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In farmacia

H
Cos si rilancia la sanit
P
robabile che a un paziente an-
ziano (e non solo a lui) il con-
cetto di E-Continuity Care
Workflowresti piuttosto oscu-
ro. Limportante che, alme-
no in terra di Mantova, si traduca in un
percorso informatizzato, capace di ga-
rantire la cosiddetta continuit assisten-
ziale dopo le dimissioni da un ospedale.
Chiunque abbia avuto lesperienza di
un parente fragile (il pi delle volte
anziano), con uno o pi ricoveri in ospe-
dale e successive dimissioni, sa quali e
quante difficolt si devono affrontare
nellassisterlo a domicilio. Ci si trova a
districarsi tra uffici che non comunica-
no fra loro, mucchi di carte da riempire,
orari poco concilianti, personale non
sempre disponibile. E laddove le Asl of-
frano sportelli online, spesso non fun-
zionano o non sono di facile compren-
sione.
Il progetto dellAsl di Mantova (tra i
sette premiati dal Politecnico di Milano,
si veda gli altri articoli in queste pagi-
ne), partito lanno scorso e in fase di spe-
rimentazione, si posto proprio lobietti-
vo di risolvere tutti questi problemi se-
guendo passo dopo passo la dimissione
e la fase post-dimissione. Pu trattarsi
di pazienti che perdono lautosufficienza
dopo il ricovero, magari temporanea-
mente, per i quali c da organizzare
unassistenza domiciliare complessa per
motivi sia sanitari che sociali spiega
Germana Tommasini, direttore sociale
dellAsl. Spesso queste situazioni porta-
no ad un prolungamento ingiustificato
dei ricoveri e allintasamento dei reparti.
Il progetto, che ha coinvolto sette
strutture sanitarie, consente gi al medi-
co ospedaliero di avviare la continuazio-
ne delle cure, compilando online la
scheda clinica di dimissione del pazien-
te e proponendo lAssistenza Domicilia-
re Integrata (ADI), o lassistenza a do-
micilio con riabilitazione. La proposta
arriva al medico di medicina generale
che la valuta e la inoltra al Centro di As-
sistenza Domiciliare (CeAD) del distret-
to socio-sanitario di appartenenza. Que-
sto emette un voucher, un buono per
lerogazione dei servizi. Il paziente pu
rivolgersi allAsl stessa o ad altri sogget-
ti autorizzati. A quel punto, chi eroga il
servizio si collega al sistema e riporta in
una scheda tutte le prestazioni fornite
al paziente.
Controllo e trasparenza, dunque. In
tre settimane di funzionamento, sono
stati analizzati una quarantina di casi e
per circa la met stata attivata la conti-
nuit assistenziale. Non siamo partiti
da zero precisa Luca Chiantore, re-
sponsabile del servizio Sistemi informa-
tivi aziendali . Avevamo gi sviluppa-
to un portale web socio-sanitario chia-
mato MAIA (Mantova Intranet Azienda-
le), con il quale abbiamo informatizzato
tutti i piani terapeutici farmacologici e
quelli per il diabete; adesso stiamo par-
tendo con la protesica minore. I nostri
medici di base e i pediatri di libera scel-
ta sono abituati ad usarlo. Il costo del
progetto? Ventimila euro, per lo svilup-
po del software. La logica di dare as-
sistenza a casa, dove la ripresa per il pa-
ziente migliore, stando vicino alla fa-
miglia aggiunge Mauro Borelli, diretto-
re generale dellAsl. Presto saranno an-
che realizzate una Banca Dati Fragilit e
App per tablet e smartphone.
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Geriatria
Referti e prenotazioni su totem e App
Smartphone
contro le cadute
degli anziani
Bisogna fare i conti
con le scarse risorse
disponibili e con
un panorama molto
frammentato
Le Regioni devono
coordinare
le iniziative, ma poi
serve una regia
a livello nazionale
F
ascicolo sanitario elettro-
nico, cartella e prescrizio-
ne medica digitali sono i
capisaldi dellAgenda di-
gitale italiana, il program-
ma varato dai decreti degli ex mi-
nistri Passera e Balduzzi per rinno-
vare la sanit.
Secondi gli esperti del Politecni-
co di Milano, la direzione quella
giusta. Tuttavia, spiega Maria-
no Corso, direttore dellOsservato-
rio ICT (Tecnologia dellinforma-
zione e della comunicazione) in
Sanit del prestigioso ateneo
non sono seguiti interventi attua-
tivi concreti e la flessione a cui si
sta assistendo nella spesa com-
plessiva in nuove tecnologie digi-
tali nella sanit italiana non pu
che suscitare preoccupazione.
La fotografia scattata dalla Ri-
cerca 2013 dellOsservatorio (si ve-
da il grafico, ndr) sulla ICT in Sani-
t quella di un Paese in cui si
spende poco e si investe ancora
meno, a discapito della qualit
dei servizi del sistema sanitario
che, negli ultimi anni quelli dei
tagli per la spending review ha
perso posizioni nei confronti in-
ternazionali. La spesa ICT per la
Sanit scesa a 1,23 miliardi di eu-
ro nel 2012 ((l1,1%della spesa sa-
nitaria totale; -5% rispetto al
2011), appena 21 euro per abitan-
te, ulteriormente ridotta nel 2013.
Eppure gli analisti sottolineano
come proprio un investimento in
innovazione digitale potrebbe
c o mb i n a r e e f f i c i e n z a e
sostenibilit economica a servizi
di qualit: una rivoluzione digita-
le completa per la sanit italiana
porterebbe risparmi per circa 15
miliardi lanno.
Da dove partire? Bisogna fare i
conti con le scarse risorse disponi-
bili e con un panorama, tanto per
cambiare, molto frammentato.
I tre ambiti dellAgenda digita-
le richiedono parecchie risorse
dice Luca Gastaldi, dellOsservato-
rio ICT . Ci sono molti altri cam-
pi su cui si potrebbe lavorare,
complementari a questi tre, che
potrebbero rendere pi semplice
la loro implementazione e proget-
tazione. Ad esempio, le prenota-
zioni online delle prestazioni sani-
tarie o il download dei referti me-
dici, che evitano ai cittadini di an-
dare in ospedale. Abbiamo calcola-
to che se tutte le Aziende sanitarie
arrivassero al massimo livello di
digitalizzazione fattibile, solo per
questi due servizi, si potrebbero ri-
sparmiare qualcosa come 5 miliar-
di di euro.
Questanno, lOsservatorio ha
provato quindi a studiare casi spe-
cifici e ha premiato progetti di cui
parliamo in queste pagine, realiz-
zati in quattro ospedali (Vimerca-
te, Ferrara, Milano, Firenze; si ve-
da articolo a sinistra), due Asl
(Mantova, Livorno) e una Regio-
ne (Veneto; si veda box nella pagi-
na accanto). LAgenda digitale
non riconosce la profonda impor-
tanza di quelli che sono i servizi
digitali verso il cittadino, ag-
giunge Corso apparentemente
pi semplici. Riferiti al sistema sa-
nitario sono, invece, elementi fon-
damentali di razionalizzazione e
di miglioramento del servizio. In-
somma, secondo il direttore del-
lOsservatorio, conviene partire
dal basso e da questi progetti
che possono subito liberare risor-
se, per poi investirle nel potenzia-
mento dei servizi. A suo modo di
vedere, i progetti devono per
rientrare in un piano di digitalizza-
zione. Lideale sarebbe sviluppar-
lo a livello regionale, ma data la si-
tuazione disomogenea del Paese
gi tanto che sia attivato dalle sin-
gole Aziende sanitarie. Le Regio-
ni devono comunque mettersi al-
la regia conclude Corso .
necessario poi che trovino a loro
volta forme di collaborazione e di
condivisione, per consentire al si-
stema di andare non dico allo stes-
so passo, ma almeno di converge-
re verso standard comuni. Quan-
do infine avremo anche una regia
a livello nazionale saremo tutti
pi felici.
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La Rete che aiuta
i pazienti fragili
Meno soli
Servono piani condivisi e investimenti
Stampa dei referti, cambio del medico di base, prenotazione del ritiro delle cartelle
cliniche, controllo delle esenzioni, raccolta e gestione del consenso informato: sono
alcuni dei servizi digitali a disposizione degli abitanti dellAsl 6 di Livorno. Basta
utilizzare uno dei totem multimediali (nella foto) interattivi, disseminati sul
territorio. Da gennaio, poi, attraverso lo sviluppo di unApp possibile accedere alle
informazioni sanitarie del paziente e interagire con il sistema informativo aziendale.
LInformation technology si mette
al servizio degli anziani del
Chianti, in un progetto europeo
sulla prevenzione delle cadute.
Trenta di loro (a regime saranno
250) sono stati dotati
dallAzienda sanitaria di Firenze
di uno smartphone munito di
sensori in grado di segnalare ai
geriatri, guidati da Stefania
Bandinelli, se accelerano il passo
camminando, se hanno uno
sbandamento, se arrancano
girandosi o ondeggiano
alzandosi. Le informazioni
raccolte, incrociate con altri dati
relativi allo stato di salute e alle
abitudini di quegli individui che
fanno parte di un campione di
1.400 uomini e donne ultra
65enni residenti nei comuni di
Bagno a Ripoli e Greve da oltre 15
anni monitorati potrebbero
fornire preziose indicazioni
proprio su come evitare le cadute.
I dati confluiranno nel data base
del progetto InCHIANTI che
intende classificare le persone ad
alto rischio di disabilit motoria e
cadute, per mettere a punto
protocolli di prevenzione valevoli
per tutti gli over 65. Il progetto
degli smartphone finanziato
con fondi europei per quasi 3
milioni e mezzo di euro e
coinvolge anche Germania,
Norvegia, Olanda, Svizzera e Gran
Bretagna. In Europa le fratture di
femore a seguito di una caduta
sono circa 400 mila allanno:
nove su dieci nella popolazione
ultracinquantenne, l80 per cento
fra le donne.
Si calcola che 30 milioni di anziani
in Europa siano a rischio
di caduta. I costi per le cure si
aggirano fra lo 0,85
e l1,5% dei bilanci sanitari.
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Dopo la dimissione La cura continua a casa
Ai malati che perdono
lautosufficienza dopo
il ricovero occorre
fornire unassistenza
domiciliare complessa,
socio-sanitaria
Lanalisi Dati e proposte dellOsservatorio ICT del Politecnico di Milano
bb bb
43 Salute
Corriere della Sera Domenica 26 Maggio 2013 italia: 52495254555449
CodIce cIIenLe: o6o
A
vederli cos, placida-
mente adagiati in
mezzo al verde, non
si direbbe. Eppure
proprio nelle cam-
pagne della Brianza e del Delta
del Po, e sulle colline fiorenti-
ne, la rivoluzione digitale nella
sanit pubblica in pieno fer-
mento. Un filo rosso, fatto di
bit e codici binari, lega in parti-
colare lospedale di Vimercate
(provincia di Monza e Brianza)
al SantAnna di Ferrara e al
Meyer di Firenze, passando an-
che per lIstituto dei Tumori di
Milano.
Le quattro strutture sono tra
gli esempi virtuosi nel campo del-
le tecnologie dellinformazione e
della comunicazione (ICT), scelti
e premiati da una giuria di esper-
ti del Politecnico di Milano fra 85
progetti che hanno partecipato
al Premio Innovazione ICT in Sa-
nit 2013.
Due, Vimercate e Ferrara, le ab-
biamo visitate per capire come
funzionano sul campo i loro ca-
valli di battaglia: la cartella clini-
ca elettronica e il CUNICO (Cen-
tro Unico preoperatorio informa-
tizzato). Le abbiamo scelte per-
ch sono quelle in cui i pazienti
possono pi facilmente toccare
con mano le innovazioni.
Di pari importanza, ma me-
no immediate, le altre due ini-
ziative. AllIstituto dei Tumori
stato sviluppato un sistema di
supporto alle decisioni cliniche
per il miglioramento nella cura
dei pazienti oncologici. Al
Meyer hanno invece creato un
archivio informatico che con-
sente la raccolta e lanalisi detta-
gliata di tutti i dati sanitari e
amministrativi per monitorare
i costi e migliorare lefficienza
nella gestione.
Tutti e quattro i progetti so-
no nati dalla collaborazione tra
tecnici dei settori ICT, medi-
ci, infermieri e amministrativi
degli ospedali.
Vimercate, progettato dallar-
chistar Mario Botta e inaugura-
to nel 2010, un ospedale da
538 posti letto organizzato in
aree di degenza a seconda della
gravit del paziente e al livello
di complessit dellassistenza.
Ogni area di degenza (a forma
di petalo) ha il nome di un fiore
e un colore diverso a seconda
appunto del grado delle cure.
Quella medica internistica si
chiama tulipano. Lingresso
di tulipano rosso sembra la
hall di un hotel cinque stelle.
Nelle stanze, i pazienti ormai ve-
dono medici e infermieri muni-
ti solo di un tablet pc sul quale
consultano Tabula, la nuova
cartella clinica elettronica.
Uno strumento di ordinaria
amministrazione chiosa Pie-
tro Caltagirone, da un anno di-
rettore generale della struttura.
La partenza non stata faci-
le, come ammettono Claudio Ci-
miniello, direttore di Medicina,
e Maria Adele Fumagalli, re-
sponsabile del Servizio infer-
mieristico ospedaliero. Medici,
infermieri e terapisti della riabi-
litazione accedono alla cartella
attraverso la carta SISS (Siste-
ma Informativo Socio Sanita-
rio) fornita dalla Regione Lom-
bardia ai propri operatori sani-
tari e ognuno ha il suo profilo.
La cartella uguale per tutti, an-
che se diversificata a seconda
della specialit. Gli operatori
devono riportare ogni loro in-
tervento su un diario, che non
modificabile, in grado anche
di generare note automatiche.
In caso di mancata sommini-
strazione di un farmaco, ad
esempio, compare un avviso.
Esami e visite, interventi chi-
rurgici, farmacoterapia, allergie
e persino le riunioni di quipe
sono fruibili in tempo reale e
completamente tracciabili. Gra-
zie ai 300 pc portatili e alle po-
stazioni fisse (in dotazione an-
che per i presidi di Desio e Sere-
gno), le condizioni dei pazienti
e la loro storia clinica sono
sempre a portata di mano ovun-
que. La cartella informatizzata
ha portato anche a una maggio-
re trasparenza nelle procedure
e a una riduzione del contenzio-
so con i pazienti. I documenti
cartacei sono spariti, ad eccezio-
ne del consenso informato che
per legge deve essere ancora fir-
mato dal paziente.
Troppa tecnologia non pu
andare a discapito delle relazio-
ni umane? Al contrario ri-
sponde Paolo Monguzzi, dello
staff della Direzione generale
. Quando arriva al letto, il me-
dico ha gi potuto effettuare un
tour virtuale di quanto acca-
duto e quindi pu dedicarsi to-
talmente allesame e al collo-
quio con il paziente, condivi-
dendo con lui le informazioni
sul pc. E i risparmi? Quantifi-
carli non semplice dice Gio-
vanni Delgrossi, responsabile
dei Servizi informativi .
Lazienda ha speso 2,5 milioni
di euro oltre Iva, pc compresi.
Lo scopo del progetto era pro-
prio di dematerializzare il pro-
cesso del ricovero per velocizza-
re le procedure. Questo vuol di-
re avere prima gli esami, dimet-
tere prima i pazienti, essere pi
efficaci nel processo di ricovero
e quindi ridurne i tempi.
Lo stesso obbiettivo si prefig-
ge il progetto di gestione e pro-
grammazione informatizzata
del paziente chirurgico realizza-
to dallospedale SantAnna di
Ferrara, 744 posti letto di de-
genza (pi 116 di day hospital)
da un paio danni nella nuova
sede di Cona, a 20 minuti dal ca-
poluogo. uno dei progetti
che abbiamo messo in piedi nel-
la ridefinizione dei percorsi chi-
rurgici precisa Gabriele Ri-
naldi, direttore generale . Do-
po il trasferimento, una delle
priorit diventata ripensare al
percorso dei pazienti e mettere
insieme il sistema di gestione
delle sale operatorie con quello
delle prenotazioni e con il siste-
ma di preparazione del pazien-
te che deve sottoporsi a un in-
tervento programmabile.
Con un investimento di circa
100 mila euro, si potenziata
linfrastruttura del sistema in-
formatico, creando un registro
informatizzato dei pazienti e
uninterfaccia che consente a
chirurghi e anestesisti di dialo-
gare con il modulo di gestione
delle sale operatorie. Per la pri-
ma volta sottolinea Maria Lu-
cia Giorgetti, della Direzione
medica siamo riusciti ad ave-
re liste dattesa trasparenti, a li-
vello aziendale e non pi suddi-
vise per reparto. Artefice del
salto tecnologico, il Dipartimen-
to interaziendale gestionale
ICT, guidato da Andrea Toniutti
assieme a Luca Chiarini e Ales-
sandra Marchi. Lobiettivo pri-
mario raggiunto sottolinea
Toniutti una maggiore effi-
cienza nellutilizzo delle risorse
assieme alla gestione del pa-
ziente in sicurezza. In termini
di risparmio, questo si traduce
nelleliminazione delle degenze
preoperatorie e nella riduzione
della degenza media.
Entro luglio, sar messa a
punto anche unagenda infor-
matizzata per la gestione diret-
ta degli appuntamenti (i reparti
danno la disponibilit, il CUNI-
COla riempie) e a fine anno en-
trer in funzione anche il brac-
cialetto identificativo del pa-
ziente, con codice a barre.
Come funziona il percorso?
Dopo linquadramento da parte
dello specialista, il paziente vie-
ne preso in gestione dalle 10 in-
fermiere del nuovo Centro uni-
co pre-operatorio. Sono loro a
occuparsi degli appuntamenti,
concordandoli con il paziente e
a seguirlo tenendolo per ma-
no lungo tutto liter che lo por-
ter fino al rilascio dellidonei-
t allintervento da parte del-
lanestesista. Rispondiamo a
quelle che sono le 5 parole chia-
ve che determinano il nostro
percorso: elenca con orgo-
glio Ornella Antoniolli, referen-
te del CUNICO eticit, equit
(soprattutto), efficienza, effica-
cia ed economia.
Non sono parole vuote. Le in-
fermiere si occupano anche dei
prelievi di sangue e per mettere
i pazienti a proprio agio le pen-
sano tutte: dallaromaterapia,
ai poster dei fiori sui muri per
catturare lattenzione e scongiu-
rare svenimenti da siringa. I
pazienti si sentono accolti e rin-
graziano racconta Ornella
Antoniolli e anche per noi
molto gratificante.
RIPRODUZIONE RISERVATA
dossier medicina
Unindagine
ha identificato
(e premiato)
le migliori
realt italiane
Pi efficienza
per gli screening
oncologici
Nellospedale digitale
si guadagna tempo
e si recupera umanit
Il medico fa il giro virtuale, poi parla con i malati
E il diario elettronico avvisa in caso di distrazioni
Centralizzazione Procedure
La vostra opinione
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www.corriere.it/salute
di RUGGIERO CORCELLA
Informatizzazione
Prevenzione
Tecnologia Quattro esempi di vera avanguardia nel nostro Paese
Liste dattesa
trasparenti,
a livello aziendale
e non pi divise
per reparto
Il processo
di ricovero
diventa pi facile
e i tempi
si riducono
In Veneto, la Regione riuscita
a costruire un sistema
informativo per la gestione
dei programmi di screening
oncologico uniforme per tutte
le Aziende sanitarie. Il progetto,
nato nel 2005, prevede la
gestione dello screening
citologico (pap test e HPV),
mammografico e del colon retto
(sangue occulto e
rettosigmoidoscopia) sulla base
delle linee guida e delle
indicazioni regionali del comitato
scientifico di coordinamento dei
programmi di screening regionali.
La soluzione ad oggi utilizzata
da 20 Aziende unit sanitarie, per
un totale di 56 programmi
di screening. Entro fine anno
prevista la completa diffusione e
attivazione su tutte le aziende del
territorio. Il programma consente,
tra laltro, la gestione delle
agende dei centri in cui si
effettuano gli esami, del processo
di invito e sollecito ai pazienti e
degli esiti degli inviti e dei test
(compresa la refertazione);
lintegrazione con lanagrafe
regionale, con le anagrafi
aziendali e con i dipartimenti
dinteresse delle varie Asl.
42 Salute
Domenica 26 Maggio 2013 Corriere della Sera italia: 52495254555449
CodIce cIIenLe: o6o

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