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PROVA DOWN-HOLE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE


DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Sezione geotecnica
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Verranno approfonditi alcuni aspetti relativi alla attrezzatura, alle modalit operative
e ai criteri di interpretazione adottati nellesecuzione della prova down-hole con
specifico riferimento allattrezzatura e allesperienza di cui dispone il nostro
laboratorio.
ATTREZZATURA
Lattrezzatura necessaria a svolgere questo tipo di prova si compone di:
un sistema di energizzazione (sorgente)
un sistema di ricezione (ricevitori)
un sistema di trigger
un sistema di acquisizione dei segnali (sismografo)
By J ohann Facciorusso
johannf@dicea.unifi.it
Downhole Testing
Oscilloscope
Cased
Borehole
Test
Depth
Interval
Horizontal
Velocity
Transducers
(Geophone
Receivers)
packer
Pump
Horizontal Plank
with normal load
Shear Wave Velocity:
V
s
= R/t
z
1
z
2
t
R
1
2
= z
1
2
+ x
2
R
2
2
= z
2
2
+ x
2
x
Hammer
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SORGENTE
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La sorgente da utilizzare deve essere in grado di generare onde elastiche ad alta
frequenza ricche di energia , con forme donda ripetibili e direzionali, cio con la
possibilit di ottenere prevalentemente onde P o onde S
VH
In genere si adottano sorgenti meccaniche di tipo impulsivo:
per generare onde P si ricorre ai metodi classici (caduta di un grave, esplosioni,
piastra colpita da un martello in direzione verticale, 20x20x1cm)
per generare le onde S
VH
si utilizza una longarina in legno (per evitare fenomeni
di esaltazione o di risonanza dellonda) accoppiata alle estremit, in
corrispondenza dei punti di battuta, con due piastre metalliche. La battuta viene
effettuata orizzontalmente con un martello (massa 5 kg)
N.B. E importante che la longarina sia perfettamente aderente al terreno durante
le battute per evitare dispersioni di energia del segnale (gravandola con un carico
statico, come quello dellautomezzo utilizzato per il trasporto dellattrezzatura) che
non affondi nel terreno (terreni coesivi molli) per non generare prevalentemente
onde P (superficie di contatto piccola), che sia sempre in piano orizzontale.
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SORGENTE
La forma e la geometria della longarina deve essere un compromesso tra le
esigenze precedentemente ricordate (e di solito si realizza artigianalmente).
La longarina adottata dal nostro laboratorio (di dimensioni 240x30x10
cm) ha un anima in legno e un rivestimento metallico zigrinato (per
migliorare ulteriormente laccoppiamento col terreno) e le estremit in
metallo rinforzato.
Laltezza e la larghezza sono state scelte per facilitare la battuta alle
estremit, mentre la lunghezza tale da consentire al fuoristrada di
salirci sopra (per facilitare il trasporto la longarina divisa in due parti
uguali unite per mezzo di bulloni al momento delluso).
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SORGENTE
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Per garantire energizzazioni controllabili e ripetibili, il martello stato montato su un
cavalletto a pendolo, dove, regolando langolo di caduta del martello, si pu
controllare anche lenergia di battuta (ovviamente dovendo ogni volta eseguire una
battuta destra e una sinistra i pendoli con relativi martelli sono due)
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SORGENTE
La longarina viene in genere orientata perpendicolarmente al
raggio uscente dal foro ad una distanza compresa tra 1 e 3m: non
inferiore, per impedire alle onde dirette P ed S di sovrapporsi
(specie a basse profondit), e non superiore per ridurre fenomeni di
riflessione e rifrazione.
La piastra per la battuta verticale posizionata alla stessa distanza
della longarina dal foro.
Piastra di battuta
Mazza battente
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RICEVITORI
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Il sistema di ricezione si compone di due geofoni da pozzo tridimensionali e
orientabili, vincolati nella loro distanza reciproca (in genere da 1 a 3m) e nella loro
orientazione relativa, collegati in superficie al sistema di acquisizione.
I geofoni sono costituiti da una terna di trasduttori di velocit , di cui uno dovr
essere posizionato verticalmente (per la ricezione delle onde P) e gli altri due
orizzontali, di cui uno radialmente rispetto al foro di sondaggio (per massimizzare la
ricezione delle onde S
VH
). Tali trasduttori sono in genere alloggiati in un contenitore
cilindrico di piccolo diametro (in genere 50 mm), tale da potere essere calato nel
foro di sondaggio (il cui diametro interno in genere compreso tra 75 e 125 mm) e
dotato di un sistema di bloccaggio (realizzato con cuscinetto ad ara compressa
oppure con una lama controllata meccanicamente) che consenta al geofono , in fase
di misura, di aderire perfettamente al rivestimento del foro.
I geofoni possono essere realizzati interamente in maniera artigianale oppure
acquistati presso ditte specializzate (GEOSPACE, GEOSTUFF, GEOSYSTEM, etc. per i
modelli base il prezzo intorno a 5000 euro), alcune di queste ditte prevedono delle
versioni dotate di sistema di orientazione meccanico controllabile elettronicamente
dalla superficie.
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Geofono
Trasduttori
Sistema di bloccaggio
(fino a 15 cm)
I trasduttori devono possedere determinate
caratteristiche di frequenza e sensitivit per
potere rilevare adeguatamente il treno
donde proveniente dalla sorgente, la
frequenza propria in genere 10 o 14 Hz.
N.B.
1. Molto importante il sistema di collegamento tra i due geofoni che
deve essere realizzato in materiale sufficientemente rigido da non
subire torsioni o allungamenti (per fissare distanza e orientazione
relativa) e ad alta impedenza per non produrre fenomeni
dinterazione sismica tra i due ricevitori (ad esempio polietilene)
RICEVITORI
2. Altrettanto importante controllare
lorientazione assoluta dei due geofoni dalla
superficie per garantire un confrontabilit tra
le registrazioni a profondit diverse (con
dispositivi automatici o artigianali ad es.
bacchette avvitabili in plastica)
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RICEVITORI
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Particolare del collegamento
Geofoni collegati
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TRIGGER
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Il trigger quel dispositivo che consente di definire listante di attivazione della
sorgente e quindi listante di partenza delle onde sismiche (istante zero).
In genere viene realizzato con un trasduttore piezoelettrico montato sul martello che
funziona come un circuito elettrico, collegato a un condensatore, che viene chiuso al
momento in cui il martello tocca la piastra, consentendo al condensatore di inviare
una scarica elettrica, sotto forma di impulso, al sistema di acquisizione dei dati.
Molto pi semplicemente il dispositivo di trigger pu essere realizzato con un circuito
collegato al sismografo con le estremit collegate alla piastra di battuta e al martello
(per un totale di 3 coppie di cavi in parallelo), in tal caso sempre opportuno
verificare sul campo che non vi siano delle vie alternative di chiusura del circuito
(attraverso il terreno, la base dei pendoli, la scarpe delloperatore, etc.)
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SISTEMA DI ACQUISIZIONE
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Il sistema di acquisizione in genere costituito da un sismografo a cui sono collegati
i ricevitori e il trigger.
Le caratteristiche che il sismografo deve possedere devono essere quello della
massima versatilit (considerata la spesa deve poter essere utilizzato anche per altri
tipi di misure sismiche) e affidabilit per il tipo di misure che si intende effettuare. In
particolare:
- un numero di canali dacquisizione sufficiente (almeno 6 per la registrazione dei
segnali rilevati dai trasduttori dei due geofoni, in genere 12). La tendenza non
acquistare sismografi ad un numero elevato di canali (molto costosi), ma di
ripiegare su sismografi modulari, che possono essere combinati in serie per
aumentare il numero dei canali al momento del bisogno
- una banda di acquisizione di larghezza elevata (1.75 I 20000 Hz) anche se per i
segnali sismici se ne utilizza una sola parte (1 I50 Hz)
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SISTEMA DI ACQUISIZIONE
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- un intervallo di campionamento minimo sufficientemente piccolo (0.02 ms) e una
durata sufficientemente elevata (16000 punti) per garantire un corretto
campionamento del segnale che non comporti perdita di componenti di frequenza
significative (la frequenza di campionamento non deve essere superiore
alla frequenza di Nyquist)
- la possibilit di operare trattamenti preliminari del segnale (medie, somme, filtri,
etc.)
- la disponibilit di un software adeguato con uninterfaccia grafica tale da potere
visualizzare ogni volta i segnali registrati (specie per quei sismografi che non
dispongono di un monitor, preferibili dato il costo elevato di tali componenti e
la possibilit di poterli sostituire con un PC portatile)
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SISTEMA DI ACQUISIZIONE
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PROCEDURA DI PROVA
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La prova richiede tutta una serie di operazioni preliminari che sono:
E esecuzione del foro di diametro interno compreso tra 85 e 125 mm (in genere
con tecniche che riducano al minimo il disturbo del terreno circostante, ad es.
carotaggio a rotazione sostenendo eventualmente le pareti con fango bentonitico)
E rivestimento delle pareti con un tubo in materiale ad alta impedenza alle
vibrazioni (ad es. PVC) di spessore pari a circa 3 mm
E cementazione dellintercapedine tra rivestimento e pareti del foro (meglio se dal
basso verso lalto) con una miscela (acqua+cemento+bentonite) di una densit
pari a quella del terreno circostante per migliorare laccoppiamento tra
rivestimento e pareti del foro (in genere opportuno che la prova venga eseguita
dopo almeno tre settimane dalla cementazione).
Una volta verificato che il foro sia accessibile in tutta la sua profondit
(controllando eventualmente il livello di falda) e che dalla cementazione sia
trascorso un tempo sufficiente, si procede con la prova, che consiste nelle
seguenti fasi:
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PROCEDURA DI PROVA
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1. I due geofoni vengono calati fino a fondo foro e si misura la profondit a cui si
trovano esattamente i trasduttori (dal cavo graduato e nota la distanza tra i due
geofoni).
2. Si bloccano i geofoni alla parete del rivestimento.
3. Vengono prodotte sollecitazioni di prova (sia verticali che orizzontali) per testare
il funzionamento dei geofoni, del trigger e del sistema dacquisizione e per
controllare linfluenza del rumore ambientale (in genere trascurabile ad elevate
profondit)
4. Si procede con un certo numero di battute verticali (in genere tre) che il
simografo acquisisce e somma (per eliminare leffetto di rumori accidentali o di
fondo).
5. Si effettua uno stesso numero di battute orizzontali destre e poi sinistre.
6. Il totale di registrazioni di cui si dispone per ciascuna profondit 18 (relative ai
tre trasduttori inferiori ed ai tre superiori per le tre battute).
7. Si sbloccano i due geofoni e si sollevano di un metro (facendo attenzione che
non ruotino) e si bloccano nuovamente e si ripetono i punti 4 e 5, fino ad
arrivare in superficie.
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MODALIT DI INTERPRETAZIONE
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Al termine della prova disponiamo di 18 registrazioni per ciascuna quota di
profondit indagata (per ciascuno dei tre trasduttori superiori e dei tre trasduttori
inferiori 3 registrazioni, una relativa alla battuta verticale e due relative alle
battute orizzontali, destra e sinistra).
Prima di procedere allinterpretazione delle registrazioni occorre effettuare un
controllo generale di uniformit e di coerenza (per verificare la corrispondenza tra
canali del sismografo e trasduttori, il buon orientamento dei trasduttori orizzontali,
leffetto del rumore soprattutto sulle misure pi superficiali). In particolare deve
risultare, da una semplice analisi visuale, che:
= le registrazioni relative ai trasduttori orizzontali longitudinali (orientati
radialmente rispetto alla sorgente) devono essere quelle a contenuto
energetico maggiore in corrispondenza delle battute orizzontali e nullo per le
battute verticali
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MODALIT DI INTERPRETAZIONE
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= le registrazioni relative ai trasduttori orizzontali trasversali (orientati
perpendicolarmente rispetto alla direzione uscente dalla sorgente) devono
essere quelle a contenuto energetico minore in corrispondenza delle battute
orizzontali e nullo per le battute verticali
= le registrazioni relative ai trasduttori verticali devono essere quelle a
contenuto energetico maggiore in corrispondenza delle battute verticali e nullo
per le battute orizzontali
= larrivo delle onde, per la medesima battuta, rilevato ai trasduttori superiori
deve precedere quello rilevato ai trasduttori inferiori
N.B. Nella realt tali condizioni (ad eccezione dellultima) non sono sempre
verificate (a causa della non perfetta orientazione dei trasduttori e del segnale
sorgente poco pulito che non contiene mai solo onde P o onde S)
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MODALIT DI INTERPRETAZIONE
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Linterpretazione delle registrazioni finalizzata alla determinazione delle velocit di
propagazione delle onde P ed S, per ciascuna delle profondit indagate, pu
essere fatta nel dominio del tempo o della frequenza.
Linterpretazione nel domino del tempo pu avvenire utilizzando:
il metodo visuale (by-eye method)
la funzione di cross-correlazione (cross-correlation).
Linterpretazione nel domino della frequenza avviene utilizzando funzioni come:
lo spettro di potenza incrociato (cross power spectrum),
la funzione di coerenza
il rapporto segnale-rumore.
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MODALIT DI INTERPRETAZIONE
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Indipendentemente dal metodo di interpretazione adottato, le grandezze che
possono essere determinate sono (riferite al tempo t = 0 determinato dal
trigger):
listante di primo arrivo delle onde P al geofono superiore, t
Psup
, ottenuto dal
segnale registrato dal trasduttore verticale superiore in corrispondenza della
battuta verticale (SUP
VV
)
listante di primo arrivo delle onde P al geofono inferiore, t
Pinf
, ottenuto dal
segnale registrato dal trasduttore verticale inferiore in corrispondenza della
battuta verticale (INF
VV
)
listante di primo arrivo delle onde S al geofono superiore, t
Ssup
, ottenuto dal
segnale registrato ai due trasduttori orizzontali superiori in corrispondenza della
battuta orizzontale destra e sinistra (SUP
Htrasv,dx
, SUP
Hlong,dx
, SUP
Htrasv,dx
, SUP
Hlong,dz
listante di primo arrivo delle onde S al geofono inferiore, t
Sinf
, ottenuto dal
segnale registrato ai due trasduttori orizzontali inferiori in corrispondenza della
battuta orizzontale destra e sinistra (INF
Hlong,dx
, INF
Htrasv,dx
, INF
Htrasv,sx
, INF
Hlong,sx
)
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I tempi sono riferiti
sempre alle onde
dirette, cio a
quelle che compiono
tra sorgente e
ricevitori il percorso
rettilineo pi breve
(si trascurano
eventuali fenomeni
di rifrazione e
riflessione).
MODALIT DI INTERPRETAZIONE
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d
d
d
2
z
1
Psup Ssup
1
2
z
(t ,t )
(t = 0)
z
Pinf Sinf
(t ,t )
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MODALIT DI INTERPRETAZIONE
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E inoltre possibile ricavare lintervallo di tempo necessario allonda per transitare da
un ricevitore allaltro (
tP
,
tS
), relativamente a due energizzazioni a profondit
successive, nel caso si disponga di un solo geofono (metodo dello pseudo-
intervallo) o alla stessa energizzazione (metodo dellintervallo).
In tal caso necessario riferirsi ai tempi corretti, t*, cio al tempo che
impiegherebbe londa dalla sorgente al ricevitore se, si propagasse in direzione
verticale (come secondo le ipotesi della prova), cio con la sorgente idealmente
posizionata alla testa del foro:
2
2
i
x
i , x
d d
d
t
* t =
TEMPO CORRETTO
e quindi si pu determinare direttamente lintertempo:
* t * t t
sup , x inf , x x
=
o indirettamente da analisi incrociate dei segnali corrispondenti nel dominio delle
frequenze
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MODALIT DI INTERPRETAZIONE
Per determinare la velocit (V
P
, V
S
) basterebbe dividere i tempi di arrivo delle
onde ai due geofoni, superiore (t
sup
) e inferiore (t
inf
), per le relative distanze
dirette percorse (d
1
e d
2
):
xi
i
x
t
d
V =
Tale procedura in realt non corretta, specie a profondit elevate, in quanto
fornisce un valore mediato della velocit su tutti gli strati superiori che non tiene
conto delle differenti rigidezze.
VELOCI T DI RETTA
Per tali motivi si determina la velocit, relativamente al singolo strato indagato dai
due geofoni, dividendo la distanza, nota, tra i geofoni, z, per il tempo di
propagazione corrispondente, t
x
:
x
x
t
z
V

=
VELOCIT DI INTERVALLO (stessa energizzazione)
VELOCIT DI PSEUDO-INTERVALLO (energizzazioni diverse)
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MODALIT DI INTERPRETAZIONE
Tali valori di velocit si determinano spesso
come pendenza dei singoli tratti della
dromocrona, che riporta in ascisse i tempi
corretti di arrivo delle onde e in ordinata le
profondit corrispondenti.
0
10
20
30
40
50
60
0 50 100 150
Tempi corretti (ms)
P
r
o
f
o
n
d
i
t


(
m
)
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BY-EYE METHOD
Per determinare il tempo di arrivo delle onde P e S dalla sola analisi visuale dei
tracciati occorre molta esperienza e la conoscenza completa delle condizioni in sito
che hanno caratterizzato lesecuzione della prova ( opportuno che esecuzione e
interpretazione vengano sempre eseguite dagli stessi operatori).
Tale criterio si basa sul fatto che:
+ il treno donde P caratterizzato da vibrazioni di modesta ampiezza e periodo,
inizialmente crescenti e poi decrescenti
+ il treno donde S caratterizzato da vibrazioni di ampiezza e periodo almeno
due volte superiori a quelli attribuibili alle onde P, inizialmente crescenti e poi
decrescenti
In questo modo gli istanti di primo arrivo delle onde P e S dovrebbe essere
facilmente identificabili nello stesso segnale.
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CASO REALE (?)
Tempo t = t
Psup
di arrivo delle onde P
Tempo t = 0 (trigger)
Tempo t = t
Ssup
di arrivo delle onde S
Punti caratteristici dellonda
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Nella realt il segnale non mai cos pulito a causa di vari motivi:
1. non perfetta orientazione dei trasduttori orizzontali (nessuno dei due
trasduttori in grado di massimizzare il contenuto energetico dellonda S, per
cui le ampiezze rilevate dellonda S sono pi attenuate di quelle attese)
2. non perfetta energizzazione (colpo troppo debole e perci ampiezza dei
segnali ridotta, oppure non perfettamente verticale o non perfettamente
orizzontale, per cui il segnale e ricco sia di onde P che S)
3. treno donde P e S troppo ravvicinati (come accade in prossimit della
superficie)
4. presenza d onde P riflesse che, essendo ritardate, si confondono con le onde
S o presenza di onde P e S rifratte
5. cementazione del foro non matura
6. non perfetta aderenza del ricevitore alle pareti del rivestimento
7. presenza di rumore ambientale elevato (rapporto segnale/rumore elevato)
che, specie in superficie, tende a confondersi con le onde P
Problemi di interpretazione
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28/ 36 28/ 36
Profondit di misura : 1m
(somma battute dx e sx, trasduttore orizzontale)
-800
-400
0
400
800
0 20 40 60 80 100 120 140 160
Time (ms)
A
m
p
l
i
t
u
d
e

(
m
V
)
ONDE S
ONDE P
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-0.10
-0.05
0.00
0.05
0.10
0 20 40 60 80 100 120 140 160
Time (ms)
A
m
p
l
i
t
u
d
e

(
m
V
)
29/ 36 29/ 36
Profondit di misura : 49 m
(somma battute dx e sx, trasduttore orizzontale)
ONDE P
Rumore di fondo (bassa e alta frequenza)
ONDE S
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30/ 36 30/ 36
ONDE P
(dirette e rifratte)
Rumore di fondo
ONDE S
-0.8
-0.6
-0.4
-0.2
0.0
0.2
0.4
0.6
0.8
0 20 40 60 80 100 120 140 160
Time (ms)
A
m
p
l
i
t
u
d
e

(
m
V
)
Profondit di misura : 47 m
(somma battute dx e sx, trasduttore orizzontale)
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31/ 36 31/ 36
Per evitare o ridurre in parte leffetto di tali inconvenienti si seguono alcuni
accorgimenti:
1. Si eseguono per ciascuna energizzazione (verticale, orizzontale destra e
sinistra) pi battute (in genere tre) e i tracciati corrispondenti vengono
sommati per ciascun trasduttore (per ridurre leffetto dei disturbi aleatori o
delle battute mal riuscite)
2. Si sommano per ciascuna profondit i segnali relativi allo stesso trasduttore
orizzontale relativi alla battuta destra e sinistra per esaltare il contributo delle
onde S e attenuare quello delle onde P (le vibrazioni indotte dalle onde P
sono in fase, mentre quelle indotte dal passaggio delle onde S sono sfasate di
180)
3. Si considera per ciascuna profondit il solo trasduttore orizzontale orientato
lungo la sorgente (longitudinale); nel caso il segnale sia di energia
confrontabile per entrambi i trasduttori (orientazione non buona) si effettua la
somma vettoriale dei due segnali (longitudinale e trasversale)
Accorgimenti operativi
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Quando non sia possibile definire i tempi diretti di arrivo delle onde P e S ai
ricevitori (a causa della scarsa qualit del segnale) ci si accontenta si
determinare direttamente il tempo di percorrenza, successivamente corretto, tra
i due ricevitori (metodo dellintervallo), da unanalisi comparata dei segnali
rilevati dalla stessa coppia concorde di trasduttori (verticale superiore e
inferiore, orizzontale longitudinale superiore e inferiore, oppure orizzontale
trasversale superiore e inferiore) relativamente alla stessa battuta, andando a
ricercare dei punti caratteristici nelle due forme donda (picchi,flessi, concavit).
In tal caso fondamentale una corretta orientazione relativa dei trasduttori
orizzontali
Metodo dellintervallo e dello pseudo-intervallo
In maniera analoga, ma meno affidabile si possono analizzare i segnali relativi
allo stesso trasduttore ma in due posizioni successive, in corrispondenza di due
energizzazioni diverse (metodo dello pseudo-intervallo).
N.B. Attenzione allo stendimento della forma donda (spreading)
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UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Sezione geotecnica
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Media Battute Orizzontali - H(trasversale) - (3.0-5.5 m)
-200
-150
-100
-50
0
50
100
150
200
0 20 40 60 80 100 120 140 160
Time (ms)
A
m
p
l
i
t
u
d
e

(
m
V
)
Punti caratteristici
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Funzione di cross-correlazione
Lanalisi visuale pu essere integrata, soprattutto di fronte a soluzioni non
univoche, con uno studio parallelo della funzione di cross correlazione calcolata
a partire dai segnali registrati da una coppia concorde di trasduttori (inferiore e
superiore), cos definita:

+

= dt ) t ( g ) t ( h ) ( CC
dove g(t) rappresenta la registrazione temporale al trasduttore pi vicino e h(t)
la corrispondente registrazione al trasduttore pi lontano.
Il valore di corrispondente al massimo della funzione rappresenta anche il
tempo di trasferimento della forma donda tra i due punti considerati
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Punti caratteristici
Picco 1
Picco 2
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Analisi nel dominio della frequenza
La ricerca e la sperimentazione si sta orientando, anche per questi metodi
(come per quelli basati sulle onde superficiali), verso uninterpretazione nel
dominio della frequenza, dove la funzione di cross-correlazione viene definita
nel dominio delle frequenze (spettro di potenza incrociato), pi facilmente
gestibile, e utilizzata in accordo con la funzione di coerenza (che consente di
quantificare il livello di disturbo presente nel segnale) e il rapporto segnale-
rumore derivato da questa funzione.
Unanalisi di questo genere consente di tenere conto dei disturbi di cui il segnale
affetto e allo stesso tempo di elaborare una procedura meno soggettiva e
automatizzata, ed anche la direzione verso cui si stanno indirizzando le nostre
ricerche.
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