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UFFICIO STUDI
MAGGIO 2009
UFFICIO STUDI UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VARESE
SOMMARIO
LA PROVINCIA DI V ARESE IN CIFRE P AG. 3
LE INFRASTRUTTURE P AG. 17
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UFFICIO STUDI UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VARESE
POPOLAZIONE RESIDENTI
31/12/2007 863.099 9.642.406 59.619.290 9% 1,4%
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Demo Istat, Osservatorio provinciale
sull’immigrazione, Coeweb Istat, Istat, Istituto Tagliacarne e Banca d’Italia
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Varese è ai primi posti tra le province italiane per peso dell’industria nella composizione del valore
aggiunto totale e da sola produce un valore aggiunto industriale simile a quello di intere regioni
(come, per esempio, la Liguria o il Friuli Venezia Giulia).
Il peso economico della provincia di Varese (export; valore aggiunto manifatturiero) è più che
proporzionale al peso fisico (popolazione). Sul territorio si è alimentato nel tempo un circolo
virtuoso legato alla presenza dell’industria manifatturiera.
Varese
Export 2,5%
1,4%
Popolazione
L’Economia Varesina – Maggio 2009
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Istat (popolazione e export) e Istituto
Tagliacarne (valore aggiunto)
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Secondo un rapporto sulla ricerca e l’innovazione1, la provincia di Varese si colloca al 14° posto
nella classifica nazionale della presenza di imprese ad elevato contenuto tecnologico. Sono 1.887
imprese per oltre 16.000 addetti che rientrano nella categoria high tech e che pesano per ben il
3% sul totale delle imprese attive sul territorio (l’1,5% del totale nazionale ed il 6,8% di quelle
regionali).
Questi dati dimostrano che Varese è stata una delle culle del processo industriale italiano e
continua a essere un territorio a forte vocazione industriale. Tuttavia va rilevato che nel 2008
anche l’economia varesina ha sofferto per il rallentamento mondiale, incominciato con il fallimento
di Lehman Brothers nel mese di settembre. Le crisi finanziaria prima ed economica poi hanno
portato un’incertezza crescente sui mercati internazionali e un avvitamento economico a livello
mondiale che si è ripercosso anche sulle performance locali.
Anche i livelli occupazionali hanno inevitabilmente risentito del peggioramento economico: il tasso
di disoccupazione stimato dall’Istat nel 2008 è salito dal 2,9% raggiunto nel 2007 al 3,5%, livello
però ancora inferiore rispetto alla media regionale e nazionale.
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CCIAA di Milano 2007
2
Per il calcolo delle esportazioni di prodotti tecnologici si è fatto ricorso alla definizione racchiusa nella tassonomia di Pavitt che
considera come prodotti innovativi solo quelli della chimica, farmaceutica e elettronica. L’utilizzo di questa classificazione è condiviso
dalla comunità economica internazionale, ma sottostima la vera capacità innovativa di un territorio come quello varesino in cui la ricerca
e lo sviluppo sono alimentate anche da comparti diversi, tra cui, solo per fare un esempio, l’aeronautico, uno dei settori di punta della
provincia di Varese.
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POPOLAZIONE E TERRITORIO
La provincia di Varese si estende su una superficie relativamente limitata di soli 1.199 km2 e conta
141 comuni, è tra le province più piccole. Per contro, la densità abitativa è particolarmente elevata
e conta 720 abitanti per km2 (quasi il doppio rispetto alla Lombardia e circa quattro volte rispetto
all’Italia).
BENCHMARKING Varese
VARESE LOMBARDIA ITALIA
Lombardia Italia
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Superficie(km ) 1.199 23.863 301.328 5,0% 0,4%
Popolazione residente
863.099 9.642.406 59.619.290 9,0% 1,4%
2007
Densità abitativa
720 404 198 quasi il doppio quasi quattro volte
(abitanti/km2) 2007
Stranieri residenti 2007 56.521 815.335 3.432.651 6,9% 1,6%
% stranieri su popolazione -2,1 +0,7
6,5% 8,6% 5,8% punti percentuali rispetto punti percentuali rispetto
residente 2007 alla media lombarda alla media italiana
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Demo Istat
A fine 2007 la popolazione conta 863.099 residenti, pari al 9% della popolazione lombarda e
all’1,4% di quella italiana. Una particolarità della provincia varesina è di essere policentrica, ossia
composta da più comuni di ragguardevole dimensione. Nell'ordine i più densamente popolati sono
Varese (82.037), Busto Arsizio (80.633), Gallarate (50.156) e Saronno (38.126) che concentrano
da soli il 30% della popolazione provinciale.
La popolazione dal 2001 al 2007 ha continuato a crescere anche se con tassi molto contenuti,
intorno all’1% annuo. Un forte contributo alla crescita dei residenti è dato proprio dalla presenza di
L’Economia Varesina – Maggio 2009
stranieri in continuo aumento. In particolare tra il 2002-2003 gli stranieri sono aumentati di circa il
25%, mentre dal 2004 a oggi il numero di stranieri è continuato a crescere, ma con tassi più
contenuti (12% variazione annua percentuale tra il 2006 e il 2007). Gli incrementi più significativi si
sono verificati in corrispondenza dell’avvio dei processi di regolarizzazione.
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+0,80% +0,90%
+0,64%
+0,74% +1,31% +1,64%
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Demo Istat
+9,29% +12,15%
+11,86%
+20,27%
+25,39%
+5,31%
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati dell’Osservatorio provinciale sull’immigrazione
L’Economia Varesina – Maggio 2009
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Le forze lavoro risultano pari a 395.000, in diminuzione rispetto al 2007 (complessivamente -1,7%),
soprattutto nella loro componente femminile, a differenza di quanto è avvenuto a livello regionale e
nazionale dove invece è stato registrato un loro incremento.
Il tasso di disoccupazione stimato, pur essendo salito per effetto del peggioramento economico dal
2,9% del 2007 al 3,5% del 2008, continua ad essere ad un livello contenuto soprattutto se
confrontato alle stime regionali (3,7%) e nazionali (6,7%).
Per contro il tasso di attività (forze lavoro/persone in età da lavoro 15-64 anni) è diminuito a causa
della contrazione delle forze lavoro e si è assestato intorno al 68,5%, valore poco al di sotto di
quello lombardo e ancora superiore a quello italiano (+5,5 punti percentuali).
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli industriali della Provincia di Varese su dati Istat
Nel 2008, anno particolarmente critico per l’economia a livello mondiale, le imprese varesine
hanno dovuto fare ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria per affrontare la difficile
congiuntura. In particolare nel 2008 le ore autorizzate hanno raggiunto circa le 7.624 mila ore,
circa il doppio rispetto al 2007, anno in cui peraltro le imprese hanno fatto uno scarso utilizzo di
questo strumento.
Nel 2008 sono in aumento rispetto al 2007 le ore autorizzate in tutti i principali settori. Le ore
autorizzate nel settore metalmeccanico hanno rappresentato il 35% del ore complessivamente
autorizzate, nel gomma e materie plastiche l’11%, nel tessile-abbigliamento il 42% e nel chimico
farmaceutico il 3%.
12000000
L’Economia Varesina – Maggio 2009
10000000
8000000
6000000
4000000
2000000
0
92 93 94 95 96 97 98 99 '0 0 '0 1 '0 2 '0 3 '0 4 '0 5 '0 6 '0 7 '0 8
Fonte: rielaborazione Ufficio Studi Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati INPS
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Le imprese attive iscritte alla Camera di Commercio nel 2008 sono 65.837, di cui 12.141
manifatturiere. La provincia di Varese concentra, quindi, in media 54,9 imprese per km2, densità
ben superiore a quella lombarda (34,8 imprese per km2) e italiana (17,6 imprese per km2). Anche
la densità delle sole imprese manifatturiere è elevata: circa 10 imprese manifatturiere per km2,
contro le 5,2 a livello regionale e le 2,1 a livello nazionale.
Se consideriamo le unità locali e il numero di addetti nel 2006, secondo la banca dati Istat Asia,
nella provincia di Varese erano impiegati 300.075 addetti, di cui 113.794 nell’industria
manifatturiera (pari al 10,2% degli addetti lombardi e al 2,5% di quelli italiani), per un totale di
73.089 unità locali, di cui 11.520 manifatturiere (9,7% delle unità locali lombarde e 2% di quelle
italiane).
Appare evidente la piccola dimensione media delle unità locali: in media si hanno circa 4 addetti
per unità locale (10 nell’industria manifatturiera). In particolare il 90% delle unità locali ha da 1 a 9
L’Economia Varesina – Maggio 2009
addetti. Infatti circa la metà degli addetti (46%) è occupata proprio nelle unità locali di dimensioni
più piccole (1-9 addetti), mentre solo il 29% nelle unità locali con più di 50 addetti. Questa
distribuzione in classe di addetti ricalca quella a livello nazionale e regionale.
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Per quanto riguarda la composizione settoriale circa la metà degli addetti e delle unità locali
dell’industria manifatturiera sono concentrate nel settore metalmeccanico che a Varese presenta
specializzazioni particolarmente significative nel campo dell’aeronautica, delle forgiature e
fonderie, delle macchine utensili, degli elettrodomestici, della lavorazione di metalli, delle
apparecchiature elettriche e antifurti, oltre a lavorazioni nei diversi comparti della filiera
dell’impiantistica e dell’energia.
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Nel settore tessile-abbigliamento si concentrano invece circa il 20% di addetti e unità locali, con
specializzazioni particolarmente elevate nelle lavorazioni a monte quali il finissaggio e le tintorie.
Sono comunque presenti anche tessiture e abbigliamento, oltre a un nucleo abbastanza
significativo di produttori di maglieria e intimo.
Il settore chimico e farmaceutico, che concentra il 6% degli addetti dell’industria in senso stretto,
ha una dimensione media delle unità locali superiore a quella media provinciale con 31 addetti per
unità locali. Significativa all’interno del settore la presenza di imprese multinazionali della
farmaceutica.
Il settore delle materie plastiche e gomma presenta un rapporto tra unità locali e addetti pari a 16
e raccoglie l’11% degli addetti dell’industria manifatturiera. Le specializzazioni prevalenti sono
legate alle tecnologie della stampa di materie plastiche e estrusione. Esistono un gran numero di
produzioni che vanno dalla lavorazione di materie plastiche ai film per l’imballaggio, alle
componenti per elettrodomestici e automotive, alle suole per calzatura e alla produzione di lastre di
celluloide ed all’occhialeria.
Inoltre, nel settore alimentare sono presenti produttori nel campo della lavorazione del latte (burro,
latticini), del cioccolato e della birra. Nel settore carta, stampa e editoria si segnala la presenza di
numerose realtà legate all’editoria che stampano per case editrici nazionali oltre ai produttori di
imballaggi. Nel settore legno convivono specializzazioni legate all’arredamento e, particolarità
dell’area, sono presenti i più importanti produttori di pipe a livello nazionale.
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PROVINCIA DI VARESE
ADDETTI UNITA' LOCALI
peso % sul peso % sul
Valori assoluti Valori assoluti
totale manif totale manif
Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco
4.804 4,2% 721 6,3%
Industrie tessili e dell’abbigliamento 21.618 19,0% 2.296 19,9%
Industrie conciarie; Fabbricaz. di prodotti in cuoio,
pelle e similari 1.189 1,0% 220 1,9%
Industria del legno e dei prodotti in legno 1.756 1,5% 508 4,4%
Fabbricaz. di pasta-carta, carta, cartone e prodotti di
carta; Stampa ed editoria 4.944 4,3% 592 5,1%
Fabbricaz. di coke, raffinerie di petrolio, trattam. di
combustibili nucleari 19 0,02% 4 0,03%
Fabbricaz. di prodotti chimici e di fibre sintetiche e
artificiali 7.054 6,2% 231 2,0%
Fabbricaz. di articoli in gomma e materie plastiche 12.033 10,6% 730 6,3%
Fabbricaz. di prodotti della lavorazione di minerali
non metalliferi 1.812 1,6% 243 2,1%
Metallurgia; Fabbricaz. di prodotti in metallo 18.954 16,7% 2.476 21,5%
Fabbricaz. di macchine e apparecchi meccanici 17.706 15,6% 1.366 11,9%
Fabbricaz. di macchine elettriche e di apparec-
chiature elettriche, elettroniche e ottiche 11.255 9,9% 1.365 11,8%
Fabbricaz. di mezzi di trasporto 7.636 6,7% 131 1,1%
Altre industrie manifatturiere 3.013 2,6% 637 5,5%
Totale Manifatturiero 113.794 11.520
Fonte: Istat Asia 2006
In provincia di Varese sono inoltre presenti numerosi grandi gruppi multinazionali, alcuni tra cui:
Eventuali approfondimenti su specifici settori sono disponibili sul sito www.univa.va.it nella
sezione economia, in particolare:
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Il valore aggiunto prodotto nel 2007 è 23.132 milioni di euro, pari al 7,9% del totale regionale e
all’1,7% del totale italiano, dato che colloca la provincia di Varese ai primi posti per incidenza del
proprio valore aggiunto su quello nazionale.
BENCHMARKING Varese
VARESE LOMBARDIA ITALIA Lombardia Italia
Pil pro-capite (euro) 29.758 34.129 26.277
di cui
- agricoltura (milioni di euro) 57 3.239 28.341 1,8% 0,2%
Il contributo apportato dai singoli settori alla formazione del reddito provinciale mostra la forte
connotazione industriale della provincia: il 34,2% del valore aggiunto viene prodotto proprio dal
settore manifatturiero, quando in Lombardia questa quota raggiunge il 28,3% e in Italia solo il
21,4%. Va comunque rilevato anche il peso dei servizi (terziario avanzato, commercio, turismo,
trasporti, istruzione, ecc.) che nel 2007 contribuisce per il 60,1% al valore aggiunto complessivo. Il
resto del valore aggiunto viene prodotto per appena lo 0,3% nell’agricoltura e per il 5,4% nelle
costruzioni.
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COMMERCIO ESTERO
Il quadro macroecomico globale, caratterizzato da una profonda crisi e incertezza a livello
mondiale, sta avendo effetti negativi anche sugli scambi commerciali a livello internazionale. Le
stime di crescita del commercio mondiale hanno registrato un progressivo rallentamento: si è
passati da una crescita del 6,5% nel 2007, a una stima del 2,9% per il 2008 e una contrazione
prevista nell’ordine dell’8,5% nel 2009.
Nonostante la complessità dello scenario internazionale le esportazioni varesine a fine 2008 sono
rimaste incentrate alla stabilità grazie all’avvio di un processo di rimodulazione dei mercati di
riferimento: le aree tradizionalmente meta delle nostre esportazioni, Stati Uniti ed Unione Europea,
sono state le più colpite dalla crisi finanziaria e molte imprese hanno reagito cambiando le
destinazioni dell’export verso Paesi emergenti, come il Medio Oriente e l’Asia Centrale.
Nel 2008 le esportazioni provinciali sono rimaste quindi pressoché invariate rispetto all’anno
precedente (+0,5%) e hanno raggiunto 9.254 milioni di euro, rappresentando il 2,5% delle
esportazioni italiane e l’8,9% di quelle regionali. La dinamica delle importazioni, invece, è stata
negativa (-5% rispetto al 2007) e l’import varesino è ammontato a 5.741 milioni di euro, pari al
4,7% delle importazioni lombarde e all’1,5% di quelle italiane. Queste dinamiche hanno portato nel
2008 a un miglioramento del saldo commerciale (+11,1% a valore) rispetto al 2007, che si è
portato a +3.513 milioni di euro.
Fonte: elaborazione Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Coeweb Istat
L’Economia Varesina – Maggio 2009
Conferma la forte vocazione al commercio estero della nostra provincia anche l’alto livello della
propensione all’export (export/valore aggiunto) che nel 2007 è stata intorno al 40%.
Elevato anche il rapporto di copertura (export/import) dell’economia locale che indica che nel 2008
per ogni 100 euro importati ne vengono esportati 161, ben più della media nazionale (pari a 0,97,
ovvero per ogni 100 euro importati ne vengono esportati 97).
Analizzando i principali settori nel 2008 il 68% delle esportazioni ha preso origine dal settore
metalmeccanico, il 9% dal settore tessile-abbigliamento, il 9% dal settore chimico e farmaceutico e
l’8% dal settore gomma e materie plastiche.
Considerando invece i Paesi principali partner commerciali della provincia di Varese, nel 2008 è
avvenuta una ridefinizione delle destinazioni dell’export verso Paesi meno colpiti dalla crisi. Al
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momento l’Unione Europa rimane sempre il principale partner commerciale per il nostro territorio
(concentra il 55% dell’export e il 66% dell’import), ma sono in calo le esportazioni con quasi tutti i
Paesi dell’UE (mediamente -6,3% rispetto al 2007), mentre sono in forte crescita quelle con i Paesi
extra-UE (+10,4%). La stessa dinamica ha riguardato anche le importazioni che sono scese
dell’11,5% all’interno dell’Europa e salite del 10,4% con gli altri Paesi.
Ai primi posti nel 2008 per gli scambi prodotti dalla provincia di Varese si trovano ancora Francia e
Germania, anche se sia l’import che l’export sono in riduzione verso entrambi i Paesi. In aumento
invece le esportazioni rivolte a Russia Svizzera e le importazioni da Stati Uniti, Cina e Svizzera.
Fonte: elaborazione Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Coeweb Istat
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LE INFRASTRUTTURE
Le imprese presenti sul territorio possono contare su una buona dotazione di infrastrutture
economiche e sociali: Varese risulta essere seconda nella classifica nazionale per dotazione
infrastrutturale complessiva, grazie alla presenza dell’aeroporto. L'indice generale di dotazione di
infrastrutture nel 2007 è stato pari a 239,3, valore superiore al livello lombardo (124,9) e
nettamente al di sopra di quello nazionale (100). L’alto livello delle dotazioni infrastrutturali trae
alimento soprattutto dalla presenza dell’hub di Malpensa nella nostra provincia che ha fatto salire
l’indice di dotazione di aeroporti a 1.163,9, contro una media lombarda di 174 e nazionale di 100.
Risulta elevata anche la dotazione di impianti e reti energetico-ambientali (+75,3 rispetto alla
media italiana) e di strutture e reti per la telefonia e la telematica (+53,9).
Differente la situazione viabilistica in cui la dotazione di rete stradale è al di sotto del livello
lombardo (-28,7) e italiano (-44).
SPECIALE MALPENSA
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