Analisi musico/testuale di un innovativo album black metal
Arata Federico, VALT Esame di Stato Anno Scolastico 2013/2014
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Indice
Introduzione Pag. 3 1. Presentazione della tesina Pag. 3 2. q[T]p Pag. 4 3. U.M.A. Pag. 5 Uomini Macchine Anime, lanalisi Pag. 6 1. Progenie Terrestre Pura Pag. 6 2. Sovrarobotizzazione Pag. 10 3. La Terra Rossa di marte Pag. 15 4. Droni Pag. 16 5. Sinapsi Divelte Pag. 22 Bibliografia e sitografia Pag. 26
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Introduzione Presentazione della tesina La presente tesina vuole essere unanalisi musico/testuale di U.M.A., acronimo che sta per Uomini Macchine Anime e titolo dellalbum di debutto della band black metal italiana Progenie Terrestre Pura. Anche un genere musicale spesso percepito negativamente dalle masse (in questo caso il black metal) pu offrire una variet di spunti intellettuali di alto livello, specialmente se nelle proprie accezioni pi intelligenti, di cui i Progenie Terrestre Pura fanno sicuramente parte. La band rappresenta una realt emergente del nostro paese, che con questo primo album ha iniziato a riscuotere i meritati consensi dagli ascoltatori di questo genere musicale in tutto il mondo. I Progenie Terrestre Pura (monicker, cio nome della band, che si abbrevia in q[T]p) sono giunti alle mie orecchie grazie a dei colleghi redattori della webzine per cui scrivo e nella quale ricopro il ruolo di vice- caporedattore, Metallized.it. Da tempo appassionato di questo stile musicale mi sono approcciato a questa band con entusiasmo, rimanendo da subito stupito della qualit e delloriginalit del progetto. Il fatto che fosse una band relativamente giovane e per di pi italiana accrebbe il mio apprezzamento in maniera sensibile. Per ragioni di tempo non sar possibile, nel corso di un colloquio orale di maturit, esporre in maniera completa tutte le varie tematiche che le canzoni offrono, perci ho scelto di selezionare un tema per traccia e di approfondirlo da un punto di vista accademico secondo le conoscenze maturate in questi anni di studio. Nel mondo della musica metal lItalia viene spesso messa in secondo piano nonostante esistano moltissime band con poco da invidiare ad ensemble internazionali ben pi noti, a causa di una serie di fattori sfavorevoli, tra i quali lindifferenza del potenziale pubblico e lattitudine scarsamente supportiva di molti cosiddetti appassionati, interessatissimi alla scena a parole ma assolutamente inerti ogniqualvolta ci sia da partecipare a concerti e sostenere, economicamente e non solo, i progetti meritevoli. Questa tesina vuole essere un contributo (o meglio un omaggio), per quanto piccolo, alluniverso musicale pi estremo del nostro paese e, pi nello specifico, ad un duo del quale ogni appassionato italiano di buona musica dovrebbe essere orgoglioso.
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q[T]p
Figura 0.1: Eon[0] e Nex[1], i Progenie Terrestre Pura
I q[T]p (figura 0.1) nascono nel 2009 su iniziativa di due musicisti veneti, conosciuti con gli appellativi Eon[0], strumentista, e Nex[1], cantante e paroliere; il duo collabora attivamente nella stesura dei pezzi ed entrambi si occupano dei sintetizzatori e dell'ambience (nel booklet ci indicato come macchine). Il gruppo nasce come poco interessato a concerti ed esibizioni dal vivo e focalizzato principalmente sulla creazione di album in studio. Il genere suonato dai q[T]p stato definito da Eon[0] in questo modo: Il nostro stile parte da una base di black metal atmosferico, sulla quale abbiamo inserito una fondamentale componente progressive (in senso ampio) ed elettronica. Le atmosfere stesse, seppur non siano rivoluzionarie, guardano a generi (Psybient e IDM, ovvero Intelligent Dance Music) che magari non sono molto osservati nel metal in generale, e questo probabilmente fa apparire la nostra musica come un qualcosa di fresco e personale, per alcuni addirittura innovativo. Noi diciamo semplicemente che abbiamo unito anime che probabilmente non erano state, dai pi, unite in precedenza. Il duo si dedica da subito alla composizione del primo materiale, ovvero le canzoni Progenie Terrestre Pura e Sinapsi Divelte. Nel 2011 la band termina le registrazioni del primo demo, il Promo 2011, offerto in download gratuito a chiunque volesse e stampato in 50 copie destinate ai siti specializzati e alle etichette discografiche (una di queste 50 copie oggi da me fieramente posseduta). Il demo viene ben accolto dal pubblico, ma non suscita lattenzione di alcuna etichetta sino a fine 2012, quando la label di musica avanguardistica Avantgarde Music mette sotto contratto i Progenie Terrestre Pura. La band riesce cos a dare alle stampe il proprio album full length di debutto, U.M.A., rilasciato prima digitalmente e poi in formato fisico nella prima met del 2013. Attualmente il duo al lavoro su un secondo album.
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Uomini Macchine Anime
Figura 0.2: a sinistra, la copertina di Uomini Macchine Anime. A destra, la tracklist dell'album. Illustrazioni di Alexander Preuss.
Primo disco full length dei q[T]p, U.M.A. un album particolare ed innovativo nella scena black metal, che trae le sue influenze da artisti fondamentali del genere, come Burzum o gli italiani Spite Extreme Wing, ma anche da generi musicali esterni al mondo metal, come specificato nella dichiarazione di Eon[0] citata a pagina quattro; nello specifico, particolare importanza pu essere attribuita a progetti come Solar Fields o Gridlock. Ma lunicit di U.M.A. non si ferma qui, e lispirazione per la creazione di questo disco venuta anche da altre arti, come la letteratura: il concept e la stesura dei testi sono debitori di scrittori quali Asimov, Tarkovsky e Lvy, delle cui caratteristiche il duo ha fatto tesoro per costruire un'atmosfera unica e credibile e dei testi di qualit superiore. Il concept di fondo dell'album l'interazione tra l'uomo e la macchina, analizzato nelle sue varie sfaccettature ed in vari contesti: quello dell'evoluzione, dell'esplorazione dello spazio, delle possibilit offerte della tecnologia. Oltre all'ovvia importanza del testo nell'economia di quello che si potrebbe definire un vero concept album, da segnalarsi l'importanza della componente musicale, che conserva un'identit di fondo ma muta pelle ad ogni traccia, per meglio aderire alle tematiche delle varie canzoni, conservando un'espressivit incisiva che rende anche la traccia strumentale La Terra Rossa di Marte una canzone a tutti gli effetti, anzich un "semplice" intermezzo privo di voce. Dopo questa breve presentazione dell'album, giunto il momento di analizzarlo pi da vicino e di iniziare la tesina vera e propria, il viaggio straordinario attraverso i cinque capitoli di Uomini Macchine Anime. Decollo.
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Uomini Macchine Anime, lanalisi 1. Progenie Terrestre Pura Allevano crisalidi, capsule di vita immortali ma immobili. Crescono codici, respirano in serie il tempo si ferma. Anime si slegano dai freddi corpi loro cercano di tenerle salde evitare la ruggine dei chiodi del tempo crisalidi di vita! Il nostro viaggio la nostra vita la morte, infine la morte. Progenie terrestre pura corpi nati imperfetti progenie terrestre pura la vita un respiro! La vita un respiro!
The impact of technology on mankind - Isaac Asimov and the social science fiction Progenie Terrestre Pura is a so-called self titled song, because it shares the same name as the band. There are two main reasons for that: first of all, it is one of the first songs the duo has ever composed; secondly, the song is a perfect synthesis of q[T]p's musical and lyrical characteristics. The text is about one of the most important themes for the band: the distinction between Earth's pure progeny, that is to say the human race as it evolved up to the modern age, and hypothetical future men with possibilities and capabilities now unconceivable, thanks to the increasingly symbiotic relationship between men and machines. The song has an ambivalent, somehow neutral position towards technology: from one point of view, it is seen as something that has always existed alongside man and that has evolved with him; on the other hand, contemporary and future technology presents more risks than it did in the past, risks that could jeopardize the essence of humanity itself. The song starts with evocative synths which build up a futuristic atmosphere, in a crescendo that culminates with the entry of the electric guitars, which play simple tremolo riffs, drums and vocals. The whispered, robotic-sounding vocals tell us the story of them, unspecified entities that can cultivate life itself, in form of immortal chrysalis for which time means nothing. Everything but the synths stop for a while, before exploding in high-speed black metal riffs and blasting drum patterns and subsequently in the second strophe: they are trying to conserve souls as well as lives and to prevent time from corrupting their creations. The variation of riffs and the implementation of mesmerizing, calmer computer-like ambience act as a bridge to the pre-chorus, accompanied by the lead guitar: our life is a journey that ends only with death. At this point, blast beats
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and faster riffs are employed once again for the epic chorus which concludes the song, dedicated to Earth's pure progeny, "imperfect" bodies if compared to the new men they are cultivating, whose life is but a brief breath (an image that always reminds me of Macbeth's famous soliloquy: "Out, out, brief candle! Life is but a walking shadow") that however still retain their pride as humans. q[T]p do not want to judge the impact that technology has on modern life; in fact, they believe that that technology has always been part of the human nature since the Stone Age. What they want to do is to make the listener experience a voyage through their futuristic scenario. Amongst their influences, the band mentions the American author Isaac Asimov, whose work was particularly significant for Eon[0] to create the atmosphere of the album and for Nex[1] to compose the lyrics. Born in Soviet Russia between October 4, 1919, and January 2, 1920 (both the author and his parents were never sure about his date of birth), eldest of a brother and a sister, Isaac Asimov lived in Russia until his family emigrated to the United States when he was three years old. He grew up in Brooklyn and in 1928 he became a naturalized American citizen. Science fiction magazines were a passion for him since he was a child, such as he managed to persuade his father to let him read them despite the parent's opposition because "they contained the word 'Science' in their titles, so they were educational". He began writing his own stories when he was 11 years old, and he began selling them by the age of 19. In this period of time he became friends with John W. Campbell, at the time editor of the magazine Astounding Science Fiction, who had a very strong influence on the young author. The magazine would publish a significant portion of Asimov's works during the years. During his school years, Asimov developed an interest in zoology, but changed his subject to chemistry after a few months. Despite some difficulties, he completed his academic major in chemistry in 1941 and then earned a PhD in biochemistry in 1948. He had a brief military career as well. After completing the doctorate, Asimov joined the faculty of the Boston University School of Medicine; however, from 1958 onwards he became a full time writer with an economic income exceeding his academic salary. In 1979, the university promoted him to full professor of biochemistry to honor his writings. He died in 1992 from heart and kidney failure after experiencing in the years before a heart attack and triple bypass surgery. As a writer, Asimov's career can be divided in three major periods: until 1958, he wrote almost only science fiction short stories and novels; the publication of the novel The Naked Sun marked the end of this first phase. From this point and up to 1982 Asimov gave priority to his non-fiction science books, which he started to write in 1952, , subsequently decreasing his sci-fi output. Finally, from 1982 and until his death, Asimov wrote many sci-fi works, including a number of sequels and prequels to his own earlier works in order to create a great unification (which is, however, not devoid of inconsistencies). Isaac Asimov's contribution to the science fiction genre is immense, and he is widely regarded as one of the Big Three science fiction writers along with Robert A. Heinlein and Arthur C. Clarke, as well as one of the most prolific writers of all time. He coined various terms that would later become part of the English vocabulary, such as robotics (a branch of technology which deals with the design, construction, Picture 1.1: Isaak Judovi Ozimov, better known as Isaac Asimov
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operation and applications of robots), psychohistory (a fictional science which combines history, sociology and mathematical statistics to make general predictions about the behavior of large groups of people) and positronic (a particular type of fictional technology widely used in sci-fi works). But what interests us the most in this dissertation is the social science fiction. This is another of the terms Asimov coined and it describes a particular sub-genre of science fiction which focuses more on speculations about human society and the impact of technology on it rather than on technology itself. Progenie Terrestre Pura's lyrics can be considered a beautiful little example of social science fiction. While a variety of sci-fi sub-genres such as the utopian novel and the dystopian novel can be related to social science fiction because they ask the reader to think critically about the social context they present, proper social science fiction has certain characteristics: the author deals with an established future technology and with its presence, which is the main driving force of the plot. Social sci-fi does not usually deals with alien life forms, but it rather focuses on societies similar to ours, albeit in a futuristic setting. There are other features as well: to begin with, there is hardly any concern on how the futuristic technology works, because what is important is the impact of this technology on society; secondly, we can find a fairly high level of characterization, since characters are the ones who present us their society and as such, they have to be deep enough to convey the ideas the reader is asked to think upon; thirdly, the plot exists in function of the social commentary and the societal implications: it is a means to explore the aforementioned ideas and must make the reader fully experience the world the author is writing about; finally, there is a variable level of violence in social sci-fi stories: sometimes it is necessary as one of the social implications explored by the author, while sometimes it can be non-existent because other aspects of the impact of technology on society are explored.
An archetypal social science fiction story is Nightfall, a short story by Asimov widely considered as the first example of proper social science fiction (not counting the utopian and dystopian novel and the other genres related to social science fiction). In 1968, the Science Fiction Writers of America voted Nightfall the best science fiction short story written prior to the 1965 establishment of the Nebula Awards, and included it in The Science Fiction Hall of Fame Volume One, 1929- 1964. Nightfall is the story of the planet Lagash, which is constantly illuminated by six suns and therefore has never known total darkness. Because of the suns' luminosity, the presence of other stars in Lagash's solar system is unknown as well. The protagonists are a group of scientists from Saro University: the psychologist Sheerin, the archeologist Siferra, the astronomer Beenay and the grand astronomer Aton. Each one of these scientists made related discoveries: Sheerin studied the effects of the exposure to complete darkness on a mind that have always known everlasting light; Siferra formulated a theory about a cyclical collapse of civilization which occurs every two millenniums; Beenay found out anomalies in the orbit of Lagash around its biggest and primary star, Onos; Aton is the one who formulated the Theory of Universal Gravitation, which describes the movement of Lagash in relation with its six suns. The astronomers conclude that the explanation of the orbital anomalies can only be explained with the presence of another astronomical body which orbits Lagash. A newspaperman, Theremon, informs the astronomers about a religious group named the Cult, which believes that the world would be destroyed Picture 1.2: cover art work for the Nightfall novel, a "remake" of the original short story, co-written by Robert Silverberg
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with the descent of darkness and the apparition of the Stars they adore as gods. Beenay realizes, also thanks to Siferra's theories, that every two millenniums (to be precise, every 2049 years), while only one of the suns is visible, it is covered by the newly discovered celestial body. Consequently, the planet will know a night of total darkness which, as clearly stated by Sheerin's studies, will traumatize people who, frantically longing for lights, will burn everything they can to avoid the obscurity. Knowing this, the scientists tried to prepare themselves and people for the darkness that will come, but when the eclipse is completed another unexpected event occurs: thousands of stars, normally invisible because of the six suns' light, appear in the sky. People then realize how immense the universe truly is and how limited their vision of it was: this is what drives everyone insane and this is what leads to a new collapse of society when the night falls. As an archetypal social science fiction story, Nightfall ultimately deals on the social implications of the clash between scientists and cultists. They both know, the firsts because of their discoveries and the seconds because of their holy Book of Revelation, that shadows will descend on the world, but while the scientists believe that this is due to an astronomical event which repeats itself every 2049 years, the cultists believe that darkness is the judgment of God upon the inhabitants of Lagash. According to the scientists, those who believe in the cultists' vision of the phenomenon are destined to go mad because of the darkness; according to the cultists, those who believe to the scientists' version are bound to go mad because of the stars. In the end, however, everyone goes mad for a reason or the other. While the two main groups that could do something about this cataclysm fight each other, there is no hope to avoid the collapse of civilization. This whole conflict can be seen as the metaphor of the conflict between Creationists (the cultists) and Evolutionists (the scientists). Obviously, as the scientist and atheist he was, Asimov sees the scientists in a more positive light: in the short story, the cultists are seen as fanatics who want to disrupt scientific progress and, when the night is about to fall, they try to persuade the mob to destroy the Astronomic Observatory in which the scientists are. However, cultists are also the only ones who, through their holy Book, conserve memory of the eclipses that occurred in the past; so there is no really obvious distinction between right and wrong, and the reader is called to reflect upon these ideas. Isaac Asimov is an essential author for those who are interested in sci-fi. His contribute to the genre is immense, and not only limited to books: he influenced cinema, arts and also music, as I hope this thesis has proved.
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2. Sovrarobotizzazione Loro, il nostro specchio quasi un altro io l dove risiede lanima ora persa, assorbita senza nessun confine. Noi stessi macchine? Unit cibernetiche niente acciaio e bulloni ma carne ed elettricit. Singolarit e tecnologia macchine per le macchine ormai oltre il confine dindipendenza della specie. Avanzare, passo dopo passo allungare una mano verso il domani cogliere i nuovi germogli una generazione consapevole.
Il cammino dell'uomo verso il domani - il positivismo Per analizzare al meglio Sovrarobotizzazione, necessario cominciare dalla fine. Il testo di questa canzone si chiude con una rappresentazione allegorica del progresso umano, un cammino incessante verso i tempi che verranno che recano in dono dei germogli per una nuova generazione, pi sapiente e pi consapevole. Questa idea di progresso non certamente una novit nella storia dell'uomo: nella prima met del diciannovesimo secolo, infatti, nasceva in Francia il positivismo, un movimento filosofico che recava alla base il principio del primato della conoscenza scientifica. Pi nel dettaglio, il termine positivo aveva in questo ambito molteplici accezioni: innanzitutto, esso indicava le cose reali, concrete, in contrapposizione con ci che era astratto e metafisico; in secondo luogo, positivo era tutto ci che possedeva una certa efficacia ed un valore pratico, al contrario dell'oziosit e dell'astratto; infine (ed quest'ultima sfumatura della parola quella che ci sta pi a cuore in questa occasione) il termine stava ad indicare tutto ci che promuoveva il progresso e l'ordine, opponendosi alle forze di distruzione e negazione. La corrente filosofica positivista nasce in Francia per una serie di fattori ben precisi: si consideri innanzitutto che il paese si trovava in quegli anni all'avanguardia in campo scientifico e tecnologico, con scienziati come Carnot, Fourier, Laplace e Ampre che si dimostrarono personalit di spicco nell'ambiente, grazie alle importanti scoperte effettuate proprio nei primi decenni dell'Ottocento. Non si deve dimenticare, poi, che la Francia fu la nazione che per prima assistette alla nascita della borghesia, la nuova classe sociale dei cui ideali ed aspirazioni il positivismo si faceva interprete ed espressione, e del movimento culturale dell'illuminismo, che presentava strette correlazioni con il positivismo, bench l'illuminismo avesse uno spirito pi rivoluzionario e critico a causa delle differenti condizioni sociali in cui fu elaborato.
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Auguste Comte (figura 2.1) oggi considerato il fondatore del positivismo: il pensatore francese, nato nel 1798, visse in un'epoca instabile e rivoluzionaria, iniziata con la rivoluzione francese del 1789 e concretizzatasi, negli anni di giovent del filosofo, in una serie infinita di tumulti di piazza, nuovi tentativi di rivoluzione di stampo anarchico e socialista e generalmente di difficolt sociali e politiche. Contrariamente a pensatori come Schopenhauer, Kierkegaard e Marx, Comte conservava una fiducia incrollabile nei confronti della scienza e della conoscenza, a suo dire in grado di sanare i mali di una societ che egli vedeva come attanagliata da un radicato stato di anarchia intellettuale. La trattazione filosofica di Comte vuole dimostrare l'importanza della scienza nella societ del suo tempo e, per farlo, essa ricorre all'analisi della storia umana in generale, al fine di comprendere lo sviluppo storico alla base dello suo presente. In questo contesto, il pensatore elabora la famosa legge dei tre stadi, una legge che intende spiegare come il cammino dello spirito umano si articoli in tre fasi successive e differenti; per estensione, ogni branca del sapere si sviluppa secondo questi tre stadi, che sono lo stadio teologico o fittizio, lo stadio metafisico o astratto e lo stadio scientifico o positivo. Il primo di questi rappresenta un punto di partenza indispensabile: in esso, lo spirito umano predilige le questioni pi insolubili e lontane all'uomo, volendo indagare l'origine dei fenomeni e le loro cause ultime. Questo stadio si articola a sua volta, secondo Comte, in tre fasi: quella del feticismo, in cui l'uomo attribuisce vita propria a varie entit che poi divinizza; la fase del politeismo, in cui l'uomo si dedica all'adorazione degli di, il cui intervento considerato causa di ogni fenomeno; la fase del monoteismo, in cui l'uomo riconosce un unico dio. Questi passaggi, che man mano restringono il campo dell'immaginazione dell'uomo, sono propedeutici al secondo stadio, quello metafisico o astratto: esso altro non che una fase di passaggio necessaria affinch lo spirito umano giunga alla maturit intellettuale. In questo stadio, l'uomo tenta ancora di dare una risposta ai grandi misteri della vita, non attraverso gli di ma tramite concetti astratti. facile notare la somiglianza con lo stadio teologico, eppure in questa fase viene attribuita una maggiore importanza al ragionamento critico, che costituisce un presentimento dell'ultimo stadio, quello positivo. Nel terzo stadio, lo spirito umano accetta l'impossibilit di spiegare i grandi concetti insolubili e decide quindi di conoscere le leggi dei fenomeni, o per meglio dire le loro relazioni di successione e somiglianza. Si tratta della fase in cui l'intelligenza umana raggiunge la reale maturit ed inizia a fare pieno uso degli strumenti dell'osservazione e del ragionamento. Il filosofo non denigra per gli stadi antecedenti, anzi, ritiene che essi vadano rispettati come prodotto della conoscenza in relazione alle varie epoche storiche, sulla scia di quanto detto da altri grandi autori come Vico ed Hegel. In sostanza, si pu affermare che questa visione storica del processo conoscitivo sia una delle maggiori conquiste di Comte. Di questo grande pensatore francese ricordiamo anche l'opera di ordinamento delle scienze secondo un sistema che le classificava in base alla complessit del proprio campo di studi: tale classificazione era considerata fondamentale da Comte al fine di giungere alla istituzione di una sociologia scientifica, altro punto importante nel pensiero di Comte. La sociologia diviene una vera scienza che studia i fatti sociali e che, formulando le leggi del loro funzionamento, possa effettuare previsioni al fine di governare la societ nella maniera pi corretta. Negli ultimi anni, Comte giunse ad un'estremizzazione del proprio pensiero e ad una completa divinizzazione della scienza, con la fondazione della cosiddetta religione positiva che presentava una struttura ecclesiale, un calendario ed altro ancora. Nonostante l'eccessivit di quest'ultima fase del pensiero comtiano, esso Figura 2.1: Auguste Comte
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fornisce interessanti spunti di riflessione: non forse vero che, nella societ moderna, la scienza e la tecnologia siano diventate via via pi importanti, tanto da dirigere in alcuni casi la nostra vita? Secondo questa prospettiva, il pensiero di Comte ci induce a guardare la nostra realt con occhio critico. Un altro autore chiave nel panorama positivistico certamente John Stuart Mill, alfiere di questa corrente filosofica in territorio inglese. Fortemente influenzato dal pi eminente pensatore utilitarista, Jeremy Bentham, Mill elabor un pensiero vario e sfaccettato, che va a toccare scienza, etica, economia e politica in ugual misura. Tra gli aspetti pi interessanti per la presente trattazione, d'uopo analizzare l'etica utilitarista elaborata da Mill: in questo campo particolarmente evidente l'influenza di Bentham sul pensatore inglese. Come quest'ultimo, infatti, Mill ritiene che la morale debba necessariamente fondarsi su un principio di carattere oggettivo, identificato con il principio di utilit, secondo cui giusto ci che procura la massima felicit (identificata con il piacere: in ci sta l'edonismo di Mill) ad un maggior numero di persone. Rispetto al suo mentore, tuttavia, Mill ritiene che sia opportuno operare una distinzione qualitativa dei piaceri, cosicch risulti evidente la superiorit dei piaceri intellettuali e morali rispetto a quelli sensibili. Secondo questo principio utilitarista, acquisiscono un'importanza fondamentale le conseguenze delle azioni che si compiono, piuttosto che le intenzioni con cui esse sono state compiute: per valutare un'azione infatti necessario stabilire quali e quanti piaceri e quali e quanti dolori quell'azione provocher. Per agire in modo eticamente corretto bisogna avere la lungimiranza necessaria a "prevedere" i risultati delle proprie azioni. Nel brano analizzato, eticamente corretto trasformare gli uomini in macchine ed oltrepassare i confini della specie? I q[T]p non forniscono una risposta esplicita, ma secondo l'ottica di Mill appena analizzata ci sarebbe giusto qualora arrecasse benefici effettivi all'umanit, a prescindere dalle intenzioni con cui tali innesti tecnologici possano essere effettuati. Del resto, un altro punto fondamentale del pensiero di Mill riguarda la libert: nel testo Sulla Libert del 1859, il filosofo inglese enuncia a tutti gli effetti un manifesto del liberalismo moderno. Mill sostiene che, nonostante la giusta esistenza dello Stato e delle sue leggi, ciascun uomo abbia un diritto inviolabile alla libert che non pu essere limitato o represso da nessun altro uomo o autorit; non solo: ciascun individuo ha anche un diritto alla diversit, di modo da sfuggire al pericolo dell'omologazione generato dall'errata credenza che la verit coincida con l'opinione comune. Appare dunque evidente la necessit di tutelare le libert fondamentali dell'individuo, quelle di opinione ed espressione. dannoso impedire ad un uomo di esprimere la propria opinione: se essa fosse giusta, si priverebbe la civilt di un contributo di valore; se essa fosse sbagliata, si perderebbe l'occasione di far risaltare pi chiaramente la verit, giacch essa pi evidente se accostata all'errore. Mill proclama l'assoluta necessit del dialogo e del paragone delle idee tra gli uomini: l'intelletto stesso a formare le proprie nozioni attraverso il confronto tra le varie visioni della realt che vengono ad esso sottoposte. Ne consegue quindi un rifiuto delle verit dogmatiche che non ammettano contraddizione alcuna poich, come precedentemente affermato, per Mill la verit si raggiunge solo attraverso l'analisi di opinioni contrastanti sino a trovare un punto di equilibrio. Una verit dogmatica o unanime ha il grave difetto di essere vista solamente da un lato, poich l'analisi di tale argomento da pi punti di vista possibile solo attraverso il confronto ed il dialogo, nonch di soffocare il pensiero autonomo di ogni individuo. Figura 2.2: John Stuart Mill
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A questo punto della trattazione un dubbio sorge spontaneo: all'uomo quindi permesso tutto? In verit, Mill pone un limite alle azioni individuali: esse vanno impedite quando arrecano palesemente danno alle altre persone, cio quando sono eticamente sbagliate. Solo in questo caso la libert individuale viene limitata dalla legge, volta alla tutela del benessere comune. Un ultimo interessante filosofo positivista Herbert Spencer, inglese anch'egli, il quale estese all'ambito filosofico le scoperte scientifiche di Charles Darwin sull'evoluzione. Nel 1859, anno di pubblicazione de L'origine della specie, Darwin attuava una vera e propria rivoluzione scientifica del calibro di quella operata in astronomia da Copernico. Sono due le fondamentali teorie darwiniane: l'evoluzionismo biologico, secondo cui gli organismi viventi derivano per evoluzione da altri organismi antecedenti pi semplici, e la selezione naturale, secondo la quale tra le specie viventi vi una lotta per la sopravvivenza in cui prevalgono gli organismi pi forti e con maggiori capacit di adattamento. La prima teoria fu elaborata sulla base di osservazione dirette dello scienziato durante un lungo viaggio intorno al mondo, ed influenzata dal concetto di evoluzionismo gi espresso anni prima dallo zoologo francese Lamarck e dalle teorie di "evoluzione" della configurazione della terra del geologo Lyell, fondamentali per la formulazione dell'ipotesi evoluzionistica darwiniana. La legge della selezione naturale, invece, nasce principalmente dall'approccio di Darwin con le teorie di Malthus, il quale sosteneva che, a partire da una situazione iniziale di benessere, la popolazione tende ciclicamente ad accrescere fino ad un punto critico tale che la scarsit di risorse determini una lotta per la sopravvivenza, in seguito alla quale la situazione migliora fino a ritornare ad uno stadio di generale benessere. Darwin estese questo concetto alla biologia, in cui la lotta per la sopravvivenza deriva dai problemi di adattamento all'ambiente e dove la vittoria appartiene agli organismi pi adattabili. Spencer vede le teorie darwiniste sull'evoluzione come vere leggi universali della realt e come caratteri essenziali di tutti i fenomeni. Per il filosofo la biologia diviene la scienza guida nella conoscenza della realt, una chiave di volta per capire i problemi del mondo. Secondo tale visione, la coscienza ad esempio uno stadio evoluto di adattamento dell'uomo al proprio ambiente, cos come la societ un grande organismo le cui funzioni vitali vengono espletate dalle famiglie che la compongono. Particolarmente, un'idea fondo di Spencer che il progresso delle specie sia basato sulla scelta degli individui pi adatti alla sopravvivenza, in un continuo processo di miglioramento e raffinamento dell'ambiente e delle forme di vita ivi presenti. Sul piano socio-politico, Spencer elabora un pensiero conservatore definito social-darwinismo o darwinismo sociale, secondo cui la biologia a fare la storia e a destinare gli uomini ad occupare posizioni prestabilite nella societ. Lo sviluppo di quest'ultima avviene nelle modalit sopra descritte in modo lento e spontaneo: essenziale salvaguardare le libert individuali per meglio inserire l individuo nel processo di evoluzione che porta al miglioramento di s e della societ. Sovrarobotizzazione fa propri tutti questi concetti: il cammino dell'uomo riflesso nella raffinata progressione musicale della canzone, che pare avanzare continuamente senza mai fare passi indietro. Questo concetto appare particolarmente ovvio nei minuti iniziali, dove si impiega il pi classico espediente di aggiungere elementi sonori in modo graduale: ai sintetizzatori si somma un lavoro di piatti in fade-in, raggiunto ben presto dal basso e da altre componenti della batteria che vanno gradualmente Figura 2.3: Herbert Spencer
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a tessere un tessuto ritmico pi intricato su cui finalmente si stagliano le chitarre. La velocit tipicamente black metal qui entra in gioco in occasione della prima strofa, che esprime lo straziante dilemma del vedersi in maniera "diversa", come in uno specchio, con la propria anima che pare trovarsi altrove. C' solo il tempo di un breve ponte dove il basso predomina per tirare il fiato, poich subito Nex[1] attacca con la strofa seguente, che inizia ad introdurre la robotizzazione vera e propria: l'ambience tecnologica sicuramente contribuisce all'immagine di cyborg, esseri al confine tra l'uomo e la macchina, unit cibernetiche composte da carne ed elettricit. un'altra sezione strumentale, stavolta tipicamente metal, che ci conduce alla strofa successiva: essa condivide i medesimi riff della precedente, cosa non scontata in un album del genere, e ci sottolinea la stretta correlazione tematica delle due strofe. Solo se considerate assieme, infatti, esse esprimono completamente la sovrarobotizzazione, il superamento di ogni confine tra l'uomo e la macchina che assume le caratteristiche di una vera singolarit tecnologica, un momento in cui il progresso della tecnologia accelerato tanto da risultare imprevedibile per gli esseri umani. Ed ecco che, improvvisamente, si spalanca la porta verso il futuro e prendiamo coscienza del sempiterno viaggio dell'umanit verso il domani. La voce di Nex[1], seppure sempre filtrata in maniera robotica, assume le caratteristiche di un cantato pulito, carico di solennit e speranza: esso sottolinea che, nonostante la componente meccanica (simboleggiata dal filtro vocale), l'uomo rimane sempre uomo (il cantato pulito, pi caldo e tipicamente umano). La canzone chiude, conservando comunque la sua decisa impronta futuristica con riff stoppati molto accostabili al metal pi moderno, con un etereo accordo in downstroke che lascia un senso di sospensione, come a dire che il cammino del progresso pu farsi meno evidente, fin quasi a scomparire, ma in realt esso non si ferma mai.
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3. La Terra Rossa di Marte (strumentale)
Interludio - Marte raccontato in musica
Figura 3.1: scorcio del Pianeta Rosso ad opera di Alexander Preuss Canzone del tutto particolare all'interno di U.M.A., La Terra Rossa di Marte un brano strumentale privo di testo e di cantato, che intende tracciare un affresco del Pianeta Rosso ricorrendo solo alle note ed ai suoni. Non si deve cadere nell'errore di pensare che il brano sia un filler dell'album, n che esso sia meno importante degli altri: semplicemente ricorre a canali di espressione diversi. La mancanza di voce pu essere anzi considerata una vera finezza: come esprimere al meglio l'essenza di un pianeta deserto, nello spazio dove non si propagano suoni, se non scartando la voce e dedicandosi ad una prova strumentale? Un'altra particolarit del pezzo che esso risulta assolutamente scevro di ogni influenza black metal, rivelando un'impronta decisamente ambient ed elettronica per creare un'atmosfera aliena e desolata. Le soluzioni compositive ricordano classici della cinematografia come Alien, che con una colonna sonora minimale e molti suoni ambientali riuscivano a sottolineare la solitudine dello spazio e la sua natura misteriosa. All'elettronica si accompagna la batteria, che dona una consistenza ritmica per cos dire analogica al pezzo, in una sorta di contrasto tra macchina ed essere umano che, come detto precedentemente, il concetto di fondo dell' album. Nella parte finale del pezzo possiamo ascoltare una chitarra solista fortemente effettata, alienante chiusura ad una traccia unica nell'universo dei q[T]p.
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4. Droni Orizzonte ammassi di gas e polveri. Coordinate dati dal nulla oltre confine. Ricerca al di l dei limiti viaggi di anni luce da secoli macchine cercano colori affini, una nuova via. Droni unit di esplorazione cacciatori di pianeti droni avanguardia terrestre. Espansione o introspezione? Uomini che scrutano linfinito aspettando la supernova.
lultima frontiera dellesplorazione I viaggi spaziali Il cielo e gli astri hanno sempre esercitato sull'umanit un'attrattiva irresistibile: essi sono stati infatti osservati e studiati di volta in volta secondo le proprie possibilit da un ampio ventaglio di civilt come aztechi, arabi, mesopotamici e greci. Proprio ellenico fu il pi grande astronomo dell'antichit, Ipparco, che cominci a trattare l'argomento in modo scientifico, seppur con i limitatissimi mezzi disponibili all'epoca. L'astronomia moderna nasce convenzionalmente con l'invenzione del cannocchiale, generalmente attribuita all'olandese Hans Lippershey, ma soprattutto con il suo utilizzo da parte di Galileo Galilei nell'anno successivo, il 1609, con tutte le scoperte che ne derivarono.
Nonostante i sempre pi rapidi sviluppi degli studi astronomici, tuttavia, la possibilit di effettuare autentici viaggi nello spazio rimase un'ipotesi irrealistica, per lo pi confinata nelle menti di grandi scrittori di fantascienza come Jules Verne (di cui ricordiamo l'indimenticabile scritto Dalla Terra alla Luna del 1865). Fu all'alba del ventesimo secolo che nacque l'aeronautica, sia grazie a lavori di teorici come lo scienziato russo Konstantin Tsiolkovsky, padre del volo spaziale che pubblic nel 1903 il pionieristico trattato L'esplorazione dello spazio cosmico per mezzo di motori a reazione, sia grazie alla progettazione dei primi razzi nel ventennio iniziale del Novecento. Essenziali per il settore furono le conquiste scientifiche dello scienziato tedesco Wernher von Braun (figura 4.1), che nel corso della seconda guerra mondiale realizz missili V2, i primi in grado di Figura 4.1: Wernher von Braun alla NASA
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abbandonare l'atmosfera terrestre; gli esperimenti di Von Braun erano indrizzati al progresso scientifico e lo scienziato si batt per questo, senza successo, quando la Germania spinse per incentrare la ricerca missilistica sulle applicazioni belliche: il progetto a fini scientifici fu infatti bruscamente interrotto. Negli anni che seguirono, von Braun si rec in America, dove divenne un personaggio chiave per i programmi spaziali statunitensi.
L'esplorazione umana del cosmo comincia a tutti gli effetti negli anni Cinquanta del ventesimo secolo, in uno scenario in cui l'uomo credeva di conoscere ogni angolo del proprio pianeta e nel quale, tramontata l'era delle gloriose esplorazioni geografiche delle epoche precedenti, lo spazio divenne l'ultima frontiera, il nuovo limite da valicare. Naturalmente, in un'epoca cos tesa come quella della Guerra Fredda, l'essere umano non era spinto solamente dalla sete di conoscenza e dall'ambizione a conquistare traguardi sempre pi grandi: l'esplorazione spaziale inizia infatti nel contesto della corsa allo spazio disputatasi tra Unione Sovietica e Stati Uniti d'America, una competizione per un primato tecnologico e scientifico in grado di sancire la superiorit di una delle due grandi potenze che avevano bipolarizzato il mondo all'indomani del secondo conflitto mondiale. La corsa allo spazio parte ufficialmente il 4 ottobre 1957, quando Radio Mosca diede la notizia dell'avvenuto lancio in orbita del primo satellite artificiale, lo storico Sputnik (figura 4.2). Il "compagno di viaggio" affermava la predominanza tecnologica dell'URSS, che assest cos un duro colpo agli USA e rincar la dose, il 3 novembre, con il lancio dello Sputnik 2, il primo satellite a recare al suo interno un essere vivente (la cagnetta Laika). Solo agli inizi del 1958, grazie all'aiuto di von Braun, fu lanciato in orbita il primo satellite americano, l'Explorer 1. La serie Explorer, che prosegu fino all'Explorer 4, ebbe anche il merito scientifico della scoperta delle fasce di van Allen. Frattanto, la Russia aveva iniziato la propria serie Lunik (sonde principalmente orientate all'esplorazione lunare) ed in seguito si dedic alla serie Vostok di satelliti abitabili: il 12 aprile 1961, a bordo della Vostok 1, entr in orbita il primo astronauta umano, il maggiore russo Yuri Gagarin. La serie Vostok, con l'unit conclusiva numero 6, pot fregiarsi di un altro primato, quello di aver ospitato la prima donna mai inviata in un viaggio spaziale, Valentina Tereskova. Parallelamente a queste grandi conquiste sovietiche, gli USA fondavano nel 1959 la NASA (National Aeronautic and Space Administration). Nel 1961 scatt una vera controffensiva da parte degli americani: il neopresidente Kennedy promise di far giungere un uomo sulla Luna entro il 1970 e avvi a tale scopo i programmi di sonde automatiche Ranger e Pioneer, che non registrarono tuttavia significativi successi, mentre la Russia si sottraeva a questa competizione e destinava all'esplorazione della Luna missioni con impiego di nuove sonde, specialmente quelle della serie Lunik che ancora perdurava. Vero fulcro del progetto americano di inviare un essere umano in carne ed ossa sul nostro satellite fu il celebre programma Apollo, che fu subito segnato da una tragedia: il 27 Gennaio 1967 nella capsula Apollo 1 scoppi un incendio che cost la vita all'equipaggio. Questo port a diverse prove successive prive di uomini a bordo, mentre parallelamente l'ambita operazione di allunaggio veniva preparata da altre missioni robot, ovvero le missioni Lunar Orbiter e Surveyor. Fu con l'Apollo 7 che ricominciarono le missioni con a bordo un equipaggio umano e con le capsule numero 8, 9 e 10 furono via via provati i mezzi tecnici e le manovre necessarie all'approdo lunare definitivo. Figura 4.2: il satellite artificiale Sputnik 1
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Il sospirato traguardo venne raggiunto con la missione dell'Apollo 11, il cui equipaggio (figura 4.3) era composto da Neil Armstrong, Michael Collins ed Edwin Aldrin: il 21 Luglio 1969 Armstrong mise piede sul suolo della Luna e pronunci le immortali parole "un piccolo passo per un uomo, ma un balzo gigantesco per l'umanit". A memoria di questa impresa rimangono ancora oggi sulla Luna il modulo lunare usato nella missione e la bandiera americana piantata sul suolo del satellite. Dopo questo successo epocale il programma Apollo prosegu con successive esplorazioni lunari; si ricordino l'Apollo 13, la cui missione rischi di concludersi in disastro che fu fortuitamente scongiurato, e l'Apollo 17, che chiuse la serie.
Era giunto il tempo di spingersi oltre la Luna: negli anni '70 vennero perfezionate le missioni interplanetarie verso Venere e Marte, cominciate nel lustro antecedente con i programmi Venera e Mars dell'URSS e Mariner degli USA. Nello stesso periodo iniziarono i primi progetti di stazioni spaziali: l'URSS realizz il programma Salyut con una stazione spaziale che ospit astronauti di diverse nazionalit e rimase operativa fino agli anni '80, mentre gli USA attuarono il programma Skylab che dur dal 1973 sino al 1979. Col passare degli anni, gli attriti tra le due grandi potenze andavano via via scemando, tanto che nel 1975 si ebbe addirittura una missione congiunta di USA ed URSS durante la quale astronauti russi ed americani passarono dalla propria capsula all'altra.
Un'altra importante tappa storica dell'esplorazione spaziale fu la costituzione da parte dell'URSS della stazione spaziale Mir, una struttura eccezionalmente complessa che rimase in servizio ospitando svariati astronauti e visitatori per ben 15 anni (10 oltre il periodo di funzionamento inizialmente previsto), dal 1986 al 2001, oltre quindi la caduta del muro di Berlino e la definitiva fine della bipolarizzazione mondiale. Moduli Mir furono impiegati nel progetto Freedom, ambizioso programma USA per realizzare una stazione spaziale internazionale iniziato nel 1984 con Ronald Regan. Con il crollo del comunismo America e Russia unirono le forze per il progetto dell'International Space Station, o ISS, assemblata direttamente nello spazio a partire dal 1998 ed il cui completamento previsto per quest'anno; ad oggi il progetto sostenuto da ben cinque agenzie spaziali (russa, americana, europea, canadese e giapponese) e si prevede che rimarr in funzione sino al 2028. uno splendido esempio di come la ricerca della conoscenza e del progresso possa talvolta superare gli interessi delle singole nazioni ed incoraggiare la collaborazione tra di esse. Per terminare di tracciare questo quadro storico dell'esplorazione spaziale, cos ricca di avvenimenti, necessario spendere qualche parola su ancora un paio di argomenti prima di passare all'analisi musicale e testuale del brano in questione: lo Space Shuttle e le sonde interplanetarie.
Figura 4.3: storico equipaggio dell'Apollo 11. Da sinistra a destra: Armstrong, Collins, Aldrin
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Lo Space Shuttle uno dei pi famosi progetti spaziali della NASA, concretizzatosi definitivamente nel corso del anni '80, ma su cui si lavorava sin dal 1969. Lo Space Shuttle in sostanza un "traghetto spaziale"(o STS, Space Transportation System), un veicolo in grado di entrare in orbita grazie a potenti motori a razzo per poi ritornare a Terra grazie a manovre in planata ad alte velocit. Verso la fine degli anni '70 si verificarono le prime prove concrete del sistema grazie all'unit Enterprise. Ai collaudi delle operazioni resi possibili da tale unit segu il Columbia, il primo space shuttle ad essere effettivamente lanciato il 12 Aprile del 1981. Il lancio ed il conseguente ritorno del Columbia furono un completo successo e, galvanizzati dai buoni risultati, gli americani fecero seguire il Challenger, il Discovery (figura 4.4) e l'Atlantis e le missioni di questo genere diventarono normale routine nell'astronautica. Il principale impiego degli Space Shuttle fu nel lancio spaziale di satelliti; nonostante gli importanti successi scientifici (su tutti il lancio in orbita del telescopio Hubble), per, lo Shuttle fu complessivamente poco competitivo come costi rispetto al suo concorrente diretto in tale campo, il razzo europeo Ariane. A ci erano destinate ad aggiungersi due gravi tragedie che avrebbero contribuito alla fine dell'era degli Shuttle nel 2011: il primo grave incidente fu la disintegrazione della navetta Challenger, che and distrutta il 28 Gennaio 1986, uccidendo l'equipaggio dopo appena 73 secondi di lancio, a causa di un guasto ad una guarnizione cruciale che condusse all'esplosione dei serbatoi. Seguirono lunghe inchieste ed un ovvio blocco delle missioni, che ripresero solo due anni dopo con lo Shuttle Endeavour che andava a sostituire il Challenger. Il secondo grave avvenimento fu, se possibile, ancora pi critico, tanto da porre in condizione di stallo la maggior parte dei programmi spaziali americani e non che coinvolgevano personale umano: il primo Febbraio del 2003 lo Shuttle Columbia si disintegr al ritorno da una missione scientifica durata una settimana, per via del distacco di una componente che and a danneggiare il rivestimento esterno della navetta, rendendo impossibile resistere alle elevate temperature causate dall'attrito con l'atmosfera. Le conseguenze furono estremamente pesanti e portarono alla interruzione del programma Shuttle e ad un arresto nell'assemblaggio dell'ISS, che si svolgeva proprio mediante questi veicoli spaziali. Nel 2005 ci fu un tentativo di riprendere il programma, un parziale successo anche se la definitiva ripresa dell'utilizzo degli Shuttle avvenne solo nel 2006, per durare fino al 2011, come precedentemente detto.
Altrettanto importante storicamente, e centrale in questo brano dei Progenie Terrestre Pura, l'impiego di macchine per esplorare i pianeti meno prossimi del nostro Sistema Solare ed anche per conoscere ci che si trova in altre zone della nostra Galassia. Tra queste, le pi note sono certamente le sonde interplanetarie, gi citate in questa trattazione ed ora affrontate in maniera pi dettagliata: si tratta di navicelle spaziali prive di equipaggio, solitamente autonome e dotate di sofisticati strumenti di osservazione specifici per la missione da eseguire. Il periodo di autentica fioritura nell'impiego delle sonde spaziali risale agli anni '70 e '80, quando si apportarono tali macchine per una serie di missioni spaziali correlate al raro evento astronomico dell'allineamento dei pianeti del Sistema Solare. Queste sonde avevano lo scopo di attraversare i pianeti pi lontani del Sistema per poi giungere nello spazio esterno: si trattava delle storiche sonde Pioneer e Voyager. Significativi furono i modelli 10 e 11 della Figura 4.4: decollo dello space shuttle Discovery
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prima di queste due serie, poich per primi essi raggiunsero i limiti del nostro Sistema Solare per poi spingersi oltre (si ricordi anche il loro importante lavoro di documentazione riguardante i pianeti Giove e Saturno); inoltre, Pioneer 10 e 11 assursero per la prima volta al ruolo di messaggeri per eventuali civilt extraterrestri, per le quali esse recano un messaggio in forma di targa raffigurante un uomo ed una donna, nonch una mappa del sistema solare. Si deve inoltre ricordare la sonda Voyager 1, lanciata nel 1977, celebre per recare con s un disco in rame placcato d'oro, il Voyager Golden Record (figura 4.5), contenente registrazioni di varia natura provenienti dal nostro pianeta, selezionate da un comitato di esperti, ascoltabili nell'ipotetico caso del ritrovamento del VGR da parte di una forma di vita intelligente. Altre sonde significative furono: la serie Viking, iniziata nel 1975 con lo scopo di discendere sulla superficie marziana per acquisire nuovi dati; la sonda Giotto, ad opera dell'ESA europeo, che nel 1985 forn i primi dati e le prime immagini raffiguranti il nucleo di una cometa (nella fattispecie, la cometa di Halley); la sonda Galileo del 1989, che invi alla Terra, nonostante alcuni problemi tecnici alle antenne di trasmissione, preziose immagini di quattro satelliti gioviani e di Giove stesso; la sonda Mars Pathfinder, americana, che nel 1996 costitu il primo esempio di esplorazione di un altro pianeta in modo totalmente automatico; infine, la sonda Cassini-Hyugens, adibita allo studio di Saturno e dei suoi satelliti secondo l'esempio della Galileo. Quest'ultima stata una delle pi costose e ambiziose tra le missioni pi recenti: la sonda Hyugens attualmente atterrata sul satellite Titano e continua a fornire dati preziosissimi. Le esplorazioni tramite sonde spaziali sono proseguite negli anni ed anche attualmente sono particolarmente attive e vitali.
Droni una traccia totalmente focalizzata su questo aspetto dell'esplorazione spaziale e, non a caso, si tratta del brano del disco con le atmosfere pi "spaziali" in assoluto: si nota subito dall'inizio, dove ad una componente ambient che rimanda istintivamente a quanto udito nei pi celebri capolavori del cinema fantascientifico si associa un tessuto melodico costituito da semplici arpeggi e chitarra solista in grado di conferire sin da subito un'idea di immensit "cosmica" con grande efficacia. I Progenie Terrestre Pura immaginano un futuro in cui saranno i droni (velivoli comandati da un computer e privi di pilota, attualmente impiegati in attivit militari e civili), perfezionati oltre ogni limite oggi conosciuto, a costituire l'avanguardia terrestre: l'aspetto tecnologico dei droni reso dalla melodia di basso, accompagnata dai robotici sussurri di Nex[1] e dal rumore di fondo tipico delle telecomunicazioni. Queste macchine incorporeranno l'attitudine tipicamente umana ad esplorare il cosmo oltre i confini noti, in un viaggio estremamente lungo alla ricerca di colori affini, simili al nostro pianeta Terra, e di una nuova vita che possa accostarsi a noi umani nella permanenza in questo universo senza limiti. Che sia questa la supernova, l'evento straordinario che gli uomini attendono nel corso del tempo, scrutando l'infinito? L'intensit del viaggio descritto nella seconda strofa significativamente sottolineata dal passaggio ad evocativi riff di stampo black metal, accompagnati dalla batteria in blast beat; in seguito la chitarra solista si staglia su questo tessuto musicale per accompagnare la parte centrale del testo, la descrizione di cosa siano i droni per i Progenie Terrestre Pura. Subito dopo si riutilizza la combinazione di ambient e arpeggi presente all'inizio del brano, in un ritorno alla "tranquillit" del vuoto cosmico che subisce per un rapido crescendo per accompagnare una domanda chiave, eccezionale nella sua potenza e quasi spiazzante: espansione o introspezione? Sino a che punto l'esplorazione del cosmo Figura 4.5: la sonda Voyager 1 ed il Voyager Golden Record
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realmente espressione del desiderio umano di conoscere tutto ci che conoscibile, e quando essa scaturisce invece dall'intento di superare i limiti intrinseci dell'essere umano che si impara via via a conoscere? Sottilissima la linea che suddivide l'espansione all'introspezione: si ricordi la celebre massima greca situata nel tempio di Apollo a Delfi Conosci te stesso. La conoscenza di s e quella della realt sono solo apparentemente antitetiche: in realt esse sono correlate come facce di un'unica medaglia, poich conoscere ci che ci circonda impossibile senza prima prendere coscienza di come funziona la mente umana, di come si pensa, di come si ragiona e di cosa si desidera. Il finale ci regala riff di grande impatto ed una chitarra solista che pare indagare l'infinito: cos l'uomo continua a progredire, ad ideare nuovi strumenti tecnologici e a squarciare il velo di ignoto che ancora ammanta l'ultima frontiera dell'esplorazione: con l'aiuto di droni, sonde, razzi e altro l'umanit continuer a cercare coordinate e dati dal nulla oltre il confine.
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5. Sinapsi Divelte Intrecci di ricordi si lacerano intere civilt scompaiono materia, illusione ora distrutta memoria, il solo tempo delluomo. Le ere si piegano al loro volere, a quelli che creano passato e futuro assemblano ricordi e reti neurali azzerano vita e impulsi nervosi. Immagini assemblate, intere vite costruite, plasmate, incerte! Coscienze piegate ad eventi paesaggi fumosi fatti realt.
La tecnologia che imita la vita - le reti neurali Lintelligenza artificiale, o A.I., generalmente intesa come la capacit di un computer di svolgere funzioni e ragionamenti tipici della mente umana. Nel 1956, ad un importante convegno tenutosi al Dartmouth College ed organizzato dallillustre informatico John McCarthy (figura 5.1), che coni tra laltro lo stesso termine Intelligenza Artificiale, lo studio dellintelligenza artificiale stato definito come una scienza atta alla comprensione dei meccanismi che stanno alla base del funzionamento dellintelligenza umana e realizzazione di sistemi artificiali che emulano lintelligenza umana nella risoluzione di problemi complessi. Da questa definizione, che implica la concezione dellintelligenza come la capacit di interpretare simboli, deriva uninterpretazione forte dellA.I. (A.I. classica), secondo la quale un programma adeguato pu riprodurre lintelligenza umana nella sua interezza.
Dallinterpretazione forte dellA.I. deriva il paradigma (cio linsieme delle idee a cui un programmatore pu riferirsi per risolvere determinati problemi) simbolico, che vede lelaborazione per giungere al risultato come un processo sequenziale di concatenazione ciclica in cui una rete semantica, formata da concetti e dalle relazioni tra essi, viene percorsa generando conclusioni per mezzo di inferenze, ovvero processi che partendo da certe premesse giunge a determinate conclusioni. I pi significativi prodotti sviluppati su questo paradigma sono i sistemi esperti o a base di conoscenza, che simulano in comportamento intelligente di un esperto umano in un determinato ambito. Essi sono composti essenzialmente da una base della conoscenza, cio l'insieme di conoscenze necessarie per definire un esperto umano in un determinato ambito, e da un motore inferenziale, ovvero un Figura 5.1: John McCarthy, vincitore nel 1971 del premio Turing per i suoi meriti nel campo dell'AI.
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meccanismo che esegue un ragionamento automatico e,in un certo senso, il supervisore dellattivit di interpretazione e ragionamento svolta dal sistema. Il paradigma simbolico ha per alcuni svantaggi: innanzitutto i sistemi esperti non sono in grado di apprendere dallesperienza e, dunque, non possono automodificare la propria base della conoscenza, che deve essere espansa invece dal gruppo di lavoro che gestisce il sistema; in secondo luogo, nelle reti semantiche la conoscenza concentrata in un numero limitato di nodi e, se ne viene a mancare uno, non pi possibile concludere il ragionamento per inferenze; infine, un nodo in una rete semantica pu essere attivo o meno, senza altri stati possibili. Per risolvere questi problemi, allinizio degli anni Ottanta nasce invece l interpretazione debole dellintelligenza artificiale, che ritiene che lintelligenza umana sia costituita da una molteplicit di aspetti, alcuni dei quali non riproducibili artificialmente. LA.I., in questo contesto, rappresenta solo specifici aspetti della mente umana. Da questa interpretazione nascono nuovi paradigmi, specialmente il paradigma connessionista, con il quale si possono risolvere i succitati svantaggi del paradigma simbolico e si cerca di realizzare macchine che simulino il cervello umano nella risoluzione di un problema. Le reti neurali sono uno dei principali frutti di questi paradigma e rappresentano le interconnessioni tra cosiddetti neuroni artificiali, ovvero costrutti matematici che simulino le propriet dei neuroni biologici. In tali reti la conoscenza distribuita in una grande quantit di neuroni e, grazie anche ad unelaborazione che non avviene pi per concatenazione sequenziale di inferenze ma mediante calcoli svolti in parallelo dagli elementi della rete, perdendo alcuni neuroni il sistema funziona comunque; bisogna considerare anche il fatto che i neuroni nelle reti neurali presentano livelli di attivazione che variano in un certo intervallo e, se a questo abbiniamo la succitata conoscenza distribuita, appare chiaro come la rete possa risolvere il problema anche con dati incompleti o inquinati da rumore (interferenze, eccetera). In una rete neurale i neuroni sono disposti a strati, ognuno occupante un determinato livello. Gli strati minimi, indispensabili per una rete neurale, sono lo strato S di ingresso (o strato dei sensori) e lo strato R di uscita (strato dei risultati). Possono esservi anche strati intermedi detti nascosti e denominati con le lettere dell'alfabeto (figura 5.2).
Per poter simulare il cervello umano, per prima cosa necessario comprenderne il funzionamento. Esso composto da miliardi di unit elementari che sono, appunto, i neuroni, il cui funzionamento si bassa su due aspetti: quello chimico,poich attorno al neurone vi sono microscopiche vescicole, inibitorie piuttosto che eccitatorie, contenenti sostanze chimiche che sono rilasciate al verificarsi di determinati eventi, e quello elettrico, poich le sostanze chimiche rilasciate si manifestano come leggere scariche elettriche. I segnali elettrici viaggiano attraverso i principali canali di comunicazione del neurone con l'esterno, ovvero dendriti ed assoni: i dendriti sono organi di input che dall'esterno fanno giungere i segnali al neurone; l'assone un canale di output che dai neuroni trasmette i segnali elettrici all'esterno della membrana da cui ogni neurone delimitato. Questi segnali elettrici possono alterare lo stato del neurone, che pu essere inibito oppure eccitato.
Figura 5.2: schematizzazione di una rete neurale
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Durante particolari eventi elettrochimici, le sinapsi, il neurone riceve una serie di segnali elettrici e chimici dai dendriti e dalle vescicole: il risultato un valore che, se superiore ad un valore intrinseco al neurone stesso detto valore di soglia, pu modificare lo stato del neurone. Se questo passa allo stato eccitato, emetter a sua volta, tramite l'assone, una scarica elettrica. che sar raccolta da dendriti di altri neuroni. L'idea alla base del paradigma connessionista che le singole componenti di questo sistema siano molto semplici e che la complessit di tale sistema dipenda non dai singoli elementi, ma dalle connessioni che intercorrono tra essi. Da questa semplice idea fu elaborato, da W.S. McCulloch e Walter Pitts, un modello del neurone artificiale (figura 5.3). Secondo questo schema il neurone assimilabile ad un automa a due stati finiti: inibito ed eccitato. Esso rappresentato come una unit di elaborazione dei valori dotata di: Valori di input (X1, X2, Xn) Pesi sinaptici che regolino l'emissione dell'impulso di uscita (W1, W2, Wn) Vettori di input (X1W1, X2W2, XnWn) Funzione di trasformazione () Livello di soglia () Valore di output (Z) Il segnale di uscita prodotto dal neurone secondo la legge riportata: 1 se WiXi ( t ) - >= 0 Z ( t + 1 ) =
0 altrimenti Dalla connessione di pi neuroni artificiali tra loro nasce la rete neurale, che pu risolvere i problemi che le si sottopongono mediante un processo di apprendimento. Fiorente l'impiego delle reti neurali in casi in cui la parametrizzazione matematica divenga particolarmente complessa, poich esse sono in grado di simulare in parte il ragionamento analogico tipico degli esseri umani. Attraverso la struttura precedentemente descritta, il cervello umano in grado di cogliere relazioni tra oggetti anche se queste non appartengono all'esperienza diretta, tramite l'esperienza. Allo stesso modo, una rete neurale viene sottoposta ad un apprendimento preventivo tramite esempi, di modo che essa possa costruire dei pattern della realt a cui fare riferimento in seguito per risolvere i problemi ad essa sottoposti. Sinapsi Divelte appare fedele al proprio titolo sin da subito: immediatamente la traccia ci avvolge con un'atmosfera rarefatta e costellata di suoni elettronici, riconducibili in gran parte al genere dell'IDM, le Figura 5.3: modello del neurone artificiale di McCulloch-Pitts
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cui influenze sono pi evidenti in questa canzone rispetto al resto dell'album. Questa volta la parte atmosferica fortemente enfatizzata, tanto da occupare integralmente i primi minuti del pezzo, e solo a partire dai tre minuti troviamo riff pi convenzionali e percussioni. La prima strofa, cantata in pulito nonostante il filtro che a questo punto abbiamo compreso essere un marchio di fabbrica dei nostri, racconta di una sorta di cataclisma del tempo, che lacera ricordi e fa scomparire civilt, rimuovendole in un certo modo dalla memoria che appare il solo tempo dell'uomo. Nella seconda strofa, quella pi black metal, Nex[1] utilizza la sua voce graffiante per enunciare il motivo di quanto detto precedentemente: loro sono tornati e possono manipolare il tempo (gi in Progenie Terrestre Pura lo facevano, per preservare la vita che coltivavano), assemblando ricordi ed utilizzando a proprio vantaggio le reti neurali, che in questo scenario soppianteranno il cervello dell'uomo, azzerando vita ed impulsi nervosi. La strofa conclusiva si attesta su coordinate musicali simili, con un'accentuata presenza della chitarra solista, dopo una sorta di break: loro possono plasmare vite intere manipolando i ricordi, le coscienze e la memoria e rendere reale ci che non lo attraverso i potenti mezzi tecnologici a loro disposizione, come appunto quelle reti neurali evolutesi incredibilmente oltre le aspettative umane (qui ci si riallaccia al tema della singolarit gi apparso in Sovrarobotizzazione). Il brano si conclude in fade out, cio in modo poco netto e sfumato, al pari dei paesaggi fumosi creati da loro. I q[T]p, con il loro pezzo se vogliamo pi distopico, sanciscono la fine di questo viaggio straordinario tra Uomini, Macchine e Anime. Agli appassionati non resta che ascoltare e riascoltare questa gemma, in attesa del nuovo capitolo della storia, perch il cammino dei Progenie Terrestre Pura non finisce qui
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Bibliografia e Sitografia
Bibliografia Albini Kira (2014), Dispense di Informatica sull'Intelligenza Artificiale. Asimov Isaac (September 1941), "Nightfall". Astounding Science Fiction. Dell Magazines. Asimov Isaac (1979), "In Memory Yet Green: The Autobiography of Isaac Asimov, 19201954 ". Avon Printing ed. . New York. Asimov Isaac (1988), Prelude to Foundation. Bantam Books. New York. Massaro Domenico (2008), "Il Pensiero che Conta Volume 3". Paravia. Torino. Rothstein Mervyn (April 7, 1992), "Isaac Asimov, Whose Thoughts and Books Travelled the Universe, Is Dead at 72". The New York Times.
Sitografia Aiosa Alberto (2004), "Breve Storia dell'Esplorazione Umana dello Spazio". http://diamante.uniroma3.it/hipparcos/BreveStoriaDellesplorazioneUmanaNelloSpazio.pdf "The Complete Guide to the Social Science Fiction Subgenre". http://bestsciencefictionbooks.com/social-science-fiction.php "The Golden Record". http://voyager.jpl.nasa.gov/spacecraft/goldenrec.html