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Le trascrizioni che vengono ormai distillate a cadenza settimanale dal quotidiano Dan svelano il monumentale sistema clientelare eretto dal partito di governo. Un torrente in piena: lo scandalo assunzioni in Montenegro sta mettendo a dura prova il partito di maggioranza (Partito democratico dei socialisti, Dps) che governa il Paese da ben 23 anni. A scatenare il putiferio stata la prima trascrizione pubblicata da Dan, uno dei quotidiani pi critici dellesecutivo, e seguita da altre che hanno riportato lattenzione dei montenegrini e della comunit internazionale sulleccezionale sistema clientelare eretto in questi anni dal Dps. Il meccanismo che viene fuori da queste registrazioni fatte durante le riunioni del partito impressionante: nel pubblico impiego non si muove una foglia senza lapprovazione del vertice socialdemocratico. Secondo le ultime indiscrezioni pubblicate dal quotidiano, Dragan Tomasevic, responsabile del principale ufficio postale di Podgorica, ha inviato una lettera a Milan Martinovic, il direttore esecutivo delle Poste montenegrine, spiegando che su 20 dipendenti due si oppongono fermamente alle politiche del governo e al Dps. Le trascrizioni uscite nei giorni scorsi sono pi o meno dello stesso tenore. La registrazione che ha fatto esplodere il caso riguarda Zoran Jelic, uno dei funzionari del partito ed ex direttore dellUfficio di collocamento di Podgorica. "Daremo lavoro a ottomila persone registrate nell'Ufficio di collocamento - affermava Jelic - in primo luogo a persone che appoggiano il programma del Partito democratico dei socialisti. Un neoassunto vale quattro voti e se riusciremo a dare lavoro a una persona delle nostre, avremo tolto a loro (l'opposizione) un voto, e ne avremo aggiunto uno a noi". In unaltra trascrizione pubblicata quattro giorni dopo si legge che il deputato parlamentare Radivoje Nikcevic ha dichiarato quanto segue: Il Dps ha aiutato la fondazione di un nuovo sindacato nell'Acciaieria di Niksic", al fine di indebolire il sindacato precedente, guidato dal deputato del Fronte democratico, Janko Vucinic. Nella registrazione si sente Nikcevic affermare che "nell'acciaieria, il Fronte democratico sta rafforzando la propria influenza e noi abbiamo perso la nostra battaglia tre o
quattro anni fa. Ora cerchiamo di fondare un nuovo sindacato e cerchiamo di fare di tutto per eliminare il sindacato di Vucinic". Il Dps continua a ignorare le fortissime polemiche che ogni giorno piovono sulle teste dei dirigenti e mercoled ha dichiarato in un comunicato stampa di "auspicare indagini veloci ed efficaci riguardo alle insinuazioni su presunti abusi", sostenendo che "il quotidiano mente". Inoltre secondo Dan, la Banca europea di investimenti (Bei) starebbe avviando un'indagine su un presunto abuso dei mezzi dell'istituto da parte del Dps. Dal partito si sottolinea che "il quotidiano continua con la prassi legata all'inganno dei lettori e dell'opinione pubblica e le nuove presunte scoperte sono frutto di tali manipolazioni". Dalle registrazioni si evincerebbe che i fondi dell'istituto europeo sarebbero stati utilizzati per pagare le liquidazioni ai lavoratori in esubero, al fine di "comprarne i voti". Secondo il Dps, "un elettore su due ha votato per il nostro partito e si pu presumere che anche il 50 per cento delle persone che si aspettano la liquidazione sano a propria volta simpatizzanti del Dps". La questione clientelare legata a doppio filo al problema della corruzione, endemico in Montenegro: specialmente quella elettorale. Infatti il punto chiave consiste nell'utilizzo improprio delle finanze pubbliche e delle posizioni di potere da parte del governo per influenzare i risultati elettorali. Secondo gli analisti interpellati da Dan la legge elettorale viene violata in tutti i suoi aspetti centrali: le assunzioni effettuate sono sempre politiche e inoltre vengono forniti sussidi mirati a disoccupati, studenti, agricoltori fino ai giorni immediatamente precedenti le elezioni. Molte compagnie private, che ricevono fondi pubblici, decidono di regalare lavori pubblici (strade ecc.) durante la campagna elettorale: un modo per aggirare le norme, appoggiando di fatto la coalizione di governo. In un Paese in cui lo Stato il primo datore di lavoro, le organizzazioni non governative da anni registrano molti casi di pressioni sui dipendenti pubblici per votare per i partiti di maggioranza, oppure non recarsi affatto alle urne. Lo stesso pu essere detto per le grandi compagnie controllate dagli oligarchi, e legate da interessi economici al potere. La pressione o il pagamento per incentivare probabili elettori anti-governativi a non votare oggi la tecnica pi efficace per limitare il supporto all'opposizione. Se si aggiunge il
fatto che in Montenegro i servizi di sicurezza non sono mai cambiati dai tempi della Jugoslavia, il quadro estremamente preoccupante.
undici agenti di polizia e allarresto di 19 persone. Nel 2001, un conflitto armato tra le forze governative e i ribelli di etnia albanese si concluso con la firma dell'accordo di pace di Ohrid che ha concesso maggiori diritti agli albanesi,che rappresentano circa un terzo della popolazione.