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Abstract
differenze significative sono state osservate fra ?8? ed altri antifungini# (ispetto gli altri antifungini sono state osservate resistenze# :li autori della ricerca sottolineano c3e l'estratto di propoli 3a ini&ito in vitro la crescita di <# al&icans con potenza uguale alla nistatina e c3e quindi potre&&e rappresentare un trattamento alternativo per la candidosi in pazienti con HIV# "ono necessari ulteriori test in vivo per valutare l'insieme degli effetti a livello della mucosa orale# (icerca realizzata da- !epartment of <linical 8at3ologG and "urgerG% "c3ool of !entistrG% Cinas :erais Aederal HniversitG% Ielo Horizonte% Irasile#
human immunodeficiency 6irus type ) shedding in women. results of a randomi9ed clinical trial. J nfect #is %&&% Apr )?()*?+*-.))*,'0) lcuni studi osservazionali 3anno associato la carenza di vitamina con l'infettivit a livello vaginale di HIV*' e la trasmissione dalla madre al &im&o# 8er sta&ilire l'effetto della supplementazione orale con vitamina ('+#+++ HI,die di retinil palmitato) sulla diffusione vaginale di HIV*' $ stato condotto uno studio randomizzato% in doppio cieco e controllato con place&o della durata di / settimane su 2++ donne sieropositive a Com&asa% Kenia# l folloN*up up non $ stata osservata alcuna differenza statisticamente significativa nella prevalenza di HIV'*!N ('4> vs# ='>% 80#2) o nella quantit di HIV'*(N (5#'= vs# 5#++ log('+) copie,tampone% 80'#+) nelle secrezioni vaginali delle donne c3e 3anno ricevuto vitamina rispetto i controlli con place&o# La supplementazione con vitamina non 3a inoltre determinato alcun cam&iamento significativo sulla carica virale o sul numero di <!2 e <!4# :li stessi risultati sono stati registrati nelle donne carenti di vitamina all'inizio dello studio# :li autori della ricerca concludono affermando c3e sulla &ase di questi risultati $ &en difficile c3e la supplementazione con vitamina possa diminuire l'infettivit di donne sieropositive# !ati presentati da- !epartment of ?pidemiologG% HniversitG of Eas3ington% 5=1 Nint3 venue% "eattle% E % H" #
INSERIMENTI PRECEDENTI
La vitamina svolge un ruolo importante nella protezione contro la diarrea e quindi la supplementazione potre&&e essere &enefica per l'intestino dei &am&ini di madri sieropositive# 8er questa ragione sono stati studiati =54 &am&ini di madri "ud*africane sieropositive coinvolte in uno studio clinico con vitamina # Lo studio (randomizzato% in doppio cieco e controllato con place&o) prevedeva la somministrazione alle madri di '#1 mg,die di palmitato di retinile e 5+ mg,die di &eta* carotene durante la gravidanza e infine% /+ mg di palmitato di retinile al parto# Il gruppo place&o riceveva% con la medesima sequenza% capsule identic3e contenenti place&o# i &am&ini% al compimento di '% / e '2 settimane d'et% veniva fatto il test di permea&ilit intestinale% mediante la clearance urinaria del lattulosio e del mannitolo# (isultati# "e valutata sull'intero gruppo di &am&ini la supplementazione materna con vitamina non 3a indotto cam&iamenti significativi nella permea&ilit intestinale del &am&ino# ttraverso analisi di regressione multiple% l' infezione HIV del &am&ino a '2 settimane era significativamente associata con l' aumentata permea&ilit intestinale sia a / c3e a '2 settimane# !opo un controllo del peso alla nascita% dell'et gestazionale% del peso corrente% del tipo di alimentazione e di malattie recenti% $ stato notato un trend di interazione tra supplementazione con vitamina e l'infezione da HIV (8 0 +#+4/) a '2 settimane# La vitamina non 3a determinato alcuna differenza nella permea&ilit dell'intestino dei &am&ini non infettati (rapporto lattulosio,mannitolo per il gruppo con vitamina - +#''% intervallo di confidenza .1> JI<K +#+4% +#'1% n 0 95F per il gruppo place&o- +#+.% I< .1> +#+/% +#'=% n 0 9/)% ma preveniva ampiamente l'aumento del rapporto lattulosio,mannitolo nei &am&ini infettati con HIV (gruppo vitamina - +#'9% I< .1> +#'5% +#=5% n 0 =5F gruppo place&o- +#1+% I< .1> +#59% +#/4% n 0 =+)# :li effetti sul rapporto lattulosio,mannitolo erano correlati ai cam&iamenti nell'escrezione del lattulosio% ma non del mannitolo# La supplementazione con vitamina $ risultata essere associata ad una escrezione di lattulosio significativamente pi; &assa a ' e '2 settimane% suggerendo c3e il maggior effetto della vitamina sia quello di mantenere l'integrit delle zonule occludens dell'intestino# I ricercatori concludono affermando c3e la supplementazione con vitamina delle donne gravide HIV*positive pu7 prevenire il deterioramento dell'integrit intestinale nel sottogruppo di &am&ini c3e diventano sieropositivi# !ati presentati da ricercatori del O<entre for International <3ild Healt3% Institute of <3ild Healt3O% London% Hnited Kingdom#
Muller =( S6ardal AM( $ordoy ( Berge 1K( Au<rust 2( =roland SS. !irological and immunological effects of antio5idant treatment in patients with H ! infection. Eur J 7lin n6est %&&& :ct(>&+)&-.0&?');. Nei linfociti <!2B delle persone con HIV lo stress ossidativo intracellulare% dovuto a squili&ri dellPomeostasi del glutatione% pu7 condurre a funzioni alterate del linfocita stesso e a incrementi della replicazione virale% particolarmente nelle persone con immunodeficienza avanzata# Lo scopo del presente studio era quindi di valutare se un trattamento di &reve durata (/ giorni) con dosi elevate di antiossidante determinava o meno un effetto sui parametri immunologici e virologici in pazienti con infezione di HIV# "ono quindi stati esaminati gli effetti virologici ed immunologici del trattamento antiossidante di com&inazione a &ase di N*acetilcisteina (N <) e di vitamina < in 4 persone con HIV# 8rima% durante e dopo il trattamento antiossidante sono stati realizzati i seguenti esami- livelli di HIV*(N plasmatico% numero di <!2B% <!4B e di <!'2B% tioli plasmatici% stato del glutatione ridotto nei linfociti <!2B nei monociti <!'2B% proliferazione linfocitaria% apoptosi linfocitaria e livelli plasmatici di )NA*alfa (tumor necrosis factor)F recettori )NA solu&ili e neopterina plasmatica# (isultati# 8er quanto attiene a tutti gli 4 pazienti non sono stati osservati cam&iamenti significativi nel conteggio dei livelli plasmatici di HIV*(N e nella conta dei linfociti <!2B# )uttavia% nei 1 pazienti con immunodeficienza pi; avanzata (<!2B Q =++ R '+/ L*')% $ stato notato un aumento significativo nel conteggio dei linfociti <!2B% una riduzione di +#4 log di HIV*(N plasmatica% un aumento della proliferazione linfocitaria e un aumento dei livelli di glutatione intracellulare nei linfociti <!2B# Non $ stato osservato alcun cam&iamento nellPapoptosi dei linfociti# :li autori della ricerca concludono sottolineando c3e il trattamento ad alte dosi e di &reve durata a &ase di N < e vitamina < pu7 essere unPutile risorsa terapeutica per le persone con HIV in stato avanzato di immunodeficienza#
Il resveratrolo "contenuto nel vino e nelluva rossa# potenzia leffetto anti-HIV dei farmaci$
Heredia A( #a6is 7( 1edfield 1. Synergistic inhi8ition of H !') in acti6ated and resting peripheral 8lood mononuclear cells, monocyte'deri6ed macrophages, and selected drug' resistant isolates with nucleoside analogues com8ined with a natural product, res6eratrol. J Ac4uir mmune #efic Syndr %&&& $o6 )(%?+>-.%;/'?? Il resveratrolo (trans 5%2P%1 triidrossistil&ene) $ una fitoalessina presente nellPuva% nel vino e in determinate piante- (ecentemente il resveratrolo $ stato segnalato come sostanza c3e possiede propriet c3e possono proteggere da aterosclerosi% da determinati cancri e da infiammazioni# Nel corso di questa ricerca $ stato ritrovato c3e il resveratrolo ((V) aumenta sinergicamente l' attivit anti*HIV*' degli analog3i nucleosidi zidovudina ( Z))% zalcita&ina (dd<) e didanosina (ddI)# Il (V a '+ microC non $ risultato essere tossico verso le cellule e da solo 3a ridotto la replicazione virale del del =+*5+># In cellule mononucleate del sangue periferico (<C" ) attivate con fitoemoagglutinina (A? ) e infettate con H)LV*IIII% '+ microC di resveratrolo 3anno ridotto rispettivamente di 5#1% 1#1 e '9#4 volte le concentrazioni di Z)% dd< e ddI necessarie a produrre I<.+ (concentrazione ini&itoria del .+>)# L' attivit antivirale simile $ stata dimostrata quando il ddI $ stato unito con 1 o '+ mC di resveratrolo in <C" infettato con gli isolati clinici di HIV*'# L'aggiunta di (V 3a provocato un incremento superiore a '+ volte dellPattivit antivirale del ddI nei macrofagi derivati dai monociti (C!C) infetti (ovvero nelle cellule c3e rappresentano una riserva a lungo tempo di virus HIV)# In un modello di cellule a riposo di linfociti di ) infettati con H)LV*IIII% la com&inazione (V pi; ddI (ma non individualmente)% 3anno soppresso lPistituzione di unPinfezione virale produttiva# In aggiunta% (V pi; ddI 3anno ini&ito la replicazione di quattro isolati virali di ddI* resistenti% tre dei quali presentavano le mutazion nel gene () c3e conferisce la resistenza multifarmaco*()# 8er concludere% se comparata con lPidrossiurea (HH)% sia '++ mC di HH c3e '+ mC di (V 3anno mostrato un incremento simile dellPattivit antivirale del ddI# Inoltre il (V 3a
evidenziato un minore effetto antiproliferativo sulle cellule dellPHH# :li autori sottolineano c3e i risultati di questo studio suggeriscono c3e la com&inazione ddI B resveratrolo potre&&e presentare un profilo tossicologico migliore# Verranno realizzati ulteriori studi su questa com&inazione e sul resveratrolo# A3B1E $:B Z E SC3 1ES!E1AB1:3:
particolari restrizioni nella loro dieta giornaliera% ad eccezione del fatto c3e 3anno dovuto astenersi del tutto dal consumare frutti e vegetali ad alto contenuto di carotenoidi durante lPintera durata dello studio# Lo studio $ stato diviso in 2 periodi% ciascuno della durata di = settimane# "ettimane '*=periodo a &asso contenuto di carotenoidi# "ettimane 5*4- consumo giornaliero di 55+ ml di succo di pomodoro (2+ mg di licopene,giorno% '#1 mg di &eta*carotene,giorno) per le prime due settimane (settimane 5*2 dello studio)F 55+ ml di succo di carote (='#/ mg di &eta*carotene,giorno% '1#9 mg di alfa*carotene,giorno% +#1 mg di luteina,giorno) per le successive = settimane (settimane 1*/)F '+ gr di polvere di spinaci (''#5 mg di luteina,giorno% 5#' mg di &eta*carotene,giorno) per le ultime = settimane (settimane 9*4)# <ampioni di sangue sono stati raccolti settimanalmente '= ore dopo i pasti# Le funzioni linfocitarie (linfociti*)) sono state saggiate attraverso la misurazione della proliferazione e secrezione di citoc3ine# (isultati# Il consumo di una dieta povera in carotenoidi 3a prodotto una significativa riduzione della proliferazione delle cellule mononucleate del sangue periferico (8IC<) coltivate con concanavalina # !opo due settimane di consumo di succo di pomodoro e fino alla fine del periodo di studio la proliferazione linfocitaria non $ significativamente cam&iata se confrontata con la proliferazione alla fine del periodo di deplezione# La secrezione di citoc3ine da parte dei linfociti ) 3elper*' (Interleuc3ina*=F IL=) e ) 3elper*= (IL2) 3a su&ito dei cam&iamenti indotti dalla dieta sperimentata# La secrezione di IL= e IL2 $ stata significativamente soppressa durante il periodo di dieta a &asso contenuto di carotenoidi (rispettivamente pQ+#++' e pQ+#+1% se confrontato con i valori di &aseline)# Il consumo di succo di pomodoro 3a significativamente aumentato la secrezione di IL= (TQ+#++') e IL2 (pQ+#+1) rispetto i valori registrati alla fine del periodo di deplezione# !opo la somministrazione di succo di carote e di spinaci in polvere la capacit secretoria di citoc3ine da parte delle 8IC< non $ risultata essere significativamente differente rispetto quella registrata alla fine del periodo di deplezione# In conclusione% i risultati di questo studio indicano c3e una dieta povera in carotenoidi riduce le funzioni dei linfociti )% mentre lPaggiunta di succo di pomodoro ripristina queste funzioni# 6uesta modulazione non pu7 essere spiegata con cam&iamenti delle concentrazioni ematic3e di carotenoidi# I costituenti attivi del succo di pomodoro responsa&ili di questa attivit di immunomodulazione devono ancora essere determinati#
nove nel gruppo con la vitamina e di sette nel gruppo con place&o# <onclusioni# :li integratori di vitamina ? e < riducono lo stress ossidativo nellPinfezione da HIV e producono una tendenza verso una riduzione della carica virale# 6uesto merita pi; ampi studi clinici% specialmente in persone infette da HIV c3e non possono permettersi le nuove terapie di com&inazione#
verificati 5+ decessi fetali tra le donne assegnate al gruppo con multivitamine in paragone ai 2. tra quelle nel gruppo senza multivitamine (risc3io relativo +X/' J.1> <I +X5.*+X.2K p0+X+=)# LPintegrazione con multivitamine 3a diminuito il risc3io di peso ridotto alla nascita (Q=1++ gr) del 22> (+X1/ J+X54*+X4=K p0+X++5)% di nascita prematura grave (Q 52 settimane di gestazione) del 5.> (+X/' J+X54*+X./K p0+X+5) e di dimensione ridotta per lPet gestazionale alla nascita nel 25> (+X19 J+X5.*+X4=K p0+X++=)# LPintegrazione con vitamina non 3a avuto effetto significativo su queste varia&ili# Le multivitamine% ma non la vitamina % sono risultate determinare un incremento significativo delle conte dei <!2% <!4 e <!5# Interpretando i risultati i ricercatori sottolineano c3e lPPintegrazione con multivitamine $ risultata essere un modo economico per ridurre sostanzialmente gli esiti sfavorevoli della gravidanza e per aumentare le conte dei linfociti ) in donne infette con HIV# "econdo gli autori la rilevanza clinica di queste scoperte sulla trasmissione verticale e sulla progressione clinica della patologia dellPHIV*' deve comunque essere ancora approfondita e ulteriormente accertata#
Nel corso di questo studio (studio aperto) sono stati studiati gli effetti dellPacetil*L*carnitina sul dolore in '/ pazienti HIVB affetti da neuropatia distale simmetrica dolorosa# I pazienti sono stati trattati con +%1*' gr di acetil*L*carnitina al giorno (i#m# o i#v#) per 5 settimane# L'intensit del dolore $ stata misurata prima e dopo il trattamento attraverso la scala analogica di HusDisson# !ieci pazienti (/=%1>) 3anno segnalato un miglioramento dei sintomi% cinque pazienti (5'%=1>) presentavano sintomi immutati% un paziente $ peggiorato# I risultati di questo studio indicano c3e lPacetil*L* carnitina pu7 avere un ruolo nel trattamento del dolore nella polineuropatia simmetrica distale correlata all'infezione da HIV# "ono necessari ulteriori studi in doppio cieco e controllati con place&o al fine di confermare questi risultati preliminari#
Lamson DW, Plaza SM. Mitochondrial factors in the patho enesis of dia!etes" # h$pothesis for treatment. #ltern Med Re% &''& #pr()*&+",-./// Esiste una sempre maggiore evidenza rispetto la orrelazione !ra vari distur"i !unzionali dei mito ondri e il dia"ete di tipo #$ In %uesta rassegna vengono analizzati e appro!onditi una variet& di !attori mito ondriali importanti nella patogenesi di %uesta malattia$ E' stato rilevato (e il mito ondrio ) parte integrante del sistema dell'insulina nelle ellule insulari del pan reas$ Proprio a ausa della omplessit& sistemi a del !unzionamento del mito ondrio in termini di tessuto e di soglie energeti (e* sono presi in esame vari dettagli strutturali !unzionali$ L'espressione del dia"ete di tipo # pu+ essere as ritta a un numero di am"iamenti %ualitativi e %uantitativi nei mito ondri$ I am"iamenti %ualitativi si ri!eris ono a distur"i del DNA mito ondriale ,mtDNA-$ Le mutazioni eteroplasmi (e* os. ome omoplasmi (e* del mtDNA possono ondurre allo sviluppo di un erto numero di disordini geneti i (e esprimono il !enotipo del dia"ete di tipo #$ Le diminuzioni %uantitative nel numero di opie di mt DNA sono state spesso ollegate
alla patogenesi del dia"ete$ Lo studio della orrelazione !ra mtDNA e dia"ete di tipo # (a rivelato l'in!luenza dei mito ondri sui trasportatori di glu osio odi!i ati a livello nu leare e l' in!luenza delle proteine disa oppianti , odi!i ate a livello del nu leo- sui mito ondri$ /uesta ri er a di "ase sulla patogenesi del dia"ete (a portato all'individuazione di terapie naturali , ome il oenzima /01- (e aumentano il !unzionamento dei mito ondri e agis ono sugli a idi grassi trans (e diminuis ono il !unzionamento dei mito ondri$