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AVVISO PUBBLICO del Consorzio A.S.I.

Da un articolo di Brindisi Report del 20 maggio scorso si apprende che per il massimo organo del potere giudiziario le discariche possono essere realizzate pure in siti non argillosi. Il Consiglio di Stato ha dichiarato irrazionale, annullandola, la prescrizione del Piano regionale sui rifiuti della Puglia, circa lobbligo di realizzare discariche solo in siti con substrato argilloso naturale, cio naturalmente impermeabili a possibili infiltrazioni di percolato ed altri inquinanti... Tra i ricorrenti cerano anche il Consorzio Asi di Brindisi e la societ che gestisce una discarica privata a Massafra, la Cisa. Per intendere, la C.I.S.A. una delle Societ del Gruppo Marcegaglia che, come risulta dal fascicolo informativo divulgato dal Consorzio ASI nella Conferenza Stampa del 27 marzo, il 5-5-2010 fu designata assegnataria della concessione di pubblico servizio di gestione della piattaforma polifunzionale, ossia del Termodistruttore Rifiuti Industriali di propriet del Consorzio ASI stesso. Dal predetto fascicoletto informativo si desume altres che la CISA, poi, non sottoscrisse il contratto ed il Consorzio ne dichiar la decadenza... Il Consorzio ha richiesto risarcimento danni per 500.000 euro, ha vinto il ricorso al TAR ed ora al Consiglio di Stato. A parte il proseguo, che ha visto nella Termomeccanica SPA la nuova Ditta aggiudicataria del Termovalorizzatore fermato dalla magistratura, sorprende che, nella questione trattata a Palazzo Spada (Roma), sia la Ditta CISA che il Consorzio ASI, in controversia tra loro, abbiano contestato la compatibilit della previsione del piano con la disciplina nazionale e con quella comunitaria in tema di rifiuti stimolando la Sentenza alla conclusione che la barriera geologica pu essere completata artificialmente attraverso un sistema barriera di confinamento opportunamente realizzato che fornisca una protezione equivalente. Al solito, sembra quasi che pi di qualcuno si stia preoccupando sia di volere a tutti i costi riattivare lInceneritore Pubblico di Rifiuti Pericolosi che la realizzazione di unaltra montagna di ceneri tossiche e nocive dappoggio. Prosegue larticolo di Brindisi Report: nel caso di Brindisi, lAsi preme per realizzare il secondo lotto della discarica di servizio per la piattaforma di trattamento dei rifiuti industriali pericolosi. Il primo lotto, esaurito e fatto chiudere e con obbligo di messa in sicurezza ... era stato costruito nel posto sbagliato: nei pressi di un canale e praticamente in una falda freatica superficiale. Per la nuova, se sar autorizzata, si spera in soluzioni conformi alla legge. Fermo restando i seri problemi in cui versa il primo lotto esistente, la discarica risulta incompleta ed a grave rischio di inquinamento ambientale, la conclusione che ci si sente di fare, sempre la stessa, che ai Palazzi Romani poco importi della cloaca Brindisi e dei suoi abitanti lontani dagli occhi e lontani dal cuore.

Attenzione, perch col seguente AVVISO PUBBLICO il Consorzio ASI di Brindisi ha informato di volere unaltro Impianto di valorizzazione energetica di Fanghi con Trattamento Termico con recupero energetico da circa 0,9 MW. ...E siamo molto vicini, se non addirittura attaccati, alla Piattaforma di cui si parlato.

www.pierpaolopetrosillo.blogspot.com (per approfondimenti sullargomento consultare il dossier Smaltimento legale di rifiuti tossici e... C.D.R. contenuto nel mio libro agnello di dio)

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