2 CRONACA DI NAPOLI
IL MISTERO L’UOMO NON RICORDA NULLA: HA SOLO DETTO QUELLO CHE SAREBBE IL SUO NOME
Barbone ”a fuoco”, giallo in via Foria
Non ricordava niente. Solo il suo nome, forse. «Mi chiamo Antonio
Esposito». Non è in grado, adesso, di raccontare quel che gli è
accaduto. Non è in grado, per ora, di stabilire se si è trattato di un
incidente o di un atto di vandalismo da parte di qualcuno. Non ha
saputo indicare - e non potrà farlo ancora per un bel po’ di tempo - se
è egli stesso colpevole dell’evento, o se qualcuno se l’è presa con lui
solo perchè lui è un barbone. Adeso l’uomo è ricoverato in condizioni
disperati presso l’ospedale Cardarelli, al reparto Grandi Ustionati.
Tutto ha avuto inizio intorno alle 5,30 di ieri mattina. Qualcuno
chiama la polizia, e gli agenti del commissariato San Carlo Arena si
recano sul posto indicato dalla persona al teledono: via Foria, altezza
civico 7, grosso modo dove sorge Porta San Gennaro, a due passi
dalla stazione della metropolitana.
Gli agenti effettivamente quando giungono sul posto trovano l’uomo
PIANURA LA BRUTTA AVVENTURA DI UNA 40ENNE COSTRETTA AL RICOVERO. INDIVIDUATI E FERMATI I RESPONSABILI: HANNO TRA I 16 E I 21 ANNI
Aggredita, picchiata e rapinata da babygang
di Renato Rocco
Periferia violenta, quarantenne viene picchiata selvaggiamente e ra-
pinata di soldi e documenti da un gruppo di ragazzi tra cui alcuni mi-
norenni.
Dopo rapide indagini, in seguito anche alle dichiarazioni della malca-
pitata che non si è fatta condizionare dalle minacce di morte subite per
stare zitta, i carabinieri hanno arrestato tre degli aggressori, compre-
sa una sedicenne, mentre altri due sono stati denunciati ed altrettan-
ti sono ricercati. Tutti, adesso, devono rispondere del reato di rapina
e lesioni personali gravi.
L’ennesimo episodio di violenza metropolitana è avvenuto a Pianura,
l’altro pomeriggio. L’operazione è stata eseguita dai carabinieri del
Nucleo Operativo della Compagnia Napoli-Rione Traiano che hanno
sottoposto a fermo Emanuele Arillo, di 21 anni, noto alle forze dell’or-
dine, (a cui è stato contestato anche il reato di ricettazione perché sor-
preso alla guida di ciclomotore con telaio contraffatto); una sedicen-
ne, e Cristian Piervenanzi, di 19 anni, anch’egli noto alle forze dell’or-
dine. I denunciati sono: G. I. diciottenne; E. V., di 19 anni, tutti di Na-
poli.
Questa la ricostruzione della vicenda che ha assunto contorni di in-
spiegabile violenza con una donna presa di mira solo perché tentava
di fare valere le proprie ragioni essendo stata vittima di un incidente
stradale, causato da uno dei fermati.
Erano all’incirca le 18,30: in via Vecchia Comunale, il ciclomotore gui-
dato da Emanuele Arillo, che era in compagnia della minorenne, ur-
tava una vettura a bordo della quale c’era una quarantenne di Quar-
to.
Scesa dall’auto per constatare i danni subiti, l’automobilista veniva
aggredita da entrambi i ragazzi che la colpivano con calci e pugni. Po-
chi secondi dopo, al pestaggio prendevano parte numerosi giovani
che aveva assistito all’incidente: mentre alcuni dei violenti picchiavano
la donna, ormai a terra e priva di conoscenza, altri frugavano nella sua
borsa rapinandola di documenti di identità e del portafogli contenen-
te carte di credito e 500 euro.
Prima di risalire sui motorini per allontanarsi, il gruppo minacciava la
donna di morte se avesse denunciato quanto le era successo.
IL BLITZ I FINANZIERI HANNO FERMATO 2 ROMENI ASSOLDATI DALLA MALAVITA LOCALE
Sequestrati 195 chili di ”bionde”, arresti
Sono due romeni. Ma con ogni probabilità erano stati assoldati dalla mala-
vita organizzata locale per portare a Napoli le sigarette di contrabbando in
Campania per fare affari proprio qui, all’ombra del Vesuvio. I responsabili
del traffico illegale sono stati tratti in arresto dagli uomini della Guardia di
Finanza, ma l’attività investigativa non è affatto conclusa, visto che l’arre-
sto dei due potrebbe essere in realtà solo la ”punta dell’iceberg”. Per ades-
so, comunque, oltre che a fermare i due stranieri, sono stati sequestrati an-
che 190 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri (nella foto), in attesa che
la vicenda possa essere approfondita dal lavoro investigativo degli 007. Il blitz
porta la firma delle Fiamme Gialle del comando provinciale di Napoli, che
nell’ambito di un dispositivo di controllo del territorio volto ad arginare il
contrabbando di tabacchi lavorati esteri, hanno tratto in arresto due cor-
rieri. I finanzieri del I Gruppo di Napoli sono stati insospettiti da un’auto-
vettura, si tratta di una Opel Omega Sw con targa italiana, a bordo della
quale vi erano due persone che effettuava manovre sospette. Immediata-
mente i militari hanno proceduto a bloccare l’autovettura dove sotto vari stra-
ti di indumenti distesi sui sedili posteriori sono state rinvenuti e seque-
strari gli oltre 190 chilogrammi di “bionde” , divise in stecche, pronte per
la vendita. I responsabili del traffico illecito di sigarette sono stati indivi-
duati in C.A. e M.V., entrambi di nazionalità romena, sono stati tratti in ar-
resto per il delitto di contrabbando aggravato. Era stato fatto tanto per de-
SCAMPIA SI TRATTA DEL 18ENNE MARIO DE MASI, DI RENATO MUSSOLINO E DI GIUSEPPE DE LUCA
Blitz dei carabinieri, finiscono in galera tre spacciatori
Quattro persone sono state tratte in arresto a Sampia per violazione
sulla legge sulla droga.
I carabinieri della stazione di Mugnano hanno tratto in arresto in
flagranza di reato Mario De Masi, 18enne, del posto, volto già noto
alle forze dell’ordine.
Il ragazzo, sorpreso dai militari mentre cedeva stupefacente è stato
bloccato in via Ghisleri dopo un breve inseguimento.
Una successiva perquisizione personale ha permesso di rinvenire e
sequestrare 62 bustine di marijuana (85 grammi) e la somma
contante di 50 euro provento dell'illecita attività.
Sempre a Scampia, ma stavolta i carabinieri del nucleo operativo
della Compagnia Stella hanno tratto in arresto per spaccio di
con evidenti e preoccupanti ustioni su gran parte del corpo. La puzza
di alcol è fortissima, tuttavia gli 007 non si sbilanciano.
Intanto viene allertata anche un’ambulanza, che in poco tempo
giunge sul posto e provvede a soccorrere l’uomo, che viene trovato, in
condizioni piuttosto serie.
Dice: «Mi chiamo Antonio Esposito». E poi aggiunge solo: «vecchi,
vecchi, vecchi». Nulla di più riesce a spiegare prima di perdere i
sensi. Intanto giunge l’ambulanza, e l’uomo viene condotto in
ospedale al Cardarelli, dove è adesso in condizioni disperate. Per
adesso gli investigatori non sono riusciti a capire se ci sia stato per
davvero un gruppo di folli che ha per davvero appiccato il fuoco al
barbone, o se possa essere stato lo stesso uomo ad effettuare una
”manovra” sbagliata in seguito alla quale ha riportato quelle
gravissime ustioni.
I carabinieri hanno bloccato i responsabili in tempi record
Soccorsa da alcuni automobilisti e portata all’ospedale “San Paolo”, i
medici la curavano diagnosticandole un “trauma toraco-addominale,
un trauma cranico, contusioni alla spalla e ginocchio destro”, dichia-
randola guaribile in 25 giorni. La donna è stata ricoverata, in via pre-
cauzionale. Le indagini scattavano dopo il ricovero della quarantenne.
Dagli elementi emersi dalla denuncia della donna, i militari ben pre-
sto individuavano ed identificavano gli autori ed i maggiori respon-
sabili della violenta aggressione.
Durante le ricerche veniva denunciato con l’accusa di minaccia e re-
sistenza a pubblico ufficiale anche un ventitreenne di Pianura che
aveva cercato di ostacolare il trasferimento dei fermati nel carcere di
Poggioreale e nel carcere minorile di Nisida, rifiutando di fornire le
sue generalità.
bellare il fenomeno del contrab-
bando di sigarette. Il mercato era
stato in qualche modo rimpiaz-
zato dall’aumento esponenziale
degli affari effettuati grazie al
mercato illecito della sostanza
stupefacente. Dopo questo lun-
go periodo dove le sigarette di
contrabbando di fatto sono sta-
te solo un brutto ricordo di ille-
galità e malavita, qualcosa sta
cambiando: è sotto gli occhi di
tutti che la camorra è tornata a
fare affari milionari con il con-
trabbando di sigarette. Le ”bion-
de” contraffatte, se così si può dire, sono oggi prodotte in Cina o in Paesi
dell’Est, come Ucraina, Romania, Polonia, Lituania e Serbia, e Slovenia pas-
sando per la Federazione russa e la Grecia. Produrle in questi paesi signi-
fica risparmiare tantissimi soldi visto che costano in questo modo molto, mol-
to meno rispetto a quelle che si trovano normalmente sul mercato regola-
re e sul quale i guadagni sono 10 volte quelli ordinari.
stupefacenti in concorso Renato Mussolino di 23 anni, di Qualiano e
Giuseppe De Luca di 28 anni, entrambi già noti alle forze
dell’ordine.
I militari dell’Arma hanno sorpreso i 2 mentre stavano cedendo, in
cambio di denaro, stupefacente ad acquirenti presenti sul posto.
successive perquisizioni personali hanno consentito di sequestrare
39 involucri contenenti 41 grammi di hashish e 37 grammi di
marijuana nonché la somma in denaro contante di 100 euro
provento della attività di spaccio.
I tre uomini arrestati sono adesso stati condotti in carcere a
Poggioreale dove restano a disposizione dell’autorità giudiziaria
competente per il territorio.
venerdì 30 ottobre 2009
MARIANELLA SEQUESTRATE 100 DOSI DI STUPEFACENTE
Sorpreso a spacciare kobrett
Pusher va ai domiciliari
Era stato arrestato dai
carabinieri della stazione di
Marianella con l’accusa di
spaccio di sostanze stupefacenti,
nell’ambito di un servizio a largo
raggio di controllo del territorio.
L’uomo era stato sorpreso con
oltre 100 dosi di krobet e per
questo motivo era stato portato
in carcere con l’accusa di
detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti. Rosario
Spisso, però, adesso ha fatto il
suo ritorno a casa: nella
mattinata di ieri, dopo l’interrogatorio di convalida il giudice per
Rosario Spisso (difeso dall’avvocato Rosario Arienzo) ha predisposto
per lui gli arresti domciliairi.
Spisso era stato arrestato nell’ambito di un servizio di controllo del
territorio che aveva permesso numerose operazioni a Scampia e in
particolare a via Ghisleri, dove i carabinieri della stazione Quartiere
167 hanno ”rotto” una piazza dello spaccio e arrestato uno straniero
e un nigeriano sequestrando 29,2 grammi di crack in dosi; 31,1
grammi di speed in dosi; 20,03 grammi di eroina in dosi; 15,4
grammi di kobret in dosi e 54 euro ritenuti provento della illecita
attività.. Anche un 18enne era stato arrestato in una successiva
perquisizione ha permesso di rinvenire e sequestrare 31,7 grammi
di eroina suddivisa in 36 dosi, 36,8 grammi di crack suddiviso in 29
dosi, 68,2 grammi di speed suddiviso in 69 dosi, 11,1 grammi di
cocaina suddivisa in 11 dosi e la somma di 105 euro.
VIA EPOMEO BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA
Truffa, undici indagati:
sigilli a supermercati
Sequestrati alcuni supermercati di
via Epomeo a seguito di una arti-
colata e complessa attività d’in-
dagine che vede coinvolte undici
persone, che sono tutte indagate
per bancarotta fallimentare, rici-
claggio e reimpiego di risorse eco-
nomiche, provento di attività di-
strattiva.
Mercoledì scorso i finanzieri del
Nucleo Polizia Tributaria di Napo-
li hanno dunque eseguito il se-
questro preventivo delle strutture
finite nel mirino delle indagini.
A essere state sequestrate sono state due società attivamente impe-
gnate nel commercio di prodotti alimentari, emesso dal Gip di Napo-
li su richiesta della locale Procura della Repubblica, sezione Crimina-
lità Economica.
Il provvedimento di sequestro ha attinto non solo i locali in cui era
esercitata la florida attività di rivendita di prodotti alimentari, situati
in via Epomeo a Napoli, ma anche le quote della Alimentari Quadri-
foglio Srl, intestati a due indagati, Antonio e Luigi Esposito, per un
valore stimato di oltre un milione e 200mila euro.
Le indagini hanno ricostruito le vicende di varie società (Alimentaru
Miriam Srl; supermercato Ipergiubileo Sas; Euro 202 Srl: Crav Carni
Sas; Minimarket La Convenienza Srl) facenti capo sempre alle stesse
persone e operanti nel settore della commercializzazione di prodotti ali-
mentari che erano state create al solo fine di svuotae le società in sta-
to di dissesto economico, sottraendo in questo modo beni e utilità e
disattendendo le legittime pretese dei creditori.
In particolare la tecnica criminale che veniva utilizzata dalle società
fallite, la cui titolarità è sempre stata affidata a soggetti lagati da vin-
coli di parentela, consisteva in effetti nell’acquistare partite di merci
a credito per un valore complessivo di circa 500mila o 600mila euro,
cedendo poi la componente più produttiva dell’azienda (locale, mer-
ce e dipendenti) a società di nuova costituzione, gestite da parenti.
La persona giuridica originaria, restava, quindi, priva di valore e falli-
va con l’intero carico di debiti, quasi esclusivamente verso i fornitori.