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Mensile del Master di giornalismo dell’Università di Torino-COREP. Direttore responsabile: Vera Schiavazzi. Anno 5. Numero 3. Marzo 2009.

avazzi. Anno 5. Numero 3. Marzo 2009. Registrazione Tribunale di Torino numero 5825 del 9/12/2004. E-mail: giornalismo@corep.it
© Alessandro Albert

DOSSIER/1
Gli epidemiologi:
perché a Torino
si vive più a lungo
che a Taranto
PAGINA 3

DOSSIER/2
E il porno al cinema
racconta come
cambia il rapporto
tra i sessi
PAGINA 9

DOSSIER/3
Sindone 2010,
il volto di Gesù
tra ostensioni
e polemiche
PAGINE 10

RUSSIA

Corpo a corpo
Politkovskaja:
dopo il processo
parlano gli amici
e i colleghi
PAGINA 14
Po s t e I t a l i a n e . S p e d i z i o n e i n A . p . 7 0 % - D. C . B . To r i n o - n . 3 / a n n o 2 0 0 9

VISTO DA NOI di Giovanna Boglietti


CORRERE
Effetto Turin
La pace? Bisogna saperla osare Marathon:
tutti in tuta
«Tutto insieme era il mondo. Tutto insieme era incontri tenuti a Firenze, nel 2005, e a Milano, nel di via Andrea Doria 18 avrà luogo l’incontro “So-
il fiume del divenire, era la musica della vita», 2007; nel segno della ricca varietà confessionale gnare un creato sostenibile”, con Andrea Bigalli per il jogging
scriveva Hermann Hesse. Nonostante le forze del che caratterizza Torino. (Pax Christi), Athenagoras Fasiolo (Archimandrita PAGINE 16-17
mondo cerchino di disgregare questa unità della Le iscrizioni all’incontro si apriranno sabato 28 del Trono Ecumenico, Chiesa Greco-ortodossa)
vita oggi c’è chi, con altrettanta speranza, crede marzo alle ore 12, nel Salone della Casa Valdese e Corinne Lanoir (Chiesa Valdese, Agape Centro
che il fiume del divenire possa riportare ogni di corso Vittorio Emanuele II, 23. Alle 14 seguiran- Ecumenico). Seguirà il saluto dei Giovani Mu-
uomo alla sua foce. È il messaggio di cui si farà no gli interventi di benvenuto di “Per ri/crearsi”, sulmani d’Italia e dell’Unione dei Giovani Ebrei
portavoce il terzo incontro ecumenico di giovani, tenuti da Stefano D’Amore (Fgei) e Simone Mo- Italiani, poi la preghiera comune. Chiuderanno CINEMA
promosso da Osare la Pace per Fede sul tema: randini (Sae) e, alle 15.30, i primi lavori di gruppo. l’evento, alle 12.30, i saluti e la presentazione del
“Ri…crearsi. Abitare la terra, custodire la creazio- La celebrazione ecumenica della giornata si terrà messaggio finale, per ricordare che “tutto insieme Sguardi su Africa,
ne”. Due giorni di dialogo intenso che riuniranno alle 18.15, nella Chiesa dei Santi Martiri di via può ancora essere il mondo”. Iran e Palestina
in città tra il 28 e il 29 marzo, ragazzi di confessio- Garibaldi 25. Alle 20.15, all’Arsenale della Pace di Iscrizioni e informazioni presso la segreteria del-
ni diverse, desiderosi di vivere una conoscenza piazza Borgo Dora 61, sarà la volta della cena e l’Acli Torino di via Perrone 3 bis allo 011.5712889 nei giovani corti
reciproca e momenti di preghiera condivisa. Sulla della festa collettive. o su info@osarelapace.it. Orari di apertura: lune-
scia dello spirito che ha animato i precedenti Domenica 29, alle 9.30, al Teatro San Giuseppe dì, mercoledì e giovedì dalle 14 alle 17.
di Flores
PAGINA 23
2 marzo ‘09

L’EDITORIALE

Quando preferivamo le brune


G
li scienziati hanno scoperto di Monroe, nell’Ottocento era invece as-
recente l’impronta di un pie- solutamente obbligatorio essere more Dossier Destra o sinistra? pag. 3-10
de sostanzialmente uguale al per piacere. Gli uomini in cambio dove-
nostro, risalente a un milione vano assolutamente essere un po’ pin- Se il mondo resta fuori pag. 4
e mezzo di anni fa: il nostro corpo è an- gui. Barba e baffi sono cresciuti e spariti,
tico. Ma se guardate una foto da spiag- variabili come la lunghezza dei capelli Prigionieri pro tempore pag. 5
gia degli anni Ottanta, capite subito femminili nell’ultimo secolo. Il seno si è
che è vecchia, anche se i costumi da ba- gonfiato alternativamente al sedere; gli Nascondersi senza mortificarsi pag. 6
gno non sono cambiati nel frattempo: il uomini hanno a lungo esibito la bellez- Sì, facciamoci del male pag. 7
nostro corpo cambia velocemente con za delle loro gambe avvolte in calze di
le mode, è sempre contemporaneo. Nel seta. Insomma, il corpo è mobile qual Se lo sport non fa bene pag. 8
dilemma fra antichità e moda, natura piuma al vento. Ma ci sono dei socio-
e cultura, universale e locale, si gioca il biologi che cercano di mostrare – non
La foto di copertina Budda non ha sensi di colpa pag. 11
nostro rapporto col corpo. senza qualche successo – che i tratti se-
E’ difficile per esempio trovare qualcosa lezionati dalle culture hanno tutti riferi- è di Alessandro Albert Diamo corpo alla musica pag. 12
di più universale e biologico del sesso. mento a caratteri evoluzionisticamente
Lo diceva già Schopenhauer: noi cre- vantaggiosi. Difficile conciliare le due
diamo di amare, di desiderare, di vivere un’esperienza unica; ma è intuizioni. Salvati dal dormitorio pag. 13
la specie umana dentro di noi (oggi si direbbe: il nostro genoma) Tutti questi dilemmi nascono dal fatto che noi siamo la sola specie
che agisce per riprodursi. Riciclando una vecchia battuta, possia-
mo dire che il corpo è quel dispositivo con cui uno spermatozoo (o
animale a non avere un corpo puramente naturale. Fin dall’infan-
zia i nostri corpi sono nutriti, acconciati, puliti, parzialmente depi-
Arte, moda e calciatori pag. 15
un ovulo) ne fabbrica un altro. La bellezza e il sex appeal hanno na- lati secondo modelli culturali. Ci tagliamo i capelli e le barbe, le
turalmente un ruolo essenziale nel processo. Eppure poche cose tingiamo, decidiamo il giusto peso forma, e poi naturalmente mo- La notte, le strade, la paura pag. 20
sono più variabili e dipendenti dal tempo e dal luogo dell’amore difichiamo il nostro odore con profumi e saponi, ci facciamo buchi
e anche del sesso. Fra il modo in cui Petrarca e Catullo descrivono e cicatrici in vari luoghi del corpo, lo dipingiamo col trucco, defor- I campioni del solare pag. 22
l’innamoramento corre un abisso – la violenza del desiderio fisico miamo i piedi con le scarpe (in certi casi con le fasciature), modi-
contro la contemplazione estatica e senza corporeità - e un altro fichiamo il naso con la chirurgia plastica o le labbra e il collo con Bambini attori sulle orme di Rubina pag. 23
li separa entrambi dall’amore romantico suicida di Goethe e Fo- gli ornamenti di certe culture africane. Lo ricopriamo di vestiti per
scolo, o ancor più dal modo abbastanza leggero secondo cui oggi
viviamo noi le nostre non troppo difficili passioni.
nasconderne o esaltarne le forme, dargli dignità o proteggerlo.
Dunque il corpo è un prodotto, il prodotto tecnico di ogni società
Mutamenti a Borgo Dora pag. 24
Questa varietà comportamentale si estende anche alla forma del ed è soggetto alle regole della produzione, incluse mode e con-
corpo. L’amante dell’arte riconoscerà facilmente quanto poco ab- venzioni. Ma soprattutto subisce una valutazione sociale, sui piani
Improvvisamente folk pag. 27
biano in comune la Venere di Botticelli e la Maya Desnuda di Goya, del potere e dell’erotismo, della capacità produttiva e di quella ri-
la bellezza prosperosa e alquanto cellulitica dei nudi di Rubens produttiva. Possiamo pensarlo come l’oggetto di una scrittura, il Stage, istruzioni per l’uso pag. 30
con le forme efebiche dell’Eva di Cranach. I cinefili non avranno medium attraverso cui ognuno di noi trasmette (in maniera più o
difficoltà a riconoscere la stessa varietà fra Louise Brooks e Gi- meno consapevole) alla società circostante il senso della sua esi- Appuntamenti e lettere pag. 31
na Lollobrigida, Diane Keaton e Sofia Loren, Meryl Streep e Greta stenza – o più realisticamente, la propria pubblicità per se stesso.
Garbo. Se qualcuno fosse tentato di spiegare la varietà con il siste- Per questa ragione ha senso leggerlo, studiarlo, classificarlo: per
ma della moda che opprime le donne, lo inviterei a confrontare capire la verità – o le bugie – che ci dice su noi stessi. O anche solo
Rudy Valentino e Sylvester Stallone, John Travolta e Cary Grant. Si
potrebbe facilmente continuare con i dettagli: se nel Novecento
complessivamente “gli uomini preferiscono le bionde” come affer-
per volergli bene.

Ugo Volli
CHI SIAMO
mava la falsa bionda signora Norma Jeane Baker, in arte Marilyn semiologo

Accesso aperto alla conoscenza


Sono tempi di stanca per gli studenti collezioni, lo studente ha chiesto se il
dell’Onda, movimento che è andato gruppo di ricercatori e dottorandi, nato
spegnendosi pian piano, ma mai nell’ambito dell’Onda, avesse potuto
completamente. Ora cercano, non si contribuire mettendo a disposizione
arrendono, si guardano attorno, vo- di tutti i risultati del loro lavoro, come
gliono nuovi motivi, nuovi canali in cui fanno i vari dipartimenti e le facoltà
fluire. I più colpiti dai tagli della legge con libri, tesi e altro materiale a loro
finanziaria, i dottorandi e i ricercatori, disposizione.
si concentrano su nuovi obiettivi. Co- Se l’accesso aperto suscita ancora
me valorizzare il nostro lavoro? Come dubbi, come la pubblicazione di arti-
dimostrare il nostro contributo allo coli scientifici con i Creative Commons
sviluppo e al progresso? su riviste specializzate o come il valore
È il pensiero che sta alla base del quasi nullo nei curricula delle pubbli- Futura è il mensile del Master di Giornalismo dell’Università di Torino.
ragionamento di Alessandro Cozzutto, 26 anni, dottoran- cazioni on-line, molti sono gli spiragli: alcuni lavori che non Testata di proprietà del Corep. Stampa: Sarnub (Cavaglià).
do in scienze politiche e relazioni internazionali. Durante hanno spazio nell’editoria tradizionale lo troverebbero in Direttore responsabile: Vera Schiavazzi.
il seminario “Accesso aperto alla conoscenza scientifica”, rete, acquisendo maggiore circolazione; ci sarebbero più Progetto grafico: Claudio Neve.
organizzato dal Dipartimento di scienze sociali mercoledì scambi e controlli, meno “isolamento accademico”,e forse Segreteria Redazione: futura@corep.it (all’attenzione di Sabrina Roglio).
4 marzo, ha avuto il coraggio di sottoporre all’attenzione anche più occasioni di ottenere dei fondi. I documenti in
Comitato di redazione: Carlo Marletti, Riccardo Caldara, Eva Ferra, Carla Gatti,
dei presenti una sua intuizione che garantirebbe a lui e open access permettono l’uso didattico che quelli protetti
Antonio Gugliotta, Sergio Ronchetti, Vera Schiavazzi.
ai suoi colleghi una maggiore visibilità e magari qualche da copyright non consentono. I costi d’iscrizione alle libre-
riconoscimento. Si stava parlando di open access per la rie digitali potrebbero diminuire garantendo un risparmio Redazione:Alessandra Comazzi,Gabriele Ferraris,Giorgio Barberis,Sergio Ronchetti,
conoscenza scientifica e per la condivisione dei saperi tra per gli atenei. Emmanuela Banfo, Silvano Esposito, Marco Trabucco, Maurizio Tropeano, Paolo Pia-
le comunità accademiche sfruttando le possibilità della Forse l’accesso aperto alla letteratura scientifica potrà cenza, Marco Ferrando, Vittorio Pasteris, Battista Gardoncini, Carla Piro Mander, An-
rete, un tema che nel 2003, a Berlino, è diventato oggetto contribuire a migliorare la trasparenza di un mondo drea Cenni, Anna Sartorio, Maurizio Pisani, Sabrina Roglio, Matteo Acmè, Giovanna
di una dichiarazione congiunta di alcune organizzazioni di considerato chiuso, improduttivo e autoreferenziale, otte- Boglietti, Rebecca Borraccini, Francesco Carbone, Alessia Cerantola, Giulia Dellepia-
ricerca internazionali. nendo più controlli qualitativi ma anche più possibilità di ne, Nicola Ganci, Andrea Giambartolomei, Bianca Mazzinghi, Manlio Melluso, Loren-
Durante il seminario, finita la spiegazione sul sistema finanziamento. E forse l’Onda ha trovato un nuovo canale zo Montanaro, Leopoldo Papi, Valerio Pierantozzi, Laura Preite, Elena Rosselli, Anto-
“AperTO” (http://aperto.unito.it), l’archivio istituzionale in cui navigare. nio Junior Ruggiero, Daniela Sala, Emanuele Satolli, Gaetano Veninata, Matteo Zola.
on-line dei documenti dell’Ateneo raccolti per comunità e Andrea Giambartolomei Contatti: futura@corep.it.
Sostengono ‘Futura’: Comune di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte.
3 DOSSIER
marzo ‘09
CORPO A CORPO

Il corpo non mente


Il genetista Boncinelli: la relazione tra organismo e coscienza sta nel cervello

L
’uomo è un animale strano. Può fare cose im- Accanto: un’immagine dalla mostra Extreme Beauty
possibili per le altre specie: ad esempio, può in Vogue, a Milano fino al 10 maggio. Sotto: Boncinelli
descrivere e discutere, mediante il linguaggio,
fatti ed eventi nell’ambiente in cui vive. Lo stes- già abbastanza sviluppata. In questo processo conta
so può fare con il proprio corpo e con il “mondo inte- lo sviluppo del corpo, ma anche l’ambiente al quale
riore” dei pensieri e delle emozioni, ossia di ciò che, in siamo esposti: persone, oggetti, parole, e più avanti
termini generici chiamiamo “mente”.Corpo e mente ci anche l’istruzione”.
appaiono come entità distinte, che quotidianamente Cosa pensa delle pratiche di “distacco dal corpo”,
esploriamo e sperimentiamo, in modi sempre nuovi legate ad esempio alle tradizioni ascetiche e misti-
e diversi. Ma che cosa sappiamo veramente di questi che orientali?
due aspetti della “natura umana”? Negli ultimi anni, le “Sono molto scettico. Indubbiamente allenandosi si
neuroscienze hanno cercato di rispondere a questo possono ottenere tante cose. Allenandosi si può an-
interrogativo, coinvolgendo i più diversi ambiti di ri- che imparare a camminare sui chiodi. Se
cerca, dalla biologia evoluzionista alla psicologia spe- vediamo queste pratiche come allenamen-
rimentale, dall’etologia alle sperimentazioni sull’intel- ti, non vedo perché non dovrebbero dare
ligenza artificiale. Se il rapporto tra la mente e il corpo dei risultati. Il problema è che non sappia-
è ancora qualcosa di misterioso, ne sappiamo molto mo bene come funzionano e soprattutto a
più che in passato. Ne abbiamo parlato con uno dei che servano”.
più importanti genetisti italiani, il professor Edoardo Come considera le malattie psicosoma-
Boncinelli, docente di Biologia e Genetica all’universi- tiche?
tà Vita Salute di Milano, collaboratore di Le Scienze e “Sono un capitolo a parte, tutto da studia-
del Corriere della Sera e autore di molti saggi, tra cui il re. Se lei avesse fatto questa domanda 30
recente “Dove nascono le idee” (2008). anni fa, erano tutti convinti che anche l’ul-
Professor Boncinelli, corpo e mente sono cose di- cera fosse psicosomatica. Poi si è visto che
verse oppure una sola? era una balla gigantesca. Si è certamente
“Il corpo comprende le gambe, le braccia, gli organi esagerato nel pensare che la psiche possa avere un
digestivi e respiratori, il sistema nervoso centrale e il so qualcosa per cui è arrivato il linguaggio e, probabil- parlare di ‘noi’ come ‘occidentali’, e magari riferendoci effetto sul corpo: un po’ ce l’ha, come tutti sappiamo
cervello. Il cervello è l’unica parte del corpo che può mente a conseguenza di esso, la coscienza. All’inizio la alla nostra cultura latina. Per tutti gli esseri umani co- dalla nostra esperienza quotidiana (quando siamo
essere associato alla mente. Dal mio punto di vista la mente è emersa per evoluzione biologica, però negli munque, almeno in parte la coscienza è derivata dalla di umor nero facciamo più errori, e rischiamo di ave-
mente è tutto quello che fa il cervello, quindi è parte ultimi 30-40 mila anni essa è stata modellata anche cultura”. re degli incidenti), però lo si è sopravvalutato”.
del corpo ma non coincide con tutto il corpo”. dall’evoluzione culturale”. Quando emerge nei bambini la coscienza, e quan- E possibile studiare scientificamente queste pa-
Dal punto di vista evolutivo in che periodo è emer- Quindi la mente è anche un prodotto della cultu- to conta l’ambiente culturale nella loro formazio- tologie?
sa la mente umana, e perché? ra. ne? “Certamente, se qualcuno lo farà davvero: purtroppo
“Guardi, se si parla di mente in senso generico, non “Sì. Certe cose dalla natura non ci verrebbero, come “Questo non lo sa nessuno. Sappiamo che, quando si fanno tante chiacchiere e pochi studi”.
possiamo negare che ce l’abbiano anche gli animali, non vengono agli altri animali. Noi abbiamo certe nasciamo, il cervello è ancora immaturo, nel senso Qual era, professore, la condizione di vita di Elua-
anche i topolini. Se parliamo di mente umana, come caratteristiche specificamente culturali. Occorre stare che ci sono tutte le cellule ma non tutti i collegamenti. na Englaro? Solo un corpo o aveva una coscienza?
noi la conosciamo, deve essere comparsa tra 2 milioni attenti ad usare il termine ‘noi’, poiché una cosa è par- Nei primi anni certamente qualcosa succede dentro “Al cento per cento non lo sa nessuno, perché nessu-
e 150 mila anni fa. In questo arco temporale è succes- lare degli esseri umani indiscriminatamente, un’altra è di noi, se non altro perché impariamo un linguaggio. no è mai stato Eluana, né quando era viva né quando
Tuttavia poi non ce ne ricordiamo era in coma. Sulla base di tutte le esperienze che ab-
e dunque non possiamo ricostruire biamo avuto in questi 20-30 anni tuttavia possiamo
quella fase dello sviluppo. I primi dire che, probabilmente, era del tutto insensibile”.
ricordi, e quindi i primi segnali di Il concetto di morte dunque non è così definito: ci
una coscienza, risalgono a 3-4 an- possono essere ancora attività biologiche, ma non
ni. A 3 anni un bambino davanti più una vita nel senso di coscienza?
allo specchio è in grado di ricono- “Attività biologiche possono esserci, però la coscien-
scersi: questo è un traguardo ben za è un’altra cosa. Io posso tranquillamente digerire e
superiore a quello di qualsiasi altro non avere coscienza. La digestione può essere consi-
animale. Però occorre aspettare gli derata un processo indipendente da me, come qual-
8-9 anni perché si possa parlare siasi altro fatto ambientale esterno al mio corpo”.
di una mente non dico adulta, ma Leopoldo Papi

Come eravamo
... e come saremo
I portici che circondano il Borgo Rotondo di lute dei migranti: «L’invasione degli stranieri non menti sui servizi e le risorse culturali. «L’ambiente inverte a favore delle femmine in presenza di
Varese Ligure sono alti poco più di un metro e va vista come una minaccia; con l’immigrazione sociale è assai più importante dell’ambiente alcune sostanze esogene che interferiscono con
ottanta. Furono costruiti nel XIV secolo, quando non importiamo solo forza lavoro, ma un capitale fisico», specifica Costa. La condizione sociale è il il funzionamento ormonale, come se il cromoso-
ancora si passava a schiena dritta. Adesso gran di salute formidabile. Per questo è sfavorevole principale determinante e tutte le analisi testi- ma maschile Y fosse più suscettibile all’azione
parte degli uomini deve chinarsi. La statura me- anche per la popolazione autoctona sfruttare gli moniano un progressivo miglioramento della sa- sfavorevole di queste sostanze». Inoltre, la vita
dia è aumentata; così come l’aspettativa di vita, immigrati con lavori massacranti». lute man mano che si sale di classe e d’istruzione: delle donne non si differenzia più come prima
che, al contrario di quanto si potrebbe pensare, Al di là delle evidenze fisiologiche dei cambia- i laureati hanno una più alta aspettativa di vita da quella degli uomini e va diminuendosi il
è maggiore in città che in campagna. «Tornare menti del corpo, interessanti risultati si hanno rispetto a chi non prosegue gli studi. Secondo divario tra le reciproche aspettative: 79 anni per
indietro è però possibile», spiega Giuseppe osservando le differenze di carattere ambien- una ricerca di Costa, se a Torino nel 1970 il livello i maschi, 83 per le femmine. Nascono più maschi,
Costa, vice presidente dell’Associazione italiana tale. Nonostante la qualità dell’aria peggiore d’istruzione fosse stato più alto avremmo avuto il ma vivono di più le femmine. Sarà così anche in
di epidemiologia, «disuguaglianze sociali e politi- e lo stress, la speranza di vita nelle grandi città 40 % di morti in meno. futuro? E cresceremo ancora? Dai dati, una cosa
che del lavoro potrebbero rivelarsi più decisive del Nord (Torino e Milano) è quasi due anni più Le caratteristiche ambientali sembrano incidere è certa: se volete vivere più a lungo prendete un
dei progressi degli ultimi anni». Secondo Costa elevata che nelle campagne. Diversa situazione a anche sul rapporto maschi/femmine tra i nuovi bel libro e correte a studiare in piazza Castello.
dobbiamo, per esempio, investire di più sulla sa- Napoli o Taranto, dove incidono i minori investi- nati: «Solitamente è di 50,9 contro 49,1, ma si Bianca Mazzinghi
DOSSIER 4 marzo ‘09
CORPO A CORPO

Se il mondo resta fuori


Reportage dalle carceri torinesi, dove l’integrità fisica è meno importante del beneficio
di un’uscita o di un incontro con i parenti. E dove qualcune mette a rischio anche la salute

A
ll’interno del carcere i dete-
nuti vivono a contatto con
altri che li controllano, assi-
stono e osservano. Parlando
con un’educatrice, un agente di polizia
penitenziaria, uno studioso di carcere
4 visite al mese
e un responsabile dei volontari abbia- La casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino ospi-
mo raccolto prospettive e suggestioni ta oggi (i dati provengono dall’Osservatorio Antigone e
diverse, a volte convergenti a volte di- sono aggiornati a dicembre 2008) 1450 detenuti, ma la
vergenti, sullo stesso soggetto: il corpo capienza regolamentare sarebbe di 857, quella tollera-
del detenuto. bile di 1000 unità. Il 70% della popolazione carceraria è
Anna Greco lavora come educatrice fatto di stranieri, il 30% di tossicodipendenti; le donne
nel carcere di Torino dal 1987. Il suo – che occupano un padiglione separato – sono 85 di cui 7
compito consiste nel seguire il detenu- con bambini piccoli (sotto i 3 anni) all’interno. Gli agenti
to in tutte quelle attività che rendono di polizia penitenziaria sono 632, gli educatori 12, il per-
la pena riabilitativa oltre che punitiva. sonale medico sanitario conta 48 tra medici e infermieri e
Parlando del corpo dei detenuti con- 28 psicologi. I volontari attivi nel carcere sono 240.
centra la sua attenzione su due aspetti: Il carcere all’interno è diviso in padiglioni, questi in sezio-
il corpo come strumento di contratta- ni. Alcune categorie di detenuti come tossicodipendenti,
zione e la regressione fisica. La dott.sa malati psichiatrici, sieropositivi e colpevoli di reati “ripro-
Greco racconta come molti detenuti vevoli” sono tenute separate, come anche gli studenti.
mettano a rischio la propria salute e la Le condizioni di vita possono dunque cambiare da una
propria vita, per esempio rifiutandosi sezione all’altra, ma in generale i detenuti vivono in celle
di assumere farmaci, per poter avere da 2, di circa 9 metri quadrati con bagno all’interno men-
dei benefici (tipo uscite o visite). «C’è tre le docce sono comuni. Le celle sono di norma chiuse,
una inversione di valori – spiega – per non c’è libera circolazione; ai detenuti sono concesse a
cui l’integrità fisica diventa meno im- Torino 4 ore d’aria al giorno, 2 al mattino e 2 al pome-
portante del beneficio che il detenuto riggio, più alla sera 1 ora di socialità. Ci sono all’interno
vuole ottenere». L’altro grande problema legato al corpo è il suo deterio- gli agenti nei confronti dei detenuti reagisce indignato, affermando che della struttura un teatro, delle palestre e una biblioteca
ramento precoce: «Lo stato di costrizione, la limitazione nell’azione rendo- sarebbe il primo a denunciare fatti del genere quando accadessero. Per ed è possibile anche studiare per il diploma di scuola
no i movimenti dei detenuti più legati e rigidi, la postura e il portamento lui le questioni urgenti sono il sovraffollamento e la mancanza di agenti media, superiore e per la laurea, ma per qualunque cosa il
vengono modificati». e altro personale. Questa situazione critica crea malessere che i detenuti detenuto deve fare domanda e ricevere il permesso. Solo
Antonio De Salvia ha lavorato per anni al Cfpp (Centro di Formazione Pro- sfogano sugli agenti generando situazioni di conflitto: «I detenuti chie- il 10% dei detenuti lavora. Ogni mese sono concesse tra
fessionale Piemontese) istruendo detenuti e formando volontari. Mette dono coperte e si lamentano con gli agenti, ma si tratta di problemi che le 4 e le 6 visite dall’esterno, a seconda del tipo di reato
in luce un grave paradosso vissuto all’interno del carcere: «Quanto più non dipendono dalla nostra volontà». Inoltre, come spiega Romano, gli commesso, ed è possibile fare una telefonata a settimana
il detenuto si adatta all’insignificanza della propria esistenza, all’inutilità agenti si ritrovano spesso soli a gestire il rapporto con i detenuti a causa di 10 minuti massimo.
delle proprie azioni e all’assenza di progetti tanto più risulterà un sogget- della mancanza di personale specializzato come psicologi, criminologi e
to facile da controllare e gestire e sarà preferito. Ma un corpo assuefat- mediatori culturali. «È una vergogna – conclude Romano – e tutti i cittadi-
to alla nullafacenza sarà totalmente inadatto alla vita in società fuori». A ni dovrebbero interessarsene, il mio invito è ad aprire le porte del carcere fatto che non sia mai stato trovato un certificato medico che testimonias-
proposito della sessualità nelle carceri dice che il problema è piuttosto alla società». se dei maltrattamenti subiti dal detenuto fa capire quanto la dipendenza
quello dell’affettività mancante, soprattutto per le donne secondo la sua Giovanni Torrente, oltre a insegnare Sociologia del Diritto e della Devianza dei medici dall’ente penitenziario quindi dal Ministero della Giustizia pos-
esperienza e continuando a parlare della detenute: «Un aspetto negativo all’Università di Aosta, è anche uno dei responsabili di Antigone, associa- sa intralciarli nello svolgimento regolare del loro lavoro».
della carcerazione per le donne è la perdita della femminilità, viene impe- zione politico-culturale nata alla fine degli anni ’80 che si occupa di diritti Il carcere è un luogo distante e separato dal resto della società, di cui si
dito di indossare scarpe con il tacco, portare biancheria intima elaborata e garanzie nel sistema penale. Secondo lui il punto debole delle carceri parla spesso in termini teorici e astratti. I detenuti sono persone lontane
e perfino truccarsi. Ricordo di una detenuta che mi raccontava il disagio italiane oggi è l’assistenza sanitaria. Torrente fa chiarezza sulla situazione e anonime per il comune cittadino, oggi sempre meno indulgente. La de-
provato durante i giorni delle mestruazioni nel non poter regolare da sé attuale: almeno in teoria dovrebbe finalmente avvenire il passaggio di tenzione però è una realtà concreta e molto dura. Le carceri non sono
la temperatura dell’acqua nella doccia». Gerardo Romano è agente di consegne dal Ministero della Giustizia a quello della Sanità e il sistema sa- alberghi a quattro stelle ma posti infernali, in cui i problemi sono tanti,
polizia penitenziaria da 29 anni. Oggi è Sostituto Commissario al carcere nitario penitenziario dovrebbe diventare di competenza di quest’ultimo. dalla mancanza di coperte alle visite mediche, alla nullafacenza, alla man-
di Torino ed è anche segretario regionale dell’O.s.a.p.p (Organizzazione Il professore ricorda un caso del 1993 in cui un detenuto del carcere di canza di stimoli.
Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria). A sentir parlare di violenza de- Pianosa fece ricorso alla Corte Europea dei Diritti Umani e commenta: «Il Rebecca Borraccini

Così sono ridiventato uomo tra gli uomini...


Giuseppe ha fatto 17 anni di carcere. Gli ultimi 2 e che eri prima. La tua identità improvvisamente è questione di forma, ma di sopravvivenza. gliare i detenuti. La
mezzo li ha trascorsi in semilibertà, all’inizio gra- scompare». Inizia subito, dice Giuseppe, un Che effetti ha la reclusione? La mancanza di vita sessuale? «Non
zie all’articolo 21 (norma che permette di uscire processo sistematico di ‘spoliazione del sé’: «I libertà di movimento, l’architettura opprimente, il esiste. Si fa da soli: in
di giorno per lavoro o formazione), poi in modo primi tempi, quando entri e non conosci niente, ripetersi di percorsi e gesti obbligati possono pro- carcere si vendono
più stabile. Si è rifatto una vita: ha una laurea in tutti ti tendono la mano. Troverai un ‘esperto’ che vocare disturbi fisiologici. «Come l’abbassamento riviste, che tutti usano
scienze politiche e, da 5 mesi, un impiego come ti spiega quello che puoi o non puoi fare, come ci della vista. È un fatto inevitabile: in carcere non si abitualmente». Gli
responsabile marketing in un’azienda per l’ener- si comporta con gli agenti, i turni delle pulizie». guarda mai lontano, si perde la visione dell’oriz- omosessuali vengono
gia. La sera alle 22.30 rientra in carcere. Giuseppe Non bisogna lasciarsi ingannare da questa solida- zonte, perché hai sempre un muro davanti». Si alloggiati in una sezio-
appare soddisfatto: è riuscito a reinserirsi nella rietà, che è solo apparente: «Trascorso il periodo trascorre la giornata in cella, a parte le ore d’aria ne a parte: tra i dete-
“società civile”,sebbene al prezzo di un’elabora- iniziale, essa sparisce: ha solo la funzione di e di ‘socialità’, dalle 6 alle 8 di sera, in una stanza nuti non sono molto
zione intellettuale della sua esperienza che ha il inquadramento in un sistema. L’assunto implicito provvista di svaghi, carte e giochi di società. «Le ben visti. Con poche
sapore di un viaggio dantesco nei gironi infernali. è che ognuno pensa a sé stesso». Dentro, tutte le mense carcerarie esistono solo nei film. In realtà efficaci battute, Giuseppe descrive una realtà di
Ci racconta la vita in carcere: un mondo di “de- normali regole di convivenza vengono esaspera- si mangia in cella: ogni giorno passa un carrello, omofobia latente, in cui nonostante la conviven-
vianza tra i devianti”,come ama definirlo (questo te, e la loro trasgressione può comportare ritor- come in ospedale. Chi vuole può acquistare za forzata e ravvicinata, qualsiasi manifestazione
è anche il titolo della sua tesi di laurea), per sioni. «Sembra una stupidaggine, ma anche solo qualcosa da cucinare sul fornelletto della cella». di affetto, anche la più innocente, è proibita. «In
esprimere le “devianti” regole non scritte della dimenticarsi di dire buon giorno all’ora d’aria, o Naturalmente, ci si può dimenticare della privacy. carcere l’affetto non esiste. Ognuno pensa osses-
comunità dei detenuti. buon appetito a pranzo può suscitare reazioni Ogni ambiente, anche il bagno, è provvisto di sivamente a una sola cosa: andarsene».
«Quando entri in carcere, smetti di essere ciò aggressive». La buona educazione in carcere non spioncini, dai quali gli agenti possono sorve- Leopoldo Papi
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marzo ‘09
CORPO A CORPO

Prigionieri pro tempore


Viaggio nel Cie di Torino, tra gli 89 migranti in attesa di conoscere il proprio futuro

P
ioggia. Freddo. Pozzanghere di qua e di là del- cio destro: l’anulare non riesce a stenderlo, il pugno non
le inferriate di acciaio. Eppure appena vedono si chiude. Forse sono i tendini, anche il polso è concia-
dei giornalisti si avvicinano, sbracciano, urlano. to male: “Questo me lo sono fatto in Italia, adesso mi
Prima alla spicciolata, poi sono sempre di più. rimandate al mio paese. Come faccio io? Chi mi farà
Chi imbacuccato nei vestiti forniti dalla Croce Rossa, chi lavorare?”. Baldacci sa bene che l’equilibrio all’interno
in infradito e tuta, avvolto in una coperta.Vogliono par- del Cie è fragile:“Non abbiamo mai avuto problemi qui,
lare, raccontare la loro storia, la loro vita, vogliono che ma la libertà è una cosa fondamentale e queste per-
qualcuno li ascolti. Sono i migranti del Centro di iden- sone ne vengono private. Questo può causare reazio-
tificazione ed espulsione (Cie) di Torino. Sono Ahmed, ni forti, anche violente. Noi dobbiamo essere pronti a
Mustafa, Karim, Lhamad. Sono chiusi dentro al centro e capirle, mediare continuamente fra le loro e le nostre
alcuni nemmeno hanno capito bene perché. In totale esigenze.” E da fine anno le esigenze raddoppieranno:
ottantanove persone, fra cui tredici richiedenti asilo e i cantieri sono già attivi e il centro di via Mazzarello arri-
in attesa che la Commissione territoriale si pronunci verà a contenere centottanta persone, oggi la capienza
sul loro futuro. Marocchini, tunisini, algerini, nigeriani, massima è di novanta. I migranti sono divisi in gruppi di
un rumeno: anche i comunitari possono essere inseriti trenta e dormono in stanze da sei con bagno e doccia.
in un Cie se il prefetto lo ritiene necessario per motivi di Al termine dei lavori torneranno anche le donne, lascia-
sicurezza e precedenti penali gravi. te uscire nelle ultime settimane per far spazio a tren-
Il primo ad avvicinarsi è Mustafa, berretto di lana e si- tasette uomini, marocchini e tunisini, portati a Torino
garetta in bocca. Stringe le nostre mani attraverso le da Lampedusa, dopo l’incendio che ha semidistrutto
sbarre. Antonio Baldacci, il direttore del centro, ci dice Alcuni ospiti del Centro d’identificazione ed espulsione di via Mazzarello. Tutti i migranti sono ansiosi di raccontare la loro storia il Centro dell’isola. Prima di andare via ci fermiamo a
all’orecchio che prima di arrivare qui beveva tre litri di parlare con Abdil Karim. È arrivato in Italia dal Marocco
vino al giorno. La rabbia del marocchino si esprime in tati Cie. Questo significa che, per mezzo di una serie di periodo passi, per questa gente, nel modo migliore nel ’94, racconta di aver lavorato per molti anni come
un misto di francese, italiano e dialetto nordafricano: proroghe che devono essere autorizzate dal giudice i possibile”.La Croce Rossa, che gestisce il Cie, fornisce ve- muratore, in regola, pagando le tasse e l’affitto di casa.
“Siamo qui solo perché non abbiamo i papiers, i do- tempi, di detenzione possono arrivare fino a sei mesi. stiti, libri, televisione, piccoli svaghi, schede telefoniche, Poi ha perso il lavoro e non gli hanno più rinnovato il
cumenti, anche se non abbiamo fatto nulla di male. Prima il massimo era sessanta giorni. Il centro di Torino pasti caldi: “Abbiamo dovuto farci una cultura – con- permesso di soggiorno. È stato fermato ed è stato por-
Mangiamo, beviamo, dormiamo, giochiamo a pallone ha sempre avuto tempi piuttosto brevi per le proce- tinua il direttore – per riuscire a rispettare le abitudini tato qui come irregolare, in attesa di venir rimandato
come i bambini, ma non è questo il problema, il fatto è dure di identificazione, si è arrivati ad un massimo di alimentari e di costume dei nostri ospiti. In un posto al suo paese d’origine. Prima che ci allontaniamo ha lui
che nous sommes des prisonniers, siamo dei prigionieri”. diciotto giorni di media nel 2007. Le preoccupazioni di che rischierebbe di non averne, dobbiamo ogni giorno una domanda per noi: «Cosa ne sarà dei miei contribu-
Con il decreto entrato in vigore il 24 febbraio i vecchi questi migranti sono comunque comprensibili. “Il no- inventarci la tranquillità”. ti? Secondo voi me li ridaranno?».
Cpt (Centri di permanenza temporanea) sono diven- stro ruolo – spiega Baldacci – è far sì che questo difficile Un ragazzo algerino ci mostra preoccupato il suo brac- Matteo Acmè e Manlio Melluso
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DOSSIER marzo ‘09

CORPO A CORPO

Accanto: l’insegna che introduce


la zona di clausura nel monastero
del Sacro Cuore. A destra: la grata
del parlatorio, attraverso cui
le monache possono comunicare
con il mondo esterno

Nascondersi senza mortificarsi


Alla scoperta del monastero di clausura del Sacro Cuore. Dove la vita dietro a una grata non è eremitaggio

L
a strada che porta al monastero di come comunità», dice suor Maria Teresa. chiamata divina, come la definisce la religio-
clausura delle carmelitane scalze del «La nostra vita contemplativa è ricerca ap- sa piemontese, non sempre è immune dai STORIA
Sacro Cuore è una salita stretta e pie- passionata di Dio. Io sono convinta che il cedimenti dovuti a tentazioni di “normali- Il monastero delle Carmelitane Scalze del Sacro Cuore era
na di curve. A un paio di chilometri mondo ha bisogno di spiritualità, tanto è tà”: «Ci possono essere tentazioni, come inizialmente una casa per religiosi. «Quando il governo, a
dalla Gran Madre sembra già di trovarsi in vero che molti vanno dai buddisti. Io rispet- accade per tutti. Soprattutto perché questa metà ‘800 - racconta suor Maria Teresa – ha fatto il sequestro
campagna, e il paesaggio circostante aiuta to tutto, perché il Signore passa per tante è una vita di fede, non si vedono risultati di tutti i beni religiosi, l’edificio è passato allo Stato. Succes-
ad accarezzare l’atmosfera di silenzio e pace strade, ma la gente deve capire che anche concreti. Quindi o hai la fede che quello sivamente la signora che abitava questa casa, una vedova,
che ci si aspetta in un luogo di culto. noi cristiani cattolici abbiamo una grande che stai facendo ha un effettivo valore, o ha saputo che era un antico monastero e l’ha restituito
Nell’immaginario collettivo le monache di patrimonio da offrire ai giovani». è molto difficile. La nostra vita è la ricchez- alla Chiesa». Ma l’impronta “carmelitana” è arrivata dopo:
clausura passano la loro vita sempre chiuse La vita monastica, e in particolar modo za della preghiera. Noi monache abbiamo «Un’amica torinese della padrona di casa – continua la
nelle loro celle, nascoste dagli sguardi indi- quella di clausura, sta pagando molto la la convinzione che con la fede chiamiamo monaca di clausura – aveva la vocazione e per tale motivo
screti di tutti, e intente continuamente alla crisi di vocazioni che ha investito la Chiesa la potenza di Dio in mezzo alla debolezza chiese ai padri carmelitani della Lombardia di fare una
preghiera e alla contemplazione. Le cose negli ultimi decenni. Il monastero, secondo del mondo». Essere madri, per chi sceglie nuova fondazione. Loro però rifiutarono». E qui subentrano
però non stanno esattamente così. Le suore la regola, dovrebbe ospitare 21 monache, la clausura, non vuol dire necessariamente le monache di Savona: «La signorina si rivolse allora alle reli-
hanno un parlatorio dove possono parlare anche se invece ce ne sono solo 11. L’ulti- avere dei figli in carne e ossa: «Noi crediamo giose savonesi, esprimendo il suo desiderio di farsi monaca
con chiunque abbia voglia di incontrarle. ma è una suora di ventinove anni entrata fortissimamente che possiamo generare fi- di clausura. I padri liguri accettarono; siamo dunque stati
Una grossa grata le “protegge” dal mondo circa 4 anni fa in convento, subito dopo una gli nella grazia; come la madre genera sof- fondati da una sorella di Genova e da una di Savona».
esterno, ma loro si dimostrano ben dispo- laurea in Beni culturali. C’è ancora qualcuno frendo, noi possiamo generare e partorire
ste a spiegare la loro visione della vita re- quindi che è attratto da questa forma mo- delle anime attraverso i nostri sacrifici». PERCORSO MONASTICO
ligiosa. nastica, nonostante la maggior parte della Il rapporto con il corpo, per le donne che in- «Le giovani donne scelte dal Signore – spiega suor Maria
«Noi siamo eremite, ma anche cenobite. gente non riesca a capire come si possa fare traprendono tale vita monastica, potrebbe Teresa - entrano in monastero e iniziano un “postulandato”.
Perché oltre a stare da sole, viviamo anche una tale scelta. «La nostra invece è una vita sembrare complesso, a volte mortificante Oggi si tende anche a fare tre mesi di prova, cosa una volta
bellissima. Se tornassimo indie- per la carne. Eppure, forse, non è così: «Il impensabile». Il periodo iniziale dura «sei, sette mesi, anche
tro, rifaremmo tutto quanto. corpo – racconta suor Maria Teresa – sostie- un anno, a seconda della persona. Solo dopo si prende
Anche perché la nostra è una ne l’anima e l’anima il corpo. Non bisogna l’abito e si fanno due anni di noviziato, al termine dei quali
chiamata: non è una scelta, ma carezzare la carne, questo sì: ma il tuo corpo si prendono i voti». Voti che «vengono rinnovati annual-
una risposta», spiega suor Ma- è il tuo prossimo, in un rapporto da vivere mente per tre anni; alla fine del terzo anno si fa la profes-
ria Teresa. con spirito di distacco e serenità mentale». sione solenne».
La vocazione, la risposta alla Valerio Pierantozzi e Gaetano Veninata

Antiche medicine tra yoga e omeopatia


Che cosa c’è di più nuovo di una medicina anti- dell’Università di Torino sull’omeopatia, tenuto da umano che non è un entità divisa, corpo e mente. Il
ca? Ecco allora l’omeopatia, che oggi la Regione Magnetti, affinché i farmacisti abbiano una cono- fine dello yoga è riconoscere l’unità come elemen-
Piemonte ha riconosciuto come Medicine non scenza di base dei rimedi omeopatici che vendono to importante per la propria salute. Per esempio il
convenzionali (Mnc), assieme all’agopuntura e la e che troviamo in farmacia. tono muscolare non è solo legato all’attività fisica
fitoterapia. Torino, d’altronde, ha una grande tra- Tra chi ha trovato e sperimenta la connessione ma subisce l’influsso della mente. È scientificamen-
dizione di cure omeopatiche. Qui nasceva il primo mente corpo e le sue proprietà terapeutiche vi so- te provato, grazie a tecniche quali il biofeedback
ospedale omeopatico, poi chiuso, nel 1985, e l’Isti- no coloro che praticano lo yoga, una disciplina nata (che collega immagini, emozioni e stimoli fisici, ndr).
tuto Omiopatico Italiano (www.omeoto.it). Alberto millenni fa - il testo di riferimento è Yoga Sutra di Il mal di schiena è un problema muscolare ma la
Magnetti, medico dell’Istituto, spiega: «L’approccio Patanjali, collocabile tra il 200 a.C. e il 200 d.C. – e che contrazione è dovuta anche al blocco del respiro e
omeopatico è olistico (holos significa “tutto”, ndr) non è fatta solo di posizioni improbabili, chiamate sul respiro, come sul resto del corpo, agisce la men-
si preoccupa della persona nella sua complessità, asana. Rosario Porrovecchio, chirurgo e psicotera- te». Anche le neuroscienze e la fisiologia moderna,
non disgiunge mente e corpo, tiene in considera- peuta, ha fondato l’Istituto Psicosomatico e di Yoga in particolare la fisiologia dello stress, riconoscono
zione tutti gli aspetti anche psicologici». Sono 11 integrale Kuvalayananda (http://www.yogaterapia. questa visione sistemica. Il centro di Porrovecchio
milioni gli italiani che si curano con l’omeopatia it/), attivo a Torino dal 1984: «Gli strumenti offerti è uno dei pochi in Europa che sta sviluppando le
(dati Eurispes 2006), anche per questo la necessità dalla pratica dello yoga consentono un uso armo- capacità terapeutiche dello yoga.
di istituire un corso libero alla facoltà di farmacia nico ed equilibrato di tutto il potenziale dell’essere Laura Preite
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CORPO A CORPO

Sì, facciamoci del male


Per molti giovani l’autolesionismo è gratificante. Renata Ingrosso, psicologa, spiega perché

S
embra un contro-
senso, ma l’autole-
sionismo è gratifi-
cante per chi lo pra-
E io vado a farmi tatuare
tica, perché chi lo fa non Sono numerosi i tatuatori in città. L’importante è - tel: 011-3820353
sente alcun dolore ma solo affidarsi a mani esperte e sterilizzate. Ecco allora TATTOO TEAM TORINO in via S. Pellico , 21
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i giovani. Avete fatto caso
a quanti ragazzi girano
d’estate con magliette con
le maniche lunghe? Proba-
bilmente nascondono se-
gni di tagli e bruciature».
Quanto conta il corpo per
un autolesionista?
«Per ogni persona il corpo
è al centro di tutto, perché
è il mezzo più importante
che abbiamo per cono-
scere il mondo e provare
emozioni, belle e brutte, e
per comunicare. Da questo
punto di vista è perfino più
importante della parola.
Ad esempio, se diciamo di
sì ma tutto il nostro corpo afferma l’oppo-
sto, la comunicazione che ha più valore è
quella corporea. L’autolesionista è una per-
sona che non sa provare emozioni o non sa
Tutte le pratiche per modificarsi il corpo
trasmetterle e quindi le cerca e le esprime
facendosi del male». La modificazione corporale è una pra- mente modellate, che vanno a consu-
Quali sono i soggetti più colpiti? tica che racchiude numerose varianti. mare la carne creando un disegno, il
«Sono persone a cui i genitori non hanno Queste, però, hanno una caratteristica cui risultato visivo è paragonabile al
insegnato a trasmettere emozioni e senti- comune: essere atti indelebili compiu- tatuaggio mentre il risultato tattile si
menti sin da piccoli. Spesso hanno una vita ti sul proprio corpo, segni che in molti avvicina di più alla scarificazione.
piatta, sono chiuse e incomprese. Farsi del casi non sarà più possibile eliminare.
male quindi, ma anche drogarsi o ubria- Dal classico tatuaggio fino a giungere IMPLANT
carsi, diventa un modo per chiedere aiu- all’estremo atto dell’amputazione, la L’impianto permette di modificare
to e ricevere più attenzioni e coccole. Nel body modification è oggi un fenome- quasi totalmente l’aspetto del proprio
peggiore dei casi gli autolesionisti sono no che attrae interesse e che riscopre, corpo attraverso impianti sotto la pelle
persone che hanno subito violenza duran- spesso senza averne l’intenzione, riti e di metallo o silicone. Praticato principal-
te l’infanzia e che quindi hanno imparato culture tribali. mente sul viso e sulla schiena richiede
che il corpo serve a quello. In generale co- In Italia, così come nel resto del mondo, l’intervento di veri e propri chirurghi
munque i più colpiti sono i giovani perché esistono luoghi predisposti per prati- plastici.
hanno più bisogno di comunicare e spesso care sia la body modification più dolce,
trovano difficoltà». quindi piercing, tatuaggi o anche i più TONGUE SPLITTING
L’autolesionismo ha molte forme? articolati impianti e scarificazioni, sia È considerata una pratica estrema, con-
«Sì, perché frequentemente si connette per praticare la modificazione corpo- siste nel tagliare in due la lingua attra-
ad altre patologie, per questo richiede un rale più estrema come appunto tongue quelli tribali. nel provocare cicatrici ornamentali sul verso una linea centrale che, per la sua
discorso molto complesso. Ad esempio il splitting, l’incisione, la marchiatura e corpo. Le tecniche di scarificazione so- posizione, non dovrebbe ledere linee
masochista è una persona autolesionista, l’amputazione. PIERCING no varie e ognuna dà un risultato este- nervose, ghiandole o vasi sanguigni. Si
perché non riesce a raggiungere l’orgasmo Una moda molto in voga in questo pe- tico diverso. Si possono distinguere, in- tratta di una vera e propria operazione
senza dolore fisico. Ma qui entriamo nella TATUAGGIO riodo che consiste nel bucarsi la carne, fatti, tre tecniche principali: il branding, che non ha però nessun fine se non
sfera della sessualità. Poi l’autolesionismo Pratica che consiste nel decorare il pro- nelle zone più svariate del corpo, per il cutting semplice, il cutting seguito quello estetico. Per dividere in due la
ha varie gradazioni: si va da forme minime prio corpo con disegni e simboli inde- infilarci anelli, sfere e spille delle più dall’iniezione di particolari sostanze lingua, il metodo più sicuro è un laser
e diffuse come la fame nervosa e il grattar- lebili di vario genere, dal figurativo al diverse forme e dimensioni. L’antica nella pelle. Nell’uso moderno, il termine utilizzato in chirurgia che ha il doppio
si le pustole o mangiarsi le unghie quando tribale. Molto comune e altamente tol- arte del piercing (dal verbo “to pierce”: scarificazione viene riservato all’ulti- vantaggio della precisione e della ra-
si è stressati, a forme gravi, come causarsi lerata, è diffusa in tutto il mondo tra uo- bucare, forare), conosciuta attraverso i ma fra le tecniche citate, che consiste pida cicatrizzazione: il dottore traccia
abitualmente ferite anche profonde». mini e donne. Il tatuaggio occidentale è secoli e le varie culture, è stata riscoper- nel taglio o nell’incisione della pelle prima una linea guida sulla lingua e poi
Come si può curare una persona così? eseguito tramite una macchinetta elet- ta e accettata con entusiasmo anche e nella successiva introduzione nella applica il laser che divide e cauterizza
«Innanzitutto la famiglia, gli amici e la trica, cui sono fissati degli aghi in nu- ai giorni nostri, e la sua popolarità è in ferita ancora aperta di una sostanza contemporaneamente.
scuola devono comunicare di più con gli mero vario a seconda dell’effetto desi- costante aumento. Meno diffusi in Italia (ad esempio la cenere, l’inchiostro) per
autolesionisti. Poi bisogna prenderli in derato; il movimento della macchinetta i piercing ai genitali, considerati ancora intervenire sul processo di cicatrizzazio- AMPUTATION
tempo, magari dando un supporto psico- permette l’entrata degli aghi nella pelle, un forte tabù. Il costo minimo parte dai ne. La conseguente cicatrice sarà molto Considerata più una psicopatologia
logico. Solo così si evita che il problema si i quali depositano il pigmento nel der- 10 euro, ma possono raggiungere cifre pronunciata sia dal punto di vista visivo, che una forma di arte estrema, l’ampu-
aggravi e degeneri. Il ruolo più importante ma. Il costo dipende sia dalla grandezza molto più alte se vengono realizzati con sia da quello tattile. tazione viene eseguita su parti minori
è sicuramente quello dei genitori che de- sia dalla struttura del disegno, si parte materiali più costosi. del corpo come orecchie, dita, naso, per
vono comunicare felicità ai figli sin dalla comunque da un minimo di 45 euro. I BRANDING sfociare in vere e proprie mutilazioni di
tenera età». tatuaggi più richiesti anche perché più SCARIFICATION Vera e propria marchiatura attraverso arti.
Giulia Dellepiane economici rimangono costantemente È la scarificazione: pratica che consiste barrette o forme di metallo apposita- Francesco Carbone
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CORPO A CORPO

Se lo sport non fa bene


Quando un’attività fisica non produce miglioramenti fisiologici può essere considerata inutile

S
port? Qualunque attività che
migliora significativamente le ca-
ratteristiche fisiologiche dell’indi-
viduo. Esistono sport che in base
a tale definizione non possono essere
Sempre nude, che fatica
I
considerati tali, altri che sono al limite e mmobili per ore, completamente nude, sano: perciò dobbiamo curare l’alimentazione, dormire be-
dipendono dall’interpretazione sogget- assomigliano alle statue che le circondano ne, fare sport. Anche l’umore condiziona il tuo organismo: a
tiva. Si pensi al golf, al tiro a segno, o a nelle grandi, antiche e un po’ cadenti aule volte arrivi di cattivo umore e non riesci a stare ferma».Non
tutti quelli in cui la componente tecnica è dell’Accademia Albertina delle Belle Arti. mancano le “patologie professionali”, connesse alla prolun-
predominante. Gli appassionati di questi A differenza delle statue, le modelle d’arte gata immobilità: «A volte ci si addormentano le gambe, i
sport non saranno d’accordo, ma per con- soffrono però talvolta il freddo, che d’inverno piedi e le braccia, poi ci sono i crampi, i formicolii...». La du-
vincerli basta eseguire un’analisi del san- si fa sentire, durante le lunghe sedute di posa. rata media delle sedute di posa è di 40 minuti, intervallati
gue dell’atleta: è in sostanza impossibile «Per fortuna ci sono le stufette - racconta Lau- da brevi pause, tempo che può variare a seconda della po-
distinguerla da quella di un sedentario. ra Sartoris, che posa per il corso di scultura sizione: «Se stai su una sola gamba ovviamente posi al mas-
La stessa situazione si ha per tutti gli alla massima istituzione artistica torinese - E simo 15 minuti; se sei comoda anche un’ora», spiega Laura.
sportivi amatoriali: se il livello non è suf- comunque da quando faccio questo lavoro Un aspetto peculiare della professione, afferma la modella,
ficientemente intenso, non si ha nessuna mi ammalo molto meno di prima». Laureata è saper riprendere l’esatta posizione dopo le interruzioni:
modificazione fisiologica e quindi nessun in psicologia, Laura ha iniziato a fare la mo- «Si usano accorgimenti, come prendere i riferimenti con lo
beneficio. Il concetto è proprio questo: della d’arte dopo aver lasciato un posto che scotch o il carboncino; però occorre saper sentire il proprio
fare sport non vuol dire solo muoversi o non le piaceva, come commessa in un centro corpo, nelle sue torsioni e articolazioni, per riprodurre la po-
passare ore in palestra, fare sport vuol dire commerciale. In- sizione corretta».
migliorare la propria situazione salutista. sieme alle tre col- Problemi fisici a parte, si deve saper interpretare le situazio-
L’indicatore, quindi, non è il tempo che de- leghe dell’Accade- ni in cui si opera. È molto diverso, spiegano le due modelle,
dichiamo alla nostra pratica sportiva, ma la varia- Pressione arteriosa - Avere una pressione alta è mia, è tra le poche posare per una classe dell’Accademia o di un liceo, in cui è
zione del nostro corpo sotto lo stimolo allenante. tipico di un’attività sportiva non ottimale. L’iper- rappresentanti a la modella a scegliere la posizione, o per un singolo artista,
Vediamo pertanto in dettaglio cosa lo sport può tensione negli sportivi, infatti, si riscontra spesso Torino di una cate- che ha delle richieste specifiche. «La scultura predilige pose
modificare del corpo umano. per errori nella pratica agonistica. goria quasi miste- che enfatizzino la figura umana nei suoi volumi e nella sua
Peso – L’attività fisica dovrebbe favorire la di- I più comuni sono un’attività troppo blanda, il riosa, di cui si sente tridimensionalità.Nei corsi di disegno o pittura,specialmen-
minuzione del peso corporeo. Il condizionale è soggetto resta sostanzialmente un sedentario o, parlare raramente, te dei primi anni, si studiano i dettagli e l’anatomia, altre vol-
d’obbligo perché spesso è impiegata come alibi al contrario, troppo stressante, la quantità prevale a parte qualche te sono richieste pose all’interno di una composizione». La
per giustificare un’alimentazione non ottimale. nettamente sulla qualità. aneddoto roman- scelta della posa implica inoltre la ricerca di una personale
Se il soggetto non è magro, l’attività praticata non Colesterolo HDL – Anche se alcuni sostengono zesco sulle muse espressività, che a volte può evocare forme classiche, altre
apporta nessun beneficio salutista, anzi spesso nei che lo sport diminuisca il colesterolo totale, in real- di Dalì o Picasso. La si riallaccia alla contemporaneità o può orientarsi, come nel
soggetti sovrappeso un’intensa attività sportiva tà aumenta il colesterolo HDL (quello buono) ridu- loro è invece una caso di Laura, «verso atteggiamenti più spontanei e quo-
può addirittura essere controproducente. cendo il rischio cardiovascolare. Se l’HDL è troppo professione a tutti gli effetti, che richiede esperienza e sen- tidiani».
Frequenza cardiaca a riposo – Se il volume del basso l’attività sportiva non è servita allo scopo. sibilità, oltre che una buona dose di concentrazione e fatica, E la nudità? Non c’è imbarazzo a presentarsi senza vesti-
cuore aumenta per stimoli di potenza o di resi- Glicemia – Una pratica sportiva regolare e suffi- anche fisica. «Devi avere una grande disciplina corporea – ti di fronte ad altre persone? «Per noi è solo un dettaglio
stenza, a riposo il cuore farà meno fatica a reagire cientemente intensa abbassa la glicemia sotto. prosegue Laura – e soprattutto devi saper entrare in sinto- – racconta Laura – un problema che esiste solo nei primi
alle esigenze del corpo e la frequenza cardiaca Questa, però, è influenzata anche dall’alimentazio- nia con l’esigenza artistica che si richiede in quel momen- cinque minuti. Poi si entra in un ruolo istituzionale e antico,
diminuirà. ne e da altri fattori, ma è rarissimo trovare un vero to». L’attività della modella sembra collocarsi in un territorio di cui si avverte il profondo rispetto». Le due modelle cerca-
Muscolatura – Come per il peso anche la musco- atleta con la glicemia alta. di frontiera tra le discipline sportive e l’espressione artistica. no per un po’ le parole giuste per esprimere la particolare
latura è un indicatore che deve modificarsi alla MCV – È il volume globulare medio: negli sport ae- Con le prime condivide l’attenzione per la forma fisica, che condizione di intimità che «quasi come un legame energe-
presenza di un’attività salutista. Per la reale valu- robici il corpo aumenta le dimensioni dei globuli deve essere sempre al meglio poiché, in certi casi, l’immobi- tico», si viene a creare con gli studenti che le ritraggono. Un
tazione della muscolatura occorre anche tener rossi per trasportare meglio l’ossigeno. Attenzione lità diventa quasi un esercizio agonistico. «Dobbiamo stare rapporto in cui la dimensione fisica del corpo umano, con i
conto della percentuale di massa grassa: l’atleta che anche condizioni patologiche come il fumo e sempre in salute», spiega Lorena Calvo, modella della classe suoi possibili tabù, si disperde nei mille significati, riflessi ed
non deve apparire grosso solo perché il grasso in l’alcol possono farlo variare. di pittura contemporanea, laureata in storia dell’arte ed ex evocazioni della ricerca artistica.
eccesso ha gonfiato la muscolatura. Francesco Carbone regista della Rai. «Un corpo che sa stare in posa è un corpo Leopoldo Papi

Come sono lontane le ballerine di Degas figure delle ballerine italiane fino allora in voga: vere acrobate,
ma sproporzionate per via delle gambe corte e tornite, dell’al-
tezza modesta (un metro e cinquanta contro il metro e settanta
di oggi), del seno prosperoso, stretto in un vitino di vespa.
Edgar Degas amava ritrarle dietro le quinte, in sala alle prese ginocchia rivolte verso l’esterno, la schiena ritta, il sedere piatto, Balanchine riscoprì il corpo delle ballerine, esaltandole con body
con gli esercizi alla sbarra o mentre si sistemavano il tutù, poco il collo lungo, i piedi graziosi e non piatti». e collant, ma imponendo anche requisiti inflessibili che hanno
prima di andare in scena. Per il pittore parigino le ballerine erano Caratteristiche che corpi predisposti già possiedono naturalmen- spinto molte professioniste e allieve a seguire regimi di dieta
muse affascinanti, uniche per la loro leggiadria, le pose classiche, te, e sui quali è facile lavorare, ma che altri tipi di fisico possono sbagliati: «Questo perché, per non ingrassare, non mangiano.
i costumi insoliti. raggiungere con tanto esercizio: «Ovviare a quelle che per la Esistono però degli accorgimenti alimentari che permettono
Questa è l’immagine che la tradizione ci tramanda da secoli. Ep- danza sono imperfezioni fisiche non è impossibile – sottolinea di raggiungere l’obiettivo non rinunciando al cibo», commenta
pure, sotto quel tutù, dentro quelle scarpette di raso, si muovono Germana Erba, preside del Liceo Artistico, Coreutico e Teatrale Chianini. L’International Association for Dance Medicine and
corpi tonici, scolpiti dal lavoro e dalla fatica. Corpi che la ferrea del Teatro Nuovo - Se si inizia in tenera età, tra gli otto e i nove Science ha fissato, ad esempio, le linee guida per la dieta dei
disciplina della danza classica seleziona quasi per natura e ne fa anni, si arriva a modellare la muscolatura, un collo del piede poco ballerini, che prevedono che le donne incamerino giornalmente
strumento artistico. arcuato, un bacino poco duttile. Nel caso di caratteristiche ossee 45-50 calorie al chilogrammo, mentre gli uomini dalle 50 alle
«Le caratteristiche fisiche che una ballerina deve avere dipendo- o dei legamenti, invece, c’è poco da fare. Più si va avanti con l’età, 55 calorie per chilo. Il problema è che poche seguono questi
no, infatti, da due criteri di valutazione - precisa Daniela Chianini, poi, più i ballerini sentono il peso dell’allenamento fisico; mentre consigli.
direttrice della Scuola di Danza Classica del Teatro Nuovo di i bambini apprendono con molta più naturalezza». E poi ci sono gli inconvenienti del mestiere: «La fatica continua,
Torino – Il primo è un criterio estetico, che cambia nel tempo Naturalezza, fluidità, grazia e tonicità sono i tratti caratteristici lo sforzo fisico e gli acciacchi alla fine della carriera (dall’alluce
a seconda della moda imposta dai coreografi; il secondo è un del modello a cui tutti i ballerini si ispirano: «È il modello di Geor- valgo all’inclinazione delle anche) sono da mettere in conto
criterio fisiologico, strettamente legato alla costituzione fisica ge Balanchine, il coreografo russo che per quarant’anni diresse – conclude Daniela Chianini – Ma quel che resta è la ricchezza di
del corpo. La somma di questi criteri corrisponde ad un ideale di la scuola dell’American Ballet – racconta Daniela Chianini – Il una disciplina che permette di avere coscienza del proprio corpo,
perfezione che ritrae la ballerina classica come una danzatrice linguaggio del corpo di questo maestro, così puro ed essenziale, sensibilità musicale, versatilità in ogni campo della danza. Il clas-
dalla linee armoniose, magra, dalla muscolatura allungata, dalle ha dettato i canoni della nuova ballerina, a metà del Novecento, sico non è per tutti; ma, in quanto arte, sarà sempre di tutti».
braccia affusolate e snelle. Le sue gambe sono lunghe e a “x”,le legando forza fisica ed eleganza. Questi canoni cancellano le Giovanna Boglietti
marzo ‘09
9 DOSSIER
CORPO A CORPO

Intime esperienze femminili a teatro


Vagina. Pronunciare questa parola provoca sempre sore quarantenne innamorato di una dodicenne. «Par- vagina, scopre finalmente la propria sessualità.
qualche difficoltà, impone un atteggiamento di finta lavamo tanto di vagina – spiega Elena Canone - ma ci Mercoledì 18 marzo, alle ore 21, all’Antica Sinagoga
disinvoltura quando, inciampando tra la lingua e le sembrava che mancasse la figura maschile. Abbiamo di Ivrea, l’associazione culturale Liberipensatori “Paul
labbra, esce dalla bocca. Sono passati quasi quindici voluto inserire l’uomo perché anche lui dialoga con la Valéry” ripropone lo spettacolo; così Elena Canone,
anni da quando Eve Ensler, autrice del libro “I mono- vagina, o per lo meno dovrebbe farlo». Le letture sono Stefania Rosso e Daniela Vassallo, sotto la direzione
loghi della vagina”,ha scandito questa parola su un accompagnate da musiche con una forte componente artistica di Oliviero Corbetta interpretano di nuovo
piccolo palcoscenico di un teatro nel centro di New femminile, scelte da Giorgio Li Calzi, di artisti famosi i monologhi. «Leggendo i monologhi
York. Da allora, dopo che il libro con circa 200 testimo- come Gudrun Gut, J. Brown, Richard Hawley e Mia – racconta Elena - ho iniziato a riflettere:
nianze di donne di ogni età, razza, religione e classe Martini. «Inizialmente pensavo che i monologhi non pensavo di conoscere bene il mio corpo,
sociale intervistate sulla loro vagina, è diventato fossero più una cosa troppo originale – prosegue Ele- ma quanto? Attraverso la scoperta della
un’opera teatrale, lo spettacolo è stato rappresentato na - ma poi ho capito che la vagina ha ancora qualcosa vagina si scopre sé stesse, e si torna in-
in 45 lingue diverse e in 119 paesi, da Haiti, alla Bosnia, da dire se la si vive come scoperta di sé». dietro nel tempo: i primi peli, la pubertà,
dal Marocco, al Kenya, dalla Giordania, al Pakistan, Nei monologhi della vagina si parla di donne: giovani, le prime mestruazioni e la vagina che im-
dall’India al Giappone. vecchie, sposate, single, lesbiche; e della parte del loro provvisamente diventa donna mentre noi A lato: Elena
L’anno scorso, al Circolo dei Lettori tre attrici di teatro, corpo che è spesso circondata da tanta oscurità e se- giochiamo ancora con la nostra bambola. Canone,
Elena Canone, Stefania Rosso e Daniela Vassallo, han- gretezza: la vagina. Le intervistate raccontano le loro Cresce prima di noi e questo ci mette in attrice teatrale
no letto alcune parti del libro. Hanno scelto di aprire il esperienze più intime, da quelle sessuali al parto, dalle crisi. Ma col tempo, ritrovando la nostra che ha recitato
reading con un pezzo di “Lolita”,romanzo di Vladimir mestruazioni alle violenze subite, fino a una donna vagina, riusciamo a ricongiungerci». i monologhi
Vladimirovi Nabokov, che narra la storia di un profes- di 72 anni che, partecipando a un laboratorio sulla Emanuele Satolli della vagina

I Rivoluzione pornografica
l porno è la chiave di lettura dei mu-
tamenti sociali» afferma il Prof. Pietro
Adamo, docente di Storia Moderna
all’Università degli Studi di Torino,
che incontriamo nel suo ufficio al quinto
piano di Palazzo Nuovo. Autore, tra l’altro,
di libri come La pornografia e i suoi nemi-
ci, Il Saggiatore 1996 e Il porno di massa,
percorsi nell’hard contemporaneo, 2004, Lo storico Pietro Adamo: “È una chiave fonramentale di lettura della società”
Adamo è specialista di una
materia che è espressione aveva in vita costantemente rifiutate in di liberazione del corpo. Le femministe
peculiare della modernità. nome di un cattolico senso del peccato. posero però l’accento sul fatto che, più
Noi lo intervistiamo per La punizione finale sarà, per contrap- che di liberazione, si trattava di soddisfa-
comprendere quali rap- passo, cadere nel girone degli anorga- zione del corpo, in particolare maschile.
porti siano intercorsi tra la smici desiderando in eterno il piacere Il tempo avrebbe dato loro ragione».
rivoluzione sessuale degli provato un giorno. Nel remake del 2006 Come si è realizzato il passaggio da
anni Sessanta e Settanta questo aspetto viene meno, la protago- fenomeno culturale a prodotto di
e la pornografia, e come al nista finisce all’inferno semplicemente massa?
mutamento di tale genere per essersi negata a un uomo. Cambia «I primi attori furono proprio gli hippies
si colleghi un mutamento tutto. L’attenzione si sposta dalla donna della costa occidentale, protagonisti
della società. all’uomo, dall’esaltazione del piacere al- della Summer of Love di San Francisco
Quale messaggio veicola l’uso del corpo femminile». nel 1967. C’era dunque una certa inizia-
la pornografia oggi? Qual è il legame che intercorre tra ri- le spontaneità nel fenomeno ma fin da
«Nella pornografia degli voluzione sessuale e pornografia? subito s’intuì il business. Negli Stati Uniti
ultimi anni è il maschio «Negli anni Sessanta il sesso era uno entrò persino in gioco la mafia control-
che fa uso della donna. E dei valori della controcultura, che dagli lando il mercato del porno. L’aspetto
questa concentrazione Stati Uniti si diffuse in Europa trovando commerciale e quello culturale, insom-
sull’uso del corpo femmi- il sostegno di molti artisti e scrittori, col- ma, non si possono scindere comple-
nile è il contraltare della locandosi in un’area de gauche poiché il tamente l’uno dall’altro. Alle istanze di
donna liberata, dell’effet- sesso era ritenuto una vera e propria ar- liberazione si accompagna l’industria e
tiva emancipazione fem- ma puntata al cuore del sistema. La por- anche oggi, che questo secondo aspet-
minile. Non è un caso che i personaggi nes, pellicola del 1972 firmata da Gerard suicida, che va all’Inferno, e qui il Diavolo nografia è sempre esistita ma in quel pe- to sembra essere preminente, non si
femminili nelle recenti pellicole porno Damiano, lo stesso regista di Gola pro- le concede la possibilità di sperimentare riodo esce dalla clandestinità legandosi può dimenticare il primo».
siano donne in carriera che vengono fonda. Il film narra di una zitella vergine e per un giorno le gioie del sesso che lei a un’idea positiva di libertà, a un’istanza Matteo Zola
punite per essere venute meno ai loro
doveri tradizionali e in tal modo ridotte
alla loro funzione d’uso. A questo si col- permettono in molti casi».
lega quindi un mutamento nel maschio
che sente di perdere il suo ruolo di do-
minio sociale. È un contrattacco maschile
La chirurgia plastica diventa low cost Donne e uomini: oggi le differenze
di genere tra chi decide di ricorrere
al ritocco sembrano scomparse...
al quale si associa l’incremento di episodi «Sì è vero, gli uomini oggi si affacciano
di violenza domestica e violenza sessua- L’elisir dell’eterna giovinezza non è stato ancora inven- valutazione da parte del chirurgo». con più frequenza all’intervento di chirurgia esteti-
le nei confronti della donna. Ecco allora tato, ma per fermare l’invecchiamento si provano tut- A che età è consigliabile fare un ritocco? ca. Fino a qualche anno fa l’uomo che lo prendeva in
che il porno diventa chiave di lettura dei te le strade. Una di quelle più in voga, ormai da lungo «Se parliamo di chirurgia prettamente estetica, in linea considerazione, lo faceva con timidezza. Per esempio,
mutamenti sociali». tempo, è la chirurgia estetica. Ma non sono soltanto le di massima non esistono precisi limiti di età. Si tratta di chi voleva rifarsi il naso prendeva come scusa il fatto
È possibile capire attraverso i muta- donne in là con gli anni a ricorrere al bisturi. Anche le valutare la maturità fisica e psicologica del paziente. Ci di respirare male per valutare una rinoplastica. Adesso
menti della pornografia quali muta- più giovani si rivolgono al chirurgo, come ci ha confer- sono poi dei casi particolari in cui si può ricorrere al- queste timidezze sono venute decisamente meno».
menti siano occorsi alla nostra socie- mato Ruben Oddenino, presidente dell’Associazione l’intervento di chirurgia estetica anche in età infantile, Oggi sembra prendere piede la chirurgia plastica
tà? Europea di Chirurgia Estetica (ASSECE). ma si tratta di casi molto particolari, ad esempio l’oto- low cost: che ne pensa?
«La cosa fondamentale è l’espressione Dottor Oddenino, quali sono le tipologie di inter- plastica per correggere delle orecchie particolarmente «Bisogna considerare i costi in relazione alla qualità
del corpo. Occorre comprendere come vento estetico più richieste? a paracqua». dell’intervento: se devo pagare un anestesista e devo
sia cambiata la modalità di messa in «Le richieste variano a seconda dell’età. Per quel che Quanto possono aiutare possono l’esercizio fisico e utilizzare delle strutture di qualità, è chiaro che i costi
scena del corpo nella pornografia. In riguarda le donne si va dalle lipoaspirazioni all’aumen- una vita regolare per mantenersi giovani? aumentano. Oggi invece c’è la tendenza a fare viaggi
tal modo è possibile evincere come sia to o alla riduzione del seno per le più giovani, fino al «La pratica chirurgica è, per così dire, l’ultima spiaggia. in paesi dove il costo dell’intervento è basso, ma dove
cambiata la sessualità nel secondo No- lifting per le più mature». Per mantenere il proprio corpo sano la prima strada da la professionalità non è all’avanguardia come in Italia.
vecento. All’utopismo de gauche si è so- Quando è opportuno il ricorso alla chirurgia este- percorrere è quella della corretta alimentazione e del- Questo può essere molto pericoloso.
stituito una sorta di cinismo destrorso. tica? l’attività fisica. Può essere utile utilizzare creme e pro- Insomma, per chiudere con un detto che non invec-
Questo lo si vede bene nei rifacimenti «É utile e può essere messo in pratica ogni volta che dotti cosmetici. Quando tutte queste strade non sono chia mai: Est modus in rebus, c’è un modo appropriato
moderni di classici della pornografia il paziente ne faccia richiesta perché sente l’esigenza sufficienti, allora si può valutare il ricorso al chirurgo per fare le cose. Anche in chirurgia plastica».
quale, ad esempio, The Devil in miss Jo- di correggere un difetto, chiaramente dopo un’attenta estetico. Oggi esistono pratiche poco invasive che lo Manlio Melluso
DOSSIER 10 marzo ‘09
CORPO A CORPO

Il corpo di Cristo. O no?


Baima Bollone, docente di Medicina legale e studioso della Sindone, si è sempre espresso
a favore della sua autenticità. Eppure il fronte degli scettici avanza. E la polemica continua

P
er alcuni è una testimo-
nianza storica e spirituale
di immenso valore, per altri
un manufatto prodotto da
abili artisti. Per tutti la Sindone resta
un mistero. Decenni di ricerche non
Un volto pieno di interrogativi
sono valsi a scrivere la parola fine Nel cuore dell’ex zona industriale tra via Borgaro e Torino migliaia di pellegrini.
su un dibattito scientifico che resta via Val della Torre c’è una chiesa costruita da poco, Non tutti i cristiani condividono questi punti di vista. Giorgio Bou-
tuttora aperto. con una vecchia ciminiera trasformata in campanile. chard, pastore valdese, ha le idee molto chiare riguardo alla Sindone:
Il professor Pier Luigi Baima Bollo- Entrando si rimane colpiti dall’immagine riprodotta «E’ un manufatto confezionato nel basso medioevo in Asia minore
ne, docente ordinario di Medicina sulla parete dietro l’altare: è il volto dell’uomo della per rispondere al bisogno di reliquie. Da Lutero in poi siamo contrari
Legale all’Università di Torino e Sindone, il “Santo Volto” cui la parrocchia è intito- all’adorazione delle reliquie». Inevitabilmente critico il giudizio sul-
presidente onorario del Centro In- lata. E’ un’immagine che ha posto e che continua a l’ostensione: «Proviamo imbarazzo nel vedere le autorità che sfilano
ternazionale di Sindonologia, ha porre tanti interrogativi, a credenti e non credenti. davanti a un’immagine. Tutto questo esprime un gran bisogno di
esaminato a fondo il telo, sotto vari Don Maurizio De Angeli, responsabile dell’Uffi- sicurezza. La fede non è una sicurezza esteriore, ma una certezza che
punti di vista, e si è espresso a favore cio Giovani della Diocesi di Torino che ha sede viene dal profondo. Come diceva Pascal, credere è una scommessa.
della sua autenticità. proprio vicino alla chiesa del Santo Volto, racconta Abbiamo il Nuovo Testamento, qualcosa davanti a cui “ci sentiamo
Qual è lo stato attuale delle ricer- un personale “dialogo” con quell’immagine. «Mi afferrare”. Non c’è alcun bisogno di immagini».
che? colpisce – dice – perché è legata ad un corpo, perché è la figura di Ma come si pone il mondo non credente nei confronti della Sindone?
Il numero degli studi sulla Sindone è incalcolabile e una persona come noi. Rimanda ad un’esperienza profondamente Tullio Monti, referente della Consulta torinese per la Laicità delle
fuori controllo. Ricercatori di tutto il mondo si inter- umana, ma, per i cristiani, rimanda anche al mistero di un Dio morto Istituzioni, sottolinea che «in ambito scientifico il dibattito rimane
rogano di continuo su questo reperto. Al momento per amore». Qualunque sia la sua origine, l’immagine della Sindone controverso». E aggiunge: «Anche nei confronti della scienza bisogna
non sono in corso studi “ufficiali”,commissionati dal- parla di sofferenza, racconta la storia di una violenza subita. In una avere un atteggiamento laico. Non si arriva mai alla verità, ma solo a
la Chiesa. società che esalta la bellezza e il vigore del corpo, spesso censurando una serie di successive approssimazioni che devono sempre essere
In quali direzioni vanno le ricerche? la sofferenza, che cosa può “dire” la Sindone a chi la guarda? Secondo sottoposte a verifica. Sul piano personale non è in discussione la
Nelle direzioni più diverse. Vengono condotte ri- don Maurizio «è una provocazione forte per il nostro tempo, perché libertà: ciascuno può cercare nella Sindone le risposte che ritiene
cerche merceologiche e archeologiche sul tessuto, è un segno di silenzio. E’ il silenzio di chi si trova davanti al dolore e adeguate al suo credo, compresa quella di associare alla divinità
analisi sui pollini e sulle tracce di sangue, studi chi- alla morte, esperienze che tutti nella vita incontriamo. Ignorandole una corporeità antropomorfa. Ma bisogna sempre stare in guardia
mico-fisici. Tutti questi esami convergono a identifi- cadremmo in una specie di schizofrenia. Se però ci fermassimo alla contro l’invasione dei fondamentalismi e i tentativi di falsificazione.
care la Sindone come un reperto proveniente dalla sofferenza, alla passione, saremmo dei disperati. Invece guardiamo Storicamente la Chiesa ha attuato attraverso i corpi una lotta per il
regione dei monti della Giudea (compresa Gerusa- la Sindone perché allude al mistero della risurrezione». E proprio sui controllo delle anime e ancora oggi il suo rapporto con la fisicità resta
lemme) e risalente alla prima metà del primo secolo temi “Passione di Cristo, passione dell’uomo” (dalla sofferenza fisica a problematico. A volte la esalta, come nei casi dei corpi ridotti a mero
dopo Cristo. quella spirituale, dal disagio giovanile agli incidenti sul lavoro) sono involucro e ormai privi di ogni attività vitale. Altre volte, invece, ne ha
Avendone la possibilità, quali filoni di ricerca ap- incentrati gli incontri che la Diocesi propone in preparazione alla paura».
profondirebbe? prossima ostensione della Sindone (primavera 2010) che richiamerà a l.c.
Mi pare che gli argomenti biologici non siano anco-
ra esauriti, quindi proseguirei, con studi comparativi,
le analisi sulle macchie di sangue. Ma forse è una de-
formazione professionale. Sicuramente sì. Da entrambe la parti ci sono state forzature: dichiara- Perché la Sindone continua ad esercitare un fascino così grande, an-
La datazione con il metodo del radiocarbonio (eseguita nell’88), se- zioni di fede, ma anche affermazioni di segno contrario. che su alcuni non credenti?
condo cui la Sindone sarebbe di età medievale, ha suscitato molte Colpiscono le concordanze tra le tracce sulla Sindone e i racconti dei Perché suscita in chi la osserva una forte reazione emotiva. Questo
controversie. Ci sono novità a riguardo? Vangeli. Si arriverà mai a confermare o a smentire in maniera certa spiega molto della sua fortuna mediatica.
Quello del radiocarbonio è l’unico argomento contrario contro dieci l’identificazione della Sindone con il lenzuolo funerario che avvolse Lorenzo Montanaro
favorevoli. L’anno scorso il professor Ramsey, uno degli esperti che ave- Gesù?
va partecipato all’esame, ha ammesso la possibilità di errori nel proce- Spero si possa giungere prima o poi a questo
dimento. La sola prova che palesemente contrastava con l’autenticità risultato. Gli ultimi lavori filologici hanno eli-
della Sindone è divenuta molto debole. minato molte delle apparenti difficoltà ad ac-
Ritiene che gli studi scientifici siano stati influenzati negativamente costare i dati evangelici con la testimonianza
da ragioni ideologiche? materiale della Sindone.

Giovani e (molto) bioetici


Sono scesi in piazza a sostegno del papà di Eluana. Ecco chi sono
Da quasi un anno una quindicina di ragazzi si incontra tutti i lunedì - non abbiamo giudizi immutabili sulle que-
alle 18.00 a Palazzo Nuovo. Sono i componenti di BioeTo, la sezione stioni di bioetica, ma vorremmo che i nostri
universitaria della Consulta di Bioetica con sede a Milano, presieduta interlocutori non fondassero le loro convin- tario, una riflessione sui temi della bioetica, difendere l’approccio laico
dal filosofo torinese Maurizio Mori:“Abbiamo deciso di formare questo zioni solo su base ideologica”. Il libro, edito dalla Rizzoli a dicembre del alla disciplina, ma soprattutto promuovere incontri di confronto, specie
gruppo nell’estate del 2008, sulla scia delle polemiche scatenate dal 2008, nasce nel luglio dell’anno prima quando Elena, con una laurea nelle scuole superiori:“I ragazzi dei licei – spiega Sophie Brunodet, stu-
cosiddetto “caso Englaro” - spiega Elisa Santini, coordinatrice di BioeTo sulla vicenda di Eluana Englaro, incontra per la prima volta Beppino: dentessa anche lei di filosofia, sono molto estremi nelle loro posizioni.
e studentessa di filosofia – Volevamo far sentire da Torino, tutto il nostro “Aveva una gran voglia di parlare, di raccontare la situazione che Eluana All’inizio si mostrano molto sicuri, ma spesso, attraverso il dialogo, co-
appoggio alla sentenza della Corte di Appello di Milano che, il 9 luglio, stava patendo dal 1992. Non essendoci un testo che raccogliesse tutta minciano a valutare la fragilità su cui poggiano certe convinzioni”.
aveva autorizzato Beppino Englaro a lasciar morire la figlia Eluana”. la documentazione accumulata in 17 anni di battaglie legali, abbiamo Tra le iniziative in calendario, a breve, insieme al collettivo di lettere
I ragazzi di BioeTo, provenienti dalle facoltà umanistiche dell’Università pensato che fosse necessario scriverlo. Beppino ha una enorme fiducia e filosofia, BioeTo organizzerà un seminario sul tema del fine-vita cui
di Torino, hanno in comune la voglia di agire, di intervenire nel dibattito nei giovani, crede molto nella ricerca e nella funzione positiva dell’uni- parteciperanno laici, cattolici (tranne i ragazzi di Comunione e libera-
pubblico attraverso un lavoro di informazione:“Le nostre opinioni sono versità”. zione che non hanno dato l’adesione) e protestanti (il Gruppo biblico
sempre argomentate – racconta Elena Nave, specializzanda in filosofia Gli obiettivi di BioeTo, dichiarati anche nello statuto (http://bioeto.blo- universitario).
e autrice insieme a Beppino Englaro del libro “Eluana, la libertà e la vita” gspot.com/) consistono nello stimolare, all’interno del mondo universi- ELena Rosselli
11 ATTUALITÀ
DOSSIER
marzo ‘09
GIORNALISMO/2
CORPO A CORPO

Budda non ha sensi di colpa


A colloquio con Rebecca Rosetti, della compagnia di danza “Tecnologia filosofica”:
“Sono tre i punti essenziali: la fede, la pratica e lo studio”. Si medita due giovedì al mese

S
e a dividere il corpo dalla mente sto buddismo? gli stati vitali di una persona in dieci di inferno, collera, umanità fino a quel- che quelli più bassi, in cui il pensiero
ci ha pensato il dualismo nato «Questo tipo di buddismo è più speci- mondi, ovvero delle tendenze che cia- lo di buddità. Si tratta di riconoscere predominante è quello di distruggere
con il pensiero greco, a riunirlo fico rispetto ad altre scuole. Suddivide scuno di noi ha dentro di sé: il mondo che all’interno di ogni stato vitale, an- o di prevaricare, esiste la possibilità di
in Occidente è il Buddismo. trasformarli».
Che si tratti di una moda o di un bi- In che cosa trova diverso questo
sogno, la religione e filosofia prove- buddismo?
niente dall’India ha già circa 160mi- «L’aspetto rivoluzionario è che non ri-
la discepoli solo in Italia. conosce l’aspetto della “colpa” o quel-
In particolare, ad avere successo è lo di “rettitudine” del cattolicesimo.
la Soka Gakkai un movimento re- Ad esempio, lo stato di collera non è
ligioso nato nel ventesimo secolo valutato in senso negativo ma come
(il 6 marzo il Consiglio dei Ministri una fonte di energia che va direzionata
ha approvato il nuovo statuto del- verso la creazione di valore, non alla di-
l’Istituto buddista). Alla sua base, gli struzione. Non esiste il senso di colpa,
insegnamenti del monaco giappo- perché è solo una delle caratteristiche
nese Nichiren Daishonin vissuto nel dell’uomo. Se agisco sulle mie tenden-
tredicesimo secolo. La meditazione ze negative agisco su di me».
praticata da lui e dai suoi discepoli Come attua la pratica buddista?
è quella che si basa sulla recitazione «Attraverso meditazione davanti al
di “namu myoho renge kyo”, il titolo Gonzon, la pergamena in cui è scritto
del Sutra del Loto. il sutra del loto, lo specchio dell’essere
Rebecca Rossetti, membro della umano che medita, fa emergere qual-
compagnia di danza e teatro torine- cosa che già c’è dentro ciascuno di
se “Tecnologia filosofica” racconta noi».
In gruppo o da soli?
«Noi ci incontriamo due giovedì al me-
se, a rotazione nella casa dei vari com-
ponenti, coordinati dal referente della
zona di Torino. Contemporaneamente
si riuniscono persone da tutta Italia.
Inoltre, nell’arco dell’anno ci sono dei
corsi di approfondimento a livello na-
zionale. Insomma nel buddismo non si
finisce mai di apprendere».
A lato: una statua del Budda. Sopra: una veduta di un tempio Nichiren, una corrente del buddismo che si basa sulla meditazione del sutra del Loto Alessia Cerantola

“Sotto il velo c’è più Dio e meno io”


Chador, niqab, abaya. L’hijab, il velo musulmano, care la propria identità musulmana non è solo sbaglia- non per fare politica».
prende diverse forme e diversi nomi a seconda to, è addirittura contrario all’uso prescritto dalla nostra Bisogna chiarire anche che cosa sia effettivamente il
del paese in cui ci si trova. E da anni è al centro religione». Il Corano, spiega Yunus, non lascia spazio a burqa, che tanto scandalo ha creato in occidente: «È
di un dibattito politico e culturale fra chi lo vuole imposizioni del velo, solo gli integralisti leggono il libro un capo etnico afghano, che non ha origine religiosa e
proibire, come nelle scuole francesi, e chi afferma sacro vedendoci una possibilità di oppressione. Il velo è viene utilizzato da fanatici in maniera deprecabile. Ma
il diritto a indossare simboli della propria religio- obbligatorio per le donne musulmane solo nei luoghi quello non è l’islam: impariamo a scindere i principi di
come ha conosciuto il buddismo a 19 ne. «Il velo è un simbolo di mediazione fra Dio e l’uomo, di culto e duran- una religione dalle contingenze politi-
anni. Da quel momento, pur in modo non una manifestazione ideologica, né politica né iden- te le preghiere, che». Perché sono possibili queste derive
discontinuo, Rebecca ha iniziato a pra- titaria». A parlare è Yunus ‘Abd al-Nur Distefano, portavo- momenti in cui, integraliste? «L’Islam non ha un’autorità
ticare la meditazione. ce della Co.Re.Is., la comunità religiosa islamica italiana: spesso, anche gli centrale. Per questo alcuni elementi “ere-
Che cosa significa per lei essere bud- «Raccogliamo circa 5000 persone, in gran parte italiani, uomini scelgono tici” rischiano di venir scambiati per l’in-
dista? che voglio vivere e pregare in questo paese». Attraverso di coprirsi il capo. tera comunità mussulmana. Ma, come ha
«Per me il buddismo è come il dizio- il dialogo con le altre comunità religiose e le istituzioni, Nella vita quotidia- detto, il Profeta “la mia comunità non sarà
nario con cui leggo ogni cosa della ma l’organizzazione di corsi per insegnanti, il rispetto dell’al- na portare l’hijab è mai unita nell’errore”».
vita, anche quella più banale. Ne giova terità la Co.Re.Is. vuole superare l’idea che l’Islam sia in- una scelta. D’altra Manlio Melluso e Matteo Acmè
qualunque aspetto, in particolare per dissolubilmente legato all’immigrazione e in particolare parte anche nelle
me che mi occupo di arte, c’è quello del al mondo arabo, «anche perché - continua Yunus – gli rappresentazioni
corpo: un tempio perfetto e uno stru- arabi sono solo il 20% dei musulmani nel mondo». del Profeta il suo
mento con una meccanica intelligente. Il velo ha dunque un significato ben preciso: velare l’in- volto non è mai
Grazie al buddismo ho approfondito dividualità della persona per far trasparire la presenza visibile, viene sem-
e usato il corpo, ne ho scoperto altre divina, «sotto al velo c’è più Dio e meno io, l’ego iper- pre coperto da un Sopra: Yunus ‘Abd
potenzialità già insite, e sono arrivata a trofico del’uomo moderno recede per lasciare spazio velo o da una fiam- al-Nur Di Stefano,
cantare e recitare». alla divinità». Yunus poi sottolinea come questa non ma. «L’io deve veni- portavoce
Su che cosa si basano gli insegna- sia un’idea esclusiva dell’Islam: anche le suore cristiane re meno attraverso della comunità
menti che lei segue? sono velate, rinunciano a parte della loro identità per l’uso del velo, non religiosa islamica
«Su tre principi essenzialmente: la fede dedicarla a Dio. E cita Meister Eckhart, teologo e filosofo essere rivendicato italiana.
la pratica e lo studio. L’interazione di cristiano del medioevo: anche per lo studioso tedesco con forza. È un mo- A lato: un negozio
questi tre elementi permette di vivere l’uomo che era in grado di svuotarsi di se stesso veniva do per farsi canali di hijab,
la quotidianità». riempito dalla luce e dalla presenza divina. di comunicazione il tipico velo
Quali sono le caratteristiche di que- «Il velo non è un vessillo ideologico: usarlo per rivendi- fra Dio e la terra, musulmano
DOSSIER 12
marzo ‘09
CORPO A CORPO

Diamo corpo alla musica


Paoletta Lo Cicero, docente di espressione corporea: aiuto i concertisti a trovare la propria armonia

M
usica e corpo.
Associando
due parole viene
subito in mente la
danza, ma ci sono anche altri
queste
Leggere con le mani
legami. Suonare uno strumento
è un’azione che impegna molto il L’idea di parlare e leggere con le mani ad alcuni potrebbe
corpo: si mettono in movimento sembrare una sinestesia, un’associazione di due termini
muscoli, legamenti, articolazioni. appartenenti a sfere sensoriali diverse. Eppure, per i sordomuti e
Lo sa bene Giulio Arpinati, per i ciechi, i modi per poter comunicare e leggere sono questi.
violoncellista professore Per i non udenti esiste il linguaggio dei segni, corrispondente a
d’orchestra del teatro Regio. «Il una vera e propria lingua dotata di grammatica e sintassi propria.
violoncello – spiega - si suona Esistono i corsi per impararla (si chiama lingua italiana dei segni,
tenendolo addosso, come o Lis) e li organizza l’Istituto dei Sordi di via San Pancrazio 65, a
se lo si stesse abbracciando. Pianezza. Sono in tre livelli, ciascuno di 60 ore, su base annuale
Nell’esecuzione si muovono o semestrale. Per chi volesse imparare senza allontanarsi
gomiti e spalle, ma tutto il corpo è troppo dalla città, c’è
coinvolto. Bisogna ripetere molte la possibilità di seguire
volte gli stessi gesti e questo ha i corsi di primo livello
conseguenze sul fisico di chi organizzati dall’IdS al
suona. La nostra può essere, a Convitto Statale dei Sordi
lungo andare, una professione di Torino.
usurante che meriterebbe Anche il settore studenti
maggiori attenzioni anche sul disabili dell’Università
piano sindacale». organizza corsi gratuiti di
Il musicista è un “atleta sui Lis per dieci universitari
generis”: deve imparare a non udenti. Potranno
lavorare sul corpo per ottenere le anche seguire un corso
prestazioni migliori. Ma come si fa specifico per loro, sempre
ad educare il fisico alla musica? Uno spartito musicale. Spiega il violoncellista Giulio Arpinati: «Il mio strumento si suona come in un abbraccio» gratis, di lingua inglese.
La professoressa Paoletta Lo corpo, ma atteggiamenti scorretti dell’anima. Io non lavoro Per chi invece ha problemi di vista, ci sono i corsi di scrittura e
Cicero, docente di espressione corporea, ha elaborato un sul corpo, ma sullo spirito dell’individuo». Concretamente lettura braille organizzati dall’Istituto per i sordi e del Centro di
metodo per aiutare i musicisti a «trovare la propria armonia», la disciplina consiste in una serie di esercizi per la postura, Documentazione Non Vedenti.
ad esprimersi con una gestualità naturale e spontanea. per la posizione e per la decontrazione. Non solo. Gli allievi Il primo, della durata di 20 ore, vuole fornire a genitori di bambini
La sua è una storia professionale atipica. «Da bambina – si cimentano in prove di “improvvisazione corporea”. E’ ciechi, a docenti e a educatori una prima conoscenza sulla disabilità
racconta - mi muovevo per casa danzando una danza libera. qualcosa di analogo all’improvvisazione musicale. Infatti visiva e sul codice Braille.
Era la mia danza». Nel tempo questa passione si trasforma in secondo la docente ciò che si disegna col corpo è musica, è Il Centro di documentazione per i non-vedenti organizza corsi
studio e lavoro: la Lo Cicero ottiene una laurea all’Accademia una musica visiva: «Guardando l’allievo io vedo un’armonia individuali di scrittura braille per persone con minorazioni della vista.
Nazionale di Danza di Roma e un diploma della Royal complessiva e la faccio emergere, ma è lui che deve trovare Le lezioni, di una durata totale di 30 ore, prevedono un approccio
Academy of Dancing di Londra. Comincia a esibirsi nei teatri la sua espressività». Gli studenti seguono un percorso di graduale e guidato alla comunicazione tattile e all’apprendimento
di tutta Europa. Contemporaneamente diventa professoressa consapevolezza che deve essere interiorizzato e vissuto in della scrittura e lettura. (a.g.)
di educazione fisica. «Ho iniziato ad insegnare ai ragazzi del modo personale. Per ulteriori informazioni:
conservatorio. Con loro bisogna evitare gli sport tradizionali, Questo bagaglio di conoscenze e sensibilità si è tradotto in Centro di Documentazione Non Vedenti. Responsabile: Adriana Rosso
perché possono causare infortuni e compromettere il futuro fruttuose collaborazioni con vari conservatori europei ed Tel: 011 442.8971/442.8972
professionale». Ed ecco l’intuizione: «Ho capito che potevo italiani, tra cui anche quello di Torino. Sta prendendo piede Istituto dei Sordi di Torino
aiutarli a migliorare il rapporto con il corpo. Limitare lo studio una nuova sensibilità: «Spero – conclude la professoressa Lo Tel: 011 9676317
di uno strumento ad un’istruzione meramente tecnica è Cicero – che le istituzioni musicali incomincino a rendersi Settore Studenti Disabili
riduttivo. Bisogna guardare alla persona come ad un “intero” conto del valore di queste proposte. Ma siamo appena Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.30 alle 13.00
tenendo conto delle tre componenti che la costituiscono: all’inizio». Tel. 011 6704282/3/4
corpo, mente e anima. Gli errori di postura non sono difetti del E-mail: ufficio.disabili@unito.it
Lorenzo Montanaro

E sul biotestamento la Biennale dà il via alle danze


“Premetto che sono cattolica e praticante, ma non rispetto alle proprie scelte. Troppo specifico problema si confrontano lenza delle donne: c’è chi si dichiara cattolico, chi ateo,
penso che la chiesa stia difendendo veramente la vi- spesso infatti, più che l’informazio- mediante la discussione. Per forni- chi agnostico. Il ventaglio delle opinioni espresse dai
ta. Se così fosse dovremmo tutelare qualsiasi cosa, an- ne scientifica, a formare le opinioni re una comune base di partenza, il partecipanti è molto vario: la difficoltà maggiore risie-
che le piante e gli animali, dai più piccoli ai più grandi, dei cittadini concorrono altri fattori, comitato della Biennale ha redatto de nella confusione che alcuni fanno tra i termini me-
fino all’insetto più insignificante: anche quella è vita”. specialmente l’impatto emotivo di e messo a disposizione di tutti un dici che si riferiscono a realtà completamente diverse,
Comincia così, con le parole di Ivana Mina, presidente alcuni recenti casi di cronaca, dalla “documento informativo per aprire quali il coma o lo stato vegetativo permanente. No-
dell’associazione Arcobaleno, il nono focus group sul vicenda di Piergiorgio Welby a quel- il dibattito pubblico fra i cittadini sul nostante posizioni, anche estreme, emergano duran-
testamento biologico organizzato dalla Biennale di la di Eluana Englaro. testamento biologico”. te il dibattito, la discussione è sempre pacata, aperta
Democrazia al circolo Spazzi di via Virle, sede di alcu- L’idea di fondo che la Biennale vuol Al focus group del 5 marzo i parteci- agli stimoli e alle precisazioni che provengono dalle
ni progetti che mirano all’inclusione di persone con far risaltare è che la democrazia non panti tengono fra le mani il libretto, moderatrici. È curioso rilevare come nessuno dei
problemi psichiatrici. consista solo nella libertà di espri- ma quasi tutti ammettono di non presenti dichiari di trovarsi del tutto d’accordo con la
Preferito rispetto al tema dell’energia nucleare, il te- mere le proprie opinioni e nella averlo letto. Le organizzatrici, una posizione della chiesa secondo cui, essendo la vita un
stamento biologico viene scelto come argomento regola della maggioranza, ma che moderatrice e una dottoressa, intro- bene indisponibile, non rientra fra le possibilità uma-
di dibattito l’estate scorsa, attraverso 6 focus groups piuttosto, sia necessario instaurare ducono rapidamente il tema e prepa- ne quella di stabilire quando e come morire.
preliminari con gruppi di cittadini diversificati per una discussione nel corso della qua- Il libretto sul bio-testamento rano una lavagna sulla quale segnare I resoconti dei focus groups – 25 in totale - conflui-
età e appartenenza sociale. Cercando di mettere a le le opinioni dei partecipanti possa- le risposte alle tre domande a cui l’in- ranno nel dibattito conclusivo che il 25 aprile si terrà
confronto i sostenitori di opinioni contrastanti, gli no modificarsi di fronte agli argomenti proposti dai contro vuole dare risposta: in quale misura il medico contemporaneamente a Torino e a Firenze (iscrizioni
organizzatori della Biennale mettono a punto un si- propri interlocutori. Contro l’idea, semplicistica, della deve tenere conto della volontà del paziente? Nel te- aperte; info su www.biennaledemocrazia.it): 300
stema che permette a tutti i partecipanti di esprimer- democrazia maggioritaria, in cui le opinioni servono stamento biologico si possono rifiutare i trattamenti cittadini parteciperanno a un esperimento di demo-
si senza scontri ideologici, al fine di raggiungere al per essere contate e stabilire la posizione vincente, la di sostegno vitale? È utile introdurre una nuova legge crazia deliberativa, un’intera giornata di confronto su
termine degli incontri, una maggior conoscenza del- Biennale mira a far emergere un’idea della democra- che dia valore legale al testamento biologico? argomenti controversi di interesse generale.
l’argomento e, quindi, una maggior consapevolezza zia deliberativa, in cui tutti i cittadini coinvolti da uno Il gruppo è formato da 33 persone con leggera preva- Elena Rosselli
13 ATTUALITÀ
marzo ‘09
IMMIGRATI

Salvati dal dormitorio


Sono oltre 1400 i passaggi nelle 10 strutture cittadine, che offrono un’àncora ai naufraghi della società

D
alle 21 alle 7 Paolo deve trovarsi sotto i porti- gno: Porta Nuova, Porta Susa, l’ospedale oftalmico di
ci di Porta Nuova. È agli arresti domiciliari e il via Juvarra. Il giro inizia da un sottopasso davanti alle
suo domicilio è l’esterno di una stazione. Una Molinette; scendendo dalla strada al fiume, a circa me-
casa infatti non ce l’ha e passa le notti vicino tà argine c’è una porta da cui si accede a un tunnel che
al parcheggio all’inizio di via Nizza, cercando di ripararsi passa sotto la strada. Troviamo solo cartoni e coperte,
come può. Domani, venerdì 6 marzo, andrà a fare i nuovi che testimoniano tuttavia la presenza di qualcuno du-
documenti, accompagnato da Bruno Blasi, un ragazzo rante la notte.
dell’educativa territoriale, servizio di aggancio e moni- Bruno e Veronica hanno un rapporto quasi quotidia-
toraggio delle persone che vivono in strada. no con alcune delle persone che seguono: «Qualcuno
Abbiamo seguito Bruno e Veronica, sua collega, du- è sempre contento di vederci, altri sono molto restii.
rante una giornata di lavoro. Ci incontriamo nel dor- Dipende poi da come li troviamo, da quanto hanno
mitorio di via Sacchi 37. A Torino ce ne sono dieci per bevuto. Il nostro modo di rapportarsi con loro cambia
un totale di 155 posti letto, gestiti dalle cooperative a seconda della circostanza». Con alcuni sono come
sociali per conto del comune. Da un piccolo ufficio con vecchi amici: «Per istaurare un rapporto spesso offria-
una scrivania centrale, si accede alla zona notte. Niente mo un caffè; e chiaramente scelgo il bar più “fighetto”
camerate, ma due stanze collegate da un cucinotto. In della zona».
entrambe ci sono quattro armadietti, quattro letti e le C’è chi non vuole abbandonare la libertà della strada
valige delle persone che momentaneamente le occu- e chi invece non aspetta altro che un’opportunità. Un
pano. «Possono lasciare le borse qui durante la gior- uomo sulla cinquantina incontrato all’ospedale oftal-
nata», spiega Massimo De Albertis, di servizio Adulti in mico è uno di questi. Fino a pochi anni fa aveva una
difficoltà, un appoggio fornito dal comune a chi ne ha casa, una famiglia, un lavoro come autista di tir. All’im-
bisogno. Nel 2008 ci sono stati circa 1400 passaggi in provviso tutto è cambiato e adesso trascorre le notte
dormitorio, di cui un terzo stranieri, obbligatoriamente tra i dormitori e i portici davanti a Porta Susa. «E’ da di-
regolari. cembre che le giornate procedono aspettando la sera.
«La maggior parte rispecchia il cliché dell’uomo della Non faccio niente. Cerco lavoro ma non lo trovo anche
strada - continua De Albertis - sono molti i problemi propria dignità, presentandosi in dormitorio in giacca strada che porta al convento già dalle due di pomerig- perché non ho casa né stabilità». Non tutti sono come
sanitari, specialmente legati a tossicodipendenza e al- e cravatta e magari andando poi normalmente a lavo- gio c’è chi cammina per andare a prendere i panini che lui. «Tanti altri senza dimora non pensano proprio a la-
colismo. Il bere e il drogarsi sono connessi alla vita in rare». i frati offrono alle 5». vorare, ma per me è diverso. Fino a poco tempo fa non
strada; mezzo Tavernello aiuta a non pensare al freddo «Oggi è inutile andare al monte dei cappuccini – spie- Piove e chi non ha casa si rifugia nelle stazioni o negli avrei mai immaginato di finire in strada».
e ai dolori. Qualcuno cerca tuttavia di mantenere la ga Bruno – nelle belle giornate procedendo lungo la ospedali, dove c’è più caldo e si può usufruire del ba- Bianca Mazzinghi

Aspiranti giornalisti guardano all’Europa


Nell’estate del 2007 una ventina di giovani che rappresenta e unisce circa 50 mila giovani giornalisti e che con elaborati selezionati dalle giurie nazionali. I 35 vincitori saranno
giornalisti italiani, insieme ad altri duecen- il sostegno delle istituzioni europee organizza convegni, attività di premiati con un viaggio storico culturale a Berlino tra la fine di
to colleghi proveniente da tutta Europa, formazione, eventi e concorsi in giro per l’Europa. agosto e l’inizio di settembre, alla conclusione del quale potranno
ha partecipato alla prima edizione degli In occasione del 20° anniversario della caduta della cortina di ferro, incontrare rappresentati dell’UE, politici, ambasciatori e giornalisti
European Youth Media Days (EYMD). Da e il 5° anniversario dell’adesione all’UE di otto Paesi dell’Europa da tutta Europa.
quell’esperienza, i venti reporter hanno Centro-Orientale e di Malta e Cipro, il 1° febbraio è stato lanciato Tutti i giovani giornalisti italiani, o aspiranti tali, possono aderire
deciso di dar vita a un network in grado di il Premio Europeo per Giovani Giornalisti 2009, che si concluderà a Youth Press Italia e partecipare alle numerose iniziative organiz-
raccogliere le voci di aspiranti giornalisti, il 31 maggio. L’argomento centrale degli elaborati – articoli e clip zate dall’associazione, come ad esempio: conferenze all’interno
studenti di comunicazione e operatori dei media italiani, tra i 14 radiofoniche - dovrà essere legato all’allargamento dell’Unione del Festival Internazionale di Giornalismo a Perugia che si terrà ad
e i 30 anni. È così che nel giugno del 2008 è nata Youth Press Italia, Europea. I partecipanti, tra i 17 e i 35 anni, dovranno provenire aprile; stage retributivi presso uffici stampa; corsi di aggiornamen-
un’associazione di giovani giornalisti e media maker che ha come da uno degli stati membri UE, da un paese candidato o potenzial- to a Bruxelles per conoscere le maggiori istituzioni della Comunità
obiettivo quello di favorire la nascita, la collaborazione e la crescita mente candidato all’adesione (Balcani Occidentali e Turchia). Tutte europea. Per maggiori informazioni si può visitare il blog: http://
del giornalismo e dei vari media in Italia. Dal giorno della sua nasci- le informazioni riguardanti il concorso sono disponibili sul sito blog.youthpressitalia.eu/.
ta, Youth Press Italia è partner e membro di European Youth Press, www.EUjournalist-award.eu, dove verranno anche pubblicati gli Emanuele Satolli

Euca, collegi universitari in rete


Una rete internazionale di collegi universitari che promuove lo scam- nalizzazione del sistema universitario, come indicato
bio di culture ed esperienze tra gli studenti europei: è questa Euca dagli accordi di Bologna, e la costruzione entro il 2010
– European University College Association. Si tratta di un’associazio- di uno spazio comune Europeo per l’educazione su-
ne no profit che opera nel mondo dell’università, all’interno del con- periore. Le linee guida per il raggiungimento di questi
tinente europeo. Euca organizza eventi legati al mondo accademico risultati sono state indicate nello statuto dell’associa-
per promuovere l’eccellenza dei collegi universitari del Vecchio Con- zione: aumento del dialogo e dell’interconnessione tra
tinente. i collegi universitari, promozione dell’immagine dei
Nata nel 2005, l’associazione si è costituita formalmente nel 2008 a collegi e la realizzazione di promozione del sistema
Bruxelles. Ne fanno parte la Conferenza dei Collegi Universitari italiani, educativo europeo a livello internazionale. Nel docu-
lo spagnolo Consejo de Colejos Mayores, la polacca Warsaw University mento statuario vengono indicati come fini da perse-
of Tecnology e l’inglese Netherell Educational Association: in tutto 193 guire anche la promozione delle occasioni di scambio
collegi e 153.000 studenti. tra studenti e professionisti della formazione all’in-
In Italia le residenze e le residenze che hanno aderito al progetto sono terno dell’UE, l’organizzazione di congressi ed eventi
circa quaranta, presenti in tutto il territorio nazionale, da Nord a Sud. A universitari, accademici e professionisti su tematiche
Torino sono quattro, tutte legate Collegio Universitario Luigi Einaudi: europee e l’incoraggiamento di una cittadinanza eu- Il collegio Luigi Einaudi di Torino fa parte della rete internazionale European university college association
la sezione Crocetta in corso Lione, la sezione Mole Antonelliana in via ropea attiva.
delle Rosine, la sezione San Paolo in via Bobbio e la sezione Valentino In questi primi anni di attività, Euca ha organizzato diver- finale al presidente del Parlamento Europeo Hans-Gert Pöttering, che
in via Galliari. si eventi. Tra questi il I Forum dei Giovani Universitari Europei, iniziati- ha visto la partecipazione di ragazzi provenienti da venti paesi del-
Gli obiettivi di Euca, condivisi da collegi che hanno aderito all’asso- va promossa insieme all’Associazione Europea di Studi Internazionali, l’Unione Europea.
ciazione, sono diversi. In primo luogo la promozione dell’internazio- che si è concluso il 26 febbraio con la presentazione del documento Manlio Melluso
ATTUALITÀ 14 marzo ‘09
GIORNALISMO

La verità del potere russo


Luke Harding giornalista dell’inglese “The Guardian”: “È Il Paese più difficile nel quale lavorare”

L
a verità ai tempi dell’Urss era la “Pra- difensore delle famiglie dei ceceni rapiti e oggi, sono più di 200 i giornalisti che han- lunga serie». Da due anni inviato in Russia, come giornalista». La lingua rappresenta
vda”, il giornale del Partito. La scelta torturati dalle milizie filorusse, e dei parenti no perso la vita. Harding, con esperienze in Iraq e Afghani- la prima barriera: «Lo Stato usa il cirillico
del nome non fu casuale, dato che di Elza Kungayev, giovanissima cecena stu- Una nuova legge sulla protezione dei gior- stan, afferma deciso che l’ex Urss «resta il come un’arma per nascondere certe veri-
in russo “pravda” significa verità e prata e uccisa da militari russi. Dal 1992 a nalisti che indagano su casi di corruzione paese più duro e difficile in cui ho lavorato tà scomode. Quindi il gap tra quello che io
l’informazione era totalmente controllata (malattia atavica nell’ex impero sovietico) scrivo e quello che si vede in televisione si
dal Pcus, il partito comunista dell’Unione “In pochi mesi dovrebbe entrare in vigore quest’anno, “Quest’anno fa di giorno in giorno sempre più grande».
sovietica. Quando nel 1993, dopo il tenta- su sollecitazione dell’ex delfino putiniano, Harding definisce la Russia, nel suo rap-
tivo di riforma di Gorbaciov, Eltsin prese il
potere promettendo democrazia e apren-
i canali tv ora presidente, Medvedev. In molti però,
all’estero come in patria, non credono
dovrebbe porto con i media, «una sorta di avanzata
e postmoderna autocrazia». Un esempio,
do la Russia all’economia di mercato, in
molti pensavano che questo cambiamen-
indipendenti molto in un cambio di rotta nella politica
del Cremlino.
entrare il caso Politkovskaja: «I media locali hanno
sì coperto la vicenda della giornalista della
to coinvolgesse anche il mondo dei media.
Purtroppo, dall’avvento di Vladimir Putin
Ntv, Tv6 e Tvs «Con Medvedev presidente e Putin primo
ministro, le cose non sono assolutamente
in vigore Novaya Gazeta, ma non con la stessa at-
tenzione con la quale l’abbiamo fatto noi
nel 2000, l’informazione è tornata a essere
sorvegliata speciale del Cremlino.
sono passati cambiate, né cambieranno». Ne è convinto
Luke Harding, corrispondente da Mosca
una legge giornalisti “occidentali”». Lo stesso interes-
se per la successiva inchiesta, sottolinea
Nel giro di pochi mesi, sia il canale televi-
sivo indipendente Ntv e, in seguito, Tv6
sotto il controllo per il quotidiano londinese “The Guar-
dian”: «I giornalisti continuano a essere
sulla protezione Harding, «è stato maggiore in Europa che
a Mosca».
e Tvs sono passate sotto il controllo di-
retto di Gazprom, il colosso energetico
di Gazprom” uccisi, e la Baburova è solo l’ultima di una dei giornalisti” Il problema è che Bruxelles non può spin-
gersi troppo in là nelle critiche al regime
(semi)statale. Ovviamente, le due princi- putiniano. Questo perché la Russia rappre-
pali reti pubbliche – Rtr e Ort – funziona- senta il principale produttore di gas natura-
no da megafoni del Cremlino. Durante le le del pianeta, una vera e propria potenza
elezioni presidenziali del 2008, conclusesi energetica in grado di minacciare sia gli ex
con la vittoria di Dmitrij Medvedev, il 75% stati satelliti sovietici come l’Ucraina, che -
della loro programmazione (dati Rsf) è anche se indirettamente – la stessa Europa
stato dedicato al partito governativo “Rus- occidentale (attraverso Kiev passa infatti il
sia Unita”.Il partito di Putin, per capirci. Il re- gasdotto che alimenta, tra gli altri, l’Italia).
sto, solo briciole per l’opposizione “legale”, «Penso che gli ultimi sviluppi – afferma
ovvero il redivivo partito comunista (Kprf) Harding – siano positivi». Il corrisponden-
di Gennadij Zjuganov (18% dei consensi te del Guardian si riferisce al fatto che la
alle ultime elezioni, nel marzo 2008). La Russia ha recentemente accettato i termini
Russia insomma, al 141° posto nell’indice dell’arbitrato europeo sull’invio di osserva-
sulla libertà di stampa stilato annualmen- tori indipendenti “in tutti i siti rilevanti” per
te da Reporters sans frontières, resta un monitorare le forniture di gas all’Unione
paese dove la pravda, la verità, è sempre europea attraverso il gasdotto ucraino.
è soltanto una sola: quella di chi detiene «Il problema – sostiene il giornalista ingle-
il potere. se – è che la Russia non è l’Afghanistan:
Oltre al caso di Anna Politkovskaja, sono questo vuol dire che l’Europa non può fare
numerosi gli omicidi di giornalisti russi che molto di più di quello che fa per migliorare
non hanno colpevoli, ma un solo movente: la situazione dei diritti umani, o della libertà
far tacere chi sa. Tra gli ultimi a cadere sot- di stampa». Poi, in sostanza, conclude Har-
to i colpi di “misteriosi” sicari, Anastasiya ding, «io non sono un politico, sono solo un
Baburova, venticinquenne studentessa giornalista, posso solo raccontare». Esatta-
della scuola di giornalismo e giovane col- mente come faceva Anna Politkovskaja, e
laboratrice della Novaya Gazeta: il 19 gen- quelli che come lei hanno perso la vita rac-
naio è stata freddata insieme a Stanislav contando la verità negata dal potere.
Markelov, già avvocato della Politkovskaja, Gaetano Veninata

l processo per Anna Politikovskaya, Il tribunale ha deciso per l’asso-


la giornalista assassinata il 7 otto- luzione degli imputati. Come ha
bre del 2006 davanti all’ascensore trattato il caso Anna Politkovskaya
del suo appartamento, si è rivelato
quello che le premesse del suo
svolgimento gia annunciavano:
una farsa. Il verdetto della giuria
Giustizia per la Politkovskaja la giustizia russa?
Gli inquirenti hanno fatto il lavoro
benissimo. Il problema è che
interviene sempre la Fsb, il servizio
ha assolto i tre imputati accusati segreto russo, che cerca di impedire
dell’omicidio materiale e alla giustizia non è stata assicurata la di tutto, l’etica era sopra della politica. La personalità era sopra tutto. Il suo ruolo è importante. La Novaya Gazeta continuerà da
persona chiave del delitto, il mandante dell’omicidio, quello che la collettività. Affermava la dignità umana e la difendeva, per sola le indagini, ma bisogna tenere conto che anche lì la gente è
in russo si chiama zakazshik. questo anche ora è accettata al di là di ogni frontiera, come una cambiata, ci sono persone che fanno speculazioni senza fonda-
Di lei parlano da Mosca gli amici, tra cui Andrei Mironov, ex dissi- figura universale. Possiamo dire che culturalmente appartiene ad menta qualsiasi, che parlano di Putin come se sapessero che cosa
dente politico sotto il governo di Gorbaciov e fondatore dell’asso- altri mondi, non è solo russa. pensa.
ciazione russa “Memorial”. Quindi, non era solo una giornalista? Che cosa è cambiato in Russia dopo l’elezione a presidente di
Quando ha conosciuto Anna Politkovskaya? Le persone ricordano Anna per il suo valore umano, questo signi- Dmitri Medvedev?
Era all’epoca in cui lavoravo in Cecenia e mi occupavo di dirit- fica che in lei c’era qualcosa che andava anche oltre il giornalismo Basta pensare ai casi recenti: il 19 gennaio 2009 sono stati
ti umani; all’inizio eravamo in pochi. Spesso la chiamavo per o che il giornalismo per lei era solo uno strumento. assassinati a Mosca l’avvocato Stanislav Markelov e la giornalista
intervenire a difendere una persona, e se non bastava un articolo Come ha vissuto i giorni prima della sua morte? Anastasia Baburova. Il 13 gennaio 2009 a Vienna è toccato al ce-
ne seguivano altri finché non era chiara la situazione. Il suo aiuto Anna si preparava all’assassinio, parlava di questo tranquilla- ceno Umar Israilov, ex guardia del corpo del presidente filorusso
non è mai andato invano. mente e senza enfasi, come un soldato in guerra. Ognuno sa che Ramzan Kadyrov, che aveva fatto appello a corte di Strasburgo.
Chi rappresenta ora? può essere ucciso perché vede gli altri morire, ciascuno si prepara Qualche anno prima era toccato un’altra cecena, la prima che
All’estero e soprattutto in Italia Anna Politkovskaya sta passando psicologicamente e non solo. Anche Anna, in un certo senso, si aveva fatto appello alla Corte di Strasburgo. Sono stati uccisi lei e
alla cultura. E la cultura è qualcosa che rimane, la politica no. Sem- organizzava: ha scritto le lettere ai figli, preparato dei comunicati. i suoi figli. Si può quindi dire che c’è un sistema che uccide brutal-
bra che i valori che proponeva siano proprio quelli di riferimento Questa era una possibilità di cui doveva tenere a conto e di cui era mente tutti quelli che fanno appello alla Corte di Strasburgo.
anche in Italia. È una missionaria laica, con una vita chiara e cosciente. Tuttavia piangeva spesso. “Sono un cumulo di nervi”, mi Chi dirige questo sistema? La Russia è una “sbirrocrazia” guidata
carismatica. Secondo quanto posso osservare io, agli Italiani non diceva. Poi, venti giorni prima della morte mi ha confidato che le da due giuristi: Vladimir Vladimirovi Putin e Dmitri Medvedev.
sembra mai una straniera. Per lei i valori umani andavano prima minacce erano finite. Alessia Cerantola
15 ATTUALITÀ
marzo ‘09
ATENEO

Arte, moda e calciatori


Ventuno studenti cinesi sono a Torino per il gemellaggio con l’Università di Shenzhen. Ecco che cosa cercano

S
ono qui per imparare la lingua e la cultura italiana» dice una ra- del rettorato: «Per noi questo scambio è motivo di grande soddisfazione
gazza. «E per i bei ragazzi che avete» aggiunge un’altra. Sono due e prova dell’internazionalizzazione dell’ateneo torinese. Mi auguro che so-
dei 21 studenti cinesi arrivati a Torino i primi di marzo, in seguito cializzino con gli italiani e che si ambientino presto. Speriamo così di favo-
al gemellaggio tra l’Università di Torino e quella di Shenzhen, Ci- rire il rapporto tra le due città e tra Italia e Cina».
na sud orientale. Nel loro paese
frequentano differenti facoltà:
economia, letteratura, comuni-
cazione, business administration,
pubblicità, biologia; ma hanno
la comune attrazione per l’Italia.
Non ci parlano di pizza, spaghetti
e mandolino. Sia perché, la pizza
e gli spaghetti, sono convinti di
averli inventati loro, sia perché in
terra orientale l’Italia è amata per
altri stereotipi: storia, arte, moda
e, appunto, uomini, meglio se
calciatori. In alto: le studentesse cinesi Liao Zheng e Ji Chenchen.
Il progetto è nato tre anni fa ed A lato: il rettore con i ragazzi dell’Università di Shenzhen
è parte del Memorandum di in-
tenti per la cooperazione tra le
due città, firmato il 18 settembre I ragazzi saranno seguiti dal Cascc (Centro di alti studi
2006 dal vice sindaco di Shen- sulla Cina contemporanea) e dall’Istituto Confucio: «So-
zhen, Zhuo Qinrui, e dall’asses- no stati sistemati in quattro diverse residenze universita-
sore alle politiche giovanili e rie» ha spiegato Stefania Stafutti, docente di letteratura e
relazioni internazionali di Torino, lingua cinese all’Università e direttore del Cascc. «Segui-
Michele Dell’Utri. ranno i corsi alla facoltà di lingue e daranno due esami
Per il secondo anno venti stu- d’inglese, ma il loro principale obiettivo è imparare la
denti italiani della facoltà di lin- lingua italiana». «Avete una bella lingua, anche se difficile
gue sono ospitati a Shenzhen – dice Liao Zheng, una degli studenti – Mi piacerebbe un
e da quest’anno anche i ragazzi giorno insegnare cinese in Italia». Vogliono conoscere le
cinesi, di età compresa tra i 19 e persone, cordiali, socievoli e chiacchierone. E scoprire un
21 anni, hanno avuto la possibi- paese che poco conoscono. «Vorrei visitare l’Italia e l’Eu-
lità di passare in Italia il semestre ropa e raccontare ai miei amici ciò che ho visto», aggiun-
accademico. ge Ji Chenchen. La prima impressione? «Per ora siamo
Mercoledì 4 marzo il rettore del- stati solo in uffici, per fare i documenti. Magnifiche, però,
l’Università Ezio Pelizzetti ha da- le Alpi», viste dall’aereo.
to loro il benvenuto negli uffici Bianca Mazzinghi

Metto le ali di carta La Consulta giovani si rinnova...


Nuove nomine nel corpo della Consulta regionale dei e il 25 novembre scorsi in Germania, a Wiesbaden, e alla
Giovani. Nell’assemblea generale, svoltasi il 26 febbraio quale hanno partecipato novanta giovani -tra i 15 e i 30
scorso e presieduta dal vicepresidente dell’Assemblea anni- provenienti da cinquanta regioni di venticinque
regionale Roberto Placido, sono stati eletti Giada Turtoro Paesi d’Europa; tra questi, i rappresentanti della stessa
in qualità di componente dell’Ufficio di Presidenza della Consulta piemontese. Questa collaborazione fra reti
Consulta ed Enrico Deabate come ambasciatore della giovanili a livello locale ed internazionale culminerà nel
Gioventù per il Piemonte. Turtoro, che prende il posto 2010. L’anno prossimo, infatti, Torino sarà Capitale Euro-
della dimissionaria Selina Roncarolo, è la rappresentante pea dei Giovani, una candidatura sostenuta anche dalla
dell’associazione giovanile di cultura e discipline orientali Consulta e ottenuta nel corso dell’European Youth Forum
“Yoshin Ryu” di Torino, una delle associazioni giovanili che di Rotterdam il 15 novembre 2008. Tra gli impegni ufficiali
con movimenti politici, gruppi consiliari regionali, orga- del nuovo corpo della Consulta è prevista la partecipazio-
nizzazioni universitarie, sindacali e di categoria compon- ne a “Bra in Arena”,l’incontro sulle politiche giovanili della
gono la Consulta. La nomina di Enrico Deabate è avvenuta terza Settimana dei Giovani che si terrà a Bra (Cuneo) dal
invece su richiesta dell’Are, l’Assemblea delle Regioni 1° al 4 aprile. Giovani rappresentanti, amministratori ed
d’Europa, nell’ambito delle iniziative di promozione della educatori dialogheranno su tematiche come gli stili di vita
Rete regionale eu- dei ragazzi, tra rischi e pericoli; la cittadinanza attiva; il
Chi di noi non ha mai costruito un ropea dei Giovani, diritto al futuro inteso come lavoro, casa, famiglia.
aeroplanino di carta da bambi- costituita tra il 23 Giovanna Boglietti
no? Probabilmente nessuno. Ma
quanti ancora da adulti a volte si
ritrovano a farlo, a casa o magari in
ufficio?Tanti, tantissimi. La Red Bull nenza in aria invece era stato realizzato a Muru, 20 anni, ha battuto il record italiano
infatti ha pensato bene di sfruttare Bolzano con il tempo di 5,20 secondi, men- di maggiore permanenza in volo, facendo
questo hobby internazionale per tre il volo più acrobatico aveva ricevuto un registrare un ottimo tempo di 6,60 secondi.
organizzare i campionati mondia- del Cus di via Braccini 1, si sono sfi- punteggio di 29 punti dalla giuria di Napoli. Se nelle ultime tappe di qualificazione non
li e trasformare in uno sport quella che è dati giovani e meno giovani nelle tre Già, perché come in ogni gara che si rispetti sarà superato, sarà lui il fortunato che volerà
sempre stata considerata poco più di una categorie proposte: volo più lungo, c’è anche una giuria, composta da tre ragaz- a Salisburgo.
passione fanciullesca. maggiore permanenza in aria e vo- zi («imparziali», tengono a precisare), ognu- «Ho scoperto per caso l’esistenza della gara
Il Red Bull Paper Wings, questo il nome uffi- lo più acrobatico. Il vincitore di ogni no intento a giudicare secondo un criterio – ha detto il giovane vincitore – e ho deci-
ciale, vivrà la sua fase finale il 24 e 25 aprile categoria avrebbe ricevuto in regalo diverso: costruzione del mezzo, creatività, so di cimentarmi nella sfida. Adesso sono
prossimi a Salisburgo in Austria, dove i vinci- una cassa di lattine dello sponsor. Ma performance. Battere i record era difficilissi- curioso di scoprire il clima internazionale di
tori delle selezioni nazionali si scontreranno solo chi sarebbe riuscito a battere il mo, ma un ragazzo di Torino ce l’ha fatta. E questo evento. Sperando – dice incrociando
per lo scettro di miglior “pilota” del globo. record nazionale in almeno una delle di tutto rispetto. Il volo più lungo era stato chi poteva riuscire nell’impresa di costruire le dita – che nessuno però batta il mio re-
Le qualificazioni hanno fatto tappa anche categorie sarebbe volato a Salisburgo. Al fatto registrare a Cagliari, con un incredibile l’aeroplanino di carta migliore se non uno cord nelle prossime tappe italiane».
a Torino dove il 27 febbraio, nella palestra momento della gara torinese i record erano distanza di 39,05 metri. Il record di perma- studente di ingegneria aerospaziale? Danilo Valerio Pierantozzi
APPUNTAMENTI 16 marzo ‘09 marzo ‘09
17
CON LO SPORT

Torino prende la rincorsa e infila le scarpe da jogging


JUNIOR, PER GLI UNDER 13
EUROPEI DI ATLETICA INDOOR Una giornata di sport e di divertimento per i più piccoli. E’la
Junior Marathon che il 19 aprile 2009, nella stessa giornata in
Si sono chiusi da poco gli europei di atletica ospitati a Torino, nella cui gli atleti professionisti si misurano sulla lunga distanza,
struttura sportiva dell’Oval Lingotto. Più di 600 gli atleti partecipan- vede i più piccoli (di età compresa tra i 6 e i 13 anni) correre
ti per ben 48 paesi rappresentati. La manifestazione ha raccolto mi- gli ultimi 1.195 metri della Turin Marthon Gran Premio La
gliaia di appassionati presenti alle gare e molti di più collegati alle Stampa. La partenza è prevista in Piazza Carlo Felice, mentre
dirette di Rai 3. Con questa manifestazione Torino ha apre un lungo l’arrivo sarà in Piazza Castello con l’emozione di attraver-
periodo di eventi podistici e sportivi che si chiuderanno il 12 giugno sare lo stesso arrivo dei grandi campioni. Nel tempo questa
con il Meeting di atletica leggera - X Memorial Primo Nebiolo. manifestazione ha riscosso sempre più successo in termini
di partecipanti e anche quest’anno si attendono centinaia di
bambini con le loro famiglie

LE CIASPOLE PUNTANO ALLE OLIMPIADI


CON MAMMA E PAPÀ La corsa sulle racchette da neve, le “Ciaspole” come sono chiamate in Val di
La manifestazione podistica dedicata ai più piccoli, assolutamente non Non e Trentino, possono diventare una competizione olimpica. Almeno, è
competitiva e su circa due chilometri all’interno del Parco Ruffini, por- questo il progetto dell’associazione Turin Marathon che verrà sottoposto, nei
terà i ragazzi delle scuole elementari e medie di Torino e Provincia a prossimi mesi, agli organi competenti del Coni. Le racchette da neve, usate
correre nel verde. Un progetto ludico – sportivo con lo scopo di avviare nei secoli per camminare agevolmente sulla neve, contano ormai migliaia
alla pratica podistica i più piccoli e di coinvolgere anche i loro genitori. di appassionati. Lo scorso 8 febbraio, di fatto, si è tenuta la nona edizione di
Il ricavato verrà interamente devoluto al Progetto Giovani Capo Verde Racchettinvalle in Alta Val Chisone che ha raccolto corridori da tutta Europa.
di Padre Ottavio. Quota di partecipazione 5 euro.

APPLE RUN
Anche per questa edizione la Mezza Maratona di Torino sarà
STRATORINO
abbinata alla Apple Run: corsa delle mele che si svolgerà per Altra manifestazione sportiva podistica, collegata alla Maratona di Torino, è la
il terzo anno a Cavour il prossimo 14 novembre. La manifesta- Stratorino. Il 19 aprile sarà organizzata una corsa per la beneficenza con lo scopo
zione regionale di corsa su strada, in formula open, si corre sui di aiutare la “Fondazione Specchio dei Tempi”. Il ricavato dell’edizione 2008 è stato
di 10.600 mt. L’abbinamento con la Mezza maratona prevede interamente devoluto in beneficenza all’interno del progetto “Una tredicesima per
la somma punteggi dei primi 100 uomini e le prime 50 donne. gli anziani”. Con l’intento di aiutare Specchio dei Tempi anche l’asta di beneficenza
Premio finale della competizione: il peso del vincitore vestito in che varrà organizzato il 16. I partecipanti, sempre molti, potranno aggiudicarsi i
mele. La classifica premierà: primi 15 uomini e prime 10 donne. pezzi di valore messi a disposizione da alcuni stilisti di fama.
Tutte le informazioni su applerun.it

AI NASTRI DI PARTENZA LA “MEZZA MARATONA” DEL CUS CHIABRERA: LA TURIN MARATHON È UN VOLANO PER LA CITTÀ
Torino città in movimento. Archiviati gli Europei di atletica indoor (tenutisi dal 6 all’8 marzo papà” è aperto a tutte le famiglie degli allievi delle scuole elementari e medie della città di Il prossimo 19 aprile corre in strada la Turin Mara- Nelle intenzioni degli organizzatori, la volontà di che si sfidino a tappe su percorsi che coprano tutto il
nell’Oval Lingotto) e già si presenta al nastro di partenza una nuova e importante mani- Torino e provincia, con l’intento di usare lo sport per arricchire il rapporto genitori figli. thon. Giunta alla sua ventitreesima edizione, questa creare un vero e proprio evento di massa che col- territorio nazionale.
festazione sportiva: la Mezza maratona di Torino. Un mix di eventi podistici giunto alla sua Ovviamente, l’importante sarà partecipare e non vincere. Tra tutti gli iscritti, comunque, manifestazione sportiva «è diventata una delle più labori con la Stratorino e la Junior Marathon che si L’associazione Turin Marathon, intanto, sta pensan-
decima edizione che, se sommato agli Europei di atletica, certifica il grande momento di verranno estratti alcuni premi di partecipazione. La quota di prevista per l’iscrizione è di 5 importanti in assoluto, tra le prime venti al mondo svolgono in periodi concomitanti. Secondo il presi- do anche al suo futuro organizzativo ipotizzando la
sport che la città sta vivendo. Nel mese di aprile, poi, si svolgerà la ventitreesima Maratona euro a famiglia e il ricavato sarà devoluta al Progetto Giovani – Capo Verde – di Padre Otta- per il livello tecnico e organizzativo che offre». Le pa- dente Chiabrera, «tra le altre cose, un volano per la sua trasformazione in una fondazione. «Siamo una
di Torino che concluderà una serie di eventi sportivi cittadini destinati ad arricchirsi nel vio. Inoltre, il Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto metterà a disposizione role sono quelle del presidente della Turin Marathon, promozione del territorio e delle sue bellezze artisti- Srl senza scopo di lucro – spiega il presidente – e
tempo, grazie a diversi progetti in cantiere. gratuitamente ai partecipanti della Corri con Mamma e Papà, il biglietto dell’iniziativa “Do- Luigi Chiabrera, che aggiunge: «coinvolgere 20.000 che». il nostro statuto prevede la possibilità di diventare
Potrebbe sembrare una semplice manifestazione legata alla corsa questa Mezza marato- meniche per le famiglie”. La partenza è fissata per domenica 15 marzo alle ore 9.30 dallo persone circa in una manifestazione come questa La maratone rappresenta un appuntamento classi- una fondazione. In questo modo si darebbe garanzia
na, e invece non lo è. La decima edizione, organizzata dal Centro sportivo universitario (VIII stadio Primo Nebiolo (V.le Hugues, 10 - Parco Ruffini, Torino). Percorso previsto 21,097 km. non è da tutti». co per la città che consente una ribalta nazionale e ai progetti futuri e si metterebbero al sicuro quelle
Memorial Domenico Carpanini – 1° prova del C.d.S. provinciale di Mezza Maratona) è una Il Gran Premio Cus – Memorial Domenico Carpanini, si correrà sugli 8,02 km (atleti Fidal). Il Nel tempo, questo evento sportivo si è evoluto cam- non solo; per quest’anno è prevista la diretta su Rai conoscenze di settore che abbiamo accumulato nel
sintesi di diverse attività agonistiche, dilettantistiche e a scopo sociale. Nella stessa giorna- campionato universitario interfacoltà sugli 8,02 Km (studenti universitari). Il percorso della biando e cercando sempre di migliorarsi, «stiamo 1. Oltre ad essa, le attività e i progetti seguiti dall’as- tempo. Creando una fondazione, inoltre, si potrebbe
ta si svolgono, infatti, il Gran Premio Cus e il Campionato Interfacoltà riservato agli studenti “Corri con mamma e papà” (non competitivo) si svolge sui 2 km interni al Parco Ruffini provando a dare sempre più spazio al settore non sociazione Turin Marathon sono diversi, e tra questi dare continuità alla buona gestione fatta e assicurare
universitari; la manifestazione“Corri con mamma e papà”; e infine, la selezioni per l’abbina- (aperta a tutti). Il percorso non competitivo, per tutti coloro che vogliono cimentarsi per Da sinistra: il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, il rettore competitivo – continua Chiabrera - a tutti quelli che l’idea di creare, per il 2011, una “Corsa nella Storia” sempre la trasparenza».
ta manifestazione “Apple run” che si svolgerà a novembre. Il progetto “Corri con mamma e divertirsi, è sugli 8,02km. a. r. dell’Università Ezio Pelizzetti e il presidente del Cus Riccardo Delicio Il presidente della Turin Marathon, Luigi Chiabrera vogliono solo divertirsi con la corsa e con lo sport». che preveda squadre di gruppi militari (ma non solo) Antonio Jr Ruggiero
18 marzo ‘09
A TUTTO GUSTO

Non si piange sul latte versato


Un bicchiere di salute o un alimento che, se non pastorizzato, può portare malattie? Nel dubbio, basta bollirlo

U
n’ordinanza ministeriale datata 10 dicembre 2008 crudo non subisce alcun trattamento, non viene pastorizzato clima di allarmismo, ha causato ai produttori una perdita del 20%,
ha gettato i consumatori di latte crudo nel caos. ma soltanto filtrato, arriva al distributore automatico tutti i giorni ben il 50% in meno nella prima settimana dopo l’ordinanza.
Improvvisamente quello che era un prodotto genuino, immediatamente dopo la mungitura ed è garantito dai controlli Coldiretti si è mobilitata contro l’ordinanza e dall’altra parte della
latte appena munto ricco di qualità nutrizionali e del Servizio Sanitario Nazionale, che vengono svolti presso barricata, oltre al ministero della salute, si è trovata Assolatte,
organolettiche, è diventato un pericoloso veicolo di malattie. l’allevatore. Notevoli sono i contenuti vitaminici e nutrizionali. Il associazione che riunisce le cinquanta imprese produttrici di
Nello scorso anno si sono registrati sei casi di Seu, sindrome prodotto, data la sua freschezza, va consumato nei due giorni latte industriale più importanti d’Italia. Giuseppe Invernizzi,
emolitico-uremica, grave malattia renale provocata nei successivi alla data di mungitura, debitamente indicata. Dopo di segretario del Consorzio per la tutela del latte crudo, in un
bambini dal batterio Escherichia coli 0157, ai quali vanno che occorre bollirlo. È possibile farne formaggini e yogurt. Dove convegno organizzato a Pollenzo in collaborazione tra Slow
sommati tre casi analoghi avvenuti nel 2007. Il ministero del sta dunque il problema? food e l’Università di Scienze Gastronomiche, ha puntato il dito
Welfare ha emanato una circolare che associa questi casi L’Osservatorio epidemiologico della Regione Campania contro i grandi produttori accusati di aver alimentato il clima di
di infezione al consumo di latte crudo poiché, dai controlli monitora da anni la Seu e, a partire dal 1988, ha riscontrato circa allarme in nome di una guerra commerciale che spazzasse via la
eseguiti nelle aziende di produzione, «sono state riscontrate 30-40 casi ogni anno per un totale di 439 casi notificati tra il 1988 vendita diretta. Anche Carlin Petrini, in un’intervista a La Stampa
diverse positività di E. coli 0157 sia nel latte crudo, sia nelle feci e il 2004, data in cui è stato introdotto il consumo di latte crudo del 29 gennaio scorso, afferma che è in corso «un attacco
degli animali produttori». in Italia. Eppure sono bastati nove casi in due anni a far gridare frontale ai produttori che fanno vendita diretta […]. Mentre c’è
Nell’ultimo anno è sensibilmente aumentato il consumo di all’allarme. Così il ministero della salute ha emanato l’ordinanza un’esplosione di sushi bar, perché si accaniscono sul latte crudo?
latte crudo anche grazie al diffondersi che obbliga di apporre sui distributori la scritta “bollire prima È sospetto».
di erogatori automatici, apparsi per la di consumare” al quale si accompagna il divieto di mettere Matteo Zola
prima volta in Italia nel 2004. Il latte contenitori per il consumo in loco. Questa ordinanza, unita a un

E gli esperti vi raccontano la cruda verità


Niente di cui preoccuparsi. Al pronto responsabile del servizio di vigilanza e controllo del latte e delle gennaio 2006 per rendere obbligatori i sistemi di autocontrollo
soccorso delle Molinette non segnalano produzioni lattiero-casearie - Possono capitare intossicazioni e Haccp (Hazard analysis and critical control point, ndr), ovvero
casi di intossicazioni o malattie dovute infezioni, ma finora non ci sono stati casi». di monitoraggio di tutti i punti “a rischio” della produzione. «La
al latte crudo, così come all’ospedale Tuttavia ritiene che la nota del ministero sia giusta: «Considerato salute dell’animale, l’igiene nella mungitura, nello stoccaggio
pediatrico Regina Margherita. Eppure, in il parere scientifico del ISS, serviva porre un rimedio, precisare e nel trasporto sono importanti. Se le mammelle delle bovine
una nota del ministero della Sanità del che il latte va consumato previa bollitura. Ci sono delle non vengono lavate, c’è il pericolo che alcuni microrganismi
dicembre scorso, veniva segnalato a Torino categorie a rischio: gli immunorepressi, i bambini, che non fecali vengano a contatto con i tessuti», precisa il docente.
un caso di un’infezione da escherichia coli hanno un sistema immunitario ancora sviluppato, e gli anziani, E così la contaminazione con batteri di escherichia coli è più
in un bambino, forse dovuto al latte crudo che invece ce l’hanno in regressione. Sono fasce che devono probabile.
assunto nelle ore precedenti. essere tutelate, e l’ordinanza lo fa». Per ridurre i rischi restanti bisogna dunque ricorrere alla
«Non è stato ancora confermato, e non Il consumo di alimenti crudi è rischioso, per via dei germi bollitura del latte crudo, che però ne riduce le particolari qualità
è detto che sia questa la causa. - afferma patogeni, portatori di malattie, come l’escherichia coli O-157, la nutritive: «Uccide i batteri e le spore presenti, ma colpisce anche
Serafino Chiarelli, medico dell’Asl 1 salmonella o la listeria monocytogenes. «Il latte però, rispetto le proteine e le altre proprietà organolettiche», spiega Chiarelli,
alla carne è più pericoloso perché è vivo, ha l’85% di acqua in mentre Cocolin aggiunge che «attacca anche i microrganismi
cui i batteri si riproducono facilmente», specifica Chiarelli. “positivi”, organismi probiotici, tipo quelli contenuti in certi
Docente di microbiologia degli alimenti alla facoltà di agraria di prodotti con fermenti lattici vivi». Quindi la cottura del latte

A ciascuno il suo Grugliasco, Luca Simone Cocolin afferma che il latte crudo «può
essere un vettore per la trasmissione di organismi patogeni, e
crudo agisce un po’ come la pastorizzazione, con la differenza
che quest’ultima tecnica consente di conservare alcuni valori
il consumatore deve essere al corrente dei rischi in cui incappa nutrizionali.
prodotto, che resta fresco. se beve del latte non bollito o non pastorizzato». «È meglio bere il latte ad alta qualità, assicura buoni parametri
Latte fresco: è il latte Latte a lunga conservazione: Invece alcuni venditori avvertono i clienti che il latte crudo può nutrivi e igienici», consiglia Chiarelli. Se proprio si è dei salutisti
pastorizzato, venduto nelle viene trattato ad alte essere bevuto senza bollirlo per tre giorni, dopodiché va cotto. ipocondriaci, a prezzi più alti c’è il latte d’asina: «Ha una carica
confezioni che abitualmente temperature, tanto che può La loro affermazione può causare dei problemi: «Il latte crudo batterica bassissima, perché le asine non hanno mai contatto
si trovano nei supermercati. essere conservato dopo mesi. va bollito e consumato entro due giorni dall’acquisto, non col terreno –spiega- Il valore nutritivo è identico a quello
Viene trattato a temperature Latte crudo: viene dopo tre giorni. – spiega Cocolin - Certe popolazioni batteriche materno, tant’è che viene usato nel reparto con bambini che
relativamente basse per un commercializzato così come possono sopravvivere a temperature di refrigerazione, a 4°C hanno intolleranze. Inoltre, c’è un lisozima che ha un’azione
periodo piuttosto breve, viene munto, senza alcun possono ancora riprodursi, e tra queste anche gli organismi batteriostatica che ammazza i batteri, e quindi lo rende più
sufficiente per uccidere i germi trattamento ad eccezione della patogeni. Dopo tre giorni, possono essercene di più». sicuro del latte di mucca».
patogeni senza rovinare il filtrazione. C’è voluta una normativa europea entrata in vigore il 1° Andrea Giambartolomei
marzo ‘09
19

A TUTTO GUSTO
Quei sentieri del gusto tra Italia e Francia
Una cooperazione per dire basta alle campanilistiche contrapposizioni. E la patata di montagna mette tutti d’accordo

N
el 2003 Paolo Rumiz, che la percorrevano verso
inviato di Repubblica, Con il “tour la Francia per portare a
viaggiò per tutte le casa fiori e altri prodotti.
Alpi, dalla Dalmazia alla dei saperi Il volume idealmente
Liguria, curiosando, mangiando, ripercorre quelle strade
incontrando persone su entrambi e dei sapori” raccontando le Alpi come
i versanti, quello italiano e quello luogo di movimento e di
che via via diventava sloveno, i due archi passaggio e non solo come
austriaco, svizzero e infine
francese. Il libro che ne seguì (La
del versante sosta e radicamento.
A scavare nel passato
leggenda dei monti naviganti,
Feltrinelli, 2006) descrive una
alpino riscoprono e nelle tradizioni si
incontrano anche storie
civiltà di montagna che non il cibo come cifra che sembravano dimenticate. Ad
riconosce frontiere né confini, esempio quella delle “creusettes”,
se non quello con le pianure; Pays de Forcalquier et comune la pasta fresca della Val Stura che
differenze e contrasti tra piccole realtà che de la Montagne de Lure, qualcuno dice imparentata con
convivono in un’unica comunità alpina. l’Université Européenne onnipresente sulle le orecchiette pugliesi. Una ricetta antichissima
Il progetto “Tour dei saperi e dei sapori” nasce des Saveurs et des Senteurs, la Conservatoria tavole di contadini e pastori. e una tradizione scomparsa: le migliori spose
dalla stessa convinzione: riscoprire tramite le delle Cucine Mediterranee. Il 27 e 28 Marzo a Campus, la nuova fiera erano quelle che riuscivano a impastarle
diversità di cibi e bevande regionali la cultura Basta con le campaniliste contrapposizioni fra dell’agricoltura al Lingotto, verrà inoltre realizzando almeno diciotto plissettature,
montanara. Sabato 21 febbraio alla B.I.T. (Borsa roquefort e gorgonzola, e le rivalità prosecco- presentato il volume La montagna insegna, piccole pieghette della pasta.
internazionale del turismo) di Milano sono stati champagne o cornetto-croissant. Italia e a cura della Conservatoria delle Cucine Anche dopo la fine del progetto i due versanti
presentati i risultati del progetto, che partendo Francia riscoprono il cibo come occasione di Mediterranee, in cui vengono raccolte le ricette dell’arco alpino vogliono continuare a coordinare
dal cibo ha voluto valorizzare il versante italiano cooperazione e non di disputa. Grazie ad alcuni d’un tempo, un modo per far sì che il progetto l’offerta turistica della regione esaltandone
e quello francese delle Alpi. stage, gli studenti degli istituti alberghieri hanno non sia solo un collegamento fra versanti, le caratteristiche comuni e recuperando la
L’enogastronomia è il punto di partenza per potuto confrontarsi sulle ricette tradizionali; ma anche fra diverse generazioni. “Le Alpi si memoria enogastronomica della zona.
promuovere storia e tradizione dell’area che si mentre ristoratori e operatori del settore turistico valicano, non si girano” disse il grande alpinista Bianca Mazzinghi e Matteo Acmè
estende dalle province di Torino e Cuneo fino hanno approfondito la conoscenza dei prodotti e scrittore Walter Bonatti
al Dipartimento delle Alpes de Haute Provence. tipici partecipando a corsi e seminari. Sono stati a Rumiz durante il suo
Sono state coinvolte anche le città gemellate di anche promossi percorsi del gusto, itinerari per viaggio. La Via del sale è
Gap (capoluogo del Dipartimento Hautes Alpes)
e Pinerolo, la Communauté des Communes du
riscoprire vecchi sapori e antiche tradizioni.
Alimento chiave: la patata, il “pane dei montanari”,
uno di quei valichi, antico
come le ricette delle donne
Ricette dal Sud del mondo
Il ceviche è un piatto leggero tipico delle zone
litoranee del Perù e di altri Paesi latinoamericani.

Dal Perù con sapore Ecco una ricetta rapida per 3-4 persone.
Ingredienti: la base è circa 1/2 chilo di pesce
fresco a filetti (rana pescatrice, dentice). Una
parte può essere sostituita da calamaretti cotti
A Torino vivono circa 9000 peruviani de gallina, ma il pollo è cucinato in modi o gamberi scottati in acqua bollente e sgusciati.
che vengono da varie regioni del paese, diversi in tutto il paese. Un’altra specialità Occorrono, poi: una cipolla rossa, un peperoncino,
in particolare da Trujillo e da Ica. La molto apprezzata sono gli anticuchos, abbondantissimo succo di lime o limone (essenziale
maggioranza è arrivata 10-15 anni fa, alcuni gli spiedini di cuore di vitello speziati. Tra per coprire il pesce), 2 cucchiai di coriandolo, 2
anche da 25 e ci sono già i giovanissimi della le preparazioni più caratteristiche della patate (normali o dolci). Per guarnire: pannocchie di
seconda generazione. Quella peruviana è costa pacifica peruviana (e di altri paesi mais tagliate a pezzi.
un’immigrazione stabile: molti, partiti con limitrofi) vi è il ceviche, il pesce marinato Prima di tutto cuocere (se ci sono) i calamaretti e
l’intenzione di passare in Italia alcuni anni, nel limone servito con cipolla cruda e i gamberi togliendo becchi e gusci. Pulire e lavare
alla fine hanno comprato la casa qui. patate. In Perù viene servito nei ristoranti il pesce crudo in acqua fredda, tagliarlo a cubetti
La comunità torinese, per quanto non come nei chioschi in riva al mare, e ve ne specialità sono tante e mettere il tutto in una ciotola di dimensioni
numerosa come quelle di Roma e Milano, sono diverse varianti a seconda delle zone, per ogni regione, e i adeguate. Aggiungere la cipolla rossa affettata
è ricchissima di iniziative: solo a Torino e dei cuochi e del pescado: il pesce crudo piatti sono solitamente fine, un cucchiaio di sale, il peperoncino tritato
dintorni si contano circa 35 associazioni usato per il ceviche, infatti, deve essere sostanziosi. finemente. Mescolare il tutto e coprire col succo di
culturali, ricreative e religiose. freschissimo. Anche la scelta delle lime o limone. Chiudere con stagnola o pellicola
Oswaldo Boy, originario di Trujillo, vive in Anche la sierra, la regione andina nella bevande è ampia: trasparente e far riposare in frigo per un paio d’ore.
Italia da 11 anni e racconta: «I peruviani quale si trovano Machu Picchu e Cuzco, l’Inka Cola, gassata di Servire con le patate lessate a fette, il coriandolo
spesso lavorano dal lunedì al sabato, molte ha le sue specialità, come le papas rellenas, color giallo paglierino appena tritato ed eventualmente guarnire con i
persone sono colf e badanti, e nel fine patate ripiene di carne e verdure, o le papas e dal sapore dolce, si pezzi di pannocchia di mais.
settimana non amano stare davanti alla a la huancaina con salsa di formaggio, latte trova facilmente anche Il chalaquito è un cocktail alcolico a base di pisco,
televisione. La domenica si esce in famiglia». e peperoncino, tipiche, come suggerisce il nei supermercati. la più tipica acquavite peruviana.
Boy è il responsabile di HatunWasi (“casa nome, della zona montuosa di Huancayo. Per chi preferisce Ingredienti : 2/3 di pisco, 1/3 di succo di limone,
grande”in lingua quechua) un’iniziativa che Il riso, il mais, e soprattutto la patata sono evitare le bollicine 1/2 cucchiaio di zucchero di canna, 1 spruzzo di
porta centinaia di peruviani a condividere componenti fondamentali per la cucina e provare qualcosa angostura, 1 bianco d’uovo, ghiaccio in cubetti, soda
la domenica al parco della Pellerina con peruviana: non a caso quest’ultima prende di più artigianale (o acqua molto gassata). Per prepararlo serve uno
cibo, musica latina e l’allegria del paese il nome papa dal quechua, la lingua degli vale la pena di provare la chichamorada, shaker.
degli Incas. Incas, ancora oggi parlata nelle zone anch’essa dolce, e ottenuta dal mais scuro. Per trovare alcuni prodotti tipici del Perù un punto di riferimento
Mercedes è arrivata a Torino 18 anni fa montuose tra Perù e Bolivia. Ve ne sono più Il paese degli Incas offre pure un certo è il negozio adiacente a El Tambo (via Berthollet 37, all’angolo con
e gestisce El Tambo: un posto luminoso di 500 varietà: solitamente sono più usate numero di birre, tra le più conosciute la via Ormea. Il ristorante è aperto tutti i giorni dalle 12 alle 23). Per
e colorato, dove c’è sempre molto da quelle gialle, ma anche la patata dolce. Cusqueña, la cui caratteristicha bottiglia una serata fuori casa non mancano altre proposte: il Cuzco World
fare. La cucina del Perù, per chi è abituato Tra i dessert, la mazamorra si incontra in ricorda le pietre dei muri di Machu Picchu. by Viviana (via Berthollet 3, chiuso il lunedì) offre cibo e musica
a scongelare cibi pronti, è piuttosto varie cucine latinoamericane. La ricetta Tra i liquori più caratteristici del Perù vi è dal vivo, mentre El Puerto Peruano (via Belfiore 5) è specializzato
impegnativa e ha bisogno di tempo, ma peruviana, a base di mais morado, è tipica il pisco, un’acquavite che prende il nome nel ceviche. Sempre in zona Porta Nuova c’è El Peruanito (via
riesce a trasformare alimenti poveri in piatti della zona di Ica e della capitale Lima. dall’omonima città e che viene servita in Magenta 10), mentre nei pressi di Porta Palazzo si trova El
appetitosi e ricchi di sapori. Per assaggiare tutti i sapori della cucina cocktail come il chalaquito o il pisco sour. Emperador (Via Borgo Dora 3). In generale i prezzi non sono alti:
Uno dei piatti peruviani più famosi è l’aji peruviana non basta certo una cena: le Nicola Ganci 7-8 euro a pranzo, un po’ di più per una cena alla carta.
n.g.
ATTUALITÀ 20 marzo ‘09
SICUREZZA

La notte, le strade, la paura


Quali sono le zone più pericolose? È poi così vero che una ragazza non può girare da sola?

T
utti parlano di sicurez- non si sono mai sentiti insicuri».
za, ma che rapporto Alla fine mi decido e approfitto di una
c’è tra percezione e serata con gli amici all’Anatra zoppa per
realtà? Ho deciso di rientrare a casa a piedi – accompagnata,
mettermi nei panni di una perché non si sa mai. Il locale è vicino a
ragazza che rincasa da sola la piazza Crispi, in Barriera di Milano, e casa
sera passando per zone “insi- mia in pieno centro. Studio la zona ed ec-
cure” e descrivere come ci si co la seconda sorpresa: Barriera di Milano
sente. All’apparenza niente di è terzultima per i reati denunciati, mentre
più banale. E invece ho avuto il centro è quarto. È mezzanotte e mezza
una sorpresa dietro l’altra. e percorro corso Vercelli, poi il Lungodo-
Ignara di tutto mi preparo a ra, attraverso il ponte Bologna e risalgo
scrivere un pezzo ordinario da corso XI Febbraio, quindi costeggio i
sull’argomento: un po’ di cifre Giardini reali e raggiungo il centro pas-
per inquadrare il fenomeno e sando da via Rossini.
poi avrei fatto la suddetta pas- Sono solo due i momenti in cui mi sento
seggiata. Per prima cosa quin-
di sento la Questura e prendo
i dati dei reati denunciati in “Porta Palazzo
città. Scopro quindi che in
tutto il 2008 ci sono stati solo incute timore
dodici omicidi, tutti per moti-
così come
viale dei Partigiani,
anche se è a soli
due passi
da piazza Castello”
A lato: Aldo Faraoni, questore di Torino. Sopra: un normale controllo di due pattuglie della polizia nel quartiere di San Salvario, alle ultime luci del giorno
sinceramente terrorizzata: il Lungodora e
la prima sorpresa. Gli amici, che abitano sorride, ironicamente comprensivo; casa e sappiamo chi evitare e chi no - aggiun- i Giardini reali. Non ho proprio il coraggio
nei quartieri Aurora, San Salvario e Barca sua è in via Madama Cristina: «Per noi è ge Roberto, che abita in via Centallo, vi- di attraversare Porta Palazzo, mentre via-
non capivano le mie preoccupazioni: per normale: dopo un po’ sviluppi un certo cino a un campo nomadi e a via Puglia, le dei Partigiani ha una cattiva fama ed è
loro è normale passeggiare senza timori istinto. Sappiamo che non dobbiamo in- zona di prostitute nere - Innanzi tutto troppo buio, pur essendo appena dietro
in certe strade a tutte le ore. crociare gli sguardi, perché chi ha la co- non abbiamo mai avuto problemi con i piazza Castello.
«Vedi, Giulia, io vengo da Napoli e fatico scienza sporca si insospettisce se si sente nomadi, anzi, alcuni sono anche nostri I corsi invece, per quanto periferici, sono
vi familiari. Diverso il discorso per la co- a capire le vostre preoccupazioni: noi ab- osservato anche solo per un istante. E amici. Poi i criminali veri, come i magnac- tranquilli e ben illuminati, per cui non
siddetta microcriminalità: scippi, rapine, biamo problemi molto più gravi a causa sappiamo quando accelerare il passo e cia di via Puglia, si assicurano che la zona avrei paura neanche da sola. Non me
furti, risse, spaccio e così via. In base alle della camorra» mi spiega Antonio, che quando rallentarlo». sia tranquilla perché le grane rovinano il l’aspettavo.
denunce ricevute a novembre, la zona vive in corso Giulio Cesare. Morgan mi «Nel nostro quartiere ci conosciamo tutti loro lavoro. Quindi quelli che vivono qui Giulia Dellepiane

“Secondo i dati
della Questura Ma le “ronde” non raccolgono troppi consensi
il numero maggiore Ronde sì, ronde no. In attesa che la legge Faccio un ultimo esperimento e chiamo
di reati si registra diventi realtà con i decreti attuativi, ho
provato a iscrivermi a qualche ronda e ho
i City Angels di Torino. L’associazione,
come si legge sul sito alla pagina “la
al commissariato scoperto che il provvedimento è molto di-
scusso, ma comunque sono tutti molto ligi
nostra storia”, si occupa di “assistere gli
emarginati e tutelare i cittadini vittime
di Madonna alle regole. Fin ora Azione giovani, gruppo
di An, è stata l’unica a fare le cosiddette
della delinquenza”. Mi spiega una genti-
lissima volontaria: «Chi vuole iscriversi
di Campagna” “passeggiate”, giri dimostrativi in zone
calde. Telefono per due giorni alla sede
deve seguire un corso teorico e pratico
di tre mesi, tenuto da professionisti:
torinese e finalmente mi risponde una avvocati, medici, psicologi e operatori
più pericolosa è quella del commissaria- ragazza, che mi spiega: «Dacci numero di della Croce rossa. Si impara l’autodifesa,
to Madonna di Campagna, con 503 reati, telefono ed indirizzo e poi ti ricontattiamo l’approccio alle persone in difficoltà
e la più tranquilla Borgo Po (61). Ma non noi. Stiamo organizzando la prossima e un po’ di pronto soccorso. Alla fine
bisogna lasciarsi ingannare dai nomi dei “passeggiata” ma non abbiamo ancora facciamo un test e poi si va in strada una
commissariati, perché la loro zona di rife- una data precisa. Comunque chi vuole volta la settimana e ogni tanto anche
rimento spesso non coincide con le circo- partecipare deve prima fare un colloquio su richiesta, in casi di manifestazioni
scrizioni. Sempre nel mese di novembre il con noi per verificare se abbia capito lo importanti». La volontaria non è interes-
Soccorso violenza sessuale dell’Ospedale spirito dell’iniziativa: vogliamo solo esse- Nemmeno i militanti della Destra sono convinti delle ronde: “Più fondi alle forze dell’ordine” sata alle polemiche sulle ronde, perché
Sant’Anna ha contato quattro aggressio- re un deterrente contro la criminalità». gli Angels fanno tutta un’altra cosa.
ni in strada. Nel caso degli stupri le cifre La Lega Nord sembra un po’ più rilassata: «Deve un banchetto e mi spiegano che non sono molto Per sapere come funzioneranno davvero le ronde
variano continuamente, con picchi in venire personalmente in sede un giovedì sera, convinti della legge, perché pensano che le ronde dovremo aspettare i decreti attuativi, intanto
estate quando si arriva a una quindicina perché ci sono i nostri tesserati che raccolgono le servano a poco: «Che senso ha girare col cellulare però sembra che Torino sia meno coinvolta nel
di violenze al mese. iscrizioni. Mentre aspettiamo i decreti attuativi in mano? Ora che telefoni alla polizia i delinquen- problema rispetto ad altre città italiane, come ad
A questo punto ho consultato i miei ami- facciamo una lista di persone disponibili». ti sono già scappati. Piuttosto bisognerebbe dare esempio quelle del nord est.
ci che vivono in periferia, per avere due Decido di provare con La Destra. Mi avvicino ad più fondi alle forze dell’ordine». g. d.
dritte su cosa significa vivere in un quar-
tiere considerato insicuro. E qui c’è stata
GALLERY 22 marzto ‘09
SCIENZA

I campioni del solare


La Golder Associates ha installato il più grande impianto fotovoltaico del Comune

S
e mai vi capitasse di
sorvolare Torino, in
particolare l’area di
via Banfo, notereste il
più grande impianto fotovol-
Porte aperte all’Arpa
taico attualmente autorizza- Sembra uno strumento della fantasia il marchingegno per misurare le
to nel comune. I pannelli sul gocce d’acqua, invece è un attrezzo vero e si chiama
tetto dell’edificio al numero disdometro. Molti gesti quotidiani, come guardare
43 soddisfano il 25% delle le previsioni del tempo, vengono dati per scontati,
necessità elettriche degli ma presuppongono un grande lavoro. Le persone
uffici di una delle più impor- oggi vivono immerse in un universo tecnologico
tanti società di consulenza eppure ne hanno scarsa percezione. L’Arpa (Agen-
nel campo dell’ingegneria, zia regionale per la protezione ambientale) intende
Golder Associates. A lato: pannelli accorciare le distanze che ci separano da questi
«Siamo un gruppo interna- fotovoltaici aspetti invisibili, ma fondamentali delle nostre vite.
zionale specializzato nel- L’iniziativa si chiama Porte Aperte e prevede per
l’ingegneria del suolo e del gennaio 2009 tutto il mese di marzo visite guidate per studenti
sottosuolo e nelle scienze ha acquisito Me- delle scuole superiori e comuni cittadini. Sarà possi-
ambientali e geotecniche», tec & Saggese, bile avere accesso ai laboratori di previsione mete-
spiega Domenico Andreis, gruppo italiano reologica, entrare nelle sale operative che collega-
responsabile commerciale. di ingegneria no l’Arpa alle stazioni di monitoraggio sparse sul
A Torino Golder ha cura- impiantistica territorio e alla protezione civile. Per una volta si potranno vestire i panni
to studi di monitoraggio, e consulenza del nivologo e cimentarsi nell’elaborazione di un bollettino valanghe, ci si
progettazione e ristrutturazione di impianti per i giochi olimpici energetica, ampliando ulteriormente il raggio d’azione e poten- potrà calare in una situazione di emergenza alluvione e capire il complesso
invernali del 2006 e si occupa della riqualificazione dei siti indu- ziandosi nel settore dell’efficienza energetica. meccanismo che viene messo in moto in quei casi. Le previsioni del tempo
striali dismessi. In ogni regione italiana porta avanti interventi di «In Piemonte ci sono molte aziende agroalimentari e sarebbe op- infatti non servono solo quando al mattino bisogna decidere come vestirsi.
risanamento del suolo per conto di società petrolifere. «Il progetto portuno indirizzarle verso l’utilizzo di biomasse e fonti alternative. Il meteo è solo una delle molte attività svolte dall’Arpa, che è anche impe-
più significativo - continua Andreis - è la creazione di un registro Un’azienda che spende un milione di euro in energia, grazie a un gnata in attività di controllo della qualità dell’acqua, dell’aria e del cibo.
nazionale con tutti i progetti migliorativi per ridurre le emissioni di check up può arrivare a risparmiare il 25% e in otto anni, attraverso Anche in questi ambiti Porte aperte offre a tutti l’occasione per scoprire e
CO2 e rientrare nei parametri del protocollo di Kyoto». ristrutturazioni, addirittura dimezzare i costi». Un guadagno per le capire meglio.
Dal quartier generale di Torino dirige 15 società europee e gli uffici aziende, un guadagno per l’ambiente. Rebecca Borraccini
di Aosta, Milano, Padova, Trieste, Roma, Priolo (SR) e Firenze. Nel Bianca Mazzinghi
GALLERY
marzo ‘09
23 CINEMA/MODA

Sulle orme di Rubina


ecco gli attori-bambini
L
’ultimo caso famoso è quello di Ru-
bina Ali, 9 anni, piccola attrice india-
na diventata una star di Hollywood
dopo aver recitato in The Millionaire,
e tornata a vivere con la sua famiglia in una
Flores, racconti dal mondo
baracca con una sola stanza, in uno slum di Un viaggio in 18 tappe tra le condizioni delle donne e dei giovani di tutto il
Mumbai. Di bambini prestati allo spettacolo mondo: questa è la rassegna “Flores, donne e minori dal mondo”,promossa dal
e tornati nel limbo degli sconosciuti, però, M.a.i.s., Movimento per l’Autosviluppo, l’Interscambio e la Solidarietà, e l’asso-
ce ne sono tanti. C’è da chiedersi se sia un ciazione culturale Puntodoc, cominciata il 4 marzo e che terminerà il 6 maggio.
bene o un male, se si pensa ad esempio alle Sei tappe sono già state percorse, ma ne restano dodici.
vicissitudini di Macaulay Culkin, il monello Il 18 marzo, alle 21.15, al cineteatro Baretti, verrà proiettata la pellicola “La
di Mamma ho perso l’aereo che, assurto al- strada dei capelli” di Fredo Valla, dedicato a Elva (Cn), capitale mondiale della
l’olimpo dei divi di Hollywood, ha finito col lavorazione dei capelli umani. Seguirà “Hair India” di Raffaele Brunetti, Marco
rovinarsi la vita tra matrimoni precoci e so- Leopardi: una giovane indiana offre al tempio i suoi capelli; questi vengono
stanze stupefacenti. lavorati per farne hair extension da vendere in italia, ma poi torneranno a
Non vanno a finire tutte così le carriere dei Mumbay per soddisfare la vanità di una ricca indiana. Le proiezioni del 25
piccoli attori. Il più delle volte si tratta di marzo, alle 21.15, al centro culturale Dar al Hikma, saranno dedicate alle donne
un’esperienza divertente, che dura lo spazio palestinesi in periodo di guerra. Verranno presentati “Habl Al-Ghaseel (The
d una pubblicità o di un film. Lorella Chia- La giovane Rubina Ali, protagonista di “The millionaire”, il film di Danny Boyle che ha vinto otto premi Oscar Clothesline)” di Alia Arasoughly e “Welcome to Hebron” di Terje Carlsson.
patti, casting director torinese, ci ha spiega- Alcune donne della Palestina saranno presenti e parteciperanno al dibattito. Il
to come funzionano le selezioni dei piccoli «La mamma è sempre presente. In ogni ca- to la categoria di soggetti più gettonata, in ciclo di proiezioni continua al cineteatro Baretti, il primo aprile, alle 21.15, con
che prestano il volto al piccolo e al grande so c’è una persona che il bambino conosce: particolare per le pubblicità. Mi è capitato di “Reinalda del Carmen, mi mamá y yo” di Lorena Giachino Torrens, una riflessio-
schermo: «I bambini vengono scelti a secon- il papà, il nonno. Bisogna rispettare orari vederne a centinaia, per esempio per lo sce- ne sull’amicizia, la maternità, la perdita, nel Cile di Pinochét, mentre l’8 aprile
da delle esigenze del caso o della storia che particolari previsti dalla legge, anche se la neggiato televisivo Cuore. In quel caso i pro- è la volta del documentario “Dimmi qual è il colore del cielo” di Marco Pozzi,
si deve raccontare. In pubblicità, ad esempio, legislazione cambia di continuo: qualche vini durarono mesi. Ovviamente dipende pellicola in cui alcune adolescenti si raccontano e svelano il proprio rapporto
i canoni sono quelli da famiglia del Mulino tempo fa era addirittura vietato utilizzare i anche dalle esigenze del regista e dal perso- con l’amore, l’affettività e il sesso. Si continua il 15 aprile, sempre alle 21.15, al
Bianco: biondi, occhi azzurri, faccia da angio- bambini come attori nelle pubblicità. Ades- naggio che cerca. In ogni caso le mamme e i centro culturale Dar al Hikma, con “Tomorrow’s memory” di Nabil Maleh e “Dou-
letti». so, invece, la normativa è cambiata di nuovo. papà accorrono in massa con i loro figli». ble Exposure” di Ruanne Abou-Rahme, documentari dedicati alla condizione
Quali caratteristiche si cercano? Chiaramente i tempi di lavoro sono molto Quante sono e possibilità di rimanere nel femminile nel Medio Oriente martoriato dalla guerra. Il 22 aprile il tema sarà
«Si bada sia all’aspetto fisico del bambino ridotti, solo poche ore a settimana. Anche mondo dello spettacolo dopo un’espe- l’istruzione e, alle 21.15 al Baretti, verrà proiettato “Signori professori” di Maura
che al carattere. Si cerca di prendere piccoli per quanto riguarda i pagamenti ci sono rienza da piccoli? Delpero, incentrato sulle storie di tre docenti. Il 29 si cambia ancora e si tratta
adatti a stare sulla scena, che non abbiano norme restrittive: l’assunzione deve rispet- «Eccetto casi particolari, le possibilità di ri- l’adolescenza con due documentari,“Xiao Pengke” di Davide Arosio e Alberto
esigenze particolari, che non debbano stare tare regole precise e il pagamento va fatto ai manere nel mondo dello spettacolo e della Gerosa, che ruota attorno al ventenne di Shangai, cantante di un gruppo rock e
troppo vicino alla mamma. In caso contrario, genitori, i quali però non possono disporne televisione sono davvero poche, perché si a seguire “Tutto è possibile” a cura di Ernaldo Data, intorno alle storie di giovani
infatti, è facile capire che sarebbe un proble- se la somma supera una determinata cifra cambia fisicamente. Inoltre non è detto che immigrati. La rassegna finirà il 6 maggio con “Come un uomo sulla terra” di Ric-
ma per il set. Evitiamo in ogni caso di pren- e bisogna aspettare che il bambino diventi al bambino interessi questo mondo, che gli cardo Biadene, Andrea Segre e Dagmawi Yimer. In questa pellicola il film-maker
dere bambini al di sotto dei quattro cinque maggiorenne». piaccia. Se il bambino è più grande, è più etiope Dagmawi Yimer fa parlare i migranti africani sulle brutali modalità con
mesi, per potere interagire con loro il più Quanti sono i genitori che sperano di ve- facile continuare, anche perché può essere cui la Libia controlla i flussi migratori, su richiesta di Italia ed Europa. Le imma-
possibile, magari trovando un gioco». dere i loro figli sullo schermo? più accattivante il mondo dello spettacolo gini raccontano sofferenze umane nascoste rispetto alle quali l’Italia e l’Europa
Quali regole si devono seguire quando si «Ai provini si presentano un sacco di mam- e della tv». hanno responsabilità. Andrea Giambartolomei
utilizzano dei bambini sul set? me, e i bambini, d’altro canto, sono in assolu- Manlio Melluso

Pignata, stilista a 26 anni


A soli 26 anni, Elena Pignata ha già un curriculum di tutto rispetto. Selezionata
Nina Tauro, chapeau
Non c’è personalità che non si possa esprimere con un cappello. Pa- nate dall’impiego di materiali di recupe-
dalla Camera nazionale della moda nel 2007 come miglior designer emergen- rola di Nina Tauro, un’intraprendente venditrice torinese che ha fatto ro: «Le cose che non hanno più utilità
te, Elena comincia a lavorare nel campo della moda sin dall’adolescenza: «Su- del suo vezzo una professione. possono trasformarsi e trovare una desti-
bito dopo le medie, ho frequentato per 4 anni l’istituto Feller di Alba – racconta «Portare un cappello con grazia dà un tocco in più allo stile di una nazione alternativa – afferma – In fondo
Elena nel suo atelier “ombradifoglia” di via Catania, aperto dal 2006, di ritorno persona – spiega la signora Tauro – Una volta uomini e donne non ogni pezzo fuori dal tempo non ha età».
dalla settimana della moda di Milano dove ha presentato la collezione A.Ve. potevano uscire di casa senza un cappello, né senza guanti. Oggi Gli articoli più semplici richiedono dalle
ante vesperum edicta – è stata un’esperienza estremamente formativa perché, guanti e cappelli sono considerati superati o superflui, ma fanno an- due alle tre ore al giorno di lavoro; per ri-
oltre a studiare, partecipavo a molte sfilate e concorsi». cora la differenza». La riscoperta del cappello come accessorio di una finire i copricapi più elaborati per nozze
Il lavoro sul campo permette alla giovane stilista di trovare subito lavoro, ap- nuova generazione, a Torino, passa proprio dall’atelier che Nina Tauro e cerimonie, invece, un giorno o poco più.
pena uscita dalla scuola di moda e design di Alba. Anni di lavoro ed esperienza ha aperto nel settembre del 2006 in via Sant’Anselmo, seguito poi da I suoi cappelli a tesa ampia, le sue “cloche”
intensa, ma con in mente sempre il desiderio di lavorare per se stessa, in piena un sito internet per la vendita on line, da un profilo su My Space e da e i suoi baschi con visiera non hanno eguali: ogni dettaglio – dal
autonomia: «Avevo da tempo voglia di aprire una mia attività e mi guardavo uno su Facebook. Qui fervono già i preparativi per la presentazione colore alla trama, ai bottoni, alle fibbie, ai fiori – rende gli accessori
intorno per trovare il posto giusto. Poi, un giorno, uscendo da casa, ho visto il della nuova collezione “Primavera-Estate 2009”,che avrà luogo da sa- unici e personalizzabili, anche su richiesta. I loro prezzi poi valgono la
cartello “affittasi” proprio su uno spazio che mi era sempre piaciuto. Non ci ho bato 28 a lunedì 30 marzo. qualità garantita: si va dai 33 euro per il cappelli con copri-orecchie
pensato un attimo e l’ho subito preso». Oggi, l’atelier di via Catania rispecchia L’atelier di Nina Tauro si presenta come la bottega del più fine artigia- ai 43 euro di baschi e “cloche” fino ai 75 euro dei cappelli a tesa am-
sin nel minimo dettaglio i gusti di Elena, ma all’inizio, sopra la porta campeggia nato che, di giorno in giorno, mette in mostra le varietà più disparate pia. Vanno a ruba fra le giovani tra i trenta e i quarant’anni e qualche
ancora la scritta “marmi e graniti”,testimonianza dell’ultima attività svolta nel e fantasiose di cappelli, pezzi unici fatti a mano: «L’atelier ha sostituito signora sopra i cinquanta; ma anche tra le ragazze, che risparmiano
negozio. A proposito della crisi, Elena ha le idee chiare: «Tutti parlano di crisi il negozio di abiti e oggettistica di mio marito – racconta Nina Tauro per poterli comprare. Cappelli da passeggio o da grandi occasioni
perché fa comodo. Prima, i negozianti quando facevano un ordine, dovevano – Ho voluto creare un’attività monotematica che comprendesse in si reinventano sempre e alcuni copricapi si adattano addirittura a
pagarne in anticipo il 70 per cento. Ora, con la scusa della crisi, questo non av- primis copricapi per donna e per uomo per tutte le stagioni, di ogni pettinature diverse. Le clienti di Nina Tauro maturano, così, un mo-
viene più. Per fortuna, qui in negozio le cose vanno bene perché io cucio quello foggia e materiale. Fin da piccola, infatti, avevo la passione per l’arte do nuovo di intendere questi accessori. Come dire, tante teste tante
che vendo e rispetto allo scorso anno non ho subito nessun calo». Per una del crochet, che ho coltivato con il passare del tempo, scoprendo i idee. Altrettanti cappelli.
settimana l’atelier rimarrà chiuso per un restyling totale. Alla sua riapertura, trucchi del mestiere da autodidatta e dando spazio al mi estro». L’atelier Nina Tauro si trova in via Sant’Anselmo 26/c, è aper-
venerdì 13 marzo, Elena presenterà in anteprima la collezione estiva – A body’s Un ingegno, quello della signora Tauro, che i suoi cappelli esprimono to dal martedì al sabato, dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 20. Info:
of water – con capi e accessori ispirati all’acqua e agli animali marini. a prima vista. I colori vivaci, le trame di cotone, gli orditi di seta fino atelierninatauro@hotmail.it, www.9style.it, www.myspace.com/ate-
Sul sito www.ombradifoglia.it le immagini delle collezioni. e. r. agli intrecci di canapa, del nylon di vecchi collant o delle pellicole di lierninatauro.
passate videocassette rendono i suoi manufatti piccole opere d’arte Giovanna Boglietti
GALLERY 24 marzo ‘09
TEATRO

Mutamenti a Borgo Dora


Incontri e laboratori teatrali nel quartiere multietnico della città sul tema dell’ascolto

I
l “Mutamento
Zona Castalia -
Associazione di
cultura globale”
è promotrice anche
quest’anno della
residenza multidi-
sciplinare “Storie
di altri mondi”, in
collaborazione con
Regione Piemonte,
Città di Torino, la
settima circoscri-
zione e “The Gate”.
Per il triennio 2009-
2011 sono previsti
una serie di incon-
tri (individuali e di
gruppo) e di labora-
tori teatrali.
Il tema della IV edi-
zione del progetto
dell’associazione
nata nel 1998 per
iniziativa di Gior- A lato: una veduta del colorato mercato di Porta Palazzo vista dall’alto. In alto: un’immagine di uno spettacolo
dano Amato sarà che fa parte del progetto multidisciplinare “Storie di altri mondi”, promosso dall’associazione Mutamento-Zona Castalia
“L’ascolto e l’incon-
tro”, un percorso
teatrale, didattico e interculturale rivolto alle donne e alle famiglie im- toctona: la sfida è combattere sul palcoscenico della realtà ogni forma difesa attiva dei diritti». La diversità come valore e diritto inalienabile
migrate e autoctone. di pregiudizio. dell’uomo, dunque.
La caratteristica del Mutamento è di configurarsi come progetto ter- «Per molto tempo, anche nelle dinamiche migratorie – affermano i Il percorso di laboratorio teatrale offrirà alle donne partecipanti un’uti-
ritoriale nell’area di Porta Palazzo-Borgo Dora, ambiente cittadino tra responsabili dell’associazione – la donna migrante non è stata vista le strategia di emancipazione che andrà a rafforzare quelle pratiche di
quelli maggiormente interessati alla multietnicità. Qui si realizzano in- come soggetto autonomo, ma come figura secondaria alla migrazio- resistenza che le donne sperimentano dalla loro posizione di margina-
fatti le iniziative di “Storie di altri mondi”, sui marciapiedi e tra la gente ne maschile. Oggi non è più così». Le donne sono infatti «le principali lità, rielaborando le loro identità.
proveniente da ogni parte del mondo. Sullo sfondo, le beghe politiche, protagoniste di un rapporto diretto con la scuola e sono consapevoli Per maggiori informazioni: www.mutamento.org.
le ronde e la percezione di insicurezza di parte della cittadinanza au- che educare i ragazzi e gli adulti alla diversità fa parte di un percorso di Gaetano Veninata

Invito a cena con spettacolo Un nuovo Re Lear


La fondazione Teatro Piemonte Europa è, secondo la definizione dei suoi
Tutto inizia con qualcosa di misterioso. Così si legge sul sito di portato nel ‘96 al Festival delle Colline torinesi. Lì ho conosciuto stessi promotori, “un nuovo polo di eccellenza dedicato all’innovazione e
The Secret Room spettacolo della compagnia Cuocolo/Bosetti in Roberta (Bosetti, ndr), vercellese di origine, e le ho alla ricerca in cui artisti, operatori, organiz-
scena fino al 4 aprile. Tutto è oscuro a partire dalla location dello chiesto di venire in Australia». Da questo incontro zatori, comunicatori e studiosi di discipline
spettacolo: una casa privata. Gli spettatori, anzi gli ospiti «perché la compagnia ha iniziato un nuovo percorso che li differenti possono lavorare insieme e con-
per noi - spiega Renato Cuocolo - sono come degli ospiti che ha portati nel 2000 a scrivere The Secret Room (che frontarsi, all’insegna della contaminazione
vengono a casa nostra», massimo sette a sera devono presentar- ad oggi ha visto oltre 1200 repliche) facendoli di- di linguaggi, generi e percorsi creativi diversi
si all’indirizzo dato al momento della prenotazione, per prender ventare una delle principali compagnie di bandiera per costruire un nuovo modo di fare spetta-
parte ad una cena. E durante questa cena accadranno delle cose dell’Australia . colo dal vivo e una nuova forma di comunica-
misteriose… «Se dapprima i nostri lavori erano in qualche modo zione culturale”.
La compagnia, fondata a Roma nel ‘78 dal genovese Renato Cuo- una rielaborazione – spiega Cuocolo – di altre for- Tpe è nata dall’unione, a partire da due anni
colo, si trasferisce nel 1988 in Australia. «Inizialmente – racconta me di teatro, con Secret Room abbiamo creato una fa, dell’iniziativa Teatro Europeo con la realtà
Cuocolo – lavoravamo sul corpo, sulle quelle realtà che il corpo forma nuova, la nostra». torinese del Teatro Juvarra, chiuso nel 2006.
può portare nel teatro». «Dopo un lavoro fatto con gli aborigeni Gli spettacoli che i due mettono in scena infatti han- Oggi la fondazione offre una fitta stagione di
australiani io e altri due - continua Cuocolo - abbiamo deciso di no delle caratteristiche ben precise. Tutte le storie spettacoli negli spazi della Cavallerizza Reale
rimanere in Australia. Da questo è nato lo spettacolo che abbiamo prendono spunto da esperienze autobiografiche, di via Verdi 9. Le proposte spaziano da una
molto forte è la componente della vita reale e in visione innovativa sui classici a “Tempi mo-
questo senso vita e teatro si sovrappongono e derni”, novità assolute di regie e attori capaci
non hanno più dei confini definiti. Gli spazi do- di interpretare lo spirito della contempora-
ve hanno luogo gli spettacoli sono quotidiani, neità in un confronto creativo coi linguaggi
come un appartamento o la stanza d’hotel; le si- del cinema. C’è anche un importante pro-
tuazioni da cui si muovono sono anch’esse reali La locandina di “Donne informate sui fatti” nel cartellone Tpe getto per contribuire alla promozione e alla
come una cena, un caffè o una chiacchierata. È molto difficile diffusione della danza in Piemonte, frutto di
distinguere personaggio da persona ma « rende eccitante la collaborazioni create negli anni tra il Balletto dell’Esperia e realtà artistiche
nostra vita e quella dello spettatore». Uno spettacolo dunque, di prestigio internazionale.
che non deve e non può essere raccontato ma di sicuro impat- I prossimi appuntamenti: dal 14 al 29 marzo, per le proposte “Tempi mo-
to visti i numerosi siti e gruppi di fan sparsi in tutto il mondo. derni”, è in scena “Donne informate sui fatti”, di Carlo Fruttero, per la regia di
E alla domanda “visto il successo prima all’estero e solo dopo Beppe Navello. Dal 16 al 19 aprile sarà la volta di “King J. Lear”, rivisitazione
in Italia, vi sentite dei cervelli in fuga?” Cuocolo risponde «ci contemporanea del classico di William Shakespeare, per la regia, dramma-
sentiamo piuttosto dei cervelli di ritorno». E meno male che turgia e soggetto di Domenico Castaldo. Il prossimo appuntamento con
a volte ritornano. la danza sarà Beethoven Sizes, in scena dal 28 al 31 maggio. Lo spettacolo
Info: da Martedì a Sabato ore 20.30. Prenotazione obbligatoria. unisce due creazioni esclusive per il Balletto dell’Esperia dei coreografi
Tel 011/7640459. Il luogo dello spettacolo è segreto e verrà Gustavo Ramírez Sensano e Paolo Mohovich. Entrambe le coreografie si
comunicato al momento della prenotazione. Biglietto 25 euro. ispirano all’universo musicale del compositore Ludwig van Beethoven.
Ogni sera sette spettatori. Sarà servita una cena. Nicola Ganci
The Secret Room, lo spettacolo della compagnia Cuocolo/Bosetti in scena fino al 4 aprile Sabrina Roglio
marzo ‘09
25 GALLERY
TEATRO

Muscoli, sudore e ritmo


portano in scena il corppo
D
al 31 marzo al 2 aprile gli
spettacoli di Spazio Pie-
monte 2009 porteranno sul
palcoscenico il linguaggio
del corpo. I nove coreografi scelti que-
st’anno per l’evento declineranno al-
trettanti spettacoli di danza attraverso
assoli e coreografie. I protagonisti sa-
ranno corpi assoluti o digitali in sceno-
grafie minimali e di nuove tecnologie.
E lo farà presentando coreografie
in prima assoluta: dagli scenari di
“Whoman”, con Eleonora Ariolfo e
Fabrizio Variale, dove gli spazi e i
tempi compressi e accelerati della
quotidianità si traducono in legami
precari, da montare e smontare. Il quo-
tidiano entra anche nello spettacolo
di Paola Chiama, “The dream screen
# 3: Trancedroid”, in cui la frenesia del
mondo televisivo viene interpretata e
scandita a ritmo dello zapping televi-
sivo. In “The Fish”, Erika de Crescenzo
interpreta una creatura acquatica con
una memoria di soli sette secondi, che
la porta a dimenticare in breve tempo Un’immagine dello spettacolo “Solo carta” della coreografa e danzatrice Sara Marasso; “Cessione. Biografia del vuoto” ideato e interpretato da Paola Bianchi. Saranno tra i protagonisti dell’evento teatrale Spazio Piemonte 2009
quanto le accade. Uno spettacolo che, al
tema ambientalista, unisce quello dello Raviola, Paola Colonna, Cristiana Candellero e Ornella ro dei beni e delle attività culturali e che il Piemonte e di scambio professionale tra gli artisti delle diverse
spettacolo e dell’utilizzo dei media. Infine, tra gli spet- Balestra. Da qui si parte per una riflessione sull’imma- ha realizzato assieme alle regioni Lazio e Campania regioni, di idee, progetti, professioni ed esperienze,
tacoli “Generazione piccole donne”, una reinterpreta- ginario femminile. per sostenere la formazione e le realizzazioni di gio- Spazio Piemonte cercherà di concludere con succes-
zione del romanzo di Louisa May Alcott attraverso la Si tratta di una nuova sfida di “Spazi per la danza vani danzatori e coreografi. Dopo i risultati ottenuti so il triennio del progetto.
vita personale delle quattro coreografe: Mariachiara contemporanea”, il progetto sottoscritto dal Ministe- nei due anni precedenti, con possibilità di incontro Alessia Cerantola

Un circuito ridotto Aziza e la danza del ventre


Il Circuito teatrale del Piemonte lancia l’iniziativa “Entra nel circuito
ridOtto”, incoraggiando la mobilità del pubblico attraverso una card non È giunto all’ottava edizione il festival
nominale che consente 16 ingressi a 8 euro nei teatri - massimo 2 per internazionale di danza, musica e cul-
ogni provincia - che aderiscono all’iniziativa. La Fondazione Ctp opera sul tura orientale “Stelle d’Oriente”, che
territorio piemontese in collaborazione con 33 comuni. Per avere la card per quattro giorni, dal 26 al 29 marzo
del circuito ridOtto basta fare un’offerta libera all’associazione Emergency. vedrà il teatro Espace di via Mantova
Gli interessati troveranno appositi contenitori nelle biglietterie dei teatri 38 (tel. 011.23.86.067) attraversato
coinvolti. La tessera da colori, ritmi e volteggi della danza
resterà valida fino al d’oriente, comunemente definita del
31 dicembre 2009. ventre.
«Andare a teatro con L’evento, il primo e unico festival
il circuito ridOtto – af- internazionale in Italia vedrà an-
fermano i promotori che quest’anno, la partecipazione
dell’iniziativa - non di star internazionali, come Mo
solo conviene ma è Geddawi, uno dei più grandi mae-
anche un’occasione stri di danza del ventre al mondo,
per promuovere una e, dal Cairo, la fondatrice del festi-
cultura di solidarietà, val Ahlan Wa Salhan, il più impor-
di pace e di rispetto tante per la danza d’oriente, Raqia
dei diritti umani». La Hassan.
card si può ritirare Il programma è fitto: giovedì
presso le biglietterie sera, al teatro Espace, ci sarà, lo
dei teatri che aderiscono all’iniziativa, o negli uffici torinesi di “Informacit- spettacolo Viaje, di danza india-
tà” (piazza Palazzo di Città 9/a). na, flamenca e contemporanea, Uno spettacolo dal vivo di danza del ventre. Il festival internazionale di musica e cultura orientale si svolge dal 26 al 29 marzo
L’iniziativa arriva in un momento, per il Circuito teatrale piemontese, più venerdì la “maratona d’oriente”,
che positivo. I dati relativi alla campagna abbonamenti 2008-2009 riporta- competizione tra danzatori che
no infatti un incremento economico del 32% rispetto alla passata stagio- partecipano agli stage del festival. Nella serata di sabato, danza tradizionale popolare, ballata da uomini e donne, e
ne, «nonostante – si legge in una nota della Fondazione – una politica di invece, al Teatro Colosseo, in via Madama Cristina 71 (bi- il baladi, tipico delle feste di famiglia. Per capire, sentire e
mantenimento dei prezzi stabile da due anni». glietti in vendita al teatro, tel 011 6698034/011 6505195) ci gustare da vicino l’esotico, dalle 10 di domenica mattina
I Comuni coinvolti dall’iniziativa sono: Alba, Asti, Avigliana, Almese, Ca- sarà il “gran gala”, con l’esibizione dei maestri, tra cui Aziza con ingresso libero, nel teatro Espace sarà allestito un souk
selette, Bardonecchia, Biella, Bra, Caraglio, Casale Monferrato, Ceva, Ciriè, Abdul Ridha, ideatrice del festival e fondatrice del Centro arabo, dove poter gustare il cous cous e fare shopping di
Cuneo, Fossano, Grugliasco, Moncalvo, Mondovì, Nichelino, None, Nizza Aziza di danza e cultura orientale di Torino. veli, accessori e abbigliamento direttamente dall’Egitto. Sa-
Monferrato, Novara, Oleggio, Piossasco, Rivoli, Savigliano, Tortona, Venaria Il centro, fondato nel 1996, vuole portare un pezzo d’orien- ranno anche in vendita cd e libri.
Reale, Vercelli, Vigone e Villadossola. te a Torino. L’origine della danza del ventre, si perde nella I biglietti per gli stage e i concerti sono in vendita al centro
Per maggiori informazioni, www.fondazionectp.it. storia, indietro di millenni, è diffusa in tutto il bacino del Aziza, corso Regina Margherita 36, tel 011 488320, www.
Gaetano Veninata mediterraneo arabo fino al Medio Oriente, in Iraq. Nella centroaziza.com.
danza d’oriente sono compresi vari stili, come il folclore, Laura Preite
26
GALLERY marzo ‘09

MUSICA

Abbado e Mozart
emozioni al Lingotto
U
n capolavoro assoluto più celebri e amati al mondo: Claudio Ma il cartellone del Lingotto Musica
della storia musicale: il Abbado. Basta mettere insieme questi non si esaurisce certo qui. Vari altri ap-
Requiem di Mozart. Uno due ingredienti e il risultato non può puntamenti fanno da corollario a questo
dei direttori d’orchestra che essere un evento musicale di straor- grande evento. Domenica 31 marzo ore
dinaria unicità. L’associazione Lingot- 20.30, nella Sala dei Cinquecento (via
to Musica propone, martedì 28 aprile Nizza 280), per la rassegna cameristica
alle ore 20.30, all’Auditorium Giovanni Lingotto Giovani, il duo composto dalla
Agnelli in via Nizza 280, violinista Monica Tasinato e dalla violon-
un concerto dedicato cellista Paola Perardi, interpreti di gran-
all’ultima fatica del de talento, propone musiche di Haydn,
genio salisburghese. Rat Ferrero, Händel e Ravel.
Abbado dirige la Mah- Domenica 10 maggio, sempre ore 20.30,
ler Chamber Orchestra all’auditorium Agnelli Daniel Harding
(ensemble da lui fonda- dirige la Royal Concertgebouw Or-
to nel 1998) e il prestigioso Swedish chestra. In programma il Concerto per
Radio Choir. Si rinsalda così il legame tra pianoforte e orchestra n. 2 di Chopin e
l’avventura artistica del grande diretto- la Sinfonia n. 2 di Brahms. Ospite d’ec-
re e quella dell’auditorium Agnelli, che cezione è Lang Lang, pianista di fama
è stato da lui “tenuto a battesimo” nel mondiale considerato dalla critica uno
concerto inaugurale del 1994 e che lo dei massimi esecutori nel panorama
ha ospitato diverse volte nell’ultimo de- contemporaneo. Altri eventi, informa-
cennio. Mercoledì 29 aprile il concerto zioni e prenotazioni sul sito www.lin-
viene replicato per gli abbonati. gottomusica.it.
Tante leggende, alimentate anche dal- Altrettanto interessanti sono i concerti
l’inventiva di scrittori e registi, si sono che l’Associazione De Sono propone
accumulate attorno al Requiem. Alcune nel salone del Conservatorio (piazza
sono fantasiose e storicamente inve- Bodoni 6). Martedì 24 marzo, ore 21, è
rosimili, ma tutte ruotano attorno alla protagonista il repertorio barocco per
vicenda umana di un Mozart ormai sfi- due clavicembali. Le musiche di Bach e
nito, chiamato a riflettere sulla sua vita e Krebbs dono interpretate da Mariangio-
sulla sua morte imminente, e capace an- la Martello e Giorgio Tabacco.
che di interpretare attraverso la musica Lunedì 18 maggio, ore 21, il programma
un destino universale. Abbado torna a spazia dal lirismo di Mendelssohn al-
confrontarsi con le pagine del Requiem, l’ironia di Rossini, dal classicismo di Boc-
inevitabile caposaldo del suo percorso cherini alla malinconica magia di Nino
di approfondimento mozartiano: risale Rota. Per ulteriori informazioni scrivere
infatti al ’99 una storica incisione inter- a desono@desono.it.
pretazione, realizzata con i Berliner. Lorenzo Montanaro

Appuntamenti al Regio
- Lunedì 16 marzo ore 20.30 Teatro di Daniele Spini.
Jeffrey Tate dirige l’orchestra Rai
Regio: la Filarmonica ’900 presenta - Domenica 5 aprile ore 11 Piccolo È ricca di proposte la primavera musicale
“Senza respiro. Omaggio ad Alfred Regio Puccini: Coro di voci bianche dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai. Tanti
Hitchcock”. del Teatro Regio e del Conservato- grandi artisti si avvicendano sul palcosceni-
- Mercoledì 18 marzo ore 17 Teatro rio “G. Verdi” . co dell’Auditorium di Piazza Rossaro.
Regio, Sala del Caminetto: con- - Domenica 5 aprile ore 17 Piccolo Dal 12 marzo, per due settimane consecu-
ferenza “Lustrini per il regno dei Regio Puccini: Concerto-spettacolo tive, l’orchestra si esibisce sotto la guida di
cieli. Ritratti di evirati cantori”di “A suon di musica” concerti per le un direttore onorario d’eccezione, Jeffrey
Luca Scarlini, presentazione a cura famiglie Classico... ma non troppo. Tate, che ha lavorato con alcuni tra i più pre-
di Susanna Franchi, alla presenza - Domenica 5 e lunedì 6 aprile ore stigiosi enti musicali del mondo: la London
dell’autore. 21 Teatro Regio: Concerto Giovanni Synphony Orchestra, i Berliner Philarmo-
- Giovedì 19 marzo ore 21 Piccolo Allevi. Biglietti esauriti solo 30 posti niker, la Boston Symphony. Ecco gli appun-
Regio Puccini: Musica tradizionale last minute. tamenti che lo vedono sul podio: giovedì
persiana. - Mercoledì 8 aprile ore 17 Teatro 12 e venerdì 13 marzo è in programma il
- Sabato 21 marzo ore 20.30 Teatro Regio Sala del Caminetto: Confe- romanticismo di Mendelssohn (il concerto
Regio: Capolavori della musica renza “Anniversari Incenso e zolfo, n.1 per pianoforte e orchestra è affidato alla
russa, Mark Elder direttore. estasi e dannazione: il Faust di maestria di Lars Vogt, pianista di fama inter-
- Martedì 24 marzo ore 21 Teatro Gounod” conversazione e ascolti nazionale). La settimana successiva, giovedì
Regio: Concerto di NEK. Info www. discografici a cura di Giancarlo 19 e venerdì 20 marzo, l’orchestra, ancora
setupitaly.com Landini. diretta da Tate, e il mezzosoprano Julianne L’orchestra sinfonica della Rai questo mese offre un cartellone ricco e varigato, da Mendelsshon a Beethoven
- Lunedì 30 marzo ore 21 Teatro - Martedì 14 aprile ore 20 Teatro Young interpretano pagine di colore tardo-
Regio: Filarmonica George Enescu Regio: Don Pasquale - repliche fino ottocentesco (Delius, Britten, Dvorak). La stagione si conclude con un gran finale. Giovedì 23 e venerdì
di Bucarest.www.unionemusicale.it al 26 aprile Giovedì 2 e venerdì 3 aprile i concerti sono dedicati alla musica 24 aprile è in programma la sinfonia n. 6 “Pastorale” di Beetho-
- Mercoledì 1 aprile ore 17 Piccolo vocale di Schubert: l’orchestra, diretta da Christian Arming, è af- ven: un “affresco sonoro”, una celebrazione del mondo naturale
Regio Puccini: Conferenza “Incontro Informazioni: Teatro Regio - Tel. fiancata dal Coro da Camera sloveno di Lubiana. che non manca mai di incantare il pubblico regalando emozioni
con l’Opera: Don Pasquale” Conver- 011.8815.557; www.teatroregio. Mercoledì 8 e giovedì 9 aprile è ancora protagonista una com- suggestive.
sazione e ascolti discografici a cura torino.it. posizione di Felix Mendelssohn, il concerto in re minore per vio- Dettagli sui concerti, altri appuntamenti e prenotazioni biglietti
lino pianoforte e orchestra d’archi, eseguito da Augustin Dumay sul sito www.orchestrasinfonica.rai.it-
(violino) e Louis Lortie (pianoforte). l. m.
marzo ‘09
27
GALLERY
MUSICA

Improvvisamente folk
Il programma di questo mese dello storico club di via Perrone offre atmosfere per tutti i gusti

Nelle foto, da sinistra: Ginevra Di Marco, Marc Ribot e Morgan. Sono solo tre degli artisti che in questi anni sono saliti sul palco del Folk Club in via Perrone. Questo mese si potranno vedere tra gli altri i Banda Elastica Pellazzab e la Syndrome de l’Ardèche

“In calendario
G
iovani! Andate al Folk Club! timo con musicisti d’eccezione e persone me proporranno i loro brani in bilico tra Pelle.
Trentenni, non sentitevi vecchi! amanti della buona musica, o meglio, di cantautorato italiano e musica francese, Il giorno dopo verranno imbracciate altre
Il Folk Club sa come farvi rin-
giovanire un po’ con la nuova
tutte le buone musiche.
Per cominciare bene, si potrebbe assistere
sono previsti con qualche goccia di swing e di jazz ma-
nouche.
chitarre, quelle spagnoleggianti del fla-
menco puro di Jesus Torres e Juan Anto-
campagna di sconti. Dal 1 marzo il Folk all’esibizione della Banda Elastica Pellazza L’atmosfera diventerà completamente nio Suarez “Canito”, che trasformeranno il
Club, per offrire buona musica d’autore il 13 e il 14 marzo. La Bep propone canzo- artisti provenienti francese sabato 21 marzo con il concerto club in una peña, ossia un locale di appas-
a più persone a prezzi più accessibili, ha ni semplici ma non banali che raccontano dei “la Syndrome de l’Ardèche”, una fanfa- sionati della musica andalusa.
deciso di estendere ai minori di 30 anni la storie minimali, ironiche e surreali, tutte da Spagna, ra fautrice di un folk caratterizzato dall’im- Il 2 aprile si torna a casa, in Piemonte, con
riduzione del 50% del biglietto d’ingres- qualità che l’hanno portata a vincere la provvisazione jazzistica. le atmosfere del Quintetto Sasà, capace di
so. Sarà così possibile godere ancora per
qualche annetto (e a costi ridotti) della
Targa Tenco/Siae alla scorsa edizione del
prestigioso premio.
Stati Uniti, Francia Venerdì 27 si cambia di stile e si passa al
blues del bassista americano David James
mescolare l’antica tradizione regionale al
jazz contemporaneo, con linee melodiche
straordinaria scena del club, avendo la Una settimana dopo, il 20, è la volta degli e del chitarrista italiano Paolo Bonfanti, della musica da ballo.
possibilità di trovarsi in un ambiente in- Elisir in compagnia di Walter Calloni. Insie- e non solo” accompagnati alla batteria da Alessandro Andrea Giambartolomei

Primavera a tutto Jazz Note contro la mafia


“Chi ama la mafia tira una riga”. È ciò che all’iniziativa che culmina il 14 alle ore 21
Marzo sarà un mese all’insegna dell’improvvisazione musi- McFerrin. si legge su degli adesivi gialli e neri at- al teatro della Concordia di Venaria Rea-
cale. Continua la programmazione di qualità al Torino Jazz Venerdì 20 marzo le note dell’Eu- le, con un “rave letterario e
Club nella nuova sede di piazza Valdo Fusi. roJazz Festival risuoneranno nello musicale” per combattere la
Venerdì 13 marzo, alle ore 21.30 si esibirà il “Jay Azzolina- storico teatro Giacosa di Ivrea (via mafia a colpi di note e paro-
Luigi Tessarollo American/Italian Quartet”. I due chitarristi, del Teatro 1, ore 21. Ingresso 20 eu- le. Luciana Littizzetto, il can-
aranno accompagnati da Davide Liberti al contrabbasso e ro), dove si esibiranno alcune per- tante Caparezza, gli scrittori
potranno contare sul supporto ritmico del batterista Ron sonalità di primissimo piano della Stefania Bertola, Fabio Geda
Vincent, invitato speciale della serata. scena internazionale. L’European e Paolo Giordano, e i registi
Il 26 marzo, alle 21.30, sempre nella sede di piazza Valdo Fu- Organ Summit aprirà la strada al Mimmo Calopresti e Davide
si, Gianni Basso, importante sassofonista, mentore di molti duo composto da Sergio Camma- Ferrario, sono alcuni dei no-
nuovi talenti italiani e direttore del club, si esiberà con la To- riere e Fabrizio Bosso. I due presen- mi che parteciperanno alla
rino Jazz Orchestra, da oltre vent’anni punto di riferimento teranno il loro progetto “Jazz’n’Soul serata (costo del biglietto 12
per i migliori musicisti contemporanei. Duet” in un concerto per pianofor- euro più prevendita).
Intanto, nel Canavese, martedì 17 comincerà l’Eurojazz Festi- te e tromba dove il jazz incontra la Oltre all’appuntamento del
val, che giunge quest’anno alla sua ventinovesima edizione. canzone d’autore, lasciando spazio 14, il calendario di marzo
Maurizio Brunod, chitarrista solista, aprirà la manifestazio- all’improvvisazione. dell’Hiroshima Mon Amour
ne a Chiaverano (Teatro Bertagnolio , via del Teatro 19, ore Sempre a Ivrea, il giorno seguente, presenta interessanti eventi:
21.30. Ingresso libero). Al suono della sua chitarra alternerà nella sala Santa Marta dell’omoni venerdì 20 suonano i Fratelli
delle attrezzature elettroniche. ma piazza, alle 17.30, sarà la volta Sberlicchio, gruppo musicale
Sulla scia del jazz e dell’elettronica sarà anche il concerto Carlo Actis Dato (clarinetto basso, torinese; sabato 21 sale sul
del duo composto dal trombettista Franco Ambrosetti e sax baritono e tenore) e Baldo Mar- palco Seun Kuti, musicista
dal contrabbassista Miroslav Vitous, mercoledì 18 alla sala tinez (contrabbasso), che delizieran- nigeriano rappresentante
comunale di Bollengo (piazza Statuto 1, ore 21.30. Ingresso no il pubblico con brani ispirati dalla Seun Kuti salirà sul palco dell’Hiroshima sabato 21 dell’afrobeat; venerdì 27 è
5 euro). tradizione musicale italiana, gallega la volta degli The Hormo-
Giovedì 19 marzo, alle 21.30 nel Salone Multifunzionale di e mediterranea (concerto gratuito). Alle ore 21, al Teatro taccati alle pareti dei bagni dell’Hiroshi- nauts, band rockabilly italiana e sabato
via Roma 59, a Banchette d’Ivrea, sarà la volta di un altro duo Giacosa, il trio Moroni-Zunino-Mirabella offrirà un omag- ma Mon Amour. La campagna promossa 28 si esibiscono i Marlene Kuntz. Tutti
di spessore, quello di David Friedman e di Ferenc Snétber- gio a Oscar Peterson. A seguire, per il gran finale, ci sarà dall’associazione Torino Sistema Solare i concerti iniziano alle 21.30, e per chi
ger. Il primo, vibrafonista di talento, ha suonato per impor- il New York City Quartet di Mike LeDonne, Piero Odorici, contro la criminalità e il consumo di raggiunge l’Hiroshima in via bossoli n.
tanti compositori contemporanei come Leonard Bernstein John Webber e Joe Farnsworth (Ingresso:20 euro). cocaina è arrivata fin dentro le toilette 83, in bus o in bicicletta, mostrando il
e Luciano Berio, così come con artisti jazz di calibro, quali Infine domenica 22, alle ore 22, a Colleretto Giocosa, nella di molti locali notturni torinesi. L’Hiro- biglietto obliterato o la bici ha diritto a
Wayne Shorter. Il secondo, chitarrista ungherese, unisce alla sala Polifunzionale, il quartetto di Marta Raviglia chiuderà shima Mon Amour, così come numerosi una consumazione in omaggio.
tradizione rom sinti l’innovazione musicale sviluppata gra- quest’edizione dellEurojazz Festival. club e associazioni culturali, ha aderito Emanuele Satolli
zie alla collaborazione con Markus Stockhausen e Bobby a. g.
GALLERY 28 marzo ‘09
LIBRI

I giorni di Jack London


Una kermesse al Circolo dei Lettori per festeggiare il centenario dall’uscita di “Martin Eden”

Pagan reading
Per chiunque ami esprimersi in
versi la poesia risuona come voce
sacra. A Torino, in particolare, poe-
sia e spiritualità fanno rima con
Pagan Reading, evento culturale
unico nel suo genere, giunto alla
terza edizione, che si svolgerà il
21 marzo ai Giardini Reali. «Pagan
Reading consiste in una lettura
pubblica di estratti narrativi o
di poesie incentrati, quest’anno,
sul tema “Così parlano gli Dei”
- spiegano gli organizzatori, Paolo
e Sandro - Le radici del Pagan
Reading affondano infatti nel-
che si definiva “socialista per forza” a causa l’Ecospiritualità, intesa nella sua
della vita di stenti dalla quale proveniva e accezione più profonda di mistica
A sinistra: una per l’attenzione verso i diseredati celebrati politeista e pagana in genere.
strada intitolata in libri quali, appunto, Il popolo dell’abisso o L’incontrarsi sarà, allora, come ri-
a Jack London. ancora La lotta di classe, Rivoluzione, Il tallo- trovarsi in una radura accogliente,
In alto: la prima ne di ferro. Jack London fu un eccezionale lontani dagli intricati boschi della
edizione italiana scrittore per la sua epoca, tutta la sua vita nostra esistenza».
di Martin Eden, fu infatti caratterizzata da esperienze lavo- La partecipazione è libera e
di cui quest’anno rative diverse dalla scrittura: fece lo strillo- aperta a chi voglia condividere le
ricorre il centenario ne di giornali, il pescatore clandestino di emozioni che nascono dalla paro-
ostriche, il lavandaio, il cacciatore di foche, la scritta e, più in generale, pizzichi
il corrispondente di guerra russo-giappo- di esperienza personale. Gli inte-
nese, l’agente di assicurazioni, il coltivatore ressati potranno, inoltre, portare

A
l Circolo dei Lettori di via Bogino verranno Mario Maffi, docente di america- letture rivolte a bambini e ragazzi intende e il cercatore d’oro prima di diventare uno con sé e leggere i testi preferiti;
una tre giorni intende ricordare nistica alla Statale di Milano, Paolo Cioni e il spiegare la tematica avventurosa ma im- scrittore di successo. Ormai affermato ebbe magari composti per l’occasio-
Jack London in occasione del critico Gian Paolo Serino. Un incontro per ri- pegnata che ricorre nella letteratura dello fortuna come cronista, seguendo la rivolu- ne. Pagan Reading darà, così, il
centesimo anniversario del suo trarre il poliedrico carattere di Jack London scrittore americano. Sarà invece un musical zione messicana come inviato sul campo, benvenuto alla primavera attra-
capolavoro Martin Eden. Per festeggiare lo che, tra il 1899 e il 1916, pubblicò circa mille ad animare la serata con brani interpretati e come sportivo, dedicandosi alla “nobile verso la voce sacra della poesia.
scrittore americano e per (ri)scoprire la sua racconti, saggi, reportage e cinquanta libri, insieme a singolari ma evocativi movimenti arte” della boxe. Morì prematuramente L’appuntamento è fissato per il 21
opera è in programma una serie di iniziati- viaggiò per il mondo e fu reporter di guerra, registici e coreografici, oltre che dalla lettu- nel 1916, a soli 40 anni, forse per overdose. marzo 2009, dalle ore 15, in corso
ve che animeranno il week-end da venerdì marinaio, creò un’azienda agricola biologi- ra scenica di alcuni passi salienti del roman- Definire Jack London è impresa pressoché San Maurizio angolo Viale dei
27 marzo a domenica 29. ca con cinquanta dipendenti e fu politica- zo Martin Eden. impossibile. Come scrisse la moglie, «Jack Partigiani. Per altre informazioni:
Dopo una presentazione a cura di Davide mente impegnato con il partito socialista. Chiuderà la manifestazione il cantautore fu un grande scrittore, ma ricordatelo per 329.96.31.467, 349.17.90.205
Sapienza, alle ore 18 del venerdì si proce- Chiuderà la giornata un reading di Davide Vinicio Capossela che sarà protagonista di quello che più amava. La terra e il sogno di oppure paganreading@yahoo.it.
derà con un dibattito dal titolo Martin Eden, Sapienza, Jack London e il grande Nord. un reading dal titolo Il popolo dell’abisso una comunità agricola». Giovanna Boglietti
i cento anni di un capolavoro al quale inter- Nella mattinata di sabato 28 una serie di dedicato all’impegno politico di London, Matteo Zola

Cento anni di Sei


C’è ancora tempo per visitare la mostra Serenant et illuminant. I
Mia sorella è una foca monaca
grandi libri illustrati per l’infanzia della Sei (1908-2008), dedicata È da poco uscito in libreria per l’edito- diploma di terza media e nessuna intenzione di tornare sui banchi.
ai cento anni della Sei, la celebre casa editrice scolastica torinese. re Fazi “Mia sorella è una foca mona- Fin da piccolo ha una grande passione per la lettura e la letteratu-
L’esposizione si tiene fino al 26 aprile a palazzo Barolo, in via delle ca”, primo romanzo del trentaseienne ra, in particolare ama gli scrittori americani come Salinger, Carver,
Orfane 7, nel nuovissimo spazio museale permanete dedicato alla torinese Christian Frascella. “Non la- Bukowski e Hemingway, e tra gli italiani Giuseppe Genna, che ha
scuola e ai libri per l’infanzia. sciarti incastrare” è uno dei significati scritto la presentazione di “Mia sorella è una foca monaca”.Verso gli
La Sei, Società editrice internazionale, è stata fondata dai Salesiani di questo libro. Frascella racconta una 11 anni Christian ha iniziato a scrivere “le prime cose patetiche” tipi-
nel 1908 e da allora è diventata una delle più importanti case editri- storia e non manda dei messaggi, ma che dell’adolescenza e “solo negli ultimi anni – dice – sono riuscito
ci italiane, contribuendo alla formazione di generazioni e genera- pensa una cosa importante: “Mollare a trovare un mio stile personale”. E’ anche appassionato di cinema,
zioni di bambini e ragazzi. Il suo motto è “Serenant et illuminant”, quando le cose vanno contro i tuoi crede in internet, lo usa parecchio e lo definisce “la più grande in-
che sottolinea il valore educativo ed artistico della sua produzione desideri perché la possibilità di sce- venzione di sempre”, soprattutto per la sua immediatezza. Segue i
scolastica. La mostra si propone di far conoscere la storia, gli autori, gliere esiste”. siti letterari di Carmilla, Genna e Vibrisse, e ha anche un suo blog
i generi, i temi della sua produzione editoriale e in particolare di Proprio un bel libro: una storia attua- personale (http://christianfrascella.wordpress.com/).
valorizzare lo straordinario patrimonio di immagini dell’archivio le e vera che parla di giovani senza Attualmente vive a Torino con la sua compagna, non ha figli e
disegni, tra i pochi in Italia ad essere conservato quasi integralmen- essere giovanilistica, un racconto forse nemmeno l’intenzione di averne in futuro. Ha lavorato per
te. L’allestimento ricostruisce l’evoluzione della grafica e degli stili che arriva al lettore in modo sempli- anni in fabbrica ed è stato iscritto al sindacato, poi in un call-
e la presenza delle principali personalità di illustratori, a partire dal ce e diretto, uno stile asciutto e fine. center, dove l’iscrizione al sindacato era cosa sconsigliata fin dal
primo Novecento e passando per quella che forse è l’epoca d’oro Il protagonista è un diciassettenne momento dell’assunzione. Adesso si definisce disoccupato, ma
dell’illustrazione Sei, cioè gli anni Venti e Trenta. intelligente e capace di far sorridere mentre aspetta di vedere come andrà il suo primo libro, ha già
Tra i vari libri esposti spicca il Pinocchio del 1942, le cui tavole, opera senza essere volgare, uno che non se quasi finito il secondo e spera di poter lavorare come scrittore a
di Giovanni Battista Galizzi, pittore di temperamento simbolista, so- la tira, ma anche un tipo scorbutico e tempo pieno.
La copertina del libro di Christian Frascella
no state definite “una delle interpretazioni più profonde e preziose testardo. Del romanzo dice di averlo scritto in modo da far succedere qual-
della storia del burattino collodiano”. L’autore è nato a Torino nel 1973 da cosa in ogni paragrafo così da non annoiare il lettore.“Mia sorella è
Il nuovo Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia di Palazzo Barolo genitori pugliesi, ultimo di 5 fratelli, ed è cresciuto a Mappano. Do- una foca monaca” è un’opera in parte autobiografica perché Fra-
è stato inaugurato a dicembre proprio con questa mostra e completa il po quattro bocciature in prima liceo ha capito di non essere adatto scella si ritrova un po’in tutti i personaggi, che ha creato ispirandosi
percorso già esistente sulla storia della scuola. per vivere all’interno del contesto scolastico e ha deciso di chiude- a persone conosciute nella sua vita, alle cerchie di bulletti di provin-
Per informazioni è possibile telefonare allo 011.3716661. re lì la sua carriera di studente, ma “a differenza del protagonista del cia di cui non faceva parte perché “non ero abbastanza figo” e ag-
Giulia Dellepiane mio libro – racconta - ho poi passato un periodo di fancazzismo giunge “ma nemmeno io volevo stare con loro, non mi piacevano”.
e fortunatamente la mia famiglia mi ha supportato”. Oggi ha un Rebecca Borraccini
29 GALLERY
marzo ‘09
ARTE

L’inglese Jessie Boswell


pioniera del pennello
Q
uando nel 1928, in una Torino pittoricamente dominata dal-
l’accademico Giacomo Grosso, nacque il gruppo dei Sei, Jessie
Boswell aveva 47 anni. Versatile, indisciplinata e musicale, la
Arte e ambiente
pittura di questa donna inglese, nata a Leeds nel 1881 e morta Una mostra per salvare l’ambien-
a Moncrivello, in provincia di Biella, nel 1956, è pressoché sconosciuta al te: questa la scommessa di “Arte e
grande pubblico. Per motivi vari, che vanno dal sessismo al suo essere ambiente”, due esposizioni visita-
straniera in terra italica e fascista (nonostante avesse preso la cittadinan- bili al Mirafiori Motor Village dal
za nel ’36 e si definisse lei stessa “pittrice italiana”). Gli altri del gruppo, 28 marzo al 7 maggio. La natura e
Carlo Levi – l’autore di “Cristo si è fermato a Eboli” -, Gigi Chessa, Nicola le sue rappresentazioni saranno
Galante, Francesco Menzio ed Enrico Paolucci, hanno sicuramente avuto infatti le protagoniste di una mo-
un destino diverso. Eppure la Boswell non era una sprovveduta: espose stra articolata in due momenti.
alle Biennali 1924, 1926 e 1928, era diplomata in musica alla Royal Aca- Le “Maree nere e Terre fossili” di
demy di Londra, era, secondo il giudizio del critico Carrà (1929) “una pit- Mario Giammarinaro saranno le
trice che cerca l’estrinsecazione di un principio naturalistico al di fuori interpreti del tema dal 28 marzo
degli schemi consuetudinari”. al 15 aprile. I toni cupi amalga-
La mostra antologica che si apre a Torino il 18 marzo, negli spazi espo- mati con colle, resine, pigmenti
sitivi di Sala Bolaffi (via Cavour 17), assume dunque una grande rilevan- industriali e polimeri plastici
za; oltre 100 opere fra cui importanti inediti, i quadri più famosi esposti sono gli elementi principali delle
con il gruppo, i successivi dipinti, meno noti. Organizzata dalla Regione installazioni dell’artista torinese
Piemonte in collaborazione con la Fondazione Sella e grazie all’apporto che espone dagli anni ’90 parteci-
dell’Archivio Gualino di Roma, la mostra resterà aperta con ingresso gra- pando anche a mostre collettive
tuito fino al 10 maggio. internazionali a Liegi, in Belgio,
«I Sei – racconta la curatrice dell’antologica boswelliana Ivana Mulatero e a Innsbruck. Giammarinaro in-
– furono, come li definì il gallerista milanese Bardi,“una pattuglia giovane terpreta a suo modo il paesaggio
d’intenti e giovane di spirito”. La loro pittura era una risposta forte a quel- contemporaneo descrivendo la
lo che stava succedendo a livello artistico nazionale, con il gruppo del capacità della natura nel sapersi
Novecento capitanato da Margherita Sarfatti, la pattuglia casoratiana, i rigenerare nonostante le conti-
futuristi». L’appoggio di un critico come Lionello Venturi e del finanzie- “Teresa e Paola Galimberti e Gertie Sella” olio su tavola, 1940. Quest’opera di Jessie Boswell sarà esposto nell’antologica dell’artista nue violenze dell’uomo. Obiet-
re e collezionista Riccardo Gualino fu importante: «I Sei propugnavano tivo: la ricerca di un’armonia
una visione diversa, una pittura che si rifaceva alla tradizione europea, in particolar modo impregnato di preraffaellismo e di simbolismo. La sua era una visione originale, inedita, tra uomo e natura espressa dal
quella impressionista». Su Jessie Boswell scese il silenzio dopo l’ultima mostra del gruppo, fresca, non educata ai modi accademici». binomio tra terra e acqua.
a Torino nel 1930. «All’epoca erano pochissime le pittrici – ricorda la Mulatero - e la mag- Oltre al legame con l’Inghilterra, nei dipinti della Boswell c’è anche molta Torino, «nel mo- Dal 18 aprile al 7 maggio la rifles-
gior parte erano legate ad artisti o a famiglie che le sostenevano. La Boswell era single e do di trattare gli interni, con una certa plasticità, una certa sinteticità, una maniera di desu- sione prosegue con “Il paesaggio
inglese in una società fascista: non partiva certo avvantaggiata». Anche nella sua pittura si mere il dato esterno in senso quasi analitico – oggettivo, astraendolo». Questa, afferma la informale” di Luigia Rinaldi. Con
evince l’origine anglosassone: «La sua ricerca aveva una nota differente rispetto a quella Mulatero, «è, se vogliamo, una lezione casoratiana, un tipo di pittura ponderata, ragionata: una serie di pitture ad acrilico di-
degli altri cinque, perché si era formata in Inghilterra alla fine dell’Ottocento, in un clima lei si sente fondamentalmente pittrice italiana». Felice Casorati, dunque, l’antiaccademico pinte tra il 2000 e il 2008, l’artista
per eccellenza (almeno all’inizio), la figura alla quale guardavano i pittori giovani che vole- usa il colore come specchio dei
vano innovare. La Boswell era nemica del suo classicismo, ma inevitabilmente ne sentiva sentimenti e degli affetti. I toni
l’influenza, ne seguiva il lavoro. La mostra è importante anche perché svela aspetti della puri e sena impasto comunicano

Le distrazioni di Hopkins pittrice sconosciuti, espone disegni dei primi del ‘900: «Sono album - sottolinea la curatri-
ce - che raffigurano la vita domestica borghese dell’epoca; album con disegni umoristici,
scanzonati, dai tratti quasi vignettistici». La musica, altra grande passione della Boswell
ottimismo nonostante la disa-
strante realtà ambientale che ci
circonda.
Il tema della mostra di Greg Hopkins, che si terrà alla Galleria Glance di Torino (prima di venire in Italia faceva la concertista) è strettamente collegata alla sua pittura: «La La mostra sarà visitabile dal
dal 12 marzo al 25 aprile, è la distrazione. O meglio,“le distrazioni” – “Distrac- pennellata, i suoi accosti timbrici di colore, gli aspetti di intensità cromatiche che vengono lunedì al sabato dalle 9 alle 19.30
tions” è anche il titolo della rassegna –, poiché ciascuna delle sue opere è una a realizzarsi per giustapposizione di timbri differenti sono di tipo musicale, soprattutto in e la domenica dalle 9.30 alle 13 e
sfida alla capacità di concentrazione dello certe opere del ’29. Pennellata pastosa, grigi e poi improvvisamente rossi squillanti su toni dalle 15 alle 19.30 presso la Mira-
spettatore, alla sua abilità nell’afferrare e di fondo soffuso».“Il fatto è che sono troppo brava, non c’è speranza di diventare altra, te- fiori Galerie in piazza Cattaneo 9.
seguire, senza perdersi, le molteplici e sottili mo”. Scriveva così, la Boswell, questa donna «estremamente fiduciosa, ma dotata di scarsa L’ingresso è libero; per informa-
implicazioni dell’immagine. I dipinti di questo volontà, che iniziava un impegno e poi lo interrompeva, versatile, una donna che scriveva zioni è possibile telefonare allo
giovane artista newyorkese (classe 1977), per lettere, suonava, dipingeva». Insomma, la mostra alla sala Bolaffi è un omaggio dovuto. 011 0042000. d.s.
la prima volta in Italia e in Europa, sono infatti Gaetano Veninata
dei raffinati rebus visuali, realizzati median-
te un’originale tecnica in acrilico che, come
ammette lo stesso autore «richiede molto
tempo e molto amore». Le immagini sono
formate da più strati di scotch, ciascuno dei
quali costituisce un piano pittorico che verrà
Ziqqurat di cera
poi parzialmente asportato, mettendo a nudo Polline, riso, cera d’api: sono gli ingredienti ria della cultura indiana. La personale
le superfici sottostanti. Il risultato sono oggetti dell’arte di Wolfgang Laib, che dal 9 aprile di Laib, rappresenta un momento di
“a più livelli visivi” in cui schemi ornamentali al 7 giugno sarà presentata in una mostra riepilogo della sua ormai più che ven-
L’opera di Greg Hopkins “Dim Heir’s Party”
riconducibili a diverse tradizioni stilistiche personale alla Fondazione Merz di Torino, in tennale ricerca creativa, incentrata sul
– dalla grottesca rinascimentale all’Art Decò via Limone 24. L’evento sarà articolato in due tema dell’armonia e dell’equilibrio che
– si intersecano, in un gioco di alternanze figura-sfondo e contorni in positivo momenti: si aprirà con l’istallazione – che oc- sottendono la varietà e complessità
e negativo, a riferimenti all’arte moderna, dall’espressionismo astratto al “let- cuperà l’intero spazio espositivo – di centi- della natura e dell’opera dell’uomo. Co-
tering” della Street Art. Dopo il successo riscosso con la personale di Angela naia di piccoli cumuli di riso, ordinati in uno sì, a detta dell’artista, «il polline rimanda
Dufresne, la promotrice Nadia Stepanova celebra, con questa mostra il terzo schema geometrico intorno ad una linea di all’inizio e alla creazione, le montagne Riso e cera d’api sono i materiali usati da Wolfgang Laib
anniversario della sua galleria torinese. Nata a Mosca e formatasi tra Roma, piccole montagne di polline. La composizio- di riso e lo Ziqqurat di cera d’api al nu-
Venezia e New York, la gallerista ha già ospitato presso la Glance molti artisti, ne comprenderà poi una grande piramide trimento e al legame del cielo con la terra, il nel 2003), iniziato in occasione di Documen-
già affermati o emergenti, tra cui Kent Henricksen, Min Kim, Caroline Walker, a gradoni, o Ziqqurat, di cera d’api. Dal 1 al fuoco alla fine, alla distruzione e possibile rin- ta 1987, quando Merz invitò l’artista tedesco
Jocelyn Hobbie, Ezra Johnson. 7 giugno, il progetto entrerà quindi in una novamento del mondo, alla trasformazione a completare una delle sue opere, un tavolo
Info: Galleria Glance, Via San Massimo 45, Torino, tel. 3489249217, www.galle- nuova fase, ospitando trentadue Bramini, del fisico, ad un nuovo ciclo, alla condizione a spirale, con uno dei suoi vasi di polline. In-
riaglance.it, info@galleriaglance.com provenienti da uno dei più importanti tem- del cambiamento». Il progetto di Laib segna fo: tel. 011.19719437, www.fondazionemerz.
l. pa. pli del sud dell’India, che officeranno ogni inoltre l’ultimo episodio del sodalizio artisti- org, info@fondazionemerz.org.
giorno il rito del fuoco, tradizione millena- co e personale con Mario Merz (scomparso Leopoldo Papi
OBIETTIVO
LAVORO 30
marzo ‘09

in collaborazione con

Stage sì, stage no...


... istruzioni per l’uso
L
o stage: gioia e dolore di chi cerca occupazione. Pare a vol- a categorie lavorative che effettivamente non richiedono una for-
te essere l’unico modo per accedere al mondo del lavoro, a mazione specifica. Capita così che i giovani si trovino a fare stage
prezzo però di mesi di lavoro senza vedere un soldo. da cassieri, commessi, magazzinieri o camerieri.
Per stage, o tirocinio formativo, si intende infatti il rappor- I sondaggi sono preoccupanti. Secondo un’indagine condotta da
to che si instaura fra un datore di lavoro, pubblico o privato, e un Mio Job più della metà degli stagisti ha ripetuto lo stage almeno
singolo, rapporto non assimilabile al lavoro subordinato, quindi una volta. Il 51% dice di non aver mai avuto un progetto forma-
senza obblighi retributivi o contributivi. Il fine do- tivo e solo il 35% assicura di essere stato inserito e seguito da un
vrebbe essere quello di consentire al tirocinante di tutor. Peggio ancora dal punto di vista occupazionale: il 55% non
acquisire esperienza, di imparare un mestiere. Spesso ha ricevuto nessuna proposta di contratto. Dato che sale al 65%
dunque lo stage è il modo più immediato per entrare secondo l’indagine di Monster.it e all’80% secondo altri. Difficile
in azienda e a volte rappresenta anche un canale pri- poi conteggiare il numero di stagisti a causa della rapida mobilità
vilegiato di assunzione.A livello legislativo lo stage e non è semplice neanche tracciarne un profilo, anche se tenden-
è regolamentato dall’articolo 18 della legge 196 del zialmente la maggior parte sono laureati o hanno conseguito un
1997, la legge Treu. I principi del regolamento ven- master. L’esercito degli stagisti comunque inizia a organizzarsi
gono però talvolta disattesi e il tirocinio si trasforma e negli ultimi anni sono sorti numerosi blog, uno su tutti ‘La Re-
semplicemente in un lavoro non retribuito. La stessa pubblica degli Stagisti’, dove tra l’altro è stilata una classifica delle
normativa, poi, autorizza l’applicazione del tirocinio aziende più affidabili.

“Ma io ho fatto solo fotocopie”


Lo stage: rappresenta a volte un’opportunità, a volte terle su file. Lo stesso lavoro meccanico e ripetitivo per
“Sto imparando una perdita di tempo e soldi. È quanto è successo a Pa-
mela Nerattini che racconta: «Mi sono laureata in Eco-
8 ore al giorno». Retribuzione per 40 ore di lavoro setti-
manale: 400 euro. «E soprattutto – sottolinea l’ex stagi-

davvero tanto” nomia a Torino nel 2002. Avevo 22 anni e l’anno dopo,
tramite l’università, mi ha contattato la Tnt per propor-
mi uno stage. Ero appena tornata da Londra e ho subito
sta – non ho imparato nulla. Era un lavoro fisico più che
intellettuale. Spostavo fogli e facevo fotocopie. Il pro-
blema è che il periodo della mia assunzione è coinciso
accettato». La promessa era un tirocinio formativo di sei con il licenziamento di una responsabile e c’era quindi
Sara Morina è una studentessa della Saa, Scuola di Ammini- mesi nel settore del controllo di gestione: «Avrei dovuto un po’ di confusione in reparto. Nessuno aveva tempo di
strazione aziendale di Torino. A luglio prenderà la laurea in anche occuparmi delle traduzioni dall’inglese. Insomma spiegarmi qualcosa, nonostante fosse previsto dal mio
Management dell’informazione e Comunicazione aziendale, era un’offerta abbastanza allettante». contratto. L’unica nota positiva è che ho imparato a usa-
intanto sta facendo uno stage di sei mesi all’Ufficio commer- Peccato che dopo poco Pamela si sia accorta che il lavoro re il pacchetto Office, grazie a una responsabile, ma ri-
ciale della Azimut yachts. non era affatto quello promesso: «In pratica – dice – mi spetto a tutto quello che avrei dovuto apprendere è pra-
Sara, come sta andando il tuo stage? sono ritrovata a spuntare le bolle di spedizione e a met- ticamente nulla». E così Pamela ha preso una decisione:
«Bene, sono molto soddisfatta dell’ambiente ma «Dopo solo 4 mesi – conclude – me ne sono
anche del fatto che da subito ho ricevuto aiuto e infor- andata. Era una perdita di soldi e di tempo.
mazioni. Dal punto di vista professionale è la mia pri- Non me ne sono mai pentita e col senno di
ma esperienza lavorativa e quindi è una realtà nuova poi ho avuto ragione: una ragazza che ave-
per me. Ho tutto da imparare, partendo dalle piccole va iniziato le stage con me è rimasta in tut-
cose, come la scrittura delle e-mail e l’uso dell’inglese». to un anno e non è stata assunta. Insomma
I tuoi tutor ti stanno dando una formazione? non c’erano nemmeno le prospettive per un
«Sì, passo passo. Io sono affiancata al Sale manager di futuro».
Asia e Pacifico. Quando mi hanno fatto il colloquio mi
ha scelta lui personalmente perché aveva più bisogno,
infatti il mercato in Oriente è in via di espansione.
Comunque ho già deciso che farò la tesi su questa
esperienza».
Se la Azimut non dovesse assumerti allo scadere dei sei
mesi, ti pentiresti di aver scelto questo stage?
«Sinceramente spero di poter continuare a lavorare
con Azimut, ma se non sarà così è comunque un’espe-
rienza importante per me e che mi ha insegnato molto
sui rapporti di lavoro e sulla gestione del lavoro. Lo
rifarei comunque».

bAcheCa
In tempi di crisi faticano a trovare lavoro onore, ed è accessibile anche a persone aiutare le imprese a valorizzare i dipen-
anche laureati in materie tradizional- estremamente povere che vogliono lan- denti, migliorandone la performance ma
mente molto richieste, come ingegneria e ciare imprese troppo piccole per ottenere anche la motivazione. L’ingegnere del
informatica. Al contrario, ha più successo finanziamenti ordinari. Questo nuovo pensiero dovrebbe “assumere Socrate e
chi riesce a inventarsi una nuova pro- tipo di finanziamento è stato inventato il suo dialogo maieutico come modello di
fessione, sfruttando in chiave originale dal banchiere Muhammad Yunus, premio riferimento”, per questo deve avere una
competenze comuni a molte persone. Per Nobel per la pace nel 2006. L’operatore laurea in Filosofia.
questo nascono figure come l’ingegnere di microcredito deve avere una laurea in Per capire meglio queste professioni si
del pensiero e l’operatore di microcre- Economia e preferibilmente il master in possono consultare una serie di siti, tra cui
dito. Qualcuno può rimanere sorpreso o Finanza per lo sviluppo dell’Università di www.phronesis.info e www.permicro.it.
storcere il naso, ma è tutto vero. Parma. Per avere ulteriori informazioni e consigli
Il microcredito è una forma di prestito Più particolare è la professione di inge- mirati è possibile scrivere all’indirizzo e-
bancario, paragonabile al prestito ad gnere del pensiero, che ha il compito di mail info@collegamenteneutro.it.
31 marzo ‘09

SAVE THE DATE


a cura di Sabrina Roglio
TEATRO STABILE TORINO tuzioni culturali, festival, enti pubblici e
privati a concorsi, residenze, seminari,
la città straniera ospitante. Il dossier di
partecipazione per la prima parte del
Più di ottanta opere dell’artista tede-
sco nato nel ‘58 che dall’inizio degli
che diventerà il luogo di vita e lavoro
dell’artista per la durata della residen-
Face à face workshop, stage o iniziative analoghe nuovo bando deve essere presentato anni Ottanta crea opere che indagano za. Il programma di residenza nasce nel
All’interno della manifestazione Face à o che abbiano in progetto produzioni entro il 22 maggio 2009. Info e bando il mezzo fotografico, l’uso che ne vie- 2007 come progetto pilota e ha visto
face – parole di Francia per scene d’Ita- artistiche da realizzare presso centri e di concorso www.giovaniartisti.it. ne fatto nella società e l’universo della la partecipazione degli artisti Giorgio
lia, giunta alla sua terza edizione che istituzioni straniere. Il progetto si ri- cultura visiva contemporanea. La mo- Andreotta Calò e Mario Tomè, la se-
ha l’obiettivo promuovere la dramma- stra si concentra sui lavori più recenti conda edizione si è svolta nell’autunno
turgia francese contemporanea in Ita- dell’artista, indagando in particolare 2008 con la partecipazione dell’artista
il rapporto con la produzione visiva cinese Pak Sheung Chuen.Info: www.

Fondazione CTP dell’era digitale, le forme di manipola-


zione dell’immagine e la costituzione
della soggettività in questa epoca. Info:
progettodiogene.eu..

MRSN
La Fondazione Circuito Teatrale 21 al Teatro Sociale “G. Busca” in www.castellodirivoli.org.
del Piemonte presenta le due tap- piazza Vittorio Veneto 3 ad Alba Conversazioni sugli esserini
pe nella regione dello spettacolo
Fragments di Peter Brook. Cinque
(info: 0173/35189). Contestual-
mente agli spettacoli a Torino, in
BIVACCOURBANO Ultimo incontro al Museo Regionale di
Scienze Naturali, via Giolitti 36, del pro-
pièce di Samuel Beckett montate collaborazione con il Centre Cul- Scadenza in maggio
insieme dal regista inglese in un turel Français, al Cinema Fratelli Il gruppo Diogene bandisce il concor-
allestimento spoglio e con pochi Marx, corso Belgio 53, il 17 marzo so internazionale, con scadenza il 23
elementi essenziali. Lo spettaco- alle 20.15 sarà proiettato il film in maggio, per la residenza “Diogene bi-
lo, realizzato in lingua francese originale in lingua francese “Brook vaccourbano”, aperto a tutti gli artisti
nel 2006, è stato poi riallestito in par Brook - Portrait intime” con la
lingua inglese, in coproduzione regia di Simon Brook; il 19 marzo
lia, il Teatro stabile di Torino propone con lo Young Vic Theatre a Londra. alle 20.15 la versione originale in
due appuntamenti. Al Teatro Vittoria Questa versione verrà presentata lingua inglese con sottotitoli in
il 22 marzo alle 21 verrà presentato il 24 e il 25 marzo alle 21 presso francese di “Tragédie d’Hamlet”
“L’animale del tempo” di Valère Nova- le Fonderie Teatrali Limone, via con la regia di Peter Brook.
rina, e il 23 alle 21”Duetto - Tutta la vita Pastrengo 88 a Moncalieri (info Info: www.fondazionectp.it, www.
sono stata una donna” di Leslie Kaplan. 011/ 6055045) e il 27 e il 28 alle semainelf.culture.fr.
Ingresso libero, info: www.teatrostabi- getto “Esserini” del Museo Regionale di
letorino.it. Scienze Naturali e di HoldenArt. Lune-
volge sia ad artisti che operano con dì 23 marzo alle ore 21 Jacopo Masini,
MOVIN’ UP obiettivi professionali sia a giovani cu-
ratori. L’iniziativa, realizzata attraverso
MUSEO CASTELLO DI RIVOLI Paola Magni e Michele Marangi (critico
cinematografico dell’Aiace di Torino)
Nuovo bando di concorso lo stanziamento di un fondo annuale Opere di Ruff affronteranno il tema dell’immaginario
Torna anche per il 2009 il progetto erogato in due sessioni, permette agli Al Museo di arte contemporanea Ca- a forma d’insetto: nel cinema e nell’en-
DE.MO./Movin’Up il bando di concor- artisti di richiedere un contributo a stello di Rivoli dal 18 marzo al 21 giu- italiani e stranieri. Il vincitore sarà ospi- tomologia. Ingresso libero. Info: www.
so rivolto ai giovani creativi tra i 18 e parziale copertura delle spese di viag- gno verrà presentata la mostra perso- tato all’interno di un piccolo modulo regione.piemonte.it/museoscienzena-
i 35 anni che sono stati invitati da isti- gio e di soggiorno e di produzione nel- nale dedicata all’artista Thomas Ruff. abitativo (il Bivacco), allestito a Torino, turali, www.holdenart.it.

Futura si fa in tre
Multimediale, interattiva, demo-
cratica. Futura si allarga e sbarca
anche su Youtube. Tutti i servizi
più vicine ai giovani di Torino e
dintorni. Ogni giorno alle 18 arriva
online anche il gr, 5 minuti con le
LETTERE
realizzati dalla redazione sono ora
disponibili sul canale it.youtube.
notizie più importanti del giorno.
Sulla home page del sito di Futura
Scrivi a futura@corep.it
com/futuratoit e potranno essere potete trovare anche la mappa
com- dei luoghi in cui trovare il mensile,
mentati, distribuito in città e prima cintura ganizzando la pubblicazione (vedremo per problemi tecnici che siamo riusciti,
votati e in 35 mila copie, la prima pagina In cerca del free... se sul mensile o sul quotidiano on-line). però, a risolvere proprio in questi giorni.
linkati. in formato pdf e il link all’archivio Cari amici di Futura, Intanto voi lettori scriveteci al nostro Troverai subito i post che abbiamo mes-
Un digitale di Futura: gli ultimi numeri sono una studentessa, innanzitutto indirizzo e-mail redazione@futura.to.it so in rete! E continua a seguirci!
primo integralmente in formato digitale, vorrei farvi tanti complimenti per il per segnalarci iniziative come quelle ri- (red. fut.)
esperi- ospitati dal portale dell’Università vostro giornale, poi vorrei chiedervi chieste da Annacarla.
mento degli Studi di Torino. un aiuto: in questi tempi di crisi, sapre- (red. fut.) Thai-boxe
di open Sul sito troverete anche una sezio- ste indicare a noi giovani quali sono le
journalism ma soprattutto un ne blog che però al momento non principali iniziative culturali, sportive, Cara redazione,
modo in più per far arrivare a tutti è attiva, stiamo ultimando gli ulti- musicali, artistiche gratuite del comu- Aggiornamenti blog ho trovato interessante l’articolo di
le notizie raccolte dagli studenti mi dettagli tecnici per poter offrire ne di Torino? Cara Futura, sport sulla thai-boxe, ricco di riferi-
della terza edizione del master in un blog completo e funzionale. o semplicemente dei modi per vivere seguo sempre anche il vostro sito, menti e indirizzi. Mi iscriverò ad uno
giornalismo di Torino. Sul canale Né “giornalino” né “bollettino la cultura torinese e non in maniera www.futura.to.it. Ma ho notato che dei corsi per verificare quanto avete
youtube di Futura si potrà stabilire ufficiale”, Futura è la free press del gratuita, scegliendo il posto giusto al non aggiornate più i blog aperti. Co- sempre e vi sarò sapere!
un contatto diretto con la redazio- Master di Giornalismo dell’Univer- momento giusto? me mai? Max
ne e inviare opinioni e commenti. sità di Torino, attenta al dialogo Vi ringrazio moltissimo Grazie e buon lavoro.
Iscrivendovi al canale potrete an- con tutte le realtà giovanili che Annacarla Matteo
che venire avvisati ogni volta che ruotano intorno alla città. Per Caro Max,
un nuovo video viene inserito. confrontarvi con Futura mandate Ciao Annacarla, Caro Matteo, ti ringraziamo per la fiducia. Speriamo
Si arricchisce anche il sito ufficiale un’email a redazione@futura.to.it grazie dei complimenti! Hai ragione: siamo felici che tu apprezzi il che i nostri suggerimenti ti siano utili;
di Futura, www.futura.to.it, aggior- oppure fatevi sentire sul nostro la crisi si fa sentire sempre di più e per nostro lavoro, sia per quanto riguarda il a questo serve il nostro lavoro. Buona
nato quotidianamente con le news canale Youtube. affrontarla meglio è importante aiutar- mensile che il quotidiano on- line. thai- boxe, e ricordati di “stare in quar-
si a vicenda. Noi ci organizzeremo per Hai ragione, i nuovi blog sono stati dia”!
accontentarti, facendo una ricerca e or- aperti, ma non più aggiornati; questo (red. fut.)

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