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sala convegni ISPRA 23-25 Febbraio 2011
il modello LNT costituisce la base in radioprotezione per la predizione del rischio di tumore indotto dallesposizione alle radiazioni ionizzanti I due pilastri del modello LNT sono gli studi epidemiologici degli effetti sulluomo e gli studi sperimentali sul danno cellulare.
Le nostre conoscenze sugli effetti delle radiazioni ionizzanti derivano in gran parte dagli studi sui sopravvissuti ai bombardamenti di Hiroshima a Nagasaki.
Molti tumori presentano un periodo di latenza che pu Gli effetti delle basse dosi sono stati estrapolati da
uelli osservati per le dosi pi alte.
La risposta di un organismo alle radiazioni ionizzanti consiste in un insieme complesso di eventi fisici, chimici e biologici. In pochi secondi, la radiazione produce un danno al DNA e ossida le proteine i lipidi e altre biomolecole. In pochi minuti, la cellula risponde cambiando l'attivazione di alcuni geni. A dosi elevate il risultato pu essere l'insufficienza acuta di un organo, a volte letale.
effetti stocastici
Sono quelli con carattere tutto-niente (neoplasie o leucemia) con probabilit di accadimento direttamente proporzionale alla dose efficace ricevuta ed estrapolabile alla dose zero. La cancerogenesi il rischio somatico pi importante dellirradiazione a dosi basse, e costituisce il problema principale della radioprotezione. Poich non dimostrata lesistenza di una dose soglia, si assunto che alcune forme di tumore radio-indotto possano originare dal danno ricevuto da una singola cellula. Si ritiene che al di sotto di circa 0,1 Sv, possano comparire solamente effetti stocastici .
cromosomi
Nella cellula eucariota i cromosomi si condensano e diventano distinguibili durante la mitosi o la meiosi.
La lesione caratteristica indotta dalle IR la rottura del doppio filamento del DNA dovuta al deposito diretto di energia. La severit del danno dipendente dal numero delle cellule irraggiate direttamente
cancerogenesi
Un cambiamento nella gestione del rischio in questo range di dose ha delle importanti ricadute in campo sociale ed economico
! Il fascio di collimato radiazioni diretto verso lalto e irraggia le cellule dal basso con una risoluzione <1 mm. ! La video camera permette di controllare la localizzazione delle cellule. ! Questo sistema disponibile per le particelle ! e per i raggi X.
bystander effect
Presenza di danno genetico in cellule non colpite direttamente dalle radiazioni ma in contatto con le cellule colpite o con il loro terreno. Sono stati individuati due meccanismi:
segnale di danno trasmesso attraverso le gap junctions (1% cellule attraversate da particelle ! ed il 30% presentavano aumento SCE) danno indotto da fattori solubili rilasciati dalle cellule irraggiate con radiazioni a basso LET (citochine, ROS)
instabilit genomica
La cellula irraggiata pu non manifestare danno che persiste inosservato per molte generazioni e manifestarsi successivamente. Si tratta di alterazioni non clonali. Gli effetti sono qualitativamente simili ai danni spontanei. E stata evidenziata una relazione tra il background genetico e linsorgenza di instabilit genomica radio-indotta, verosimilmente per alterazione delle proteine responsabili dellintegrit genomica o di un alterato metabolismo ossidativo. Il persistere di instabilit genomica correlato allinsorgenza di tumori.
Micronuclei
Cell death
Gene mutation
Chromosome aberration
Mitotic failureaneuploidy
Danno genetico misurato con il Comet assay in topi irraggiati con una singola dose di 0; 0,1; 1 Gy di raggi X e analizzati dopo 30 min, 24 h, 7 gg, 1, 3, 6 m dallesposizione
Aberrations
Observed
Dose Gy
Survival Probability
Control
Adaptive
800
1000
Mitchel et al 1999
fattori clastogenici
Nel plasma di individui irraggiati sono stati individuati fattori in grado di indurre danni genetici in cellule in coltura.
effetti abscopali
Nella terapia a fasci esterni la risposta gradiente dosedipendente pu influenzare l'effetto totale. Nelluso di radionuclidi (es. anticorpi monoclonali), i segnali delle cellule colpite possono essere amplificati da segnali bystander che possono anche agire a livello sistemico.
bilancio REDOX
Alla base della trasmissione degli effetti indiretti vi la produzione di ROS, nel caso della AR la cellula viene stimolata ad attivare i sistemi cellulari antiossidanti, nel caso di BE o GI la cellula non in grado di fronteggiare i ROS, lequilibrio redox viene alterato e si produce danno genetico.
La cellula irraggiata (rossa) risponde trasmettendo segnali bystander attraverso le gap junctions o rilasciando citochine. Non tutte le cellule rispondono (es la blu) In vivo, i macrofagi sono importanti mediatori perch rilasciano mediatori che alterano il metabolismo ossidativo delle cellule non irraggiate (gialle). Kevin M. Prise & Joe M. O'Sullivan, Nature Reviews Cancer 9, 351-360 (May 2009)
effetti no-cancer
Un altro aspetto importante nel calcolo del rischio il tipo di effetto indotto dalle basse dosi, infatti la radioprotezione tiene principalmente conto del rischio di tumore e degli effetti ereditari Negli stessi sopravissuti alle bombe atomiche, stato osservato un elevato rischio di malattie cardiovascolari, respiratorie e digestive. A differenza di quello di tumore il rischio per malattie cardiovascolare per unit di dose pu variare di due ordini di grandezza. Alla base di queste patologie radioindotte sembra esserci lattivazione della risposta infiammatoria.
B relazione lineare. Il rischio cresce direttamente con laumentare della dose. A rischio maggiore per le basse dosi (sopra-linearit) (BE, GI, HSRI) C rischio inferiore per le basse dosi (lineare quadratica) D presenza regione negativa: le basse dosi hanno un effetto protettivo (AR) Al di sopra delle linea tratteggiata gli effetti sono negativi, al di sotto sono positivi (curva D).
conseguenze pratiche
LICRP e il National Council on Radiation Protection and Measurements (NCRP) e il United Nations Scientic Committee on the Effects of Atomic Radiation (UNSCEAR) non considerano che al momento ci siano evidenze per introdurre un cambiamento nel sistema radioprotezionistico. ICRP ritiene che il modello LNT continui a rappresentare un sistema pragmatico, realistico e conservativo per la protezione dalle radiazioni. Tuttavia viene favorita la ricerca e il dibattito sulleffettivo rischio costituito dalle basse dosi.