Integrazione
L7
Introduzione
Questo capitolo volto alla determinazione del valore di un integrale definito, proprio: I = f ( x)dx
a b
Le ipotesi sottese sono che: la funzione f(x) sia definita, continua e finita in tutto lintervallo chiuso a,b. Dallanalisi classica si sa che se F(x) una primitiva di f(x) allora: I = f ( x)dx = F (b) F (a)
a b
Nella pratica, comunque, sono pochi gli integrali che possono essere calcolati analiticamente cio tramite determinazione della funzione primitiva F(x).
L7 2
Introduzione
In altri casi, anche qualora sia nota la primitiva, F(x), pu essere eccessivamente pesante, in termini di tempo di calcolo, determinare il valore dellintegrale tramite lapproccio classico. A titolo desempio, si consideri il seguente integrale:
I =
1 dx 1 + x5
L7 3
Introduzione
Come risolvere allora un problema di integrazione numerica di una funzione?
Se non possibile risolvere direttamente un problema assegnato allora si provi a risolvere un problema similare e pi semplice.
Ci sono due possibili approcci: Utilizzo di polinomi approssimanti basati su unespansione in serie di Taylor di f(x) Utilizzo di polinomi interpolanti approssimanti la f(x)
L7 4
L7 5
Polinomi interpolanti
Lidea quella di sostituire la funzione integranda, f(x), con una di pi facile integrazione, tipicamente un polinomio: f ( x)
f ( x)dx f ( x)dx
a
A causa della criticit dei polinomi di grado elevato (che si rammenta passano per i punti di supporto utilizzati per linterpolazione ma hanno andamento assai oscillante e nervoso) in genere si preferisce mantenere sufficientemente basso il grado del polinomio interpolante utilizzato e suddividere lintervallo complessivo di integrazione a,b in sottointervalli allinterno dei quali lavorare con singoli polinomi. Spesso i sottointervalli utilizzati sono equispaziati.
L7 6
Interpolazione lineare
Dato lintervallo di integrazione a,b il polinomio di primo grado P1(x) che interpola la funzione integranda, f(x), passando per tali estremi :
P 1 ( x) =
( b x ) f (a) + ( x a ) f (b)
ba
I = f ( x)dx P 1 ( x ) dx =
a a
1 ( b a ) [ f (a) + f (b)] 2
Tale formula che approssima numericamente lintegrale, I, detta formula del trapezio o di Bzout.
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I = f ( x)dx P 1 ( x ) dx =
a a
1 ( b a ) [ f (a) + f (b)] 2
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I = f ( x)dx + f ( x)dx
a c
ca bc [ f ( a ) + f (c ) ] + [ f (c) + f (b)] = 2 2 ba h= 2
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h [ f (a) + 2 f ( x1 ) + 2 f ( x2 ) + f (b)] 2
h=
ba 3
Ad esempio calcolando: I =
# intervalli 1 2 3 4
sin( x)dx
Errore assoluto 0.214602 0.051941 0.023706 0.012884
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I h [ 0.5 f ( x0 ) + f ( x1 ) + f ( x2 ) + + f ( xn 1 ) + 0.5 f ( xn ) ] h= ba n xi = a + ih I = i = 0, , n
2
n 1
con la formula del trapezio si
sin( x)dx n
Integ calc
Errore
Rapporto
Si noti come gli errori commessi decrescano raddoppiando di il un fattore 4 numero degli
Interpolazione quadratica
Se si utilizza un polinomio interpolante di secondo grado nellintervallo a,b occorre basarsi su tre punti di supporto. Se si sceglie come terzo punto di a+b supporto quello mediano c = , sfruttando il metodo di Lagrange, il polinomio 2 ha equazione:
P2 ( x) =
I = f ( x)dx P2 ( x)dx =
a a
h=
ba 2
Tale formula che approssima numericamente lintegrale, I, detta formula di Simpson (nota anche come formula di Cavalieri-Simpson).
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Formula di Simpson
I = f ( x)dx P2 ( x)dx =
a a
Formula di Simpson
Generalizzando il procedimento ed estendendolo ad un numero pari n di intervalli equispaziati, si ottiene la formula generale:
I =
sin( x)dx n
Integ calc
Errore
Rapporto
Trapezio vs Simpson
Confronto tra efficienza della formula del trapezio e formula di Simpson per tre integrali differenti. Dati tratti da:
Atkinson K. E., Elementary Numerical Analysis, John Wiley & Sons, (1993)
Formula di Simpson
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h2 ( b a ) 12
f (cn )
cn [ a, b ]
Tale formula asserisce che lerrore decresce in maniera proporzionale ad h2 che lampiezza del singolo sottointervallo. N.B.: la formula dellerrore, sopra riportata, valida asintoticamente se la funzione integranda, f(x), differenziabile almeno due volte nellintervallo a,b. N.B.: se la funzione differenziabile almeno due volte, allora raddoppiando il numero di sottointervalli, la loro ampiezza si dimezza e quindi lerrore diminuisce di un fattore 4.
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2 + 6 x 2
h2 ( b a )
(1 + x2 )
Quindi:
E (f) =
T n
h (b a ) 12
f (cn )
h2 ( 2 0 ) 12
2 0) ( n> = 516.4 h
h2 2= 3
h2 < 5.E 6 3
Quindi:
n 517
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E ( f ) f ( x)dx Sn ( f ) =
S n a
h4 ( b a ) 180
f (4) (cn )
cn [ a, b ]
Tale formula asserisce che lerrore decresce in maniera proporzionale ad h4 che lampiezza del singolo sottointervallo. N.B.: la formula dellerrore, sopra riportata, valida asintoticamente se la funzione integranda, f(x), differenziabile almeno quattro volte nellintervallo
a,b.
N.B.: se la funzione differenziabile almeno quattro volte allora raddoppiando il numero di sottointervalli, la loro ampiezza si dimezza e quindi lerrore diminuisce di un fattore 16.
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( x) = 24
5 x 4 10 x 2 + 1
h4 ( b a )
(1 + x2 )
sul valore di cn
h (b a ) 180
(4)
(cn )
h4 ( 2 0 ) 180
n>
( 2 0 ) = 30.39
h
4h 4 24 = 15
4h 4 < 5.E 6 15
Quindi:
n 32
L7 19
Un controesempio
Esempio: come controesempio si utilizza lintegrale:
I =
xdx =
2 3
La funzione integranda non differenziabile nellintervallo di integrazione: [0,1]. Ecco di seguito riportati gli andamenti degli errori per la formula del trapezio e di Simpson.
Tratto da: Atkinson K. E., Elementary Numerical Analysis, John Wiley & Sons, (1993)
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( I 4n I 2n ) I I 4n ( I 4n I 2n ) ( I 2n I n )
2
basano
principalmente
sulla
seguente
approssimazione:
I wi f ( xi )
i =1
n 1
I vari algoritmi si differenziano per la scelta dei pesi wi e per il posizionamento dei punti xi rispetto cui valutare la funzione integranda. Non necessariamente i punti xi sono equispaziati. Definizione: se i punti x1 e xn corrispondono agli estremi dellintervallo di integrazione si parla di formule chiuse altrimenti di formule aperte. Esempio: La formula del trapezio: I
1 ( b a ) [ f (a) + f (b)] una formula chiusa. 2 a+b La formula del punto di mezzo: I ( b a ) f una formula aperta. 2
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i =1
con Li ( x ) =
( xi x0 )( xi x1 ) ( xi xi 1 )( xi xi +1 ) ( xi xn )
( x x0 )( x x1 ) ( x xi 1 )( x xi +1 ) ( x xn )
N.B.: i polinomi di Lagrange non dipendono dalla specifica funzione integranda scelta. Conseguentemente, i pesi wi sono facilmente calcolabili una volta fissati i punti di supporto xi. N.B.: a seconda della scelta dei punti di supporto xi , non necessariamente equispaziati, i pesi wi cambiano concordemente.
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wi = Li ( x)dx
a
w1 = w2 =
ba 6 2 (b a )
3 ba w3 = 6
e ponendo h = x3 x2 = x2 x1 = (b a)/2 si ottiene: I che la formula di Simpson.
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h [ f ( x1 ) + 4 f ( x2 ) + f ( x3 )] 3
Formule di Newton-Cotes
Se i punti di supporto, xi, sono equispaziati si hanno le formule di Newton-Cotes che possono essere chiuse, aperte o semiaperte.
Formula di Simpson
Formula 3/8
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Formule di Gauss
Le formule di Gauss sfruttano le posizioni dei punti di supporto, xi, come gradi di libert per aumentare la precisione a parit di numero di punti, n, in cui calcolare la funzione integranda. Fissando i punti di supporto ed utilizzando n punti, la formula di integrazione produce un risultato esatto per un polinomio di grado n 1. Se si utilizzano come gradi di libert anche la posizione degli n punti di supporto allora si pu ottenere una formula esatta per polinomi di grado 2n 1. Problema: si desidera trovare gli n pesi wi e gli n nodi xi in modo tale che lintegrale sia esatto per polinomi di grado 2n 1:
f ( x)dx wi f ( xi )
i =1
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Formule di Gauss
Si chiede quindi che la formula di quadratura sia esatta per i polinomi:
f ( x) = xi
i = 0,..., 2n 1
w x + w x + + w x = xi dx
i 1 1 i 2 2 i n n 1
i = 0, , 2n 1
Si noti che:
2 i x dx = i +1 1 0
1
i = 0, 2, , 2n 2 i = 1,3, , 2n 1
possibile dimostrare che il sistema di 2n equazioni non lineari nelle incognite wi e xi risolvibile e la soluzione unica. In realt i pesi wi ed i nodi xi non vengono determinati risolvendo il sistema in questione, bens tramite metodi numerici specifici.
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Formule di Gauss
I pesi wi ed i nodi xi rispettano delle propriet di simmetria, infatti:
xi = xn i
wi = wn i
i = 1, , n
Inoltre possibile dimostrare che tutti i pesi wi sono positivi. Ci molto importante in quanto riduce i problemi di somma di quantit oscillanti che potrebbero elidersi a livello di precisione numerica. Il fatto che le formule di Gauss siano costruite appositamente per integrali aventi come estremi di integrazione 1, 1 non assolutamente limitante. Infatti vale la seguente relazione che permette di ricondurre qualsiasi integrale definito allintervallo summenzionato:
f ( x)dx =
ba 1 f 1 2
b + a + t (b a) dt 2 b + a + t (b a) 2 1 t 1
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Bibliografia
Atkinson K. E., Elementary Numerical Analysis, John Wiley & Sons, (1993) Buzzi Ferraris G., Metodi numerici e Software in C++, Addison Wesley, (1998)
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