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Polizia Municipale

DISPOSIZIONE OPERATIVA N .10 DEL 27 Novembre 2013 CODICE DELLA STRADA - RIMOZIONE E RUDERI Oggetto : Dispositivo SCOUT

Scout un dispositivo fotografico e vocale di violazioni in materia di sosta , accertate direttamente dall'operatore di polizia. Infatti, il dispositivo "SCOUT" montato a bordo di veicoli di servizio e l'operatore di polizia a fianco del conducente rileva personalmente e in modo diretto il fatto illecito verificatosi sotto l'immediata percezione dei suoi occhi; nel caso di specie, il veicolo in divieto di sosta o di fermata. L'accertamento di per s fa piena fede di quanto attestato fino a querela di falso (c.d. fede privilegiata) L'operatore di polizia che ha accertato la violazione annota tramite registrazione di un messaggio vocale il tipo di violazione rilevata, il luogo, l'assenza del trasgressore e ogni altro elemento rilevante ai fini della successiva redazione del verbale e documenta, scattando diverse fotografie tramite il dispositivo "SCOUT", il proprio accertamento. La documentazione fotografica, pur non essendo il presupposto dell'accertamento della violazione, costituisce un ulteriore garanzia per il trasgressore/proprietario con finalit deflattiva e di prevenzione dell 'eventuale contenzioso. Chiarita l'effettiva finalit del documentatore SCOUT, si pu comprendere il fatto che tale dispositivo non necessita di omologazione come ribadito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in data 20/09/2011. Il sistema di rilevamento delle violazioni del Codice della Strada in materia di sosta tramite dispositivo SCOUT , quindi, un sistema dinamico di controllo e accertamento, suffragato dal fatto che in mancanza del trasgressore non sussiste l'obbligo n di contestazione della violazione n di apposizione sul veicolo di alcun foglietto di preavviso. Per tale motivo, il sistema di rilevamento SCOUT viene utilizzato in via prioritaria lungo le principali direttrici di traffico al fine di tutelare la regolarit e l'efficienza del trasporto pubblico (sosta in doppia fila, su fermata bus o corsia preferenziale, etc.) nonch a salvaguardia della sicurezza degli utenti deboli della strada, in particolare pedoni e ciclisti (sosta su marciapiedi, attraversamenti pedonali, piste ciclabili, etc.). Gli itinerari seguiti dalla pattuglia con il dispositivo SCOUT sono direttamente individuati dal Comando . Il primo dispositivo SCOUT diventato operativo a Bologna nel 2008 e, visti i buoni risultati conseguiti, si progressivamente potenziato l'uso attraverso l'acquisto di ulteriori dispositivi. Al momento un dispositivo viene utilizzato anche da TPER, che lo gestisce a bordo di un proprio veicolo, con l'obiettivo prioritario di tenere liberi dalla sosta impropria gli itinerari pi importanti del trasporto pubblico sia in centro storico che in periferia, in coordinamento con la stessa Polizia Municipale . Al momento, quindi, il rilevamento in maniera dinamico, tramite SCOUT, delle violazioni in materia di sosta, parte di un sistema pi ampio di controllo soste; un sistema che si articola su pi livelli di competenze . Abbiamo, infatti:

1. accertatori della sosta dipendenti di societ alle quali affidata la gestione di parcheggi ovvero di aree di sosta a pagamento (ATC e Fiera Parking), i quali hanno competenza in materia di prevenzione e accertamento della sosta limitatamente all'area oggetto di concessione. 2. accertatori della sosta dipendenti di TPER, azienda di trasporto pubblico locale, i quali hanno funzioni di accertamento di tutte le violazioni relative alla sosta nel territorio comunale, con particolare attenzione alle fermate bus, corsie riservate e ad ogni altro intralcio al trasporto pubblico. 3. Polizia Municipale, per la quale sono individuate le seguenti tipologie di servizi di controllo soste: in linea generale, salvo che non sia impegnato in altri servizi prioritari, ciascun operatore di Polizia Municipale accerta durante la propria attivit di servizio ogni violazione del Codice della Strada, comprese le violazioni in materia di sosta e provvede, ove previsto alla rimozione del veicolo; come descritto dalla nota 12/2012 gli operatori dei Nuclei Territoriali e del Reparto Moto, nell'ambito delle proprie attivit d'istituto di controllo del territorio e di controllo della viabilit, svolgono attivit di prevenzione in materia di soste ed eventualmente di accertamento delle violazioni, con rimozione dei veicoli laddove previsto. Unitamente ai suddetti servizi di carattere generale, Il Comando ha, inoltre, predisposto specifici servizi di controllo sosta sia in forma dinamica avvalendosi del dispositivo SCOUT sia in forma di controllo tradizionale con pattuglie specificamente dedicate in modo prioritario al controllo delle soste e rimozione . Tanto premesso e al solo fine di integrare quanto gi previsto con la nota 12/2012 e la D.S. 7/2013, si procede ad integrare la D.O. 9/2011, aggiungendo al paragrafo 1.2 (Rimozioni non urgenti) il sottoparagrafo 1.2.1 (Controllo soste tramite SCOUT) 1.2.1 Controllo soste tramite SCOUT Vista la specificit del servizio di controllo soste tramite SCOUT, caratterizzata dalla dinamicit del controllo finalizzato a tutelare, lungo le principali direttrici di traffico, la regolarit e l'efficienza del trasporto pubblico e la sicurezza degli utenti deboli della strada, la pattuglia dedicata a SCOUT, all'inizio del servizio, comunica alla C.R.O. il proprio percorso di controllo. La C.R.O. apre una generica scheda rimozioni e, tenuto conto delle priorit di cui al paragrafo 2.1 e della disponibilit del carro attrezzi, assicura durante il servizio il monitoraggio delle strade interessate dal passaggio SCOUT, al fine di procedere all'accertamento delle violazioni in materia di sosta su tali strade (sia quelle relative alle prime file che sfuggono al controllo SCOUT e sia quelle relative a veicoli gi sanzionati con SCOUT o sopraggiunti), e alla rimozione dei veicoli, laddove prevista. Per tale attivit di monitoraggio la C.R.O. si avvale della pattuglia di quartiere o della pattuglia dedicata al controllo sosta. Si precisa che nel caso in cui un veicolo sia sanzionato sia mediante il dispositivo SCOUT sia nelle forme tradizionali, il sistema informatico scarter, in automatico, la violazione elevata con il dispositivo fotografico . Il Comandante Dott. Carlo Di Palma

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