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^

^ ^ D7R536 ^
1887
1

LB 1139

e.

ROBA

ii. ^ff^^F^^l^.

Presented to the

LIBRARY ofthe
UNIVERSITY OF TORONTO
front
the estate of

GIORGIO BANDINI

^^;^^-^^
y-

CORRADO

RICCI

NICOLA ZANICHELLI
WDCCCLXXXVl!

L EDITORE
ADEMPIUTI
I

DOVERI ESERCITER

DIRITTI

SANCITI

DALLE LEGGI

CORRADO

n
RICCI

L'ARTE DEI BAMBINI.

BOLOGNA
NICOLA ZANICHELLI
MDCCCLXXXVII.

ITP

**

APRI

2 1995
oF

i^Rsm

Ao^

N^.

L'ARTE DEI BAMBINI

y-<'m*^^'m^ii/m

N giorno
nando
costretto da
sotto
il

dell'inverno 1882-83, tor-

dalla Certosa di Bologna, fui

una pioggia

dirotta
al

a riparare
Meloncello.
si

portico che conduce


sotto

Io

non sapeva che

quegli archi

trovasse un'esposizione permanente letteraria

ed

artistica, di

poco valore

estetico, se si

vuole, e anche poco pudica,

ma

in

compenso

largamente ornata di una modestia rara pei

tempi che corrono.

Pochi lavori hanno


cosicch
si

la

firma

dell'

autore

dovr senipre lamentare una grave

4
lacuna nella storia dell'arte e della letteratura italiana.

Quei versi e quei disegni sono quasi sempre ispirati dal pi largo naturalismo, e al
loro
certe

confronto
novelle

certi

sonetti del

Marino

del

Casti

possono sembrare

trattati di

morale.

Solo
le quali

le

opere degli espositori pi piccoli,


si

naturalmente

trovano pi in basso,
logica,

se

mostrano minor tecnica e minor


le

superano per tutte


Oltre a ci
si
(

altre

nella decenza.

bisogna notarlo a titolo di lode )


le traccie

diradano considerevolmente

poe-

tiche!

La
l'

tristezza del giorno, del luogo e delgli

anima, che mal comportava

epigrammi

sconci e feroci di coloro che avevano lavorato


nella

zona superiore, mi concili con


e

1'

arte

ingenua dei bambini


questo studio.

mi sugger

l'idea di

II.

Cominciai a mettere
letti d'

al
;

lavoro

figliuo-

alcuni miei amici

ma ben

presto

mi

accorsi

che

la

cosa sarebbe

andata troppo

per

le

lunghe, costretto sempre ad aspettare

l'occasione per raccogliere altri disegni.

Dopo

cinque mesi

infatti

aveva raccolto appena un

centinaio di documenti artistici.

Allora mutai indirizzo e ricorsi alle scuole


elementari dove s'affollano fanciulli d'ogni
condizione, e
d'
l'

idea fu eccellente^ se in

meno

un mese, merc P

aiuto dell' amico Raffaele

Belluzzi e dei maestri, fui in grado d' esercitare le

mie considerazioni

sui lavori di circa

mille fra maschi e femmine.

la raccolta

cess a questo punto in grazia del dottor

Adolfo Venturi, noto


tore
della

critico

d' arte e ispetil

Galleria

Estense,

quale

nelle

scuole di

Modena

raccolse altri duecento cin-

quanta disegni, di cui volle farmi dono.

l'arte dei bambini.


Maggiori
difficolt trovai

per raccogliere

lavori di plastica e

in

ci

mi

-fu

d' aiuto

il

pittore Coriolano Vighi. Pi di venti

bam-

bini lavorarono in

due fabbriche
all'

di stoviglie

per accrescer lustro

arte di

Fidia e di-

mostrare ancora quant' grande l'influenza


del divino presepio.

Su

tanti documenti,

la

cui

autenticit

assoluta, presi

animo

a studiare.

III.

Le
fin
l'

sacre carte dicono che

il

Padre Eterno
delle

le

sue

fatiche

con

la

creazione
i

uomo. Con questa invece


!

bambini

cominciano

Generalmente sino

ai tre

anni

d' et
il

semlapis

bra che non capiscano neppure che


lascia traccie sul bianco, ed verso

il

prin-

cipio del quarto che pigliano

gusto ad ad-

dossare o intrecciare sulla carta sfregi a sfregi

l'arte dei bambini.


e per tutti
lesi la
i

7
si

versi,

senza che in essi

pa-

pi piccola intenzione di riprodurre

qualsiasi cosa.

Per come prima

tale intenzione si desta,

novantanove volte su cento tentano d'espri-

mere un uomo con un quadrato o un


malfatto e due linee verticali:

circolo
e le

la testa

gambe
dell'

{fig. i e 2). Questa riduzione estrema

uomo non
;

propria soltanto

ai

bimbi

di

prima et se ne hanno esempi frequentisai sette

simi sino
anni,

e agli otto

quando

gi

non manca

chi d prove notevolissime di

buon
sia

senso. Si vedr

come non
da
Fig.
i.

difficile

comprendere

qual cosa provenga che quei piccoli

artisti

s'appagano di cos imperfetta creazione. La


quale per in natura, se mai fosse, verrebbe
a presentare un lato assolutamente pratico.

La

testa e le

gambe

soltanto?

Diamine

quanto basterebbe per vedere, mangiare e


andare a spasso
!

-r-

se le braccia e

il

torso

mancassero, tanto meglio; non s'avrebbe a


lavorar tanto,
di cuore e
il

ci

sarebbero

meno

dispiaceri

ventre non dorrebbe mai!

Ma

bambini

fortunatamente
che se

non

se-

guono questa

filosofia,

la seguissero

sopprimerebbero
studiare!

la testa

per far a

meno

di

Prima che l'uomo


per
altri stadi.

sia intero

deve passare

Da

quella forma primitiva

non

isperi di salta-

re a
alla

un

tratto

sua inte-

grit fisica. Bi-

bia

pazienza

stia
i

pago

di

concessioni

graduali,

perch

bambini, progredendo a

poco a poco,

oltre al
il

capo e

alle

gambe,

gli

daranno

le

braccia o
al

busto (fig. Jj

4
1'

s),
e

mai, o tutt'
l'altro.

pi rarissime volte,

uno

Pili tardi soltanto

avr in grazia quanto


alle

chiedeva per soddisfare

esigenze del pi

l'

arte dei bambini.


e

modesto inventrio,
perch
e'

Dio

gliela

mandi buona,

caso che gli attacchino le braccia


all'

indifferentemente alla testa, al collo e

in-

guine {fig. 6,

j,

e g). L'ubicazione per

loro una cosa tutt' affatto secondaria. L' im-

portante
braccia.

che

1'

uomo

finalmente abbia

le

Ma

non

si

creda per questo eh'

e' sia

tosto

in caso d' adoperarle pei

bisogni pi frequenti e

pi

istintivi

della

vita.

Tutt' altro.

Non

potr, ad

esem-

pio, portar
alla bocca,

mai
al

le

mani
Ftp:. 3.

naso o a
;

qualunque parte del capo


carsi
il

ne potr mai toc-

torace; e

tutto ci perch,

come

le

gambe non hanno


le

ginocchio, , cos dapprima

braccia non

hanno gomito.

Ma
anche

1'

attivit

umana

invoca ben presto

l'

articolazione

delle
si

gambe

delle

braccia, e

come prima

mostra necessaria,

il

piccolo

artista

la

concede.

Talora anzi

troppo abbondantemente, poich, anzich cedere


chio,
i

soli angoli

del

gomito
e
alle

del ginoc-

dona

alle

braccia

gambe una

scioltezza assoluta e continua di


f] serpentello, per la quale e

piedi

mani possono

arrivare con in-

vidiabili

curve a qualsiasi parte

del corpo {fig. io).

Per quanti tramiti adunque,


Fig. 4.

neir arte dei bambini, passa


d'

l'

uo-

mo, prima

avere appena appena una forma

ragionevole!

IV.

Per una volta


s'

intero, quest'

uomo non
di

adatta pi a nasconder

nulla

s
i

alla

vista degli osservatori

anche se dietro

mag-

giori ostacoli. Se a cavallo

mostra tutte e

due

le

gambe

se in barca

mostra

l'

intero
o,

corpo dalle pareti trasparenti di questa,

come

vedrete in altro

modo

consimile.

l'arte dei bambini.

IT
1'

Ma

qual' la

norma che guida

arte dei
tutti

bambini? Da che cosa dipendono quasi


gli errori,

non

tecnici

(ben inteso)
ci. I

ma

logici?

Semplicemente da

bambini descri-

vono l'uomo
artisticamente;

le

cose invece di renderle riprodurle nella

cercano di

loro complessione assoluta e

non

nella risul-

tanza ottica.

Fanno insomma

coi

segni la

descrizione che n pi n

meno

farebbero con

la parola.

Sanno che un uomo ha due

gambe ed

essi gliele

disegnano

tutte e due, anche

quando debquest'

bono riprodurre

uomo

in quella data posizione in cui

non pu mostrarne che una


sola e magari nessuna.

Ecco una

serie
i

di

prove

cavate da tutti
Salve

disegni raccolti.
eccezioni,
tutti

pochissime

quelli

che hanno fatto due o pi uomini in barca,


li

hanno

fatti

dai capelli ai piedi, senza pen-

12

l'arte dei bambini.

sare che la sponda della barca nasconde gran

parte del corpo.

Essi ragionano, o meglio,

sragionano
tutto, e se

cos:
e'

L'

uomo

in

barca c'
di-

tutto perch ne
la

dobbiam

segnare solo

met?

a che ricorrono per disegnarlo cos in-

tegralmente?

fanno consistere

la

nave in

una semplice

linea curva,

lasciando per tal

modo

le figure del tutto

scoperte {Jg.

ii)\

o fanno
la

le pareti del-

nave trasparenti come

se fossero di puro cristallo {Jg.

12

e i3)\
fine,

P^S' 6'

o fanno, in

le

figure in alto fuori della


se spiccassero

nave
farsi

stessa,

come

un

salto per

scorgere intere dall'artista

{fig- 14)-

V.

Risolvono insomma in tre differenti modi


il

medesimo problema

d' evitare

gli

osta-

coli ottici.

l'arte dei bambini. Alcuni poi,


imperfetta

13

ma

pochi, per

una tenue e

nozione del vero, cadono in un

errore ancor pi madornale, che


i

non

quelli

quali trascurano ogni considerazione


vero.

sullo

stesso

Ricordando
che
1'

essi,

fra

la

magsi

giore

incertezza,

uomo
si

in

barca

scorge dalla cintola in su,

limitano a dise-

gnare questo mezz' uomo; non per, com' in


fatto,

emergente dalla sponda,


alla carena, proprio

ma
se

sino in

fondo
dal

come

P uomo

momento che

va in barca perdesse

ambedue

le

gambe
Pi

{Jg. is):

chiaramente
d'

ricordano

aver
Fig.
y.

veduta in nave una

mezza

figura,

ma non

ricordano eh' essa

ri-

sultava tale in grazia dell' ostacolo che la toglieva in parte alla vista.

Per,

sino

di

questi
all'

pochi,

taluni

vo-

gliono soddisfare anche,

obbligo, alla legge

14
deir integrit

personale

dell'

individuo

che

esprimono e fanno occupare

la nave, fino in

fondo, dal busto (perch, ripeto, secondo la


falsa

nozione
)

d' alcuni, in le

barca non

ci

sta

altro

mettono

due gambe

fuori

e al

di sotto della nave,


nell'

natanti tranquillamente
sciatica o d' altro

acqua senza timore di

feroce

malanno {fig- i6 e 17).


si

Se

guardano poi
s'

tutti

segni, che ri-

traggono r uomo,
fatti.

avvertiranno gP identici

Tutti

sanno che

dell'

uomo

cavallo,

visto di profilo,

una parte rimane nascosta


I

all'occhio.

bimbi invece pen-

sano che l'uomo quando a


cavallo perfettamente
e,

co-

me
Fig.
8.

sempre^ intero, ed esauritutti


i

scono

modi per

descri-

vere quella sua integrit in


In

modo

esplicito.

maggior numero fanno vedere

tutte e

due
ig
)

le

gambe
altri

dalla

stessa parte (Jg".


1'

18

mettono

uomo

erto e volante

15
sul
lo

cavallo, cos

come

lo

fanno trasparire o

mettono fuor

della barca {fig. 20).

v'

ha anche in questo caso


d'

qualche
di vero.

esempio

una prima idea imperfetta

Alcuni ricordano e capiscono che


del cavallo

il

corpo

un

ostacolo, e pure credono che

non
l'

si

debba nascondere alcuna parte del-

uomo.

E come

provvedono
il

in

simili fran-

genti? Disegnano
il

cavallo, gli

mettono sopra
due gambe

busto

dell'

uomo,

e attaccano le

Fig. g.

sotto la pancia dell'animale {fig. 21), Cos,

mentre questo

si

presenta

come
si

solido osta-

colo, a traverso del quale nulla

pu

vedere,

r uomo a sua volta conserva

la

sua integrit

i6
fsica

V ARTE

DEI BAMBINI.

dividendosi per in due parti per uso


dell'artista grazioso.
si

consumo

In favore della legge stabilita


altre prove.

trovano

Gli adulti, anche

meno
d'

intelligenti,

con-

siderando un profilo

uomo, scoprono che

un buon

terzo del corpo resta nascosto alla


soppresso. Per

vista e quindi artisticamente

ci (tenendosi alle cose pi

generali)

gran

parte d'

un braccio

talora
il

anche tutto ) e

mezzo
si
si

volto o quasi,
e quindi

non

vedono mai

non

debbono esprimere.

Ma
sano:
re,

bambini in genere
le loro

seguono

leggi e pen-

Un uomo

deve

sta-

come

pi gli piace, di

Fig. IO.

profilo

o di prospetto. Ei

non verr per questo

a scemare.
altra.

Guardi pure
Sar sempre

da una parte o da un'

un uomo (salvo
due braccia
e

monchi
occhi.

guerci) con

due

L ARTE DEI BAMBINI.

I7

Considerando, nei disegni da


tutti
i

me

raccolti,

profili,

ho trovato
le

primo: che mostrano quasi sempre


due braccia, o attaccate in mezzo
al

petto a

diversa altezza o pendenti dal come lembi una ciarpa due frequentissicollo,
d'

o,

mamente,
gnate

dise-

tutte

due dalla
parte
;

stessa
1'

una

presso alla spalla,

altra

alla

Fig. u.

cintola (Jig.

10,11,22, 2j, 24, 25,26


il

e 4j),

secondo: che disegnando


di
profilo,
i

volto tutto

settanta volte su cento

conser-

vano

due occhi

di prospetto {Jig. 4, 5, 11,

13, 18, 22 e 26).

VI.

L'

uomo

ha, per fortuna,


sola,

un naso

solo e

una bocca
Ricci.

che

si

possono dimostrarfi
2

coi segni ragionevoli d'

un semplice
riesce a
farli

profilo,

Ma

due occhi non

si

vedere

senza spostarne uno.

si

consideri la forza delle leggi indicate.


in questo caso la

Anche

prima

e debole

no-

zione del vero aumenta V errore. Alcuni sanno


bens che V
se ne

uomo ha due

occhi e che quindi

debbono disegnar due,


la grazia di
i

ma

ricordano

anche che, per


abbondante,

Dio, talora troppo

fra

due occhi pende sempre un

Fig. J2.
naso.

il
i

Che
volto

cosa fanno allora?


col

Disee

gnato
messi
stati

suo
di

naso

di

profilo

due occhi

prospetto,

dopo esser
fra questi
il

un

po' in pensiero,
si

aggiungono

un secondo naso che

pu chiamare

naso

L ARTE DEI BAMBINI.

soprannumerario della logica primitiva, perch appunto


legge
il

prodotto pi originale della

d' integrit

che

domina

tutta

l'

arte

infantile ^fig.

iiy 13, 22 e 26).


il

dico tutta, perch anche


alla

paesaggio

non vien meno

regola.
lati

bimbi, delle
la facciata

case disegnano spesso tre

due fianchi (Jg: 2j e 28).

perch

ne
il

disegnano tre? Perch non hanno trovato

modo,

la cifra al

per disegnarli tutti e quattro.

Grazie
cielo

dichiacase hanla-

rano i bambini

ti

le

no quattro
e
si

dovreb-

bero disegnar
tutti
tro.

quat-

Fig. i3.
la

Ma non

bisogna poi esagerare

smania

critica e se la prospettiva

non

ancora tanto

perfezionata, bisogna contentarsi di mostrar-

ne soltanto

tre.

20
Si

considerino

quei

paesaggi

si

ve-

dranno spesso trasparire dai muri


mini che passeggiano per
si

gli

uo-

le

stanze {fig. 26*);


i

vedranno per entro


le

campanili
{fig.

sacrestani
e le per-

che suonano

campane
il

2g)

sone che popolano


ci

treno {fig. jo). Tutto


o,

insomma che
ci

bambini sanno
si

meglio,

pensano che

sia,

deve vedere, nuUo!

stante gli ostacoli naturali e artificiali

Obbietteranno alcuni che pi spesso dise-

gnano semplicemente una

casa,

una torre o

una chiesa senza macchiette. Verissimo;


in tal caso

ma

non intendono
una
una

di fare

altro che

casa,

una

torre

chiesa.

Se ad uno

invece viene in mente di


suggerir loro che nella
Fig. 14.

casa fatta,

e'

un uomo

che

passeggia per una camera o


il

un cuoco

che prepara

pranzo, e che quindi lo disi

mostrino coi segni,

verificher,

ci

che

ho

verificato io

ben cento volte: che nessun

l'arte dei bambini.

21
l'

bimbo sar da tanto


(che
tutti gli adulti

di

farvi

obbiezione

farebbero) che cio quel-

l'uomo
si

e quel cuoco, che


al di

sono in casa, non

possono vedere

fuori;

appunto per-

ch, dato che quell'

uomo

e quel cuoco siano


la logica

o debbano essere in casa, secondo


dei bimbi,
si

debbono anche vedere.

VII.

tutte queste considerazioni quale altra

cosa spiegano dell' arte

dei bambini

Spie-

Fi^. i5.

gano subito

le

cause per cui tanti degli

er-

rori verificati nei disegni,

non

si

riscontrano

nella plastica infantile.


Si

guardino attentamente

saggi plastici,

22
I

l'arte dei bambini.


difetti

che

si

scoprono in

essi

sono di-

fetti di tecnica.

La mano,
e
forse

inesperta a dise-

gnare, del pari

pi inesperta a

modellare.
Il

capo

dell'

uomo

fatto da

una

pallot-

tola di creta, nella quale

una sporgenza

de-

forme e acuta tiene


taglio indica la

il

posto del naso; un


fori

bocca e due

indicano

gli occhi {fig. ji).

Un'altra pallottola pi

grande forma

il

-c^
^
^

Imbusto; due bu,


,,

delli laterali le

a^

-^ j

braccia

due

budelli inferiori
le

gambe.

Ne

Fig. i6.

risulta

un uo-

mo

fatto malissimo,

ma

tutto quasi a suo

posto. Perocch, in simile caso le singoli parti

non hanno bisogno


tersi in

d' esser spostate

per met-

mostra {fig. 32).

La

figurina di tutto tondo lascia scoperto


l'

ogni lato e

inventario delle sue

membra

23
si

compie senza

sforzo.

Per mostrare

due
il

occhi in una

faccia

disegnata di
a
farli

profilo,

bimbo
met

costretto

stare

nella

sola

visibile d' essa. Invece

forando gli occhi


in

nella creta, egli

sempre

caso di porli

approssimativamente

ai lati del naso.


il

Avete anche veduto che quando


disegna V

bimbo

uomo

a cavallo,

mette in mostra
le

frequentemente dallo stesso lato

due gambe

Fig. 77.

del cavaliere. Nel caso della plastica egli

pone

invece V

uomo veramente
gli si

a cavallo,

perch
farlo

girandolo
tale

mostra compiuto e per


difficolt

non incontra nessuna


33).

prospet-

tica (Jg.

Ed

appunto per questo che Parte dei


1'

bambini ha nella plastica con

arte primitiva

24
con
la

L'ARTE DEI BAMBINI.


medioevale e con quella delle popo-

lazioni selvaggie tanti punti di contatto, che


si

cercano indarno quando

si

passa a consi-

derar la pittura {fig. 34, 35, 36, 37).

Vili.

Il

lato in cui

Parte dei barbari e della


la tecnica.

decadenza difetta maggiormente

La

logica

pu mostrare qualche

lato

debole

ma non
cos

mai

ingenua

e risibile co-

me

quella dei
In
pitsi

bambini.

nessuna
tura, se
Fig. 18.

tol-

gono pochi

e-

sempi

forniti dalle Pelli rosse e pi special-

mente
infatti

dalla trib dei


i

Comanchi,

s'

avvertono

difetti notati sui nostri disegni.

Lo

Scoolcraft pubblica alcune iscrizioni geroglifiche raccolte

sulla

riviera

del

Missouri

l'arte dei bambini.


nel

25

Nuovo Messico

nelle quali s'incontrano

alcuni uomini a cavallo che mostrano tutte


e

due

le

gambe da un
come
^

lato,

o non ne mo-

strano alcuna,
bini {fig.

in certi saggi dei

bam-

38

39)

Wsi

Ma

questi esempi sono rari e


si

limitano

a quel solo errore, che


il

perderebbe certo

tempo

a cercare

una sola figura che abi

bia le due braccia e

due occhi dalla stessa


parte.

Per quanto

infatti

un

artista viva nella

pi misera societ e
nei pi miseri tempi,
^^S ^9-

a certe considerazioni (cui

non arrivano, bam-

bini di cinque o sei anni ) deve pur sempre,

senza sforzo e quasi inconsciamente, arrivare


per lo sviluppo che la mente prende in grazia
della stessa
vita

quotidiana.

Ma

la

tecnica

invece non procede mai o procede di poco

senza uno studio ben determinato e speciale.

26

Chi non ha studiato mai disegno pu agevol-

mente

verificare

ci

che dico.

Con

l'espe-

rienza, che risulta dalla

somma

delle consisi

derazioni che

si

fanno

al

mondo,
che

sviluppa
fronte

anche
a

il

senso

critico,

tanto

di

un

dipinto, che presenti qualche irragione-

volezza patente, ognuno in caso di ben


consigliare

artista.

Nella
si

tecnica

invece

senza
press' a

esercizio

alcuno
si

trenf anni

poco ci che

era a dieci. Si fanno


le

stesse

figurine

senza proporzione
e deformi
:

le

quali

sembrano migliori
delle infantili per-

ch sono scevre di
difetti

di

razioci-

nio,

vedendosi di
d'

^'^* ^^'

ciascuna
si

essa,

soltanto quello

che

pu vedere, ma che

in fatto d' esecuzione

non sono gran cosa pi

lodevoli.

27

Adunque,
tile

gli errori della

plastica

infand' arte

provenendo pi da inesperienza
di

manuale che da deficienza


(

ragionamento
il

per la quale

s'

veduto difettare

disegno)
preistola

trovano maggior riscontro


rica e barbara in cui
si

nell' arte

lamenta di pi

cattiva esecuzione.
I

grafiti preistorici (i

quali

ovvio

Fig. 21.
dirlo

vanno considerati come disegni


Geikie (2) e da Giovanni

pub-

blicati dal

Lubbock
ai disegni

(3)

sono smisuratamente superiori

dei bambini.

Le

scolture invece sono

quasi

28

L^ARTE DEI BAMIKI.

identiche. Negli Atti del terzo congresso ar-

cheologico internazionale di preistoria, sono


prodotti
dei
feticci

rappresentanti
e

uomini,
paion

uomini a
fatti

cavallo, uccelli
ieri dalle

cani

che

pur

mani

dei nostri bimbi. (4)

Cos pu dirsi a riguardo delle popolazioni

selvaggie

contemporanee.
queste,
i

Presso

di

disegni sono sem-

pre pi ragionevoli degP infantili,

perch
artista

il

fatto

prova

che
gio,

l'

quasi selvag-

fatto

adulto,

ragiona

pi che
bo,

non ragioni un bim-

come naturalmente una


ha nor-

societ di selvaggi

me
Fig. 22.

e convenzioni che

non

passerebbero pel capo a nes-

suno
bini,

in

una societ

di

bamfame

dove

forse

tutti

morrebbero

di

senza pur darsi una plausibile ragione.

Esistono

per vero

certe

trib

le

quali
(5)

ignorano perfettamente V arte del disegno

29

ma non

ne esistono altre che offrano un' arche presenti


g' identici

te grafica

difetti

di

quella dei bimbi.


Il

fatto

dimostra cos che certi


ignorare

popoli

possono

perfettamente

l'esistenza

della pittura o dell'arte in genere ed essere


deficienti

d'ogni idea di riproduzione,

ma

di-

mostra

del pari ch'essi, dato che la scoprano

per qualche eventualit, o l'abbiano per


straniero che loro l'insegni, o

uno

per propria iniziativa, col ra-

gionamento arrivano poi ad


evitare certi errori
in cui ab-

biamo veduto cadere costantemente


i

bambini.
qui,

anche
si

quando

la

questione

limita alla tecnica,


i

e nell'arte infantile cessano


difetti logici,
1'

arte

selvaggia
Fi e

trova la sua corrispondenza.

23

Per

ci si

trovano delle figurine in legno


eseguiti

e degl' intagli in osso

dai

Giuktci

30
sulla costa asiatica del golfo di Giaun,

tocsi-

cata dalla Vega, che sono

grandemente
dai
essi

mili alle crete modellate


(fig.

nostri

bimbi
le

40

41)
ali

(6).

Anch'

fanno

ocaocchi

rine senz'

e senza piedi e

con

gli

forati, e, in legno, le faccie

umane

piatte per

ottenere la sporgenza del naso, uguali in tutto


ci alle trib africane di Dor,

Neam-Nam,
42

di

Krumen

e di molte altre {Jlg.

e 4j) (7).

IX.

Con r
dioevale
i

arte della

massima decadenza mecontatto


arte

punti

di

sono minori.
delle
civilt

Non

si

pu negare aver P

trascorse, lasciate delle traccie le

quali

perdi

durano a mitigare

l'

asprezza

dei

secoli

mezzo

e questa

benefica

influenza,
sensibile,
d'

debole
si

se vuoisi,

ma

pur sempre

pu

paragonare
estinto,
tali

alla luce

languida

un astro gi

ma

che arriva agli occhi dei mori

a traverso

secoli

e lo

spazio.

L' arte

L ARTE DEI BAMBINI.

greca e romana
rincantucciata in

si

rivela allora

dimessamente
in

un

volto modesto,
si

una

piega d' un manto,

ma

rivela. Si

guardino
e

pure

le

pi

scadenti

scolture

bizantine
della

quelle di S.
di

Zenone a Verona,

chiesa

Groppoli a Pistoia, della Pieve ad Arezzo,

di S.
il

Maria

di Piazza d'

Ancona

si

guardino

ninfo cristiano del Vescoil

vado pesarese,

rilievo
di

del
e

Cinedo nel duomo


tutte le pitture

Fano

romaniche
Si

greco-bizantine.

scoprir

tutta un'arte difettosa,

ma non

un' arte infantile.

Dicono

che

certi

uomini

decrepiti tornano bambini per


le

sciocchezze che posson


le

fare

dire;

ma
non

per lo pi

sciocchezze di quei vecchi

sono mai identiche a quelle dei bimbi. Cos


gli errori

d'un' arte decaduta e moribonda


agli errori d'un' arte

non somigliano sempre


che nasce!

32

l'

arte dei bambini.


dei pi meschini lavori
di

La esecuzione

me-

dio-evali generalmente migliore

quella

dei bambini e dei selvaggi. Nell'arte

medio-

evale la cosa che pi

si

lamenta nel soggetto


e

la soverchia povert e semplicit,


il

non

difetto di raziocinio.

Non
siano
i

deve intendersi

certo

che

le

due

arti

assolutamente

differenti.

Pei medioevali e
lavorar
di

bimbi basta
maniera,

il

solo e continuo

senza

preoccupazione della vera forma delle


bra umane
e
delle

memfine

cose,

perch

alla

siano condotti ad
li

imperfezioni

quasi

simi-

(8).

Ma

queste sono ben poche e non bad' i-

stano a stabilire una caratteristica totale


dentit.

Tutt'al pi
care di

le

due

arti

si

possono tocnei

nuovo,

ma

per brevi momenti,


fatti

saggi

fatti

meglio dai bambini e

peggio

dai medioevali, e ci tanto nella tecnica che


nella logica.
S'
i

veduto ad esempio che cosa fanno

bimbi quando disegnano due o pi uomini

l'

arte dei bambini.


le figure

33
interamente.
a

in barca.
I

Fanno vedere

poohi e migliori, che alla fine arrivano


la

comprendere che
resta coperta,

mezza

figura

inferiore
far

cadono poi nell'errore di


coi

vogare

gli

uomini

remi dalla stessa parte

{fig. 44)' Nella realt, per tal

modo

essi

non

farebbero che far girare in tondo la barca,

senza avanzarsi
quelli che

d'

un palmo. Fra
sono
i

bimbi

ci fanno
i

pi intelligenti;

nei medioevali
del

pi scadenti. Neil'

ambone
fi-

duomo

di

Parma

fra le altre cose vi

gurata una deposizione di Cristo.


sale

Un uomo

con

la scala a
il

un braccio

della

croce per torre

chiodo che alla

mano

destra

del
il

Redentore.

Or

bene, la scala ha

suo piede vicino

a quello della croce, e la sua vetta


all'estremit del braccio dritto della

croce stessa {fig. 45).

evidente

che cos la scala non pu reggere, Fig. 25.

ma

anche

il

pi sveglio dei bambini non se

n' accorge
Ricci.

e,

messo

a trattare lo stesso soga

34
getto, se
difetto.

non

fa

peggio, cade nel

medesimo

Solo una cosa


tutte e tre le arti
:

veramente comune a

della decadenza, infantile


la

e preistorica

ed

nessuna preoccupazione
si

delle proporzioni,

onde

veggono

uccelli

sugli alberi grandi

come

buoi, uomini

mag-

giori degli edifici, cavalli e


simili.

met

degli

uomini

questo poi

bimbi aggiungono

di loro

una quasi assoluta mancanza del senso

della perpendicolarit. Abituati e sforzati tutto

giorno a tracciare

le aste e a scrivere in

pen-

denza, disegnano anche tutto in pendenza.

Sul

modo

di colorire

poche cose
le teorie

si

pos-

sono osservare oggi che


stone e del
sotto
i

del Glad-

Magnus hanno dovuto cadere


ripetuti

colpi

della

scienza.

Dalla

lettura d'

Omero, ove sono

ricordati

pochi

l'arte dei bambini.


colori,
il

35

Gladstone fu indotto a pensare che


vedessero un minor
nei

gli antichi

numero
il

di

colori e che lentamente


della vista
si

secoli

senso
il

sia

perfezionato.
di

Ci che
provare

primo ministro inglese cerc


lologicamente,

fi-

Hugo Madi

gnus

cerc

provare

scientificamente.

Riassumere

tutta

la

polemica sarebbe lungo e


noioso. Giova per notare

che questo daltonismo fu


attribuito alle popolazioni

antiche,

ai

selvaggi e ai

bambini.

Riguardo

alle

prime
affersi

oggi recisamente

mato

che non

pu

dalle prove filologiche conchiudere che real-

mente

nel

tempo

storico, le sensazioni della


si

qualit della

luce (colori)

siano venute

sviluppando da quelle della quantit!

(9)

36

Riguardo
e scrupolose

ai selvaggi,

esperienze ripetute
il

hanno provato che

loro senso

cromatico non
stano
parlare.
Il

per
i

nulla

difettoso.

Re-

jfnalmente

bambini

di

cui

debbo

Preyer fu

il

primo o almeno

il

pi

tenace a sostenere che nei bambini la sen-

sazione del colore

si

sviluppa in

quella

stessa guisa che tracci

Magnus per F evolui,

luzione storica.

il

Secondo
giallo

dapprima non
rosso,
e solo

vedrebbero che
pi tardi,
il

il

verde e P azzurro che confon-

devano
al

col grigio. Ci parve importantissimo


il

Magnus,
tratto

quale credette di
fisiologica e

trovare a
conside-

un

una base

un

revole

argomento

favore

della

propria

opinione.
Il

Preyer portava a

tre

anni

almeno

il

primo svilupparsi del senso dei


tre

colori,

men-

Genzmer

di

Halle anticipava d' assai met-

tendo r impressione del rosso a quattro mesi,

notando che anche presso

gli antichi

il

rosso

L ARTE DEI BAMBINI. era


il

37

colore pi sentito, e dando forza alle

leggi di Landolt, Charpentier e Schaffhausen.

Ma
d'

G, B. Bono a ragione non


:

si

perita

esclamare

Se

tutti questi autori


la

avessero

pensato a esaminare
quella convenzionale
chi avrebbero

natura reale anzich

penso che parec!

diversamente conchiuso

Domandate

ai

bambini

il

colore d' un fiocco

viola e quello del

fondo azzurro di

un

cuscino

tra-

punto e
deranno

vi rispon-

verde^
Fig. 27.
violette,
il

ma

date loro delle

matasse

azzurre e verdi, da separare secondo


lore e vedrete allora quale sia
reale
di
il

co-

loro

modo

vedere

colori,

indipendentemente

da ogni deficienza del linguaggio convenzionale, cui

non ebbero ancora occasione

di

padroneggiare!
Il

loro dizionario pittorico limitatissimo

38

l'

arte dei bambini.

e per la stessa arte

non usano per

lo

pi

che
sta

le derivazioni del

nome

pittore. L' arti

che

disegna

soltanto
;

pittore

come
e

quello che dipinge


colorire

l'

atto

del

disegnare

detto

da

loro pitturare.

Final-

mente, per dirla tutta, s'imagin con qual


parola
i

bambini
i

chiedono pi

spesso

al

droghiere

colori?

Gli artisti adulti perdo-

nino

alle

ingenue creature, se queste entrano

nei negozi chiedendo

sdegnosamente:

Un

soldo di pittori

Figuriamoci

quindi

se

pu

esser

com-

piuta la fraseologia della scala cromatica!


Il

Bono

infatti

dopo esperimentati 306


le

bambini conclude dicendo che


di

illusioni
sel-

daltonismo a loro rispetto, come pei


gli antichi,

vaggi e per

sono nate dalla po-

vert di linguaggio e che sono


beli' e

un equivoco

buono.
il

Certamente bisogna educare


matico dei bimbi,

senso crola

come

si

educa

loro

mano

al

buon disegno. Non perch

sia esatto

l'arte dei bambini.


eh' essi

39

non vedano

colori,

ma

perch tro-

vino una ragionevole rispondenza armonica


col vero. Perocch,

come prima veggono besanno


i

nissimo

le

cose e non le

ritrarre coi

segni, cos

veggono benissimo
si

colori e

non

sanno

non

preoccupano

di trovarli nella
i

tavolozza.
le tinte

Le

varie gradazioni,

semitoni del-

cadono

sulla rtina dei

loro occhi,

ma
loro

non

sulla

intelligenza artistica, e si

conge^'>- ^^
s'

tentano in

nere della tinta


vivace che pi
il

approssima
d'

al vero.

Fanno

volto

dell'

uomo

un qualunque rosso
il

sfacciato, le case cielo

d'un giallo opprimente,


cupo,
gli

d'un turchino

alberi

d'un

verde senza corruzione e via di questo passo.


Maestri e genitori non debbono far altro

che eccitare

bambini

alla

considerazione

40
di ci che gi

veggono

migliorare vie

pi

la

propriet e V esattezza riproduttiva,


nella

poich Terrore consiste sempre


lit delle tinte, la

tona-

quale non ha nulla a che

fare

con

la quantit.

Colui che canta in un

tono pi basso e pi alto del determinato,

non

isbaglia perch

gli

manchino
la

le

note.

Cos molti bambini hanno


colori,

percezione dei

ma

spesso spostata e stonata.

XI.

L'arte

dei

bambini

presenta

un
si

altro

lato caratteristico, soltanto sul

quale

po-

trebbe scrivere

un volume che non sarebbe


all'

n inutile n noioso. Per

indole del

mio

lavoro basta un breve cenno.

Intendo parlare dei dettagli, (mi


doni
la

si

per-

parola)

quali nella loro minutezza,


le

impressionano pi del sublime


fantili.

menti

in-

Non

molto

eh' io in S. Petronio di

Bo-

V ARTE

DEI BAMBINI.

41

logna osservai come nessun bimbo entrando


in chiesa, alzi la testa

sorpreso dalla gran-

diosit degli archi e delle volte, la quale rie-

sce pure a destar

l'

am-

/j*n

mirazione dei coscritti


e
dei

contadini.
il

Ci

che interessa

bam-

bino

la

macchietta,
,

la particolarit;

ad

esempio,

un

pastore

che ha un paniere d'ova ; un chierico che pas[

sa con

uno spegnitoio
con

una

vecchia

lo

Fig. 2g.

scaldino;

un povero dal pastrano vermigliotanto a queste piccole cose,

E
che

si

fssa

il

pie va lento innanzi e l'occhio

indietro,

mentre
plesso

la

solennit del tempio nel suo

com-

non

da

lui

n gustata n avvertita.

Nelle
le finestre

case

dimenticheranno pi spesso
i

che

comignoli sempre fumanti

42

l'

arte dei bambini.


in

abbondantemente e

gran

numero. Quel
di

vivo e fantastico pennacchio


s'

fumo che

innalza dai

tetti

deve pure esercitare una


artisti, se

grande impressione sui piccoli


si

non

guardano dal metterlo anche


!

sulle chiese

e sui campanili

(fig.

2j e 28.)
e del cappello a

E
La

che dir della pipa


?

cilindro

pipa

il

supremo

ideale del fanciullo,

la calda

imagine della prima conquista.

Pi tardi fatto giovinetto creder che per


parere

uomo
l'

siano
d'

necessari

l'

eleganza del
;

vestito e

amore

una donna

ma

prima,

V idea
e

dell'

uomo

per lui consiste nella pipa,

nei taciti

contrabbandi

non
in

se

la

porta
e

alle

labbra

senza mettersi
il

contegno

soffiar fuori
rit e di

fumo con un'


!

aria di superio-

disprezzo

la

pipa in quasi tutti

disegni,

an-

che pi primitivi {fig, 5, 7, p, io, 18j 21,

22 y 2j

ecc.).

Guardate un

uomo

fatto solo della

testa

l'arte dei bambini.


e delle gambe. Gli
busto.

43
braccia e
il

mancano

le

Ma

che importa s'egli gi cos for-

tunato da possedere una pipa?

quei cavalieri in sella, quei signori che


la

godono
hanno
Il

brezza marina in barchetta ? Tutti

la loro pipa.

cappello a cilindro
lui

non

meno

fortu-

nato e anche

grandeggia sul capo del-

^ //-^
44
ecc.)

^ww~e>
io,

Fig. 3o.

V uomo primitivo (fig.

i8,

24,

27,

Non

parlo d'altri dettagli,

come

miradi

di bandiere

che ondeggiano dalle navi, dal

vapore sbuffante in corsa, dagli alberi, dalle

44

l'

arte dei bambini.

case, dai campanili (fig>

46) o sono

scosse

da cavalieri e da pedoni; non parlo infine


degli schioppi e delle spade
di

messe a fianco
la nobilt

qualche

uomo
la

che mitiga

del

cilindro

con

dimensione

colossale

della

pipa (fig. io).

Da

ci

si

rileva che ogni

bambino

ritrae

ci che pili g' interessa, ci che pi desidera.

Le bambine, che
i

su per gi disegnano

come

maschi, pongono ogni cura nel riprodurre

vasi e mazzi di fiori, oppure manicotti, ventagli,

ombrellini

e,

in genere, tutti

gli

am-

minicoli della eleganza femminile.

Le donne
alla

ch'esse

disegnano

rispondono

sempre

richiesta della
delle pi
le

moda. Verranno meno

alle leggi

modeste proporzioni umane, avranno


parte,

due braccia dalla stessa


alle

ma non

ver-

ranno meno
(fig- 47)-

leggi dell' ultimo figurino

45

XII.

Oltre a queste particolarit suggerite dal


fatto o

meglio dal desiderio costante e pretalvolta


fatto

dominante, sono notevoli


particolarit suggerite

anche

le

da un

speciale,

da un' impressione momentanea.

Alcuni bimbi veggono cadere un cavallo

lungo
stesso

il

lastrico.

Se

si

fanno disegnare nello


volte

giorno,

ottanta

su

cento,

vi

fanno un cavallo che cade.

Fra

saggi da

me

posseduti

si

trovano al-

cuni paesaggi tutti punteggiati


col lapis.

Furono

fatti

un gior-

no che nevicava.
Ecco un
esempio. Fra
in

altro
i

magnifico
Fig. 3i.
si

disegni raccolti
classe

una

stessa

femminile

trova

ri-

petuto da parecchie bambine un bel


rino con

signo-

una

lettera

in

mano.

(fig.

48.)

Questa cosa speciale a quella sola classe do-

46

L*ARTE DEI BAMBINI.

veva esser certo causata da qualche fatto che


aveva impressionato
fu
infatti
le

giovani menti.

Non

ci

bisogno di cercar molto, poich

fu presto sequestrata

una

lettera (di cui pos-

seggo P autografo

decorata di quattro figu-

rine e del tenore seguente:

Cara Peppina
L'amore che porto verso
per

di lei

molto grande,

lei bella e

me
!

un angelo del paradiso.

Ma Peppina
Credo che
i

lei

mi conoser

dai piaceri che

li

ho

fatti e

doni;
l'

Che

amo.
alla

Gli lo ripeto e se ella crede

mia domanda.

Ambedue saremo
La saluto
e sono

felici.

il

suo
AfF.mo Amante

Seguono, nome
nella lettera

cognome. Erano accluse


imagini:
la

cinque

B.

V.

del
di

Rosario, un

Angelo Custode, un cuore

Maria e due Buon Ges.

L ARTE DEI BAMBINI.

47

Cos l'arte infantile talvolta rivelatrice!

a questo proposito

un' illustre

profes-

sore dell'Ateneo di Bologna,


sto fatto.

mi raccont que-

Una bimba

di sette

anni,

una

sera,

per

richiesta del padre, che la te-

neva sulle ginocchia, presso


tavola,
rine.
si

la

mise a far delle figu-

Fra
e
le

le altre fece

una donna
che

un uomo con

la spada,
Il

dava un bacio.

povero

padre ebbe in quel


la

momento

cattiva

idea di

domandare

alla

bimba:
a
a

Chi quella donna?

La

mamm

E
Il

quell'uomo?
capitano Adolfo
!

Fig. 32.

48

l'

arte dei bambini.

XIII.

Il

senso del bello ragionevolmente

meno

sviluppato nei bambini che non lo sia negli

uomini,

ma

pii

puro,

come un

filo

pi puro

un fiume quando
che non presso

consiste in

d'acqua,
gi rac-

alla foce,

quando ha
il

colta la furia d' altri torrenti e

fetido con-

tributo delle cloache.


l

nostri bambini
di

non tengono calcolo

se

non
i

quanto quotidianamente cade sotto

loro occhi. Raramente arrivano, e ci solo

per strane intuizioni nervose, a una


derazione morale, che
loro et.
li

consialla

renda superiori

Ma

sono lampi passeggieri, e se imsi

pressionano molto,
spettato
rispetto

deve

al

contrasto inaabituale
dei

all'

ingenuit
in

bambini.

Un

pensiero

chi

non

pensa;

un' angoscia in chi solido sorridere, scuo-

tono

1'

anima, come

la

scuotono quegli ac-

compagnamenti

funebri, che, in certe sere di

l'

arte dei

bambini.

49
dal cla-

carnevale, traversano le vie

invase

more

delle maschere.

Le espansioni
bello
Il

dei

bambini riguardo
schiette.

al

sembrano adunque pi
bello, eh' essi

ammirano, non

modifi-

cato dalle tante considerazioni, alle quali lo

subordinano

gli

uomini,

ma

semplice, pri-

mitivo, vergine. Accade

quindi che accenni


il

a trasformarsi

tostoch

sangue fatto pi
al

caldo e pi denso comincia a svelare


ciullo
i

fan-

segreti del piacere.

Fig. 33.

Terribile
cui cessa
Ricci.
il

intermezzo

dell'

et

quello in
il

fanciullo e comincia

giovine!
.

50
L'
in

amore

indefinito del

diletto

lo

mantiene

una tensione continua come


troppo possente per
serio

se la vita gli

fluisse

le vene.

Vorrebbe

esser

e spesso

si

sorprende ridicolo;
si

vorrebbe esser elegante e spesso

scopre...

poco pulito. Talora rannuvolato e malinconico,

talora irrequieto

pazzo

d' allegria,

desta le apprensioni della


cia del padre.

madre

e la sfidu-

Quasi sempre svogliato, molte


e

volte spossato, dice di voler far di tutto


in fatto

non

fa di nulla,

come

se fosse rav-

volto e stretto da

una catena

invisibile.

Cos

mentre avea sperato


pi vasto,
si

di trovarsi in

un campo

trova invece chiuso in un sen-

tiero angusto, fra


gli arriva
dall' altra
il

due

siepi.

Da una

parte

clamore dei bimbi che giuocano ;

il

murmure

degli uomini che la-

vorano.
fra
fra
i

Egli troppo grande per


e

tornare

piccoli,

troppo piccolo per passare

grandi.

Vorrebbe ancora dolci e carezze,


ste

ma

quesfre-

sono pei bimbi, 3ente

la

bramosia

L^ARTE DEI AMfelW.


nata
dell'

i>l

amore,

ma

V amore

per

gli

uomini! (io)

Ed

appunto in questo periodo che a


il

determinare

giudizio d'

un

fanciullo

sul

bello entrano nuovi elementi artistici e poetici.

Allora soltanto comincia a gustare

la

solitudine della
nelle

campagna
di

e del mare, e vede

nuvole simulacri

mostri e fiumi e
scoprire, o

monti nevosi. Poi comincia a


glio,

me-

ad avvertire inconsciamente nella faccia


il

umana

riflesso di certi

sentimenti interni,

incomincia a provare
1'

la

simpatia e
cose

antipatia,

tutte

che modifiil

cano

senso della

bellezza e

rendorelativa.

Fig' 34'

no questa

Perch
bellezza

bens

fuor di dubbio

che

la

un pregio naturale che

esercita

un fascino poderoso anche


del pari
fuori
di

sugli adulti;
la

ma

dubbio che

sua in-

52
fluenza

non

mai eccessivamente
delle
riflessioni

estesa

in

grazia

appunto

psichiche
la

dalle quali scaturisce in


tivit.

gran parte

rela-

Se accadesse altrimenti,
d'

tutti gli

uodi

mini sarebbero innamorati

una sola o

ben poche donne!


Infatti sulla bellezza si

possono

fare assai

meno

variazioni che
la

non

sulla simpatia, per-

ch a formar

prima concorre un minor


questi coefficienti

numero

di

coefficienti, e

sono immediati.
Quelli della simpatia invece
(

movendo

ra-

ramente da preferenze

artistiche e spesso

da

preferenze morali) aprono un

campo

vastis-

simo

all'esercizio delle nostre

affezioni.

La

scoltura greca che volle ritrarre la pura bel-

lezza

fisica,

fece delle

donne che

si

rassomi-

gliano tutte.
In poche

parole:

la

bellezza

non pu

comprendere che

le figure

perfettamente (o
la

quasi) corrette e regolari;

simpatia com-

l'arte dei bambini.


prende invece
le belle, le

53

mediocri e qualche

volta anche le brutte.

Ora, se vero che

la

simpatia la risul-

tanza di molte finissime considerazioni (che


talvolta

non

si

riesce

ad esprimere e a
la

fer-

mare)
contro

e se vero che
il

bellezza all'in-

risultato

di

poche considerazioni

ben determinate e palesi,

torna
i

naturale
arrivi-

che

bambini

no a capire
stare
sai

e a gu-

la bellezza

as-

prima della simo pure, se


che
la

patia;

vero,

simpaelementi a determinare
il

tia insinui diversi

le

nostre preferenze, torna naturale che


della bellezza,

senso
sia

bench minore, nulla meno

pi puro e pi schietto nei bambini che negli


adulti.

54

l'arte dei bambini.

XIV.

teneri
li

fuor di dubbio che anche

bimbi pi

provano talvolta certe ripugnanze, che

fanno piangere davanti una persona; prova pi


esplicita

ma

la

che

l'

effetto

momen-

taneo e causato pi da un senso indefinito


e irragionevole di paura che d' antipatia, consiste in ci
:

che lo stesso bimbo un' ora pi

tardi sorride

con dolcezza e bacia con

effu-

sione quello stesso individuo alla cui pre-

senza

s'

era prima irritato.


e le espansioni,
i

Le paure
allegrie che

dispetti e

le

provano

di fronte a qualche be-

nevolo,

debbonsi attribuire a vari e rapidi


dell'

atteggiamenti

immaginazione, perch

il

bambino che

ride

vedendo sorridere,

che

piange udendo piangere, serve, senza alcuna


divinazione o considerazione,
turale e
all' all'

istinto

na-

automatismo

ereditario,

che deve

poi pi tardi trasformarsi in emozione cosciente, (li)

l'

arte dei bambini.

55

Si noti che queste sorprese deli'

immagi-

nazione non di rado persistono ad accompa-

gnare
vita.

il

fanciullo

a bastanza innanzi nella

Anzi non

difficile che istante nel!'

qualche volta
dei gio-

rivivano per

un

anima

vani
la

pili

appassionati e fantasiosi, quando gi

coscienza fisionomica dei sentimenti altrui

sviluppatissima.

Noi
nelle

nelle

persone,

e,

pi specialmente,
di cose,
il

faccie

vediamo un mondo

Fig. 36.
cui complesso determina

'

il

nostro

afiFetto, la

nostra indifferenza
verso di loro.
1'

la

nostra ripugnanza

pi acuti osservatori poi nel-

espressione del volto leggono qualche volta

tutta

V indole e tutta

la

storia d'

un

indivi-

duo.

Leggono

se

la vita

gli stata

lunga-

56

l'

arte dei bambini.


se gli ha sorrso invece la

mente dolorosa o
felicit.

Le continue
sentimenti,

contrazioni, prodotte dai vari

lasciano

lungo andare varie

traccie palesi

anche nello stato della pi as-

soluta tranquillit.

Se appena

si

prova piacere
il

irresistibili

mente, come dice

Mantegazza,
si

muscoli

elevatori del labbro superiore


e

contraggono
si

abbozzano

il

sorriso , nel volto di chi

trova

nell' invidiabile

caso di ripetere frealla fine

quentemente quella mimica


la traccia del sorriso.

rimarr

Se

all'

incontro

un po-

vero disgraziato, per troppo spesse ragioni di


pianto, contrae
i

muscoli sopraccigliari e
labbro
inferiore,
i

gli

abbassatori

del

alla

fine

nella sua faccia resteranno


lore. (12)

segni del do-

Tutto ci

certamente difficilissimo a fer-

mare

in arte, e, salvo

poche eccezioni,

si

ari

riv sino a Leonardo da Vinci, prima che


pittori sapessero

chiamare in una faccia per-

l'arte dei bambini.


ertamente tranquilla
tuale deir animo.
lenti
il

57
pi abi-

la disposizione

Dopo

di lui

furono eccel-

Correggio e Raffaello. La lietezza

serena della
la

Madonna

detta della scodella e

profonda mestizia della Madonna del Gran-

duca, resteranno sempre


rivelazione psichica
!

due capolavori

di

Ma
ficile

tutto ci che dif-

in arte,
all'

non sfugge
o
Si

sempre

intelligenza

all'attenzione dei pi.

torna sempre alla parabola


dell' ovo

di
al

Colombo.

Quante cose
vedono
no!
e

mondo
si

si

non

capiscosi

Quante

altre
si

ca-

Fig.

3-],

piscono e non

sanno esprimere!
spesso scorge nei

Adunque
volti
la

l'

uomo bene

diversa indole
i

delle

persone e su

quella plasma

propri

sentimenti.

for-

s'egli inclinato alla tristezza?


risce, salve

Allora prefe-

poche eccezioni,

le

fisonomie ma-

58

l'arte dei bambini.

linconiche addolorate.
al

invece inclinato
preferisce le

piacere, all'allegria? Allora


liete.

fsonomie apertamente

Ebbene,
sto

si

pu

egli credere

che tutto que-

non abbia un'importanza

essenziale nella

relativit del bello e nelle preferenze artisti-

che?

se la relativit del bello dipende

in

tanta parte dalle considerazioni morali, non


naturale che sia minore nei bambini ? E, per
finire

questo capo, quanto

meno

il

bello

relativo,

non

egli

il

senso di

lui tanto

pi

semplice e schietto?

Intendiamoci bene: concludendo esser

il

sentimento del bello pi schietto nei bambini,

non

intendo

d'

affermare

che

s*

in

loro anche maggiore,

mentre ognuno

ac-

corge che talvolta piccolissimo.

nessuno

pu sfuggire

la differenza

tanto evidente;

e tutti capiscono che,


l'

tenuto riguardo al-

et,

un bimbo a

sei

anni pu esser pi

forte che

un uomo a un fiume

trenta, e che,

come ho

gi

detto,

pu esser pi puro

l'arte dei bambini.

59
che quando

quando
violento

e piccolo alle sorgenti,

prorompe

in mare.

XV.

Il

senso del belio

si

sveglia

nel!'

uomo

abbastanza presto, perocch richiede una ben


piccola potenza mentale.

Oggi
ritenerlo
re

in

buona fede non


particola-

si

pu neppure

pi

delP uomo. Infatti

impossibile

negare

che

quando i maschi degli uccelli

schiudono lo splen-

Fig. 38.
alle

dor delle loro penne in presenza

fem-

mine

quando

nella

stagione degli amori

cantano deliziosamente, queste non ne restino ammirate! (13)

Le clamidre

poi e

colibr

spingono

il

sentimento della bellezza sino a tradurlo in


arte,

ed noto che cercano qua e

l
i

ogluo-

getti colorati: le prime, per adornare

6o

l'

arte dei bambini.


gli
altri

ghi ove concorrono a solazzo;


abbellire
i

per

loro nidi.

Se le

femmine

degli uccelli, nota

il

Dar-

win, fossero state incapaci di apprezzare la


bellezza
dei
colori, degli

ornamenti e della
le fa-

voce dei loro compagni maschi, tutte


tiche
e le cure, di

cui

questi

danno prova

nel far
delle

pompa

delle loro

grazie agli occhi

femmine, sarebbero state spese invano,

e questo
tere!

non

si

pu assolutamente ammet-

Sin dal secondo mese

d' et

il

bambino
metta in-

d segni di piacere quando


nanzi
agli

gli si

occhi

si

scuota

un oggetto
lo
1'

adorno

di colori

vivaci.

Dapprima

fissa;

poi sorride

poi tende le braccia e


il

atten(14)

zione immobilizza

tenero corpicino.

Ci certamente
le quali

il

risultato delle sensazioni,

sono eccitanti e piacevoli in grazia


che
si

dell' eredit

perpetua nella specie e

si

trasmette sempre pi raffinata, quanto pi


sensi
si

perfezionano ed acuiscono

sono per

6i

V appunto esse sensazioni che danno


impulso
ai lavori della

il

primo

mente.

Poco pi

tardi

il

bimbo, acquistando nel


vitalit e scioltezza, trai

corpo una maggiore

duce
per

l gioia

battendo

piedi

tremando

la forte letizia.

Allora per lui

il

bello e

il

buono

si

com-

penetrano, perch con ugual mimica saluta


la

mamma

rivede

il

seno della nutrice.


e quasi esclu-

Per queste percezioni primitive


sivamente
fisiche
si

poco a poco

tra-

sformano e aderisco-

no air anima.
vano
infatti

Si tro-

alcuni
d'

Fig. 3g.

bambini

di

poco pi

un anno che gioiscono

nel vedersi adornare delle vesti festive e delle

scarpine nuove, ed io stesso conosco una bim-

ba che

piange per dispetto quando


i

le

rove-

sciano indietro
la fronte.

brevi capelli che le ornano

Questo senza dubbio, parr, per quanto

62

l'arte dei Bambini.


se
si

piccolo, vero e proprio senso estetico,

pensa che
meglio,
di tutto

bambini

si

trovano certamente
del pari,
i

almeno bene
i]

nelle

vesti

giorno e che

capelli

obbediscono
di chi
li

senza dolore, docilmente, alla


ravvia con delicatezza.

mano

Certamente quel sentimento,


sto, tarda

se nasce pre-

poi un poco a svilupparsi nella


i

loro mente, onde

bimbi

sulle

prime

si

sor-

prendono

di tutto e

ammirano un animale

grazioso e un altro brutto;

ma

ci,

come
il

si

comprende benissimo, non


estetico sia modificato

perch

senso

da cause estranee,

ma

perch ancora troppo debole per fare delle


distinzioni.

quattro anni

bambini sono gi molto

progrediti e nella scelta di due giuocattoli

s'attengono

generalmente

al

pi
si

mirabile
richieda

sempre che nella distinzione non

una

finezza di gusto eccessiva o

una cogni-

zione del tutto tecnica!

L ARTE DEI BAMBINI.

63

XVI.

Se per

il

sentimento del bello tarda a

prender forza in loro, l'amore del bello invece procede rapidissimo sino alla giovinezza

per diminuire poi in grazia della riflessione


e dell' esperienza.

Per
tiva

tutti

una donna

bella

pu

essere cat-

una

donna
essere
retorica

brutta

pu

buona.
di

pessimo genere
l'

seguire

antico erpoeti che


bel corpo

rore dei
cio in

un

Fig. 40

alberghi sempre un' anima gentile. Eppure,

questo appunto, se non


il

1'

aforismo, certo

desiderio del

bambino che usa pi spesso


che

l'aggettivo brutto nel senso di cattivo,


nel suo proprio.
Si leggano, ad esempio, le novelle

pop-

64
lari pei

bimbi, raccolte in questi ultimi anni

in varie parti d' Italia.

Non
sia
l'

si

trover in esse

una buona che non


che non
sa brutta.

bella,

una

cattiva

adiettivo bella ricorre


la

nel titolo

di

molte fiabe

bella

Giovanna,

la bella Caterina, la bella Ostessina, la bella

Giuditta

la

sua

figliuola
(

Maria,
1

Fanta
la

Ghiro persona

b^lla, e altre.

5)

Sempre
la

pi avvenente la pi virtuosa,

vittima

che
I

alla fine trionfa.

bambini siedono

d'

intorno

al

narratore

quieti, attenti,

con

gli

occhi spalancati,
la

come
n

se dovessero

comprendere per

vista,

pi

si

curano de' giuochi. Negletti


della
di

infatti in

un angolo
sensibilit

camera
i

cavallini dalla

in-

legno,

soldati

dalla

tempra

metallica e le bambole dalla delicatezza di


cera, stanno in

una specie

di

muta contemalcuno sveli


!

plazione, quasi aspettando che


la

ragione

dell'

improvviso silenzio

E
e'

il

narratore comincia col tradizionale

era una volta.

l'

arte dei bambini.


procede
uditorio,
li

5
cresce

Man mano, mentre


il

la fiaba,
il

fascino del tenero


i

quale vede

trasvolare

fantasmi e

segue coi palpiti

del giovane cuore.

Dunque

la

donna campagnuola aveva due


d'una bellezza e d'una bont

figliuole; l'una

senza pari

1'
;

altra brutta e cattiva

quanto

si

pu

dire.

La madre voleva pi bene


nell' astio

a que-

sta e

r aiutava
il

contro

la

prima.

Tale
toscana.

principio d'

una favola

bimbi non hanno udite

che poche parole,


resse

ma

gi l'intee'

grandissimo. Se
il

la

bella e la brutta,

dramma non

pu mancare.
Infatti la
d'

madre, una mattina,


la brutta,

accordo con

manda
Fig.
4.1.

Caterina a pigliare lo staccio dalle


fate,

perch

le graffino

il

volto, e imbruttisca

per

modo

che nessuno pi la guardi, l'ami

e la voglia.

Caterina fiduciosa va a malinva!


r

cuore,
Ricci.

ma

66

L ARTE DEI BAMBINI.

Guardiamo per un

po'i piccoli ascoltatori.


e
i

Le bambine sospirano

maschietti le guarle

dano stringendo convulsamente


le ginocchia.

mani

fra

Perch quella
perda
la

mamma

cattiva

vuol che

la figlia

sua bellezza? Per-

ch non V uccide pi tosto ? Torner


volto
ella, la

povera Caterina, col


?

rovinato

Avr ancora

suoi begli occhi?

Queste

domande

s'

affollano

nelle loro menti e con


pressi

cenni redi

con occhiate, piene


supplicano
a

eloquenza,
guire.

prose-

Intanto

Caterina

giunge

al

bosco. Incontra

un vecchio

con' la

barba e
Fig. 42.
ria di
ci
lei,

capelli bianchi e diffusi


la sto-

che interrogatala e appresa


:

soggiunge

Guardate nel mio capo:


e

ho

perle e oro.

E perle

oro toccheranno

a voi se fate ci che vi dico. Entrate nel pa-

lazzo delle fate; vedrete in una sala tanti

L ARTE DEI BAMBINI.


gatti
;

67
;

e chi cucir, chi filer, chi far la calza

insomma, ognuno
ritevi
di

far

il

suo lavoro. Proffese allora


il

aiutarli e

aiutateli: e

gatto vecchio vi chieder se volete


e cipolle o

pan nero

pan bianco

formaggio^ rispon-

derete

pan nero
una

e cipolle. Poi
scala tutta di
di

vi far salire

bel cristallo. Guardate

non

lasciarvi la pi piccola traccia.

Ci detto

il

vecchio scompare.
il

A
non

questo punto
arresti.
il

narratore

s'

Il

pubblico protefa

sterebbe e

pubblico

sempre
che

paura!

Egli ha compreso
e far a

Caterina andr

puntino

quanto apprese dal vecchio; che


sar bene accolta e avr lo staccio.

Ma

di ci vuol esser accer-

Fig. 43.

tato
tanti
1

dal

narratore.

casi

possono

esser

Infatti, oltre al prestito


fate,

dello staccio,

le

sorprese della bellezza e della bont di

68
Caterina, le

L ABTE DEI BAMBINI.

pongono

in

fronte
cielo.

una

stella

che brilla come quelle del

Questo trionfo solleva l'animo degli ascoltatori.

Chi esclama parole

rotte, chi sorride,,

chi dichiara d' averlo imaginato.

La

bella

non

doveva

non poteva
d'

soffrire

perci la con-

solazione

un successo

cos

compiuto
i

si

specchia nei volti sereni di tutti

bambini.

Fig. 44.

Ma,.,

e'

un ma. Caterina dev tornare

a casa, e

il

piccolo pubblico intelligente s'ac

corge a un tratto che tutto non


finito.

ancora
Il

Torna

il

silenzio

la

tensione.

dramma

accenna a risorgere!

Infatti la

madre

e la brutta

accolgono Ca-

l'

arte

dei bambini.

69
strapparle di
si fa

terina a percosse e cercano di

fronte la stella fulgida,

ma

questa

sem-

pre maggiore e sempre pi bella;


la brutta

cosicch
fate

pensa

d'

andare anch' essa dalle

per riportare lo staccio


e tornare splendida d'

un
va.

simile ornamento.

Incontra
gli

il

vecchio e

d del villano; entra


li

nella sala dei gatti e

chiama

ridicoli e

li

ba-

stona; chiede pan bianco


e formaggio; lascia solchi profondi sul bel cristallo

della

scala...

in-

somma commette
sorta

d'ogni
Fig. 45.

scortesie e danni.

Ma
d'

che
!

le

viene sulla fronte?

Una coda

asino

chi descrive

questo punto la gioia

dei bambini? Gesti convulsi, risatine, battute


di mani,

commenti

ingenui... che

si

trasfor-

70

mano
fine

in

una

ilarit

clamorosa quando

alla

'sentono che

la

la bratta

correndo canta:
dond,

Mamma

dond,

mamma

coda dell'asino mi s'attacc!


la

Cos cade vilipesa

bruttezza con la cat-

tiveria; cos trionfa la bellezza

con

la
!

bont!

Eterna

tesi della

leggenda infantile

Eterna

speranza di chi non conosce la vita!

XVII.

Un'

altra

prova quotidiana di questo

ri-

guardo

al bello

non

si

scopre nella distinsi

zione che fanno quando

danno

loro

dei

dolci? Mettete fra molti confetti bel candito

comuni un

che rappresenti, per un qualsiasi


col

esempio,
senza

un cacciatore

suo

cane.

Essi

nemmeno

pensarci,

mangiano

tutti gli
i

altri confetti,

persuasi che vinceranno

con-

sigli della

gola e rispetteranno quel bel cacnelle viscere della terra, del cac-

ciatore.

Ma

ciatore e del

suo cane ondeggia una dolce

71

primavera di rosolio, cui

la

gola non

resste.

Prima mangiano

la terra e gli alberi,

poi

il

cane, sempre nella speranza di aver riguardo

Fig. 46.
all'

uomo, ma

alla

fine

anche

lui
Il

scompare

n resta traccia alcuna del reato.


vinto
il

buono ha

bello,

ma
!

il

bello ha ritardata la vit-

toria del

buono

XVIII.

bambini passato

il

primo

duro

al-

levamento, sono appunto adorabili per que-

72
sto

inconscio
;

entusiasmo del buono e del


piij

bello

per questa fiducia, ancor

inconscia,

nella vita!

Dicono che bastano una donna

e un' oca

per far un mercato; potrebbero dire anche

che bastano pochi bambini per fare una pri-

mavera. Nulla pi dei loro piccoli

gridi, delle

loro risate argentine, dei loro canti ricorda


il

risveglio dei nidi a

maggio; nulla pi dei


ricorda la fre-

loro volti rosei e

sorridenti

schezza dei

fiori d'aprile.

Vivessi cent' anni

non dimenticher mai

un' impressione avuta di pien meriggio sopra

uno

dei

monti che fanno corona


le

al

Lago
le

Maggiore. In fondo
nevi

Alpi coi ghiacci e


al

perpetue risplendenti
le

sole;

pi in

basso e vicino

curve verdeggianti di Pre-

meno
un

e di

Tornicco; avanti e in primo piano

praticello dall'erba alta, scura, foltissima.


piccoli

Fra quest' erba cinguettavano cinque


e stupendi bambini, di cui
la testa.

non emergeva che

Quando

pel sentiero passai loro vi-

l'

arte dei bambini.

73

cino, essi
bili,

si

fermarono a riguardare immosi

uno

d'essi nella sorpresa

lasci scap-

pare una

farfalla,

che con

gli altri

aveva af-

fannosamente inseguita

fin l.

La

farfalla ab-

bandonava
fioritura

le rose.

Quello era un lembo della


nella

umana

leggenda' svedese!

Dal
pi
il

bimbo

emerge
il

buono che
il

tristo,

r allegro che
conico,

malinbisogna

perch

ben guardarsi dal confondere


la svogliatezza e

^^

la irrequietudine col te-

dio e con la

cattiveria.

Quel

prorompere

imfra

provviso della vita


i

Fig. 47'

sei

dieci anni,

non pu accadere senza


temperamento ancor dequell' et

una
bole.

forte scossa nel


I

bambini che traversano


i

im-

passibili;
la gravit

bambini che a dieci anni hanno


dei pretori e la seriet dei farma-

74
cisti

L '^RTE DEI BAMBINI.


in

funzione,
il

o sono ammalati o sono che poi


la stessa cosa!

senza sangue...
Essi
finiranno

magari sindaci decorati del


usciranno gloriosi da
e del corpo.

natio luogo,

ma non
dell'

nessuna lotta

animo

Lasciate quei vecchietti in pantaloni corti


alle

madri che trascinano


i

le

magre

soddisfa-

zioni per tutti

salotti tiepidi

e insinuatevi
sul
i

invece fra le schiere numerose che

poveri

meriggio abbandonano

le

scuole.

personaggi della storia futura. Nessuno di


essi si

preoccupa

di

voi,

che mille note di

giuochi, di progetti, d' orgogli eccitano quelle


piccole

anime

al cicaleccio.

Vedrete chi procede a stento verso casa,


sospinto dalla voce del pedagogo, invidiando
quelli che liberi

scendono pei
chi
affretta
il

viottoli in ru-

morosa corsa;
desiderio del

cammino

nel

buon pranzo

e di

buone carezze;

chi va adagio e piagnucoloso nel timore del

padre per qualche

trascorso... tutta

insomma

l'

arte dei bambini.

75

un' aneddotica senza conseguenza


ressa e diletta.

che inte-

Ma
sacrifizi

chi sa di quanti

drammi

e di quanti

un giorno non saranno causa?

Forse quella povera bimba pallida e freddolosa chiuder


la

sua vita nella tristezza e

nella miseria; F altra invece

dallo

sguardo gi vivace,

dester amori e odii implacabili


;

quel bimbo dal volto

aperto e sincero e dalla tem-

pra robusta nasconde forse


il

germe

d'

un eroe

nell'ale'

tro fosco e invidioso

il

nocciolo d' un delinquente.

'

^i>v
4<^-

Oggi ridendo

cantando

^^^le vie,

spensieratamente allegrano

un giorno

forse le insanguineranno nella furia delle ri-

voluzioni.
gloriosi

Oggi modesti ma innocui, domani


pericolosi!

ma

76

IX.

Fra

di

essi

ho cercato

1'

artista

fidando
la sfinge

nelle rivelazioni della precocit,

ma

ignota
I

dell'

avvenire non ha risposto.

biografi degli

uomini

celebri
del

rassomii

gliano a certi

procuratori
si

Re,

quali

pare che non

dieno pace se non riescono a

provare che un accusato, da bambino rub

ad un altro una mela o un tozzo di pane.

Quei biografi vogliono

a forza che

un uomo

divenuto famoso, abbia dato ne' suoi primi anni qualche mirabile esempio di precocit,
e qualora questo mirabile
se lo inventano.

esempio manchi,

Giotto, piccolo ancora e pastore,

sor-

preso da Cimabue

nell' atto

che disegna una

pecora sopra una lastra con un sasso.

Masaccio

di

pochi anni fa figure maravi-

gliose (che nessuno

ha mai viste) a

S.

Gio-

vanni di Valdarno.

l'arte dei bambini.

77

Taddeo Zuccaro
cuore del padre

dieci
d'

anni desta nel


aver creato un

la fiducia

grande
"^

artista.
il

Filippo Lippi,

Perugino,
d' arte

il

Montorsoli
anni.

e altri

fanno miracoli

a pochi
false

Tutte queste
pure e proprie

storie

sono

o sono

eventualit.
artisti,

Perch, se ani

che certo che dieci

quali

furono

grandi, sin da bambini promettevano molto,


certo del pari che mille altri,
i

quali

non

furono

meno

grandi, da

piccoli

non pro-

mettevano niente.
impossibile

s'

aggiunga inoltre esser


le

noverare

schiere

infinite

dei

piccoli geni che crescendo si convertirono e


si

convertono tuttora nella pi bella specie

d' imbecilli e di vanitosi.

Lo
sto
il

studio gi troppo lungo e

non

que-

luogo per cercare


dei

lo sviluppo intellet-

tuale

bambini

per

dimostrare come

dalla facolt imitativa assai tardi sgorghi la

forza produttiva della mente.

78

l'

arte dei bambini.

XX.

Per ci che riguarda


fare

al

mio studio debbo


ed ultima osser-

nuUameno

un' altra

vazione.
Gli esempi

hanno provato che


riproduce

il

bambino

dapprima non
oggetto,

artisticamente

un
la

ma

)o

descrive a

seconda che
gli

memoria pi o meno compiutamente


gerisce,

sug-

mentre

disegna,

le

parti

dell'

og-

getto stesso.
L' arte

come

arte

a loro sconosciuta
e
s'

quindi disegnano
di pi
all'

meno male

accostano

integrit vera delle cose, quelli che

hanno pi memoria.

Ma quando ma

la

riproduzione non pi

il

prodotto della sola memoria, come nei bimbi,

il

risultato
il

di

forze

indipendenti da

essa, quali

gusto estetico, la perfezione e


leggerezza della
i

la finezza del senso ottico, la

mano

e in genere

1'

esercizio tecnico,

mi-

L ARTE DEI BAMBINI.


glori
artisti

79
quelli

non sono sempre

che

hanno pi memoria.

Ho

infatti constatato

sopra

bambini di
i

molte scuole, che quelli che hanno fatto

migliori disegni, salvo una o due eccezioni,

sono

migliori fra

gli

scolari;

sono quelli
e ricordando,

che, pi esattamente

guardando

sono in caso
tario di cose

di

completare meglio un inven-

da loro imparato come hanno

imparata

la lezione.
al

Pi tardi

contrario

si

riveler artefice

forte e originale

colui che

nella

scuola

fa-

ceva la pi

magra

figura!

NOTE

DELLO STESSO oAUTORE

MIEI

CANTI

18:^9.

Un volume
L.
3

elzeviriano

NOTE STORICHE
voi. elz.

881
1

Un"
).

'^

STUDI

POLEMICHE DANTESCHli
r,

(in collaborazione con O, Guerrini)

VITA DELLA MADRE FELICE RASPONI


nel
Ricci.

Scrtta

da

una Monaca
Corrado

MDLXX

e pubblicata da
di

Edizioue

120 esemplari nu-

merati, in carta a mano.

Un volume

^>

15

GUIDA

DI

BOLOpNA
^.

Seconda edi).
.

zione, rifatta

VITE
dotte

DI

CORNELIO NIPOTE
)
,

tra(

da Matteo' Maria Boiardo


*<*
.,

in
>

collab. con Q. Guerrini


r
\
>.

SCRIvFT^r5^^ITI

"D{'45.'A;'

^MW-A-*^

-'^

TORl^^^econda
a cura di

ediz. con' aggiunte

Corrado

Ricci.

Un volume
:

in-8 grande

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