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Giugno 2013 II
La Repubblica - Affari Finanza 03/06/2013 Il Mercato del Real Estate secondo Massimo Caputi di Feidos
al 2011). Il mercato immobiliare italiano non ha le forze per riprendersi nel breve periodo - certifica Massimo Caputi, vicepresidente di Prelios con delega allo sviluppo - La crisi del settore immobiliare registrata negli ultimi anni diventata per certi versi strutturale e sta costringendo gli operatori a rivedere l'approccio nei confronti del mercato. Secondo l'esperto appartiene ormai al passato quel modo speculativo di guardare al business immobiliare, fatto di trading spinto in presenza di alte rotazioni di portafoglio, di utilizzo spregiudicato della leva per finanziare ambizioni eccessive di sviluppo e campagne acquisitive. Per sconfiggere la crisi, soprattutto nel settore dei servizi immobiliari, secondo Caputi necessario superare l'impasse dell'incertezza normativa e fiscale che negli ultimi due anni ha pesato in maniera eccessiva sul comparto, rischiando di tagliare fuori l'Italia dal radar di quegli investitori istituzionali esteri che anzi dovrebbe attrarre: oggi solo una percentuale risibile degli investimenti complessivi mondiali in real estate, l'1 o il 2 per mille, ha come destinazione l'Italia. Il mercato residenziale italiano pi connesso a queste dinamiche di quello che si pensa: condizioni scarse di accessibilit al credito, ma anche incertezza nelle politiche in materia di casa e stagnazione economica non rappresentano i migliori presupposti per una ripresa nel breve del settore residenziale, specie nei centri minori conclude Caputi - Mi attendo una ulteriore diminuzione dei prezzi prima di una ripresa nel numero delle transazioni. A livello mondiale sono soprattutto gli immobili commerciali a trainare la ripresa del real estate. Secondo una ricerca condotta dalla societ Jones Lang LaSalle in 60 Paesi, i volumi globali degli investimenti immobiliari nel primo trimestre del 2013 raggiungono i 94 miliardi di dollari, con Germania, Giappone e Stati Uniti che registrano trend molto positivi. Tutte le regioni segnalano aumenti rispetto allo scorso anno; Americhe, Europa, Emea e AsiaPacifico registrano un rialzo compreso tra i 7 e gli 8 punti percentuali. Regno Unito, Francia e Germania sono i tre mercati europei in forma migliore. Secondo l'agenzia di rating Standard & Poor's la crisi del mattone italiano continuer per tutto il 2013. A differenza di molti Paesi vicini, tuttavia, la correzione dei prezzi sar inferiore e gi dal 2014 si potrebbe verificare un'inversione di tendenza positiva. Nel suo ultimo studio sul real estate nei principali Paesi europei, Standard & Poor's indica che nel 2013 solo Germania e Belgio vedranno un segno pi nei loro valori immobiliari. I prezzi delle case in Italia dovrebbero invece scendere dell'1,6%, dopo il -4% del 2012. Spagna, Olanda e Francia saranno gli stati con le peggiori performance. Il 2014 dovrebbe per essere l'anno dell'inversione di tendenza, dopo praticamente un lustro di diminuzione dei prezzi degli immobili: con un +0,5% l'Italia figura tra i Paesi che torneranno in terreno positivo. La Francia invece potrebbe collezionare un altro tonfo, regolando cos gli eccessi dei prezzi vissuti negli ultimi anni. Stessa dovrebbe verificarsi per Spagna e Olanda.
Va a picco del 24% anche il segmento non residenziale Un 2012 con segno negativo anche per il mercato immobiliare non residenziale: sono 46.925 le unit immobiliari a destinazione terziaria, commerciale e produttiva scambiate con un calo del 24%, rispetto al 2011. Sono alcuni dei dati del Rapporto immobiliare non residenziale 2013, realizzato dall'Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) dell'Agenzia delle entrate, in collaborazione con l'Associazione italiana delle societ di leasing (Assilea). Terziario a -26,1% transazioni, commerciale -24,5% e settore produttivo -19,7%. Il Rapporto 2013 dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare di Agenzia delle Entrate e Abi indica in 448.364 unit le transazioni in Italia nel corso del 2012. E' la peggiore performance dal 1985 quando le compravendite furono 430mila "Il mercato immobiliare italiano non ha le forze per riprendersi nel breve periodo - certifica Massimo Caputi , vicepresidente di Prelios delegato allo sviluppo - La crisi diventata per certi versi strutturale"
crisi e dove ci sono opportunit. L'Ad Sergio Iasi ha aggiunto che anche in quei paesi Prelios intende soprattutto lavorare sui servizi, ma che all'occorrenza potremmo essere investitori, ma per piccole quote. Iasi ha spiegato anche che il 2013 un anno di transizione, evidente che questo sar ancora un esercizio in perdita, dal 2014 dovr ritornare l'utile operativo. Iasi ha spiegato che la strategia del gruppo passa attraverso lo svuotamento del portafoglio investimenti nei prossimi 18-24 mesi. Per Prelios i ricavi devono arrivare dalla Sgr per il 30-40%, dai Npl per il 30-40% e dai servizi per il 20-30%. Infine l'Ad di Prelios Sgr, Paolo Scordino ha annunciato che la societ sta guardando l'immobile di via San Marco che Rcs ha messo in vendita. La procedura, seguita da Banca Imi, prevedeva che entro il 31 maggio dovessero arrivare le prime manifestazione di interesse sull'immobile che indiscrezioni di mercato valutano attorno ai 200 milioni.
MF - 05/06/2013
occorre una scossa. Che pu arrivare solo dal mondo privato. Ed ecco la proposta elaborata dal manager. Si pu prevedere il conferimento delle varie concessioni in un fondo multicomparto della durata massima di 50 anni e gestito da una o pi sgr di adeguato e riconosciuto standing. Fatto questo step preliminare, sostiene Caputi, si potrebbero individuare due classi di quote: quelle di classe A, che saranno collocate presso investitori istituzionali non speculativi italiani ed esteri. Ai possessori di tali quote verranno attribuiti i proventi derivanti dalla riscossione dei canoni a oggi incassati dall'Agenzia nonch una quota del 20% dell'incasso di quanto deriverebbe dai maggiori canoni di quelli oggi in essere. Le altre quote, le B, sarebbero invece possedute, direttamente o indirettamente, dallo Stato, dalle Regioni e dagli altri enti locali, illustra il progetto Caputi. A questi soggetti verr attribuita una quota dell'80% dei proventi derivanti dalla riscossione dei maggiori canoni derivanti rispetto a quelli applicati oggi. Inoltre, le quote B potrebbero poi essere oggetto di cessione a seguito del raggiungimento di obiettivi di valorizzazione delle strutture sottostanti il fondo. A titolo esemplificativo, si potrebbe stimare che il valore di conferimento delle concessioni demaniali sia di quasi 2 miliardi, un valore calcolato applicando ai canoni attualmente percepiti uno yield dell'8%. In soldoni, l'idea di Caputi consentirebbe agli enti pubblici di fare immediatamente cassa con la cessione delle quote del fondo avendo al contempo un interessante gettito annuale.
MF 05/06/2013
sulla Polonia e che sta studiando altri Paesi dell'Est Europa considerati molto interessanti. Diverso il discorso per quanto riguarda gli investimenti, che saranno progressivamente abbandonati (nell'arco dei prossimi 18-24 mesi) per focalizzarsi sui servizi. Una transizione lenta ma inesorabile, i cui primi effetti saranno probabilmente gi visibili nel 2013 (anche se probabilmente non il bilancio non riuscir a chiudere in positivo) con l'obiettivo di arrivare a registrare utili a partire dal 2014. Oltre a sgr e servizi, l'altra leva su cui punter Prelios sono i non performing loans, ma anche in questo caso sempre sul fronte dei servizi. Peraltro post riassetto di Prelios, gran parte del capitale della societ si trova nelle mani di Intesa Sanpaolo e Unicredit, ovvero banche che si trovano a dover gestire molte situazioni di crisi e che potrebbero trovare in Prelios il partner ideale per la gestione dei Npl.
Corriere.it 04/06/2013
BorsaItaliana.it 04/06/2013
Prelios day con Giorgio Bruno, Massimo Caputi e Sergio Iasi. Sergio Iasi, a.d. Della societa' ha dichiarato che il 2013 sara' un anno ancora in perdita, mentre nel 2014 si tornera' all'utile operativo.
BorsaItaliana.it 04/06/2013
ha presentato la partnership commerciale con Ubs Global Asset Management per lo sviluppo e la distribuzione di un fondo immobiliare dedicato a investitori istituzionali italiani che investir in quote di fondi immobiliari esteri, ha detto che la societ "sta guardando" all'immobile di via San Marco che Rcs metter in vendita.