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Il problema dellominazione Louis Bolk

Pubblicato il 15 marzo 2007 da Luigi Anepeta in Recensioni Visualizza i tag / Aggiungi il tuo commento / Stampa questo articolo / 0

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Louis Bolk Il problema dellominazione Deriva Approdi, Roma 2006 Non raro che, nella storia delle scienze umane, si diano autori che hanno intuizioni formidabili dalle quali ricavano concl usioni opinabili o inaccettabili. Ci avviene allorch le intuizioni, anzich disarticolarla, vengono integrate in una preesistente visione del mondo che d ad esse un significato ideologico. Un caso esemplare della cattura che lideologia esercita sulla creativit quello di Sigmund Freud, la cui genialit stata sacrificata sullaltare di una concezione pulsionale della natura umana. Un altro esempio, sia pure su scala minore, rappresentato da Louis Bolk. Anatomista olandese, egli ha avuto una sola, grande intuizione antropologica, che appare ancora oggi densa di significato, ma ha ricavato da essa, oltre che una triste previsione sul futuro della specie umana, una conferma del pregiudizio razzista in particolare della superiorit della razza bianca rispetto a quella nera che ha pesato non poco nel determinarne la rimozione. Essa, di fatto, stata ripresa da quasi tutti gli autori che si sono interessati della natura umana da H. Plessner e A. Gehlen a J. S. Gould ma sempre con qualche imbarazzo. G o u l d stato forse lunico, nella sua spregiudicatezza intellettuale, a riconoscere esplicitamente il valore dellintuizione bolkiana, che ha tradotto, con una sorprendente icasticit, nellassioma per cui il bambino il padre delluomo ( Questa idea della vita, Editori Riuniti, Roma 1984). La pubblicazione in italiano della Conferenza del 1926 nel corso della quale, quattro anni prima di morire, Bolk espone le conclusioni cui giunto sullominazione obbliga a ritornare sul suo pensiero, mettendo tra parentesi quanto in esso si d di spurio e ideologico. Lominazione, come noto, il processo attraverso il quale si originato, allinterno della specie umana, il genere homo sapiens sapiens. Bolk ammette che tale processo siscrive nellambito dellevoluzionismo, ma ritiene che questo, se consente di spiegare lorigine delluomo, non spiega la forma delluomo, vale a dire le sue particolari caratteristiche fisiche (cui corrispondono anche quelle psichiche). Egli scrive. Il problema dellinsorgenza della forma delluomo diverso da quello dellorigine delluomo Per giungere a unidea del modo di insorgenza e della causa originaria dellinsorgenza della forma umana, necessario considerare questa non come lelemento ultimo di una successione di forme ordinata sul fondamento di tendenze aprioristiche, piuttost o deve essere luomo stesso il punto di partenza della formulazione della domanda. Che cosa lessenziale (das Essentielle) delluomo come organismo e quale lessenza (das Wesentliche) della forma umana? Queste le due domande che dobbiamo provare a considerare e a cui dobbiamo provare a rispondere del tutto liberi da ogni riflessione genealogica o presupposto filogenetico La mia formulazione fondamentale della domanda ha un duplice carattere: uno fisiologico e uno anatomico; il punto di partenza del problema luomo come essenza e come fenomeno. Inteso cos, il problema dellominazione appare pi ampio e pi significativo di come sia stato post o in generale fino a ora. Sino a ora il lato morfologico della domanda ha assorbito linteresse principale. Differenze e concordanze anatomiche tra luomo e gli altri primati rappresentavano il motivo conduttore che doveva portare alla soluzione del problema dellottimazione. Voglio invece tentare di avvicinarmi a que sta soluzione per una via fisiologica: voglio imparare a riconoscere laspetto essenziale ( essentielle) della nostra forma come il risultato di un fattore di sviluppo organico interno. pp. 47-48 Per giungere allessenza fisiologica della forma umana, occorre partire, in ogni caso, da quella anatomica. Da questo punto di vista, appare importante categorizzare i caratteri somatici delluomo, che pongono immediatamente di fronte ad una distinzione fondamentale: I diversi caratteri somatici delluomo non hanno la stessa importanza relativamente al problema dellevoluzione della sua forma; si devono dividere in due gruppi: caratteri primari e caratteri secondari. I caratteri secondari sono essenzialmente quelli che si possono spiegare facilmente come fenomeni di adattamento allacquisizione dellandatura eretta, sorti come necessit condizionate pi o meno meccanicamente o come aggiustamenti funzionali sotto linflusso delle nuove condizioni statiche. Invece, i caratteri primari sono quelli nati per leffetto dei fattori di svilupp o che hanno condizionato linsorgenza della forma delluomo. Dobbiamo occuparci solo di questo gruppo. p. 49 Come esempio di caratteri primari delluomo voglio nominare i seguenti: lortognatismo, la mancanza di peluria, la perdita de i pigmenti in cute, capelli e occhi, la forma del padiglione auricolare, la plica mongolica, la posizione centrale del foramen magnum, il considerevole peso del cervello, la persistenza delle suture craniche, le labia majora nella donna, la conformazione della mano e del piede, la forma del bacino, la posizione della vagina nella donna orientata verso il ventre, determinate variazioni della dentatura e delle suture craniche. Pi tardi far sicuramente unosservazione specifica sul mento prominente, una formazione umana molto tpica, che tuttavia non stata inserita in questo elenco. p. 51 La valutazione dei caratteri primari porta ad una conclusione univoca: Ci che nel processo evolutivo delle scimmie era uno stadio di passaggio, nelluomo diventato lo stadio finale della forma . Per questo motivo il feto delle scimmie inferiori, il feto e il neonato degli antropomorfi hanno un aspetto molto simile alluomo, non perch le scimmie come sarebbe lecito dedurre da una coerente applicazione della fondamentale legge biogenetica siano derivate da un progenitore con un aspetto pi umano, ma perch luomo conserva il tipo fetale fino alla fine del suo sviluppo corporeo. Nello sviluppo individuale della forma, gli altri primati si lasciano alle s palle un ulteriore tratto finale che luomo invece non attraverser pi. Vorrei esprimere questa differenza tra luomo e la scimmia attraverso lindicazione dello sviluppo delluom o come conservativo, come propulsivo quello della scimmia. p. 52 Sulla base di questa conclusione, possibile per Bolk rispondere alla domanda formulata in precedenza: Che cosa dunque lessenziale (das Essentielle) della costruzione umana, su cosa si basa il contrasto cos evidente tra la configurazione delluomo e quella della scimmia? La risposta : il carattere fetale della sua forma Se volessi esprimere il principio della mia teoria con una formulazione abbastanza forte, allora definirei luomo sotto lasp etto corporeo come il feto di un primate giunto alla maturit sessuale. Da ci risulta necessariamente che i nostri progen itori avevano gi tutti i caratteri primari specifici dellattuale genere umano, ma limitatamente a una breve fase del loro sviluppo individuale. Perci le caratteristiche delluomo non sono acquisit e, esse erano gi presenti nellorganizzazione dei suoi progenitori come stati transitori. I due fattori che hanno determinato la forma umana sono ladattamento funzionale per i cara tteri secondari e la conservazione di quelli primari. Ci che nei nostri progenitori era uno stadio di passaggio nel corso della lo ro formazione, nelluomo odierno lo stadio finale. Nel corso dello sviluppo storico la forma adulta acquis unimpronta fetale sempre pi marcata, essa fu vorrei definirla fetalizzata. Lominizzazione della forma che si realizzava storicamente era es senzialmente una fetalizzazione. Questo il principio di ci che vorrei chiamare ipotesi della fetalizzazione. p. 53 Questa lintuizione formidabile di Bolk, che non appare riducibile entro lo schema dellevoluzionismo tradizionale: La fetalizzazione della forma non pu essere stata leffetto di cause esterne, di influssi che hanno agito sullorganismo dallesterno. Essa non era leffetto di un adattamento a condizioni esterne mutevoli, non era condizionata da una struggle for life, non era la risultante di una selezione naturale o sessuale; infatti questi fattori evolutivi della cui efficacia nella natura organica non dubito assolutamente esercitano la loro azione in modo caratteristico e perci sono insufficienti ai fini della spiegazione della forma del corpo umano. Per il suo sviluppo la causa che regola il processo di insorgenza deve avere avuto la sua sede nellorgani smo stesso, stata una causa interna e funzionale. Riassumendo brevemente quindi: unominazione in seguito a un principio evolut ivo unitario, organico. p. 54 Ai fattori p. 56 evolutivi conosciuti occorre aggiungerne, dunque, uno nuovo e misterioso: il ritardo dello sviluppo.

Tale fattore porta dallanatomia alla fisiologia. Esso, infatti, sembra riguardare non solo la morfogenesi ma anche lintero corso del divenire delluomo in s e il corso della sua vita individuale. Infatti: Non esiste un mammifero che cresce cos lentamente come luomo, n uno che diventa adulto dopo cos tanto tempo dal giorno de lla nascta. Sapreste citarmi un altro mammifero che si avvale come luomo di una cos lunga fase di maturazione? A questa lenta maturazione, a questo periodo di maturazione protratto nel tempo segue un processo di invecchiamento che si compie in maniera cos ritardata come non ci risulta avvenga per alcun altro mammifero. Esiste qualche altro animale che, una volta cessata la sua funzione germinativa, pu concedersi una vita meramente corporea cos lunga? p. 56 A cosa si pu attribuire il ritardo dello sviluppo umano? Bolk non ha dubbi: Il graduale rallentamento del corso della vita nei progenitori delluomo, con tutte le sue conseguenze sia in riferimento all a configurazione della sua forma che riguardo ai suoi caratteri funzionali, deve avere avuto una causa fisiologica. E se si cerca di seguirne le tracce, il nostro ragionamento si dirige verso quel sistema di organi che presiede al metabolismo, cio il sistema endocrino. Alla base dei fenomeni menzionati in precedenza deve esserc i una alterazione dellazione di questo sistema Collegando il ritardo come fenomeno alla secrezione interna come momento causale, il problema dellominazione diventa un problema puramente fisiolo gico, quale in fondo sempre stato. pp. 57-58 Allora, dobbiamo vedere nel sistema endocrino quella parte del nostro organismo a cui deve essere riconosciuto un sgnificato preponderante per lo sviluppo storico della nostra forma. Una variazione a noi chiaramente ancora del tutto ignota nei suoi dettagli nella natura chimica o nel mescolamento quantitativo della sua produzione predispose unalterazione degli stimoli della crescita da essa causata. Da questa modificazione nella connession e del complesso degli increti segu un rallentamento dello sviluppo nella sua interezza e qua e l addirittura un completo blocco d ellinsorgenza di caratteri. Perci si pu riportare il divenire storico della forma delluomo allazione di questo sistema come la causa immediatamente precedente, cos come alla sua potenz a e alla sua regolazione sottoposta il delinearsi individuale della forma. pp. 62-63 Bolk si rende perfettamente conto che lipotesi del ritardo dello sviluppo ha delle implicanze che investono sia la psicologi a che lorganizzazione sociale della specie umana. Si tratta dunque di comprovare tale ipotesi e di trarne le necessarie conseguenze: Il primo punto, di cui ci occupiamo pi precisamente, deve essere necessariamente il concetto biologico fondamentale della mi a teoria, lipotesi del ritardo. Dunque, quali prove possono essere addotte a favore di questipotesi? A tal proposito, bisogna tenere distinti luno dallaltro due gruppi di prove, secondo il duplice contenuto dellipotesi: il corso della vita delluomo procede lentamente, questo un fatto che pu essere facilmente verificato con un raffronto diretto; il tempo (Tempo) del corso umano della vita storicamente rallentato, questa unaffermazione inaccettabile in una dimostrazione diretta e accettabile solo attraverso prove indirette. Il primo punto, la lentezza del corso del nostro divenire e della nostra vita, richiede una particolare dimostrazione? Solo incidentalmente richiamo la vostra attenzione sulla lunga durata della nostra fase di vita intrauterina. Ma sapete indicarmi una seconda forma di vita in cui la coscienza si desta solo dopo cos tanto tempo dalla nascita, una seconda forma di vita che ha bisogno delle cure e dellassistenza dei genitori per un periodo di tempo cos lungo dopo la nascita e che capace di rendersi autonoma in unet cos avanzata? Questi sono fatti che io ho attinto alla letteratura, che tuttavia, secondo la mia opinione, non sono mai stati dovutamente apprezzati finora nel loro straordinario significato per la biologia umana, mentre il loro significato sociologico pu essere diffcilmente sottovalutato. Infatti non dobbiamo intravedere nella lunghissima durata del periodo in cui un bambino deve essere nutrito dai suoi genitori e ha bisogno della protezione dei geni tori la causa naturale dellorigine della famiglia umana, dunque il fondamento dellintera societ umana? Il ritardo dello sviluppo ha come conseguenza necessaria un prolungato rimanere insieme di due generazioni consecutive. In ci data alluomo la base biologica della sua vita sociale. pp. 64-66 Questo il nucleo scientifico del pensiero di Bolk, sul quale occorre riflettere. Pagine: 1 2 3

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