Sei sulla pagina 1di 2

Gaugin

La sua arte stata studiata dal critico d'arte Aurier, che nel "Mercure de France", rivista del 1891, scrive un articolo intitolato "Paul Gaugin, il simbolismo in pittura". Il simbolismo di Gaugin trova piena rispondenza nel simbolismo letterario, rappresentato in Francia da Mallarmet e Baudelaire.Un simbolo un oggetto che rimanda ad un concetto (es bandiera=concetto di nazione). La pittura di Gaugin ricca di elementi simbolici e Aurier definisce anche con altri termini la pittura di Gaugin: secondo lui infatti Gaugin fortemente correlato con il concetto di sintetismo (semplificazione delle forme); la sua pittura (sempre secondo il critico) caratterizzata dal sincretismo (ovvero dal fatto che prende come punto di riferimento differenti culture); vi nella sua arte la volont di creare figure con contorni netti edecisi entro cui inserire il colore (questo modo di dipingere definito cloisonisme, che fa riferimento alle vetrate medievali, che avevano i cloisone (vetri con contorni netti e decisi)); inoltre il fatto che la sua pittura soggettiva, quindi non viene rappresentata la relat cos come la si vede, ma frutto di interpretazione soggettiva da parte dell'artista; in ultimo il fatto che l'opera di Gaugin tenda sempre ad esprimere un'idea e viene quindi definita ideativa. pag 1126 fig 2Vengono rappresentate figure al bagno, realizzate con colori arbitrari, che vengono usati dall'artista per dare rilievo alle proprie rappresentazioni, ma che non hanno attinenza con la realt.Da la possibilit allo spettatore di confrontarla con "Le grandi bagnanti" di Cezanne: pag 1117: figure femminili al bagno, che un soggetto ricorrente nella storia dell'arte. Sono disposte seconde uno schema preciso: vi una composizione che tende alla geometrizzazione delle forme. Le figure infatti sono inserite in un triangolo, che ah come lati i 2 tronchi d'albero. Ci sono poi altri triangoli pi picoli, in base ai quali si dispongono le figure. C' un enorme assedi simmetria. Quello rappresentato un soggeto accademico, portato avanti da Cezanne nel periodo sintetico. Qui invece si applica il processo della semplificazione delle forme: le figure femminili sono ispirate alle veneri preistoriche. Il soggetto accademico, ma interpretato in maniera antiaccademica, perch e figure sono volutamente sproporzionati, i colori non sono aderenti alla realt, ma si ispirano a ci che circonda le figure (alcune sono coperte da macchie di colore verde, che sembra riflettere il colore della vegetazione circostante). In primo piano ci sono frammenti in cui Cezanne non ha stes il colore: malgrado la composizione tenda a forme geometriche molto evidenti, viene realizzata secondo i precetti del periodo sintetico, in cui si tende alla semplificazione delle forme. Questo schema cos rigoroso non si pu invece ritrovare in Gaugin, perch egli non appartiene pi alla corrente concettuale, ma a quella soggettiva del postimpressionismo.Gaugin nasce a Parigi, dove ha un impiego,ma presto si trasferisce a Panama, poi in Martinica e a Pontavan (villaggio della Bretagna in cui erano radicate le tradizioni popolari e rifugio per gli artisti che cercavano luoghi incontaminati), dove incontra Emile Bernard, che condizion molto Gaugin.Per esempio per quanto riguarda Pag 1124 fig 1Sono rappresentate delle figure femminili con icostumi tradizionali di Pont-Aven. Gi qui evidente l'emergere di particolari che saranno ripresi da Gaugin: per esempio le forme semplificate preannunciano il sintetismo di quest'artista, cos come il ritorno alla bidimensionalit, l'uso del cloisonisme (ovvero contorni netti e decisi riempiti con colori brillanti).Gaugin attratto dall'arte di Emile e i due diventano molto amici. Nel 1889 i due fondano un gruppo di artisti,, gruppo impressionista sintetista, che sar un successo. Al sintetismo p ispirata anche la fig 2 pag 1124Il sermone la predica di colui che presenta la messa.Le donne in primo piano hanno i costumi tradizionali di Pont-Aven e dopo aver assistito alla predica hanno una visione, la quale confinata in alto a destra: immaginiamo di vedere la lotta di Giacobbe con l'angelo. Tale lotta rappresenta la lotta tra il bene e il male. Queste tema era gi stato affrontato da De la Croix nella chiesa di Saint-Sulpice. La composizione molto rigorosa, perch la realt e la visione sono divise da un tronco d'albero, che divide in modo obliquo l'opera, tanto che la visione confinata in alto a destra. E' un'opera che rappresenta il sintetismo : le figure femminili ai margini sono quasi abbozzate. I colori sono arbitrari: il prato infatti rosso per dare maggiore rilievo. Vi il cloisonisme, la bidimensionalit, ripresa delle stampe giapponesi. fig 3rappresenta il volto dell'artista in primo piano, mentre in secondo c' il profilo di Emile Bernard e nello sfondo ci sono degli elementi decorativi floreali, che sembrano sospesi nel nulla. Questo induce Auriet a definire la pittura di Gaugin come una pittura che ha vocazioni sopratutto decorative (questo carattere avr ripercussioni nell'ar nuveaux a Parigi). (studiati l'"OSSERVA" a questa pagina!!:)) La sua vocazione al viaggio lo porta a non fermarsi mai e l'esotismo, ovvero la ricerca di luoghi fuori dall'occidente, ,lo porta a Tahiti e in seguito nele isole Manchesi.fig 4Troviamo la figura di Maria a sinistra, con il bambino Ges sulle spalle. Porta un pareo colorato. Il fatto che siano figure sacre sottolineato dalle due aureole. A destra c' un angelo e accanto a lui vi sono due donne tahitiane. Questa opera vuole descrivere il concetto di sincretismo: vengono fusi elementi cristiani e elementi che sono riconducibili alla pittura orientale. Come

modello di riferimento Gaugin ha i tempio di Borondour a Giova (fig 3 pag 1127), che egli conosceva attraverso foto. Di questa rappresentazione colpisce il fatto che viene interpretata in maniera libera Maria, cos come il bambino: entrambi hanno forme sproporzionate (cosa che si nota molto negli arti inferiori di Maria). La vegetazione realizzata con colori arbitrari: il colore verde delle due figure in primo piano sicuramete non pu essere quello reale. fig 5anche questo dipinto legato ai viaggi. Troviamo una figura femminile distesa e al margine sinistro lo spirito dei morti, rappresentata da una donna incappucciata con gli occhi gialli. Questa opera fa riferimento ad una superstizione: lo spirito dei morti di notte ritorna e inquieta il sonno. I modelli di riferimento sono l'Olimpya di Manet, che per viene vista in questo caso in maniera diversa: la figura femminile in Manet infatti tale figura caratterizzata da una pelle diafana, mentre al contrario qui di colore. Troviamo in quest'opera: sintetizzazione delle forme, utilizzo di colori arbitrari, elementi decorativi che non hanno senso se non per abbellire l'opera, elementi che verranno poi ripresi dall'art nuveaux (vedi pag 1148 fig1). Per questa caratteristica l'opera di Gaugin viene caratterizzata dal fitomorfismo.L'art nuveaus nasce a Parigi nel 1895 e si espande in tutta Europa e viene preannunciata dagli elementi decorativi di Guagin e Van Gogh.fig 1 pag 1120Tale opera ha forma rettangolare e viene realizzata su una tela di liuta. Proprio per la sua forma sembra evocare la forma di un fregio ???.A sinistra in alto, nel colore giallo, c' il titolo dell'opera e a destra in alto c' la firma dell'autore. La descrizione dell'opera stata fatta da Gaugin, che sapeva che non sarebbe stata compresa dallo spettatore. L'opera si legge da destra a sinistra e rappresenta le varie et dell'uomo, da quando bambino fino alla vecchiaia (leggi da "il soggetto" sul libro"!) Tutte le figure sono donne, tranne quella pi grande che un uomo. (studia la descrizione che Gaugin fa di quest'opera!!) L'artista ah voluto prendere in considerazione la rappresentazione delle varie tappe della vita dell'uomo, ma anche mettere in rilievo per esempio la figura maschile e l'idolo: queste ultime due, che sono in posizione verticale, hanno un ruolo molto importante, perch l'idolo azzurro rappresenta la cultura orientale, che Gaugin ha tentato di approfondire in maniera sistematica (tanto che ha scritto nel 1902 un'opera che sintetizza tutti i suoi viaggi "Chiacchiere di un imbrattatore", e che punto di riferimento per Gaugin). L'artista per non trascura le proprie origini, quelle di una cultura molto legata al cristianesimo: la figura che coglie il frutto infatti sarebbe il peccato originale, il simbolo della cristianit. Anche l'idolo probabilmente ispirato ad un elemento del tempio di Giova. Questo quadro sintetizza tutta l'arte di Gaugin: troviamo una forte bidimensionalit, l'assenza della prospettiva, l'idea di serenit (vuole rappresentare qualcosa che vada al di l del tempo e dello spazio, cercando di descrivere un ideale di armonia universale), uso del colore arbitrario. (studia il paragrafo "arte musicale"!!). Vuole dare un senso di armonia che pu conferire solo la musica (elemento ripreso da diversi artisti, fra cui per esempio Kandisky).

Potrebbero piacerti anche