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Integrazione

Davide Manca Calcoli di Processo dellIngegneria Chimica Politecnico di Milano

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Introduzione
Questo capitolo volto alla determinazione del valore di un integrale definito, proprio: I = f ( x)dx
a b

Le ipotesi sottese sono che: la funzione f(x) sia definita, continua e finita in tutto lintervallo chiuso a,b. Dallanalisi classica si sa che se F(x) una primitiva di f(x) allora: I = f ( x)dx = F (b) F (a)
a b

Nella pratica, comunque, sono pochi gli integrali che possono essere calcolati analiticamente cio tramite determinazione della funzione primitiva F(x).

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Introduzione
In altri casi, anche qualora sia nota la primitiva, F(x), pu essere eccessivamente pesante, in termini di tempo di calcolo, determinare il valore dellintegrale tramite lapproccio classico. A titolo desempio, si consideri il seguente integrale:

I =

1 dx 1 + x5

esso risolvibile analiticamente ma la sua scrittura molto complicata, infatti vale:


I = 1/5*log(x+1)-1/20*log(2*x^2-x-5^(1/2)*x+2)*5^(1/2)-1/20*log(2*x^2-x -5^(1/2)*x+2)+1/(10-2*5^(1/2))^(1/2)*atan((4*x-1-5^(1/2))/(102*5^(1/2))^(1/2))-1/5/(10-2*5^(1/2))^(1/2)*atan((4*x-1-5^(1/2))/(102*5^(1/2))^(1/2))*5^(1/2)+1/20*log(2*x^2-x+5^(1/2)*x+2)*5^(1/2)1/20*log(2*x^2-x+5^(1/2)*x+2)+1/(10+2*5^(1/2))^(1/2)*atan((4*x1+5^(1/2))/(10+2*5^(1/2))^(1/2))+1/5/(10+2*5^(1/2))^(1/2)*atan((4*x1+5^(1/2))/(10+2*5^(1/2))^(1/2))*5^(1/2) + cost

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Introduzione
Come risolvere allora un problema di integrazione numerica di una funzione?

Se non possibile risolvere direttamente un problema assegnato allora si provi a risolvere un problema similare e pi semplice.

Ci sono due possibili approcci: Utilizzo di polinomi approssimanti basati su unespansione in serie di Taylor di f(x) Utilizzo di polinomi interpolanti approssimanti la f(x)

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Sviluppo in serie di Taylor


Lidea di sostituire la funzione integranda f(x) con unapprossimazione basata sul suo sviluppo in serie di Taylor non in genere premiante. Tale approccio non utilizzato a causa di tre difficolt principali: Il calcolo analitico delle derivate della funzione integranda; Il numero di termini necessari per ottenere una precisione sufficiente nel calcolo dellintegrale; La determinazione del numero di termini necessari per ottenere la precisione desiderata (maggiorazione dellerrore).

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Polinomi interpolanti
Lidea quella di sostituire la funzione integranda, f(x), con una di pi facile integrazione, tipicamente un polinomio: f ( x)

f ( x)dx f ( x)dx
a

A causa della criticit dei polinomi di grado elevato (che si rammenta passano per i punti di supporto utilizzati per linterpolazione ma hanno andamento assai oscillante e nervoso) in genere si preferisce mantenere sufficientemente basso il grado del polinomio interpolante utilizzato e suddividere lintervallo complessivo di integrazione a,b in sottointervalli allinterno dei quali lavorare con singoli polinomi. Spesso i sottointervalli utilizzati sono equispaziati.

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Interpolazione lineare
Dato lintervallo di integrazione a,b il polinomio di primo grado P1(x) che interpola la funzione integranda, f(x), passando per tali estremi :

P 1 ( x) =

( b x ) f (a) + ( x a ) f (b)
ba

Conseguentemente, lintegrale viene approssimato dalla seguente formula:

I = f ( x)dx P 1 ( x ) dx =
a a

1 ( b a ) [ f (a) + f (b)] 2

Tale formula che approssima numericamente lintegrale, I, detta formula del trapezio o di Bzout.

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Formula del trapezio

Etienne Bzout (1730-1783)

I = f ( x)dx P 1 ( x ) dx =
a a

1 ( b a ) [ f (a) + f (b)] 2

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Formula del trapezio


Come possibile accrescere la precisione dellintegrale? una alternativa quella di accrescere il grado del polinomio interpolante (questa pratica non sempre premiante); una seconda alternativa quella di aumentare il numero di sottointervalli rispetto cui applicare nuovamente la formula del trapezio.

Ad esempio, suddividendo lintervallo di integrazione a,b in due sottointervalli equispaziati si ottiene:

I = f ( x)dx + f ( x)dx
a c

h [ f (a) + 2 f (c) + f (b)] 2

ca bc [ f ( a ) + f (c ) ] + [ f (c) + f (b)] = 2 2 ba h= 2
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Formula del trapezio


Iterando il procedimento ed estendendolo a tre intervalli:

h [ f (a) + 2 f ( x1 ) + 2 f ( x2 ) + f (b)] 2

h=

ba 3

Ad esempio calcolando: I =
# intervalli 1 2 3 4

sin( x)dx
Errore assoluto 0.214602 0.051941 0.023706 0.012884
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Integrale calcolato 0.785398 0.948059 0.976294 0.987116

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Formula del trapezio


Generalizzando il procedimento ed estendendolo ad un numero n 1 di intervalli equispaziati, si ottiene la formula generale:

I h [ 0.5 f ( x0 ) + f ( x1 ) + f ( x2 ) + + f ( xn 1 ) + 0.5 f ( xn ) ] h= ba n xi = a + ih I = i = 0, , n
2

n 1
con la formula del trapezio si

A titolo di esempio, integrando ottiene:

sin( x)dx n

Integ calc

Errore

Rapporto

Si noti come gli errori commessi decrescano raddoppiando di il un fattore 4 numero degli

intervalli. Nel prosieguo verr data spiegazione di tale peculiarit.


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Interpolazione quadratica
Se si utilizza un polinomio interpolante di secondo grado nellintervallo a,b occorre basarsi su tre punti di supporto. Se si sceglie come terzo punto di a+b supporto quello mediano c = , sfruttando il metodo di Lagrange, il polinomio 2 ha equazione:

P2 ( x) =

( x c )( x b ) f (a) + ( x a )( x b ) f (c) + ( x a )( x c ) f (b)


2h 2 h 2 2h 2

Quindi lintegrale approssimabile come:

I = f ( x)dx P2 ( x)dx =
a a

h [ f (a) + 4 f (c) + f (b)] 3

h=

ba 2

Tale formula che approssima numericamente lintegrale, I, detta formula di Simpson (nota anche come formula di Cavalieri-Simpson).
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Formula di Simpson

Thomas Simpson (1710-1761)

I = f ( x)dx P2 ( x)dx =
a a

h [ f (a) + 4 f (c) + f (b)] 3 ba h= 2


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Formula di Simpson
Generalizzando il procedimento ed estendendolo ad un numero pari n di intervalli equispaziati, si ottiene la formula generale:

h [ f ( x0 ) + 4 f ( x1 ) + 2 f ( x2 ) + 4 f ( x3 ) + 2 f ( x4 ) + + 2 f ( xn2 ) + 4 f ( xn1 ) + f ( xn )] 3 ba h= xi = a + ih i = 0, , n n , pari n I


A titolo di esempio, integrando ottiene: Si noti come gli errori commessi decrescano di il un fattore 16 degli raddoppiando numero

I =

sin( x)dx n

con la formula di Simpson si

Integ calc

Errore

Rapporto

intervalli. Nel prosieguo verr data spiegazione di tale peculiarit.


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Trapezio vs Simpson
Confronto tra efficienza della formula del trapezio e formula di Simpson per tre integrali differenti. Dati tratti da:
Atkinson K. E., Elementary Numerical Analysis, John Wiley & Sons, (1993)

Formula del trapezio

Formula di Simpson

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Determinazione errore per formula trapezi


Definendo: Tn ( f ) = P 1 ( x ) dx lintegrale numerico calcolato con la formula del
a b

trapezio, utilizzando n sottointervalli, possibile dimostrare che lerrore commesso vale:


T En ( f ) f ( x)dx Tn ( f ) = a b

h2 ( b a ) 12

f (cn )

cn [ a, b ]

Tale formula asserisce che lerrore decresce in maniera proporzionale ad h2 che lampiezza del singolo sottointervallo. N.B.: la formula dellerrore, sopra riportata, valida asintoticamente se la funzione integranda, f(x), differenziabile almeno due volte nellintervallo a,b. N.B.: se la funzione differenziabile almeno due volte, allora raddoppiando il numero di sottointervalli, la loro ampiezza si dimezza e quindi lerrore diminuisce di un fattore 4.
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Determinazione errore per formula trapezi


Esempio: utilizzando la formula del trapezio, si determini il numero minimo di intervalli, n, in grado di ridurre lerrore commesso al di sotto di 5.E-6 per 2 dx T E ( f ) < 5.E 6 lintegrale: I = . Si chiede cio che: n 0 1 + x2 Svolgimento: f(x) infinitamente differenziabile. Si calcola quindi la derivata seconda: f ( x) =
T Rammentando che: En (f)=

2 + 6 x 2

h2 ( b a )

(1 + x2 )

12 sul valore di cn si maggiora la derivata seconda allinterno dellintervallo di


integrazione [0,2]: max f ( x) = f (0) = 2
0 x 2 2

f (cn ) dato che non si hanno informazioni

Quindi:

E (f) =
T n

h (b a ) 12

f (cn )

h2 ( 2 0 ) 12

Si ha: h < 0.003873

2 0) ( n> = 516.4 h

h2 2= 3

h2 < 5.E 6 3

Quindi:

n 517
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Determinazione errore per formula Simpson


Definendo: S n ( f ) = P2 ( x)dx lintegrale numerico calcolato con la formula di Simpson, utilizzando n sottointervalli, possibile dimostrare che lerrore commesso vale:
a b

E ( f ) f ( x)dx Sn ( f ) =
S n a

h4 ( b a ) 180

f (4) (cn )

cn [ a, b ]

Tale formula asserisce che lerrore decresce in maniera proporzionale ad h4 che lampiezza del singolo sottointervallo. N.B.: la formula dellerrore, sopra riportata, valida asintoticamente se la funzione integranda, f(x), differenziabile almeno quattro volte nellintervallo

a,b.
N.B.: se la funzione differenziabile almeno quattro volte allora raddoppiando il numero di sottointervalli, la loro ampiezza si dimezza e quindi lerrore diminuisce di un fattore 16.
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Determinazione errore per formula Simpson


Esempio: utilizzando la formula di Simpson, si determini il numero minimo di intervalli, n, in grado di ridurre lerrore commesso al di sotto di 5.E-6 per 2 dx S E ( f ) < 5.E 6 lintegrale: I = . Si chiede cio che: n 0 1 + x2 Svolgimento: f(x) infinitamente differenziabile. Si calcola quindi la derivata quarta: f Rammentando che: E ( f ) =
S n (4)

( x) = 24

5 x 4 10 x 2 + 1

h4 ( b a )

(1 + x2 )

sul valore di cn

180 si maggiora la derivata quarta allinterno dellintervallo di


0 x 2 4

f (4) (cn ) dato che non si hanno informazioni

integrazione [0,2]: max f (4) ( x) = f (4) (0) = 24 Quindi: E ( f ) =


S n

h (b a ) 180

(4)

(cn )

h4 ( 2 0 ) 180

Si ha: h < 0.0658

n>

( 2 0 ) = 30.39
h

4h 4 24 = 15

4h 4 < 5.E 6 15

Quindi:

n 32
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Un controesempio
Esempio: come controesempio si utilizza lintegrale:

I =

xdx =

2 3

La funzione integranda non differenziabile nellintervallo di integrazione: [0,1]. Ecco di seguito riportati gli andamenti degli errori per la formula del trapezio e di Simpson.

Tratto da: Atkinson K. E., Elementary Numerical Analysis, John Wiley & Sons, (1993)
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Formula di estrapolazione di Aitken


Si desidera sottolineare il fatto che sia la formula del trapezio che quella di Simpson, qualora si aumenti il numero di sottointervalli in cui calcolare lintegrale, per accrescere la precisione della stima, possono sfruttare le valutazioni di funzione integranda gi effettuate (ci avviene se lalgoritmo di integrazione ha preventivamente memorizzato le valutazioni della f(x) in un opportuno vettore). Se sono gi state effettuate le stime dellintegrale per un numero di sottointervalli pari a: n, 2n, 4n, allora possibile estrapolare il valore dellintegrale nel seguente modo:

( I 4n I 2n ) I I 4n ( I 4n I 2n ) ( I 2n I n )
2

Tale formula detta di estrapolazione di Aitken.


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Lintegrazione da unottica diversa


Gli algoritmi di integrazione si
n

basano

principalmente

sulla

seguente

approssimazione:

I wi f ( xi )
i =1

n 1

I vari algoritmi si differenziano per la scelta dei pesi wi e per il posizionamento dei punti xi rispetto cui valutare la funzione integranda. Non necessariamente i punti xi sono equispaziati. Definizione: se i punti x1 e xn corrispondono agli estremi dellintervallo di integrazione si parla di formule chiuse altrimenti di formule aperte. Esempio: La formula del trapezio: I

1 ( b a ) [ f (a) + f (b)] una formula chiusa. 2 a+b La formula del punto di mezzo: I ( b a ) f una formula aperta. 2
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Lintegrazione da unottica diversa


Vediamo ora come determinare i pesi wi. Se sono noti n punti di supporto distinti

(xi, f(xi)), si pu determinare in modo univoco il polinomio di grado n1 che li


interpola esattamente. Utilizzando la formula di Lagrange (confronta L4-17) possibile calcolare agevolmente i pesi wi della: I wi f ( xi ) Infatti: Pn 1 ( x) = f ( xi ) Li ( x)
i =1 n

i =1

con Li ( x ) =

( xi x0 )( xi x1 ) ( xi xi 1 )( xi xi +1 ) ( xi xn )

( x x0 )( x x1 ) ( x xi 1 )( x xi +1 ) ( x xn )

N.B.: i polinomi di Lagrange non dipendono dalla specifica funzione integranda scelta. Conseguentemente, i pesi wi sono facilmente calcolabili una volta fissati i punti di supporto xi. N.B.: a seconda della scelta dei punti di supporto xi , non necessariamente equispaziati, i pesi wi cambiano concordemente.
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Lintegrazione da unottica diversa


I pesi wi sono facilmente calcolabili una volta fissati i punti di supporto xi. Infatti:

wi = Li ( x)dx
a

Esempio: Scegliendo x1 = a, x2 = (a+b)/2, x3 = b i tre pesi valgono:

w1 = w2 =

ba 6 2 (b a )

3 ba w3 = 6
e ponendo h = x3 x2 = x2 x1 = (b a)/2 si ottiene: I che la formula di Simpson.
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h [ f ( x1 ) + 4 f ( x2 ) + f ( x3 )] 3

Formule di Newton-Cotes
Se i punti di supporto, xi, sono equispaziati si hanno le formule di Newton-Cotes che possono essere chiuse, aperte o semiaperte.

h h3 I = [ f ( x1 ) + f ( x2 ) ] f ( ) 2 12 h h5 (4) I = [ f ( x1 ) + 4 f ( x2 ) + f ( x3 ) ] f ( ) 3 90 3h 3h5 (4) I = [ f ( x1 ) + 3 f ( x2 ) + 3 f ( x3 ) + f ( x4 ) ] f ( ) 8 80

Formula del trapezio

Formula di Simpson

Formula 3/8

2h 8h7 (6) I = [ 7 f ( x1 ) + 32 f ( x2 ) + 12 f ( x3 ) + 32 f ( x4 ) + 7 f ( x5 )] f ( ) Formula di Boole 45 945

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Formule di Gauss
Le formule di Gauss sfruttano le posizioni dei punti di supporto, xi, come gradi di libert per aumentare la precisione a parit di numero di punti, n, in cui calcolare la funzione integranda. Fissando i punti di supporto ed utilizzando n punti, la formula di integrazione produce un risultato esatto per un polinomio di grado n 1. Se si utilizzano come gradi di libert anche la posizione degli n punti di supporto allora si pu ottenere una formula esatta per polinomi di grado 2n 1. Problema: si desidera trovare gli n pesi wi e gli n nodi xi in modo tale che lintegrale sia esatto per polinomi di grado 2n 1:

f ( x)dx wi f ( xi )
i =1

N.B.: gli estremi di integrazione sono 1, 1. Le incognite da trovare sono 2n.

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Formule di Gauss
Si chiede quindi che la formula di quadratura sia esatta per i polinomi:

f ( x) = xi

i = 0,..., 2n 1

Cos facendo si ottiene il sistema di equazioni:

w x + w x + + w x = xi dx
i 1 1 i 2 2 i n n 1

i = 0, , 2n 1

Si noti che:

2 i x dx = i +1 1 0
1

i = 0, 2, , 2n 2 i = 1,3, , 2n 1

Carl Friedrich Gauss (1777-1855)

possibile dimostrare che il sistema di 2n equazioni non lineari nelle incognite wi e xi risolvibile e la soluzione unica. In realt i pesi wi ed i nodi xi non vengono determinati risolvendo il sistema in questione, bens tramite metodi numerici specifici.
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Formule di Gauss
I pesi wi ed i nodi xi rispettano delle propriet di simmetria, infatti:

xi = xn i

wi = wn i

i = 1, , n

Inoltre possibile dimostrare che tutti i pesi wi sono positivi. Ci molto importante in quanto riduce i problemi di somma di quantit oscillanti che potrebbero elidersi a livello di precisione numerica. Il fatto che le formule di Gauss siano costruite appositamente per integrali aventi come estremi di integrazione 1, 1 non assolutamente limitante. Infatti vale la seguente relazione che permette di ricondurre qualsiasi integrale definito allintervallo summenzionato:

f ( x)dx =

ba 1 f 1 2

b + a + t (b a) dt 2 b + a + t (b a) 2 1 t 1
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Avendo effettuato la sostituzione di variabile: x =

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Bibliografia
Atkinson K. E., Elementary Numerical Analysis, John Wiley & Sons, (1993) Buzzi Ferraris G., Metodi numerici e Software in C++, Addison Wesley, (1998)

http://www.chem.polimi.it/homes/gbuzzi/index.htm http://turnbull.mcs.st-and.ac.uk/~history/Mathematicians/ http://turnbull.mcs.st-and.ac.uk/~history/Mathematicians/Bezout.html http://turnbull.mcs.st-and.ac.uk/~history/Mathematicians/Cavalieri.html http://turnbull.mcs.st-and.ac.uk/~history/Mathematicians/Gauss.html http://turnbull.mcs.st-and.ac.uk/~history/Mathematicians/Simpson.html

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