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2 Consapevole
Consapevole
giugno/agosto 2010
Anno VII numero 22
Editore
Macro Societ Cooperativa
Ideatore
Giorgio Gustavo Rosso
Direttore Responsabile
Marianna Gualazzi
redazione@ilconsapevole.it
Responsabile di redazione
Romina Rossi
info@ilconsapevole.it
Altri componenti
della redazione
Elena Parmiggiani
elena@ilconsapevole.it
Angelo Francesco Rosso
f.rosso@ilconsapevole.it
Valerio Pignatta
Grafca e Uff. Abbonamenti
Editing snc
abbonamenti@ilconsapevole.it
Uffcio commerciale
Giuseppe Scaperrotta
commerciale@ilconsapevole.it
Hanno collaborato alla
realizzazione di questo
numero
Sergio Abram
Ellen Bermann
Andrea Bizzocchi
Grazia Cacciola
Daria Casali
Nicoletta Cherubini
Linda Manduchi
Chiara Meriani
Associazione Mostra MIDA
David Korten
Associazione PAEA
Patrizia Pappalardo
Valerio Pignatta
Lucilla Satanassi Remedia
Immagini
http://www.sxc.hu/
http://www.shutterstock.com/
Stampa
Geca industrie grafche
www.gecaonline.it
Perch l eggere i l
Consapevole?
Il Consapevole una rivista trimestrale illustrata, edita dal Gruppo
Editoriale Macro, casa editrice presente sul mercato dal 1987 e oggi
leader nei settori delle terapie alternative, dellalimentazione
naturale e nel body mind spirit.
Il Consapevole viene pubblicato dal 2004 e porta avanti un progetto
culturale importante.
Autosuffcienza, permacultura, decrescita,
cultura della transizione,
abitudine alle buone pratiche,
risparmio energetico, riciclaggio dei rifuti,
bioarchitettura e bioedilizia, terapie naturali,
genitorialit sono i nostri temi, le parole chiave
che ci guidano
nel lavoro quotidiano,
la nostra inesauribile
fonte di energia.
Lapprofondimento con cui
trattiamo gli argomenti, la
ricchezza delle informazioni, lo
sguardo rivolto alle novit del
panorama internazionale, il
contatto diretto con i gruppi,
le associazioni, i movimenti
e le persone sono i punti di
forza che ci contraddistin-
guono dalle altre riviste
che puoi trovare in edico-
la e in abbonamento.
Noi rispettiamo lambiente! Usiamo
Carta certifcata FSC
e inchiostri vegetali!
Diventa
uno di noi...
abbonati!
Vedi pag. 80
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Consapevole 3
I
l pastore che non
fumava prese un
sacco e rovesci
sul tavolo un
mucchio di
ghiande. Si mise a esaminarle
luna dopo laltra con grande
attenzione, separando le
buone dalle guaste. Io
fumavo la pipa. Gli proposi
di aiutarlo. Mi rispose che
era affar suo. In effetti: vista
la cura che metteva in quel
lavoro, non insistetti. Fu
tutta la nostra conversazione.
Quando ebbe messo dalla
parte delle buone un mucchio
abbastanza grosso di ghiande,
le divise in mucchietti da
dieci. Cos facendo, elimin
ancora i frutti piccoli o quelli
leggermente screpolati,
poich li esaminava molto da
vicino. Quando infne ebbe
davanti a s cento ghiande
perfette, si ferm e andammo
a dormire. []
Da tre anni piantava alberi
in quella solitudine. Ne
aveva piantati centomila. Di
centomila, ne erano spuntati
ventimila. Di quei ventimila
contava di perderne ancora
la met. A causa dei roditori
o di tutto quel che c di
imprevedibile nei disegni
della Provvidenza.
Ne Luomo che piantava gli
alberi Jean Giono ci racconta
la parabola di un pastore
che decide di dedicare la
sua vita al rimboschimento
di una zona arida, senza
vegetazione: con la sua
missione di piantare querce,
faggi e betulle trasforma
il deserto in un rigoglioso
verdeggiare di alture
boschive.
La storia di Elzard Bouffer
come ce la racconta Giono
in poche pagine tocca il
cuore e commuove lo spirito
nel profondo. La costanza
dellumile pastore nel
piantare per decenni riporta la
vita, non solo quella vegetale,
dove la vita non cera pi:
il rimboschimento rinnova
fumi e ruscelli, mitiga il
clima e favorisce il ritorno
in quei luoghi di unumanit
operosa, forida e felice,
capace di vivere nella natura
con la natura.

Il gesto del piantare, cos
ancestrale e primitivo,
accomuna tutta lumanit.
Che sia un piantare reale
o simbolico ha poca
importanza: il suo signifcato
profondo, nel bene e
nel male, risulta essere
unessenza del nostro vivere
sul Pianeta.
Piantiamo parole, sentimenti,
gesti, abitudini, economie,
civilt. E spesso quello che
cresce non ci piace granch.

Sempre meno spesso
piantiamo alberi, piante,
frutti, fori: chi di noi lo ha
mai fatto? Chi tra i nostri fgli
avr lopportunit di tenere
tra le mani un seme e deporlo
nella Terra? Eppure forse
proprio da qui dovremmo
ripartire: piantare nella Terra,
radicarla, per radicare in
essa il nostro agire e i nostri
pensieri, per riorientarli.
Possiamo piantare fori
nelle aiuole desolate delle
metropoli cittadine; possiamo
far crescere i pomodori sul
balcone; possiamo mettere
il basilico su un assolato
davanzale; possiamo scavare
un buco in giardino e metterci
i noccioli delle ciliegie, delle
pesche e delle albicocche;
possiamo trasferirci in collina
e piantare ettari di bosco;
possiamo diventare esperti
permacultori: possiamo
piantare con gli amici un
orto sinergico ai margini
della nostra cittadina, in una
terra che nessuno reclama
e nessuno vuole perch a
nessuno interessa pi.
Possiamo piantare qualunque
seme, ovunque, con
chiunque.
Sarebbe davvero bello
iniziare a farlo.
Buon raccolto a tutti!

Marianna Gualazzi
P.s.: Con questo numero si
apre per il Consapevole una
nuova stagione: abbiamo
cambiato la grafca, siamo
passati alla carta certifcata,
abbiamo ampliato la
tiruratura, rinnovato la
redazione e direzionato
ancor pi gli argomenti
verso la permacultura e
lautosuffcienza.
Fateci sapere se questo nuovo
Consapevole vi piace!
Scriveteci le vostre impressioni a:
info@ilconsapevole.it
Uomini
che piantano alberi
Editoriale
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4 Consapevole
energia
42 La turbina a vento su mi-
sura con la ruota della bici
Beth Tilston, Will Harley
comunit consapevole
50 Granarolo e Lucca citt in
transizione
casa e azienda
54 La fattoria
dellautosufcienza
Angelo Francesco Rosso
saper fare
56 Detersivi Ecocompatibili
a cura di Mostra MIDA
57 Il sapone lo faccio in casa
Andrea Bizzocchi
curarsi con le piante
62 I gemmoderivati,
come prepararli in casa
Lucilla Satanassi
bambini e genitori
65 Il travaglio in casa,
intervista allostetrica
Linda Manduchi
Marianna Gualazzi
Eco viaggi
71 A due passi dal confne,
vacanza e tour
enogastronomico
Chiara Meriani
10 Lintervista
La grande svolta: intervista a David Korten
Ellen Bermann
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Consapevole 5
18 Autosufficienza libert
Uno stile di vita rivoluzionario
applicabile da tutti nel qui ed ora
Valerio Pignatta
24 Alla ricerca del sole
Centri europei e parchi tematici
su energia e ambiente
Associazione Paea
28 Autosufcienza in 6 mq!
Il progetto dellorto sul balcone
Grazia Cacciola
32 Il frutteto con la siepe
Pratici consigli per coltivare
melo e pero
Sergio Abram
38 Conservare il cibo
Elena Parmeggiani
speciale
Autosufcienza e dintorni
8 Piantare e raccogliere
9 60 secondi di saper fare
41 Cucina che ti passa
70 Dire, fare, giocare
74 Cosa leggere e vedere
75 Eventi, corsi, formazione
76 Botta e risposta
Rubriche
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6 Consapevole
Carissime/i lettrici e lettori,
quante cose non conosciamo o ci vengono
tenute nascoste?
Lisola di spazzatura nelloceano Pacifico
Poche settimane fa mio figlio Francesco mi ha
parlato del Pacific Trash Vortex, una gigantesca
isola di spazzatura galleggiante nellOceano
Pacifico, fra il Giappone e le Hawaii. Si stima
che le sue dimensioni arrivino a pi di 15 milio-
ni di km
2,
pari a 3 volte la superficie della
penisola iberica. I 100 milioni di tonnellate
di detriti, provenienti dai continenti e dalle
navi, sono trascinati in un immenso vortice
dalla North Pacific Subtropical Gyre, una lenta
corrente oceanica che si muove in senso orario a
spirale, prodotta da un sistema di correnti ad alta
pressione.
Lisola galleggiante, composta prevalentemente
da plastica, ha creato una sorta di deserto oceani-
co in cui la vita ridotta a pochi grandi mammi-
feri e pesci.
La pompa di petrolio sottomarina della BP
Nellimmensa vasca da bagno degli oceani, dal
20 aprile 2010 abbiamo aperto un rubinetto che
versa petrolio: da 2 a 4 milioni di litri al giorno.
Ogni mese da 60 a 120 milioni di litri, lequi-
valente di un laghetto di montagna, oppure il
doppio di quanto versato dalla superpetroliera
Exxon Valdez nel 1989, e i cui effetti sugli ani-
mali e sullambiente continuano ancora oggi.
Monsanto brevetta il maiale
Nel 2009 il gigante del biotech Monsanto ha
depositato la richiesta per brevettare la carne di
maiale alimentato con un mangime OGM che
contiene una percentuale pi elevata di acidi
grassi omega 3. Secondo Monsanto il maiale
dovrebbe essere brevettato semplicemente per
quello che mangia. Da pi parti questa mossa da
parte della Monsanto vista come un ulteriore
tentativo di instaurare una dittatura planetaria
che vuole rubarci la sovranit alimentare, gi
portata avanti con gli OGM e il brevetto sui
semi. (Si veda larticolo di C. Petrini Chi ha avve-
lenato il maiale perfetto, apparso su Repubblica il
29 aprile 2010 - www.repubblica.it).
Perch ci rendiamo la vita sempre pi
difficile?
Abbiamo disseminato i mari con pericolose piat-
taforme, bucato pianure e montagne per estrarre
ogni tipo di metallo con procedimenti chimici
altamente inquinanti e velenosi, e costruito centi-
naia di centrali nucleari: tutte scelte tecnologiche
di cui non sembriamo capaci di sostenere le
conseguenze. E nel nostro piatto mettiamo cibi
insapori e dannosi, pieni di pesticidi e tanti altri
prodotti nocivi. Perch?
Esiste davvero una cospirazione planetaria?
Da alcuni secoli ci sono studiosi che tentano di
spiegare come lumanit occidentale sia guidata
da un ristretto numero di famiglie, per lo pi di
questo i l mondo che
vogliamo?
Dal Golfo del Messico al Mediterraneo, dal governo del pianeta
a quello del luogo in cui viviamo
Giorgio Gustavo Rosso
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Consapevole 7
origine aristocratiche, che pia-
nificano la nostra vita e i pi
grandi eventi storici per otte-
nere un controllo sempre pi
forte su tutti noi. Gli Illuminati,
come vengono chiamati,
manipolano gli eventi, le cono-
scenze e le informazioni per
formare un Governo Mondiale
a cui sottomettere tutta luma-
nit. La prova dellesistenza
e dellazione degli Illuminati
non semplice, data la sua
natura di societ segreta e
criminale. Ma il fatto che oggi
il mondo sia guidato dai pi
potenti ormai sotto gli occhi
di tutti. I Governi antepongono
metodicamente gli interessi
delle grandi banche e delle
grandi imprese multinazionali
a quelli dei cittadini. Queste,
infatti, sono immuni da colpe,
non sono condannabili e le
multe per i crimini commessi
sono insignificanti rispetto ai
profitti ottenuti grazie ai crimini
stessi. In conclusione: le grandi
banche e multinazionali sono
al di sopra della legge, anzi pi
precisamente sono loro a fare le
leggi e a governare.
Un gigante dai piedi
dargilla
Tutto questo reso possibile
da diversi fattori:
- lignoranza dei fatti e di ci
che avviene intorno a noi;
- la complicit o la collabo-
razione di tutti noi: quotidia-
namente rinforziamo questo
sistema, lavorando per arric-
chire chi ci vuol rendere schia-
vi, consumando i prodotti delle
multinazionali nei loro super-
mercati, versando le nostre
ricchezze nelle grandi banche,
vivendo come si aspettano che
viviamo.
Lurgenza di cambiare a
livello personale e locale per
cambiare il mondo
Cosa possiamo fare per cerca-
re di migliorare la situazione?
Viaggiare meno in aereo e in
macchina, scegliere e ricercare
lavori che non nuocciono,
chiudere con la mentalit
del predatore, dedicare una
parte della propria vita alla
soluzione dei problemi della
comunit di cui siamo parte,
invece di fare volontariato
in associazioni che spesso
sono utili al mantenimento
dello situazione cos com.
E praticare forme di relazioni
gentili, amichevoli e appaganti
in tutti gli ambiti della nostra
vita, uscendo dallisolamento
televisivo in cui siamo impri-
gionati.
La via duscita pi coerente
Sii il cambiamento che vorre-
sti vedere nel mondo, diceva
Gandhi. Un cambiamento che
passa anche attraverso una
vita a chilometro zero, in tutti i
suoi ambiti: per congiungere il
passato al futuro, il benessere
economico con la gioia di
vivere in armonia con la natura
e con le persone che ci vivono
accanto, apprendendo e ade-
guandoci ai ritmi delle stagioni
e della terra.
Collegati al mondo da Internet,
riuscendo a far viaggiare le
idee e le informazioni, invece
degli aerei e del petrolio.
Abbiamo disseminato i mari con
pericolose piattaforme, bucato
pianure e montagne per estrarre ogni
tipo di metallo con procedimenti
chimici altamente inquinanti e velenosi, e
costruito centinaia di centrali
nucleari: tutte scelte tecnologiche
di cui non sembriamo capaci di
sostenere le conseguenze
Parola allEditore
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8 Consapevole
Estate: cosa metto
nel mio Orto
Piantare e raccogliere
G
iugno, luglio e agosto sono
tra i mesi che portano pi
soddisfazione nellorto.
Questultimo inverno stato
particolarmente rigido in quasi
tutta lItalia e di conseguenza, soprattutto nelle
zone oltre i 500 mt s.l.m., si accusa un certo
ritardo nella germinazione e crescita delle piante
ma in generale senza gravi conseguenze. Se le
nostre piantine sono un po in ritardo rispetto
agli anni precedenti non c da temere, entro la
fine di maggio saranno riallineate allo sviluppo
normale. Per chi comincia lorto in questi mesi,
lidea migliore seminare quanto indicato di
seguito nel mese in cui si comincia e acquistare
qualche piantina gi cresciuta di ci che non si
riusciti a seminare in tempo.
Unidea originale: fiori come portulaca, viole,
aquilegia, nasturzio sono molto belli e...
buoni! Adornano lorto e aggiungono sapore
alle insalate.
A cura di Grazia Cacciola
GIUGNO
Semina in semenzaio
Broccoli, broccoletti, catalo-
gna, cavolfiore, cavolino di
Bruxelles, cavolo cappuccio tar-
divo, cavolo verza, cicorie
Semina in vaso / piena terra
Barbabietola rossa, basilico,
bietola da coste, carota, cavolo
cinese, cetriolo, fagiolini, fagioli
bianchi e rossi, indivia, lattu-
ghe, porri, prezzemolo, sedano,
zucca, zucchina
Trapianti
Cavolfiore, cavolini di
Bruxelles, cavolo verza, cicorie,
lattughe, melanzane, porri, sca-
rola, sedano
Raccolta
Si raccoglie tutto quello che
pronto... siamo nel mese pi
produttivo dellanno! Soprattutto
pomodori, zucchine, cetrioli e
insalate vanno raccolti quotidia-
namente. Si comincia anche a
mandare a maturazione una-due
piante per tipo, per ottenere i semi
per lanno seguente
LUGLIO
Semina in semenzaio
Broccoli, broccoletti, catalogna,
cavolfiore, cipolle estive
Semina in vaso / piena terra
Barbabietole, bietole, carote,
cavolo cinese, cicoria o radic-
chio, indivia, fagiolino, fagiolo
bianco, finocchi, lattughe, porri,
prezzemolo, rape, zucchine
Trapianti
Broccoli, broccoletti, catalogna,
cavolfiore, cavolini di Bruxelles,
cavolo rosso, cavolo verza,
cicorie bionde, cicorie rosse,
radicchi, sedano
Raccolta
Angurie, meloni, fagioli rampi-
canti, melanzane, aglio di semi-
na invernale, tutte le verdure da
foglia, pomodori, peperoni
AGOSTO
Semina in semenzaio
Cavolo cappuccio primaverile,
cipolle estive, finocchi
Semina in vaso / piena terra
Bietole, cicoria, radicchi, indi-
via, lattughe, ravanelli, scarola,
spinaci
Trapianti
Broccoli, broccoletti, catalogna,
cavolfiore, cavolfiore tardivo,
cavolini di bruxelles, cavolo
cappuccio, cavolo rosso, cavolo
verza
Raccolta
Angurie, meloni, fagioli rampi-
canti, melanzane, aglio inver-
nale, tutte le verdure da foglia,
zucchine, pomodori, peperoni,
patate, batate, topinambur, primi
cavolfiore precoci
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Consapevole 9
60 secondi di saper fare
O
ltre al compost veloce, gi
illustrato nel numero 21,
esistono altri modi di fare
il compost casalingo, in
tempi pi lunghi e con
modalit differenti. Qualsiasi metodo
scegliate di seguire, il compost offre la
possibilit di riutilizzare gli scarti di casa.
Per di pi, una volta che questi si sono
riciclati insieme alle potature e alle rasature
dellerba avremo del buon materiale che,
riassumendo, pu essere utilizzato come:
- ammendante del terreno, che migliora
il terreno con lapporto di materiale
organico;
- pacciamatura, utile per trattenere lumidit
e regolare la temperatura del terreno;
- concime, che aggiunge sostanze nutritive
al terreno;
- lettiera per animali, che si utilizza nel
fondo di gabbie e recinti per trattenere le
deiezioni;
- substrato per piante in vaso, miscelato con
altri ingredienti.
Ecco di seguito alcune semplicissime
ricette di miscele ottenute mescolando il
compost con altro materiale, che possiamo
usare per le piante di casa.
Buon lavoro!
Ricetta Classica
Ingredienti: 33% di terra di giardino, 33%
di sabbia, 33% di compost.
Al posto della sabbia si pu utilizzare, per
un drenaggio migliore o per alleggerire la
miscela, vermiculite o perlite.
Per i semenzali
Ingredienti: 40% di compost, 40% di fibra
di cocco, 20% di vermiculite (prebagnata).
Si pu utilizzare nei vassoi di semina in
plastica.
Per i trapianti
Ingredienti: 6 parti di compost, 3 parti di
terra da giardino, 1 parte di sabbia, 1 parte
di letame molto maturo (2/3 anni), 1 parte
di fibra di cocco, 1 parte di terricco di
foglie (se disponibile), 1 manciata di farina
dossa o pesce (in alternativa usate una
concimazione a base di alghe).
Per vasi sospesi
Ingredienti: 30% di terriccio da giardino,
40% di fibra di cocco, 20% di compost,
10% di perlite, 2,5% di calce, 2,5% di
dolomite.
Per le piante da appartamento
Ingredienti: 40% di vermiculite, 40% di
fibra di cocco, 15% di compost, 5% di leta-
me maturo o pollina o guano.
Per gli agrumi
Ingredienti: 33% di cippato (pacciamatura)
di pino o cocco, 33% di sabbia, 33% di
fibra di cocco, una manciata di carbone
sminuzzato.
Per le cactacee (cactus)
Ingredienti: 50% di terra da giardino, 50%
di perlite (o ghiaia, o lettiera del gatto
quella non solubile, in fondo argilla).
dal compost
al terriccio
Tanti piccoli suggerimenti per utilizzare il compost
Elena Parmiggiani
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10 Consapevole
Ellen Bermann
10 Consapevole
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Consapevole 11
Ogni grande movimento
sociale dei nostri tempi
ha avuto inizio con una
conversazione allinterno
di un piccolo gruppo e poi
si rapidamente esteso
per sfdare una storia
falsa che giustifcava una
particolare oppressione
al quale il movimento
voleva mettere fne. Non
appena cambiavano le
storie, cambiava la Storia.
Questo veniva ottenuto
attraverso conversazioni che
raggiungevano consenso
intorno ad una nuova storia
e attraverso azioni che
creavano una nuova realt
e davano espressione ai
benefci dati da un modo
diverso di agire. Le parole
sono di David Korten,
che da anni propone un
nuovo modello economico
e sociale, sottolineando
come, dopo 5000 anni
in cui lumanit stata
organizzata secondo un
modello di dominazione,
questa Era dellImpero stia
raggiungendo i limiti che le
persone e il pianeta possono
sostenere.
Una concomitanza di varie
sfde come il picco del
petrolio, il cambiamento
climatico e il fallimento
del sistema economico-
fnanziario ci stanno per
presentare il conto, che
potrebbe rivelarsi molto
salato. Il nostro compito
quindi quello di cambiare
la cultura e le istituzioni
del XX secolo, progettate
e gestite per servire valori
fnanziari, con quelle del
XXI, a servizio invece della
vita. La cultura attuale porta,
senza dubbi, a un collasso
ambientale, sociale ed
economico mentre quella
che vorremmo dovrebbe
portare a quello che molti
di noi desiderano: un
mondo con bambini sani e
felici dove le famiglie e le
comunit vivono insieme
in pace in un ambiente
vibrante, sano e naturale.
La scelta di come sar
il nostro futuro quindi
nelle nostre mani, come
sottolinea Korten stesso.
Come possiamo fare
a cambiare la societ
visto che le istituzioni
dellImpero detengono
tutto il potere?
Intervista a David Korten
Il nostro sistema economico attuale ha fallito: ha prodotto una crisi del credito,
un generale impoverimento della classe media, continui rincari dei beni
primari e dellenergia da un lato e dallaltra parte compensi esosi per llite
fnanziaria, un indebitamento pubblico e privato sempre pi preoccupante e
un collasso dei sistemi naturali del Pianeta. Adottare soluzioni temporanee
come mettere un cerotto sul cancro: magari creiamo un sollievo momentaneo
e rassicuriamo le nostre angosce, ma di fatto sono solo soluzioni cosmetiche.
E ritardiamo la (ri)nascita di un sistema diverso.
Se lumanit va avanti cos ci troveremo
allultimo uomo che compete
per lultimo pesce, albero o goccia
di acqua potabile
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12 Consapevole
Anche se possono sembrare
molto potenti, le istituzioni
dellImpero hanno solo il
potere che noi come popolo
scegliamo di delegargli.
Abbiamo la possibilit di
fare una scelta collettiva
per costruire una nuova
cultura alla base di nuove
istituzioni di una Comunit
Planetaria (basata sullin-
terconnessione fra persone
e con tutti gli esseri che
condividono il pianeta).
necessario e possibile. Per
la prima volta le tecnologie
a disposizione permettono a
persone comuni di organiz-
zarsi su scala globale. La
pi grande barriera solo
nella nostra mente. Le sto-
rie culturali che ci vengono
raccontate dicono che gi
viviamo nel migliore dei
mondi possibili e che non
si pu cambiare lo status
quo. A furia di sentirle,
anche tramite i messaggi
mediatici dominanti, siamo
entrati in uno stato di trance
che ci mantiene prigionieri.
La chiave rompere questo
stato, ricostruire le comu-
nit e far emergere storie
diverse.
Ma le corporazioni
controllano tutti i media.
Qual la soluzione?
I media corporativi
sono una potente forza
distorcente che sono
alla base della moderna
disfunzione sociale. Hanno
per uno svantaggio:
devono costantemente
ripetere le bugie che
negano la nostra umanit e
assorbono le nostre energie
vitali. La verit ha una
forza permanente molto pi
pronunciata perch allineata
con esperienze e valori
profondi. Abbiamo molti
canali comunicativi al di
fuori dei media corporativi.
Prima dellIndipendenza, il
Regno Unito controllava i
media indiani, ma Gandhi
riuscito comunque a
ispirare e mobilitare i
cittadini indiani attraverso
reti sociali informali che
hanno contribuito alla caduta
dellimpero britannico.
Anche le persone di colore
in Sudafrica non avevano
alcun controllo mediatico
e vivevano allinterno di
un regime alquanto forte e
brutale, eppure lApartheid
caduta. In ognuna di queste
contingenze, le persone
hanno semplicemente
ignorato il rispettivo Impero.
Dobbiamo sviluppare le
capacit di utilizzare canali
diversi.
Nessuno rinuncia al
potere in modo volontario.
La violenza quindi
inevitabile?
Anche se noi che viviamo in
condizioni privilegiate non
ne siamo consapevoli, il
mondo gi immerso nella
violenza. Dalle violenze
organizzate degli Stati, alle
reti terroristiche, alle bande
locali, a quelle in ambito
domestico. Tutte queste
forme di violenza nascono
dalla paura, dallimpotenza
e alienazione allinterno
di un mondo dove una
crescente popolazione
compete per sopravvivere
in una situazione di risorse
vitali sempre pi scarse
e di estrema iniquit. Se
lumanit va avanti cos
ci troveremo allultimo
uomo che compete per
lultimo pesce, albero o
goccia di acqua potabile.
Fortunatamente esiste
anche lopzione della
non-violenza. La violenza
richiama solo violenza.
Per creare un mondo non
violento necessario un
profondo impegno in questo
senso e una visione di una
Comunit Planetaria che
lo pu essere. LImpero
pu solo essere sconftto
Intervista a David Korten
Come diceva Gandhi,
dobbiamo diventare
il cambiamento che vorremmo
vedere attuarsi. Lobiettivo non
opporsi alle culture e istituzioni
sociali ma di renderle obsolete
tramite percorsi sociali
di apprendimento che nascono
dal basso
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Consapevole 13
tramite una resistenza non
violenta in cui le persone
esercitano il loro diritto
e potere di ignorare le
istituzioni e si uniscono per
costruire una nuova cultura
e nuove istituzioni. Come
diceva Gandhi, dobbiamo
diventare il cambiamento che
vorremmo vedere attuarsi.
Lobiettivo non opporsi
alle culture e istituzioni
dominanti ma di renderle
obsolete tramite percorsi
sociali di apprendimento che
nascono dal basso.
Ma vista lurgenza, non
meglio agire attraverso le
istituzioni esistenti?
vero. Abbiamo poco
tempo. Dobbiamo agire
immediatamente in modo da
fare il possibile per ridurre
le emissioni di gas serra,
utilizzando tutti gli incentivi
economici disponibili che
possono motivare il sistema
esistente. Per dobbiamo
essere consapevoli che un
sistema che funziona solo
attraverso leve fnanziarie
non capace di portarci l
dove vorremmo.
Il nostro futuro dipende da
una radicale trasformazione
culturale e istituzionale in
modo da ridurre i consumi
totali, raggiungere una equa
ridistribuzione del potere e
della ricchezza e aumentare
una vera effcienza
economica optando per
utilizzi benefci invece
che dannosi. Dobbiamo
investire nella rigenerazione
del capitale umano, sociale
e naturale che sono il
fondamento di un vero
benessere. Questi sono gli
obiettivi del XXI secolo che
sono diffcili da raggiungere
tramite la miope visione
delle attuali corporazioni e
istituzioni.
Cosa signifca che la
moneta un sistema di
potere?
La moneta una delle pi
straordinarie invenzioni
umane. Come mezzo
di scambio permette il
commercio moderno ed
unistituzione benefca.
Intervista a David Korten
La moneta ha valore solo per
convenzione sociale perch
laccettiamo in cambio di
beni reali. Se creata dal nulla
e senza relazione con alcun
bene reale benessere
fantasma
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14 Consapevole
Come strumento di potere,
invece, pu supportare le
dittature pi insidiose e
distruttive, particolarmente
se il processo di creazione
ed estinzione della moneta
nascosto alla visione
pubblica e non controllato.
La moneta, un mero numero
senza sostanza o valore
creata come una voce
contabile quando una banca
emette un prestito, plasma i
cicli economici.
Il suo fusso internazionale
determina il destino delle
nazioni. Individui che ne
sono provvisti vivono in
grande opulenza, coloro che
ne sono privati rischiano
di morire di fame. Lidea
che la moneta signifca
benessere unillusione,
come anche lidea che chi
fa soldi contribuisce al
benessere.
Essa ha valore solo per
convenzione sociale perch
laccettiamo in cambio di
beni reali.
Se creata dal nulla e senza
relazione con alcun bene
reale benessere fantasma.
Lo scopo di un sistema
monetario basato su uno
scambio sano di beni reali
quello di facilitare la
produzione e lo scambio
di benessere reale. Il
potere che controlla la
creazione e la distribuzione
della moneta controlla
leconomia e la societ.
Per questo necessario
che questo processo sia
assolutamente trasparente in
modo da evitare abusi.
Come potrebbe essere la
Comunit Planetaria di
cui parlavi allinizio?
Una societ in un sistema
di Comunit Planetaria
avr relazioni equilibrate
tra persone, tra persone
e natura, tra interessi
individuali e comunitari.
molto simile a quello
che molte persone si
immaginavano come una
societ sana prima che i
pubblicitari iniziassero a
lavarci il cervello e creare
valori come leccesso
materiale. Quello che
signifcativo che parliamo
di valori che sono condivisi
da persone che si collocano
sia a sinistra che a destra
della compagine politica.
Dobbiamo cambiare le
storie che stanno alla base
della nostra cultura, incluso
la storia che non esiste
alternativa allImpero.
Intervista a David Korten
Italo-tedesca, laureata in Scienze Geologiche,
ha fatto della sostenibilit la sua missione personale
e professionale. Opera principalmente come
consulente in ambito turistico, seguendo progetti
mirati al turismo sostenibile e allecoturismo.
co-fondatrice dellAssociazione Transition Italia
che ha come principale obiettivo quello di diffon-
dere lapproccio britannico sul territorio italiano.
Ellen Bermann
Abbiamo intervistato
David Korten
David Korten una delle maggiori voci
critiche della globalizzazione corporativa e un
visionario che propone un sistema planetario
di economie locali vitali. Il suo bestseller
When Corporations Rule the World (Quando le
corporazioni governano il mondo), considerato
la bibbia della storica protesta di Seattle al
WTO, ha aiutato a formare la resistenza contro
la globalizzazione corporativa. Economista
che si formato alla Stanford Business School,
Korten ha maturato una vasta esperienza
in progetti di sviluppo dove ha appreso
le devastanti conseguenze di un sistema
economico progettato per arricchire chi gi
ricco senza considerare le conseguenze sociali
e ambientali. co-fondatore e presidente del
Positive Futures Network e di altre associazioni
tramite le quali cerca di divulgare una visione e
struttura diversa del sistema economico.
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Consapevole 15
1. Economia
senza confine
2. Economia
cosmonave Terra
Slogan di defnizione Vince chi ha pi giocattoli Stiamo meglio se tutti stiamo meglio
Natura umana Noi umani per nostra natura
perseguiamo linteresse
personale e materiale. La
cooperazione contro natura.
Noi umani siamo esseri complessi
e abbiamo tante possibilit. La
coscienza matura trova gioia nella
cooperazione, nella cura e nellessere
al servizio di altri. Avidit, violenza ed
individualismo estremo sono sintomi di
una disfunzione psicologica.
Soldi Soldi signifcano benessere e
coloro che creano soldi creano
nuovo benessere, che a sua
volta crea benefci per tutti.
I soldi sono solo un numero, un
biglietto contabile. Coloro che fanno
soldi senza creare nulla di valore reale,
commettono una sorta di furto.
Mercati Liberi da tasse e regole
imposte da governi, il mercato
compensa in proporzione
allapporto individuale e
trasforma la ricerca del
benessere fnanziario
individuale in maggiore
benessere per tutti.
I mercati lavorano meglio allinterno
di regole e valori che rifettono gli
interessi della comunit. Quelli che
gratifcano una disfunzione psicologica
distruggono i valori e il benessere di
una comunit.
Interesse della comunit Linteresse della comunit
semplicemente laggregato
degli interessi individuali.
Stiamo tutti meglio se ciascuno
di noi cerca di massimizzare il
proprio introito fnanziario.
Comunit premurose sono essenziali
alla felicit, sicurezza e benessere
individuale e collettivi. Stiamo tutti
meglio se ci curiamo luno dellaltro ed
investiamo nella comunit.
Regole Il nostro sistema economico
leale. Le carenze possono
essere colmate eliminando
regole e tasse deformanti.
Il nostro sistema economico fatalmente
difettoso pregiudica il nostro benessere
e la nostra sopravvivenza come specie.
Dobbiamo sostituirlo con un nuovo
sistema basato su valori comunitari e
valide assunzioni.
Alternative al sistema Lunica alternativa alleccesso
del capitalismo globale
loppressiva e non produttiva
tirannia del socialismo/
comunismo.
Sia capitalismo che comunismo
centralizzano e concentrano il potere
economico in numerose istituzioni.
Una migliore opzione un sistema
adeguatamente regolato di economie
regionali radicate localmente.
Indicatori La crescita del prodotto interno
lordo (PIL) un indicatore del
progresso economico e della
crescita del benessere totale
della societ.
Il PIL misura il costo economico per
produrre un certo livello di benessere.
meglio valutare la performance
economica con indicatori non-fnanziari
come la salute dei nostri bambini,
famiglie, comunit e sistemi naturali.

La matrice della storia
Nei suoi libri Korten descrive due storie economiche completamente contrastanti:
da una parte la comunit senza confne (basata cio sul paradigma
dellespansione, della conquista e della crescita infnita) e dallaltra leconomia
cosmonave terra (basata sulla consapevolezza dei limiti e dei valori intrinsechi).
Ecco in sintesi qual la loro visione e che differenza c fra le due.
Intervista a David Korten
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18 Consapevole
Autosuffi ci enza
libert
Valerio Pignatta
N
egli ultimi
anni, pratiche
di vita come
lautosuffcienza
alimentare e
lautoproduzione stanno
diffondendosi in misura
consistente, seppure ancora
in una ridottissima parte
della societ.
Al di l di quanto possa
apparire in superfcie e
nonostante i piccoli numeri
sul totale della popolazione
il fenomeno tuttavia
molto interessante,
profondo e portatore di
reali novit sia in ambito
politico-economico sia in
quello socio-spirituale (per
tacere degli effetti a livello
ecologico e ambientale).
La divulgazione anche nel
nostro paese di discipline
come la permacultura
(Bill Mollison e David
Holmgren), lagricoltura
biodinamica (Rudolf
Steiner), lagricoltura
sinergica (Emilia Hazelip),
lagricoltura naturale
(Masanobu Fukuoka)
e certo non da ultimo
anche quella biologica,
stanno apportando una
serie di conoscenze sulla
coltivazione di piante
alimentari, lallevamento di
animali e lutilizzo agricolo
dei terreni e dei boschi che
suscitano grandi entusiasmi
e speranze.
Speranze non solo legate al
minore impatto ambientale
di queste tecniche in un
momento di estremo
bisogno di leggerezza
umana su un pianeta ormai
climaticamente allo sbando,
ma anche di una concreta
possibilit di riscatto
morale, sociale e spirituale
per coloro che avranno
lardire di avventurarsi
in questo percorso di
consapevolezza e ritorno
alla natura. Natura cos
tanto bistrattata nellultimo
secolo da essere caduta
nel dimenticatoio della
coscienza umana (come se
si potesse vivere facendone
a meno!).
Una scelta esistenziale
e sociale
importante sottolineare
che un ritorno, spesso
anche solo parziale, verso
unattivit agricola o di
piccola autoproduzione
alimentare non un
Uno stile di vita rivoluzionario applicabile da tutti nel qui e ora
18 Consapevole
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20 Consapevole
aggrapparsi anacronistico a
un idillico sogno romantico.
A mio parere, si tratta invece
di una sana e quanto mai
attuale scelta esistenziale
che ci soccorre in molti
ambiti e ci permette da
subito una migliore qualit
della vita, specie se questo
ritorno non vissuto con
particolare dogmatismo
ideologico o con aspettative
arcadiche che non trovano
posto nella realt attuale, di
cui peraltro non possiamo
ignorare n gli infussi
negativi n gli indiscutibili
vantaggi.
Se da una parte ormai
ovvio e palese che uno
stile di vita lontano
dalla tecnologia oggi
impensabile, anche
altrettanto vero e facilmente
dimostrabile, statistiche
alla mano, che necessario
operare da subito per
ridurre i consumi e vivere
pi sobriamente affnch,
come dice una ormai
nota citazione di E. F.
Schumacher, tutti possano
permettersi semplicemente
di vivere. Una vita anche
parcamente tecnologica e
semi-divoratrice di risorse
non pu comunque non
tener conto del prezzo che
lambiente e le popolazioni
svantaggiate (ma sempre
pi anche quelle occidentali,
basti pensare alle patologie
degenerative in aumento)
pagano per essa.
La possibilit di introdurre
nella propria esistenza
spazi di libert nella natura
legati alla coltivazione e
allallevamento di animali
piuttosto che alla cura di un
alveare o di un giardino
a mio parere uneccellente
occasione per recuperare
il senso della misura
rispetto alle priorit della
propria esistenza e un utile
strumento di rifessione sulle
connessioni tra umani e
natura e tra popoli e popoli.
Benefci per tutti
Le potenzialit che alcune
nuove tecniche colturali a
basso impatto ambientale
inoltre offrono allumanit
La scelta di
prodursi del
cibo con le
proprie mani
unattivit che
risponde a un
atavico biso-
gno di Natura
delluomo
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Consapevole 21
sono davvero enormi.
I risultati in merito a
gusto dei cibi, qualit,
recupero paesaggistico,
diversifcazione ambientale,
crescita della biodiversit
sono davvero eccezionali.
Anche in quanto a rese
alimentari dei terreni
coltivati con questi
metodi, abbiamo raggiunto
traguardi assolutamente
competitivi rispetto alle
tecniche dellagricoltura
industrializzata, ma senza
gli effetti collaterali
terrifcanti di questultima
che vanno, ad esempio,
dalla progressiva perdita
di fertilit dei suoli, alla
nocivit degli alimenti
prodotti per i residui dei
pesticidi ivi contenuti,
allinquinamento delle
falde idriche da concimi
chimici, per non parlare del
grande punto interrogativo
mortifero che aleggia sulle
campagne coltivate con
produzioni OGM.
La scelta di prodursi del
cibo con le proprie mani
unattivit che risponde a un
atavico bisogno di Natura
delluomo. A mio parere,
anche lunica attivit
umana che il pianeta pu
permettersi di sostenere
anche se praticata da tutti,
nessuno escluso. Anzi,
pure lunica che pu
consentire la sopravvivenza
del genere umano.
Economie leggere
Prodursi cibo e tornare alla
terra anche un sistema
per alleggerire il peso del
sistema economico attuale
sulla propria vita, per
rendersi maggiormente
indipendenti e per avere la
soddisfazione di produrre
unazione concreta sul
meccanismo perverso
che sta portando alla
sclerotizzazione della psiche
individuale e collettiva,
e alla catastrofe degli
ecosistemi.
Le accuse di
isolazionismo e di resa
che vengono talvolta
indirizzate verso coloro
che abbandonano stili di
vita metropolitani, anche
politicamente impegnati,
sono ovviamente poco
realistiche. Lazione
concreta di togliere parte
del proprio sostegno
economico, energia e lavoro
a quellorganizzazione
socio-economica che tanto
si critica a parole un
toccasana di grande effetto
per la propria autostima e
serenit interiore, e ha un
ruolo determinante anche
come veicolo contagioso
di rivoluzione non-violenta
alla follia consumistica
imperante. Anche un nostro
seppur parziale sottrarsi al
meccanismo del mercato
attuale ha sicuramente effetti
positivi immediati sulla
nostra vita e su quella degli
altri, dai pi vicini ai pi
lontani. Altro che rinunciare
alle proprie responsabilit!
una sensazione
istantanea di centratura,
umilt e rettitudine, una
percezione dellimmensa
potenzialit della natura da
cui dipendiamo e della sua
onnipresenza. per questo
che funziona e si diffonde nei
nostri avveniristici non-luoghi
artifciali il bisogno di mettere
mano nellargilla screziata,
di maneggiare sementi,
di accarezzare il mantello
morbido di un animale. Il
bisogno innato che abbiamo
di dare un senso alla nostra
vita e di sentirci collegati con
luniverso fenomenico trova
in queste esperienze, per
grandi o piccole che siano,
molto pi rispondenza che
non in un impiego anonimo in
un uffcio asettico, cemento-
plastifcato e illuminato al
neon di una citt.
Non retorica:
lespressione del comune e
ovvio buon senso antico che
Uscire dal tunnel della
tele-divano-dipendenza
si pu, prendendone coscienza
e iniziando un percorso disintossicante
a base di autosuffcienza morale,
alimentare ed economica
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22 Consapevole
oggi sembra aver lasciato il
posto al delirio psicotico del
videoclip metropolitano.
Senso di comunit
La dimensione della piccola
scala spesso legata alla
scelta del contadino di
ritorno o dellhobbista
di fne settimana che si
decentra in campagna a
curare il suo frutteto o il suo
giardino una dimensione
assolutamente pi consona
alla serenit e senzaltro pi
sostenibile ecologicamente.
Una societ metropolitana
centralizzata, globalizzata
ed ecosostenibile ad alto
livello tecnologico e agro-
industriale quale molti
pseudo-ecologisti oggi
auspicano in effetti una
futuribile realt per pochi
privilegiati che si ergeranno
su una miriade di morti di
fame.
Una collettivit distribuita
sul territorio, organizzata
essenzialmente sulla piccola
produzione agricola,
artigianale (e culturale) e
dallo stile di vita sobrio e
con tecnologie semplici al
contrario estendibile a tutta
lumanit in modo equo,
solidale e sostenibile.
Se poi aggiungiamo
alla nostra piccola
autoproduzione di alcuni
beni lo scambio di altri
allinterno della nostra
comunit di gioiosi
resistenti rurali, ecco che la
maggiore liberazione che ne
consegue allarga il nostro
spazio vitale, relazionale ed
economico e determina una
maggiore valenza sociale e
politica delle nostre scelte.
Il tutto sostenuto a livello
reddituale da professioni
decentrate grazie allutilizzo
della telematica e dal
supporto da parte dei
piccoli comuni che
possono approvare direttive
favorevoli allinsediamento
di famiglie giovani (o
che si ritengono tali!)
nei propri territori semi-
disabitati, varando allo
stesso tempo politiche
ecologiche e di risparmio
energetico (si veda
lesempio dei cosiddetti
comuni virtuosi) capaci
di creare lavoro etico a
livello locale e di garantire
una migliore qualit della
vita agli ecosistemi e alla
popolazione.
Una micro-liberazione
macro-orientata
Come gi aveva sentenziato
il grande Lev N. Tolstoj
tutti pensano a cambiare il
mondo ma nessuno pensa a
cambiare se stesso.
E questa rimane ancora
John Seymour
Guida allAutosufficienza
Ovvero come coltivare il pro-
prio orto, allevare gli animali,
produrre cibi genuini, rispar-
miare energia scegliendo di
vivere in modo ecosostenibi-
le e senza sprechi
Mondadori, 2008
Pagine 255 euro 19,00
Per approfondire
Cercali su:
www.macrolibrarsi.it
oppure chiama
lo 0547 346317
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Valerio Pignatta
LInsostenibile
Leggerezza dellAvere
Dalla teoria alla pratica: la de-
crescita nella vita quotidiana
Emi, 2009
Pagine 265 euro 14,00
Speciale autosuffcienza
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Consapevole 23
la base attuale dellunico
reale cambiamento
possibile in questa societ
centralizzata, i cui cittadini
sono totalmente dipendenti
dal sistema produttivo e
distributivo, causa e origine
dei loro mali individuali e
collettivi.
La nuova e futura societ
eco-centrata non verr eretta
da improbabili politici
consapevoli e onesti (si
tratta chiaramente, nella
maggior parte dei casi, di
un ossimoro) ma nel suo
piccolo pu essere una
realt gi qui e ora se solo si
ha lanimo o la stanchezza
suffcienti per liberare i
primi tasselli della propria
esistenza, ad esempio
iniziando a coltivarsi il
proprio orto o preparandosi
alcuni cibi in casa partendo
dal prodotto primario. Tutto
il resto effetto a cascata
inarrestabile. vivifcante
ruscello di esperienze.
micro-liberazione ma
costantemente macro-
orientata.
Non credo ci siano altre
strade per iniziare subito
a sentirsi un po pi in
pace con se stessi e con il
mondo. C molto caos e
fbrillazione negli esseri
umani oggi.
C molta insoddisfazione.
il rimorso per i trenta
denari derivati dal
tradimento della nostra
stessa natura.
la nostalgia dellintegrit
umana svenduta sullaltare
della comodit.
Ma uscire dal tunnel della
tele-divano-dipendenza si
pu, prendendone coscienza
e iniziando un percorso
disintossicante a base di
autosuffcienza morale,
alimentare ed economica.
Plurilaureato giornalista e scrittore, redattore e col-
laboratore di riviste e case editrici, nonch direttore
editoriale nellambito delle medicine non convenzio-
nali. Ha pubblicato diversi articoli su periodici nazio-
nali inerenti il rapporto salute/ambiente e testi divul-
gativi di medicina naturale. Vive con la famiglia sul
Monte Amiata dove pratica attivamente la decrescita
attraverso la sobriet dello stile di vita, la semplicit
volontaria, lautoproduzione, lo scambio e il dono di
beni e servizi.
Valerio Pignatta
Un nostro seppur parziale sottrarsi
al meccanismo del mercato attuale
ha sicuramente effetti positivi immediati
sulla nostra vita e su quella degli altri,
dai pi vicini ai pi lontani
Speciale autosuffcienza
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24 Consapevole
Mentre nel Paese
del sole siamo ancora fortemente
ancorati alle tecnologie vecchie,
legate alle fonti fossili, nel resto
dEuropa Germania, Gran
Bretagna, Danimarca e Olanda
si possono visitare esempi brillanti
di un modo diverso di fare
i conti con lenergia
Associazione Paea
Al l a ri cerca
del sole
Centri europei e parchi tematici su energia e ambiente:
in viaggio tra alternative concrete
Energie und Umweltzentrum (EUZ)
Centro per lEnergia e lAmbiente - Springe/
Eldagsen, Germania
LEnergie und Umweltzentrum unassociazione
indipendente e autogestita che dal 1981 lavora con-
cretamente sulle energie rinnovabili, il risparmio di
risorse e la bioedilizia.
La sua storia comincia cos: negli anni 80 un grup-
po di giovani impegnati nel movimento antinucleare
acquista e ristruttura, attraverso una sottoscrizione
nazionale e richiesta di prestiti alla finanza etica,
unex scuola vicino ad Hannover che possa funzio-
nare come modello dimostrativo. Lintegrazione
bioedile, i sistemi di risparmio energetico e idrico e
le energie rinnovabili ne hanno ridotto il consumo
energetico del 70% e quello di acqua potabile del
50%. Il loro motto C anche un altro modo
diventa cos un esempio tangibile che avrebbe poi
fatto scuola: nel corso degli anni, migliaia di cittadi-
ni, progettisti, impiantisti, costruttori, amministratori
pubblici passati dal Centro hanno potuto constatare
che queste utopie potevano tranquillamente tra-
sformarsi in realt con un po di buon senso sia eco-
logico sia economico. E contagiare a propria volta il
loro contesto di appartenenza.
Cosa fare
Su richiesta possibile effettuare una visita guidata
in inglese a strutture e impianti: fitodepurazione,
sistemi di recupero dellacqua piovana, sistema di
riscaldamento a pellets, vari collettori solari per la
produzione di acqua calda e fotovoltaico con immis-
sione in rete della corrente elettrica, strutture abi-
tative in bioedilizia, casa passiva, materiali isolanti
naturali, Blower Door.
Accoglienza turistica
Sui 18.000 mq di terreno sorgono, oltre al centro,
unabitazione a basso consumo energetico e una
casa passiva a consumo bassissimo, in cui abitual-
mente vengono ospitati i visitatori. Dispone di una
cucina attrezzata e di alcune sale comuni.
Imparare
LEUZ propone un ricco programma formativo. Per
chi non mastica tedesco o inglese, lassociazione
PAEA svolge tutti gli anni dal 1993 un corso estivo
per italiani della durata di nove giorni che affronta
in modo interdisciplinare tutte le tematiche del cen-
tro, completato da alcune visite guidate a strutture
di eccellenza energetica nellarea di Hannover (vedi
box a pagina 27).
Arrivare
Raggiungibile con i mezzi pubblici, in treno da
Hannover a Springe e poi in bus fino allinizio della
strada (circa 500 metri) che conduce al Centro.
Contatti
Energie- und Umweltzentrum 1, D-31832 Springe-Eldagsen
Web www.e-u-z.de Mail tgh@e-u-z.de
Tel +49 (0) 5044 / 975-0 - Fax +49 (0) 5044 / 975-66
Il sito web in tedesco ma tutto il personale parla
anche inglese.
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Consapevole 25
Un piano B per lera post petrolio
Il Centre for Alternative
Technology (CAT) Machynlleth,
Galles
Vero e proprio ecovillaggio e
insieme parco tematico delle
meraviglie per quel che riguarda
le tecnologie appropriate, il CAT si
trova a Machynlleth in Galles, circa
150 km a nord-ovest di Birmingham.
Fondato a met degli anni 70, fra
i pi importanti e grandi centri al
mondo nel campo delle tecnologie
alternative, delle rinnovabili, del
risparmio energetico e idrico, della
bioedilizia, della didattica e tutela ambientale,
con 65.000 visitatori lanno e molteplici settori
di intervento. Infatti il CAT anche un istituto
di ricerca deccellenza a livello europeo, con
collaborazioni in master universitari e studi di
settore, oltre che sede del pi grande centro di
educazione ambientale della Gran Bretagna.
Caso o contagio? La vicina cittadina di Machynlleth
una delle prime ad aver aderito al movimento
delle Transition Towns che propone un piano
B concreto in risposta alla doppia pressione del
picco del petrolio e del cambiamento climatico per
realizzare la transizione verso uno stile di vita a
bassa emissione di CO2.
Cosa fare
Moltissimi gli elementi di questa sorta di parco
tematico allaperto che esemplificano limpiego
delle energie alternative, dalla micro-cogenerazione
al micro-eolico e micro-idroelettrico, alluso delle
biomasse, al recupero dellacqua piovana, alla fito-
depurazione, alle compost toilet. Esempi ed informa-
zioni anche sullorientamento della casa, il riciclag-
gio, la coltivazione biologica. Non mancano ampia
cartellonistica (in doppia lingua gaelico/inglese),
giochi solari ed esperimenti dimostrativi.
Accoglienza turistica
Il centro dispone di stanze e di un ristorante aperto
a pranzo e a cena. Per dormire sempre meglio
telefonare per tempo, visto che il centro molto
frequentato.
Imparare
Il CAT organizza periodi di volontariato e corsi di
ogni genere, dallinstallazione di energie rinnovabili
alleconomia ecologica, dal giardinaggio alla
fitodepurazione. Ovviamente in inglese.
Arrivare
Raggiungibile con i mezzi pubblici (treno + bus).
Contatti
Web www.cat.org.uk
Tel +44 (0)1654 705950
Fax +44 (0)1654 702782
Mappa del Centro Cat e una foto di cabina telefonica alimentata
da pannelli solari
Quelle che sorgono in giro per lEuropa
sono spesso esperienze pioniere,
consolidate da anni, che hanno
capitalizzato ricerca e sperimentazione
sul campo per funzionare in un altro
modo senza tralasciare la ricerca
di benessere e comodit
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26 Consapevole
Il Nordic Folkecenter for Renewable Energy in
Danimarca
Soluzioni ambientali per lindustria
Come lEUZ unorganizzazione no-profit, con
una forte vocazione per la ricerca e lo sviluppo
tecnologico, il training, lo sviluppo di soluzioni
ambientali per lindustria e le attivit produttive
ed una rete di collaborazioni a livello mondiale. Il
centro finanziato, oltre che dalle autorit locali,
anche da agenzie nazionali e internazionali e dalla
stessa industria. Obiettivo condiviso, la sostituzione
a medio termine dellenergia fossile e nucleare con
le fonti rinnovabili su piccola e grande scala.
Cosa fare
Chiamando con un certo anticipo si pu prenotare
una visita a tutte le applicazioni del centro, inclusi
gli impianti sperimentali di fitodepurazione a
lagunaggio, biodiesel (una vera e propria mostra
sulla produzione dellolio di colza) e una raccolta di
turbine eoliche nella storia.
Accoglienza turistica
La struttura offre ospitalit spartana, non si adatta
quindi a chi sia alla ricerca di una semplice vacanza.
C una cucina comune, in cui gli ospiti solitamente
cucinano a turno e cenano insieme e dove
facile incontrare studiosi al lavoro e ricercatori
di molteplici paesi con cui dialogare davanti ad
una cena auto-preparata. La lingua comune
ovviamente linglese.
Imparare
Il Folkecenter soprattutto centro di studio, ricerca
e applicazione quindi oltre che frequentare corsi di
formazione si possono cogliere spunti interessanti
soprattutto per gli addetti ai lavori dallincontro
con gli ospiti e studiosi che frequentano il centro.
Arrivare
Si pu raggiungere con il treno ma dalla stazione
bisogna farsi venire a prendere.
Contatti
Web www.folkecenter.dk (in danese)
Email info@folkecenter.dk
Tel. +45 9795 6600 - Fax +45 9795 6565
Quanto grande il pianeta? Per uno stile di vita nel
mondo Post-Copenhagen
De Kleine Aarde, La piccola terra nei Paesi Bassi
Nata nel 1972, la realt della Piccola Terra una
delle pi vecchie organizzazioni ambientali nei
Paesi Bassi, con un eco-parco di circa 3 ettari, che
oltre ad essere di ispirazione per uno stile di vita
sostenibile, offre informazioni ed esempi pratici di
prodotti e servizi. Nel nome e nei progetti in
corso (tra cui uno di risparmio energetico
per famiglie a basso reddito e diversi
sullalimentazione), il centro si rif alla previsione
del Club di Roma, che per primo nel 72 lanci
lallarme a livello internazionale secondo cui il
pianeta stava diventando troppo piccolo di fronte
alla crescita dei consumi. Un anno dopo nato
un laboratorio per la produzione e il consumo
sostenibili: lattuale Ecopark.
Cosa fare
possibile esplorare i giardini, la Recycle House con
la mostra sulla storia delledilizia sostenibile e cinque
piccoli mulini a vento come da immaginario olandese
(micro turbine eoliche, per i tecnici). Ci sono percorsi
educativi per bambini, un labirinto e un parco giochi.
Larea espositiva comprende mostre sullalimenta-
zione, i cambiamenti climatici, i giardini modello, le
energie rinnovabili ed un percorso molto completo
sulla nostra impronta ecologica globale.
Gli amanti della natura troveranno un giardino di
erbe aromatiche e un orto naturale oltre laghetto,
pascoli e animali.
Accoglienza turistica
Lo standard di accoglienza turistica simile a quanto
ci si aspetta da un agriturismo, con stanze conforte-
voli, un servizio di ristorazione (bio) e dettagli curati
(saponi ecologici etc. ). Tutti parlano inglese ed sem-
pre bene concordare per tempo il proprio soggiorno.
Imparare
Il centro offre seminari di formazione e di sviluppo
oltre a programmi didattici per i bambini. La lingua
comune linglese.
Contatti
Het Klaverblad 13, Boxtel
Tel (0411) 68 49 21 Mail info@dekleineaarde.nl
Web www.dekleineaarde.nl (in olandese)
Sono veri e propri
parchi tecnologici, attrezzati
con strutture di accoglienza
turistica, che raccontano
ai visitatori un modo diverso
e decisamente piacevole
di vivere, meno costoso,
pi positivo ed accogliente
verso le persone
e lambiente
Speciale Autosuffcienza
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Consapevole 27
Mare e terra (cruda)
Il centro Artefact in Germania
Meno famoso dellEnergie und Umwetzentrum,
lArtefact per molto di pi dimpatto per loc-
chio. Costruito con estrema cura prevalentemente
in terra cruda, dal punto di vista dellaccoglienza
adatto anche per una semplice vacanza, grazie anche
alla posizione geografica, circondato da un area
naturale protetta in affaccio sul Mar Baltico.
Anche in questo caso si tratta di unorganizzazione
no profit: un Centro Internazionale di Formazione
per la tutela ambientale che lavora soprattutto sul
trasferimento tecnologico nel campo dei programmi
per la cooperazione internazionale basati su partner-
ship pubblico-private per lo sviluppo di tecnologie
appropriate ed economicamente sostenibili.
Lapproccio interculturale e coniuga ricerca scien-
tifica ed applicazione pratica, collegando potenzia-
lit di tecnologie innovative provenienti da diversi
paesi.
Cosa fare
Le applicazioni presenti al cen-
tro sono visitate annualmente da
migliaia di visitatori ed includono
un vero e proprio parco didattico
dimostrativo, impianti di biogas,
cucine solari, a legna e a risparmio
energetico, sistemi di irrigazione
adatti a diverse condizioni clima-
tiche.
Accoglienza turistica
Dispone di stanze molto piacevoli
che offrono una moderna architet-
tura allinterno di una costruzione
ecologica, tra cui alcuni appartamenti a cupola, sem-
pre in terra cruda.
Imparare
Il centro offre soprattutto corsi specialistici per isti-
tuzioni e partner di cooperazione, nei settori della
gestione decentrata dellenergia, della cucina solare,
della bioedilizia e delle tecniche di risparmio idrico.
Arrivare
La vicina cittadina di Gluecksburg si trova a circa
10 chilometri ad est di Flensburg, vicino al confine
danese. Di qui lArtefact raggiungibile in bus, taxi
o a piedi in circa 15 minuti.
Contatti
Bremsbergallee 35 24960 Glucksburg, Schleswig-
Holstein, Germania
Web www.artefact.de (multilingue)
Mail artefact@pin-net.de
Tel 49-4631-61160 Fax 49-4631611628
Il centro Artefact in Germania
Lassociazione opera nel campo del risparmio e delleffi-
cienza energetica, delle energie rinnovabili e della bioe-
dilizia. Le attivit spaziano dalla didattica ambientale alla
divulgazione in collaborazione con enti pubblici attraverso
sportelli energia, campagne informative, mostre itineranti
tra cui la Casa EcoLogica, alla progettazione e consulen-
za su case a basso consumo e passive, allorganizzazione
di corsi in Italia e allestero come quelli presso lEnergie
und Umwelt Zentrum (EUZ) in Germania: Corso ENERGIA,
AMBIENTE, LAVORO - 6/15 agosto 2010
Info: 0522-605286, info@paea.it, www.paea.it
Associazione PAEA - Progetti Alternativi
per lEnergia e lAmbiente
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28 Consapevole
Autosuffi ci enza
i n 6 mq!
28 Consapevole
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Consapevole 29
D
a tutti i media
sembra
che sia
improvvisamente
arrivata la
moda di coltivare ortaggi
ovunque nelle zone urbane e i
prodotti appositi per orticoltori
urbani abbondano: dai kit
per trasformare il proprio
balcone in un orto, a complessi
congegni per lirrigazione di
pochi metri quadri che possono
arrivare a costare qualche
centinaio di euro. In mezzo
a questo abbondare di orti
improvvisati ma con grande
appeal estetico, sembra che
si sia perso di vista lo scopo
principale. Coltivare un orto
un atto di ecologia privata,
daccordo, ma deve essere
anche un atto di benessere
collettivo per avere un senso.
Si pu realmente parlare
di ecologia se per coltivare
due cespi di insalata bisogna
acquistare vasi in plastica,
irrigatori in plastica, piantine
cresciute in contenitori
anchessi di plastica e quasi
sempre mono-uso nonch
utilizzare prodotti chimici
per fertilizzare, proteggere,
disinfestare? Chiaramente no.
Lorto, dovunque esso sia,
un atto di ecologia privata solo
nel momento in cui si tratta di
produzione di vegetali senza
sprechi e non un ulteriore
incremento insensato di
materiali inquinanti.
Metto un seme di pomodoro
nella terra, in un vasetto
riciclato per esempio da una
bottiglia in pvc, attendo che
cresca innaffiandolo con acqua
piovana, curo la pianta con
macerati vegetali prodotti da
me, fertilizzo con compost
prodotto dagli scarti vegetali
della mia cucina e la sistemo
vicino a fiori che attireranno
gli insetti utili alla sua crescita.
Questo un modo pulito di
fare un orto sul balcone; un
atto di ecologia privata che
diventa benessere collettivo:
meno inquinanti immessi
nellambiente, qualche kilo
di pomodori in meno che
viaggiano sulle strade per
arrivare al supermercato, pi
consapevolezza di potersi
creare concretamente il proprio
cibo.
Lorto deve essere qualcosa
che porta del benessere
materiale e spirituale a noi
stessi, ma che diventa anche
immediatamente utile alla
collettivit, allambiente. Non a
chi deve vendervi la mini-serra
di plastica che si irriga da sola
e che finir inevitabilmente in
una discarica.
I dubbi su estetica e
inquinamento
Il dubbio di alcuni verso un
balcone trasformato in orto
pensile che linsalata al posto
dei fiori lo possa rendere meno
accogliente e meno piacevole
dal punto di vista estetico,
oppure che le verdure possano
essere inquinate.
Un trucco per trasformare
un balcone fiorito in uno
spazio anche produttivo senza
penalizzarne lestetica quello
di riservare il fronte del balcone
alle piante da fiore mentre lo
spazio interno verr riservato
agli ortaggi. Ricordiamo poi
che molte verdure hanno
bellissimi fiori, come zucche e
zucchine, ma anche le fragole
con i loro simpatici fiorellini
bianchi. Unaltra idea creare
dei vasi misti: fragole e petunie,
zucchine e geranei perch
no? Osare!
Laltra domanda che mi
sento spesso fare se un orto
sul balcone non produca
solo verdure inquinate.
Molte persone che vivono
in citt, infatti, pensano che
non sia salutare avere un
orto e soprattutto cibarsi di
verdure coltivate in un posto
considerato ad alto tasso di
inquinamento. Nella realt
dei fatti, invece, le verdure, la
frutta e le aromatiche coltivate
in un orto cittadino possono
essere tanto buone e salutari
quanto quelle coltivate in un
orto immerso nella campagna.
Il sospetto di molti che le
particelle inquinanti presenti
nellaria, le famigerate polveri
sottili si vadano a depositare
sui loro ortaggi, rendendoli
potenzialmente dannosi per
la propria salute. Ma queste
polveri viaggiano a unaltezza
piuttosto bassa e si diffondono
in unarea delimitata prima di
posarsi, indicativamente tra i
20 e i 50 metri dallemettitore.
In realt solo chi abita a
piano terra verso una strada
trafficata ha delle ragioni serie
Speciale Autosuffcienza
Coltivare un orto sul balcone un atto di ecologia privata
che crea benessere collettivo
Grazia Cacciola
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30 Consapevole
di preoccupazione verso la
coltivazione di verdure sul
suo balcone. Gi un balcone
a piano terreno ma affacciato
su un cortile interno, non ha
questo problema di deposito
delle polveri.
Se il balcone a pi di 50 m
in linea daria da una strada
trafficata, non avete ragione di
preoccuparvi particolarmente
di un massiccio inquinamento
del terreno e delle piante
che coltivate: non molto
diverso dallinquinamento che
subisce un orto di campagna
nei pressi di un centro abitato
e soprattutto della quantit di
polveri sottili che raccolgono le
verdure trasportate per kilometri
prima di arrivare sul banco
del supermercato. Unica fonte
reale di problemi sono le aree
industriali.
La vicinanza di grandi aziende,
specialmente se responsabili
di inquinamento dellambiente,
deve purtroppo limitare la
coltivazione sul balcone, in
favore di pratiche alternative
(germogliatore, idrocoltura,
coltivazione in bidoni coperti
ecc.). Per informazioni sullo
stato della propria area urbana,
sempre possibile rivolgersi
alla sede locale dellAgenzia
Regionale per la Protezione del
Territorio (ARPA).
Vasi e contenitori
I vasi in terracotta sono
imbattibili per traspirazione e
freschezza del terriccio rispetto
ai vasi di plastica. Sicuramente
per, le balconette di plastica
sono migliori rispetto a quelle
Nellimmagine strutturato un orto per un classico
balcone di 3 x 2 m con accesso centrale.
Il balcone organizzato in modo da essere comunque
godibile per il relax e non avere solo la funzione di
luogo di coltivazione. In particolare, larea di accesso
davanti alla porta-finestra e larea con tavolo e
sedie dovranno sempre restare libere per permettere
movimenti agevoli. Un errore classico, infatti,
utilizzare un solo tavolo sia per i lavori orticoli che
per altri usi, con la conseguenza che si smetter di fare
lorto o si utilizzer il balcone solo per quello. Meglio,
invece, prevedere in unarea riparata un tavolino
per i lavori, sotto il quale riporre anche attrezzi, vasi
vuoti, sacchi di terriccio e tutto ci che serve avere
sempre a portata di mano. Laltro lato dellaccesso
sar invece occupato da un bidoncino per il compost
o compostiera dove verranno man mano inseriti gli
scarti vegetali della cucina e in cui si former nellarco
di una stagione un prezioso terriccio-fertilizzante
naturale per le piante. Immediatamente vicino alla
compostiera, a ridosso del muro, c un bidone da
60 cm, sostituibile con un sacco di iuta o canapa
delle stesse dimensioni. Serve per la coltivazione
delle patate che sul balcone diventa molto semplice
utilizzando un bidone: basta inserire uno strato di
terriccio, tre-quattro patate da coltivazione biologica o
naturale, coprire con terriccio e attendere che spuntino
le piantine. Una volta spuntate, coprire con terriccio
fino al colletto, rincalzando e via cos man mano che
Il progetto
le piante crescono fino ad arrivare a pochi centimetri dal
bordo del bidone o comunque a fine stagione, quando
rivoltandolo lo troveremo pieno di patate. Il resto dello
spazio occupato da vasi da 40 cm posti a terra (in verde)
e altri appesi verso lesterno (in arancio). Quelli a terra
saranno utili per coltivare pomodori, piselli, fagioli e
tutte quelle piante che hanno una crescita in altezza. I
vasi appesi, al contrario, conterranno insalate da taglio,
fragole, rapanelli e verdure che hanno poco sviluppo
verso lalto. I vasi tondi da 40 cm sono ottimi, invece, per
ospitare zucchine, basilico, biete e tutte le aromatiche che
possono essere anche consociate a formare composizioni
esteticamente molto gradevoli. Infine, una buona idea
mettere in ogni vaso delle sementi da fiori profumati,
quelli che preferite, che aiuteranno ad attirare insetti utili.
Lorto deve essere qualcosa che porta del
benessere materiale e spirituale a noi stessi,
ma che diventa anche immediatamente
utile alla collettivit, allambiente
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Consapevole 31
in cotto se vogliamo piantarci
linsalata, le fragole o addirittura
il ribes: dovendo spostarle
di sovente, specialmente in
previsione di temporali o per
ripiantare frequentemente
(come nel caso dellinsalata)
meglio che siano leggere. Vasi
di piccolo diametro possono
servire per coltivare piante
singole come le aromatiche
(timo, menta), ma sono da
sconsigliarsi perch portano
a un utilizzo dello spazio non
ottimale; meglio scegliere
contenitori di forma rettangolare
o quadrata da mettere in fila
o in serie, e non fossilizzarsi
sullequazione 1 pianta per
1 vaso. Altrimenti lo spazio
finisce subito! Non c bisogno
di coltivare 3 kg di timo, si
pu fare un solo vaso con timo,
menta e dragoncello per avere
una scorta invernale, o ancora
meglio piantarli alla base di
pomodori e zucche, cosa che
favorir anche lumidit del
terreno. Per alcune perenni,
come rosmarino e salvia, bene
prevedere un vaso dedicato
visto che rimarranno l per anni.
La lunghezza e la larghezza
sono a scelta, almeno 40 cm
per 40 cm, mentre la profondit
influenza non poco il tipo di
pianta coltivabile. Le piante a
elevato sviluppo fogliare, come
le zucchine e i pomodori, hanno
bisogno di vasi profondi: in
soli 20 cm di terra crescono
rachitiche o muoiono. Se si
dispone di balconi di grandi
dimensioni si possono adottare
soluzioni diverse, come i
cassoni di 1 metro per 1 metro
che costituiscono una vera e
propria aiuola slegando dalle
scelte obbligate di monocoltura
dei vasetti singoli. Per insalata,
fragole e ortaggi a radice
corta possibile utilizzare una
cassetta della frutta, di quelle
di legno da ortolano. Si fodera
con un sacchetto di plastica
che si buchetta sul fondo. Poi
si riempie di terra e si semina
ottenendo... una cassetta di
insalata fresca!
Annaffiature e fertilizzazione
Gli apporti idrici devono essere
frequenti, ma mai troppo
abbondanti e in relazione allo
stadio di sviluppo della pianta.
Quando si bagnano le piante,
meglio non bagnarle mai a
pioggia, ma versare sul terreno,
preferibilmente sui bordi:
lacqua arriver da sola alle
piante senza creare uno shock
termico come succederebbe
invece innaffiandole
direttamente sulle radici. Nel
periodo di produzione, se
mancano le piogge, necessario
irrigare tutti i giorni. meglio
innaffiare di sera, dopo il
tramonto. Le piante vengono
sollecitate di meno e hanno
tutta la notte per assorbire
lacqua, mentre innaffiando
al mattino presto buona parte
dellacqua evaporer con il sole.
Se non avete la possibilit di
utilizzare acqua piovana, usate
acqua ferma, ovvero tenuta
nellinnaffiatoio dalla sera prima
in modo che il cloro si depositi
sul fondo. Per fertilizzare e
concimare, i prodotti migliori
sono i macerati e il compost
prodotti da noi stessi o in
alternativa lhumus di lombrico,
i preparati a base di neem e la
melassa di barbabietola (spesso
commercializzata con il nome
improprio di sangue di bue).
Esperta di agricivismo e ecosostenibilit, autrice
di articoli e saggi sugli stili di vita consapevoli, tra
cui Lorto sul balcone. Coltivare naturale in spazi
ristretti, FAG, 2009. Milanese di nascita, dopo anni
di esperimenti sui balconi cittadini, ha lasciato la
citt per la campagna, dove conduce un orto e un
terrazzo con tecniche naturali. Da anni si interessa
attivamente di autoproduzione, riciclaggio, biodiversit
e agricoltura naturale (www.erbaviola.com).
Grazia Cacciola
Molte persone che vivono
in citt pensano che non sia
salutare avere un orto
e soprattutto cibarsi
di verdure coltivate in
un posto considerato ad alto
tasso di inquinamento
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32 Consapevole
Fin da bambino mi
hanno sempre detto che
il limite massimo della
vita umana pu essere
considerato attorno
al centinaio danni e
che, normalmente,
lesistenza terrena
degli umani molto
pi breve. Allora,
osservando ci che
riescono a fare molti
alberi, si pu dire
che le piante siano
notevolmente pi
evolute di noi
tratto da Dio tutto e tutto
Dio di Sergio Abram
Il melo e il pero sono tra le
pi antiche piante da frutto
coltivate. La loro origine
da collocare nelle vallate
dellAsia sud-orientale e
nei territori caucasici, tra la
Russia e la Turchia.
La loro coltivazione per
scopi alimentari risale alla
notte dei tempi e la loro
diffusione nelle regioni
dellEuropa ebbe inizio
con le migrazioni delle
popolazioni asiatiche.
In epoca romana erano tra i
frutti pi rappresentati sulle
mense e furono introdotti
in numerose variet nelle
regioni dellimpero. In
Europa, nel medio evo, la
loro coltivazione avveniva
soprattutto entro i giardini
della nobilt e nei conventi,
quindi il loro utilizzo
alimentare era confnato
a un numero ristretto di
persone.
Inizialmente le piante
da frutto erano reperite
principalmente nelle siepi o
ai margini dei boschi, dove
crescevano spontaneamente
dai semi caduti, da frutti
trasportati da vari animali
o mangiati dalluomo, i cui
torsoli erano gettati a terra.
In seguito alla raccolta
di piante selvatiche con
caratteristiche meritevoli
ebbe inizio la loro
coltivazione negli orti.
La tecnica dellinnesto per
perpetuare le diverse variet
forn un contributo notevole
per la loro conservazione,
il miglioramento e la
diffusione, che per alcuni
secoli avvennero soprattutto
presso i monasteri e gli orti
delle chiese, dove una parte
delle variet fu anche creata
con la messa a dimora di
semi originati da piante
coltivate.
Alcuni tipi, ancor oggi
conosciuti, portano il nome
di monasteri, di religiosi o
di gente di cultura che ne
curarono la selezione.
Solo in tempi pi recenti
la ricerca di nuovi genotipi
venne promossa da appositi
centri di ricerca e da istituti
universitari.
Dalle stesse variet,
in seguito a mutazioni
intervenute localmente, si
generarono degli ecotipi o
variet locali, che tuttora si
trovano in gran numero in
vari luoghi, anche con nomi
diversi, pur appartenendo
alla stessa razza.
I l frutteto
con la siepe
Pratici consigli per coltivare melo e pero
Sergio Abram
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Consapevole 33
Inizialmente le piante da frutto erano
reperite principalmente nelle siepi
o ai margini dei boschi, dove
crescevano spontaneamente dai semi
caduti, da frutti trasportati da vari
animali o mangiati dalluomo,
i cui torsoli erano gettati a terra
Portinnesti
Prima degli anni Sessanta
del secolo scorso il
portinnesto di melo e di
pero pi utilizzato erano
il franco e il selvatico,
rispettivamente derivato
da seme e prelevato in
natura, che solitamente
favoriscono lo sviluppo di
piante vigorose, possedendo
un apparato radicale
esteso e ben ancorato al
terreno. Queste piante
non abbisognano di alcun
sostegno e sono adattabili a
qualsiasi tipo di suolo.
Il portinnesto, oltre a
fornire un ancoraggio pi
o meno effcace al terreno,
pu infuenzare la variet
fruttifera soprastante,
inducendone ladattabilit ai
vari tipi di suolo, la vigoria,
la precocit di produzione
e alcune caratteristiche
qualitative dei frutti,
la resistenza ad alcune
malattie crittogamiche e
allattacco di varie specie di
insetti e di altri animali.
Altri portinnesti clonali,
quindi ottenuti per
riproduzione asessuata
o agamica, provengono
perlopi da stazioni
sperimentali, che hanno
operato un programma
di selezione, che hanno
modifcato gli assetti e le
pratiche colturali.
Tra i portinnesti clonali,
che a partire dalla met
degli anni Sessanta hanno
avuto maggiore diffusione
e che in qualche modo
hanno contribuito alla
trasformazione della
melicoltura e della
pericoltura da reddito,
vanno ricordati:
c per il melo (in ordine di
vigoria e suddivisi tra i due
centri sperimentali inglesi
di East Malling e Malling
Merton): EM 27, EM 9, EM
26, EM 4, EM 7, EM 11,
MM 106 e MM 111;
cper il pero alcune
selezioni di cotogno
(Cydonia oblonga), BA
29 (cotogno di Provenza),
MB e MA, entrambi
ottenuti presso la stazione
di East Malling, ohxF-40
(semenzale di William x
Abate Fetel), resistente al
colpo di fuoco batterico
(Erwinia amylovora) e
affne a tutte le variet.
Variet
Le innumerevoli variet
di melo oggi coltivate
e commercializzate
appartengono alla specie-
famiglia Malus domestica,
che viene anche chiamata
Malus x domestica, poich
deriva dallincrocio di
diverse forme di Malus.
Anche le variet di pero
sono ascritte alla specie-
famiglia Pyrus communis,
denominata anche Pyrus
domestica. Pure questa
entit sistematica deriva da
incroci tra diverse forme di
Pyrus.
Al fne di ottenere nuove
variet si provvide anche
allibridazione tra cultivar
europee e americane e altre
di provenienza asiatica.
Ancor oggi le antiche
variet hanno mantenuto
il loro vecchio nome, con
cui sono anche presentate
Speciale autosuffcienza
Curiosit
Un tempo, in Svizzera
nel cantone di
Argovia, si usava
mettere a dimora
nel terreno un melo,
quando nasceva un
maschio, e un pero,
se il pargolo era di
sesso femminile.
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34 Consapevole
Alcune antiche variet di
mel o e di pero
MELO: Abbondanza, Aranciata di Cox, Astrakan bianco, Astrakan rosso, Belfore giallo, Bella
di maggio, Calvilla bianca invernale, Calvilla Garnier, Calvilla rosata autunnale, Calvilla rossa
estiva, Calvilla royale, Campanino, Carla, Carlona, Carpendola reale, Commercio, Cumiana,
Decio, Dolce piatto, Drappo dorato, Durello, Fiamma, Finocchietta gialla, Finocchietta grigia,
Fior dacacia, Gambafna, Giallo nobile, Golden delicius, Imperatore (Gran Alessandro),
Jonathan, Lavina, Limoncella, Musetto pavese, Parmena dorata estiva, Pomellone, Puppino
ferrarese, Renetta Canada, Renetta di Kassel, Renetta grigia appuntita tirolese, Renetta grigia
di Torriana, Rosa romana, Rosmarina bianca, Rosmarina rossa, Rosso nobile, Rotella, Ruggine
reale, SantAnna, Scodellino, Tavola bianca, Trasparente bianca ecc.
PERO: Abate Ftel, Alexander Lucas, Angelica (Santa Lucia), Bella di Giugno (Mirandino
rosso), Bella di Pirovano, Bergamotta dEsperen, Butirra dAmanlis, Butirra dAnjou, Butirra
dHardenpont, Butirra dHivier (Nelis dHivier), Butirra Diel, Butirra Durondeau, Butirra Giffard,
Butirra Liegel, Butirra precoce Morettini, Butirra rosata Morettini, Butirra sopraffna, Conference,
Coscia, Decana dAlenon, Decana del Comizio, Jules Guyot, Duchessa dAngoulme, Duchessa
Elsa (Elsa), Favorita di Clapp, Fondente di Charneux, General Leclerc, Gentile bianca, Giovanna
dArco, Gran Duca, Le Lectier, Madame Vert, Margherita Marillat, Monchallard, Mora di
Faenza, Mora di Fiorano, Moscatella gialla destate, Olivier de Serres, Pero della lira, Precoce
di Trvoux, President Roosvelt, Principessa Gonzaga, Re Carlo del Wrttemberg, San Giacomo,
San Giovanni, Scipiona, William, Signore dEsperen, Spadona, Spadona estiva, Spina Carpi,
Trionfo di Vienne ecc.
A sinistra un pero della famiglia Buona Lisa.
A destra la variet mela renetta ananas
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Consapevole 35
sul mercato, a differenza
di gran parte di quelle pi
recenti, commercializzate
spesso sotto protezione
di un marchio, che ne
favorisce lanonimato.
Il nome di ogni singola
antica variet pu
rappresentare una o pi
particolarit, che possono
riguardare la forma, il
colore, il profumo, il gusto,
laroma, la consistenza e
la succosit della polpa,
lepoca di maturazione e i
tempi di conservazione.
Altre hanno nomi di
fantasia oppure che evocano
il periodo in cui foriscono,
si raccolgono o arrivano a
maturazione, ma anche che
si riferiscono allutilizzo
cui sono destinate o alla
loro produttivit. Quelle
che hanno avuto maggiore
diffusione sono localmente
chiamate anche con nomi
diversi (sinonimi).
Sergio Abram e Leopoldo
Tommasi
Fruttiferi Melo e Pero
Edizioni del Baldo, Castelnuovo del
Garda/VR 2010
Sergio Abram
Animali da cortile
Edizioni del Baldo, Castelnuovo del
Garda/VR
Sergio Abram
Dio tutto e tutto Dio
Volpi, vipere, urogalli, alberi
e uomini
Edizioni del Baldo, Castelnuovo del
Garda/VR
Per approfondire
Cercali su:
www.macrolibrarsi.it
Queste piante non abbisognano di
alcun sostegno e sono adattabili
a qualsiasi tipo di terreno
Ricercatore, sperimentatore, fotografo, scrittore e
divulgativo naturalistico. lideatore del termine e
dellagricoltura eco-consapevole e del metodo Aula
Abram, unaula didattica naturalistica allaperto.
anche ricercatore e sperimentatore in ambito oro-
faunistico-ambientale e divulga le proprie esperienze
in scritti, conferenze e corsi. un sostenitore della
biodiversit ovunque. Per saperne di pi visitate:
www.sergioabram.altervista.org; per contatti
sergio.abram@libero.it
Sergio Abram
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38 Consapevole
Lessiccazione, la
fermentazione (che
comprende anche la
pratica degli alimenti
sotto aceto) e la salatura
sono metodi tradizionali,
usati fin dallantichit,
per la conservazione di
moltissimi alimenti fra i
quali carne, pesce, latte,
frutta e verdura. Si tratta
di lavorazioni semplici che
possono essere svolte
fra le mura domestiche
e che non necessitano
n di energia elettrica n
di particolari attrezzature;
lunico requisito necessario
avere tempo da
dedicare alla cura dei passi
essenziali alla loro riuscita.
Attezzatura
Per la preparazione di frutta
e verdura: tagliere, coltello
da cucina, snocciolaolive,
strofinacci, scolapasta,
bacinelle, un imbuto con
imboccatura larga (potete anche
farvelo da
voi tagliando e rifilando bene
i bordi di un imbuto di misura
grande), carta assorbente da
cucina, penna indelebile e
nastro adesivo di carta per
scrivere il contenuto del vaso e
la data di produzione.
Per la salatura e la
fermentazione:
un contenitore grande a bocca
larga (in coccio o vetro),
cucchiai di legno, un coperchio
oppure una tavola
di legno e un peso (sasso)
con cui coprire gli alimenti da
conservare.
Per lessiccazione: uno
scaffale con ripiani di legno
(non trattato) o con ripiani
sostituiti da un telaio (sempre
in legno non trattato) e una
rete a maglie sottilissime (per
alimenti) dove far essiccare
gli ingredienti.
Per evitare che le mosche
Conservare e redistribuire il surplus: dal principio
alla pratica in permacultura
Elena Parmiggiani
La conservazi one
casal i nga degl i
alimenti
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Consapevole 39
entrino in contatto con i
cibi, provvedete a porre una
zanzariera tutto intorno allo
scaffale.
Per la conservazione:
contenitori in vetro da
250/500gr, a chiusura
ermetica dove riporre e
conservare i prodotti essiccati.
I coperchi e i barattoli di vetro
devono essere puliti, integri e
pulitissimi, bolliti e asciugati.
Per motivi di igiene,
prima di procedere alla
conservazione bene
utilizzare:
- barattoli di vetro a
chiusura ermetica
sterilizzati tramite
bollitura e asciugati molto
bene,
- coperchi integri,
senza muffe, ruggine,
ammaccature. Altrimenti
comprateli nuovi,
- alimenti freschissimi,
integri e senza
ammaccature, che
siano lavati e asciugati
accuratamente.
Sempre per motivi di igiene
e sicurezza alimentare, vi
presentiamo qui solo dei
metodi semplici e collaudati,
che anche i principianti
possono provare a fare.
Essiccazione
Lavare, asciugare le verdure
e la frutta a fette sottili, porle
sopra una mensola di legno
oppure su un telaietto come
descritto in precedenza
(potreste riporla anche su
carta oleata). Si pu mettere
direttamente al sole oppure
in una zona molto arieggiata
ma con leggera ombra.
Girare la verdura e la frutta
ogni giorno, avendo cura
di non romperla. Una volta
essiccata avr la consistenza
Alimenti fatti in casa
Ricetta veloce:
crauti
Vi occorrono vasi
a bocca larga
sterilizzati, sale, crauti,
sia in foglie che tagliati
a striscioline, cumino,
bacche di ginepro, semi di
finocchio.
Iniziate con alcune
foglie di cavolo intere,
aggiungete una manciata
di sale e proseguite
alternando strati di cavolo
cappuccio tagliato a
striscioline, aromi e sale,
fino a raggiungere il bordo
del vaso. Lultimo strato
deve essere una manciata
di sale seguita da uno
strato di foglie intere di
cavolo e da altro sale. I
crauti devono essere ben
pressati.
Chiudete il vaso con una
tavola di legno tenuta
ferma da un peso ed
attendere almeno 1 mese
prima delluso.
A questo punto si alza il
coperchio, si eliminano le
foglie di cavolo intere e il
liquido in esubero, si lava
il coperchio e si versa
dellacqua fresca nel vaso
in modo da coprire il tutto
per 10 cm. Lacqua deve
essere rabboccata e il
coperchio lavato ogni otto
giorni.
I crauti si conservano in
locali freschi a 8-12 C,
per questo motivo
pi facile prepararli in
autunno/inverno.
Potete provare anche:
cavolo rosso, verza,
cavolo rapa tagliati molto
sottili.
Ricetta veloce: aceto di maggiorana
Procuratevi una bottiglia in vetro
sterilizzato, sale, 1lt di aceto (quello
che preferite), foglie e rametti di maggiorana
(perfettamente asciutti).
Portate ad ebollizione laceto, poi versatelo nella
bottiglia e aggiungete la maggiorana. Chiudete il
tappo e attendete almeno 5 giorni prima di usarlo.
Potete provare anche: rosmarino, dragoncello,
menta (in aceto di mele), alloro.
Ricetta
veloce:
basilico
sotto sale
Prendete un vasetto
sterilizzato, sale, foglie
di basilico.
Alternare a strati nel
vasetto il basilico e il
sale. Chiudete con il
coperchio e attendete
almeno 2 settimane
prima delluso.
Potete provare anche:
boccioli di capperi, di
tarassaco/dente di
leone, di nasturzio.
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40 Consapevole
delluvetta, asciutta fuori ma
morbida dentro.
Salatura
Usare sale grosso,
preferibilmente integrale;
evitate quello iodato.
Il sale disidrata la verdura, che
avendo meno acqua al suo
interno si conserva meglio.
Disporre a strati alternati con
il sale gli ingredienti scelti. Lo
strato di sale deve essere alto
quanto gli alimenti che deve
coprire. Le verdure prima
del loro utilizzo possono
essere anche sciacquate, per
attenuare il sapore a volte
eccessivamente salato.
Fermentazione
Ad eccezione della
fermentazione di yogurt e
kefir, con questo metodo
si pone lingrediente da
fermentare (tagliato a pezzetti
o striscioline) a contatto
con uno strato di sale, che
per non abbondante
come nel caso della salatura,
perch serve solo a bloccare
fermentazioni non desiderate
e a innescare un processo
di espulsione per osmosi
dellacqua dalle verdure
stesse. Il sale sempre
preferibile integrale, di
qualsiasi tipo.
Sotto aceto
Si pu usare sia laceto di
vino bianco (incolore) che di
vino rosso (dona alle verdure
un simpatico colore ros).
Ottimi anche laceto di mele
e di riso, che aggiungono una
nota insolita ai nostri piatti.
Laceto si usa sia nella cottura
delle verdure, mescolato di
solito allacqua sia come
liquido per riempire i vasi.
Le verdure vanno riposte nei
vasi asciutte e, senza essere
molto schiacciate, devono
colmare tutti gli spazi vuoti.
Le si ricopre poi con laceto
e, se qualche giorno dopo
linvasamento, risultassero
scoperte in superficie, dovete
aggiungerne dellaltro in
modo che siano ben coperte.
Sarebbe bene bollire i vasi per
5 minuti, prima di riporli.
Attenzione ai pericoli nelle conserve
La tossina del botulino, e molti altri batteri che possono
colonizzare a nostra insaputa i vasetti, molto
pericolosa e letale, perci chiunque voglia cimentarsi
nella conservazione deve sempre tenere a mente che in
caso di:
- barattolo/vaso/bottiglia con chiusura difettosa o rotta,
- fuoriuscite di liquidi o altro materiale vicino alla chiusura,
anche se sembra integra,
- muffa non solo nel contenuto ma anche intorno alla
chiusura e sotto il coperchio,
- presenza di bolle di aria nel contenuto,
- fuoriuscita di liquido o di gas dovuta a pressione
dallinterno allapertura del barattolo,
- sottaceti dalla consistenza molle e viscida,
- liquido biancastro e opaco,
- odori sgradevoli e sapore di muffa,
sono la spia che i cibi non sono conservati nel modo
giusto e potrebbero quindi causarci unintossicazione.
Se non siete sicuri del risultato gettatelo via, non
utilizzatelo per il compost, non mangiatelo.
Ricetta veloce:
pomodori secchi
Prendete dei pomodori sodi da sugo, tagliateli
a met o a fette sottili, condite con un pizzico di
sale e origano o basilico a piacere.
Disponete le fette sopra il ripiano e spaziatele
accuratamente (lasciate almeno 1,5 cm fra una
fetta e laltra), senza sovrapporle. Attendere
la completa essiccazione, potrebbero volerci
anche 3 o 4 giorni.
Potete provare anche: albicocche, uvetta,
prugne snocciolate e tagliate a met, fichi, erbe
aromatiche, aglio a fettine, cipolle a fettine, mele
a fettine.
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Consapevole 41
Lo zenzero: unefficace
antinfiammatorio
La ricerca farmacologica ha chiaramente evidenziato che lo
zenzero svolge nelle infiammazioni ossee e articolari unazione
antinfiammatoria comparabile a quella dei FANS (i farmaci
anti-infiammatori non steroidei, come laspirina) ma senza gli
effetti collaterali di questi ultimi. Come laspirina, lo zenzero
svolge unazione antinfiammatoria e anti-aggregante piastrinica.
Fonte: www.lalungavitaterapie.it.
Insalata di riso integrale con ceci
allo zenzero
Ingredienti
per 4 persone:
240 g di riso integra-
le (preferibilmente
da agricoltura
biologica)
2 cipollotti freschi
1 pezzetto di radice di zenzero
fresca
1 scatola di ceci precotti (preferibil-
mente
da agricoltura biologica)
3 cucchiai di olio extra vergine
di oliva
50 g di uva passa
sale e pepe quanto basta
Una fresca variante della classica insalata di riso
che unisce le virt della combinazione cereali e
legumi alle propriet digestive dello zenzero.
Un piatto veloce e facile da preparare, soprattutto
se si utilizzano ceci in scatola precotti: se ne
trovano diverse marche da agricoltura biologica
sia nei negozi specializzati che al supermercato.
Preparazione
Lessate il riso integrale in abbondante acqua salata. Nel frattempo tritate
fnemente i cipollotti e metteteli in una zuppiera (che dovr ospitare tutta
la preparazione) unite la radice di zenzero grattugiata, i tre cucchiai di olio, i
ceci e luva passa precedentemente ammollata in acqua calda. Mescolate bene,
aggiustate di sale e di pepe e lasciate riposare.
Una volta cotto il riso, scolatelo e lasciatelo raffreddare. Quando risulta tiepido,
unitelo al condimento nella zuppiera. Lasciate raffreddare bene prima di
servire.
Per approfondire
Cercalo su:
www.macrolibrarsi.it
Ellen Heidbohmer
Curarsi con lo Zenzero
Un alimento sorprendente per
la salute, la bellezza e la tavola
Red Edizioni, 2007
Cucina che ti passa
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42 Consapevole
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eth Tilston e
Will Harley
presentano una
guida dettagliata
alla costruzione
di una turbina a vento
partendo da una ruota di
bicicletta.
Lidea di costruire una
turbina a vento servendosi
di una ruota di bicicletta
iniziata, come la maggior
parte delle buone idee, in
un pub. Fortunatamente
lidea sopravvissuta
fino alla fredda luce del
mattino seguente e, grazie
allapporto innovativo e
alle conoscenze meccaniche
di Will, allentusiasmo di
Beth, a un paio di mani
volonterose e a un capanno
in cui montarla, stata
costruita una turbina a
vento a caricatore (modalit
di carica detta trickle-
charge), ricavata dalla
ruota di una bicicletta
Sturmey Archer, dotata di
mozzo a dinamo interna o
dynohub.
Abbiamo costruito la
nostra turbina per usarla
presso il lotto di terra
dove lavoriamo insieme.
Trattandosi di una turbina
che funziona a caricatore,
non rappresenter mai una
fonte costante di energia (ad
es. non potremmo usarla per
alimentare lilluminazione
di unabitazione) ma
perfetta per il nostro lotto di
terra, visto che non siamo
ininterrottamente sul posto.
Essendo situata sul fianco
di una collina battuta dal
vento (non lo sono forse
tutte?) la turbina carica
lentamente la sua batteria,
perci nei giorni in cui ci
rechiamo allappezzamento
possiamo ascoltare la radio,
ricaricare i cellulari, far
funzionare le luci LED
e perfino alimentare i
computer portatili.
La turbina
a vento
su misura con
la ruota
della
bi ci
Beth Tilston e Will Harley
estratto da: Permaculture Magazine n. 63, 2010
Traduzione di Nicoletta Cherubini
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Consapevole 43
Trovare una ruoTa di
bicicleTTa con mozzo a
dinamo inTerna (dynohub)
Poich facciamo
volontariato presso
Cranks, un laboratorio di
riparazione bici senza scopo
di lucro situato nellarea di
Kempton a Brighton, ci
stato facile reperire ruote
del tipo dynohub, ma
anche senza avere a portata
di mano la bottega di un
ciclista non dovrebbe essere
troppo difficile localizzare
questo componente. Lo
potete trovare su eBay o
in un deposito di ferraglia
locale e anche presso una
rivendita di biciclette di
seconda mano. Le ruote di
questo genere si possono
reperire anche nuove, ma
sono un po pi costose,
quindi pi economico
procurarvene una usata, se
vi possibile.
Le dynohub delle biciclette
Sturmey Archer si trovano
facilmente poich ne sono
state prodotte tantissime,
che poi sono tramontate
a causa del loro peso e
dellepoca di fabbricazione.
I mozzi a dinamo interna
sono utili, poich:
Attrezzi
smerigliatrice angolare o
seghetto
taglierina o cutter
uno o pi tipi di sega
trapano
pennelli per verniciare
Componenti
ruota di bicicletta dotata di
mozzo a dinamo interna
vecchia bicicletta con forcelle
abbastanza lunghe da alloggiare
la ruota
un cavo elettrico bipolare
morsetti
tavola del tipo usato per cartelli
plastificati
fascette per cablaggio
bulloni
cavo da freni
vernice per ambienti esterni
palo di legno da 50 x 50 mm,
lungo 2-3 m, da usare come
palo di sostegno
fascette metalliche a vite grandi
Componenti
elettronici necessari
per il rettificatore
condensatore (o capacitore) da
1.000 micro farad VH50E
ponte rettificatore 60V 2A
AQ98G
diodo Schottky N91CA 3A
basetta millefori su cui costruire
il circuito
Altri componenti
necessari
convertitore step-up
(innalzatore di voltaggio) che
funzioni a 12 V
pila da 12 V
Fig. 2: Fissaggio delle pale
della turbina.
1
Fig. 1: Ruota con mozzo
a dinamo interna di una
bicicletta Sturmey Archer,
su cui fissata la prima pala
della turbina.
Avrete bisogno di:
La guida
Ecco la nostra guida dettagliata
per la costruzione di una
turbina a vento alimentata da un
caricatore di tipo trickle-charge,
ricavata da una ruota di bicicletta
dotata di mozzo a dinamo interna.
a) tendono a essere
facilmente installabili su
una ruota che consente il
montaggio di pale, e
b) costituiscono un
generatore magnetico
permanente, dotato di un
magnete mobile e bobine
statiche. Inoltre, essendo
progettati per le biciclette,
sono decisamente a prova
di intemperie e hanno
cuscinetti concepiti per
sostenere il peso dei ciclisti,
il che li rende molto robusti.
Inoltre sono progettati
anche per dare una buona
resa a basso regime.
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44 Consapevole
TrovaTe uno sTerzo
e delle forcelle, e
collegaTe il cavo
eleTTrico (fig. 3)
Per reggere la ruota della
turbina permettendole
sfruttare il vento, sono
state usate le forcelle e la
serie sterzo di una vecchia
bicicletta. Per svolgere
questo compito abbiamo
usato una smerigliatrice
angolare allo scopo di
risparmiare tempo, ma si
potrebbe usare anche un
seghetto dotato di lama
nuova. Pu essere utile
conservare i moncherini
del tubo superiore e di
quello inferiore allo scopo
di favorire il fissaggio
della serie sterzo al palo di
sostegno. Lunica misura
fondamentale in questo caso
quella della forcella, che
deve permettere lalloggio
della ruota utilizzata. Un
cavo elettrico bipolare
stato collegato alle due
appendici laterali del
corpo del mozzo, stato
fatto scendere attraverso
la parte centrale dello
sterzo e assicurato con
fascette per cablaggio lungo
la parte inferiore della
forcella. Questo consente
alla turbina di ruotare
di 360 senza provocare
laggrovigliamento del cavo.
aggiungeTe le pale
(fig. 4)
Abbiamo ricavato le pale da
un cartello esposto da una
agenzia immobiliare e le
abbiamo ritagliate affinch
assumessero la giusta misura
per essere collocate tra il
mozzo e il cerchio della ruota
che stavamo utilizzando. Si
pu utilizzare qualsiasi altro
materiale durevole che abbia
un minimo di flessibilit, ad
esempio altri tipi di fogli in
plastica o grondaie. Abbiamo
fissato le pale mediante un
filo di ferro, assicurandole ai
raggi della ruota per mezzo
di buchi praticati su di esse.
La configurazione della
vostra ruota probabilmente
vi fornir langolazione
naturale in cui disporre
le pale. importante che
le pale seguano tutte la
medesima angolazione! Se
riuscite a imprimere una
certa curvatura alle pale
(in modo da posizionare le
loro estremit superiori pi
vicino allangolazione del
cerchio della ruota e le loro
estremit inferiori pi vicino
allangolazione dellasse)
ancora meglio.
aggiungeTe una aleTTa
(fig. 5 e 5 bis)
Avete bisogno di fissare
una aletta alla vostra turbina
per farle prendere il vento
e per mantenercela. Noi
abbiamo costruito la nostra
con del compensato da 9
mm. difficile indicare
una sagoma precisa da
seguire per laletta, ma
come regola di base fatela
grande la met della
superficie ricoperta dalla
ruota. Pi lungo il braccio
a cui laletta assicurata,
pi piccola pu essere
questultima.
Se scoprite che la vostra
turbina non prende bene
il vento, aumentate le
dimensioni dellaletta o
allungate il supporto al
quale fissata. Potete dare
qualunque forma desideriate
Fig. 3: Turbina che mostra il
cavo inserito al centro dello
sterzo per impedirne laggrovi-
gliamento.
2
3
Fig. 4: Trapanazione dei fori per
il fissaggio delle pale alla ruota.
4
Fig. 5: Braccio di montaggio
dellaletta, imbullonato attraverso il
foro di montaggio dei freni.
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Consapevole 45
alla vostra aletta, purch
la sua superficie sia
abbastanza estesa da poter
orientare la turbina nel
vento. Noi abbiamo usato
un tubo di acciaio come
sostegno per la nostra aletta
e labbiamo imbullonata al
tubo in due punti. Laltra
estremit del tubo stata
perforata col trapano e
imbullonata attraverso il
foro dei freni presente sulle
forcelle, usando un solo
bullone. La parte posteriore
dellaletta stata assicurata
a un cavo da freni metallico
fissato agli agganci del
parafango presenti sulle
forcelle.
dipingeTe la vosTra
Turbina
Idealmente la verniciatura
dovrebbe tener conto del
fatto che la turbina sar
costantemente esposta alle
intemperie, giorno e notte,
per molto tempo.
TrovaTele una
posizione esposTa ai
venTi
La turbina ha bisogno di
essere il pi possibile in
posizione ariosa, quindi
applicate i principi della
permacultura e dedicate un
po di tempo a osservare
dove si trova il punto
meglio esposto al vento.
Sulle Isole britanniche il
vento prevalente in genere
spira da sud-ovest, quindi
se avete dei dubbi sistemate
la turbina in un punto arioso
qualsiasi, orientandola
verso sud-ovest. Noi
abbiamo usato un palo di
sostegno in legno di pino
da 50 mm
2
per montarci
la turbina, ma voi dovrete
scegliere il vostro palo a
seconda del peso e delle
misure della vostra turbina
e delle condizioni a cui
sar sottoposta. Se nutrite
qualche dubbio, optate
pure per una robustezza
maggiore, poich un palo
di sostegno pi forte del
dovuto non influenzer il
suo rendimento.
I metodi di montaggio
variano e dipendono
dallimprovvisazione.
Noi abbiamo avvolto
delle fascette metalliche a
vite intorno al tubo dello
sterzo e al palo di legno,
stringendole al massimo.
collegaTe la vosTra
Turbina a una baTTeria
(fig. 7)
Avrete bisogno di una
batteria per conservare
tutta quellenergia gratuita!
La batteria comunemente
pi usata per i piccoli
generatori sembra essere
quella a 12 V. Gran parte
delle automobili funziona
a 12 V, quindi sono
disponibili molti dispositivi
compatibili con quel
voltaggio. Quando collegate
il mozzo a dinamo alla
batteria, dovrete ricordare
Fig. 5 bis: Laletta
installata.
Fig. 6: La turbina assicurata al palo di sostegno
mediante fascette metalliche a vite.
5
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46 Consapevole
che questi mozzi di solito
generano corrente alternata,
mentre la batteria richieder
corrente continua. Alcuni
vecchi mozzi hanno un
rettificatore incorporato,
ma se il vostro non ce lha
dovrete usare un ponte
rettificatore per convertire
la corrente da alternata a
continua. Per questo motivo
il voltaggio di 6 V prodotto
Fig. 7: Rettificatore.
Fig. 8: Turbina situata
nellappezzamento e
montata su un alto palo
di sostegno per garantire
ariosit.
Beth Tilston unattivista di Brighton impegnata nella mobilitazione rivolta
a ottenere cambiamenti positivi. fondatrice dellimpresa sociale Go Light
(si veda il sito nei iferimenti) che collabora con enti e comunit al fine di
realizzare azioni positive per la cosiddetta strategia di energy descent.
Sta anche scrivendo un libro basato sulle sue esperienze personali in tema
di alimentazione, raccolte nutrendosi per un anno di alimenti reperiti in un
raggio di circa 160 km rispetto al luogo in cui viveva.
Will Harley ingegnere e project manager, lavora a Brighton e dimostra
un particolare interesse verso la tecnologia su piccola scala di tipo fai-da-
te e sostenibile. Will presta volontariato presso un laboratorio di riparazione
biciclette che fornisce servizio gratuito e recentemente ha dato una mano a
installare un sistema di energia eolica su piccola scala nellappezzamento
di terreno di suoi amici. Sarebbe interessato a ricevere notizie su qualunque
altro progetto impegnato nel fare buon uso di materie di scarto. Contattate
Will al seguente indirizzo email: will_harley@hotmail.com.
Gli autori

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Consapevole 47
dal mozzo a dinamo dovr
essere elevato a 12 V.
Troverete istruzioni su
Internet su come effettuare
questa operazione (vedi
Riferimenti). Sono un
po pi complicate da
mettere insieme rispetto al
rettificatore. I processi di
carica in modalit trickle-
charge della turbina sono
raramente ottimali per
la maggior parte delle
batterie, quindi la durata e
le prestazioni della batteria
potranno variare. Esistono
molte risorse su Internet
in materia di batterie (vedi
Riferimenti). Abbiate cura
di ventilare bene larea
di alloggiamento della
batteria, poich le batterie
a piombo/acido in carica
rilasciano idrogeno, che
pu dar luogo a una mistura
esplosiva a contatto con
laria se vengono custodite
in uno spazio limitato.
MeTTeTevi coModi e
lasciaTe che il venTo
faccia il suo lavoro...
RIFERIMENTI
www.reuk.co.uk/Sturmey-Archer-Dynohup.htm
www.reuk.co.uk/12-volt-Deep-Cycle-Batteries-for-Solar.htm
www.reuk.co.uk/Bridge-Rectifier.htm
www.electronics-lab.com/projects/power/030/
www.dimensionengineering.com
www.cranks. org.uk
www.golight.org.uk
8
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50 Consapevole
Granarolo e Lucca citt
in Transizione
T
rovare soluzioni
concrete al picco
del petrolio e al
cambiamento
climatico: ecco
il principale scopo
del movimento della
Transizione. Le Transition
Towns nascono in Gran
Bretagna sulla scia di
alcuni apripista come la citt
di Totnes, nel Devon e
si diffondono a macchia
dolio in tutto il mondo,
Italia compresa. Il successo
del movimento della
Transizione risiede nella sua
capacit di delineare percorsi
praticabili e risposte effcaci
per ogni tipo di comunit:
la comunit stessa che viene
spinta a sviluppare la propria
resilienza, ovvero la capacit
di far fronte in maniera
autonoma ai propri bisogni
(energetici, alimentari,
produttivi).
Permacultura,
autoproduzione,
autosuffcienza sono alcune
delle parole chiave del
movimento che si declinano,
nel concreto, nella
realizzazione di orti sinergici
condivisi, nella creazione
o nel potenziamento
di gruppi di acquisto
solidali, nello sviluppo
delle energie rinnovabili,
nellautoproduzione di beni
e servizi, nella condivisione
della vita in comunit.
In Italia sono ormai diverse
le citt in Transizione:
alcune hanno intrapreso
questo percorso gi dal
2008, quando il movimento
approdato per la prima
volta in Italia; altre si stanno
avvicinando ora a questa
avventura. Tra queste
abbiamo scelto Granarolo
e Lucca per unintervista
doppia in cui le due realt
in Transizione si raccontano
e si confrontano. Patrizia
Pappalardo di Lucca e
Daria Casali di Granarolo ci
raccontano la loro citt in
Transizione.
Cosa signifca per voi
essere in Transizione?
Perch avete scelto di
sposare questo progetto?
Lucca: Signifca darci
unopportunit di ricostruire
la nostra vita e il rapporto
che abbiamo con il mondo
che ci circonda, dal rapporto
con lambiente alle relazioni
umane. Sentiamo lesigenza
di costruire un altro modo di
vivere: prima di avvicinarci
al movimento della
Transizione esprimevamo
questa esigenza facendo
parte di un GAS,
occupandoci dellorto, auto
producendo, scambiando
fra amici oggetti e prodotti.
Eravamo gi in Transizione
senza esserne consapevoli.
Quello che ci ha colpiti
la visione di questo
movimento, la capacit di
dare un nuovo riferimento
culturale che si allontana
dallindividualismo e dal
consumismo.
Granarolo: Essere in
Transizione signifca
soprattutto essere
consapevoli che il modello
occidentale e sviluppista non
potr continuare. Abbiamo
sposato la flosofa della
Transizione perch fornisce
gli strumenti affnch
una comunit di persone
possa agire attivamente
per giungere allo sviluppo
sostenibile. Riuscire a
creare comunit a basso
consumo lobiettivo di
ogni citt in Transizione, ma
la sfda per noi riuscire a
mantenere unalta qualit
della vita nonostante i
ridotti consumi energetici.
Questa sfda si basa sulla
consapevolezza che gran
parte del nostro benessere
non deriva dal livello di
consumi quanto dal grado
di coesione sociale delle
persone.
La redazione
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Consapevole 51
Come nato il gruppo
sulla Transizione nella
vostra citt?
Lucca: nato da un
gruppo di amici che gi si
incontravano allinterno
del GAS e nelle attivit di
piccole associazioni del
territorio. Dopo il primo
Transition Training a
Monteveglio nel 2008
abbiamo iniziato a parlare
di Transizione e abbiamo
iniziato questo percorso.
Granarolo: Il gruppo
iniziale (o gruppo guida) di
Granarolo nato nello stesso
periodo in cui ha preso
forma anche lassociazione
nazionale, nellottobre
2008. Era appena terminato
il primo transition training,
durante il quale abbiamo
avuto il piacere di conoscere
Naresh Giangrande e
Sophy Banks, due dei
fondatori del movimento
della Transizione residenti
a Totnes, Gran Bretagna.
Lentusiasmo era tanto, la
voglia di fare qualcosa ci
aveva pervaso, il movimento
della Transizione sembrava
dare risposta a tante nostre
domande.
Che tipo di progetti state
portando avanti?
Lucca: In questo momento
come gruppo stiamo
lavorando con altre
associazioni del territorio
alla realizzazione di un
progetto di agricoltura
sostenuta dalla comunit.
Stiamo organizzando un
piano con un agronomo e tre
aziende agricole defnendo
Comunit
La campagna di Granarolo
Il Palazzo del Municipio - Granarolo
Granarolo
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52 Consapevole
un patto per cui chi acquista
diventa co-produttore.
Singolarmente ogni
persona segue anche un suo
personale percorso: unamica
sta realizzando una propria
fattoria in permacultura, io
partecipo allo sviluppo di un
progetto di cohousing.
Granarolo: Uno dei concetti
chiave della flosofa della
Transizione, mutuato dalla
Permacultura, lavora
con e non contro. cos
che grazie alla sinergia
tra Transizione e Banca
del Tempo tra dicembre
2008 e gennaio 2009
nato un gruppo dacquisto
solidale a Granarolo. Da
allora, la Transizione a
Granarolo procede a piccoli
passi e in varie direzioni:
potenziamento del GAS,
contatti con il gruppo
nazionale GAS Energia
per acquistare e produrre
energia pulita e rinnovabile,
adesione al progetto Gasbo-
fai-da-te per imparare
tecniche di autoproduzione
alimentare e non.
Comunit
Non possiamo tornare ad un passato
che non c pi, ma possiamo creare
un futuro dove permetteremo che il
rispetto della vita avvenga mediante
unintegrazione sinergica. E non
saranno i bei discorsi e le buone
intenzioni che ci porteranno le soluzioni,
ma lazione coerente di una societ di
persone coscienti e collaboranti
Emilia Hazelip
Cinta muraria - LUCCA
Veduta aerea - LUCCA
Lucca
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Consapevole 53
In che modo cercate di
coinvolgere la cittadinanza
e di ampliare la
condivisione del progetto?
Lucca: Utilizzando alcune
metodologie apprese dal
movimento: attraverso la
visione di flm, facendo
rete con le realt locali,
organizzando degli
incontri di discussione,
confrontandosi in
ogni occasione con i
nostri vicini, amici,
conoscenti, partecipando e
organizzando feste, cene a
tema, banchetti informativi,
organizzando degli scambi
di lavoro negli orti.
Granarolo: A Granarolo, il
progetto di Transizione si sta
ampliando sulla base delle
reti di persone gi esistenti.
Lumanit oggi si trova ad
affrontare due problemi di
enorme portata: il picco del
petrolio e i cambiamenti
climatici. A Granarolo
cerchiamo di diffondere la
consapevolezza rispetto a
questi problemi insieme alle
soluzioni che la comunit
in grado di trovare. Fino
ad oggi il coinvolgimento
avvenuto a livello personale
e le iniziative avviate sono
si sono rivolte ai temi
dellenergia, del riciclo
e del consumo critico.
Questi progetti stanno
funzionando particolarmente
bene, proprio perch le
persone sanno che la forza
del progetto risiede nella
condivisione dello stesso.
Quali consigli vi sentite di
dare a coloro che, in altre
citt, vogliono creare un
gruppo sulla Transizione?
Lucca: Di mettersi in
contatto con Transition Italia,
di vedere se ci sono realt
vicine con cui confrontarsi
e scambiare idee, di seguire
uno dei Transition Training
organizzati durante lanno.
Ma soprattutto di iniziare
a guardare con altri occhi
quello che ci circonda e
immaginare un mondo
diverso.
Granarolo: Avviare
uniniziativa di Transizione
semplice: basta solo la
voglia di trovare soluzioni
condivise ai problemi che
la comunit affronta. Allo
stesso tempo diffcile
perch nella maggior parte
dei casi occorre creare
rapporti umani con le
persone del paese in cui
si vive. Il consiglio che
possiamo dare da Granarolo
cercare i gruppi di persone
pi attivi sul territorio,
siano essi i volontari di
Amici della Terra, lArci,
il GAS, la parrocchia, un
gruppo di auto mutuo aiuto:
limportante condividere
dei valori e il valore pi
importante la voglia di
affrontare insieme tutti i
temi che uniniziativa di
Transizione comporta.
Si ringraziano i Comuni di Granarolo
e Lucca per la gentile concessione
delle immagini a corredo dellarticolo.
Comunit
La Transizione
in Italia
Il blog della rete
italiana della
Transizione http://transitioni-
talia.wordpress.com/
Granarolo in Transizione
http://granaroloinTransizio-
ne.wordpress.com/
Lucca in Transizione http://
luccainTransizione.wor-
dpress.com/
Marco e Daria in
Transizione a Granarolo
http://marcoedaria.blogspot.
com/
Rob Hopkins
Manuale Pratico della
Transizione
Dalla dipendenza dal petrolio
alla forza delle comunit
locali
Arianna Editrice, 2009
Pagine 283 euro 18,50
Autori Vari
Vivere Senza Petrolio
The Power
of Community (DVD)
Macrovideo, 2009
DVD + Libretto euro 19,50
Per approfondire
Cercali su:
www.macrolibrarsi.it
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54 Consapevole
A Bagno di Romagna prende il via un progetto in permacultura
S
oprattutto negli
ultimi tempi, in
Italia sempre pi
persone si stanno
orientando verso
un tipo di agricoltura che
non danneggi lambiente,
un modo di costruire ad
alta efficienza energetica e
sostenibile, e un uso razionale
dellenergia che ha fatto s
che molti (soprattutto per
business) si sono buttati
nel mondo delle energie
alternative. Nonostante questo
per, i centri dove poter
mettere in pratica tutte queste
cose sono ancora pochi; cos
come sono pochi quelli che si
occupano di permacultura.
Il libro Introduzione alla
permacultura di Bill Mollison
e il viaggio in Germania
allEUZ hanno fatto
crescere in me il desiderio di
contribuire a portare anche in
Italia un grande esempio di
progettazione in permacultura
che potesse essere di spinta
per le istituzioni che stanno
pensando di orientarsi verso
un programma pi ecologico
e per i privati e professionisti
che vogliono imparare a
vivere nel rispetto della natura.
Cos nel gennaio del 2009 ho
acquistato 68 ettari di prato-
pascolo e bosco abbandonati
da circa un decennio. Un
posto bellissimo, facilmente
raggiungibile in automobile
(a 3 km di strada asfaltata
dalluscita della superstrada
E45), sito nella Comunit
Montana dellAppennino
Cesenate nel Comune di
Bagno di Romagna, ben
soleggiato perch esposto a
sud-est, ricco di acqua perch
provvisto di proprie fonti e
di biodiversit perch non
coltivato da anni.
I primi passi nel presente
Grazie alla collaborazione
con esperti quali John Button
e Sergio Abram e al prezioso
aiuto di Elena Parmiggiani,
nella primavera del 2010
abbiamo cominciato a
La fattori a del l
autosufficienza
Angelo Francesco Rosso
A pochi km da Cesena, sullAppennino Romagnolo sta nascendo unisola
autosufficiente sia dal punto di vista energetico che alimentare, un ciclo
virtuoso dove i rifiuti diventano materie prime e concime, unagricoltura dove
si stimola la biodiversit e laiuto reciproco fra le piante, una cucina dove solo
i cibi pi buoni e salutari possono entrare, una scuola di buone pratiche per
adulti e piccini
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Consapevole 55
muovere i primi passi verso
la concretizzazione della
fattoria. Un ettaro e mezzo
ospita gi 40 variet antiche
di meli della Val di Non, oltre
a diverse variet di frutti di
bosco, varie specie di alberi
da frutto e 600 metri di siepe
ricca di piante fra le quali il
biancospino, la pyracanta,
lolivello spinoso, il nocciolo,
poncirus, berberis e sorbi.
Sono anche stati installati
i primi nidi per uccelli e
presto saranno realizzati i
primi swales (i canali per
trattenere lacqua), stagni e
terrazzamenti.
Entro lestate contiamo di
avere gi una piccola struttura
in legno dove potranno
essere svolti i primi corsi,
soprattutto di progettazione,
in modo che chiunque
vorr, potr contribuire
con idee e intuizioni alla
realizzazione della fattoria
dellautosufficienza.
Prospettive per il futuro
Il mio sogno che, con il
tempo, si possa avere anche
in Italia, come nel resto
dEuropa, un grande centro
di raccolta dati del settore
legato allautosufficienza,
che possa essere una vetrina
e di risalto per tutte le realt
che stanno intraprendendo
questa strada e una spinta
per le istituzioni che salvo
rare eccezioni sembrano
non accorgersi ancora del
fermento provocato dalle
persone che si sono stancate
di mangiare cibi avvelenati, di
respirare aria inquinata, bere
acqua sporca ecc.
Vorrei che in futuro la fattoria
diventasse un luogo che possa
essere un esempio pratico
e non solo teorico di come
si pu fare agricoltura in un
altro modo, dove i contadini
e non solo loro possano
rendersi conto che possibile
assecondare gli ecosistemi
che esistono gi in natura
con minori sforzi e maggiori
risultati. Un grande parco
di sistemi per la produzione
di energia e calore dal sole,
dallacqua, dal vento e
dalla terra. Un insieme di
costruzioni eco-efficienti il
meno impattanti possibili in
legno, paglia, pietra ecc. a
confronto con pregi e difetti
in risalto. Una grande scuola
aperta a tutti dove le cose
prima si studiano poi si
mettono in pratica, e dove i
migliori insegnanti di tutto il
mondo possano essere ospitati
per tenere i loro seminari.
Un luogo che permetta di
unire sempre pi le varie
associazioni, scuole, iniziative
ecc. per dargli maggiore forza
in Italia e nel mondo.
Tutto questo vuole essere la
fattoria dellautosufficienza.
Aziende Virtuose
Il mio sogno che si possa avere
anche in Italia un grande centro
di raccolta dati del settore legato
allautosufficienza
Classe 85, vive a Cesena ma conta di trasferirsi
presto nella fattoria di Bagno di Romagna.
amministratore delegato di Macrolibrarsi
(azienda etica che opera nella vendita online di
libri), vicepresidente di LA.RI.CO (associazione
di promozione sociale) e presidente della fattoria
dellautosufficienza.
Crede fermamente che tornare ad auto-prodursi
la maggior parte di ci che si consuma sia
lunica strada per non andare incontro ad un
imminente disastro ecologico e sociale.
Angelo Francesco Rosso
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56 Consapevole
I
l sapone era gi conosciuto
circa 4500 anni fa
presso i Sumeri dove
veniva utilizzato a scopo
terapeutico e cosmetico.
Nel medioevo solo i ricchi lo
usano per il bucato, mentre il
resto della popolazione usava
la cenere. Nei primi anni
del 900 viene messo a punto
il Persil, il primo detersivo
completo a base di sapone,
soda, silicato e perborato.
Solo pi tardi intorno agli
anni 60 vengono introdotte
le prime sostanze detergenti
sintetiche: trifosfato di sodio
come addolcitore, regolatori
di schiuma, sbiancanti ottici
e ammorbidenti. Le sostanze
primarie per la produzione
del sapone sono la liscivia
(idrossido di sodio), grassi
vegetali e animali. Mediante
la cottura di queste sostanze
si formano glicerina e sapone
che con laggiunta di sale da
cucina si separano in: sapone
solido, glicerina e un residuo
di liscivia. Usando ad esempio
lolio doliva come grasso
vegetale, si ottiene il sapone di
Marsiglia.
Composizione di un detersivo da bucato
convenzionale
Tensioattivi anionici: sono la parte lavante del detersivo (i
cosiddetti saponi) perch rimuovono le particelle di grasso
riuscendo a rompere la tensione superfciale dellacqua.
Tensioattivi cationici: la sostanza attiva costituita dal
cosiddetto ammorbidente che forma una pellicola sulle
fbre dei tessuti e ne riduce lassorbenza di circa il 20%. Nel
successivo lavaggio ci comporta la necessit di aumentare
la dose del detersivo. Essendo questi composti fortemente
batterici, non solo modifcano il funzionamento degli impianti
di depurazione, ma distruggono anche la fora batterica della
cute umana (manto protettivo).
Sequestranti: riducono la durezza dellacqua. Sono in genere
tripolifosfati che creano problemi di eutrofzzazione nelle
acque o lEDTA (etildiamminoteracetato) che rende solubili i
metalli pesanti inserendoli nella catena alimentare (branzino al
mercurio!).
Sbiancanti: candeggianti per togliere macchie di frutta o
verdura come il perborato di sodio, velenoso perch libera
boro nelle acque provocando moria di pesci.
Sbiancanti ottici: coloranti fuorescenti alla luce ultravioletta
che fanno sembrare bianco il tessuto, depositandosi sulla
fbra come una patina. A contatto con il pH della pelle (5.5) si
sciolgono e rallentano la coagulazione del sangue: sono infatti
vietati nelle garze.
Coprenti, coloranti e conservanti: profumi sintetici sono
usati per coprire gli odori mentre la formaldeide (cancerogena)
viene usata per conservare.
Enzimi: servono a decomporre le proteine non idrosolubili
(sangue, latte, cioccolata) e sono costituiti da proteasi ricavate
dalla fermentazione di ceppi batterici in amido. Possono
provocare asma allergico ed eczemi.
Riempitivi: privi di potere lavante servono a fuidifcare il
prodotto e ad aumentare i margini di guadagno rendendo pi
economica la produzione.
Inibitori del grigio: sono sostanze come la cellulosa che
tengono in sospensione lo sporco risultante nel lavaggio,
evitando che si depositi nuovamente nelle fbre.
Composizione di un detersivo
ecocompatibile
Componente tensioattiva: pi costosi, ma composti da
molecole biodegradabili, i tensioattivi amfoteri (a carica
positiva e negativa) si utilizzano al posto dei tensioattivi
anionici e cationici. Si ricavano dallolio di palma, di cocco o
dalla barbabietola da zucchero.
Componente fosfatica: i silicati come le zeoliti o il citrato
solido sostituiscono linquinante tripolifosfato di sodio (SPT).
Sbiancanti: come sbiancante al posto del perborato di sodio
viene usato il percarbonato di sodio.
Il resto dei componenti non presente perch completamente
inutile!
Detersi vi
ECOcompatibili
A cura di Mostra Mida - www.mostramida.it
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Consapevole 57
I
n un mondo sempre
pi globalizzato, una
possibile risposta alle
molteplici crisi che
stiamo affrontando,
passa anche attraverso
la riscoperta di saperi
antichi che possano
tradursi in un moderno
saper fare. Si fa strada,
pur se lentamente,
lidea che la decrescita
del pil sia il sentiero pi
sensato da percorrere
per ridurre il nostro
impatto sul pianeta e
lautoproduzione di
beni essenziali rientra
perfettamente in questo
nuovo paradigma di stili
di vita
Fare il sapone in casa non
tra le cose pi semplici
da realizzare, ma con
lentusiasmo e la costanza che
devono contraddistinguere chi
davvero crede che un mondo
diverso inizia pur sempre
dai piccoli passi, possiamo
ovviare al problema.
Cos come per ogni forma
di autoproduzione anche i
vantaggi del sapone fatto in
Cambiamo il mondo partendo da un piccolo gesto
Andrea Bizzocchi
Gli ingredienti di base del sapone naturale sono tre:
zgrassi e oli di origine vegetale o animale,
zsoda caustica,
zun liquido in cui si dissolve la soda caustica.
Bisogna utilizzarli tutti e tre perch altrimenti non c saponificazione, cio
non si fa il sapone.
Partiamo dai grassi. Per fare il sapone si pu utilizzare qualunque tipo
di grasso, ma ognuno di essi conferisce al sapone una sua propria
particolarit. Nella nostra prova utilizzeremo olio extravergine di oliva
(meglio se biologico). Altri oli sono quello di mandorla, di cocco (che
schiuma bene), di palma (che per presenta forti controindicazioni di
carattere ambientale per via della deforestazione necessaria alle colture
e ai lunghi trasporti) e altri ancora. Particolarmente buono, ma anche
particolarmente costoso, il burro di Karit.
La soda caustica, secondo ingrediente fondamentale, il nome comune
dellidrossido di sodio (il cui simbolo chimico NaOH). Utilizzate soda
pura al 99%. Da ultimo lelemento liquido che necessario per sciogliere
la soda caustica. Normalmente si utilizza acqua distillata ma anche quella
del rubinetto va benissimo (a patto che non sia troppo carica di cloro).
In alternativa allacqua si pu usare t, spremute di frutta o verdura o
addirittura latte.
In aggiunta ai tre ingredienti base si possono utilizzare oli essenziali per la
profumazione del sapone (decisamente da scartare limpiego delle fragranze
che sono profumazioni di origine sintetica) oppure coloranti e in tal caso
potete lasciare galoppare la vostra fantasia: caff, paprika, miele, curcuma
(particolarmente indicata per disinfettare la pelle), argilla verde ventilata
(che presenta qualit astringenti) ecc. Per la colorazione si possono anche
utilizzare pigmenti destinati alluso cosmetico.
3 ingredienti
I l sapone l o facci o
in casa!
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58 Consapevole
Gli utensili necessari per il metodo a freddo
z Una bilancia elettronica,
z un termometro in grado di misurare temperature da -10 C a + 110 C,
z una pentola di acciaio inox,
z un recipiente in vetro o ceramica resistente alle alte temperature per
dissolvere la soda nel liquido,
z un cucchiaio di acciaio inox per dosare la soda caustica e uno di
legno per miscelare. Ricordate di evitare assolutamente qualunque
elemento in alluminio (che sarebbe corroso dalla soda),
z un frullatore a immersione e vecchie coperte per avvolgere gli
stampi e tenerli caldi una volta che vi stato versato il sapone liquido.
Come stampi utilizzate quello che vi pare, adattate vecchi contenitori,
limportante che siano resistenti alle alte temperature e anche alla
soda caustica. I migliori sono quelli in silicone.
Utensili
E ora vediamo come procedere
per la preparazione del sapone.
1) Preparate larea di lavoro: una
stanza apposita o anche la
cucina. Considerata la potenziale
pericolosit delloperazione
importante che non siano presenti
i bambini.
2) Indossate guanti, mascherina,
occhialini e camice.
3) Pesate la soda caustica utilizzando
un cucchiaio di acciaio inox ed
una bilancia elettronica di assoluta
precisione. Pesate lacqua.
4) Versate lentamente la soda
nel liquido utilizzato facendo
attenzione a non provocare schizzi.
Mescolate adagio con il cucchiaio
in modo che la soda si sciolga
completamente. Per effetto della
reazione chimica la temperatura del
composto soda-liquido raggiunge
gli 80 C circa. Il contenitore
va quindi coperto e lasciato
raffreddare in un luogo sicuro.
5) Mettete una pentola di acciaio
inox sulla bilancia e pesate lolio.
Mettete la pentola sul fornello.
Scaldate a fuoco bassissimo fino
a raggiungere una temperatura di
45 C mescolando di tanto in tanto.
6) Misurare la temperatura della soda.
Una volta che ha raggiunto i 45 C,
versatela lentamente nellolio (e
non viceversa). Mescolate bene
con cucchiaio di legno.
7) Usate un frullatore ad immersione
per far diventare il composto
cremoso in tempi pi rapidi.
8) Quando il composto ha raggiunto
una sufficiente cremosit,
aggiungete gli oli essenziali per la
profumazione e pigmenti naturali o
altro per la colorazione. Mescolare
lentamente con il cucchiaio di
legno.
9) Versate il sapone cremoso nello
stampo prescelto e isolate bene
con stracci o coperte perch stia
al caldo.
10) Lasciare il sapone coperto nello
stampo per 48 ore e poi per
almeno un mese in luogo asciutto
e fresco per la stagionatura. La
stagionatura serve a far perdere
umidit al sapone e a farlo
solidificare. Pi lunga, meglio .
Facciamo
il sapone
casa sono numerosi: da quello
economico alla possibilit di
scelta di ingredienti naturali
e locali, dalla diminuzione
degli imballaggi a quella
dei trasporti, per arrivare
al mancato sostentamento
economico degli inquinatori
e sfruttatori di professione,
spesso anche responsabili di
esperimenti su cavie animali.
Prima la sicurezza
Anzitutto, qualche cenno per
preparare il sapone in assoluta
sicurezza. Queste poche
regole fondamentali sono da
osservare scrupolosamente.
1) La soda caustica (utilizzata
per i saponi solidi, mentre
per quelli liquidi si utilizza
potassio caustico) altamente
corrosiva e pu provocare
ustioni e ferite, ragion per cui
va assolutamente conservata
in un barattolo ermeticamente
chiuso e al di fuori della
portata dei bambini e anche di
eventuali animali domestici.
2) Utilizzate guanti di gomma
da cucina o in lattice usa e
getta, maschera facciale
filtrante (la si trova nei
negozi che vendono articoli
per la sicurezza) per evitare
linalazione dei vapori della
soda, occhialini (quelli da
piscina vanno benissimo),
camice (o abiti vecchi).
I vantaggi del
sapone fatto
in casa sono
numerosi:
da quello
economico
alla possibilit
di scelta di
ingredienti
naturali e
locali, dalla
diminuzione
degli imballaggi
a quella dei
trasporti
Autoproduzione
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Consapevole 59
3) Le attrezzature di sicurezza
vanno indossate ogni volta
che si pesa la soda, si prepara
la soluzione di liquido e soda,
si versa la soda nei grassi, si
mescola il sapone, si versa il
sapone nello stampo. Onde
scongiurare possibili irritazioni
cutanee, consigliabile
indossare i guanti fino ad un
mese di stagionatura. Fate
attenzione: con la soda non si
scherza.
Metodi di lavorazione
I metodi per fare il sapone in
casa sono due:
z il metodo a freddo che
sfrutta il calore prodotto
naturalmente dalla reazione
chimica per produrre la
saponificazione;
z il metodo a caldo che
utilizza invece fonti di calore
esterne.
In questa sede prenderemo in
considerazione unicamente il
metodo di produzione a freddo
perch pi facile e dunque
maggiormente indicato per
principianti.
Dal punto di vista chimico
il sapone naturale un
composto di sale sodico di
acidi grassi, unito a glicerina e
tracce di acqua. Questo sale si
ottiene attraverso una reazione
chimica, detta appunto
saponificazione.
La reazione che produce il
sapone avviene ogni qualvolta
una base alcalina (soda
caustica o potassio caustico
per i saponi liquidi) viene
diluita in un liquido e fatta
reagire con un acido (i grassi
vegetali come nel nostro caso,
o altrimenti grassi di origine
animale).
Si ringrazia La Saponaria di
Fano (www.lasaponaria.it) per la
preziosa collaborazione. Ulteriori
dettagli sono consultabili sul sito
www.ilmiosapone.it, nonch sul sito
in lingua inglese www.soapnaturally.com.
Da ultimo un ringraziamento ad un
amico mastro saponaio che non
desidera essere citato perch tutti
i saperi si perdono nella notte dei
tempi e non sono ascrivibili ad alcun
uomo.
3 ricette facili
Sapone allolio di oliva
Ingredienti:
1000 gr di olio (possibilmente
extravergine) di oliva,
300 gr di acqua distillata,
128 gr di soda caustica.
Si possono inoltre aggiungere
10/15 ml di olio essenziale a
scelta.
Sapone Mediterraneo
Ingredienti:
50 gr di olio di germe di grano,
950 gr di olio extravergine di
oliva,
300 gr di succo di carota puro e
senza zucchero o additivi,
128 gr di soda caustica.
Si possono inoltre aggiungere
20 ml di olio essenziale a scelta.
Sapone di olio di oliva e
cocco
Ingredienti:
750 gr olio di oliva,
200 gr di olio di cocco,
50 gr olio di ricino,
300 gr di acqua,
136 gr di soda caustica.
Patrizia Garzena-Marina
Tadiello
Il tuo sapone naturale.
Metodi, ingredienti, ricette
Edizioni Fag
Pagine 230, euro 15,90
Vive fra lItalia e il Costa Rica, paese a cui ha
dedicato il suo ultimo libro Puravida e Altri Racconti
Raminghi (Terra Nuova Edizioni 2010). Si interessa in
particolare di ecologia profonda e popoli tradizionali.
Ha pubblicato i saggi Piccole riflessioni di un criceto
in gabbia e Ritorno al passato. La Fine dellera del
Petrolio e il Futuro che ci attende.
Andrea Bizzocchi
Per approfondire
www.macrolibrarsi.it
Autoproduzione
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60 Consapevole
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62 Consapevole
Ogni albero ritrova nel
turgore delle proprie
gemme primaverili
linnocenza del fanciullo;
ripulito e sobrio riparte
da zero dai suoi tessuti
embrionali pronti a
divenire ogni tessuto,
ogni organo. In ogni
gemma si racchiude
tutto il divenire possibile.
C un momento dentro
la gemma in cui ogni
cellula giovane allo
stato puro: la rinascita
che ogni albero vive ogni
primavera. possibile
raccogliere questo
messaggio dalle gemme
degli alberi e mantenerlo
inalterato nel tempo
con la preparazione dei
gemmo derivati
Per le loro caratteristiche
particolari e grazie al loro
contenuto di enzimi, fattori
di crescita, vitamine, proteine,
aminoacidi, acidi nucleici,
auxine, ormoni vegetali ecc.,
i gemmoterapici esercitano
unazione molteplice
nellorganismo:
- a livello energetico-
vibrazionale apportano
limpulso della crescita
oltre al messaggio
particolare di ogni
meristema;
- drenano dallorganismo
le scorie metaboliche e
altre tossine accumulate;
- armonizzano i
processi biochimici
dellorganismo;
- stimolano i processi
riparativi;
- modificano gli squilibri
del terreno in modo
dolce e profondo.
Il gemmoderivato raccoglie
tutta lenergia contenuta nelle
gemme o nelle parti in via di
accrescimento e rappresenta
lidea concentrata della
forma che la pianta
assumer.
La raccolta delle gemme e
degli altri meristemi avviene
a mano direttamente sulla
pianta o al massimo da rami
tagliati al momento della
raccolta.
Preparazione
La preparazione di un
gemmoderivato abbastanza
semplice e pu essere
fatta da chiunque se si
seguono poche regole ma
fondamentali.
Il momento della raccolta
determinante per la qualit
e deve avvenire nel tempo
balsamico (il periodo in cui
la pianta medicinale presenta
la pi alta concentrazione
di principi attivi, adatto
quindi alla sua raccolta),
che dipende dal meristema,
cio il tessuto vegetale le
cui cellule sono in grado di
riprodursi, utilizzato:
- le gemme si raccolgono
quando si sono gonfiate e
prima che sboccino;
- i giovani getti subito
dopo lo sboccio delle
gemme;
Gemmoderivati,
come prepararli in casa
Nei gemmoderivati, un metodo semplice ed efficace
che si pu fare anche in casa, racchiusa tutta lenergia degli alberi
Lucilla Satanassi - Remedia
62 Consapevole
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Consapevole 63
- i boccioli prima della loro
apertura;
- la corteccia da piante o
rami giovani al momento
della montata della linfa;
- la linfa prima che
appaiano le foglie;
- le radici di piante annuali
da piante giovani;
- le radici di piante perenni
prima della lignificazione;
- la corteccia di radici al
momento della montata
della linfa;
- i semi a piena maturit.
Per ottenere un prodotto
di prima qualit bisogna
procedere alla messa in
macerazione subito dopo
la raccolta. La macerazione
avviene in una soluzione di
glicerina e alcol etilico puro in
parti uguali (in peso).
La funzione dellalcol etilico,
che il buongusto con cui si
preparano liquori, quella
di estrarre profondamente
e di penetrare dentro i
tessuti spesso duri di alcune
perule di gemme. Lalcol
una sostanza leggera e
volatile e garantisce anche la
conservazione del preparato.
La glicerina deve essere
assolutamente vegetale e si
dovrebbe trovare in farmacia.
possibile sostituirla con una
sostanza molto pi facile
da reperire, ma ugualmente
adatta, quale il miele. La
glicerina o il miele hanno la
funzione di estrarre le parti
delicate dei cosiddetti fito-
ormoni.
Le nostre gemme appena
raccolte vanno messe dentro
questa miscela di alcol e
glicerina (o miele) che funge
da solvente. Consiglio di
preparare a parte una certa
quantit di solvente che
si mantiene per un tempo
illimitato: in un contenitore
di vetro ben pulito mettete
insieme alcol e glicerina
(o miele) in rapporto 1:1,
calcolato in peso, pesate per
esempio 500 grammi
delluno e dellaltro e poi
mescolate molto bene.
Agitatela sempre molto bene
prima di unirla alle gemme.
Con un vaso di vetro e
una bilancia procedete alla
preparazione del vostro
ceppo, cio la macerazione
delle gemme. Il rapporto
gemme-soluzione dovrebbe
essere 1:20 in peso,
considerando per il peso
secco delle gemme. Per
determinarlo bisognerebbe
essiccare una parte delle
gemme raccolte, verificare
quanta acqua contengono
e sottrarla dal peso delle
gemme fresche. Per il nostro
uso possiamo, con buona
approssimazione, usare i
seguenti rapporti tra gemme
fresche e solvente:
- 1:10 nel caso di gemme,
boccioli, corteccia,
giovani radici;
- 1:4 nel caso di giovani getti;
- 1:20 in caso di semi
secchi (1:10 se sono
freschi);
- 1:1 nel caso di linfa.
Pesate le gemme e mettetele
nel vaso di vetro. A parte,
pesate la quantit di miscela
necessaria e aggiungetela nel
vaso. Per favorire lestrazione
dei principi attivi utile
frullare il tutto, soprattutto se
le gemme sono dure o se si
tratta di corteccia. Chiudete
bene il vaso con chiusura
ermetica.
La macerazione avviene al
buio. Durante questo periodo
la soluzione viene scossa
ogni tanto per estrarre meglio
i principi attivi. Il tempo di
macerazione dura almeno
un mese lunare ma potrebbe
protrarsi anche per il doppio,
per esempio se le temperature
sono basse.
Quindi si procede alla
torchiatura tramite torchietto
e alla filtrazione del macerato
con i filtri in cellulosa. Il
prodotto cos ottenuto si
chiama souche che significa,
appunto, ceppo e che deve
essere conservata in bottiglie
di vetro scuro e custodita ben
chiusa al riparo della luce.
Mantiene le sue propriet per
almeno 5 anni.
Per ottenere il gemmoderivato
pronto alluso dobbiamo
fare una diluizione di
Curarsi con le piante
C un momento dentro la gemma
in cui ogni cellula giovane allo stato puro:
la rinascita che ogni albero
vive ogni primavera
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64 Consapevole
tipo omeopatico. Questo
ci permette di preparare,
con piccolissime quantit
di gemme, un abbondante
prodotto che useremo per la
salute della famiglia e degli
amici. La souche viene diluita
in proporzione di 1:10 con
una miscela di glicerina-
alcol-acqua preparata a parte
e scossa per 100 volte, come
avviene nella preparazione
di prodotti omeopatici. La
miscela composta da 50
parti in peso di glicerina,
30 di alcol e 20 di acqua.
Si ottiene cos il macerato
glicerico o gemmoderivato
pronto alluso.
Il gemmoderivato deve essere
conservato in recipienti di
vetro scuro e custodito ben
chiuso al riparo della luce.
La sua durata generalmente
viene indicata in 5 anni dalla
preparazione della souche.
Il tipo di conservazione pu
aumentare o ridurre la durata
del prodotto.
Assunzione
Il gemmoderivato va sempre diluito in mezzo bicchiere dacqua
e bevuto a sorsi, da tenere un attimo in bocca per favorire
lassimilazione sublinguale che ne aumenta lefficacia.
I momenti migliori per lassunzione sono la mattina a digiuno e la
sera prima di coricarsi.
Possiamo anche imparare ad assumerli diluiti in un litro dacqua
da bere nellarco della giornata, lontano dai pasti.
Lassociazione di due o pi gemmoderivati potenzia il loro potere
benefico per leffetto sinergico che si crea. Alcuni sviluppano azioni
diverse dipendenti dalla loro associazione con altri gemmoderivati.
Per questo motivo generalmente consigliabile assumere
contemporaneamente due o pi gemmoderivati, che possono
essere messi nello stesso bicchiere oppure assunti singolarmente
in momenti diversi della giornata.
Dosaggio
Si prendono 5-8 gocce per ogni 10 kg di peso corporeo in mezzo
bicchiere dacqua 2 o 3 volte al giorno. Quando si assumono pi
gemmoderivati il dosaggio va diviso tra di loro.
Durata della cura
Per problemi acuti i gemmoderivati si assumono fino a qualche
giorno dopo la scomparsa del problema.
Per problemi cronici consiglio di assumerli per almeno 2-3 mesi,
tutti i giorni senza interruzione. Se al termine di questo periodo il
problema non fosse risolto, si pu continuare per un tempo pi
lungo, facendo attenzione a sospendere lassunzione per circa 10
giorni al mese.
Effetti collaterali e controindicazioni
La peculiarit dei gemmoderivati proprio quella di non avere
alcuna tossicit e di intessere una profonda rigenerazione a livello
cellulare che si ripercuote sul benessere di tutto il corpo. Sono
facili da utilizzare, gradevoli e possono essere adottati anche dalle
donne in gravidanza e utilizzati da bambini, neonati e anziani.
La forza degli alberi sempre vicina a noi e con questi preparati
facili da utilizzare possiamo contare sul loro aiuto in ogni
momento della nostra vita.
Ha collaborato con la rivista Erbe, insegnato alla scuola
di fitoterapia di Riza. Nel 1992 insieme a Hubert Bsch
fonda Remedia, una piccola impresa nellAppennino
Tosco-Romagnolo realizzando il sogno di praticare
lerboristeria coltivando e trasformando fiori ed erbe.
Conduce incontri e corsi nel suo giardino per divulgare il
messaggio delle piante con particolare interesse alla cura
del corpo e della Terra. Per maggiori informazioni:
www.remedia.it, mail: info@remediaerbe.it.
Lucilla Satanassi
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Hubert Bosch
Erbe Buone
Conoscerle, utilizzarle
e trasformarle in ricette
per la salute
Per approfondire
Disponibile da Agosto su:
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Curarsi con le piante
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Consapevole 65
I l travagl i o
in casa
Intervista allostetrica Linda Manduchi
Marianna Gualazzi
S
ono sempre
pi numerose,
anche nel
nostro Paese,
le donne
che scelgono di vivere
la gravidanza e il parto
in prima persona e con
maggiore consapevolezza.
La pari sicurezza del parto
in casa rispetto al parto in
ospedale (avvalorata da
studi scientifci di rilievo),
lesperienza positiva di de-
medicalizzazione portata
avanti nei Paesi del Nord
Europa (in Olanda un
terzo dei parti avviene in
strutture extra-ospedaliere)
dimostrano come il parto
possa essere riportato
nella sfera della fsiologia,
con grande benefcio in
termini di salute fsica
e psicologica sia per la
coppia che per il bambino.
Ogni donna e ogni coppia
hanno il diritto di scegliere
il luogo che ritiene sicuro
e di fducia per la nascita
del proprio bambino:
compito degli operatori
sarebbe quello di offrire il
ventaglio completo delle
possibilit, includendo e
promuovendo il parto in
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66 Consapevole
casa o percorsi alternativi
simili e complementari.
Molte donne non sanno che,
oltre al parto in casa, esiste
la possibilit di vivere solo
in travaglio tra le mura
domestiche e di trasferirsi
in ospedale quando questo
gi in fase avanzata. Questa
modalit, scelta da diverse
coppie e mamme, ha come
punti di forza il fatto di
vivere in casa, nel proprio
ambiente, la fase pi
lunga del parto e di essere
sostenute e accompagnate
in questo percorso dalla
fgura di unostetrica
libera professionista, il cui
sopporto non si esaurisce
nellevento parto, ma si
prolunga nel delicato e
importante momento del
dopo parto.
A questo proposito
abbiamo intervistato Linda
Manduchi ostetrica
libera professionista che
opera in Romagna e che
si occupa da anni di parto
e travaglio in casa e della
promozione della fsiologia
in gravidanza.
Molte persone non sanno
che cosa sia il travaglio di
parto. Potresti spiegarci in
cosa consiste questa fase?
Il travaglio un evento
naturale che fa parte della
vita della donna, un evento
che segna la crescita, un
cambiamento di ruolo, una
maturazione che render
quella donna diversa, pi
consapevole, pi forte.
Questo processo fsiologico
ha un suo andamento, un
suo ritmo ed caratterizzato
da fasi che aiutano la
donna a capire quando la
nascita del bambino si sta
avvicinando.
Quando si parla di
travaglio ogni donna porta
lattenzione al concetto di
dolore e alle contrazioni,
alla fatica dellapertura
del proprio corpo per fare
nascere il proprio bimbo/a.
Tecnicamente si parla di
travaglio attivo quando le
contrazioni sono regolari
Parto e travaglio in casa: dove?
Sul sito del Coordinamento Nazionale Ostetriche Parto a Domicilio, alla
sezione Dove trovarci, sono presenti i riferimenti delle associazioni
e delle ostetriche che si occupano di travaglio e parto in casa su tutto il
territorio nazionale.
Per contatti: www.nascereacasa.it - info@nascereincasa.it
Bambini e genitori
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(tre contrazioni nellarco di
10 minuti) e la dilatazione
del collo dellutero di tre
centimetri. Le ostetriche
sanno che per arrivare a
questo punto c un grosso
lavoro che dura ore, a
volte giorni e per il quale
il supporto della mamma
fondamentale.
Tutto ci che avviene prima
di questa fase chiamato
periodo prodromico.
Durante questa fase molte
mamme non interpretando
bene i segnali del proprio
corpo si recano in
ospedale per poi essere
rimandate a casa: tutto
questo si traduce spesso
in una perdita di tempo,
di energie e di fducia in
se stesse. Dopo il periodo
prodromico che aiuta
la mamma ad entrare
in travaglio e lasciarsi
andare verso questa nuova
esperienza, le contrazioni
iniziano ad incalzare,
prendono un ritmo pi
frequente e il dolore pi
intenso: a questo punto il
collo dellutero si dilata
ulteriormente.

Perch scegliere il
travaglio in casa?
La casa offre lintimit
necessaria per un buon
andamento del travaglio:
il luogo ideale nel
quale un evento naturale
di questo tipo pu avere
inizio nel pieno rispetto dei
tempi della mamma, del
bambino/a e della coppia.
In questo ambiente ricco di
colori, di odori conosciuti,
di vissuti, la donna si sente
pi libera, pi tranquilla e
rassicurata dalla presenza
del proprio compagno
e dellostetrica, di
conseguenza pi facilmente
entra in contatto con il
proprio bambino e il proprio
corpo. Le persone di fducia
(il compagno e lostetrica)
che sostengono la mamma
in questo percorso possono
aiutarla con massaggi, con
la preparazione di cibi,
di tisane, nellutilizzo
dellacqua e in tutto ci che
a lei fa piacere, che la rende
libera di fare o di non fare.
A casa viene rispettata la
naturalit degli eventi e la
sicurezza.
Lostetrica ausculta il
battito cardiaco fetale e
valuta il buon andamento
del travaglio. La mamma si
sente rispettata e sostenuta
in un ambiente per lei
sicuro e confortevole.
Premessa indispensabile
per il travaglio a casa la
presenza di unostetrica
libera professionista che
segue la donna durante
questo percorso: quali
sono i vantaggi del
rapporto one to one che si
instaura tra lostetrica e la
donna?
Lostetrica come fgura
professionale deputata
a seguire la gravidanza,
il travaglio e il parto
fsiologico, ovvio che
tutto ci che non lo ha una
gestione diversa.
Lostetrica libera
professionista instaura con
la coppia un rapporto di
fducia, di comunicazione,
di scambio reciproco
durante tutto il corso
della gravidanza. Questo
le permette di rispondere
alle necessit di quella
coppia in un momento cosi
importante, di promuovere
la fsiologia, di sostenere
emotivamente quella
mamma e quel pap
dedicandosi esclusivamente
ad essi.
Molte donne sono
spaventate dal travaglio
a casa per via del
trasferimento in ospedale a
travaglio inoltrato
Le coppie che scelgono
lospedale come luogo
per far nascere il proprio
bambino e sempre per scelta
vivono lesperienza del
travaglio a casa sanno che a
una certa fase del travaglio
li attende il trasferimento in
ospedale, che sicuramente
La casa il luogo ideale nel quale il
travaglio pu avere inizio nel pieno
rispetto dei tempi della mamma, del
bambino/a e della coppia
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68 Consapevole
segna un cambiamento.
Se il travaglio fsiologico
e le condizioni lo
permettono, la coppia
pu decidere di rimanere
a casa con lostetrica di
fducia non solo durante
la fase prodromica, ma
anche durante il travaglio
attivo, in concreto fno a
che la dilatazione del collo
dellutero sia avanzata (5-
6-7-8 centimetri) e la parte
pi lunga del travaglio
terminata. Lo spostamento a
questo punto viene fatto in
macchina e la mamma in
preda alle sue emozioni,
ai suoi ormoni (endorfne e
ossitocina), alla sua fatica
si sposta in ospedale, che
rappresenta per quella
coppia il luogo prescelto,
quindi il luogo di fducia,
per loro e il loro bambino.
Una volta giunta in
ospedale, la donna pu
contare sul supporto della
propria ostetrica anche in
sala parto?
In ospedale la coppia viene
ancora aiutata dallostetrica
libera professionista che
rimane accanto alla coppia
e svolge una funzione
di sostegno emotivo e di
supporto.
La mamma pu avvalersi
dei suoi consigli, dei
massaggi offerti e del
In casa un ambiente ricco
di colori, di odori conosciuti,
di vissuti la donna si sente
pi libera, pi tranquilla e
rassicurata dalla presenza
del proprio compagno e
dellostetrica
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conforto emotivo, ma
soprattutto della presenza
costante e continua della
propria ostetrica fno a
che il bambino nato e
succhia al seno. Le strutture
ospedaliere in genere
accettano la presenza
delle ostetriche libere
professioniste senza alcun
problema.
Il rapporto con lostetrica
continua anche nel dopo
parto? Quali sono i
benefci dellassistenza
ostetrica durante il
puerperio?
Nel dopo parto la coppia
sa di poter contare
sullostetrica di fducia
in qualsiasi momento e
di poter ottenere da lei
tutti i consigli utili per
vivere con serenit il
puerperio e la vita con
il bambino. Lostetrica
segue lallattamento e
risolve i piccoli e grandi
problemi ad esso legati,
monitora landamento
delle lochiazioni (le perdite
ematiche successive al
parto), si assicura che
linvoluzione uterina
proceda senza anomalie,
segue e sostiene la coppia
nella cura del bambino
(dal bagnetto, al cambio,
alla cura del cordone
ombelicale).
Con questo tipo di
assistenza la coppia pu
contare su un punto di
riferimento sempre presente:
il rapporto di fducia che si
crea con lostetrica rimane
nel tempo.

Nascere in casa: i racconti
delle mamme
Un libro di racconti, di
storie intense e cariche di
emozioni.
Il momento della nascita
(nascita di un bambino,
ma anche nascita di una
mamma) narrato dalle
donne che hanno scelto
la casa o altri luoghi
diversi dallospedale (una
spiaggia, un bosco) per
dare alla luce il proprio
bambino, accompagnate
dallostetrica di fiducia,
dal proprio compagno o in
totale solitudine (parto non
assistito).
Un libro imperdibile per
tutte le donne che hanno gi
sperimentato il parto a casa
e che desiderano rivivere
attraverso il racconto
altrui le sensazioni di quel
momento cos unico;
una lettura magica per
tutte le donne e le coppie
che stanno valutando la
possibilit del parto a casa.
A cura di Francesco DIngiullo
Nati in casa
Le custodi della nascita raccontano
Altica, 2008
Pagine 300 euro 18,00
Per approfondire
Cercalo su:
www.macrolibrarsi.it
Abbiamo intervistato
Lisa Elsa Manduchi
Ostetrica libera professionista, diplomata alla
Scuola di Ostetricia dellUniversit degli studi
di Bologna nel 1995, ha lavorato per anni nelle
strutture ospedaliere dedicandosi al lavoro di sala
parto. Nel 2008 in seguito ad un percorso di
crescita e maturazione, e nella convinzione che il
travaglio e il parto di mamme sane con gravidanza
fsiologica si possano vivere allinterno delle mura
domestiche decide di lasciare lospedale e di
iniziare a lavorare in regime di libera professione.
Oggi lavora come ostetrica dedicandosi alle
mamme e alle coppie durante la gravidanza,
sostenendole durante il travaglio, promuovendo
la fsiologia, e allo stesso tempo continuando
la propria formazione con continui corsi di
aggiornamento.
Collabora con il centro Le Nove Lune di San
Marino (http://www.lenovelune.sm/).
possibile contattare Linda Manduchi allindirizzo
mail simone.richi@libero.it.
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70 Consapevole
Viaggi per bambini con
asinelli
LAssociazione La Boscaglia,
impegnata nella diffusione
della filosofia del viaggio a
piedi nella natura e organizza-
trice di viaggi, propone per il
2010 una linea di viaggi dedi-
cati ai bambini e allincontro
con lasino.
I viaggi di Bimbotrek sono
dedicati sia alle famiglia che ai
soli bambini e si distinguono in
avventurosi e soft. Nellestate
2010 vengono proposti 6
viaggi Bimbotrek.
Per info: www.boscaglia.it
Piccoli falegnami
crescono
La Scuola di pratiche soste-
nibili del parco sud di Milano
organizza tra giugno e luglio
laboratori di falegnameria,
bioedilizia, panificazione che
avvicinano bambini e ragazzi
al linguaggio del lavoro e alle
risorse del proprio territorio,
offrendo unesperienza di
lavoro collettivo.
Per info: www.scuoladiprati-
chesostenibili.it.

Come realizzare una
bambola Waldorf
Le bambole Waldorf (o bambole
steineriane) sono bambole inte-
ramente fatte a mano, con cura
e con amore, usando esclusiva-
mente materiali naturali. Il fatto
che la bambola sia semplice,
morbida e abbia, al posto degli
occhi e della bocca, solo due
puntini scrive Karin Neuschutz
in Bambini e Bambole d al
bambino la libert di concretiz-
zare la sua fisionomia vaga in
una rappresentazione persona-
le, inoltre la bambola di stoffa
in grado di modificare, agli occhi
del bambino, la sua espressione
a seconda dello stato danimo.
Lebook Come realizzare una
bambola Waldorf contiene il
cartamodello e le istruzioni
per creare una bambola con
maglioncino, pantaloni e panno-
lino (lavabile!).
Per acquistare il libro:
www.lacasanellaprateria.com.
Tutti per la Terra
Un libro per conoscere pi
da vicino la Terra in cui vivia-
mo dedicato alla curiosit di
bambini e bambine. Andiamo
a conoscere pi da vicino il
ciclo dellacqua e del sole,
latmosfera, leffetto serra,
la biodiversit, lenergia e il
clima. In questo ci sono tante
foto e spiegazioni da rimanere
a bocca aperta!
Marianne Lambrechts,
Eric Luckx
Tutti per La Terra
Capirla per aiutarla
Macro Junior, 2009
Ricorda che
I circa 6.000 pannolini
che usiamo nei primi
tre anni di vita del
nostro bambino ci fanno spen-
dere dai 1.500 ai 2.000 euro.
Con i lavabili la spesa varia dai
200 agli 800 euro a seconda
del modello che scegliamo. E
se poi decidessimo di avere
un altro bimbo? Allora la spesa
sar uguale a zero!
Dire, fare,
giocare
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Consapevole 71
A due passi
dal confine
La meta perfetta per chi vuole conciliare una vacanza
naturalistica con un tour enogastronomico
Chiara Meriani
Sullaltipiano carsico,
a pochi chilometri
dalla Slovenia, dove
la brezza spazza la
pietra e porta i pro-
fumi di antichi sapori
si trova Sgonico, un
paesino che racchiu-
de bellezze naturali
e infinite possibilit
di degustare i buoni
prodotti locali
A pochi chilometri da quel-
lo che fu il confine con la
Slovenia, sul Carso triesti-
no, terra per certi aspetti
arida e difficile, sorge
Sgonico (Zgonik) dove gli
abitanti, in larga maggioran-
za di madrelingua slovena,
continuano a conservare
tenacemente quellambiente
originale forse ruvido
ad un primo impatto, ma
schietto e genuino creato
dal duro lavoro degli abi-
tanti dun tempo. Arroccato
sullaltopiano carsico,
Sgonico non si lasciato
trasformare in periferia di
citt, ma ha mantenuto viva
la propria anima legata ad
agricoltura ed allevamento,
senza per chiudersi in se
stesso: in fin dei conti
sempre stato un luogo di
passaggio per viandanti e
viaggiatori e gi allinizio
del XV secolo ospitava una
taverna adibita al cambio
dei cavalli, conosciuta come
ottimo luogo in cui fermarsi
a mangiare e riposare.
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72 Consapevole
La grotta pi grande
del mondo
Chiuso ad Est da una fila di
rilievi che segnano il confine
con la Slovenia (la massima
altitudine rappresentata
dal Monte Lanaro-Volnik
di 544 m), il suo territorio
caratterizzato da nume-
rose doline e dalla Grotta
Gigante, la pi grande cavit
turistica al mondo: i suoi
600.000 metri cubi potreb-
bero contenere per intero la
Basilica di San Pietro e han
fatto guadagnare alla grotta
lingresso nel Guinness dei
Primati! Brikova Jama in
sloveno, la Grotta Gigante
meta turistica dal lontano
1908, quando fu organiz-
zata a tal fine dal Club dei
Turisti Triestini. Costituita da
unampia ed unica caverna
(alta 107 metri, lunga 280 e
larga 65) in cui confluiscono
molte gallerie, la sua visita
dura circa unora e consente
di ammirare le varie forme
che caratterizzano questo
particolare ambiente sotter-
raneo, tra cui le stalagmiti
a pila di piatti, tipiche di
questa grotta e risultato della
notevole altezza dalla quale
cadono le gocce dacqua. Tra
le pi famose, la colonna
Ruggero, una stalagmite alta
ben 12 metri, e la Palma
di 7 metri, formazione geo-
logica che prende il nome
dallalbero che ricorda.
Particolarit della grotta sono
anche due pendoli geodetici,
i cui cavi sono fissati sulla
volta della caverna e termi-
nano sulla sua base: costitu-
iscono una strumentazione
utilizzata dallIstituto di
Geodesia dellUniversit di
Trieste per rilevare i movi-
menti della crosta terrestre.
Sul fondo della grotta
presente anche una stazione
sismografica, mentre la sta-
zione meteorologica si trova
nellimmediato esterno,
dove si pu visitare anche il
museo di speleologia.
Parchi naturali e delizie
genuine
Altre attrazioni turistiche
di Sgonico sono la Riserva
naturale del Monte Lanaro, il
Sentiero Riselce, il Giardino
botanico Carsiana che ha
sede in una dolina di 6.000
metri quadrati e ospita pi
di 600 specie botaniche, e
lantichissimo Castelliere di
Rupinpiccolo.
Il turismo del paese trova
impulso anche e soprattutto
nello sviluppo dellagritu-
rismo, che sa offrire prodotti
di alta qualit. Uve pregiate
danno vita a vini dalla per-
sonalit forte ed unica: negli
ultimi anni molti produttori,
rispettosi delle migliori tra-
dizioni, han puntato sulla
qualit, riducendo drasti-
camente la quantit e affi-
nando il vino, nelle migliori
occasioni, in fusti di legno.
Caratteristici della zona, i
vini DOC Carso Vitovska,
Malvasia (bianchi) e Terrano
(rosso) che si ottiene nella
sola provincia di Trieste dai
vitigni del Refosco. La terra
rossa del Carso, unita al par-
ticolare clima dellaltopiano
dove dallinterno soffia forte
la Bora e dal mare giungo-
no brezze leggere, regala al
vino un colore rosso rubino
carico di riflessi violacei e
profumo di frutti di bosco.
Per valorizzare questo tipico
vino autoctono e favorire le
escursioni turistiche, stata
creata la Strada del Vino
Terrano, voluta e patrocinata
dalla Provincia di Trieste.
Ma non solo il vino caratte-
rizza il sapore di questa terra:
il miele un altro prodotto
deccellenza, soprattutto
quelli di Marasca, Acacia
e Millefiori. La peculiarit,
infine, che contraddistingue i
formaggi del Carso il sapo-
re che si potrebbe definire
alle erbe, risultato dellali-
mentazione del bestiame
allevato che si nutre di erba
carsica, ricca di essenze quasi
montane.
Andar per frasche
Quella che potrebbe sem-
brare una classica meta da
turismo enogastronomico,
offre per insieme agli altri
Eco Viaggi
Sgonico non
si lasciato
trasformare
in periferia di
citt, ma ha
mantenuto
viva la propria
anima legata
ad agricoltura
ed allevamento,
senza per
chiudersi in se
stesso
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comuni carsici, sia italiani
che sloveni anche unaltra
possibilit, davvero unica:
quella di visitare le osmizze,
luoghi dove si vendono e
consumano vini e prodotti
caserecci quali prosciutti,
salami e formaggi, diret-
tamente nei locali e nella
cantine dei contadini che
li producono. Diversi dagli
agriturismi, risalgono addi-
rittura allepoca di Carlo
Magno quando Tergeste
entr a far parte del Regno
Franco. Unordinanza del
tempo concedeva a tutti i
viticoltori dellImpero il
diritto di vendere diretta-
mente il proprio vino segna-
lando tale attivit con lespo-
sizione di una frasca (pena la
confisca). Lantica usanza fu
restaurata con un decreto del
1784 emanato da Giuseppe
II Asburgo che permetteva
agli agricoltori di vendere
vino sfuso prodotto in casa
per un periodo di otto giorni.
Il termine osmizza, infatti,
deriva da osem che in slove-
no significa otto ed indi-
cava appunto la durata del
periodo di apertura. Ancor
oggi, a turno, i contadini
del Carso aprono le proprie
cantine ed appendono delle
frasche nelle vicinanze, in
modo da guidare gli avven-
tori alle proprie case. Oggi
il periodo di apertura pu
essere superiore agli otto
giorni e viene calcolato sulla
base della quantit di vino
prodotto. La scelta del perio-
do a discrezione dei con-
tadini. Esistono guide e libri
turistici dedicati a possibili
osmizze-tour ed anche dei
siti internet dedicati allan-
dar per frasche: ma censire
tutte le osmizze, che variano
di anno in anno, quasi
impossibile. Lunico vero
modo per raggiungerle
seguire le stradine del Carso
alla ricerca di qualche frasca
e chiedere consiglio alle per-
sone del posto: le migliori
osmizze di solito son quelle
pi difficili da scovare!
Eco Viaggi
A turno, i contadini del Carso aprono le
proprie cantine ed appendono delle fra-
sche nelle vicinanze, in modo da
guidare gli avventori alle proprie case
giornalista professionista specializzata in
giornalismo di viaggio e turismo responsabile.
Per contatti: ilsensodelviaggio@gmail.com.
Chiara Meriani
Come arrivare
Sul territorio di
Sgonico passa
il Raccordo
Autostradale
RA13 che lega Trieste
con lautostrada A4. Vi
una uscita nei pressi
di Gabrovizza, frazione
di Sgonico. Il comune
ben collegato al resto
del territorio provinciale
da una fitta rete di strade
secondarie... ricche di
osmizze!
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74 Consapevole
Lucilla Satanassi, Hubert Bsch
Petali e Rugiada
Le piante per la cosmesi
Humus Edizioni
pagg. 168, euro 20,00
Se volete comprendere com
fatto un cosmetico naturale
questo libro per voi. Per
ognuna delle 16 piante trove-
rete descrizioni dettagliate su
riconoscimento, coltivazione,
raccolta, trasformazione, utiliz-
zo, propriet, pianeta gover-
nante, messaggio della pianta e
ricette.
Il libro completato da de-
scrizioni chiare e sintetiche su
come preparare estratti alcolici
e idroalcolici, oleoliti, rimedi
foreali, gemmo derivati, acque
aromatiche, colliri, oli, creme e
pomate.
Alain Saury
Il manuale della vita naturale
Guida pratica
allautosufcienza
Arianna Editrice
pagg. 446, euro 28,00
Un po guida pratica, dettagliata
e ben illustrata per reimparare a
vivere in armonia con la natura
e un po poetico invito ad amare
e rispettare tutto ci che ci
circonda e del quale facciamo
parte, questo libro ci invita a
riscoprire il piacere e il valore
di una vita secondo natura. Di
fronte alle crisi energetiche,
economiche e ambientali che
stiamo attraversando, lunico
modo di guardare al futuro
volgere uno sguardo consapevo-
le al nostro passato.
Janet Balaskas
Preparazione al parto
naturale
Macro Video,
libro + dvd, euro 17,50
Con questo utile videocorso
puoi prepararti in gravidanza
migliorando le tue risorse di
energia, fducia, salute fsica ed
emotiva, per arrivare al parto
con serenit e consapevolez-
za. Unutile guida anche per la
scelta di un parto dolce, come il
parto in acqua, spiegato insieme
ai benefci di trattamenti natu-
rali come lomeopatia, losteo-
patia, la rifessologia plantare,
massaggi e ipnoterapia adatti
a questo importante momento
della tua vita.
Cosa leggere ...
e vedere
Grazia Cacciola
Lorto sul balcone
Coltivare naturale in spazi
ristretti
Fag Milano
pagg. 221, euro 18,90
Volete coltivare eccellente frutta
e verdura sul vostro balcone, con
tutti i trucchi e le tecniche per
ottenere, con poca spesa e fatica,
ottimi risultati? Grazia Cacciola
vi spiega come fare e vi guida
passo passo nella progettazione
dellorto urbano, consigliandovi
cosa coltivare a seconda delle
esigenze e disponibilit.
Imparerete i trucchi per colti-
vare frutta e verdura, alberi da
frutta o piante per lerboristeria,
e come trattarli con metodi na-
turali contro parassiti, malattie
e problemi vari.
A cura di Romina Rossi
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Consapevole 75
Eventi, Corsi, Formazione
Giugno/Settembre 2010
EVENTI
6/15 agosto
FestAmbiente,
Ripescia (GR)
Nel cuore della Maremma tosca-
na, prende il via la XXII edizione
del festival internazionale di eco-
logia e solidariet organizzato da
Legambiente. Nei dieci giorni di
manifestazioni si svolgono dibattiti
e conferenze, concerti e spetta-
coli, mostre e persino trattamenti
naturali.
9/12 settembre
SANA, Bologna
Consueto appuntamento con il
Salone dellAlimentazione Naturale,
che da anni porta avanti lidea di
benessere incentrata su un incrocio
di percorsi fra cibo sano e buono,
fra star bene e piacersi e mette in
luce un abitare che, muovendosi
fra tecnologie e design, rispetta
lambiente senza rinunciare al bello.
Questanno la manifestazione aprir
il dialogo con i Paesi del bacino del
Mediterraneo che stanno entrando
con forza nel mondo dei prodotti
biologici e naturali.
CORSI
20 giugno / 25 luglio
Campi estivi per ragazzi dai
6 ai 13 anni
Anche questanno lassociazione
La casa nel Bosco in collina, sita
nella campagna pavese, a unora
da Milano, organizza per il decimo
anno consecutivo campi estivi per
bambini, con educatori e anima-
tori con una provata esperienza in
pedagogia steineriana. Si d molto
spazio alla fantasia e alla creativi-
t, con attenzione ai valori morali
come la libert, larmonia sociale,
il rispetto della natura, di se stessi
e degli altri. Durante i corsi, della
durata di 1 settimana si svolgo-
no attivit di gruppo (artigianato,
arte, escursioni, serate intorno al
fuoco) che stimolano insieme
libert e senso di responsabilit.
Per maggiori informazioni:
www.casadelbosco.org.
24/30 luglio
Osservazione del paesaggio:
il ciclo dellacqua di una
montagna
Organizzato dallecovillaggio Basilico,
il corso tenuto da Carlo Berni e Enzo
Lainati, permette di approfondire
le conoscenze sulla permacultura
e losservazione nellapprendimento
attivo. Il corso si svolge allinterno
dellazienda agricola Biancospino,
sui monti della Calvana (PO), in
unarea attrezzata con piazzole per
le tende, una struttura per cucinare
con tavoli, 1 compost toilet e una
doccia ad acqua fredda scaldata dal
sole. Durante il corso i partecipanti
avranno lopportunit di osservare
il territorio andando alla ricerca di
acquiferi carsici, imparando a ricono-
scere le rocce, studiando il rapporto
fra la roccia e la flora e fra la roccia
e lacqua, studiare la storia delluomo
in quellambiente. Per info:
www.associazionebasilico.it/eventi
6/15 agosto
Energia, ambiente, lavoro
Centro per lEnergia e
lAmbiente (EUZ) di Springe/
Eldagsen, Germania
21 corso per italiani su Bioedelizia,
case passive, micro-cogenerazio-
ne, solare termico e fotovoltaico,
fitodepurazione, tecniche di rispar-
mio idrico, impianti eolici, materiali
isolanti e alimentazione biologica.
Include alcune visite guidate a
localit di eccellenza energetica
nei dintorni, come la fabbrica dei
pannelli solari Solvis e il quartiere
Kronsberg di Hannover, esempio
di edilizia popolare a basso con-
sumo, con case passive, impianti
solari e eolici.
7/12 agosto
Scuola estiva della
decrescita nella laguna
di Venezia
Giunta alla settima edizione, la
scuola sulla decrescita questan-
no organizza un corso incentrato
sullagricoltura naturale attraverso
una prima introduzione alle tec-
niche agricolurali per la creazio-
ne di un orto domestico. Tra i
docenti del corso, che si svolger
sullisola di SantEremo, allinterno
del monumentale complesso della
ottocentesca Torre Massimiliana si
segnalano: Bruna Bianchi, Mauro
Boaniuti, Marco Deriu, Ferruccio
Nilia e Gianni Tamino. I parteci-
panti al corso saranno ospitati nella
casa ostello Il lato azzurro che
sorge sulla piccola isola della lagu-
na veneziana. Per info e contatti
scuoladecrescitavenezia@gmail.com.
21/27 agosto
Settimana verde con lorto
biologico in cascina
Organizzato dalla Scuola di
Pratiche sostenibili di Milano, il
corso rivolto a tutti i neofiti che
imparando le buone pratiche
dellorto biologico familiare. Alla
mattina nellorto e al pomeriggio
imparare a fare le conserve (pesto,
salsa di pomodoro, marmellate di
more, zucchine, lamponi).
Per maggiori informazioni:
info@scuoladipratichesostenibili.it.
Memo:
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76 Consapevole
Corsi di permacultura cercasi

Salve, vorrei avvicinarmi alla permacultu-
ra e mi piacerebbe frequentare un corso.
Potete consigliarmene uno che sia valido?
Mattia Padova
Caro Mattia,
ci sono diversi posti in Italia dove regolar-
mente si tengono corsi di permacultura. Io
personalmente ho fatto il corso di 72 ore con
John Button che uno degli insegnanti accre-
ditati allAccademia Italiana di Permacultura.
John di origine australiana e sicuramente
uno dei maestri con pi esperienza in Italia
oltre ad essere una persona amabile. Ha anco-
ra un po di difficolt con la lingua ma il suo
italiano migliorato molto negli ultimi tempi.
Puoi trovare le date dei corsi, lelenco degli
insegnanti e tanto altro direttamente sul sito
www.permacultura.it.
Angelo Francesco Rosso
Igiene del neonato

Sto per diventare mamma e ho letto diverse
informazioni sulla pericolosit dei para-
beni e di altre sostanze tossiche contenute
nei detergenti e nei saponi. Quali prodotti
sicuri posso scegliere per il mio bambino?
Anna - Ancona
Ciao Anna,
per ligiene personale di tutta la famiglia
e anche del tuo bambino in arrivo posso
sicuramente consigliarti i prodotti Weleda.
La linea di prodotti alla Calendula stata
studiata apposta per i pi piccoli: i compo-
nenti dei saponi, delle creme e degli oli sono
interamente di origine naturale e provengo-
no da oli essenziali naturali. Per il bagnetto
il prodotto secondo me migliore da usare
nei primi mesi certamente il Bagno alla
Calendula: essendo un prodotto non schiu-
moso rispetta lepidermide del neonato e ha
unazione lenitiva e rilassante. Per il cam-
bio del pannolino la Crema Protettiva alla
Calendula davvero eccezionale: i rossori
spariscono nel giro di poche ore dallappli-
cazione. Personalmente la uso tuttora per
la mia bambina che ha un anno e che, con
questa crema, non ha mai avuto un arrossa-
mento. I prodotti Weleda si trovano ormai
in diverse farmacie e para-famacie. Puoi
acquistarli anche in rete sul nostro sito part-
ner di vendita on-line www.macrolibrarsi.it.
Marianna Gualazzi
Car-sharing allitaliana
Sulla vostra rivista avevo letto di un progetto
di car-sharing interessante e alternativo di cui
per non ritrovo pi i riferimenti. Mi piace-
rebbe mettermi in contatto con lideatore del
progetto per proporlo anche nella mia citt.
Antonio Pistoia
Caro Antonio,
penso che tu ti riferisca a Jungo, il progetto
di autostop sicuro ideato dal riminese Enrico
Gorini e appoggiato dal Gruppo Editoriale
Macro. Un progetto pilota partito in provin-
cia di Trento. Puoi trovare tutte le informa-
zioni che cerci e contattare Enrico visitando
il sito www.jungo.it.
Romina Rossi
Botta e risposta
La rubrica delle lettere
Per condividere
con noi le vostre riflessioni,
per avere informazioni e consigli scriveteci a
info@ilconsapevole.it.
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Consapevole 77
Vuoi avere molta pi visibilit
per la tua azienda,
il tuo esercizio commerciale,
la tua associazione?
Scegli il Consapevole
per la tua pubblicit!
Cosa facciamo
Da anni il Consapevole porta avanti un
progetto culturale importante. Auto-
suffcienza, permacultura, decrescita,
cultura della transizione, abitudine alle
buone pratiche, risparmio energetico,
riciclaggio dei rifuti, bioarchitettura e
bioedilizia, terapie naturali, genitorialit
sono i nostri temi, le parole chiave che ci
guidano nel lavoro quotidiano, la nostra
inesauribile fonte di energia.
Lapprofondimento con cui trattiamo gli
argomenti, la ricchezza delle informa-
zioni, lo sguardo rivolto alle novit del
panorama internazionale, il contatto
diretto con i gruppi, le associazioni, i
movimenti e le persone sono i punti di
forza che ci contraddistinguono dalle
altre pubblicazioni periodiche di matrice
ecologista presente nel panorama edito-
riale italiano.
Il nostro pubblico
Un pubblico sempre pi vasto si sta avvi-
cinando ai temi della decrescita, dellau-
tosuffcienza e della permacultura, temi
che nellimmediato futuro conosceranno
un notevole aumento di interesse anche
da parte delle istituzioni e delle pubbliche
amministrazioni. I singoli individui sensibili
al tema ecologico nel senso pi ampio del
termine; i gruppi come i GAS (gruppi di
acquisto solidali) e i RES (reti di economia
solidale); le associazioni impegnate nella
diffusione di nuove forme di agricoltura
(agricoltura sinergica, permacultura, biodi-
namica); le reti di diffusione della decrescita;
i comuni virtuosi; le citt in transizione; le
imprese completamente rivolte allo svi-
luppo di economie rispettose dellambiente
sono il pubblico cui il Consapevole si rivolge
in maniera privilegiata.
Contattaci!
commerciale@ilconsapevole.it
Scegliendo il Consapevole come partner per la tua
pubblicit scegli una realt vitale, in grande espan-
sione e in continuo miglioramento; un grande pub-
blico attento e ricettivo ad argomenti come la per-
macultura, lautosuffcienza e lecologia; appoggi e
sostieni il nostro lavoro di divulgazione culturale.
Il Consapevole si presenta: ecco la nostra carta didentit!
Il Consapevole una rivista trimestrale a colori e illustrata edita
dal Gruppo Editoriale Macro, casa editrice presente sul mercato
dal 1987 e oggi leader in Italia nei settori delle terapie alternative,
dellalimentazione naturale e nel body mind spirit.
Alla rivista cartacea si affanca il visitatissimo sito internet
www.ilconsapevole.it con tantissimi iscritti alla newsletter!
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Giuseppe - commerciale@ilconsapevole.it, tel. 0547/347627
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78 Consapevole
Veneto, Friuli Venezia Giulia,
Trentino Alto Adige
LE LIBRERIE
Padova (PD) Feltrinelli, via S.Francesco, 17
Udine (UD) Moderna, via Cavour, 13
Mestre (VE) Feltrinelli, p.zza XX ottobre
Vicenza (VI) Galla 1880, c.so Palladio, 11
I PUNTI VENDITA
Pordenone (PN) Le Risorgive, piazzale S. Lorenzo, 14;
tel. 0434.551424
Pordenone (PN) Gaia, via S. Giuliano, 35;
tel. 0434.28043, email: gaiapn@libero.it
Cavalese (TN) La Bottega delle Erbe, via Scario, 4;
tel. 0462.340318
Rovereto (TN) Cibi Sabi, Piazza D. Chiesa, 15;
tel. 0464.434048
Santa Croce (TS) Naturalia, Loc. Santa Croce, 204;
tel. 040.220349
Pieve di Soligo (TV) Ariele Pieve, via Aldo Moro, 11;
tel. 0438.842675, email: arieline@libero.it
Istrana (TV) Erbosanit Erboristeria, Bioalimenti e Sani-
tari, piazzale Roma, 61; tel. 0422.832520
Udine (UD) Aurora, via Bersaglio, 7; tel. 0432.26406
Udine (UD) Cebi Centro Ecobiologico, via Tricesimo,
254; tel.0432.547688, email: info@cebi.ud.it
Arcugnano (VI) Pantheum, via G. Galilei, 2/5D;
tel. 0444.965945
Lugagnano (VR) Edicola Libreria Castioni Sergio, via
Cao Pr, 28; tel. 045.514268
Pescantina (VR) LAlbero, corso S. Lorenzo, 1/A;
tel. 045.6703395, email: alberobio@gmail.it
Emilia-Romagna
LE LIBRERIE
Bologna (BO) Feltrinelli, Piazza Ravegnana
Bologna (BO) Feltrinelli, Via Dei Mille
Bologna (BO) Ibis
Bologna (BO) Libreria Irnerio
Bologna (BO) Melbook
Imola (BO) Libreria Palazzo Monsignani
Cesena (FC) Libreria Bettini
Cesena (FC) Cappelli Libri
Cesenatico (FC) Libri Incontro
Forl (FC) Cappelli Mega
Ferrara (FE) Fetrinelli
Ferrara (FE) Melbook
Carpi (MO) Libreria La Fenice
Modena (MO) Feltrinelli
Modena (MO) Libreria Nuova Tarantola
Modena (MO) Scienza dei Magi
Sassuolo (MO) Incontri
Parma (PR) Feltrinelli
Faenza (RA) Libreria Incontro
Ravenna (RA) Feltrinelli
Ravenna (RA) Libreria Modernissima
Reggio Emilia (RE) Libreria AllArco
Reggio Emilia (RE) Associazione MAG 6
Reggio Emilia (RE) Libri e Libri
Dogana (Repubblica di San Marino) - Isola dei Libri
I PUNTI VENDITA
Cesena (FC) Natura e Vita, via Cavalcavia, 805;
tel. 0547.630534, email: natura.vita@virgilio.it
Villalta di Cesenatico (FC) Lionardo, via dei Tigli, 1/C;
tel. 0547.678467, email: info@velosystem.com
Comacchio (FE) Erboristeria Il Fiordaliso, via Samber-
tolo, 17; tel. 0533.81569
Imola (BO) Germoglio, via della Resistenza, 6/B;
tel. 0542.20237
Modena (MO) Terra e Sole, via Albinelli, 13/A;
tel. 3281027328
Rosola di Zocca (MO) Campeggio Montequestiolo
Bio Campus, via Monte Questiolo, 184; tel. 059.986800
email: jagatt22@libero.it
Borgonovo Val Tidone (PC) Edicola tabacchi di
Rigoni Paolo, Fraz. Castelnovo Val Tidone, 26; tel.
0523.869007, email: pablorigoni@libero.it
Piacenza (PC) Scrivani Antonella, via Stradella, 27/A;
tel. 0523.480107
Piacenza (PC) LAlbero del Pane, via X Giugno, 80; tel.
0523.334221
Lugo (RA) La Bottega della Natura, vicolo del Teatro,
18; tel. 0545.32490
Rimini (RN) Terra e Sole, via Bramante, 7/A; tel.
0541.783449 info@terraesole.it
Lombardia, Piemonte, Valle dAosta
I PUNTI VENDITA
Magenta (MI) Il Melograno, via Petrarca, 43;
tel. 02.9793488
Castiglione delle Stiviere (MN) Mare Nostrum, via
Desenzani, 1 tel. 0376.632554
Vedano-Olona (VA) Studio professionale di Binotto
Alberto, via Patrioti, 5; tel. 0322 400071
Villar Dora (TO) Erboristeria le Tre Nature, via SantAm-
brogio, 94; tel. 011.19837379
Tirano (SO) Karlik, via M. Quadrio, 3;
tel. 0342.701529, email: lorenzo.giugni@alice.it
Santa Maria Maggiore (VB) Ass. Green Club Vigezzo,
via R.Valentini, 55; tel. 0324.202312
Liguria
LE LIBRERIE
Genova (GE) Assolibro, P.zza J. Da Varagine 10 r
Genova (GE) Synestesia, Via M.. Novaro 2-4-6 r
Genova (GE) Porto Antico, Porto Antico
Genova (GE) Buenos Ayres, C.so Buenos Ayres 5/r
Lavagna (GE) Sambuceti, Via Roma 96-98 r
Finale Ligure (SV) Cento Fiori, Via Ghiglieri 1
Mantova (MN) Libreria Nautilus
Punti Vendita in cui trovi la rivista
Il Consapevole distribuito per abbonamento, in libreria e in punti vendita
selezionati (negozi di alimentazione biologica e naturale,
di arredamento ecologico, erboristerie etc...)
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Consapevole 79
Savona (SV) Leggio, Via Montenotte 34 r
Savona (SV) Moneta, Via Boselli 8 r
I PUNTI VENDITA
Sarzana (SP) Il Raggio Verde, Piazza Matteotti, 36; Tel.
0187 629460

Marche, Abruzzo, Umbria
LE LIBRERIE
Ancona (AN) Libreria Fogola, Piazza Cavour
Falconara (AN) Tomodoro, Via Flaminia, 557/B
Senigallia (AN) Sapere Ufcio Srl, Via Panierini, 6
Serra De Conti (AN) Urluberl Srl, Via Mannucci, 10
Porto San Giorgio (AP) Don Chisciotte, Viale Cavallot-
ti, 145
Civitanova Marche (MC) Ranieri Raniero, Piazza XX
Settembre, 22
Pescara (PE) Libreria Naturista, Via Ancona, 66
Foligno (PG) Luna, Via Gramsci, 41
Ponte San Giovanni (PG) Calzetti e Mariucci Srl, Via
della Valtiera, 229/L/P
Terni (TR) Alterocca Snc, Via Cornelio Tacito 29
Terni (TR) Laurentiana Srl. Via Garofoli, 6
I PUNTI VENDITA
Spoltore/Villa Raspa (PE) Biopolis, Via Europa 4/6; tel.
085 4154561
Toscana
LE LIBRERIE
Arezzo (AR) Mecenate Edison Bookstore, Via G. Verdi,
22
Empoli (FI) Rinascita, Via Ridol, 53
Firenze (FI) Feltrinelli, Via de Cerretani, 30/32
Livorno (LI) Gaia Scienza, Via Di Franco, 12
Piombino (LI) Bancarella, Via Tellini, 21
Lucca (LU) Karma, Corso Garibaldi, 54
Massa (MS) Libri in armonia, Via Angelici, 19
Pisa (PI) Feltrinelli, Corso Italia, 117
Prato (PR) Al Castello, Viale Piave, 12/14
Poggibonsi (SI) Biosfera, Via di Salceto, 85/A
Siena (SI) Feltrinelli, Via Banchi di Sopra, 64/66
Siena (SI) Ticci Via delle Terme 5/7
I PUNTI VENDITA
Arezzo (AR) Sapore di Sole, via Po, 30;
tel. 0575.940918, email: info@saporedisole.com
Cerbaia (FI) Il lo di paglia, via Empolese, 220/A;
tel. 055.8259463, email: illodipaglia@gmail.it
Firenze (FI) La Tua Erboristeria, via C. Franceschi
Ferrucci 12/R; email: info@latuaerboristeria.it
Castiglione della Pescaia (GR) Erboristeria della Ma-
remma, via Porto Canale, 9; tel. 0564.934635
Grosseto (GR) Erboristeria Il Cielo Stellato, via Solferi-
no, 10; tel. 0564.21304.
Email: d.mucciareli@tiscalinet.it
Porto S. Stefano (GR) Cera una volta, Corso Umberto
I, 54; tel. 0564.814038
Rosignano Solvay (LI) Bio Transito, via Catalani, 131;
tel. 0586.762952
Vallecchia (LU) Bioversilia, via Provinciale Vallecchia,
103; tel. 0584.756289 mailto:anselmi.ermanno@tiscali.it
Viareggio (LU) Erboristeria La Manna, via A. Fratti,
226; tel. 3471368307,
email: angelafranchini@hotmail.com
Pistoia (PT) Libreria Orsini, via Fiorentina, 69; tel.
0573. 358604, email:libreria.orsini@virgilio.it
Lazio
I PUNTI VENDITA
Roma Il Salice, Via Reggio Emilia 61/a; tel. 06
85305174
Campania, Puglia, Basilicata, Calabria
LE LIBRERIE
Avellino (AV) Petrozziello Sas di A. Petroziello e C.,
Corso V. Emanuele, 214
Ruvo di Puglia (BA) Lagor Sas di Bellifemine R.M. e
Co., Corso Cavour, 48
Benevento (BN) Alisei Libri S.r.l., Viale dei Rettori, 73f
Benevento (BN) Natura amica di Masi Sorrentina, Via
dei Mulini, 31
Aversa (CE) Quarto stato di Ernesto Rascato, Via
Magenta, 78/80
Maglie (LE) Universal Service di A.R. Dalba, Via
Ospedale, 24
Cicciano (NA) Canto della terra di S. Carbone,Via S.
Anna, 17
Napoli (NA) La Feltrinelli libri e musica, Via Santa
Caterina a Chiaia, 23
Napoli (NA) Evaluna Sas, Piazza Bellini, 72 80138
Salerno (SA) Ar Libreria, Largo Dogana Regia
Salerno (SA) Arechi Libreria di Maria Giovanna Sini-
scalchi, Largo Cassa Vecchia 6
Salerno (SA) Di.Pr.En. di Citro Oscar, Via P. del Pezzo,
10
Manduria (TA) Lagor libreria di Laura Pagano, Via
Calvario, 1
Taranto (TA) Filippi Concetta Libreria, Via Nitti, 8c
Taranto (TA) Dickens Libreria di Giorgi Tonino, Via
Mezzetti, 17
I PUNTI VENDITA
Salerno (SA) Lorto biologico, viale Luigi Settembrini
26/36; tel. 086.725296, email: vincenzo_trezza@libero.it
Cava de Tirreni (SA) LOrto Biologico, via V. Veneto,
318; tel. 089.344241, email: info@lortobiologico.it, www.
lortobiologico.it
Sava (TA) Bottega del Mondo, via Vittorio Emanuele,
68 tel. 099.9721249, email: colaosonia@tele2.it
Sardegna
I PUNTI VENDITA
Cagliari (CA) Ecopharm srl, via Giaime Pintor 17/17A;
tel. 070 42437 email: ecopharmsrl@libero.it www.
ecopharmsrl.it
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80 Consapevole
CONDIZIONI DI ABBONAMENTO
r Singola copia e 4,70
rAbbonamento Annuale e 18,00
(4 numeri della rivista dal prossimo numero in uscita)
rAbbonamento Annuale (4 numeri)
+ libro Il mondo secondo Monsanto e 33,00
rAbbonamento Annuale (4 numeri)
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