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Editoriale
Anno II / numero 5 / ottobre 2009
Centro Culturale della Svizzera Italiana, via Stabile 14, 6900 Lugano, ccdellasvizzeraitaliana@gmail.com
Siamo a scuola, con un di- di chi la scuola la conosce essere recepite e vagliate dai diametralmente opposte.
spendio di tempo e energia per averla frequentata, per politici, poi declinate in termi- Per riprendere, approfondire
enorme, per conoscere la brevi periodi, in tempi ormai ni didattici e presentate agli e ampliare le nostre cono-
realtà, per poter cominciare remoti con, come diceva mio allievi. In molti casi questo scenze su una realtà scola-
a capirla, secondo tutte le nonno,”il libretto della coope- ritardo può persino compor- stica sempre in divenire un
sfaccettature e la complessi- rativa”. Tutti quelli che lavora- tare il rischio di introdurre una dialogo franco e continuo è
tà con sui ci si presenta. no o hanno lavorato nella ter- innovazione tra le pareti sco- utile e necessario, ma non è
P.S. Se Il primo dei pensieri ra non sempre grata e per le lastiche quando ormai essa sufficiente!
citati esprime un bisogno difficili vie dell’insegnamento non è più tale. Concretamente: un primo
largamente diffuso, il secon- ne sono consapevoli. Tutti gli Per cercare di ridurre questa passo per permettere ai gio-
do esprime una coscienza operatori scolastici e i politici "sfasatura temporale" è ne- vani di affrontare lo slalom
sempre più rara da verificare. sono (dovrebbero essere…) cessario un lavoro titanico, gigante della vita è necessa-
Nella quotidianità del nostro coscienti che la scuola è innovatore e anticipatore, rio che genitori, in primis, e
lavoro si fa piuttosto l’espe- sempre in ritardo rispetto alle che crea e mantiene condi- docenti responsabili mettano
rienza della quasi totale as- trasformazioni che si verifica- zioni positive di collabora- per tempo i paletti che indi-
senza del perché e del senso no di continuo nella società, zione tra le varie componenti cano i traguardi del sapere e
della fatica dello studio, del perché deve fare i conti con della scuola. E si sa che del vivere civile. In buona so-
conoscere. Ed è forse questo ben precisi "tempi tecnici". docenti, genitori (“resi ciechi stanza: educarli al confronto.
che più duramente ci mette Questi possono essere ab- dal troppo amore per i loro
alla prova come insegnanti. breviati, ma mai annullati: le figli”) e autorità politiche sono Lauro Degiorgi
A questo proposito, l’attuale innovazioni infatti devono spesso arroccati su posizioni
massificazione degli studi
(parlo delle scuole superiori),
per di più con un tasso sem-
pre maggiore di ripetizioni nel
corso del curricolo scolastico
da parte di studenti che poi
sono incattiviti e disaffezio-
nati al lavoro proprio della
scuola non può non far sor-
gere domande che sempre
più urgentemente richiedono
di essere affrontate.
Flavio Schira
le critiche sono sempre più orari di apertura: inaugurazione lunedì 9 novembre, ore 18
serrate e numerose: in so- tutti i giorni 10-18
prof. Giorgio Paximadi, S.E. Mons. Pier Giacomo Grampa vescovo di Lugano
concerto d’organo sabato 14 novembre, ore 20.30
Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura
anno paolino
laviadidamasco@gmail.com
alle richieste della società. Delegazione Pontificia
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