ente tecniche, a carico dei gestori elettrici (per i diversi stadi del sistem a,dalla produzione alla distribuzione dellenergia elettrica),ed un altro Il black-out deve considerarsi secondo il normale approccio allemergenza E necessario disporre di due diversi tipi di piani di emergenza M M M M M 47 Black- out: la gestione sinergica del rischio obi etti vo si curezza ANGOLO TECNI CO a carico delle strutture di protezione civile per le operazioni di soccorso e di assistenza alla popolazione nelle aree eventualm ente interessate dallem ergenza.Tali piani devono necessariam ente avere un adeguato grado di coordinam ento, al fine di evitare ridondanze e lim itare le incertezze. La redazione di un piano di gestione delle em ergenze deve prevedere lelaborazione di specifiche regole (scritte) che consentano,ad ogni struttura tecnico-organizzativa preposta ad intervenire,di gestire e risolvere le em ergenze stesse,nel rispetto di sufficienti livelli di sicurezza. Piani di difesa dei gestori elettrici Per prevenire o fronteggiare efficacem ente le situazioni di em ergenza vengono predisposti dei piani di difesadel sistem a elettrico. Tra questi rientra anche lattivazione di distacchi di carico,ad esem pio il distacco delle utenze industriali titolari di contratti di interrom pibilit (BM I Banco M anovra Interrom pibili) ed il distacco di utenze attraverso il BM E (Banco M anovra Em ergenze),che per com porta la disalim entazione indiscrim inata di vaste aree di utenza senza possibilit di rotazione n di salvaguardia delle utenze sensibili.U n distacco program m ato di carico a rotazione della generalit delle utenze invece reso possibile dal PESSE piano di emergenza per la sicurezza del sistema elettrico. In particolare,il PESSE attuato - su richiesta del G RTN - dai responsabili operativi delle reti di distribuzione. Le im prese distributrici si attivano nella definizione del piano per i clienti di loro com petenza,stabilendo le m odalit,la localizzazione e lentit del distacco,gli orari della turnazione,le m anovre necessarie sia per il distacco che per la rialim entazione dellutenza. In base alla delibera C IPE del 6 novem bre 1979, le im prese SISTEMA EMERGENZIALE PROTEZIONE CIVILE ATTENZIONE/ VIGILANZA PREALLARME ALLARME EMERGENZA ATTENZIONE/ VIGILANZA PREALLARME ALLARME EMERGENZA SISTEMA EMERGENZIALE DEL GESTORE M M M Rappresentazione schematica delle relazioni sinergiche tra gestore elettrico e protezione civile figura 1 Bisogna predisporre dei piani di difesa 48 Black- out: la gestione sinergica del rischio obi etti vo si curezza ANGOLO TECNI CO distributrici si devono attivare nella diffusione delle m isure contenute nei piani di em ergenza,da effettuarsi avvalendosi,per lo scopo, dei m ezzi radio televisivi,della stam pa e di ogni altro opportuno m ezzo di com unicazione. In condizioni critiche,il PESSE rappresenta un efficace strum ento operativo per il controllo del sistem a elettrico:esso consente infatti di prevenire le conseguenze estreme del black-out e di ripristinare il m inim o di riserva operativa per eventi accidentali,ripartendo a rotazione su tutte le utenze i disagi delle interruzionidi servizio e salvaguardando le utenze sensibili. Lo scopo ultimo dei piani di difesa: evitare il black-out generalizzato I piani di difesa,sebbene possano com portare il distacco di m olte utenze,sono dunque uno strum ento di gestione della rete finalizzato a m antenere la continuit pi generale del servizio. Infatti,se le azioni citate non fossero efficaci per m antenere o riportare il sistem a elettrico alla condizione normale, esso evolverebbe fino al vero e proprio black-out totale o su zone estese di rete, cio con spegnim ento di ogni tipo di utenza, senza distinzione di priorit e senza poter salvaguardare le utenze sensibili.In tale dram m atico caso,solo lattivazione del piano di riaccensione 2 riporta il sistem a elettrico in condizioni di norm alit in tem pi di ore. Lultim o black-out nel 1994 ha lasciato senza alim entazione lintera Italia centro-m eridionale per circa 7 ore. CONCLUSIONI N el lavoro sono stati inquadrati e discussi gli aspetti ritenuti m aggiorm ente caratterizzanti il rischio black-out,dalle probabili cause ai possibili provvedim enti di prevenzione e protezione. Si tiene a precisare in conclusione che,tenuto conto della m olte- plicit e della com plessit degli aspetti coinvolti nel tem a trattato, il lavoro svolto non da ritenere in alcun m odo esaustivo rispetto a tutte le problem atiche attinenti,m a,al contrario,ha consentito di porre in m aggiore evidenza la necessit di ulteriori approfondim enti sul rapporto tra fornitura elettrica e problem atiche di protezione civile e di sviluppare ogni altra form a di attivit che possa consentire di gestire al m eglio il rischio di disalim entazione di aree estese,o com unque sensibili,del sistem a di utilizzatori di energia elettrica. Le criticit del sistem a elettrico necessitano di un m igliore accordo tra gli operatori del settore elettrico che devono continuare a farsi parte attiva nel prom uovere la rim ozione delle cause della criticit e a fornire il suo apporto per una m igliore integrazione nellam bito del settore,nel tentativo di evitare,per quanto in suo potere,che,in futuro,im prese e cittadini possano incorrere in ulteriori disagi o in ben pi gravi rischi. BIBLIOGRAFIA 1 Rapporto sulle attivit del gestore della rete di trasmissione nazionale, aprile 2001- m arzo 2002,w w w .grtn.it 2 Piano di riaccensione del sistem a elettrico nazionale, 2000,w w w .grtn.it 3 Ferdinando D A nna, tesi corso disaster m anagem ent 2001 Sistema di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica e problemati- che di protezione civile 4 F.D A nna,M .G .Ippolito,F. M assaro M em oria presentata al convegno VG R 2001 Pisa Fornitura di energia elettrica e problematiche di protezione civile: vulnerabilit e ruolo del sistema elettrico nel nuovo assetto di mercato. 5 Rapporto sulle attivit del gestore della rete di trasmissione nazionale, aprile 2002 - m arzo 2003,w w w .grtn.it 2 Il piano di riaccensione di un sistem a elettrico costituito dallinsiem e delle inform azioni e delle disposizioni per ripristinare rapidam ente le norm ali condizioni di alim entazione dellutenza a seguito di una disalim entazione m olto estesa definita black-out.