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ELZEVIRO

Gli ottantanni di Giovanni Reale


Da Platone alle indagini sul sacro
Ottantanni sono pochi per Giovanni Reale. Li compie oggi, 15 aprile. Ha ancora energia da vendere e migliaia di progetti in testa. Dopo aver scritto la pi vasta Storia della filosofia greca e romana in circolazione ai nostri giorni (10 volumi, Bompiani, 2004) e aver dato vita, con Dario Antiseri, ai 14 tomi della Storia della filosofia dalle origini a oggi (Bompiani, 2010), uno studioso si sentirebbe realizzato. Potrebbe atteggiarsi a barone e dedicarsi alla sua gloria. Reale no, si comporta come un giovanotto. E questo anche se stato, oltre che storico infaticabile, il traduttore principe della Metafisica di Aristotele - uno dei pilastri del pensiero occidentale uscita in due volumi nel 1968 da Loffredo e continuamente riproposta, prima da Vita e Pensiero e poi da Bompiani. Ma ha anche creato la collana Temi metafisici e problemi del pensiero antico, ora diretta da Roberto Radice, suo erede alla cattedra della Cattolica, che la pi imponente raccolta di studi sulla filosofia greca mai apparsa in Italia (oltre 123 volumi, esce da Vita e Pensiero). Non si creda che si sia fermato qui. Reale dirige la collana Il pensiero occidentale di Bompiani, nella quale, tra laltro, sono uscite tutte le opere di Platone, Seneca, Epicuro, Euclide, Epitteto, Luciano, Plotino, Pseudo-Dionigi, Giulio Cesare Vanini (finito sul rogo come Giordano Bruno), Giovanni della Croce, Spinoza, Cartesio, nonch gli scritti fondamentali di Stoici antichi, Orfici, Aristotele e, tra i restanti, Kant e Gadamer: sono oltre 150 volumi e rappresentano, con i 137 Testi a fronte, diretti anchessi da Reale per la medesima editrice, un punto di riferimento di valore internazionale. Di pi: se oggi nel Belpaese circola unedizione integrale dellIdeologia tedesca di Marx ed Engels o quella dei frammenti di Democrito del materialista Salomon Luria - che triplica le conoscenze sul filosofo greco - merito di Reale: e questo anche se qualche esponente della sinistra italiana non gli perdon le dichiarazioni seguite alla sua edizione dei frammenti de I presocratici, allorch denunci le manomissioni di carattere ideologico presenti in talune raccolte precedenti. Ha un curriculum ineccepibile. Qualche esempio? La sua edizione di Melisso per la Biblioteca di studi superiori de La Nuova Italia, in cui ha proposto criteri innovativi per le ricerche sulla scuola di Parmenide; laggiornamento per la parte sugli Eleati dello Zeller-Mondolfo (opera che resta una delle grandi imprese della storiografia filosofica del Novecento); il saggio di quasi mille pagine Per una nuova interpretazione di Platone alla luce delle Dottrine non scritte (Vita e Pensiero, poi Bompiani: giunto alla ventiduesima edizione), che ha fatto conoscere in Italia le ricerche della Scuola di Tubinga, con la quale lui stesso ha lavorato, dando vita a una lettura rivoluzionaria del sommo ateniese. E ancora: Reale ha avuto la fiducia di papa Giovanni Paolo II, che lha convocato per affidargli la cura dei suoi scritti; anche il cardinale Ratzinger conosceva bene il lavoro di questo studioso e siamo pronti a scommettere che non lha dimenticato. Non possiamo elencare tutto quello che ha tentato, realizzato, sollecitato. I suoi progetti editoriali per la filosofia, cominciati alla Rusconi allinizio degli anni 80 con lindimenticabile Ferruccio Viviani, ora hanno battuto tutti i record. Alla Bompiani ha anche avviato una collaborazione con Elisabetta Sgarbi per rileggere e rivedere alcuni momenti topici dellarte: da Il gran teatro Sacro Monte di Varallo a Raffaello. La Stanza della Segnatura a Lultima salita. La via crucis di Cerveno e il compianto di Breno di Beniamino Simoni. E stiamo tacendo dei suoi primi studi su Aristotele (inizio anni 60), dellopera dedicata alla Metafisica di Teofrasto (La Scuola, 1964) o del saggio che ha fatto discutere sulle Radici culturali e spirituali dellEuropa (Cortina, 2003) o

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del suo Eros demone mediatore (Rizzoli, 1996), con il quale fece innamorare il vasto pubblico del Simposio di Platone. Che cosa ha ancora in mente Reale? Difficile rispondere. Ma nella collana Il pensiero occidentale non ancora riuscito a pubblicare i Moralia di Plutarco, e dei commentatori greci di Aristotele c soltanto un volume di Alessandro di Afrodisia. Simplicio lo attende e, con lui, Siriano e tutti quei superbi eruditi che tengono blindate nella cassaforte della lingua greca le idee della filosofia antica. Armando Torno stampa | chiudi

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