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LA SICUREZZA
SANITA’
La gestione dei servizi sanitari è sicuramente uno dei punti deboli della
gestione politica della sinistra. Faenza ha subito la “riqualificazione” (leggi
depauperamento) dell’Ospedale per gli Infermi di tutte le sue prerogative
principali, trasferendo di fatto il polo sanitario quasi totalmente a Ravenna.
Dirigenze “trasferite” a Ravenna e che, bontà loro, vengono saltuariamente in
“periferia”, decurtazioni tecnologiche importanti con calo della fiducia del
paziente nel reparto nonostante l’impegno lodevole dei medici rimasti, reparti
lasciati con poca assistenza per provocarne la chiusura ed il trasferimento,
(vedi Pediatria e Neurologia), il Pronto Soccorso insufficiente, sono solo alcuni
dei punti di maggiore sofferenza e neanche il progetto dell’ala nuova sembra
essere sufficiente a chiudere le falle del sistema in quanto dedicato
massimamente alla lungo-degenza.
L’azione politica deve essere volta a:
- recuperare punti di eccellenza non solo ambulatoriali, riqualificare molti
reparti,
- adeguare tecnologicamente i reparti esistenti,
- potenziare Pediatria con il ripristino delle funzioni di neonatologia d’urgenza,
- rafforzare il reparto di Neurologia per intervenire in loco nella fase urgente dei
pazienti colpiti da ictus cerebro,
- potenziare (non chiudere!) l’Unità di Terapia Intensiva Coronaria per effettuare
in loco anche l’attività interventistica.
E’ risaputo infatti che il fattore tempo è fondamentale per il buon esito del
trattamento agli infartuati.
Un programma di interventi che urge realizzare per evitare ulteriore perdita di
operatività del nostro Ospedale, è il nostro impegno per la Sanità a Faenza.
POLITICHE SOCIALI
LO SPORT A FAENZA
I faentini sono da considerarsi degli sportivi, non solo dei tifosi, lo dimostra il
numero dei praticanti in ben 150 società sportive, i giovani quasi al 100%
praticano almeno uno sport. Le discipline praticate sono innumerevoli ed i
risultati sportivi nel corso degli anni sono stati lusinghieri con eccellenze che
riguardano pallacanestro femminile, la lotta, la formula 1, il tennis, il nuoto e
tanti altri esempi si potrebbero ancora portare.
Tanta potenzialità si riverbera in una richiesta di impianti di palestre, campi di
atletica e calcio oppure tennis non sempre sufficienti per cui alcune società
sono in evidente difficoltà a sostenere le richieste di centinaia di associati.
Sarebbe servita anche a molti sportivi la palestra della nuova Don Milani, ma la
cattiva gestione del denaro pubblico ha creato una struttura costosissima e
senza palestra! Vi è carenza di palestre per lo sport amatoriale, così importante
anche per chi vuole semplicemente mantenersi in forma, ma la vera azione di
divulgazione e di diffusione dello sport fra i giovani va fatta a partire dalle
scuole per imparare a lavorare in squadra, a fare sacrificio e l’applicazione per
raggiungere gli obiettivi.
Occorre pertanto facilitare l’accesso dello sport ai giovani consentendone
anche l’accesso a basso prezzo per aiutare le famiglie numerose spesso in
difficoltà, dando aiuti economici attraverso il Coni e l’assessorato allo sport.
Un’attenzione particolare va riservata allo sport per disabili con l’abbattimento
delle barriere architettoniche e l’acquisto delle attrezzature particolari
necessarie. Occorre che in ogni quartiere vi sia un numero di palestre ed
impianti sufficienti da gestire in accordo con le società sportive locali creando
aggregazione tra i giovani e non solo, va poi completato il polo sportivo della
Graziola per lasciare il Bruno Neri a disposizione massimamente per il Palio. E’
di fondamentale importanza che anche i più importanti impianti sportivi cittadini
siano, anche in futuro, gestiti da società faentine, per evitare che Faenza vada
in balia di società che pensano esclusivamente al loro profitto, senza
considerare il valore aggiunto per la città. Va fatta menzione sull’utilità sociale e
sportiva dei Rioni centri di aggregazione e di promozione della città attraverso il
Palio del Niballo, ad oggi vi è comunque sufficiente disponibilità per i loro
progetti.
ATTIVITA’ CULTURALI
UNIVERSITA’
ATTIVITA’ PRODUTTIVE
BILANCIO E TRASPARENZA