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Radioprotezione dell!uomo e dell!

ambiente
sala convegni ISPRA 23-25 Febbraio 2011

LE ATTUALI CONOSCENZE SUGLI EFFETTI DELLE RADIAZIONI A BASSE DOSI


Anna Giovanetti
UTBIORAD-RAB

relazione dose-effetto: ipotesi LNT


Il rischio per unit di dose costante Il rischio additivo Il rischio cresce con la dose Le variabili biologiche sono insignificanti rispetto alla dose
Anche le dosi pi basse comportano il rischio di tumore radio-indotto

il modello LNT costituisce la base in radioprotezione per la predizione del rischio di tumore indotto dallesposizione alle radiazioni ionizzanti I due pilastri del modello LNT sono gli studi epidemiologici degli effetti sulluomo e gli studi sperimentali sul danno cellulare.

effetti delle radiazioni sulluomo

Le nostre conoscenze sugli effetti delle radiazioni ionizzanti derivano in gran parte dagli studi sui sopravvissuti ai bombardamenti di Hiroshima a Nagasaki.

studi epidemiologici sui sopravvissuti giapponesi alle bombe


La Radiation Effects Research Foundation ha seguito gli effetti a lungo termine su circa 75000 persone. Tra le conclusioni pi rilevanti:

La probabilit di sviluppare il cancro, ma non il tipo o


la severit, aumenta con laumentare delle dose ricevuta. arrivare a 40 anni.

Molti tumori presentano un periodo di latenza che pu Gli effetti delle basse dosi sono stati estrapolati da
uelli osservati per le dosi pi alte.

risultati degli studi sperimentali

La risposta di un organismo alle radiazioni ionizzanti consiste in un insieme complesso di eventi fisici, chimici e biologici. In pochi secondi, la radiazione produce un danno al DNA e ossida le proteine i lipidi e altre biomolecole. In pochi minuti, la cellula risponde cambiando l'attivazione di alcuni geni. A dosi elevate il risultato pu essere l'insufficienza acuta di un organo, a volte letale.

effetti determistici e effetti stocastici


effetti somatici deterministici: si manifestano entro "breve tempo" a seguito di esposizione di entit rilevante, la loro incidenza caratterizzata da una relazione dose-effetto con soglia; effetti stocastici: avvengono a seguito di esposizioni, anche di bassa entit, la loro incidenza caratterizzata da una relazione dose-probabilit senza soglia; effetti somatici: a carico del soggetto esposto effetti genetici: riguardano i discendenti della popolazione esposta..

effetti stocastici
Sono quelli con carattere tutto-niente (neoplasie o leucemia) con probabilit di accadimento direttamente proporzionale alla dose efficace ricevuta ed estrapolabile alla dose zero. La cancerogenesi il rischio somatico pi importante dellirradiazione a dosi basse, e costituisce il problema principale della radioprotezione. Poich non dimostrata lesistenza di una dose soglia, si assunto che alcune forme di tumore radio-indotto possano originare dal danno ricevuto da una singola cellula. Si ritiene che al di sotto di circa 0,1 Sv, possano comparire solamente effetti stocastici .

struttura della cellula eucariota

cromosomi

Nella cellula eucariota i cromosomi si condensano e diventano distinguibili durante la mitosi o la meiosi.

il DNA il principale bersaglio delle IR


Maggiore efficacia radiobiologica di radionuclidi incorporati nel DNA del nucleo cellulare rispetto a quella dei radionuclidi legati alle proteine cellulari in generale. Studi su mutazioni genetiche associate ad un difetto dei meccanismi di risposta al danno del DNA Evidenza che determinati tipi di danno al DNA sono critici ai fini degli effetti radiobiologici

teoria del single hit

La lesione caratteristica indotta dalle IR la rottura del doppio filamento del DNA dovuta al deposito diretto di energia. La severit del danno dipendente dal numero delle cellule irraggiate direttamente

cancerogenesi

relazione dose-effetto: ipotesi LNT

lipotesi LNT e ancora valida per le basse dosi?

implicazioni sociali e economiche


L'esposizione alle radiazioni associata con l'attivit umana riguarda principalmente le basse dosi:
Applicazioni delle radiazioni in campo diagnostico, Esposizione professionale Rifiuti nucleari, Atti di terrorismo, Produzione di energia nucleare.

Un cambiamento nella gestione del rischio in questo range di dose ha delle importanti ricadute in campo sociale ed economico

revisione studi epidemiologici


I dati di mortalit per tumore solido relativi alla popolazione giapponese sopravvissuta alle bombe sono stati analizzati con metodi statistici pi complessi. Per il sub-gruppo esposto a 0-20 mSv (dose al colon): leccesso di rischio relativo (ERR) risultato significantemente positivo e diversi ordini di grandezza superiore rispetto ai valori ottenuti per estrapolazione dal precedente Life Span Study Report. Il modello non lineare risultato molto superiore a quello lineare per descrivere i dati per il sub-gruppo 0-20 mSv.

risposta per le basse dosi


La validit del modello LNT stata messa in discussione dai risultati ottenuti negli ultimi 15 anni che dimostrano come gli organismi viventi rispondano in maniera differente a basse dosi/basso rateo di dose, rispetto a alte dosi/alto rateo di dose Ricerche condotte presso il centro Lawrence Livermore hanno mostrato che le cellule esposte a dosi basse rispondono attivando o disattivando centinaia di geni, tra cui quelli coinvolti nel riparo del DNA, nel ciclo cellulare e la sintesi di proteine di risposta allo stress. Alcuni di questi geni sono stimolati solo dalle basse dosi che quindi coinvolgerebbero pathways cellulari diversi da quelli stimolati dalle a dosi pi alte.

danno indiretto da basse dosi in cellule non irraggiate.


Lutilizzo di sistemi in grado di irraggiare singole cellule e i progressi nella biologia molecolare hanno evidenziato una risposta biologica non descrivibile dal modello LNT. Dosi basse e bassissime di radiazioni ionizzanti possono non interagire direttamente con il DNA ma attivare specifici processi cellulari o stimolare la produzione di segnali tissutali in grado di modulare leffetto delle radiazioni o indurre danno indiretto nelle cellule adiacenti o nella progenie cellulare. Questi processi cellulari non sono stimolati dalle alte dosi che provocano piuttosto la morte cellulare o impediscono il normale funzionamento.

esposizione di singole cellule


Lo sviluppo di microbeam che permettono di colpire singole cellule allinterno della popolazione cellulare, con quantit note di radiazioni ha permesso di quantificare anche la risposta delle cellule non irraggiate direttamente.. Un aspetto importante che aumentando la dose alla singola cellula la risposta indiretta arriva a saturazione. Quindi il contributo relativo nella risposta alle radiazioni dovuto alleffetto diretto o indiretto cambia con la dose. I danni indiretti rappresentano una caratteristica delle esposizioni a basse e bassissime dosi.

bystander effect: uso del microbeam

! Il fascio di collimato radiazioni diretto verso lalto e irraggia le cellule dal basso con una risoluzione <1 mm. ! La video camera permette di controllare la localizzazione delle cellule. ! Questo sistema disponibile per le particelle ! e per i raggi X.

le risposte principali alle basse dosi comprendono:


BYSTANDER EFFECT INSTABILITA GENOMICA RISPOSTA ADATTATIVA IPERSENSIBILITA RADIOINDOTTA EFFETTI ABSCOPALI FATTORI PLASMATICI CLASTOGENICI

bystander effect
Presenza di danno genetico in cellule non colpite direttamente dalle radiazioni ma in contatto con le cellule colpite o con il loro terreno. Sono stati individuati due meccanismi:
segnale di danno trasmesso attraverso le gap junctions (1% cellule attraversate da particelle ! ed il 30% presentavano aumento SCE) danno indotto da fattori solubili rilasciati dalle cellule irraggiate con radiazioni a basso LET (citochine, ROS)

risposta bystander a livello tissutale


Studi in vitro su sistemi multicellulari complessi hanno dimostrato che la risposta bystander attiva molti patways cellulari e segnali molecolari generati in risposta allinterazione diretta o indiretta con le radiazioni. La risposta complessiva risulta da un bilancio tra processi di segnale e risposta allesposizione alle radiazioni. Nella risposta bystander il bersaglio non la singola cellula ma il tessuto/organo/organismo.

instabilit genomica
La cellula irraggiata pu non manifestare danno che persiste inosservato per molte generazioni e manifestarsi successivamente. Si tratta di alterazioni non clonali. Gli effetti sono qualitativamente simili ai danni spontanei. E stata evidenziata una relazione tra il background genetico e linsorgenza di instabilit genomica radio-indotta, verosimilmente per alterazione delle proteine responsabili dellintegrit genomica o di un alterato metabolismo ossidativo. Il persistere di instabilit genomica correlato allinsorgenza di tumori.

schema instabilit genomica

Micronuclei
Cell death

Gene mutation

Chromosome aberration

Mitotic failureaneuploidy

instabilit genomica negli organi ematopoietici


A livello di organismo stato riscontrata linsorgenza di instabilit genomica negli organi ematopoietici dovuta alla trasmissione di segnali bystander tra le cellule irraggiate e quelle non irraggiate. Studi clinici e sperimentali hanno evidenziato lassociazione tra leucemia mieloide radio-indotta e la presenza nel microambiente ematopoietico di uno stato infiammatorio generato dalle radiazioni. Elemento chiave nella generazione di un microambiente infiammatorio sono i macrofagi che vengono attivati per la rimozione dei corpi apototici delle cellule irraggiate, producendo composti ossidanti che causano il persistere dellinfiammazione

instabilit genomica in vivo

Danno genetico misurato con il Comet assay in topi irraggiati con una singola dose di 0; 0,1; 1 Gy di raggi X e analizzati dopo 30 min, 24 h, 7 gg, 1, 3, 6 m dallesposizione

risposta adattativa o hormesis


Unesposizione a dosi basse (adattativa) pu indurre la diminuizione degli effetti di una dose medio-alta somministrata successivamente (triggering). I meccanismi non sono stati del tutto chiariti, ma le dosi basse di radiazioni stimolerebbero le risposte di protezione, innescando enzimi antiossidanti, meccanismi di riparazione del DNA e l'eliminazione delle cellule gravemente danneggiate.

risposta adattativa in vitro


Il termine dose adattativa venne usato per la prima volta da Wollf nel 1984 dopo aver osservato su linfociti che gli effetti indotti da 1,5 Gy diminuivano se le cellule erano precedentemente esposti a una dose di 0,005 Gy.
90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 0 0.005 1,5 0.005 + 1,5

Aberrations

Observed

Dose Gy

AR e leucemia nei topi


L attesa di vita per i topi irraggiati con 1 Gy di 600 g I topi di controllo possono vivere fono a 1000 giorni Se i topi sono stati pre-irraggiati con 0,1 Gylattesa di vita di 800 giorni

Survival Probability

1.0 0.8 0.6 0.4 0.2 0.0

Control

Exposed 0 200 400 600 Time (days)

Adaptive

800

1000
Mitchel et al 1999

fattori clastogenici

Nel plasma di individui irraggiati sono stati individuati fattori in grado di indurre danni genetici in cellule in coltura.

effetti abscopali
Nella terapia a fasci esterni la risposta gradiente dosedipendente pu influenzare l'effetto totale. Nelluso di radionuclidi (es. anticorpi monoclonali), i segnali delle cellule colpite possono essere amplificati da segnali bystander che possono anche agire a livello sistemico.

bilancio REDOX

Alla base della trasmissione degli effetti indiretti vi la produzione di ROS, nel caso della AR la cellula viene stimolata ad attivare i sistemi cellulari antiossidanti, nel caso di BE o GI la cellula non in grado di fronteggiare i ROS, lequilibrio redox viene alterato e si produce danno genetico.

pathways principali del segnale bystander.

La cellula irraggiata (rossa) risponde trasmettendo segnali bystander attraverso le gap junctions o rilasciando citochine. Non tutte le cellule rispondono (es la blu) In vivo, i macrofagi sono importanti mediatori perch rilasciano mediatori che alterano il metabolismo ossidativo delle cellule non irraggiate (gialle). Kevin M. Prise & Joe M. O'Sullivan, Nature Reviews Cancer 9, 351-360 (May 2009)

possibile uso di sostanze antiossidanti per prevenire il danno da basse dosi di IR


Poich alla base della trasmissione indiretta del danno vi la produzione di ROS il trattamento con antiossidanti o con sostanze che stimolino la risposta allo stress ossidativo viene considerato per la prevenzione o per minimizzare il danno da rdiazioni nel caso di: esposizioni mediche, emergenze radiologiche, esposizioni professionali.

implicazioni per la radioprotezione


Gli effetti indiretti possono avere importanti conseguenze per la valutazione del rischio per il range delle basse dosi. Possono infatti contribuire al rischio di cancerogenesi in caso di esposizioni occupazionali, mediche e ambientali. Possono avere implicazioni per lapplicabilit del modello LNT nel range delle basse dosi. Tutto ci implica la messa in discussione del concetto stesso di dose per la stima del rischio.

effetti no-cancer
Un altro aspetto importante nel calcolo del rischio il tipo di effetto indotto dalle basse dosi, infatti la radioprotezione tiene principalmente conto del rischio di tumore e degli effetti ereditari Negli stessi sopravissuti alle bombe atomiche, stato osservato un elevato rischio di malattie cardiovascolari, respiratorie e digestive. A differenza di quello di tumore il rischio per malattie cardiovascolare per unit di dose pu variare di due ordini di grandezza. Alla base di queste patologie radioindotte sembra esserci lattivazione della risposta infiammatoria.

ipotesi LNT per le basse dosi

B relazione lineare. Il rischio cresce direttamente con laumentare della dose. A rischio maggiore per le basse dosi (sopra-linearit) (BE, GI, HSRI) C rischio inferiore per le basse dosi (lineare quadratica) D presenza regione negativa: le basse dosi hanno un effetto protettivo (AR) Al di sopra delle linea tratteggiata gli effetti sono negativi, al di sotto sono positivi (curva D).

esistenza di una soglia


Alcuni organismi come LAccademia Francese delle Scienze e lAccademia Nazionale Francese di Medicina, alla luce dei risultati sulla risposta adattativa, hanno pubblicato nel 2005 un rapporto dove il modello LNT viene considerato troppo conservativo per dosi < 100 mSv al di sotto di una supposta soglia.

conseguenze pratiche
LICRP e il National Council on Radiation Protection and Measurements (NCRP) e il United Nations Scientic Committee on the Effects of Atomic Radiation (UNSCEAR) non considerano che al momento ci siano evidenze per introdurre un cambiamento nel sistema radioprotezionistico. ICRP ritiene che il modello LNT continui a rappresentare un sistema pragmatico, realistico e conservativo per la protezione dalle radiazioni. Tuttavia viene favorita la ricerca e il dibattito sulleffettivo rischio costituito dalle basse dosi.

prospettive per la ricerca


Per cercare di stabilire un nuovo paradigma in radiobiologia quindi fondamentale:
una migliore comprensione dei meccanismi coinvolti negli effetti non-targeted che coinvolgono aspetti legati alla comunicazione cellulare, alla produzione di molecole di segnale e alla generazione di radicali ossigeno Lo sviluppo di modelli in vivo che possano essere estrapolati allesposizione umana Lindividuazione in soggetti esposti di biomarker specifici per i danni diretti e per quelli indiretti.

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