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logie incompatibili con le preesistenti.

Parallelamente deve essere rilevato il


degrado dei materiali che, in corri-
spondenza dei dissesti, trova ampio
spazio di diffusione. Le principali
cause sono da attribuire al verificarsi
di fenomeni chimici, fisici-meccanici,
biologici e alla presenza di acqua.
Questultima, attratta per capillarit
dal sottosuolo tramite le fondazioni o
presente per infiltrazioni dovute alla
cattiva condizione degli intonaci o
dalla difettosa impermeabilizzazione
della copertura, costituisce uno dei fe-
nomeni di degradazione tra i pi rile-
vanti. Basti pensare alla formazione
delle efflorescenze dovute alla pre-
senza di sali, fissati nella muratura
sotto forma di cristalli dopo levapora-
zione dellacqua di soluzione, o alla
polverizzazione ed esfoliazione degli
elementi modulari, fenomeni causati
principalmente dallazione meccanica
del ghiaccio durante i periodi inver-
nali. Normalmente tali fenomeni si ve-
rificano in corrispondenza di corni-
cioni sottogronda, marcapiani decora-
tivi o tubi pluviali, punti dove, per il
cattivo funzionamento o fatiscenza de-
gli elementi di raccolta delle acque,
nonch per il ristagno per lassenza di
pendenze opportune si accentua il de-
grado colpendo principalmente quegli
elementi gi compromessi per difetti
di fabbrica.
Nel caso di rilievi diretti di apparecchi
murari complessi, o di apparati deco-
rativi particolari, pu tornare utile lu-
tilizzo di basi di misurazione predefi-
nite da sovrapporre ad essi. I reticoli
per il rilievo, generalmente costruiti su
di una struttura rigida di forma qua-
drata suddivisa al suo interno da ma-
glie di fili (per esempio con maglia
cm 10x10), costituiscono un valido
supporto per la restituzione. Facili da
utilizzare e controllare, devono sem-
pre essere inseriti in un sistema di ri-
ferimento principale (ad assi carte-
siani) al quale riferirsi ogni qualvolta
si debba ricollocarli esattamente, e
controllati nella loro posizione oriz-
zontale costantemente con una bolla.
Oltre alle operazioni dirette di rilievo, i
reticoli tornano utili per restituzioni
indirette ottenute tramite riprese foto-
grafiche, potendo in tal modo ricavare
le dimensioni desiderate direttamente
dalla fotografia (per ovviare a pro-
blemi di distorsione ottica, lasse della
macchina fotografica dovr risultare
perpendicolare allelemento preso in
esame).
Una buona conoscenza da parte del ri-
levatore della Storia dellArchitettura,
dellutilizzo passato dei materiali e
delle tecniche di applicazione, au-
menta il livello di descrizione e di sin-
tesi del rilevato e favorisce unade-
guata successiva fase di restituzione.
Le innumerevoli informazioni che ven-
gono trasmesse da una struttura mu-
ARTE DEL COSTRUI RE 43
I
l rilievo di un manufatto architetto-
nico implica il pi delle volte, oltre
alla definizione delle sue forme e
dimensioni, laccertamento delle strut-
ture e dei materiali compositivi.
Nellindagine conoscitiva si deve cer-
care di registrare il maggiore numero
possibile di informazioni sulle condi-
zioni attuali derivate dalle trasforma-
zioni avvenute nel tempo, dai feno-
meni di degeneramento e dai restauri
gi apportati (anamnesi). Lavvicina-
mento alla diagnosi avviene dunque
attraverso lanalisi dei segni e dei sin-
tomi (Semiologia), analisi necessaria
per una corretta formulazione del qua-
dro patologico indispensabile ogni
qual volta si debba intraprendere un
intervento progettuale.
Le restituzioni grafiche elaborate non
sempre riescono ad esplicare detta-
gliatamente lo stato del rilevato.
Tuttavia possono servire come valido
supporto per ulteriori indagini specia-
Lindividuazione delle principali patologie di degrado nelle murature
e nelle decorazioni in cotto e la loro registrazione
su carte tematiche, come elemento di supporto necessario per ogni approccio corretto
ad un intervento di consolidamento e restauro
listiche mirate alla formulazione di
carte tematiche da realizzarsi prima e
durante i lavori predisposti. Linforma-
zione trasmessa non si deve fermare
a sommarie indicazioni sulle strutture
e sui materiali. Ad esempio, pi per-
tinente segnalare principalmente le
caratteristiche di apparecchio di una
muratura, come il tipo della malta di
allettamento, residui di intonaci e pre-
senze di degrado, piuttosto che sinte-
tizzare il tutto con la sola descrizione
della natura dellapparato murario.
Attenta e puntuale deve essere in
uguale maniera la registrazione dei
dissesti strutturali, ponendo la dovuta
attenzione nella loro valutazione. Non
sempre le fessurazioni sono da attri-
buirsi a fenomeni di cedimenti e spo-
stamenti delle strutture: esse possono
derivare da anomalie costruttive o da
errati interventi di consolidamento o di
ripristino funzionale tramite lintrodu-
zione o laccostamento di nuove tecno-
Il rilievo del degrado
nelle strutture murarie
e negli apparati
decorativi in cotto
Massimiliano Furini
42 COSTRUI RE I N L ATERI ZI O 61
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Rilievo del campione
n 2 attraverso
lutilizzo del reticolo a
maglia 10x10 cm.
Schema delle principali
cause della presenza di
umidit nella muratura.
malata
di allettamento
presenza
di intonaco a calce
fessurazioni
raria, create dalla sovrapposizione nel
tempo di segni e tracce, non sempre
sono chiare e definite. Sar cura del ri-
levatore decidere di registrare un ele-
mento piuttosto che un altro, sulla base
di una propria classificazione di riferi-
mento ottenuta attraverso lesperienza.
La successiva decisione della simbolo-
gia da adottare per la mappatura delle
tavole non sempre risulta immediata:
non esiste ancora una normativa a ca-
rattere nazionale completa e capace di
stabilire il corretto uso dei simboli. La
stessa Normal non sempre in grado
di sopperire alle esigenze di restitu-
zione. Le sempre pi numerose e com-
plesse situazioni in cui ci si trova ad
operare nel momento del rilievo non
trovano un reale riscontro grafico con i
simboli proposti. La necessit di mettere
in risalto tutti i materiali registrati, che di
volta in volta cambiano in funzione delle-
poca e della cultura costruttiva, crea un
notevole disagio tanto da dover creare
ARTE DEL COSTRUI RE 45 44 COSTRUI RE I N L ATERI ZI O 61
Particolare del rilievo
del campione
n 2 attraverso lutilizzo
del reticolo a maglia
10x10 cm.
Certosa di Ferrara.
Architettura dimposta
del vecchio Claustro
Curvilineo.
Restituzione grafica
dellapparato murario
preso in esame
dal campione n 2.
Certosa di Ferrara.
Prospetto posteriore
della Tomba degli Inge-
gneri: rilievo eseguito
durante il sopralluogo
del quadro fessurativo e
dei principali segni
sulla muratura (cuci-
Claustro Ferrarini.
Rilievo fotografico del
degrado degli apparati
in cotto.
Lesfoliazione
e la polverizzazione
delle formelle e
il distacco dellintonaco
nel sottarco sono
dovuti al percolamento
dellacqua piovana
dalla copertura
tramite il canale di
gronda e il pluviale.
Certosa di Ferrara.
Planimetria generale:
1. vecchio Claustro
Curvilineo: rilievo della
candelabra decorativa
dellarchitettura
di imposta del Claustro
2. ala Massari: rilievo del
degrado del prospetto po-
steriore della Tomba de-
gli Ingegneri
3. rilievo fotografico del
degrado degli apparati
decorativi in cotto.
2
1
3
scuci, tracce di intonaco
preesistente, macchie
di umidit). In evidenza
la collocazione dei cam-
pioni di rilievo presi in
esame e le loro coordi-
nate rispetto ad un
punto definito.
ARTE DEL COSTRUI RE 47
nuove simbologie che non vadano a so-
vrapporsi o ad interferire con una lettura
chiara e immediata delle tavole, fonda-
mentale per una corretta interpretazione
dellesistente.
Nulla pu essere trascurato: tracce mi-
nime di intonaco, la presenza di stilatura
sulla malta di allettamento tra concio e
concio, la presenza di piccoli frammenti
costituiti da coccio pesto, polvere
di gesso o di marmo, dipinture
superficiali, ecc. Il minimo ritrovamento
pu servire a giustificare scelte proget-
tuali, considerate apparentemente azzar-
date. La parola dordine riscoprire il
passato e ripristinarlo. Il rilievo esce dalla
sua veste abituale di sola e pura restitu-
zione di misure. Diviene sintesi del pas-
sato e elemento predominante nelle suc-
cessive fasi di intervento.
Riferimenti bibliografici
Luigi Marino, Il rilievo per il restauro, Milano,
Ed. Ulrico Hoepli, 1990.
Mario Docci, Diego Maestri, Il rilevamento
architettonico, Roma-Bari, Ed. Laterza, 1992.
Umberto Menicali, I materiali delledilizia
storica, Roma, Ed. NIS, 1992.
Paola Giacalone, Franco Laner, Anna Pala,
Murature faccia a vista: patologie e rimedi,
Milano, Ed. Franco Angeli, 1997.
Gli elaborati delle pagine 42, 43, 44 sono stati
realizzati, rispettivamente, da Alessandra Benea,
Elisa Barioni, Annalisa Stroscio; quelli della
pagina 45 da MassimilianoFurini.
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Tavola tematica: rilievo materico.
Utilizzo del reticolo
per il rilievo
degli apparati decorativi.
Restituzione grafica
della candelabra
decorativa delle lesene
dellarchitettura
dimposta del vecchio
Claustro Curvilineo.
Tavola tematica: rilievo del quadro
fessurativo e delle patologie di degrado.
Particolare del
sollevamento della
stuccatura cementizia
colorata con ossidi.
Particolare della
stuccatura a base di
calce colorata con
ossidi e scialbata ad
olio. Lindice indica
tracce della stuccatura
originaria a base di
calce e coccio pesto.
Restauro conservativo
del prospetto della
palazzina in via
Montebello, Ferrara
(Arch. P. Arveda.).
stuccatura a
base di coccio pesto
stuccatura
a base di calce
colorata con ossidi
scialbata ad olio
stuccatura
a base cementizia
colorata con ossidi
intonaco a
base di coccio pesto
intonaco
cementizio
malta di calce
e sabbia
malta di
allettamento a vista
scialbatura
superficiale ad olio
gesso da
presa con graniglia
a vista
marmobianco
esfoliazione
della stuccatura
polverizzazione
della stuccatura
esfoliazione
della muratura
polverizzazione
della muratura
incrostazioni
carboniose
ossalato
di calcio
presenza
di stilatura
sulla stuccatura
fessurazioni

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