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GUIDA ALLIMPRENDITORIA

Guida per il neo imprenditore artigiano


A cura di Tiziana Zagni In collaborazione con Milena Berti

Provincia di Ferrara

IL PIANO DIMPRESA LE NORME LEGISLATIVE CHE DEFINISCONO LARTIGIANO LATTIVITA I TIPI DI SOCIETA ARTIGIANE IL COLLABORATORE ARTIGIANO AVVIO DELLATTIVITA AMBIENTE DI LAVORO ATTIVITA SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE I SETTORI DELLE LAVORAZIONI ARTISTICHE, TRADIZIONALI E DELLABBIGLIAMENTO SU MISURA IL CREDITO E I CONTRIBUTI

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IL PIANO DIMPRESA
Individuata lidea, laspirante imprenditore, quale a tutti gli effetti lArtigiano, deve innanzitutto valutare a fondo: LE MOTIVAZIONI: alla base di tale scelta deve esservi una chiara e forte motivazione di voler lavorare in proprio. Sicuramente sconsigliabile decidere di fare l'artigiano perch ad esempio non si trova un'occupazione o perch lo propone un possibile committente. Occorre anche valutare se si "pronti" a svolgere un'attivit che non avr, di norma, orari fissi. LE ABILITA' TECNICHE: sono indispensabili una capacit tecnico-manuale ed una professionalit acquisite mediante una precedente esperienza lavorativa nel settore prescelto e attraverso un apposito percorso di studio. LE CAPACITA' ORGANIZZATIVE: appare determinante possedere una capacit organizzativa che consenta di indirizzare in modo efficace ed accorto gli investimenti e la gestione dell'azienda. Sicuramente questa una delle qualit vitali dell'Artigiano. I VINCOLI LEGISLATIVI: occorre valutare preventivamente ed attentamente i numerosi vincoli normativi che interessano il settore prescelto onde poterli affrontare correttamente. Superata tale fase, altro punto di fondamentale importanza la predisposizione del "business plan" o piano di fattibilit: una valutazione delle opportunit e delle difficolt che si dovranno affrontare. La realizzazione del business plan relativo a un progetto imprenditoriale differente a seconda delle caratteristiche dell'attivit che si va ad esaminare; risulta quindi difficile indicarne i contenuti. Si riporta, comunque, qui di seguito, un elenco di fattori di cui bisogner tener conto nella realizzazione del business plan: L'idea imprenditoriale - il progetto; - i punti di forza e di debolezza; - gli obiettivi. L'impresa - la localizzazione; - la forma e la struttura. Il mercato - descrizione; - dimensione; - clientela; - prospettive di sviluppo.
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La concorrenza - analisi dei principali concorrenti; - analisi della strategia di ingresso nel settore. I fornitori - le fonti di approvvigionamento; - affidabilit e forza contrattuale. L'offerta - il prezzo; - la distribuzione; - gli strumenti di marketing; - eventuali prospettive di esportazione. La struttura organizzativa: - i collaboratori; - il personale dipendente. Le previsioni economiche e finanziarie - il conto economico di previsione; - gli investimenti; - il fabbisogno finanziario; - ricerca delle fonti di finanziamento. Un'attenta stesura del business plan permetter di verificare, innanzitutto, se l'idea imprenditoriale sia economicamente valida, e successivamente, di individuare quali siano le risorse umane e finanziarie necessarie alla fase di avvio dell'iniziativa.

LE NORME LEGISLATIVE CHE DEFINISCONO LARTIGIANO


La LEGGE 8 AGOSTO 1985 n. 443 "LEGGE QUADRO PER L'ARTIGIANATO" la norma che definisce le caratteristiche per essere riconosciuto artigiano (determina i requisiti oggettivi dell'impresa e soggettivi dell'imprenditore). La nuova norma, oltre a determinare i requisiti oggettivi (dell'impresa) e soggettivi (dell'imprenditore), demanda alle Regioni la promulgazione di leggi che, nel rispetto di quanto previsto dalla norma nazionale, disciplinino il comparto nell'ambito del proprio territorio. Va in proposito ricordato che l'artigianato materia di decentramento, in quanto compreso nell'elenco di cui all'art. 117 della Costituzione. La legislazione del settore, stabilisce l'obbligo dell'iscrizione all'Albo Imprese Artigiane (AIA) per le imprese che siano in possesso dei requisiti soggettivi, per l'imprenditore e oggettivi per l'impresa, indicati dalle norme citate. Viene inoltre specificato che solamente le imprese iscritte all'Albo professionale possano utilizzare denominazioni in cui ricorrono riferimenti all'artigianato. Chiunque non rispetti ci, soggetto all'applicazione di sanzioni amministrative. Definizione di: IMPRENDITORE ARTIGIANO: ai sensi dellart.2 della Legge 443/85 imprenditore artigiano colui che esercita personalmente, professionalmente e in qualit di titolare, l'impresa artigiana, assumendone la piena responsabilit con tutti gli oneri ed i rischi inerenti alla sua direzione e gestione e svolgendo in misura prevalente il proprio lavoro, anche manuale, nel processo produttivo. E' inoltre previsto che lo stesso imprenditore possa essere titolare di una sola impresa artigiana, mentre pu essere socio non operante in altre societ. NOTA: l'imprenditore artigiano, nell'esercizio di particolari attivit che richiedono una peculiare preparazione ed implicano responsabilit a tutela e garanzia degli utenti, deve essere in possesso dei requisiti tecnico professionali previsti dalla vigente normativa. IMPRESA ARTIGIANA: ai sensi dellart.3 e 4 della legge 443/85 artigiana limpresa che, esercitata dallimprenditore artigiano nei limiti dimensionali previsti (vedi tabella in fondo a questo capitolo), abbia per scopo prevalente lo svolgimento di: un'attivit di produzione di beni, anche semilavorati, di prestazione di servizi (escluse le attivit agricole e commerciali), di intermediazione nella circolazione dei beni o ausiliarie di queste ultime, di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, salvo che siano solamente strumentali ed accessorie all'esercizio dell'impresa.

altres artigiana l'impresa che, nei limiti dimensionali previsti e con gli scopi di cui al precedente capoverso costituita ed esercitata in forma di societ, anche cooperativa, escluse le societ per azioni ed in accomandita per azioni, a condizione che la maggioranza dei soci, ovvero uno nel caso di due soci, svolga in prevalenza lavoro personale, anche manuale, nel processo produttivo e che nell'impresa il lavoro abbia funzione preminente sul capitale. , infine, artigiana l'impresa che, nei limiti dimensionali previsti, e con gli scopi di cui al primo capoverso: a) costituita ed esercitata in forma di societ a responsabilit limitata con unico socio, (semprech il socio unico sia in possesso dei requisiti previsti e non sia unico socio di altra societ a responsabilit limitata o socio di una societ in accomandita semplice); b) costituita ed esercitata in forma di societ in accomandita semplice, (semprech ciascun socio accomandatario sia in possesso dei requisiti previsti e non sia unico socio di una societ a responsabilit limitata o socio di altra societ in accomandita semplice). In caso di trasferimento per atto tra vivi della titolarit delle societ a responsabilit limitata o in accomandita semplice, l'impresa mantiene la qualifica di artigiana purch i soggetti subentranti siano in possesso dei requisiti previsti. L'attivit artigiana pu svolgersi in luogo fisso, presso l'abitazione dell'imprenditore (o di uno dei soci) o in appositi locali o in altra localit designata dal committente oppure in forma ambulante o di posteggio. In ogni caso l'imprenditore artigiano pu essere titolare di una sola impresa artigiana. Le citate leggi inerenti l'artigianato prevedono e regolamentano degli appositi organi di autogoverno della Categoria: le Commissioni Provinciali per l'Artigianato (C.P.A.) e la Commissione Regionale per l'Artigianato (C.R.A.). Tali organismi sono costituiti, in prevalenza, da imprenditori artigiani. Inoltre tali disposti legislativi prevedono l'istituzione di Albi provinciali, presso le Camere di Commercio, cui le Imprese artigiane debbono iscriversi. NOTA: l'iscrizione all'Albo territorialmente competente deve avvenire entro 30 giorni dall'inizio dell'attivit lavorativa o comunque dal momento in cui l'impresa e l'imprenditore sono in possesso dei richiesti requisiti ( il caso ad esempio degli installatori di impianti e degli autotrasportatori che devono chiedere precedentemente la qualifica, ossia l'accertamento dei requisiti tecnico professionali, alla CPA). Entro gli stessi termini il soggetto interessato deve comunicare alla CPA tutte le variazioni che interessino l'azienda, come pure la cessazione dell'attivit. Il mancato rispetto dei termini fa scattare sanzioni amministrative. Contro le decisioni della CPA possibile presentare ricorso alla CRA entro 60 giorni. Le decisioni della CRA possono essere impugnate entro 60 giorni dalla relativa comunicazione davanti al tribunale competente per territorio. Occorre sottolineare che l'iscrizione all'Albo condizione necessaria per la concessione delle previste agevolazioni nei confronti delle imprese artigiane.
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LIMITI DIMENSIONALI: L'art. 4 della Legge 443/85 stabilisce che una impresa, per essere considerata artigiana, deve rispettare determinati limiti dimensionali relativamente al numero dei suoi occupati.

LIMITE MASSIMO RAGGIUNGIBILE Impresa che non lavora in 18 dipendenti 18 dipendenti qualificati + 4 serie compresi gli apprendisti in apprendisti numero non superiore a 9 + 9 dipendenti qualificati + 13 apprendisti 4 apprendisti aggiuntivi 22 posti lavoro 9 dipendenti 9 dipendenti qualificati + 3 Impresa che lavora in serie Con processo non del tutto compresi gli apprendisti in apprendisti automatizzato numero non superiore a 5 + 4 dipendenti qualificati + 8 3 apprendisti aggiuntivi apprendisti 12 posti lavoro 10 dipendenti Impresa costruzioni edili 10 dipendenti qualificati + 4 compresi gli apprendisti in apprendisti numero non superiore a 5 + 5 dipendenti qualificati + 9 4 apprendisti aggiuntivi apprendisti 24 posti lavoro Impresa trasporto 8 dipendenti 8 dipendenti qualificati 8 posti lavoro Impresa artistico, tradizionale, 32 dipendenti 32 dipendenti qualificati + 8 abbigliamento su misura compresi gli apprendisti in apprendisti come elencati dal DPR537/64 numero non superiore a 16 + 16 dipendenti qualificati+ 2 8 apprendisti aggiuntivi apprendisti 40 posti lavoro E concesso il superamento dei valori sopra riportati fino ad un massimo del 20% e per un periodo non superiore a tre mesi allanno. Bisogna comunque considerare che ai fini del calcolo dei limiti dimensionali sopra indicati: non sono computati: - per un periodo di due anni gli apprendisti qualificati presso la stessa azienda e da questa mantenuti in servizio; - i lavoranti a domicilio di cui alla legge 877/73, sempre che non superino un terzo dei dipendenti non apprendisti occupati presso limpresa artigiana; - i dipendenti con contratto di formazione; - i portatori di handicap, fisici, psichici o sensoriali. Sono invece computati: - i familiari dellimprenditore anche se solo partecipanti allimpresa familiare ai sensi dellart.230/ bis del Codice Civile quando esercitano la loro attivit di lavoro prevalentemente e professionalmente nellambito dellimpresa artigiana; - i soci, tranne uno, che svolgono il prevalente lavoro personale nellimpresa artigiana;
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TIPO D'IMPRESA

LEGGE-QUADRO N. 443/85

i dipendenti qualunque sia lattivit da essi svolta.

Computo dei dipendenti assunti a part time L'art. 6 del Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri del 28/1/2000 sui rapporti di lavoro a part-time prevede che il sistema pi equo di calcolo dei dipendenti assunti a tempo parziale sia quello di computare per settimana o per mese, tutte le ore lavorate dai dipendenti assunti a part-time; il monte complessivo cos ottenuto va diviso per il numero delle ore previste per ciascun lavoratore a tempo pieno, ed il quoziente ottenuto costituisce il numero dei lavoratori a tempo parziale da calcolare ai fini della qualificazione dell'impresa come artigiana o industriale. Tale quoziente va arrotondato all'unit della frazione di orario superiore alla met di quello previsto.

LATTIVITA
La Professionalit Esistono nel comparto alcune attivit soggette al rispetto di particolari leggi professionali volute dalla Categoria a tutela del lavoro degli artigiani regolarmente iscritti. Ci stato voluto dalla categoria per contrastare il fenomeno dell'abusivismo e per garantire alla clientela professionalit e assunzione di responsabilit sullo svolgimento ad opera d'arte dei lavori eseguiti dagli imprenditori "in regola". Queste leggi prevedono il rilascio da parte della Commissione Provinciale per l'Artigianato o di altre Commissioni di determinate certificazioni, sulla base del possesso da parte del richiedente di specifici requisiti. Le attivit regolamentate da leggi professionali sono: Servizi alla persona (Barbiere-parrucchiere uomo donna): Legge 23.12.70 n. 1142 Estetista: Legge 4.1.90 n. 1 Installazione impianti (Elettricisti, antennisti, idraulici, termoidraulici, ascensoristi, impianti di sicurezza...): Legge 5.3.90 n. 46 Autotrasporto merci conto terzi: Legge 6.6.74 n. 298 Trasporto persone mediante autoservizi pubblici non di linea: Legge 15.1.92 n. 21 Autoriparazione (autofficine, carrozzerie, elettrauto e gommisti): Legge 5 febbraio 92 n. 122 Attivit di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione: Legge 25.1.94 n. 82. - Regolamento di attuazione D.M.274 del 7/7/97 DISTINZIONE TRA LAVORO IN SERIE E NON IN SERIE: In premessa va precisato che la natura di un processo di lavorazione in serie non discende necessariamente dalla presenza di un livello elevato di meccanizzazione o dalla semplice presenza di lavorazioni automatizzate nell'ambito del processo produttivo dell'azienda con l'impiego di attrezzature e strumentazioni tecnologicamente avanzate, ma dipende da un complesso di elementi e di circostanze che devono concorrere nell'ambito del singolo processo produttivo preso in esame. Quindi la presenza di fasi meccanizzate e/o automatizzate nel processo produttivo di per s non implica necessariamente la sussistenza di una lavorazione in serie. La Giurisprudenza ha stabilito che la definizione di lavorazione in serie va inteso non con riferimento alle caratteristiche del prodotto, ma con riferimento al sistema di
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produzione, nel senso che si ha prodotto in serie quando sia determinante l'uso della macchina e minimo l'intervento dell'uomo. Pertanto, si ha lavorazione non in serie, quando: Esiste una prevalenza tecnico-funzionale del lavoro degli addetti rispetto ai macchinari e alle attrezzature Il processo produttivo risulta sottoposto a normali e ricorrenti variazioni a causa della modifica delle commesse o della tipologia delle materie da usare. I macchinari possono essere utilizzati in modo differenziato e variare anche in senso alternativo fra loro in funzione del risultato produttivo da realizzare Le mansioni tecniche affidate agli addetti possono essere modificate in funzione del risultato da perseguire Nella variazione delle commesse e delle mansioni si pu verificare una utilizzazione alternata della manodopera in relazione alle mansioni tecniche e in rapporto all'utilizzo dei macchinari Non sussiste una scomposizione rigida e permanente del processo produttivo in una serie di fasi di lavorazioni In sostanza viene a risultare prevalente, in senso tecnico e funzionale la partecipazione ed il lavoro degli addetti rispetto alle attrezzature ed alle strumentazioni, anche in presenza di macchinari tecnologicamente avanzati, con elevati gradi di meccanizzazione e automazione. Viene quindi considerata la centralit della risorsa umana. Lavorazione in serie purch non del tutto automatizzata Per identificare una lavorazione in serie devono esistere i seguenti criteri concorrenti e non alternativi: Deve sussistere una successione ordinata e continua di fasi nel processo produttivo, tecnicamente autonome, ma legate tra di loro, in funzione di un risultato produttivo conforme ad un modello; Il processo produttivo deve essere scomponibile in una successione permanente di fasi di lavorazione tecnicamente autonome, effettuate mediante macchine ed operai diversi, ma funzionalmente legate fra di loro e deve essere ricomponibile alla conclusione del ciclo per la produzione del prodotto finito; Le medesime circostanze di lavoro, (tempo, ambiente e modalit tecniche, compreso l'uso dei macchinari ed attrezzature) devono essere predisposte stabilmente in una successione ordinata e continua di identiche operazioni. Si pu quindi definire che l'impresa rientra nei limiti dimensionali pi ridotti (Max: 9 Dipendenti, elevabili a 12), quando nel processo produttivo, le singole fasi di lavorazione non risultino totalmente automatizzate, ma lo siano solo in parte. Comunque eventuali contenziosi sull'argomento devono essere chiariti ricorrendo alla C.P.A.. SVOLGIMENTO DI ATTIVITA' PLURIME: I casi possono essere di due tipi: a) svolgimento di attivit mista di artigianato e di commercio; b) svolgimento di due attivit di natura artigiana nella medesima impresa (attivit promiscua). Con riferimento alla prima ipotesi, va osservato che, laddove l'attivit commerciale risulti complementare rispetto a quella artigiana prevalente, non esiste preclusione per l'impresa il riconoscimento di qualifica artigiana.
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In alcuni casi non esistono difficolt anche se l'attivit commerciale non "complementare" con quella artigiana prevalente, ad esempio vendita di giocattoli da parte di una impresa di artigianato artistico, semprech le due attivit possano essere svolte senza compromettere il principio della prevalenza della partecipazione professionale e personale del titolare dell'impresa artigiana rispetto all'organizzazione del processo produttivo. Nella seconda ipotesi considerata, esercizio di due attivit riconducibili alla qualifica artigiana nella medesima impresa da parte dello stesso titolare, si tratta di stabilire anche in questo caso se la prevalenza della partecipazione professionale e personale del titolare dell'impresa rispetto all'organizzazione del processo produttivo relativo alle due attivit esercitate possa essere realmente salvaguardata e mantenuta. Per applicare criticamente il principio in esame occorre fare riferimento alla natura delle due attivit ed alla loro eventuale integrazione e/o affinit. Ad esempio nel caso dell'imbianchino che installa anche infissi, oppure al tappezziere che esegue anche interventi di stuccatura delle pareti, sono attivit compatibili e che possono essere svolte in contemporanea da parte dello stesso titolare; logicamente per una delle due deve essere l'attivit prevalente. La situazione appare diversa quando le attivit svolte nell'azienda, anche se riconducibili all'artigianato fossero completamente contraddistinte, ad esempio l'attivit di fotografo con svolgimento contemporaneo di quella di tipografo, oppure installazione impianti elettrici con quella di movimento terra ed opere stradali. In tali casi lo svolgimento di due attivit nella medesima impresa artigiana si dovrebbe considerare precluso in quanto non potrebbe essere soddisfatta la condizione della prevalenza della partecipazione professionale e personale del titolare rispetto all'organizzazione del processo produttivo. L'unica ipotesi nella quale sarebbe legittimo riconoscere lo svolgimento di due attivit del tutto differenziate qualora una delle due fosse svolta con carattere periodico o stagionale. MOSTRE ESPOSIZIONI: L'esposizione di propri prodotti in vetrine o bacheche in un luogo diverso da dove avviene la produzione o comunque non adiacente non necessita di particolari norme autorizzatorie a condizione che questi siano chiusi al pubblico e non venga eseguita la vendita. Nel caso le merci siano collocate in locali adibiti a sala mostra o esposizione aperti al pubblico, in un luogo diverso da dove avviene la produzione, viene ipotizzata la vendita anche attraverso la mera raccolta di ordinativi. Pertanto viene richiesta la comunicazione al Comune per l'apertura di un esercizio commerciale. E' comunque richiesto all'imprenditore artigiano il possesso dei requisiti previsti dalla normativa del commercio. L'ATTIVITA' DI VENDITA L'art. 5 della legge quadro per l'artigianato (L.443/85), cos come modificata dalla legge 114/98 (decreto Bersani) prevede che l'artigiano possa vendere, nei locali di produzione o in quelli ad essi contigui, beni di propria produzione, senza rientrare nell'ambito del
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commercio. In tal caso non scatta quindi l'obbligo dell'iscrizione al registro Esercenti del Commercio (REC) e neppure quello relativo al possesso di una licenza di commercio. Tale condizione si verifica anche nel caso in cui l'artigiano fornisca al proprio committente il materiale strettamente necessario per la fornitura del servizio o l'esecuzione dell'opera. In caso contrario scatta l'obbligo dell'iscrizione al REC e della autorizzazione Comunale apposita. SEDI SECONDARIE: E' ammessa la presenza di appositi "laboratori" distaccati, rispetto alla sede dell'impresa, nei quali il titolare, i soci, i familiari ed i dipendenti possono svolgere in modo decentrato una o pi fasi del processo produttivo o di lavorazione dell'impresa (es. forni di autocarrozzerie, laboratori di ceramica). Il requisito costitutivo essenziale per il riconoscimento della qualifica artigiana la partecipazione tecnico-funzionale del titolare. Pertanto, sarebbe auspicabile, soprattutto per alcune attivit relative ai settori dei servizi alla persona, che l'apertura della sede principale e della filiale, con i relativi contatti con la clientela ed il mercato in generale, non avvenga contemporaneamente. Questo consentirebbe, al medesimo titolare, di organizzare tempi ed orari differenziati di apertura assieme ai propri collaboratori. Per la definizione dei limiti dimensionali di cui all'art. 4 della 443/85, i dipendenti occupati nelle sedi secondarie vengono aggiunti a quelli operanti nella sede principale. Risulta pertanto possibile ritenere che l'imprenditore artigiano abbia la facolt di aprire ed esercitare filiali senza infrangere il divieto della contitolarit di pi imprese artigiane. Per le imprese artigiane non invece ammessa l'apertura di sedi distaccate, filiali o succursali o unit locali, da intendersi come sedi decentrate dell'impresa sotto la responsabilit di un preposto. In definitiva la preposizione institoria nell'artigianato preclusa, tranne casi particolarissimi previsti dalla 122/92. DISTINZIONE TRA LAVORO A DOMICILIO E ATTIVITA IMPRENDITORIALE La distinzione tra le due fattispecie non mai stata semplice. Ora grazie anche ad una circolare dell'INPS, sono state identificate alcune caratteristiche che certamente potranno essere di valido aiuto per dirimere la questione. Anzitutto stato chiarito che "ai fini della qualificazione di un rapporto di lavoro come autonomo o subordinato non si pu prescindere dalla preventiva ricerca della volont tra le parti". Gli elementi concreti e concomitanti che sono stati individuati, sono: a) la ditta che esegue i lavori una ditta iscritta all'Albo delle Imprese Artigiane; b) la ditta fattura il lavoro svolto; c) non sussistono di norma termini rigorosi per la consegna del prodotto; d) il lavoro viene eseguito in locali propri e con macchinari di propriet della ditta artigiana; e) l'oggetto della prestazione il risultato e non la estrinsecazione di energie lavorative; f) esiste l'assunzione del rischio in proprio, intendendo per rischio quello di impresa, presente e incidente sulla quantit di guadagno in rapporto alla rapidit, alla precisione ed organizzazione del lavoro nella quale la ditta committente non ha alcun potere di interferire, essendo interessata solo al risultato della lavorazione.

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I TIPI DI SOCIETA
L'impresa artigiana pu essere costituita ed esercitata anche in forma di societ. In tal caso, qualunque sia l'attivit, l'atto di costituzione va formalizzato presso un notaio e registrato alla Camera di Commercio. L'art. 3 della Legge 443/85 definisce quali tipi di societ possono rientrare nell'artigianato. Esse sono: Societ in nome collettivo (S.N.C.) = due o pi persone esercitano in comune un'attivit allo scopo di dividerne gli utili, stipulando un formale contratto che non abbia le forme di un diverso tipo di societ. Tutti i soci rispondono in solido con il proprio patrimonio personale dei debiti contratti dalla societ se il patrimonio di questa non sufficiente a coprirli. Societ Cooperative = almeno nove persone/soci costituiscono per atto pubblico una societ caratterizzata da finalit mutualistica, con responsabilit che pu essere sia limitata che illimitata. La Legge 7/8/97 N.266 (Legge Bersani), inserisce nell'ordinamento italiano anche la cosiddetta "Piccola societ cooperativa" che pu essere costituita fra un minimo di tre ed un massimo di otto soci, i quali devono essere esclusivamente persone fisiche. Per le obbligazioni sociali risponde soltanto la societ con il suo patrimonio e vengono ad essa applicate tutte le norme in materia di societ cooperativa in quanto compatibili; questa, ricorrendo i requisiti di legge, in caso di trasformazione si trasformer esclusivamente in societ cooperativa. Anche tale nuova tipologia di impresa laddove siano presenti i requisiti soggettivi e oggettivi previsti per le imprese artigiane dovr essere obbligatoriamente iscritta all'Albo delle Imprese Artigiane. Con l'approvazione della Legge 133 del 20 Maggio 97, l'art. 3 della 443/85, Legge quadro per l'artigianato, ha subito una profonda modifica. La nuova norma, infatti prevede che le Societ a Responsabilit Limitata Unipersonali (S.R.L.U.) e le Societ in Accomandita semplice (S.A.S.) sono obbligate ad iscriversi all'Albo delle Imprese Artigiane. Ci vale, logicamente, se i soci sono in possesso dei requisiti soggettivi e l'impresa di quelli oggettivi. I requisiti fondamentali per l'iscrizione all'Albo delle Imprese Artigiane (A.I.A.) di queste nuove societ sono: Per le societ a responsabilit limitata unipersonale (S.R.L.U.): Possesso da parte dell'unico socio dei requisiti indicati nell'art. 2 della 443/85 Incompatibilit del socio unico artigiano di essere socio di altra S.R.L.U. o socio accomandatario di altra S.A.S. anche non artigiana la Societ oltre ad essere costituita ex novo, pu derivare da una trasformazione di altra S.R.L. Pluripersonale. Per le societ in accomandita semplice (S.A.S): Tutti i soci accomandatari devono svolgere in prevalenza lavoro personale anche manuale nel processo produttivo ed essere in possesso dei requisiti previsti dall'art. 2 della 443/85 I soci accomandatari artigiani non possono essere soci di altra S.R.L.U. o
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accomandatari di altra S.A.S. Per i soci accomandatari iscrivibili all'A.I.A. non prevista la maggioranza numerica rispetto al numero dei soci accomandanti. Sia per le S.R.L.U. che per le S.A.S. in caso di trasferimento per atto tra vivi della titolarit, l'impresa mantiene la qualifica artigiana purch i soggetti subentranti siano in possesso dei requisiti di qualifica di imprenditore artigiano, compresi gli eventuali requisiti tecnico professionali. Per le Societ a responsabilit limitata (S.R.L.) pluripersonali: Con lentrata in vigore delle Legge 57 del 5/3/2001 stato modificato lart. 3 della Legge 443/85 introducendo anche per le societ a responsabilit limitata pluripersonale la possibilit di rientrare nellambito dellartigianato. Liscrizione allAlbo professionale riconosciuta, a condizione che la maggioranza dei soci, ovvero uno nel caso di due soci: svolga in prevalenza lavoro personale, anche manuale, nel processo produttivo conferisca e detenga la maggioranza del capitale sociale non solo nella fase di costituzione della societ ma anche nel successivo esercizio della stessa, rispetto alle partecipazioni esterne di capitale detenga la maggioranza negli organi deliberanti garantendo la propria partecipazione maggioritaria nellassemblesa e nel consiglio di amministrazione, laddove costituito. La societ inoltre non deve superare il numero degli addetti (dipendenti e familiari collaboratori) previsti dalla Legge 443/85 e deve esercitare unattivit di produzione o fornitura di servizi. Rimangono escluse le Societ in accomandita per azioni (S.a.p.a.) e le Societ per azioni (S.p.A.) I Consorzi Pi imprenditori costituiscono un'organizzazione comune, il consorzio, per la disciplina e per lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese. I consorzi e le societ consortili costituiti fra imprese artigiane sono iscritti in separata sezione all'albo delle imprese artigiane. SOCI ARTIGIANI: Per alcune societ che rientrano tra quelle iscrivibili all'albo professionale, deve essere rispettata la "regola" che prevede che la maggioranza dei soci, uno nel caso di societ costituita solo da due soggetti, devono lavorare anche manualmente nel processo produttivo dell'azienda. Ci non vale invece per le S.A.S., in quanto espressamente previsto dalla 133/97, che tutti i soci accomandatari debbano essere in possesso dei requisiti di cui all'art. 2 della 443/85.

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IL COLLABORATORE ARTIGIANO
Nello svolgimento della sua attivit, il titolare artigiano, pu essere affiancato da una particolare figura (oltre ai dipendenti) chiamata "collaboratore". Tale soggetto individuato (L. 463/59 art.2) nei familiari dell'imprenditore artigiano che lavorino abitualmente e prevalentemente nell'azienda. Quindi per essere definito "collaboratore familiare" tale soggetto deve avere un rapporto di parentela con il titolare artigiano. Occorre infine sottolineare che sono assoggettabili all'obbligo assicurativo i parenti sino al terzo grado, nonch gli affini entro il secondo grado del titolare dell'impresa. Il titolare dell'impresa deve effettuare anche il pagamento dei contributi dovuti per i collaboratori, salvo il diritto di rivalsa. PARENTI GRADI I II III PARENTELA ENTRO IL III GRADO IN LINEA DIRETTA IN LINEA COLLATERALE i genitori ed il figlio il nonno o la nonna e il nipote i fratelli e le sorelle il bisavolo e la bisavola lo zio e la zia ed il nipote da (bisnonni) ed il pronipote fratello e sorella

AFFINITA' ENTRO IL III GRADO GRADI I II III AFFINI I suoceri, con i genitori e le nuore. Il patrigno e la matrigna con i figliastri I cognati ( va notato che il coniuge del cognato non affine. Cio non sono affini dell'artigiano i cognati e le cognate del coniuge; n sono affini tra loro i coniugi dei due fratelli). La moglie dello zio, il marito della zia, la moglie del nipote ed il marito della nipote. (non iscrivibili come collaboratori)

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AVVIO DELLA ATTIVITA


Adempimenti obbligatori per linizio della attivit INAIL e gli infortuni sul lavoro L'imprenditore artigiano, in applicazione del D.P.R.1124 DEL 30/6/65, obbligatoriamente soggetto alla assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. L'Istituto preposto alla gestione di questa assicurazione obbligatoria l'I.N.A.I.L.. Alla copertura assicurativa, sono soggetti pure i soci, i collaboratori e i dipendenti dell'artigiano. La denuncia d'iscrizione, deve essere presentata almeno 5 giorni prima dell'inizio dell'attivit. Per quanto riguarda le eventuali comunicazioni di variazione o di cessazione dell'attivit, queste devono essere presentate entro 8 giorni dall'evento. L'iscrizione all'I.N.A.I.L. fa sorgere l'obbligo del pagamento di un premio assicurativo, commisurato al grado di rischio dell'attivit svolta. A fronte del premio pagato, l'Istituto eroga prestazioni economiche in caso di infortunio sul lavoro. E' fatto obbligo al titolare della posizione assicurativa di denunciare entro 24 ore dal suo verificarsi, gli infortuni sul lavoro, che prevedano una inabilit temporanea superiore ai tre giorni. Tale comunicazione deve essere fatta anche presso la locale sede di Pubblica Sicurezza. Registri Paghe, Matricola, Infortuni. Il Decreto 547/55 prevede l'obbligatoriet della tenuta del registro infortuni, paghe e matricola per le aziende che occupano personale dipendente. Nel caso in cui l'impresa non occupi personale dipendente, ma sia formata da almeno 2 o pi unit lavorative (es: titolare e collaboratore, o 2 o pi soci lavoranti) deve obbligatoriamente avere il solo registro infortuni. IVA Per iniziare l'attivit l'imprenditore deve munirsi di partita I.V.A.. Per ottenerla deve presentare all'Ufficio delle Entrate un apposito modello entro 30 giorni dalla data d'inizio attivit. Importante la scelta del regime fiscale che pu essere "semplificato" o "ordinario". La partita I.V.A., con apposita procedura, pu essere richiesta anche direttamente presso gli Uffici della Camera di Commercio, contemporaneamente alla denuncia di inizio attivit. Con il regime semplificato sono obbligatori i registri I.V.A e il Libro dei Cespiti Ammortizzabili: Con il regime ordinario, oltre ai registri previsti per il regime semplificato necessario avere anche il libro Giornale ed il Libro Inventari. L'avvio della gestione amministrativa di una impresa comporta scelte ed opzioni delicate. quindi opportuna una analisi approfondita e il consiglio di un esperto in materia. REGISTRO IMPRESE Tutti coloro che esercitano una delle attivit previste dall'art. 2195 del codice civile, compresi i piccoli imprenditori, sono tenuti a farne denuncia alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e agricoltura della provincia dove si trova la sede dell'impresa e
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presso le Camere di Commercio dove si trovano sedi secondarie o altre unit locali. Per le imprese individuali l'obbligo della denuncia spetta al titolare entro il termine di 30 giorni dall'inizio dell'attivit. Per le societ, il termine dei 30 giorni decorre dalla data di registrazione dell'atto costitutivo. Le modifiche nello stato di fatto e di diritto e le cessazioni delle societ e delle imprese individuali debbono essere denunciare entro 30 giorni dal loro verificarsi. Nel caso di omissione o ritardo nella presentazione delle denunce si applica la sanzione di cui alla legge 4.11.81 n. 630. ALBO IMPRESE ARTIGIANE La domanda di iscrizione all'Albo Imprese Artigiane, deve essere inoltrata dall'interessato entro 30 giorni dall'inizio della attivit lavorativa, o comunque dal momento in cui l'impresa e l'imprenditore sono in possesso dei requisiti oggettivi e soggettivi indicati nella legge 443/85. Questa deve essere presentata, in applicazione della Legge 63/93 istitutiva degli sportelli polifunzionali, presso uno di questi ultimi, che sono autorizzati a ricevere anche le domande di modifica e cessazione di attivit. La Commissione Provinciale per l'Artigianato a tutti gli effetti considerata "sportello polifunzionale". La domanda di iscrizione deve essere esaminata entro 60 giorni dalla data di presentazione previo accertamento comunale che deve avvenire entro 30 giorni dalla richiesta spedita dalla Segreteria dell'Albo. In mancanza di comunicazioni da parte della Commissione Provinciale per l'Artigianato, entro il termine di 60 giorni, l'azienda comunque iscritta all'Albo professionale a partire dal 61 giorno. (Vedi anche capitolo "attivit artigianali - Commissione Provinciale per l'Artigianato"). L'iscrizione all'Albo Imprese Artigiane, fa nascere automaticamente l'obbligo del versamento dei contributi previdenziali. Con l'entrata in vigore della Legge 233 del luglio 90 stato stabilito un importo minimo imponibile su cui calcolare i contributi previdenziali, variabile di anno in anno, al titolare dell'azienda, sia per i propri disotto del quale non possibile effettuare il versamento dei contributi di pensione. I versamenti vengono effettuati in 4 rate. A questi, nel caso di reddito superiore al limite minimo previsto bisogna aggiungere ulteriori versamenti a titolo di acconto. L'obbligo assicurativo grava sul titolare dell'azienda, sia per i propri contributi che per quelli dei familiari collaboratori. E' infine importante sottolineare che l'attivit commerciale non deve essere prevalente su quella artigiana. La definizione di prevalenza viene definita considerando l'impresa nel suo complesso, con particolare riguardo al tempo che il titolare e i suoi dipendenti dedicano ad una o l'altra attivit. Inoltre viene fatta una valutazione anche sul tipo di attrezzatura presente in azienda e sulle qualifiche del personale dipendente. COMMISSIONE PROVINCIALE PER REGIONALE PER L'ARTIGIANATO L'ARTIGIANATO E COMMISSIONE

La Legge 443/85, nel costituire l'Albo delle Imprese Artigiane, sancisce che l'organismo preposto alla sua gestione in ambito provinciale, sia la Commissione Provinciale per l'Artigianato (CPA). L'organismo di secondo livello che opera invece al livello Regionale, la Commissione Regionale per l'Artigianato (CRA). La domanda di iscrizione all'Albo, deve essere inoltrata dall'interessato entro 30 giorni dall'inizio dell'attivit lavorativa, o comunque dal momento in cui l'impresa e l'imprenditore sono in possesso dei requisiti oggettivi e soggettivi indicati nella legge 443/85.
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Entro lo stesso termine l'imprenditore deve comunicare alla CPA tutte le variazioni che interessano l'azienda, compresa la denuncia di cessata. Il mancato rispetto del termine fa scattare l'applicazione di sanzioni amministrative. Contro le decisioni deliberate dalla CPA, l'artigiano, gli Ispettorati del Lavoro, gli enti erogatori di agevolazioni in favore delle imprese artigiane, qualsiasi pubblica amministrazione interessata ed eventuali terzi interessati, possono entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione della deliberazione assunta per il caso, presentare ricorso alla CRA. Questa, entro 90 giorni dal ricevimento del ricorso deve deliberare l'accoglimento o il rigetto del ricorso stesso. In caso di "silenzio" da parte della Commissione Regionale il ricorso va considerato non accolto. Le decisioni della CRA possono essere impugnate entro 60 giorni dalla relativa comunicazione o dal decorso dei 90 giorni, davanti al Tribunale competente per territorio. E' di grande rilevanza sottolineare che le decisioni deliberate dalla Commissione Provinciale per l'Artigianato, hanno valore nei confronti di qualsiasi Pubblica Amministrazione, cos come da evidenziare il valore costitutivo della iscrizione all'Albo delle Imprese Artigiane; in ogni caso, l'iscrizione all'Albo professionale, condizione necessaria per la concessione delle agevolazioni previste a favore dell'impresa artigiana. L'impugnazione di una delibera di cancellazione dall'Albo ha effetto sospensivo. contributi che per quelli dei familiari collaboratori.

LAMBIENTE DI LAVORO
Adempimenti obbligatori relativi ai locali
In questi ultimi anni la legislazione ambientale che ha investito il mondo produttivo si rivelata come una dei pi importanti e preoccupanti problemi per numerose imprese artigiane, ci soprattutto a causa della complessit burocratica della vigente normativa e per la sua taratura basata in funzione della grande industria. Considerata la complessit della normativa e le pesanti sanzioni, penali ed amministrative, a carico delle imprese che non la rispettano, riteniamo opportuno indicare qui di seguito, in sintesi, i principali aspetti ed adempimenti previsti. Si raccomanda comunque di rivolgersi ai nuovi uffici del Comune ove si intende avviare lattivit: Sportello Unico per risolvere ogni problematica inerente la legislazione ambientale e/o la sicurezza sul lavoro. EMISSIONI IN ATMOSFERA L'inquinamento atmosferico stato oggetto fin dal 1988 di un'attenzione particolare da parte della Pubblica Amministrazione, nella prospettiva di una sua sostanziale riduzione. La vigente normativa prevede che tutti gli impianti di produzione, che diano luogo ad emissioni inquinanti convogliate o tecnicamente convogliabili, debbono richiedere l'autorizzazione, salvo il caso in cui l'emissione in atmosfera sia considerata, sempre dalla normativa, irrilevante. Quindi chiunque intenda svolgere un'attivit che ricada nell'ambito di applicazione dell'attuale legislazione deve presentare, prima di dar inizio all'attivit stessa, una domanda di autorizzazione alla Provincia e al Comune, competenti per territorio, ed al Ministero dell'Ambiente.
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INQUINAMENTO IDRICO La disciplina degli scarichi degli insediamenti produttivi normata in gran parte dalla Legge 319/76 meglio conosciuta come legge Merli e successive integrazioni e modifiche. Prima di iniziare l'attivit occorre ottenere l'autorizzazione allo scarico presentando apposita richiesta al Sindaco del Comune, in taluni casi al Consorzio di fognatura locale, competente per territorio. Ogni anno i titolari di scarichi nelle pubbliche fognature devono presentare all'ente gestore del servizio una comunicazione ai fini della determinazione della tariffa applicabile, qualora le condizioni di tassabilit siano variate rispetto a quelle precedentemente denunciate, sia per quanto riguarda la destinazione d'uso sia per la quantit e la qualit delle acque scaricate. Analoga comunicazione va presentata anche da chi apre una nuova attivit entro 90 giorni dall'attivazione dello scarico. INQUINAMENTO ACUSTICO Esterno Le attivit che danno luogo a rumore che si propaghi all'esterno dell'azienda sono soggette a precisi vincoli legislativi. In particolare il rumore che si propaga dall'attivit lavorativa deve rimanere nell'ambito di determinati limiti, variabili da zona a zona e dal periodo diurno e notturno, che l'impresa deve rispettare. La normativa di riferimento a cui devono attenersi tutte le nuove attivit o ampliamenti di fabbricati industriali la seguente: - DPCM 01/03/1991 - L.R.31/94 - L.447/95 Interno: La norma che individua i rischi derivanti dal rumore il D.Lgs. 277/91. Tale decreto riguarda la tutela dei dipendenti in relazione all'esposizione quotidiana al rumore; pertanto, tutte le aziende con dipendenti o societ anche senza dipendenti, rientrano nel suo ambito di applicazione. L'obbligo principale imposto dal decreto consiste nella valutazione dell'esposizione al rumore, corredata da una indagine fonometrica.

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ATTIVITA SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONI


Esistono alcune attivit soggette a particolari autorizzazioni che vengono rilasciate dal Comune, dalla Pubblica Sicurezza, dalla Provincia, etc. Tali attivit sono (tenendo presente che potrebbero esserci alcune variazioni in base al Comune di appartenenza): Alimentari Arti grafiche Autofficine Autoscuole Autoservizi Autotrasporto oltre 60 quintali Barbieri Cesellatori/incastonatori di pietre preziose Distillerie Elettrauto Elettricista Escavatore (cave a alvei fiumi) Estetista Fotografo, fotoceramista e fotocompositore Gommista Impiantisti Macinazione Odontotecnico Orafo Ortopedico meccanico Ottico Panificatore Parrucchiere Pompe funebri Puliture a secco Radioriparatori Taxista Termoidraulici Autorizzazione sanitaria Licenza comunale Qualifica professionale (CCIAA) Autorizzazione rilasciata dalla Provincia Autorizzazione Comunale Autorizzazione M.C.T.C. Qualifica professionale (CCIAA) Autorizzazione Comunale. Licenza Pubblica Sicurezza (Questura) Licenza UTF Qualifica professionale (CCIAA) Qualifica professionale (CCIAA) Licenza del Genio civile Qualifica professionale (CCIAA) Autorizzazione Comunale. Licenza di Pubblica Sicurezza (Questura)

Qualifica professionale (CCIAA) Qualifica professionale (CCIAA) Autorizzazione CCIAA, Uff. Molini Diploma e iscrizione registro arti ausiliarie Autorizzazione CCIAA, Uff. Molini e Panificatori Diploma e iscrizione registro arti ausiliarie Diploma e iscrizione registro arti ausiliarie Autorizzazione CCIAA, Uff. Molini e Panificatori Qualifica professionale (CCIAA) Licenza di Pubblica Sicurezza e Licenza del Comune Autorizzazione Comunale Registro UTF Autorizzazione Comunale Qualifica professionale (CCIAA)

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INDIVIDUAZIONE DEI SETTORI DELLE LAVORAZIONI ARTISTICHE, TRADIZIONALI E DELLABBIGLIAMENTO SU MISURA


Lelenco dei mestieri artistici, tradizionali e dellabbigliamento su misura classifica complessivamente 158 lavorazioni, suddivise in 13 categorie, le attivit sono state individuate sulla base delle seguenti definizioni: a) Settore delle lavorazioni artistiche: 1. Sono considerate lavorazioni artistiche le creazioni, le produzioni e le opere di elevato valore estetico o ispirate a forme, modelli, decori, stili e tecniche, che costituiscono gli elementi tipici del patrimonio storico e culturale, anche con riferimento a zone di affermata ed intensa produzione artistica, tenendo conto delle innovazioni che, nel compatibile rispetto della tradizione artistica, da questa prendano avvio e qualificazione, nonch le lavorazioni connesse alla loro realizzazione. 2. Dette attivit sono svolte prevalentemente con tecniche di lavorazione manuale, ad alto livello tecnico professionale, anche con l'ausilio di apparecchiature, ad esclusione di processi di lavorazione interamente in serie; sono ammesse singole fasi meccanizzate e/o automatizzate di lavorazione secondo tecniche innovative e con strumentazioni tecnologicamente avanzate. 3. Rientrano nel settore anche le attivit di restauro consistenti in interventi finalizzati alla conservazione, al consolidamento ed al ripristino di beni di interesse artistico, od appartenenti al patrimonio architettonico, archeologico, etnografico, bibliografico ed archivistico, anche tutelati ai sensi delle norme vigenti. b) Settore delle lavorazioni tradizionali: 1. Sono considerate lavorazioni tradizionali le produzioni e le attivit di servizio realizzate secondo tecniche e modalit che si sono consolidate e tramandate nei costumi e nelle consuetudini a livello locale, anche in relazione alle necessit ed alle esigenze della popolazione sia residente che fluttuante nel territorio, tenendo conto di tecniche innovative che ne compongono il naturale sviluppo ed aggiornamento. 2. Tali lavorazioni vengono svolte con tecniche prevalentemente manuali, anche con l'ausilio di strumentazioni e di apparecchiature, ad esclusione di processi di lavorazione integralmente in serie e di fasi automatizzate di lavorazione. 3. Rientrano nel settore delle lavorazioni tradizionali le attivit di restauro e di riparazione di oggetti d'uso. 4. La produzione alimentare tradizionale quella risultante da tecniche di lavorazione in cui sono riconoscibili gli elementi tipici della cultura locale e
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regionale, il cui processo produttivo mantiene contenuti e caratteri di manualit e i processi di conservazione, stagionatura e invecchiamento avvengono con metodi naturali. c) Settore dell'abbigliamento su misura: 1. Rientrano nell'abbigliamento su misura le attivit di confezione e di lavorazione di abiti, capi, accessori ed articoli di abbigliamento, realizzati su misura o sulla base di schizzi, modelli, disegni e misure forniti dal cliente o dal committente, anche nei normali rapporti con le imprese committenti. 2. Tali attivit vengono svolte secondo tecniche prevalentemente manuali, anche con l'ausilio di strumentazioni e di apparecchiature, ad esclusione di processi di lavorazione integralmente in serie e di singole fasi automatizzate di lavorazione. Elenco delle lavorazioni artistiche, tradizionali e dell'abbigliamento su misura (elenco esemplificativo) I - Abbigliamento su misura Lavori di figurinista e modellista Modisterie Confezione di pellicce e lavorazione delle pelli per pellicceria Sgheronatura delle pelli per pellicceria per la formazione dei teli Realizzazione di modelli per pellicceria Sartorie e confezioni di capi, accessori e articoli per abbigliamento Camicerie Fabbricazione di cravatte Fabbricazione di busti Fabbricazione di berretti e cappelli Confezione a maglia di capi per abbigliamento Fabbricazione di guanti su misura o cuciti a mano Lavori di calzoleria II - Cuoio, pelletteria e tappezzeria Bulinatori del cuoio Decoratori del cuoio Limatura del cuoio Ricamatura del cuoio Lucidatori a mano di pelli Fabbricazione di pelletteria artistica Fabbricazione di pelletteria comune Pirografi Sbalzatori del cuoio Fabbricazione di selle Stampatura del cuoio con presse a mano Tappezzeria in cuoio Tappezzeria in carta, in stoffa e in materie plastiche (di mobili per arredo e di interni) III - Decorazioni Lavori di addobbo e apparato Decorazioni con fiori e realizzazione di lavori con fiori, anche secchi e artificiali Decorazione di pannelli in materiali vari per l'arredamento Decorazione artistica di stoffe (tipo batik)
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Lavori di pittura, stuccatura e decorazioni edili Lavori di pittura letteristica e di decorazione di insegne IV Fotografia, riproduzione disegni e pittura Riproduzione di acquaforti Realizzazione di originali litografici per riproduzioni policrome, foto d'arte e di opere dell'arte pittorica Riproduzione di litografie mediante uso di pietre litografiche Riproduzione di xilografie Lavori pittura di quadri, scene teatrali e cinematografiche Riproduzione di disegni per tessitura Lavori di copista di galleria Composizione fotografica (compresi i lavori fotomeccanici e fototecnici, escluse le aziende che hanno macchine rotative per la stampa del fototipo) Lavori di fotoincisione Lavori di fotoritocco V- Legno e affini Lavori di doratura, argentatura, laccatura e lucidatura del legno Lavori di intaglio (figure, rilievi e decorazioni), intarsio e traforo Lavori di scultura (mezzo e tutto tondo, alto e basso rilievo) Fabbricazione di stipi, armadi e di altri mobili in legno Tornitura del legno e fabbricazione di parti tornite per la costruzione di mobili, di utensili e attrezzi Lavorazione del sughero Fabbricazione di ceste, canestri, bigonce e simili Fabbricazione di oggetti in paglia, rafia, vimini, bambu', giunco e simili Lavori di impagliatura di sedie, fiaschi e damigianei Fabbricazione di sedie Fabbricazione di carri, carrelli, carrocci, slitte e simili Fabbricazione e montaggio di cornici Fabbricazione di oggetti tipici (Botti, tini, fusti, mastelli, mestoli e simili) Ebanisteria Fabbricazione di pipe Fabbricazione di paranchi a corda, remi in legno e simili Carpenteria in legno Verniciatura di imbarcazioni in legno Fabbricazione di oggettistica ornamentale e di articoli da regalo in legno VI - Metalli comuni Arrotatura di ferri da taglio Lavorazione di armi da punta e da taglio, coltelli, utensili e altri ferri taglienti Fabbricazione, lavorazione e montaggio di armi da fuoco Fabbricazione di chiavi Lavori di damaschinatore Fabbricazione, sulla base di progetti tecnici, dei modelli di navi e di complessi meccanici navali Lavorazione del ferro battuto e forgiato Fabbricazione di manufatti edili in acciaio e metallo (magnani) Modellatura dei metalli Fabbricazione di modelli meccanici Battitura e casellatura del peltro Lavori di ramaio e calderaio (lavorazione a mano)
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Lavori di sbalzatura Lavori di traforatura artistica Lavoro di fabbro in ferro compresi i manufatti edili e gli utensili fucinati Lavori di ferratura, cerchiatura di carri e di maniscalco Fabbricazione di bigiotteria metallica e di oggettistica in metallo Lavorazione dell'ottone e del bronzo Carpenteria in ferro o altri metalli per l'imbarcazione da diporto Lavori di cromatura Lavori di fusione di oggetti d'arte, campane, oggetti speciali e micro fusioni VII- Metalli pregiati, pietre preziose, pietre dure e lavorazioni affini Lavori di argenteria ed oreficeria in oro argento e platino (con lavorazione prevalentemente manuale, escluse le lavorazioni in serie anche se la rifinitura viene eseguita a mano) Lavori di cesellatura Lavorazioni della filigrana Lavori di incisione di metalli e pietre dure, su corallo, avorio, conchiglie, madreperla, tartaruga, corno, lava, cammeo Lavorazione ad intarsio delle pietre dure Incastonatura delle pietre preziose Lavori di miniatura Lavori di smaltatura Formazione di collane in pietre preziose, pregiate e simili (corallo, giada, ambra, lapislazzuli e simili) Infilatura di perle VIII Servizi di barbiere, parrucchiere ed affini, ed attivit di estetista Servizi di barbiere Lavorazione di parrucche Servizi di parrucchiere per uomo e donna Attivit di estetista (come disciplinate dalla Legge 1/90) IX - Strumenti musicali Fabbricazione di arpe Fabbricanti di strumento a fiato in legno e metallo Fabbricazione di ottoni Liuteria ad arco, a plettro ed a pizzico Fabbricazione di organi, fisarmoniche ed armoniche a bocca, e di voci per fisarmoniche Fabbricazione di campane Lavori di accordatura Fabbricazione di corde armoniche X - Tessitura, ricamo ed affini Fabbricazione di arazzi Lavori di disegno tessile Fabbricazione e lavorazione manuale di materassi Lavorazione di merletti ricamo e uncinetto Tessitura a mano (lana, seta, cotone, lino, battista, paglia, rafia e simili) Tessitori a mano di tappeti e stuoie Confezione a mano di trapunte, coltroni, copriletto, piumoni e simili Lavorazione e produzione di arredi sacri Fabbricazione e tessitura di bomboniere Fabbricazione di vele Fabbricazione di retine per capelli
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XI - Vetro, ceramica, pietre ed affini Lavori di applicazione di vetri Lavori di decorazione del vetro Fabbricazione di perle a lume con fiamma Lavori di incisione di vetri Lavori di piombatura di vetri Fabbricazione di oggetti in vetro Fabbricazione di vetrate Molatura di vetri Modellatura manuale a fuoco del vetro Soffiatura del vetro Fabbricazione di specchi mediante argentatura manuale Produzione di ceramica, gres, terrecotte, maiolica e porcellana artistica o tradizionale Fabbricazione di figurini in argilla, gesso, cartapesta o altri materiali Lavori di formatore statuista Lavori di mosaico Lavori di scalpellino e di scultura figurativa ed ornamentale in marmo o pietre dure Lavorazione artistica dell'alabastro XII - Carta, attivit affini e lavorazioni varie Rilegatura artistica di libri Fabbricazione di oggetti in pergamena Fabbricazione di modelli in carta e cartone Lavorazione della carta mediante essiccazione Fabbricazione di ventagli Fabbricazione di carri e oggetti in carta, cartone e cartapesta Fabbricazione di maschere in carta cartone, cartapesta, cuoio, ceramica, bronzo, etc. XIII - Alimentaristi Lavorazione cereali e sfarinati Produzione di paste alimentari con o senza ripieno Produzione di pane, grissini, focacce ed altri prodotti da forno Produzione di pasticceria, cacao e cioccolato, confetteria e altri prodotti dolciari Produzione di gelateria Produzione di sciroppi, succhi, confetture, nettari, marmellate e altri prodotti similari Produzione di olio d'oliva Produzione di conserve animali e vegetali Produzione e conservazione di prodotti ittici Produzione e stagionatura di salumi Lavorazione ed essicazione di carni fresche Lavorazione di grassi, strutto e frattaglie Produzione e stagionatura di formaggi, latticini, burro, ricotta ed altri prodotti caseari Produzione di specialit gastronomiche Produzione e invecchiamento di vini, aceti, mosti e altri prodotti similari Produzione di distillati e liquori Lavorazione di funghi secchi e tartufi Lavorazione di erbe e aromi Lavorazione di frutta secca e conservata

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IL CREDITO E I CONTRIBUTI
Di norma le imprese artigiane ed i loro consorzi possono accedere a diversificate forme di finanziamento che sicuramente agevolano l'avvio di una nuova attivit o favoriscono la crescita di quelle gi esistenti. Tuttavia riteniamo opportuno sottolineare che tali finanziamenti non debbono essere la causa dell'inizio di un'attivit di impresa, ma essi debbono correttamente essere considerati solo come un aiuto. Presentiamo ora un breve elenco dei principali finanziamenti: Legge N.488 del 19/12/1992 - Investimenti nelle aree depresse Legge N.1329 del 28/1/1965 Sabatini Acquisizione di macchine utensili o di produzione Legge N.317 del 5/10/1991 - Interventi per linnovazione e lo sviluppo delle piccole imprese Legge N.341 dell8/08/1995 - Misure dirette ad accelerare il completamento degli interventi pubblici e la realizzazione dei nuovi interventi nelle aree depresse (incentivi in forma automatica per investimenti) Legge N.215 del 25/02/1992 - Azioni positive per limprenditorialit femminile Legge N.227 del 24/05/19777 Ossola Assicurazione e finanziamento dei crediti allesportazione Legge N.95 del 29/03/1995 (ex legge 44/86) - Opportunit per nuove imprese giovanili nelle aree depresse Legge Regionale N.20 del 16/05/91 Incentivi per lo sviluppo delle imprese artigiane Credito Artigianacassa Cooperative Artigiane di Garanzia (esistono sul territorio le cooperative artigiane di garanzia, che hanno il compito di garantire un migliore accesso al credito alle imprese).

Fonti: FARE IMPRESA "Nessuno nasce grande" EDIZIONE ITALIANA 1997 Realizzato da CONS.A.L. Consorzio Artigiano Ligure Sito internet: www.artigianinet.it
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