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Fisica applicata Onda sonora Unonda una perturbazione che nasce da una sorgente e che si muove nello spazio

o e nel tempo con una certa velocit. Le caratteristiche di unonda sono:frequenza,lunghezza donda,periodo e velocit.La frequenza il numero di oscillazioni di unonda che avvengono in 1 secondo F=V/ e la sua unit di misura lHertz (la frequenza linverso del periodo perch il periodo l'arco di tempo impiegato a compiere un giro completo di circonferenza mentre la frequenza il numero di giri fatti in un secondo,di conseguenza se T=10s f=1/10 di s =1/10=0,1hertz).Il periodo lintervallo di tempo tra unoscillazione e laltra P=1/t la cui unit di misura il secondo.La lunghezza donda la distanza percorsa da unonda in 1 periodo =V/F la cui unit di misura il metro.La velocit v la variazione dello spazio in funzione del tempo v= /t oppurev=s/t= xf.Unonda si propaga con la stessa frequenza di oscillazione della sorgente. Il suono unonda longitudinale una vibrazione che avviene nella stessa direzione di propagazione.Il suono una vibrazione meccanica dovuta alla vibrazione elastica della sorgente in un mezzo.Quando la sorgente puntiforme vibra crea onde sferiche di compressione e rarefazione. Secondo il teorema di Fourier un moto periodico pu essere considerato come la somma dei moti armonici semplici le cui frequenze sono multipli interi della frequenza del moto periodico.Il suono in genere prodotto dalla sovrapposizione di pi suoni semplici.Il suono con frequenza pi bassa coincidente con quella del moto periodico detta armonica prima o fondamentale.Mentre gli altri suono le cui frequenze sono multipli interi di quella fondamentale sono dette armoniche superiori.La velocit del suono nellaria di 330m/s. Gli ultrasuoni hanno frequenza <20Hz mentre gli ultrasuoni>20x10^3.Laltezza del suono pu essere espressa dalla sua frequenza se puro altrimenti dalla frequenza dellarmonica fondamentale.Lintensit del suono misura il flusso di energia sonora che attraversa una superfici.I=E/SxT=P/S=P/4xpgrecxr^2 lunit di misura il W/m^2.Lintensit di unonda inversamente proporzionale al quadrato della distanza dalla sorgente.Il timbro la qualit che distingue i suoni da sorgenti diverse.Il tempo con cui unonda come il suono percorre una superficie data da T=S/V.In generale I=10^ks dove k una costante che dipende dalle condizioni ambientale e s la sensazione fisiologica.A ogni raddoppio di distanza dalla sorgente lintensit del suono cala di 6dB.Se abbiamo due suoni S2 e S2 i1/i2=10^(S2-S1).Se pongo i1=i0 dove i0 la soglia di udibilit lintensit sonora pi bassa avvertita dallorecchio umano i0=10^-12W/m^2(equivalente a 0 Db) ,i/i0=10B,B=SS0,dB=1/10B,i/i0=10^dB/10,logi/i0=dB/10,10logi/0)=dB.Il livello di intensit acustica una grandezza logaritmica misurata in decibel. N=2l/y se il risultato un numero intero il suono risuona in un cilindro ZZZZUn suono ha intensit di 40 db a 1 metro di distanza a che distanza non pi udibile? Idb=10log(I/I0)=40 logI/I0=40/10=4 I/I0=10^4 I=I0x10^4=10^-12x10^4=10^-8W/m^2 X^2=I/I0=10^-8/10^-12=10^4m=10000m x=rad10000=100m ZZZzAlla distanza di 1m dalla sorgente lintensit sonora di 50db,quanto vale lintensit se ci allontaniamo di 10m?

I1db=10log(I1/I0)=50 I2db=10log(I2/I0)=10log10^-2(distanza di allontanamento)+10log(I/I0)=-20+50=30db

Ottica geometrica La propagazione della luce avviene attraverso sottili raggi luminosi che si muovono in linea retta.Una sorgente puntiforme emette raggi in tutte le direzioni.Leggi della riflessione della luce:1)il raggio incidente riflesso e la normale si trovano sullo stesso piano,2)langolo di incidenza uguale a quello di riflessione.Leggi della rifrazione:1)il raggio incidente riflesso e la normale si trovano sullo stesso piano,2)SINi/SINr=n12(indice di rifrazione del mezzo 2 rispetto al mezzo1).Lindice di rifrazione una variazione della traiettoria dellonda dovuta a una variazione di velocit mentre londa passa da un mezzo allaltro.Secondo la teoria ondulatoria della luce SINi/SINr=v1/v2.Secondo la legge di Snell (o Cartesio) N12(indice di rifrazione relativo del mezzo 1 rispetto al mezzo 2)=v1/v2;N12=n1/n2 (n1 indice di rifrazione assoluto del mezzo 1 rispetto al vuoto n1=c/v1;n2 indice di rifrazione assoluto del mezzo 2 rispetto al vuoto).Quando il raggio luminoso massa dal mezzo 2 a 1 lindice di rifrazione relativo n21=1/n12.Lindice di rifrazione relativo n12=n2/n1 e pu essere maggiore o minore di 1 dipende dal mezzo e dalla .Lindice di rifrazione relativo n12=v1/v2.Lindice di rifrazione assoluto n1=c/v (rapporto del mezzo 1 rispetto al vuoto).Lintensit luminosa lenergia emessa dalla sorgente in un s,lunit di misura il Watt.Mentre lenergia emessa che arriva su 1m^2 si misura in Watt/m^2.Nel sistema internazionale la candela misura lintensit luminosa di una sorgente puntiforme di 0,0184 watt su tutto langolo solido 4pgrec.Il lumen misura lenergia luminosa emessa nellunit di tempo in un determinato angolo solido.Lilluminamento la potenza luminosa per unit di superficie e lunit di misura il lux=1lumen m^-2=1cd sr m^2.La diffusione un fenomeno in cui la luce si riflette su una superficie riflettente ruvida (ne liscia ne uniforme)in maniera disordinata.La riflessione totale:se abbiamo raggi luminosi da un mezzo pi rifrangente a uno meno quando langolo di incidenza 1 tale che langolo di rifrazione uguale a 90otteniamo la riflessione totale(la luce non passa al mezzo 2 ma viene riflessa).Se un raggio di luce bianca attraversa un prisma rifrangendosi viene scomposta in tanti raggi colorati a seconda della loro lunghezza donda. V=C/n Angolo rifrazione r=angolo di incidenzaxn1/n2 poi far arcsin del risultato Velocit del suono in acqua V=radiceK/D dove K il modulo di compressibilt e d la densit dellacqua Distanza luce in 1 ora D=txc T=s/v tempo =superficie/velocit

Lenti Una lente un elemento ottico che ha la propriet di concentrare o divergere i raggi di luce. Date le distanze p tra lente ed oggetto e q tra lente e immagine,per una lente di spessore trascurabile vale la formula:1/f=1/p+1/q, da cui deriva che se un oggetto posto a distanza p sull'asse della lente positiva di focale f, su uno schermo posto a distanza q si former l'immagine dell'oggetto.D=1/f potere diottrico.

Distanza in cui si forma limmagine q=p/pxD-1)= D la diotria p la distanza tra oggetto e lente Calcolo angolo radianti tga=h/d h laltezza deloggetto e D la distanza delloggetto dallosservatore Ingrandimento lineare G=f/f dove f la distanza tra oggetto e lente (f la distanza tra oggetto e lente e tra lente e immagine che sono uguali) Potenza sistema ottico(p e q sono le distanze focali) 1/p+1/q =1/f unit misura diotria Distanza lente ingrandimento angolare d=0,25/lente di ingrandimento angolare pari es a 5 Altezza immagine h=diotria dxaltezza H oggetto/d distanza oggetto dalla lente Radioattivit La radioattivit un fenomeno nucleare in cui il nucleo emette particelle. Consideriamo 3 tipi di radiazioni A,B e (alfa,beta e gamma).Le radiazioni A sono poco penetranti e sono nuclei di elio carichi positivamente. Le radiazioni B sono abbastanza penetranti e sono elettroni negativi e positivi. Le radiazioni sono molto penetranti e sono onde elettromagnetiche. Il processo di scissione del nucleo radioattivo prende il nome di decadimento. Legge del decadimento radioattivo:dopo un certo intervallo di tempo t un certo numero di atomi
decaduto,il numero iniziale variato di una quantit N.Questa variazione proporzionale al numero di atomi N che allistante T non ancora decaduto N= NT.La costante di disintegrazione caratterizza ogni sostanza ed la probabilit che avvenga un decadimento del nucleo nellunit di tempo =1/t(vita media)oppure =N/N0 oppure y=in2/t1/2 unit di misura s^-1.La legge del decadimento radioattivo unesponenziale decrescente N=N0 e^ -t dove N0 il numero iniziale di atomi.N0=e^-t.Il tempo di dimezzamento il tempo necessario perch il numero dei

nuclei radioattivi iniziali si riduca alla met. Tempo di dimezzamento=o,693/y.La vita media il tempo necessario perch la quantit di sostanza si sia ridotta del 36% circa (esattamente 1/e).Vita media=1/costante di decadimento t=1/ oppure t=T1/2/in2.Lattivit misura il numero di decadimento che avvengono dellunit di tempo. Attivit=costante di decadimento x numero di decadimenti A=xNdecadimenti e si misura in Bq(1dis/s) oppure A = Num di nuclei / .1Ci=3,7 x 10alla10 DIS/sec;1 bequerel=1 disintegrazione/sec.La dosimetria una branca della fisica che si occupa del calcolo della dose assorbita dalla materia quando sottoposta sia alle radiazioni ionizzanti sia alle radiazioni non ionizzanti. Le radiazioni ionizzanti sono quelle radiazioni dotate di sufficiente energia da poter ionizzare gli atomi (o le molecole) con i quali vengono a contatto. Le radiazioni non ionizzanti interagiscono con la materia e mettono in azione le particelle cariche. La ionizzazione lespulsione di elettroni da un atomo. La dose assorbita lenergia ceduta per unit di massa del materiale che assorbe la radiazione(1gray=1j/kg=100rad). La dose di esposizione leffetto di ionizzazione che la radiazione produce nella sostanza che la assorbe(1 Rontgen R la quantit di radiazione x o y capace di creare in aria una carica di 2,6x10^-4C/kg). I danni che le radiazioni provocano negli organismi biologici sono dovuti principalmente alla ionizzazione. I raggi X sono onde elettromagnetiche la loro velocit uguale a quella della luce C=3x10alla8 M/sec. I raggi x non sono deviati da un campo elettrico n da un campo magnetico. Provocano la fluorescenza o fosforescenza di alcuni materiali. Impressiona le lastre fotografiche. La loro lunghezza donda dellordine di 10alla-10 M hanno una lunghezza donda bassa e una frequenza alta ecco perch sono cos energiche e penetranti. Lassorbimento del fascio la causa della formazione dellimmagine radiologica e degli effetti biologici e terapeutici. Convertire Curie in becquerel e viceversa:1CI=3,7x10^10bq;1Bq=2,7x10^-11CI.Moltiplicare i bqx 3,7x10^10bq e viceversa.I=I0(intensit iniziale)xe^-u(coefficiente di assorbimento che aumenta allaumentare del numero Z di protoni della sostanza irradiata)xD(spessore della sostanza.)

Esperienza di rontgen:in un tubo a vuoto vengono prodotti elettroni che vengono accelerati con una forte tensione andando a bombardare una superficie di metallo illuminando il materiale fluorescente e impressionando le lastre fotografiche.Tubo di cooldige lavoro elettroni=e(unit di carica elettrica)xV(tenzione=1/2xm(massa elettrone)xv^2(velocit dellelettrone) Dopo una collisione lelettrone riportato a riposo e emette un fotone di energia E effetto fotoelettrico=h(costante di plank)xfmax(frequenza massima)=e(unit di carica elettrica)xV(tensione) Nmoli=massa in g/massa molare(1 mole quanti g ?) es N-13 13 g No=n molixn avogadro=nmolix6,022x10^23 Attivit iniziale Ao=yxNo Dose d=lambda specificaxattivit/distanza^2 unit di misura rem/ora Laser Il numero di elettroni in un atomo neutro chiamato numero atomico Z(corrisponde al numero dei protoni).Ciuascun elettrone in un atomo caratterizzato dai numeri quantici.Il principio di esclusione di Pauli dice che:in un atomo non possono esistere due elettroni che occupano lo stesso stato quantico;due elettroni in un atomo non possono avere la stessa combinazione di numeri quantici.A causa della sua natura ondulatoria lelettrone si trova in uno spazio simile ad una nube elettronica che indica le dimensioni dellatomo.Una particella ha una posizione definita nello spazio a un certo istante di tempo.La nume elettronica come una distribuzione di probabilit per una particella,se si eseguono molti calcoli sulla posizione dellelettrone si trovano punti dove la probabilit di trovarlo massima.Secondo il modello di Bhor gli elettroni si trovano nellatomo solo in stati discreti con energie definite.Lemissione o lassorbimento di fotoni avviene quando un elettrone subisce una transizione. E fotone=hxf=Esup-Einf Gli elettroni si trovano su orbite circolari ben definite da un numero quanticon=1,2,3 atomo di idrogeno E n=-13,6xexV/n^2 n=1 stato fondamentale n>=2 stati eccitati

Per specificare lo stato dellatomo servono 4 numeri quantici.n=numero quantico principale,l=numero quantico orbitale che legato al momento angolare dellelettrone (l=0,1,2..),mi=numero quantico magnetico lenergia di uno stato in presenza di un campo magnetico dipende da ne anche da m (mi=1,0,1),ms=numero quantico di spin (+1/2,-1/2). Il laser un dispositivo che genera una fascio di luce monocromatica.Un atomo eccitato viene colpito da un fotone di energia pari al salto o alla differenza tra i livelli energetici.Latomo stimolato a passare al livello inferiore e vengono emessi due fotoni in fase e nella stessa direzione.Le condizioni necessarie sono:gli atomi devono trovarsi in uno stato eccitato,lo stato superiore deve essere metastabile (gli elettroni rimangono pi a lungo),leccitazione degli atomi detta pompaggio.La sostanza laserante allinterno di un tubo lungo e stretto alle cui estremit ci sono due specchi uno semitrasparente.I fotoni emessi per emissione stimolata investono altri atomi della sostanza ,urtano contro gli specchi e danno luogo a un processo a catena.Una piccola percentuale attraversa lo specchio semitrasparente,questi fotoni costituiscono il fascio laser coerente e sottile.Lallargamento di un fascio laser dovuto solo alla diffrazione.

(angolo di apertura)= (l onda)/D(diametro specchio uscita) Nel laser al rubino la sostanza laserante una barretta di rubino dove sono inseriti atomi di cromo.Gli atomi di cromo sono eccitati da a 550 nm dello stato fondamentale E0 ad uno eccitato E^2(pompaggio).Gli atomi decadono alcuni a E0 altri a uno stato intermedio E1(metastabile).Avviene unemissione stimolata dallo stato E1 allo stato E0(effetto laser).

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