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2008/09
Laurea triennale in Informatica
Corso di Analisi matematica
Avvertenza
Questi sono appunti “informali” delle lezioni, che vengono resi disponibili per comodità
degli studenti. Parte del materiale presentato è tratto dai libri di testo consigliati, la cui
consultazione è vivamente incoraggiata.
– p. 1/4
L’insieme dei numeri razionali
– p. 2/4
Assiomi relativi alle operazioni
– p. 4/4
Alcune conseguenze degli assiomi relativi alle operazioni
– p. 5/4
Assiomi relativi all’ordinamento
– p. 6/4
A partire da ≤ si definisce la relazione ≥ (maggiore o uguale), ponendo
a≥b ⇐⇒ b≤a
– p. 7/4
Alcune conseguenze degli assiomi relativi all’ordinamento
a ≤ b ⇐⇒ −b ≤ −a
a ≤ b, c ≤ 0 =⇒ a·c≥b·c
a2 ≥ 0; a2 = 0 ⇐⇒ a = 0; a2 > 0 ⇐⇒ a 6= 0
1 1
0<a≤b =⇒ 0< ≤
b a
1 1
a≤b<0 =⇒ ≤ <0
b a
1 1
a<0<b =⇒ <0<
a b
Per ulteriori proprietà rimandiamo nuovamente a
Complementi: Regole di calcolo (sulla pagina web) – p. 8/4
Rappresentazione geometrica di Q
– p. 9/4
Lacunosità di Q
Proposizione
Non esiste alcun numero razionale x tale che x2 = 2 .
Dimostrazione. . .
Obiettivo:
definire un insieme che contiene Q e che è in corrispondenza biunivoca
con la retta orientata.
Sono possibili diversi approcci. . .
– p. 10/4
Rappresentazione decimale
– p. 11/4
Osservazioni
• Possiamo ottenere la rappresentazione decimale di un numero
razionale eseguendo la divisione tra numeratore e denominatore.
• È facile riconoscere che il numero decimale corrispondente a un
numero razionale è necessariamente finito oppure infinito periodico.
Perché?
Vale anche il viceversa: a ogni numero decimale finito oppure infinito
periodico corrisponde un numero razionale.
(Decimale finito: immediato; infinito periodico: lo vedremo in seguito)
Esempio
7 19
Scrivere la rappresentazione decimale di 8 e 22 e utilizzarla per
confrontarli.
– p. 12/4
L’insieme dei numeri reali
Proprietà di densità
• Se a, b ∈ R con a < b , esistono un numero razionale x e un numero
irrazionale y tali che a < x < b, a < y < b .
• Tra due numeri reali distinti sono compresi infiniti numeri razionali e
infiniti numeri irrazionali.
– p. 13/4
Esempi
a = 2. 36802647264328589 . . .
b = 2. 36802647527349870 . . .
x = 2. 368026475
y = 2. 3680264750101001000100001 . . .
a = 2. 36802647264328589 . . .
b = 2. 36802647500027349 . . .
x = 2. 368026475
y = 2. 3680264750000101001000100001 . . .
– p. 14/4
Assioma di completezza
L’insieme R è in corrispondenza biunivoca con la retta orientata r .
– p. 15/4
Retta reale
– p. 16/4
Intervalli di R
Esempio
Rappresentare gli intervalli [−1, 2) e (1, +∞) e determinare
[−1, 2) ∪ (1, +∞) , [−1, 2) ∩ (1, +∞) , [−1, 2) \ (1, +∞)
– p. 18/4
Retta reale ampliata
Osservazioni
• +∞ e −∞ non sono numeri reali, ma simboli
• Come possiamo visualizzarli?
• Sono utili anche le notazioni
[a, +∞] := [a, +∞) ∪ {+∞}
(a, +∞] := (a, +∞) ∪ {+∞}
[−∞, a] := (−∞, a] ∪ {−∞}
[−∞, a) := (−∞, a) ∪ {−∞}
– p. 19/4
Osservazione
Ciascuno degli insiemi definiti a pagina 17 ha la proprietà che
comunque si scelgano x e y in esso, tutti i numeri compresi tra
x e y vi appartengono.
Questa è una proprietà caratteristica degli intervalli.
Esercizio
Stabilire se ciascuno dei seguenti insiemi è un intervallo:
A = {x ∈ R : 3 ≤ x ≤ 7} , B = {x ∈ R : x ≥ 5}
A ∪ B , A ∩ B , B \ A, R \ A
– p. 20/4
Valore assoluto e distanza
Per ogni numero reale x si chiama valore assoluto (o modulo) di x il
numero reale denotato con |x| e definito come
x se x ≥ 0
n
|x| :=
−x se x < 0.
È utile interpretare |x| come la distanza tra x e 0 sulla retta reale.
Analogamente, |x − y| è la distanza tra x e y sulla retta reale.
– p. 21/4
7. |x · y| = |x| · |y| per ogni x, y ∈ R
8. |x/y| = |x|/|y| per ogni x, y ∈ R , y 6= 0
9. −|x| ≤ x ≤ |x| per ogni x ∈ R
10. |x + y| ≤ |x| + |y| per ogni x, y ∈ R (disuguaglianza triangolare)
11. |x| − |y| ≤ |x − y|
– p. 22/4
Conseguenze dell’assioma di completezza: estremo superiore e inferiore
Osservazione
Non è detto che un insieme ammetta maggioranti o minoranti;
se ne ammette, allora ne ammette infiniti.
– p. 23/4
Insiemi limitati e illimitati
L’insieme A si dice
• limitato superiormente se ammette maggioranti;
• illimitato superiormente se è privo di maggioranti;
• limitato inferiormente se ammette minoranti;
• illimitato inferiormente se è privo di minoranti;
• limitato se è limitato sia superiormente che inferiormente.
Osservazioni
• Non è detto che esista il massimo [minimo] di un insieme.
• Se esiste, il massimo [minimo] è unico. Perché?
– p. 25/4
Esempi
Stabilire se ciascuno dei seguenti insiemi ammette massimo e/o minimo.
In caso negativo, spiegare perché; in caso affermativo, determinarli.
n o
1 1 1 1
(0, +∞) (−∞, 5] [−2, 5) 2 , 4 , 8 , 16 , . . .
Osservazioni
• Se esiste, il massimo [minimo] di A è l’unico maggiorante
[minorante] di A che appartiene ad A .
• Se esiste, il massimo [minimo] di A coincide con il minimo
dell’insieme dei maggioranti di A [il massimo dell’insieme dei
minoranti di A ].
– p. 26/4
Estremo superiore e inferiore
Teorema
Sia A un qualsiasi sottoinsieme di R non vuoto.
(1) Se A è limitato superiormente, l’insieme dei maggioranti di A
ammette minimo.
Tale minimo si chiama estremo superiore di A e si denota con sup A .
– p. 27/4
Esplicitiamo le definizioni di estremo superiore e inferiore:
λ = sup A se
• λ è un maggiorante di A , cioè x ≤ λ per ogni x ∈ A ;
• λ è il più piccolo dei maggioranti, cioè
un qualsiasi numero più piccolo di λ non è un maggiorante di A , cioè
per ogni λ′ < λ esiste x ∈ A tale che x > λ′ .
λ = inf A se
• λ è un minorante di A , cioè x ≥ λ per ogni x ∈ A ;
• λ è il più grande dei minoranti, cioè un qualsiasi numero più grande
di λ non è un minorante di A , cioè
per ogni λ′ > λ esiste x ∈ A tale che x < λ′ .
– p. 28/4
Il teorema di pagina 27 (che non dimostriamo) è conseguenza
dell’assioma di completezza; in effetti, è equivalente all’assioma di
completezza.
Esso non vale nell’insieme Q dei numeri razionali: non è detto che un
sottoinsieme non vuoto e limitato superiormente [inferiormente] di
numeri razionali ammetta estremo superiore [inferiore] in Q .
Esempio
L’insieme A = {x ∈ Q : x > 0, x2 < 2} è non vuoto e limitato
superiormente.
Tuttavia, non esiste alcun numero razionale che sia il più piccolo tra i
maggioranti di A .
Verifica. . .
– p. 29/4
Osservazioni
Sia A un insieme non vuoto e limitato superiormente.
• A ammette estremo superiore in R ;
• A ammette massimo se e solo se sup A ∈ A ; in tal caso,
max A = sup A .
– p. 30/4
Estensione della definizione di sup e inf
Il teorema di pagina 27 garantisce che ogni insieme non vuoto e limitato
superiormente [inferiormente] ammette estremo superiore [inferiore] in R .
Se conveniamo di porre
(
−∞ se A è l’insieme vuoto
sup A :=
+∞ se A è illimitato superiormente,
e (
+∞ se A è l’insieme vuoto
inf A :=
−∞ se A è illimitato inferiormente,
possiamo affermare che ogni sottoinsieme di R ammette estremo
superiore [inferiore] in R .
Esempi
Determinare l’estremo superiore e inferiore di ciascuno dei seguenti
insiemi, specificando se si tratta di massimo e minimo:
[1, 3) [0, 2] (0, π] (−∞, 2) [3, +∞) ∅
– p. 31/4
Operazioni nell’insieme R dei numeri reali
– p. 32/4
Esempio
Definiamo la somma di x = 1.23456789101112131415161 . . . e
y = 0.10100100010000100000100 . . .
– p. 34/4
Si può dimostrare che le proprietà relative alle operazioni e
all’ordinamento già enunciate (pp. 3 e 6) continuano a sussistere
sostituendo ovunque la locuzione “in Q ” con “in R ”.
Pertanto, da un punto di vista algebrico, R ha le stesse proprietà di Q ,
ossia è un campo ordinato.
1
xn := = (x−n )−1 .
x−n
– p. 36/4
Radici n -esime aritmetiche
Teorema
Sia n ∈ N , n ≥ 1 . Sia y ∈ R , y > 0 .
Esiste un unico numero reale x > 0 tale che xn = y .
Tale numero si chiama radice n -esima aritmetica di y e si denota con
√n y oppure y 1/n .
Osservazione
Questo teorema non è valido in Q . Controesempio?
La sua validità dipende dall’esistenza dell’estremo superiore
(equivalentemente, dall’assioma di completezza).
Esempio
Il teorema garantisce l’esistenza di un unico x > 0 tale che x2 = 2 .
√
2
√
Sappiamo che x =: 2 =: 2 ha un allineamento decimale infinito
√
non periodico. Perché? Come possiamo “determinare” 2 ?
√
Osservazioni sulla scrittura (non corretta!) 2 = 1.41 e, in generale,
sulle approssimazioni. . . – p. 37/4
Osservazioni
√
• Per definizione: n y = x se e solo se xn = y .
√ √
• n xn = x , ( n y)n = y
√
• Per ogni n ≥ 1 : n 1 = 1
• In base al teorema, la radice n -esima aritmetica di y è definita solo
se y > 0 . Tuttavia, è naturale estendere la definizione ponendo:
√
n
0 := 0 per ogni n ≥ 1 ,
√ √
n
−y := − n y per y > 0 e n dispari.
– p. 38/4
Potenze a esponente razionale (non nullo)
esponente negativo ( m ≤ −1 )
n dispari x ∈ R∗
n pari m pari x ∈ R∗
n pari m dispari x ∈ (0, +∞)
– p. 39/4
Potenze a esponente irrazionale
– p. 41/4
Logaritmo
Teorema ∗
Sia a ∈ R , a > 0 , a 6= 1 . Sia y ∈ R , y > 0 .
Esiste un unico numero reale x > 0 tale che ax = y .
Tale numero si chiama logaritmo in base a di y e si denota con
loga y .
Osservazioni
• In base al teorema, il logaritmo in base a di y è definito solo se
a > 0 , a 6= 1 e y > 0 . Perché?
• Per definizione, si ha loga y = x se e solo se ax = y
• loga ax = x , aloga y = y
• loga a = 1
• loga 1 = 0
seguito. – p. 42/4
Alcune proprietà dei logaritmi
Siano a, x, y > 0 , a 6= 1 .
1. loga (x · y) = loga x + loga y
2. loga (x/y) = loga x − loga y
3. loga xα = α loga x ∀α ∈ R
loga x
4. logb x = ∀b > 0 , b 6= 1
loga b
Esercizio
Verificare queste proprietà a partire dalla definizione di logaritmo e dalle
proprietà dell’elevamento a potenza.
– p. 43/4