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educazioneNews

Periodico a cura del Centro Culturale della Svizzera Italiana

Editoriale
Anno II / numero 5 / ottobre 2009

All’inizio del nuovo anno


scolastico, ad un anno
dall’Appello per l’educa-
zione sottoscritto in poche
settimane da centinaia di
persone, abbiamo avvertito
l’esigenza di rilanciare la
questione. L’abbiamo fatto
invitando alcune persone ad
esprimere attese, speranze,
suggerimenti riguardo al
mondo della scuola e alla
sfida educativa che esso
pone. In questo numero
iniziamo a pubblicare alcuni
interventi. Un filo condutto-
re li percorre e li unisce pur
con diverse sottolineature:
la figura dell’insegnante e
il suo sguardo sugli allievi Studenti del Kerala, India (Foto: Luca Fiore)
che gli sono affidati. Questo
viene prima di tutti gli altri
aspetti dell’insegnamento
Le speranze e le attese sulla scuola
(didattiche, strutture…) cui Così rispondono le persone interpellate da educazione News
pur bisogna prestare atten-
Rispondo alla vostra solle- virtù di un facile consenso. n’aimait pas ses élèves”
zione. “Il fatto centrale di
citazione a scrivere qualche Penso solo alla mia infanzia (L’Argent suite, in Œuvres
ieri e di oggi è voler bene,
riga sulla scuola e sul lavoro e a quella dei miei coetanei. en prose complètes, édition
senza sentimentalismi, ai
d’insegnante che è il mio. Le Non era raro che i docenti présentée, établie et annotée
propri studenti: è perdere la
riflessioni in tal senso si sono picchiassero o umiliassero par Robert Burac, Gallimard,
testa (l’espressione sembra
moltiplicate, qui da noi, negli gli studenti. Poca cosa, però, Paris 1992, vol. III, p. 859).
troppo forte solo per pu-
ultimi anni. È un bene, ben- rispetto a un’Europa che per La seconda citazione la ri-
dore ‘borghese’) dietro gli
ché sia importante uno sfor- millenni, fino a poco fa, man- porto a memoria sperando
allievi che ogni anno ti sono
zo per uscire dalla genericità. dava con orgoglio i propri figli di non farlo in modo troppo
affidati”. E un altro interven-
Per genericità intendo dire a farsi macellare sui campi di approssimativo. Don Milani
to sottolinea: “È la passione
che dietro parole, pensieri battaglia. Avremmo senz’altro rispondeva, mi sembra, a
per quei ragazzi che devi far ,
simili c’è necessariamente e fatto a meno di tanti “adulti” una studentessa napoletana:
crescere, per le loro perso-
fortunatamente una diversità temuti e pure rispettati. “Quando avrai perso la testa,
ne, per la loro storia, per i
di fondo che è interessante Tornando alla scuola di oggi, come l’ho persa io, dietro
loro interessi che è il cuore
esplicitare in termini non pre- ma anche d’ieri, propongo alcune decine di creature,
di ogni educatore. Più che le
concetti. Per esempio, l’anno due citazioni. La prima da troverai Dio come premio”.
cose che dovrai insegnare è
scorso ho firmato l’appello un testo di Charles Péguy in Il fatto centrale ieri e oggi è
anzitutto la vita di quei figli
per l’educazione, condividen- cui parla di Gustave Lanson, voler bene, senza sentimen-
adottivi che ti diviene cara:
done alcune parti. Non tutto. professore di storia della talismi, ai propri studenti; è
un mistero da esplorare, da
Non utilizzerei l’espressione letteratura, passato dall’inse- perdere la testa (l’espressione
curare, a volte dolorosa-
“emergenza educativa”. gnamento liceale a supplire sembra troppo forte solo per
mente da modellare.”
Penso che nel momento in cui Brunetière all’École Normale pudore “borghese”) dietro gli
Ma questa posizione è
c’è l’uomo esiste “emergenza Supérieure (otterrà poi la allievi che ogni anno ti sono
proprio quella che risponde
educativa” e, prima ancora, cattedra in Sorbona). Dice affidati. Don Milani diceva che
a “un bisogno dei ragazzi
“emergenza autoeducativa”. Péguy: “Dès l’enseignement il premio è Dio. In ogni caso,
– sottolinea un altro con-
Guardando al mondo in ter- secondaire il avait cette tare credente o non credente
tributo - di trovare persone
mini storici non vedo la no- qui est pour moi inexpiable troverai loro come premio e il
adulte da guardare:
stra epoca molto diversa da et qui à vrai dire dans mon credente non trova Dio senza
altre, quando tutto sembrava système de comptabilité passare dalla sua creatura.
(segue sul retro)
andare abbastanza bene in est la seule qui compte: il Qualcuno dirà: perbacco,
Centro Culturale della Svizzera Italiana, via Stabile 14, 6900 Lugano, http://www.centroculturale.org
sarebbe bello se fosse così, Ho iniziato a insegnare che to amore alla persona dell’al- “Inoltre non si è mai limitato
ma è impensabile chiede- avevo 25 anni, oggi ne ho tro, palesato in mille differenti ad insegnarci dei concetti ma
re questo a tutti i docenti! 65 e mi sembra ieri quando modi, diventa di una mono- dei veri e propri insegnamenti
Eppure sappiamo benissimo da giovane vicerettore al tonia esasperante e ti spegne di vita. C’era un rapporto an-
che in qualsiasi ambito della Collegio Arcivescovile di la voglia persino di leggere che fuori dagli orari di lezione
vita se non amiamo ciò che Gorla aprii con tale vigore la un libro in più per preparare dove ci raccontava delle sue
facciamo e le persone con cui porta del refettorio per lascia- le lezioni. E così ti assale la esperienze personali. Grazie
lo facciamo, le soddisfazioni re passare i ragazzi che l’ho voglia di vivere di rendita, di per questi flash che ci lascia-
personali e i risultati oggettivi scardinata. Era il vigore della ripetere cose cui non credi vano di stucco, ci facevano
sono scarsi, nonostante tutte passione per una avventura neppure più. discutere anche dopo le le-
le tecniche che ci si ostina a aspettata da tempo. Senza La sfiducia nell’insegnante zioni e ci hanno creato effetti
dispensare. Non c’è nulla di l’entusiasmo degli inizi la nasce dalla pretesa del ri- simili a quelli che produce
romantico in quanto dico. scuola è un peso micidiale. È sultato da vedere, mentre il una canna (!!)”.
Educare volendo bene si- la passione per quei ragazzi primo risultato da ottenere è “Mi è piaciuta la sua voglia di
gnifica comunicare, con chi che devi far crescere, per di entrare nella vita dei tuoi insinuare curiosità (e nel mio
(e non semplicemente a chi) le loro persone, per la loro ragazzi. Aperta la porta del caso, per quanto ce ne fosse
hai davanti e accanto, quello storia, per i loro interessi che cuore, ci puoi metter il meglio un bel po’ prima, è riuscito ad
che ti sembra di aver capito è il cuore di ogni educatore. della scienza e del sapore del aumentarla) per gli argomenti
della realtà, della vita, pas- Più che le cose che dovrai vivere. trattati, che è poi l’essenza
sando attraverso la materia insegnare è anzitutto la vita La Scuola “privata”, cioè “la delle scienze naturali: capire
che insegni con passione, di quei figli adottivi che ti scuola per la persona”, ha il mondo e le sue leggi”.
rispetto e rigore, anche nella diviene cara: un mistero da questo determinante valore Sono due pensieri tolti da
valutazione dei risultati effet- esplorare, da curare, a volte aggiunto: una passione per una serie di giudizi espres-
tivi dello studente. Di sicuro, dolorosamente da modella- il proprio mestiere di inse- si dai miei allievi lo scorso
non per il tramite di discorsi re. Qui sta la novità che dà gnante che diventa mestiere anno, alla fine della quarta
astrattamente educativi, di robustezza e autorevolezza (ministerium) di educatore commercio (chiedo sempre,
scorciatoie pedagogico- alla presenza dell’insegnante attraverso la disciplina scola- alla fine di un percorso di 4
didattiche e di lamentazioni in mezzo a loro. “Finalmente stica che hai tra le mani ma, anni insieme, una valutazione
sull’odierna scarsità di valori. uno che si è implicato con attraverso quella, è la vita dell’esperienza fatta durante
Ognuno di noi, insegnanti, si la mia vita!”, mi sentivo dire reale di chi ti è affidato che il mio insegnamento). Mi
arrangia come può. Qualcuno senza che neppure io me ne interessa. sembra indichino bene due
è più spontaneamente porta- accorgessi. questioni per me fondamen-
to a guardare con stupore gli L’insegnamento senza ques- Don Willy Volonté tali per la coscienza con cui
studenti con cui fa lezione. riprendo un nuovo anno sco-
Altri meno. Detto ciò, è tutta- (segue dalla prima) lastico.
via indispensabile aggiungere Il primo esprime un bisogno
che nessuno può muoversi per potersi capire, per avere dei punti di confronto su cui dei ragazzi di trovare per-
tenendo fisso l’orizzonte di verificare la propria crescita come persone.” Persone adulte sone adulte da guardare:
cui parlavo poco fa senza che sappiano indicare un percorso per la realizzazione di sé per potersi capire, per avere
un quadro istituzionale che, “come primo passo per permettere ai giovani di affrontare lo dei punti di confronto su cui
su più piani contemporane- slalom gigante della vita - nota un intervento - è necessario verificare la propria crescita
amente, favorisca una tale che genitori, in primis, e docenti responsabili mettano per come persone. Come inse-
prospettiva, aiuti il singolo tempo i paletti che indicano i traguardi del sapere e del vivere gnanti non possiamo tirarci
docente a non perdere di vi- civile.” indietro rispetto a questa
sta quel che conta veramen- Un forte richiamo alla responsabilità educativa, che ha come domanda ben visibile sulle
te. Purtroppo queste coordi- centro l’educazione della persona e non la semplice socia- facce degli allievi che ci tro-
nate istituzionali sono assenti lizzazione e la trasmissione di saperi e di abilità, è venuta dal viamo davanti lezione dopo
e non certo per fatalità. Non Vescovo monsignor Grampa in un recente incontro di inizio lezione, oggi in modo forse
ho qui lo spazio per spiegare anno con i docenti cattolici. Con forza egli ha indicato le ca- ancor più struggente di ieri.
il mio apparente pessimismo. ratteristiche dell’insegnamento inteso come servizio alla per- E il primo modo per non
Apparente, perché è solo sona. Un servizio che si radica nella natura stessa di Dio, che sottrarci a questa domanda
realismo. Quel realismo che, in Gesù si manifesta come colui che è al servizio dell’uomo. è quello di non censurare la
invece, mi fa essere ottimista E con forza egli ha indicato l’urgenza, di fronte all’emergenza nostra esperienza di uomini,
quando guardo negli occhi educativa, di non restare isolati, di creare una rete di ami- qualunque essa sia, grande
allievi ed ex allievi. cizia e di solidarietà, innanzitutto tra gli insegnanti cattolici, e nello stesso tempo piena di
ma per sua natura aperta a tutti. Le sfide che ci attendono fragilità ma comunque impe-
Jean Soldini esigono che si passi da una presenza nascosta, “carsica”, gnata con la vita.
educazione-News viene in- ad una presenza che ricerchi attivamente, partendo dalla Il secondo indica quale do-
viato via e-mail su richiesta propria identità e dalla passione educativa, il confronto per vrebbe essere la coscienza di
scrivendo a ccdellasvizze- un cammino fecondo nella scuola e nella vita. È un potente insegnanti e studenti nei con-
raitaliana@gmail.com. invito, raccogliamolo! fronti del lavoro scolastico.

Centro Culturale della Svizzera Italiana, via Stabile 14, 6900 Lugano, ccdellasvizzeraitaliana@gmail.com
Siamo a scuola, con un di- di chi la scuola la conosce essere recepite e vagliate dai diametralmente opposte.
spendio di tempo e energia per averla frequentata, per politici, poi declinate in termi- Per riprendere, approfondire
enorme, per conoscere la brevi periodi, in tempi ormai ni didattici e presentate agli e ampliare le nostre cono-
realtà, per poter cominciare remoti con, come diceva mio allievi. In molti casi questo scenze su una realtà scola-
a capirla, secondo tutte le nonno,”il libretto della coope- ritardo può persino compor- stica sempre in divenire un
sfaccettature e la complessi- rativa”. Tutti quelli che lavora- tare il rischio di introdurre una dialogo franco e continuo è
tà con sui ci si presenta. no o hanno lavorato nella ter- innovazione tra le pareti sco- utile e necessario, ma non è
P.S. Se Il primo dei pensieri ra non sempre grata e per le lastiche quando ormai essa sufficiente!
citati esprime un bisogno difficili vie dell’insegnamento non è più tale. Concretamente: un primo
largamente diffuso, il secon- ne sono consapevoli. Tutti gli Per cercare di ridurre questa passo per permettere ai gio-
do esprime una coscienza operatori scolastici e i politici "sfasatura temporale" è ne- vani di affrontare lo slalom
sempre più rara da verificare. sono (dovrebbero essere…) cessario un lavoro titanico, gigante della vita è necessa-
Nella quotidianità del nostro coscienti che la scuola è innovatore e anticipatore, rio che genitori, in primis, e
lavoro si fa piuttosto l’espe- sempre in ritardo rispetto alle che crea e mantiene condi- docenti responsabili mettano
rienza della quasi totale as- trasformazioni che si verifica- zioni positive di collabora- per tempo i paletti che indi-
senza del perché e del senso no di continuo nella società, zione tra le varie componenti cano i traguardi del sapere e
della fatica dello studio, del perché deve fare i conti con della scuola. E si sa che del vivere civile. In buona so-
conoscere. Ed è forse questo ben precisi "tempi tecnici". docenti, genitori (“resi ciechi stanza: educarli al confronto.
che più duramente ci mette Questi possono essere ab- dal troppo amore per i loro
alla prova come insegnanti. breviati, ma mai annullati: le figli”) e autorità politiche sono Lauro Degiorgi
A questo proposito, l’attuale innovazioni infatti devono spesso arroccati su posizioni
massificazione degli studi
(parlo delle scuole superiori),
per di più con un tasso sem-
pre maggiore di ripetizioni nel
corso del curricolo scolastico
da parte di studenti che poi
sono incattiviti e disaffezio-
nati al lavoro proprio della
scuola non può non far sor-
gere domande che sempre
più urgentemente richiedono
di essere affrontate.

Flavio Schira

“I giovani hanno diritto alla


disciplina: educare con seve-
rità per insegnare a crescere” Bernardino Luini (1481-1532)
Affresco della Passione e della Resurrezione
Santa Maria degli Angioli, Lugano

(Bernhard Bueb, direttore Parrocchia Centro Culturale


scolastico tedesco). Santa Maria degli Angioli della Svizzera Italiana
La struttura della scuola ob- presentano la mostra itinerante su San Paolo:
bligatoria – la spina dorsale
del sistema scolastico di ogni
paese – ha subito radicali
trasformazioni nelle strutture Sulla via di
logistiche e pedagogiche per
assicurare una formazione
comune e qualitativa senza
DAMASCO L’inizio di una vita nuova
discriminazioni su tutto il ter-
ritorio cantonale. Per quanto Lugano PATROCINIO

riguarda la qualità della for- Chiesa di Santa Maria degli Angioli


mazione fornita dalla scuola, 9 - 22 novembre 2009 Custodia di Terra Santa

le critiche sono sempre più orari di apertura: inaugurazione lunedì 9 novembre, ore 18
serrate e numerose: in so- tutti i giorni 10-18
prof. Giorgio Paximadi, S.E. Mons. Pier Giacomo Grampa vescovo di Lugano
concerto d’organo sabato 14 novembre, ore 20.30
Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura
anno paolino

stanza le si rimprovera di dare ingresso libero


M° Diego Fasolis
incontro venerdì 20 novembre, ore 20.30
CATALOGO

un tipo di formazione che non informazioni e prenotazioni visite


guidate gratuite:
Una nuova creatura: né uomo né donna, né schiavo né libero, né giudeo né greco
prof. Bruno Ognibeni

corrisponde alle esigenze e tel. 077 419 47 27


BOOKSHOP

laviadidamasco@gmail.com
alle richieste della società. Delegazione Pontificia
MEDIA SPONSOR

Bisogna però relativizzare


per il Santuario
della Santa Casa di Loreto
Festival Organistico Lauretano SITO UFFICIALE DELLA MOSTR A

le catastrofiche sentenze Loreto nel mondo


Città di Lugano itacaeventi.it/sanpaolo

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