Sei sulla pagina 1di 61

CLIDD CLINICA DELLA DISLESSIA E DISGRAFIA

SISTEMA CO.CLI.T.E.
DIAGNOSI E TRATTAMENTO DEI DISTURBI SPECIFICI DI LETTURA, SCRITTURA E DELLE ABILITA MATEMATICHE SECONDO LE PRATICHE ECOLOGICO-DINAMICHE

FONTI E SINERGIE
1. PROLUNGATE OSSERVAZIONI CLINICHE 2. INFORMAZIONI DA GENITORI E INSEGNANTI 3. STUDI DI CASI 4. RICERCHE SU PROCESSI NEURO-PSICOLOGICI CONNESSI ALLE FUNZIONI ESECUTIVE E LORO DECLINAZIONI IN SPAZIOTEMPO VELOCITA 5. COMPARAZIONI SINDROMICHE 6. STUDI SU CERVELLO E MENTE 7. STUDI E PRATICHE DIDATTICHE SU INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO LETTOSCRITTURA, MATEM., MOTRICITA 8. STUDI DI LINGUISTICA GENERALE 9. TRADIZIONE MINORI E RICERCA SU SINDROMI

10.STUDI E OSSERVAZIONI SULLA DISPRASSIA 11.STUDI SULLA SUCCESSIONE

12.STUDI SU MENTE E MUSICA E PRATICA MUSICALE 13.COMPARAZIONI ETNICO-LINGUISTICHE

IL TRIVIO SCIENTIFICO MOTRICITA DISLATERALITA LINGUAGGIO

LEGGERE MALE condizioni negative: pu essere valutato o percepito come meno intelligente, ovvero pigro; si preclude l'accesso alla migliore strumentalit lettoria e scrittoria; si preclude, in parte, l'accesso alla cultura; non prover mai il piacere di leggere; soprattutto, vive conflittualmente il leggere, si demotiva, lo rifugge, costruisce disistima di s ed autocolpevolezza. STAR BENE A SCUOLA

PERCHE NON APPRENDE ?


RITARDO MENTALE DISTURBO DELLA SIMBOLIZZAZIONE FORTE DEMOTIVAZIONE FORTE DIVERSITA CULTURALE SCARSA COMPETENZA LINGUISTICA DISTURBI DEL COMPORTAMENTO DISTURBI SPECIFICI

DUE DIADI APPRENDIMENTO - CONOSCENZA Neisser, Ausubel, Bruner, Novak, Goowin

APPRENDIMENTO
REGISTRAZIONE DELLE INFORMAZIONI Individuale, personale, originario

CONOSCENZA
ELABORAZIONE - PROCESSAZIONE DELLE INFORMAZIONI

ICF

APPRENDIMENTO DI BASE Imparare a leggere, scrivere, calcolare E APPLICAZIONE CONOSCENZE Lettura, scrittura, calcolo

INTELLIGENZA - COGNIZIONE FUNZIONE INTELLETTIVA


REGOLA LINTELLIGENZA INDICATORE GENERALE E LA LOGICA INERISCE LELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI EFFETTI SULLEFFICACIA DEL COMPORTAMENTO E PARZIALMENTE MISURABILE

FUNZIONE COGNITIVA
REGOLA I PROCESSI COGNITIVI INDICATORE GENERALE E LORGANIZZAZIONE DEL PENSIERO INERISCE LAPPRENDIMENTO E LA CONOSCENZA EFFETTI PERVASIVI SUI PRINCIPALI COORDINAMENTI (DAS, autismo, disprassie, disordini, disorganizzazioni) NON E MISURABILE

DISTURBO ESECUTIVO DISTURBO DISCONTINUO DISTURBO DELLESERCIZIO MANCATA COMPRENSIONE COME ESITO

DISTURBO DELLE FUNZIONI ESECUTIVE

DISTURBO SPECIFICO DELLA LETTURA, SCRITTURA E DELLE ABILITA MATEMATICHE

DISTURBO DI UNA ARCHITETTURA DI FUNZIONI DISFUNZIONE ESECUTIVA SINDROME DISLESSICA

CRITICITA FUNZIONE COMPLESSA NATI PER LEGGERE ? COMPETENZA FUNZIONALE E CULTURALE PROSPETTIVE DISCIPLINARI

FUNZIONI COMPLESSE RICHIEDONO INDAGINI COMPLESSE

DIAGRAMMA

DELLA PEDAGOGIA

SPECIALE

DISTURBO
A - QUANTITATIVO =
MINORITA = DISABILE DEFICIT

B - QUALITATIVO = DIVERSITA = DISORDINE

DIVERSAMENTE ABILE

I DISTURBI QUALITATIVI NON SONO MISURABILI SONO APPREZZABILI SONO DESCRIVIBILI SONO NARRABILI

IL DISTURBO SPECIFICO DELLA LETTURA, SCRITTURA E DELLE ABILITA MATEMATICHE SINDROME DISLESSICA
Dislessia Disgrafia Disturbo specifico della lettura Disturbo specifico della scrittura

Discalculia - Disturbo specifico del calcolo e delle abilit matematiche

+
Disturbi NAS Ampia assonanza con ICD-10, DSM-IV, ICF

TRIADE DISLESSICA
SINDROME INTEGRATA ED ECOLOGICA

Dislessia, Disgrafia, Discalculia Seppur in diverso grado o, talvolta, solo come condizione pregressa (riconoscibile in situazioni di stanchezza, di sollecitazione emozionale, di pressione o alterazione della normale velocit esecutiva).

SINDROME PARZIALMENTE PERVASIVA

dislessia; disgrafia; discalculia; disordini motori; disprassie; disordini percettivi; disordini linguistici; disordini spaziali; disordini temporali; 1 - forme di disordine della lateralit ; - disordini della memoria; - disturbi Non Altrimenti Specificati

CONDIZIONE

ECOLOGICA

LE MAPPE SEMIOTICHE
SINTOMI PRIMARI DISLESSIA SINTOMI PRIMARI DISGRAFIA SINTOMI PRIMARI DISCALCULIA SINTOMI SECONDARI DEI DSA SINTOMI DERIVATI ERRORI NON DISLESSICI SITUAZIONI CRITICHE TRATTI TENDENZIALI DI PERSONALITA

MAPPA SEMIOTICA DELLA DISLESSIA I sintomi primari



Lettura lenta, esitante. Interruzioni, inciampi, discontinuit. Progressiva perdita della fluidit. Prolungata sillabazione (frammentazione sillabica). Sostituzione di fonemi simmetrici. p-b, p-d, p-q, b-d, b-q, d-q Sostituzione di fonemi opposti. p-b, t-d, f-v, m-n, s-z, lr, b-v Sostituzione di grafemi simili. m-n, a-o, e-c, u-v, t-d Soppressione di lettere. cielo-cilo, RobertoRobeto

Soppressione di sillabe.
mata

matita-

Errori nei gruppi (di-trigrammi). br, gn, str, gl, fra, psi Aggiunta di fonemi. manchina, sedila Aggiunta di sillabe. stufa-stufato, cateninanna Inversione di lettere. il-li, al-la, pre-per, tra-tar Inversione di sillabe. pala-lapa, mela-lame Associazione di sillabe. correvave-loce Associazione di parole. lamela Soppressione di parole. Sostituzione di parole simili. susseguire-suggerire Invenzione di parole. Smarrimento nel cambio di riga (a-capo). Insufficiente comprensione del testo. Dimenticanza del testo. Stancabilit.
Piero Crispiani,1993, 2002, 2011

MAPPA SEMIOTICA DELLA DISLESSIA I marcatori fondamentali

1. LENTEZZA 2. INTERRUZIONI 3. FREQUENTE SILLABAZIONE 4. ERRORI SPECIFICI 5. FREQUENTE MIGLIORAMENTO NELLA LETTURA OBLIQUA

MAPPA SEMIOTICA DEI SOTTO-TIPI

DI DISLESSIA

Lettura fonica frammentata (non-lettura). Lettura sillabante radicale. Lettura sillabante periodica. Lettura sillabante sub-vocale pronuncia intera della parola. con

Lettura predittiva (globale, intuitiva) ma con interruzioni ed errori di invenzione. Rifiuto della lettura vocale. Rifiuto selettivo della lettura.

DESCRITTORI DEI SOTTO-TIPI2 DELLA DISLESSIA

a.

Lettura fonica frammentata (non-lettura).


Decifrazione lenta e frammentata di singole lettere (foni) con parziale successiva fusione in sillabe, alto smarrimento cognitivo.

b.

Lettura sillabante radicale.


Costante sillabazione e successiva fusione in gruppi di sillabe o parole, lettura lenta e frammentata con frequente smarrimento cognitivo.

3. Lettura sillabante periodica.


Tendenziale sillabazione alternata a lettura lessicale, rallentamento e parziale smarrimento cognitivo.

A.

Lettura sillabante sub-vocale con pronuncia intera della parola.

Tendenziale sillabazione sub-vocale con successiva pronuncia vocale della parola, rallentamento e parziale smarrimento cognitivo. Frequente in soggetti insicuri, paurosi o con alto senso della regola/correttezza formale.
2

Secondo un criterio semiotico.

B.

Lettura predittiva (globale, lessicale intuitiva) ma con interruzioni ed errori di invenzione.


Lettura lessicale intuitiva e predittiva con iniziale fluidit, seguita da interruzioni, errori, invenzioni e perdita di fluidit. Presente in soggetti con buona autostima.

C.

Rifiuto della lettura vocale.


Rifiuto della lettura dopo primi tentativi. Frequente in soggetti insicuri, paurosi o con alto senso della regola/correttezza formale

D.

Rifiuto selettivo della lettura.


Rifiuto della lettura in determinati contesti o situazioni (scuola, casa, presenza di estranei, in esame/valutazione, ecc.)
Piero Crispiani, 2008.

MAPPA SEMIOTICA DELLA DISGRAFIA I sintomi primari


1. Tratto grafico irregolare. dimensione, spessore, ritmo, chiusura,
spazio

2. Elisione grafemi finali. 3- Grafemi slegati.


o

s c, b r, tend a, ca vall p, b, d, l, i, s riprese grafiche, ritocchi a, o, a-o, a-e, e-c, m-n, t-d, s-z mvolpe-vope, Roberto-Robeto stra-sta, preil-li, pra-par, psi-

4- Grafemi speculari.
q

5. Grafemi dal basso in alto 6. Grafia discontinua. 7. Mancata chiusura di forme.


d

8. Sostituzione di grafemi simili. 9. Incompletezze.


n

10. Omissione di grafemi. 11. Semplificazione di grafie.


pe

12. Inversione di grafemi.


pis

13. Errori nei gruppi (di-trigrammi). br, gn, str, gl, fra, psi 14. Unione di parole. Setivedo 15. Smarrimento nel cambio di riga. (lascia spazio a sinistra) 16. Dimenticanza del testo scritto. 17. Smarrimento nel dettato. 18. Disordine sintattico. 19. Stancabilit.

Piero Crispiani,1993, 2002, 2011

MAPPA SEMIOTICA DELLA DISGRAFIA I marcatori fondamentali

Lentezza. Interruzioni. Errori specifici. Smarrimento/dimenticanza.

MAPPA SEMIOTICA DELLA

DISLESSIA-DISGRAFIA-DISCALCULIA

I sintomi secondari (Indicatori e descrittori) DISTURBI A CARICO DI3


Disordini dellorganizzazione spaziale. Orientamento nello spazio, composizione di figure, allineamento (difficolt o ricerca eccessiva), ritrovamento, allocazioni, disordine/ordine eccessivo, smarrimento o allertamento negli spazi grandi e negli ambienti nuovi, smarrimento spaziale o eccessiva puntualit organizzativa, disordini nelle sequenze spaziali. Disordini dellorganizzazione temporale. Orientamento nel tempo, rispetto degli orari e delle scadenze, percezione di ritmi e velocit, alternanza di ritmi, percezione degli intervalli e della durata,
3

Molti Indicatori sono presenti nella forme diadica. Vedi Diadi funzionali in Crispiani P., Hermes 2012. Glossario scientifico professionale, cit.

discriminazione di prima-dopo, prima di-dopo di, ierioggi-domani, giorni della settimana, smarrimento temporale o eccessiva puntualit organizzativa, disordini nelle sequenze temporali, ecc. Disordini del coordinamento motorio. Scoordinamento generale, esitazioni nellincipit motorio, lentezza motoria alternata a precipitazione, incerto frenaggio, disordini nella discesa delle scale e/o nellattraversamento della strada (lentezza o precipitazione), disordini nei movimenti rapidi, disordini nei giochi con la palla, disordini nei giochi motori di gruppo, incertezze nelle sinestesie verbo-motorie, oculomotorie, ideo-motorie, disordini nelle sequenze motorie, nelle rotazioni motorie rapide, ecc. Disordini delle sintesi percettive. Incertezze o disordini nei coordinamenti visivo-uditivi, nella sintesi di pi stimoli visivi o uditivi, nella gestione sequenziale di pi stimoli visivi o uditivi, ecc., difficolt nella percezione di ambienti affollati e dinamici (traffico, mercato, ecc.). Disordini visuo-motori (inseguimento percettivo). Incertezze nellinseguimento visivo di oggetti che si muovono o di oggetti fermi mentre si muove losservatore, disordini nella percezione in movimento da sinistra a destra, dallalto in basso, disordini nellorientamento rapido sul foglio, su mappe, su elenchi, dizionari, ecc.

Disordini grafo-motori. Scoordinamento generale, esitazioni nellincipit, lentezza motoria alternata a precipitazione, incerto frenaggio, mancate chiusure, discontinuit/interruzioni, irregolarit generale, disordini nelle stringhe grafiche crociate (cambio riga, incolonnamento, ecc.). Disordini della memoria sequenziale (memoria di lavoro, memoria dordine). Disordini nellordinare in sequenza, nel tempo e nello spazio, il materiale mestico. Disordini del lavoro sinistra-destra e delle rotazioni. Incertezze o errori nel verso motorio, grafico, visivo da sinistra a destra, nella chiusura di cerchi, nella rotazione di figure, nellinversione di enunciati o frasi, nel rovesciamento dellordine sequenziale di numeri o delle lettere in parole (pane-enap), ecc. Disordini verbali. Disturbi della componente motoria del linguaggio verbale, come: esitazioni nellincipit, lentezza alternata a precipitazione, inversioni nelle parole lunghe (dialogodiagolo), smarrimento nella ricezione di messaggi verbali lunghi, talvolta anche nella produzione, struttura frasale breve, selezione lessicale lenta, lentezza locutoria generale alternata a forme di precipitazione, incerto frenaggio.

Forme di dislateralit. Condizione di dominanza laterale non ben stabilizzata: dominanza incerta, dominanza (destra o sinistra) non primaria/pura, mancinismo contrariato (o autocontrariato), dominanza con interferenze ed orientamento rovesciato, dominanza fisiologicamente in ritardo. Sofferenza alla confusione ed allaffollamento. Condizione di stanchezza, insofferenza, o nervosismo negli ambienti affollati o in presenza di confusione, talvolta con reazione di eccitazione, ipercinesia, incontrolalbilit o di tendenza a sottrarsi/defilarsi mensa scolastica, feste di compleanno, locali affollati). Sofferenza alla pressione o al rallentamento. Condizione di difficolt ed insofferenza alle situazioni in cui alterata la velocit esecutiva o in presenza di interazione con molte persone o molte azioni (pressione alla velocit o induzione al rallentamento).

MAPPA SEMIOTICA DEI

SINTOMI PRECOCI DI DISPRASSIA a 5 anni Condizioni di rischio di sindrome dislessica Lentezza motoria precipitazione) (a volte alternata a

Maldestrezza, scoordinamenti Disordini nelle prassie fini Disordini nelle prassie bimanuali (lavarsi, vestirsi, allacciare, prendere al volo) Esitazioni o precipitazioni nella discesa delle scale e nellattraversare la strada

Difficolt nellorientamento nello spazio, tendenza al disordine, oppure eccessivo mantenimento dellordine Lentezza/difficolt nellinseguimento percettivo (di figure o oggetti che si muovono, oppure di oggetti fermi mentre si muove losservatore) Difficolt nellorientamento temporale (primadopo, prima di-dopo di, ieri-oggi-domani, sequenze temporali) Difficolt nella memoria ordinata (memoria dordine o memoria sequenziale)

Difficolt nellinseguimento percettivo di messaggi verbali (si perde nelle consegne plurime, nei messaggi lunghi smarrimento cognitivo4)

Lentezza nelladeguarsi ai cambi di attivit, giochi, ambienti


4

Anche Sindrome di Jack, cfr. P. Crispiani, C. Giaconi, La sindrome di Jack. Smarrimento cognitivo sequenziale, ovvero I bambini che si perdono nelle sequenze, Junior, Bergamo 2008.

Tendenza a stancarsi o ad eccitarsi nelle situazioni di confusione, di gruppo, di iperstimolazione Disordini linguistici5.
MAPPA SEMIOTICA DEI SINTOMI DERIVATI DALLA DISLESSIA-DISGRAFIA

1. INSOFFERENZA 2. LABILITA ATTENTIVA 3. DISORTOGRAFIA 4. DISCOMPRENSIONE DEL TESTO 5. TENDENZA ALLA PREDIZIONE/INVENZIONE 6. FUGA DAL COMPITO 7. RABBIA, IRRITABILITA, DEPRESSIONE 8. DISISTIMA 9. SENSIBILITA EMOZIONALE 10. 11. 12.
5

TACITO LOCUS OF CONTROL INSUCCESSO SCOLASTICO ABBANDONO SCOLASTICO

Vedi Mappa della disprassia linguistica.

MAPPA SEMIOTICA DELLA DISORTOGRAFIA 1. SOSTITUZIONE MAIUSCOLO-MINUSCOLO 2. MANCATO RADDOPPIO CONSONANTI 3. MANCATA ACCENTAZIONE 4. ERRORE CAPO DI SEGMENTAZIONE NELLA-

5. MANCATO APOSTROFO 6. MANCATA ACCA 7. ALTRI ERRORI c/q, ce/ge, gi/ghi cia/ca, ci/chi, sci/ci,

LE AVVERTENZE SCOLASTICHE

Io non mi arrendo!

Avvertenze scolastiche, Avvertenze organizzative Avvertenze didattiche relazione di aiuto


,

autonomia funzionale resistenza

alta guardia riflessiva i docenti non assecondano tendenze alla semplificazione manifestabili in varie condotte: A. rinuncia alla responsabilit formativa, facendosi scudo della certificazione; B. ricorso incondizionato misure sostitutive; alle

C. richiesta di autorizzazione a misure dispensative; D. affidamento fideistico alle consulenze (valutazioni, indicazioni di progetto, rimandi alle normative) pi gradite; adesione ai luoghi comuni6;

E.

La rassegna sarebbe molto capiente: non ce la far mai, tanto dimentica tutto, un inutile sforzo, evitiamo le frustrazioni dandogli la calcolatrice, non farlo scrivere a mano, rispondi con schemini, farlo leggere caratteri grandi, ecc.
6

F. totale aderenza alle richieste dei genitori, quando poco sostenibili sul piano formativo. Soluzioni didattiche, misure e strumenti sono da processare e valutare in itinere.
AVVERTENZE ORGANIZZATIVE

Autonoma progettualit Il referente La prevenzione

Gli screenings La formazione/informazione dei genitori Lattivazione dello Sportello specialistico Lattivazione dellorientamento scolastico e professionale La disponibilit di materiale iconico Il potenziamento delle attivit motorie e sportive

Lattivazione di eventuali misure di aiuto Il tutor

MISURE SOSTITUTIVE MISURE DISPENSATIVE MISURE COMPENSATIVE

1. monitoraggi dellandamento e dellesecuzione delle prestazioni; 2. aiuti parziali e limitati nel tempo; 3. sostegni allincipit, spinte di avvio;

4.

aiuti nelle predizioni sul testo, anticipazioni o predizioni sul testo da leggere7; informazioni di contesto, sul testo che lo include, 8 sullautore, sugli scopi, ecc. ;

5.

indicatori grafici sul foglio e sui testi, icone, parole-chiave, didascalie, schemi, segni altri;9 7. disponibilit di sussidi iconici: illustrazioni, mappe, tabelle, diagrammi;
6.

7 8

Favoriscono lattivit di predizione, quindi la lettura fluida e predittiva. Favoriscono lattivit di predizione, quindi la lettura fluida e predittiva, oltre che la motivazione. 9 Favoriscono lorientamento sul testo, la comprensione e la memorizzazione.

8.

recuperi didattici ; rinforzatori grafici sul testo11;

10

9.

10. facilitatori sui dizionari;

Riteniamo, naturalmente, che laccesso alle misuresostitutive debba essere consentito solo nella prove valutative di fine quadrimestre, negli esami finali,
10 11

Vedi Stile didattico 5. Elementi di tecnologia del testo che favoriscono il colpo docchio, il riconoscimento del verso di segni o grafemi, la.capo, ecc., da non confondere con testi a carattere maggiorato.

nei concorsi o in altre selezioni, in ragione delle effettive necessit del caso. Riteniamo, inoltre, che laccesso alle misure dispensative sia a valutazione dei docenti e limitate nel tempo, secondo necessit ed evitando dannosi adattamenti a sottrarsi al compito. Riteniamo che le misure compensative, facilitanti lesercizio delle abilit richieste e delle sue componenti requisiziali, possano essere

attivate in necessit.

ogni

caso

di

AVVERTENZE DIDATTICHE
AVVERTENZE DIDATTICHE GENERALI
1. Favorire le pratiche grafo-motorie, la scrittura manuale e in corsivo fluida. 2. Favorire il lavoro grafico da sinistra a destra in fluidit. 3. Favorire la fluidit esecutiva (giusta velocit, scarse interruzioni, rapido incipit, rapida autocorrezione) in tutte le prestazioni. 4. Evitare esercizi di scrittura di singole lettere. 5. Evitare la scrittura di sillabe. 6. Far scrivere solo in corsivo e parole intere. 7. Verbalizzare preventivamente ci che si va a scrivere. 8. Esercitare il dettato verbale via via pi lungo. 9. Evitare forme di lettura e scrittura sintetica (ad approccio analitico e per fusione di lettere e di sillabe). 10. Favorire la lettura predittiva, globale, lessicale e sovra-lessicale. 11. Consentire la lettura in obliquo. 12. Esercitare il movimento nella linea del tempo. 13. Esercitare la narrazione, il resoconto, riassunto e parafrasi.

14. Esercitare la memoria dordine (memoria sequenziale), nel tempo e nello spazio. 15. Esercitare il movimento nella linea dei numeri. 16. Esercitare le numerazioni e gli schieramenti. 17. Esercitare la scrittura di numeri a 4, 5, 6 cifre. 18. Memorizzare le tabelline procedendo in ordine casuale (non per schieramenti). 19. Esercitare il calcolo orale. 20. Evitare luso della calcolatrice (salvo in sede di esami finali di corso). 21. Monitorare lincolonnamento e lesecuzione verticale delle operazioni. 22. Segmentare il testo dei problemi di matematica (non frammentare). 23. Non impegnare troppo tempo nella stesura dei dati del problema di matematica. 24. Non impegnare troppo tempo nel disegno della figura geometrica nei problemi di geometria. 25. Utilizzare nei quaderni una fascia laterale privata per personali annotazioni, sintesi, parole-chiave, didascalie, schemi, ecc. 26. Utilizzare nel quaderno di storia la linea del tempo in ogni pagina. 27. Agevolare la consultazione del dizionario mediante marcatori esterni (postit) al cambio di ogni lettera.

28. Favorire (dalla scuola media) pratiche di adeguato metodo di studio. 29. Esercitare la migliore velocit espressiva orale. 30. Nella resocontazione orale sollecitare forme espanse (non sintetiche). 31. Nella resocontazione orale esercitare la modalit iterata della spirale12. 32. Stile didattico 1: alternare forme didattiche plurali (argomentazione, descrizione, narrazione, accesso a fonti, consultazioni, forme dialogiche, preventive domande, predizioni, antefatti, ecc.). 33. Stile didattico 2: Corredare le comunicazioni didattiche (spiegazioni, narrazioni, ricerche, ecc.) con richiami delle conoscenze pregresse, anticipazioni del tema, riflessione sui titoli, marcatura del lessico specifico, brevi sunti/didascalie, definizioni concettuali brevi, ecc.13. 34. Stile didattico 3: utilizzare mediatori didattici iconici (forme comunicative supportate da illustrazioni, mappe, diagrammi, schemi, tabelle, linee del tempo, ecc.).

12

Dallintuizione bruneriana, consiste nel pronunciare una prima resocontazione completa ma per linee generali, senza fermarsi sui dettagli, seguita da almeno una seconda resocontazione che ripercorre lintero percorso raccogliendo anche i dettagli, quindi secondo un procedere progressivamente approfondito, a spirale.. 13 La Lezione metacognitiva cfr. Crispiani P., Didattica cognitivista, cit..

35. Stile didattico 4: utilizzare mediatori sinteci14 (schemini, parole-chiave, didascalie, mappe concettuali, ecc.). 36. Stile didattico 5: condurre comunicazioni orali brevi, intercalate da pause tecniche di recupero cognitivo15 o rinforzo. 37. Stile didattico 6: condurre attivit didattiche n troppo lente n troppo rapide16 (Giusta Velocit). 38. Non interrompere i compiti durante la esecuzione ma correggere a scadenze (al completamento del tutto o di una parte). 39. Evitare la pressione temporale nellesecuzione dei compiti. 40. Adottare di mediatori didattici (schemi, algoritmi di lavoro, promemoria, parole-chiave, immagini ed altre tecniche) in ragione delle necessit e con tendenza alla loro riduzione progressiva, previa valutazione dei docenti. 41. Evitare forme di iterazione demotivante di prestazioni o compiti. 42. Contenere la quantit delle prestazioni richieste. 43. Consentire la registrazione audio delle lezioni.
Le forme sintetiche sono utili nelle spiegazioni poich consentono di comprendere senza smarrirsi nelle sequenze (in entrata), ma non nelle resocontazioni dellallievo (in uscita). Quindi leggere mappe e costruire mappe nello studio, ma esporre in forme verbali estese. 15 La spiegazione orale prolungata determina lo smarrimento cognitivo dellallievo dislessico, pertanto utile intercalare momenti di recupero mediante: riformulazioni, ripetizioni, didascalie, domande di monitoraggio, parole-chiave, ecc. 16 Lalterazione della Velocit, in accelerazione o decelerazione, disturba le funzioni dello Spazio e del Tempo, quindi determina smarrimento cognitivo.
14

44. Evitare situazioni mortificanti o di plateale differenziazione dei compiti. 45. Mantenere alte aspettative sul rendimento scolastico, evitare demotivanti effetti di predizione. 46. Evitare le prevedibili situazioni critiche17. 47. Favorire ricorrenti momenti di autoanalisi e metacognizione. 48. Non mettere in discussione lintelligenza o la volont dellalunno; Ulteriori avvertenze sono pertinenti ai singoli insegnamenti nelle scuole superiori, in particolare relative a latino, storia, geografia, matematica e filosofia e costituiscono apposite Azioni18.

Non sono utili ma dispersive di attenzione e talvolta mortificanti: i lavori in gruppo, lo studio mnemonico, il lavoro su tabelle poco ordinate, limpiego di prove a risposta multipla.

17 18

Vedi la relativa Mappa. Ad integrazione del KIT di Materiale abilitativo per la Sindrome Dislessica dellEditore Junior.

INDICAZIONI PER LA VALUTAZIONE

G. valutazioni sistematiche, condotte diffusamente durante lanno scolastico; H. valutazioni di fine quadrimestre; I. valutazioni di fine anno; J. valutazioni in esami di fine corso; K. valutazioni in selezioni professionali.

Comportano infatti disordini organizzativi per lo studente:

le prove mediante test/quiz a scelta multipla (per motivi di organizzazione spaziotemporale); le domande protratte sequenzialmente, articolate, lunghe (a motivo dello smarrimento sequenziale); le domande formulate con modalit eccessivamente lenta

o rapida (alterazione velocit esecutiva);

della

le prove con figure geometriche composte o che richiedono molta precisione; le prove in fotocopie spazialmente disordinate; le alterazioni emozionali rese da pressioni sul tempo, eccessivo fiscalismo, eccessivo carico di aspettative, ecc.
.

A - Indicazioni comuni per le pratiche della valutazione scolastica: mostrare accoglienza motivazionale durante le richieste di intervento; privilegiare le prove orali; privilegiare la qualit delle prestazioni sulla quantit; utilizzare forme valutative brevi e diffuse durante il processo didattico (osservazioni, richieste brevi, dialoghi); valorizzare le prestazioni farle completare/ampliare; intuitive e e

apprezzare le sequenze verbali grafiche brevi;

evitare la iperstimolazione o iterazione di domande; formulare domande orali brevi o sintetiche, non ridondanti; segmentare testi di problemi, testi da riassumere, formule, testi di espressioni o equazioni; considerare che lo studente pu alternare lentezza e velocit nelle funzioni esecutive; considerare che lo studente pu esprimere stancabilit, insofferenza, demotivazione;

considerare che lo studente pu smarrirsi nelle sequenze verbali o operative lunghe; considerare che lo studente pu compiere errori di natura coordinativa (non logica o culturale); considerare che lallievo pu smarrire lordine , quindi la restituzione di sequenze di nomi, dati, figure, ecc. a causa del disturbo spazio-temporale; segnalare allallievo le insufficienze di ordine culturale da quelle strumentali (espositive, di disordine);

consentire la consultazione di brevi schemi nelle prove orali di fine quadrimestre; valutare le conoscenze distintamente dalle competenze espressive.

B - Indicazioni contestuali per le pratiche della valutazione scolastica:


In seguito a ponderate considerazioni sul livello del disturbo e sulle condizioni dellallievo, valutate e convenute con i genitori, nonch sulle difficolt delle prove che si vanno ad affrontare, mantiene significato educativo ricorrere a nei contesti delle prove ad alta destinazione valutativa e certificatoria, quali le prove di fine quadrimestre, di fine anno, gli esami di fine corso e, ovviamente, le selezioni professionali, quindi:

sussidi strumentali

tastiere e video-scrittura; calcolatrice; tavole delle formule chimiche, fisiche; libri digitali; forme esecutive delle prove eventualmente richieste e compatibili con le norme ed il valore giuridico delle valutazioni. Il Piano/Progetto Didattico Personalizzato geometriche,

CIRCOLO DIDATTICO/ISTITUTO SCOLASTICO _________________________________________________________A. Sc. _________________

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO


Dati personali
Allievo ______________________________________________Classe __________

Nato/a a ___________________________________________ il ________________ Trascrizione della segnalazione

Valutazione/diagnosi di: ________________________________________________


Redatta da ___________________________________________il _______________ Descrizione del disturbo (sintesi delle valutazioni disponibili) Lettura ______________________________________________________________ ____________________________________________________________________ Scrittura e grafo-motricit ______________________________________________ ____________________________________________________________________ Calcolo _____________________________________________________________ ____________________________________________________________________ Comprensione problemi ________________________________________________ ____________________________________________________________________ Ortografia __________________________________________________________ Abilit prassico-motoria ________________________________________________ ____________________________________________________________________ Difficolt funzionali scolastiche (SI NO INCERTO)

Lentezza generale Smarrimento cognitivo Esposizione orale, eloquio Condotte di fuga dal compito

Disorientamento generale Coordinamento motorio Insofferenza Facile stancabilit

Eventuali altre rilevazioni ______________________________________________ ____________________________________________________________________ Note sul rendimento scolastico attuale: ____________________________________

Progetto Didattico Personalizzato


Il Consiglio di classe procede ad una analisi collegiale dei problemi dello studente, avendo preso atto della documentazione esibita e delle eventuali comunicazioni orali dei familiari. Alla luce di quanto sopra si assumono le seguenti avvertenze concordate con la famiglia ed adottate dal Consiglio di classe.

Avvertenze organizzative: _______________________________________________


________________________________________________________________________________

Avvertenze didattiche: _________________________________________________


____________________________________________________________________
________________________________________________________________________________

Avvertenze per la valutazione: ___________________________________________


________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________

Eventuali misure dispensative (concordate tra docenti e genitori, limitate nel tempo e secondo necessit, evitando dannosi adattamenti a sottrarsi al compito e con accesso a valutazione dei docenti): ____________________________________________________________________
________________________________________________________________________________

In aggiunta a quanto qui espresso, ciascun docente attiver ogni avvertenza didattica ritenuta utile al caso. Il presente Progetto educativo viene valutato in ciascun quadrimestre. Il Consiglio di classe

Potrebbero piacerti anche